Casa di Preghiera San Biagio FMA - (Omelia del 23-10-2022)
Commento su Lc 18,9-14 Come vivere questa Parola?
I due protagonisti della parabola rappresentano due modelli di fede e di preghiera. Da una parte il fariseo, sicuro della sua bontà, giustifica se stesso e condanna gli altri, dall'altra il pubblicano, consapevole della propria povertà, si accusa e invoca da Dio il perdono.
Se lo osserviamo con attenzione, il fariseo non sta da ... (continua)
don Maurizio Prandi - (Omelia del 23-10-2022)
Rinascere dentro l'amore di Dio Al termine della condivisione sulla pagina di vangelo che abbiamo appena ascoltato, Claudio ha detto una cosa che mi ha fatto venire in mente una definizione di preghiera molto semplice, che alcuni anni fa avevamo condiviso tra le comunità della missione a Cuba. La definizione non è mia ma di don Michele che era appena arrivato nella parrocchia a lui affid ... (continua)
padre Gian Franco Scarpitta - (Omelia del 23-10-2022)
Preghiera e umiltà Un Padre Francescano durante un'omelia raccontava che un fedele devotissimo avesse avvicinato un giorno P. Pio e, con grande orgoglio e vanità, gli avrebbe detto: "Padre, sapete quanti rosari recito io ogni giorno?" P. Pio, incuriosito avrebbe risposto: "Quanti?" E l'altro: "Trentasei rosari al giorno!" Il frate di Pietrelcina lo avrebbe guardato con stupor ... (continua)
don Alberto Brignoli - (Omelia del 23-10-2022)
In missione, con tutta l'umiltà necessaria Il Vangelo di oggi ci presenta una parabola di Gesù che, bene o male, ci mette d'accordo un po' tutti quanti: non credo sia di difficile interpretazione (anche perché Luca spiega da subito qual era l'intento di Gesù nel narrarla), così come non credo ci possa essere qualcuno che non si trovi in sintonia con quanto Gesù racconta. Un uomo orgoglioso e sup ... (continua)
don Domenico Bruno - (Omelia del 23-10-2022)
Chi è pieno di sé non ha spazio per Dio Non c'è spazio per Dio per chi ha scelto di riempirsi da sé.
Nella prima lettura di questa Domenica (Sir 35, 15-22), sentiamo che "La preghiera del povero buca le nubi".
Chi è il povero? È colui che non ha niente, una persona che non ha avuto la capacità di arricchirsi di nulla. Anzi non ha nemmeno un'autostima tale da riempirsi di amor proprio. P ... (continua)
padre Antonio Rungi - (Omelia del 23-10-2022)
Il giustificato e il non assolto Al centro del Vangelo di questa XXX domenica del tempo ordinario c'è un'altra breve parabola di Gesù che Luca riporta nel suo Vangelo della Misericordia come è definito il testo lucano. Infatti di misericordia, perdono e giustificazione si parla nella parabola che Gesù illustra ai suoi ascoltatori in cerca di quel sentirsi più importanti e superiori agl ... (continua)
Omelie.org - autori vari - (Omelia del 23-10-2022)
COMMENTO ALLE LETTURE
Commento a cura di Giuseppe Di Stefano
Due uomini
Due uomini, il loro stare davanti a Dio, la loro preghiera. È questo il contenuto della parabola lucana del fariseo e del pubblicano. Due uomini che entrano nel medesimo luogo, il Tempio, per compiere la medesima azione, cioè pregare. Uno sta in piedi, con il capo eretto e le bra ... (continua)
Omelie.org (bambini) - (Omelia del 23-10-2022)
Con la parabola del fariseo e del pubblicano Gesù vuole insegnarci qual è l'atteggiamento giusto per pregare e chiedere la misericordia del Padre.
Mi soffermo un attimo sulla parola "misericordia". Sapete cosa significa?
Ve lo dico con le parole di Papa Francesco: "La misericordia è dono di Dio che ci riempie il cuore di amore e che ci consola con il pe ... (continua)
don Roberto Seregni - (Omelia del 23-10-2022)
Tornò a casa giustificato Questa, forse, è una delle parabole piú sorprendenti di Gesù. I due personaggi centrali, il fariseo e il pubblicano, vengono abilmente descritti da Luca. Nel loro modo di pregare traspare la loro idea di Dio, della fede e della vita. Vediamo un po' piú da vicino i due personaggi.
Il fariseo prega in piedi, sicuro di sé e dei suoi meriti. Non chiede e n ... (continua)
Tre scelte per la nostra giustificazione Ben Sira, animato dallo Spirito Santo, ci insegna che «il Signore è giudice e per lui non c'è preferenza di persone» (Sir 35,15).
Dio vuole la salvezza di tutti, ma rispetta la libertà di ciascuno di noi.
Per noi cristiani, il desiderio di Dio Padre di offrire la salvezza all'umanità intera, con la sua proposta di una nuova ed eterna alleanza, si è ... (continua)
padre Maurizio De Sanctis - (Omelia del 23-10-2022)
Oggi, XXX domenica del Tempo ordinario, Gesù ci racconta questa parabola rivolgendosi ad alcuni che avevano l'intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri. Il Vangelo ci presenta due personaggi, un fariseo e un pubblicano e due diversi modi di pregare. Tutti e due si recano al Tempio, cosa per il fariseo naturale, è un praticante, un uomo ... (continua)
don Giacomo Falco Brini - (Omelia del 23-10-2022)
Dio, grazie a Dio, non sono io Domenica scorsa la Parola di Dio ricordava la necessità della preghiera insistente, perseverante, per una vita autentica nella fede. Il messaggio che ci offre oggi riguarda invece il "come" pregare, cioè con quale assetto del cuore presentarsi al Signore affinché la preghiera non cada nel vuoto. Perché anche oggi si può andare al tempio con disposizioni ... (continua)
padre Paul Devreux - (Omelia del 23-10-2022)
Commento su Luca 18,9-14 In quel tempo, Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l'intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri
Chi sono i giusti che disprezzano gli altri? Normalmente sono gli altri; io no, perché so che è brutto farlo e non voglio essere come gli altri...
«Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro pub ... (continua)
Vuoto per pieno Non si può pregare Dio e disprezzare il fratello.
Non ci si può rivolgere a lui e giudicare il peccatore.
Non si può entrare nel tempio ed adorare il proprio ego spirituale.
Non si può stare al cospetto di Dio e non riconoscerlo e amarlo nel volto del peccatore.
Non si può dirsi discepoli e augurare la morte ai profughi che annegano nel nostro mare ... (continua)
padre Ermes Ronchi - (Omelia del 23-10-2022)
Pregare è dare del “tu” a Dio e dimenticare se stessi Il fariseo inizia bene la sua preghiera: "O Dio, ti ringrazio", sono le parole giuste. Ma poi sbaglia tutto quando ne spiega la ragione: perché non sono come gli altri... tutti imbroglioni, ladri, falsi, disonesti. "Io sono molto meglio degli altri". Non si può lodare Dio e disprezzare i suoi figli. Ed ecco la preghiera da sbagliata diventa insensata: tutt ... (continua)
don Antonino Sgrò - (Omelia del 23-10-2022)
Giustificati per amore, non per meriti In cosa ripongo la mia fiducia? Può porsi tale domanda chi è consapevole che la vita ha bisogno di un altro respiro, perché spesso le vicende in cui ci si imbatte sfiancano e scoraggiano; può interrogarsi in questo modo anche chi ha compreso che, per quanto si raggiungano tanti obiettivi sperati, è la natura stessa della vita ad aspirare a una pienezza ... (continua)
In sintonia con i sentimenti del Padre Il vangelo di oggi (Luca 18,9-14) per la terza domenica di seguito parla della preghiera. Due settimane fa, con l'episodio dei dieci lebbrosi risanati, uno solo dei quali torna a ringraziare, Gesù ha richiamato il dovere della riconoscenza per gli innumerevoli benefici del suo amore. Domenica scorsa, con la parabola della vedova instancabile nel chiedere, h ... (continua)
Diocesi di Vicenza - (Omelia del 23-10-2022)
La Parola - Commento al Vangelo di Luca(Lc 18,9-14) ... (continua)
don Claudio Luigi Fasulo - (Omelia del 23-10-2022)
don Alfonso Giorgio Liguori - (Omelia del 23-10-2022)
Chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato ... (continua)
don Michele Cerutti - (Omelia del 23-10-2022)
Commento su Luca 18,9-14 Abbiamo iniziato la Santa Messa con una espressione introduttiva all'atto penitenziale, che ci ha richiamato da subito il brano evangelico di questa domenica che segna le ultime tappe dell'anno liturgico: "Umili e pentiti come il pubblicano al tempio accostiamoci al Dio giusto e santo, perché abbia pietà di noi".
Questo è il primo abito che ci viene chie ... (continua)
Paolo De Martino - (Omelia del 23-10-2022)
Il peccato, spazio dove Dio crea. Questa parabola si trova solo nel Vangelo di Luca. Insieme alla parabola precedente, costituisce un piccolo "compendio sulla preghiera".
Una storia, due personaggi: un fariseo e un pubblicano. Due uomini che salgono al tempio a pregare (la preghiera ufficiale si svolgeva due volte al giorno, alle nove e alle quindici). Due modi diversi di stare davanti a Di ... (continua)
don Gianfranco Calabrese - (Omelia del 23-10-2022)
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie) - (Omelia del 23-10-2022)
Commento su Sir 35,15-17.20-22; Sal 33; 2Tm 4,6-8.16-18; Lc 18,9-14 Domenica scorsa l'Evangelo di Luca ci ha fatto riflettere sulla preghiera e sulla sua efficacia. Luca ritorna sul tema anche in questa domenica. Lo fa per portarci a verificare, sulla base dei modelli che la Parola ci indica, quale sia il nostro atteggiamento interiore (che trova poi riscontro in atteggiamenti pratici, concreti) nei confronti dei fratelli.
... (continua)
padre Maurizio De Sanctis - (Omelia del 19-10-2022)
Audio commento alla liturgia - Lc 18,9-14 Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ... (continua)
Omelie.org - autori vari - (Omelia del 27-10-2019)
COMMENTO ALLE LETTURE
Commento a cura di don Eduard Patrascu
„La preghiera e la pace del cuore"
Davanti a questa pericope del Vangelo di Luca che ci viene proposta questa domenica mi viene subito da dire: "ecco quale è la vera preghiera!" Ed ancora: "quanto è bello poter gustare la pace (= la giustificazione) del cuore che viene dalla preghiera!".
... (continua)
Omelie.org (bambini) - (Omelia del 27-10-2019)
GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE
C'è una bellissima canzone che probabilmente tutti sappiamo, che dice: "Per fare un tavolo, ci vuole il legno; per fare il legno, ci vuole l'albero; per fare l'albero ci vuole il seme. Per fare il seme ci vuole il frutto; per fare il frutto ci vuole un fiore! Ci vuole un fiore, ci vuole un fiore, per fare un tavolo ci vuole un ... (continua)
don Lucio D'Abbraccio - (Omelia del 27-10-2019)
O Dio, abbi pietà di me peccatore! Nel Vangelo di questa domenica Luca scrive che «Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l'intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri». L'annotazione con cui si apre questo brano tocca ciascuno di noi: siamo infatti sempre tentati di sentirci giusti, di giustificare ogni nostro comportamento. La via più breve per giunge ... (continua)
Luca Rubin - (Omelia del 27-10-2019)
Sono messo male. Tu mi vuoi bene Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro pubblicano.
Due uomini salirono al tempio. C'è un percorso che accomuna due uomini: il muoversi, lo spostarsi dice sempre un desiderio, un'esigenza, e questi due uomini sentono il bisogno di pregare, di intrattenersi con Dio. Trovare la propria origine è sempre stato il desiderio princip ... (continua)
don Giovanni Berti - (Omelia del 27-10-2019)
Il Cielo In Una Chiesa Clicca qui per la vignetta della settimana.
Qualche giorno fa ho finalmente potuto visitare una costruzione molto particolare, l'abbazia di San Galgano, in provincia di Siena. La grande chiesa è un edificio in stile gotico del tredicesimo secolo singolare per la mancanza del tetto crollato dopo che il complesso abbaziale era stato abbandonato. Entrando n ... (continua)
Commento alle letture - XXX Domenica del Tempo Ordinario (Anno C) ... (continua)
don Marco Pozza - (Omelia del 27-10-2019)
Il gallo pensa che il sole si svegli per sentirlo cantare Il fariseo assomiglia tanto a quel gallo nel pollaio ch'è convinto che il sole sorga per ascoltarlo cantare: «O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini (...) Digiuno e pago le decime». Per lui pregare è trattare Dio come uno specchio: "Specchio-specchio delle mie brame, chi è il più bravo del reame?" La domanda, com'è ovvio, ha in sè ... (continua)
don Luciano Cantini - (Omelia del 27-10-2019)
Abbi pietà di me peccatore! Essere giusti
Chi non ha la presunzione di essere giusto? Il problema è capire cosa significhi essere "giusti". Viviamo in un'epoca da un esasperato soggettivismo: conta e vale solo quello di cui sono personalmente convinto, indipendentemente da una realtà oggettiva. Siamo testimoni del fatto che ciò che viaggia sui social è più vero della realtà, pen ... (continua)
don Luca Garbinetto - (Omelia del 27-10-2019)
La chiave del cuore Con la parabola odierna, Gesù ci consegna le chiavi del cuore. Vorremmo dire: del cuore di Dio. Ma il cuore di Dio non ha chiavi, non ha toppe né lucchetti: è sempre aperto, rivolto e proteso al cuore delle sue creature. È il nostro cuore che ha la serratura dall'interno. Segno dell'intima libertà a noi consegnata dal Padre Creatore. Ma c'è anche la pr ... (continua)
don Alberto Brignoli - (Omelia del 27-10-2019)
Dio c'è già, non ha bisogno che tu lo sostituisca Che uno sia felice di credere in Dio, ci può stare. Cosa c'è di male, in fondo, nel dimostrare tutto il nostro entusiasmo per le cose di Dio, nel dimostrare agli altri con particolare foga che per noi Dio è importante, che in noi la sua Parola ha fatto cose grandi, che grazie a lui possiamo vivere una vita di fede forte, coerente, incrollabile? C'è forse ... (continua)
IlCenacoloWebTv - (Omelia del 27-10-2019)
Lectio Divina - XXX Domenica del Tempo Ordinario - Anno C ... (continua)
don Gaetano Luca (Amore) - (Omelia del 27-10-2019)
Bella prof! - don Gianmario Pagano - (Omelia del 27-10-2019)
Due modi di pensare Dio: il fariseo e il pubblicano ... (continua)
don Giacomo Falco Brini - (Omelia del 27-10-2019)
Se vuoi parlare con Dio, guardati dentro Due uomini vanno al Tempio, due uomini che cercano Dio, entrambi vogliono pregare (Lc 18,10). Uno era fariseo: cioè un uomo religioso, un uomo che ha come cardine della propria esistenza la fede del popolo con le sue esigenze. L'altro era un pubblicano: un uomo non proprio esemplare, uomo di grande dimestichezza negli intrallazzi di potere e di denaro, oppo ... (continua)
Commento su Luca 18,9-14 Dopo aver visto, domenica scorsa, la necessità di pregare sempre, oggi Gesù ci insegna il giusto atteggiamento per pregare e stare alla presenza di Dio.
Questo fariseo, uomo religioso e desideroso di far la volontà di Dio, finisce per identificarsi con ciò che di buono fa, al punto da diventare presuntuoso o orgoglioso. Si presenta davanti a Dio pieno d ... (continua)
don Mario Simula - (Omelia del 27-10-2019)
Lo sguardo penetrante e delicato del perdono Dio ama la preghiera. La ama talmente da sentirsi proteso sempre verso colui che, nella sua povertà e nella sua persecuzione, lo invoca. Dio ama la preghiera quando rivela la semplicità di cuore, l'umiltà della vita, la freschezza della confidenza di chi si rivolge a lui. Dio ama la preghiera. Non fa preferenza di persone e non gira la faccia dall'altra p ... (continua)
Quando mettiamo «io» al posto di «Dio» Una parabola "di battaglia", in cui Gesù ha l'audacia di denunciare che pregare può essere pericoloso, può perfino separarci da Dio, renderci "atei", adoratori di un idolo. Il fariseo prega, ma come rivolto a se stesso, dice letteralmente il testo; conosce le regole, inizia con le parole giuste «o Dio ti ringrazio», ma poi sbaglia tutto, non benedice Di ... (continua)
Chi può dirsi a posto? Ancora un volta, per la terza domenica di seguito, il vangelo (Luca 18,9-14) parla della preghiera. Due settimane fa, con l'episodio dei dieci lebbrosi risanati, uno solo dei quali torna a ringraziare, Gesù ha richiamato il dovere della riconoscenza per gli innumerevoli benefici del suo amore. Domenica scorsa, con la parabola della vedova instancabile nel c ... (continua)
padre Antonio Rungi - (Omelia del 27-10-2019)
La preghiera vera e sincera del pubblicano, la preghiera falsa e inautentica del fariseo La parola di Dio di questa XXX domenica del tempo ordinario si pone sulla stessa scia di quello di domenica scorsa, quando Gesù parla della necessità di pregare.
E di preghiera si parla nel brano del vangelo di Luca, in cui ci viene presentato la parabola del fariseo e del pubblicano. Alla preghiera vera del pubblicano che si batte il petto, in fondo al t ... (continua)
don Roberto Fiscer - (Omelia del 27-10-2019)
#StradeDorate - Commento su Luca 18,9-14 ... (continua)
fr. Massimo Rossi - (Omelia del 27-10-2019)
Commento su Luca 18,9-14 Un giorno, il Cardinal Basil Hume, già primate della chiesa d'Inghilterra e Galles, una delle figure più autorevoli e più amate tra i pastori anglosassoni del secolo scorso, ebbe a dire in un'intervista che, se non si era mai macchiato di crimini particolarmente esecrabili, non era stato per una particolare santità di vita, ma, molto più semplicemente, ... (continua)
diac. Vito Calella - (Omelia del 27-10-2019)
Umiltà e unità nella carità additano la vera preghiera del peccatore graziato Perché pregare?
Come l'acqua è essenziale per qualsiasi essere vivente, così la preghiera è l'azione che assicura la qualità della nostra esistenza quotidiana. Possiamo anche decidere di vivere senza pregare, perché siamo padroni di poter scegliere tra polarità opposte: credere in Dio o farci i fatti nostri; praticare l'azione liturgica e le attivit� ... (continua)
Diocesi di Vicenza - (Omelia del 27-10-2019)
La Parola - Commento al Vangelo di Luca (Lc 18,9-14) ... (continua)
padre Gian Franco Scarpitta - (Omelia del 27-10-2019)
Preghiera non senza umiltà Si diceva la scorsa Domenica che la fede è alimentata dalla preghiera e la Domenica precedente che essa non può omettere la riconoscenza e il rendimento di grazie. Proprio questi argomenti ci inducono oggi a pensare che, fede, gratitudine e orazione non sono possibili senza che al di sopra di tutto e all'origine vi sia l'umiltà, che è la condizione essen ... (continua)
Agenzia SIR - (Omelia del 27-10-2019)
Commento su Luca 18,9-14 La riflessione di questa XXX Domenica del tempo ordinario pone la sua attenzione sul tema centrale della "giustificazione". Nel Vangelo di Luca vengono menzionati due uomini che salgono al tempio per pregare. Di entrambi viene rivelata l'appartenenza, uno fariseo, l'altro pubblicano, tuttavia l'evangelista sembra essere più attento all'atteggiamento con cui ... (continua)
don Claudio Luigi Fasulo - (Omelia del 27-10-2019)
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie) - (Omelia del 27-10-2019)
Commento su Sir 35,15-17.20-22; Sal 33; 2Tm 4,6-8.16-18; Lc 18,9-14 La liturgia di domenica scorsa consigliava di pregare sempre, di pregare senza stancarsi, pregare sempre con fede grande. Infatti, la perseveranza suppone la fiducia in Dio Padre, segno di una fede incrollabile. Gesù esorta a chiedere sempre, a cercare con costanza, a bussare, perché a chi chiede sarà dato, chi cerca troverà, a chi bussa sarà aperto.
L ... (continua)
don Simone Salvadore - (Omelia del 23-10-2016)
Lasciati amare e vivi fruttuosamente in pace. "La corona di giustizia" ti sarà consegnata. Penso a San Paolo, a tutti quelli che sono partiti agli albori del cristianesimo, quando la nostra fede non era socialmente accettata e non era garanzia di tranquillità, di sicurezza o di privilegi.
Penso a tutte quelle persone che hanno affrontato fatiche e pericoli inimmaginabili, per annunciare l'esperienza potente e disarmante di essere stati amati da ... (continua)
don Giovanni Berti - (Omelia del 23-10-2016)
Distanti anche se vicini Clicca qui per la vignetta della settimana.
La guerra oggi usa mezzi sempre più sofisticati. Rimane crudele e ingiusta come sempre, ma il modo di condurla raffina i metodi con risultati però sempre uguali: morte, distruzione, odio, miseria... e nuove guerre. E divisione tra i popoli sempre più profonda.
Uno dei mezzi moderni più usati oggi sono i d ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA - (Omelia del 23-10-2016)
Commento su Sir 35, 12 «Il Signore è Giudice. Non trascura la supplica dell'orfano né della vedova, quando si sfoga in un lamento. Chi venera Dio sarà accolto con benevolenza, la sua preghiera giungerà fino alle nubi».
Sir 35, 12-14
Come vivere questa Parola?
Le espressioni del Siracide le ritroviamo, quasi ogni giorno, sulla bocca di Papa Francesco. Soprattutto in questo ... (continua)
Audio commento alla liturgia - Lc 18,9-14 Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ... (continua)
Missionari della Via - (Omelia del 23-10-2016)
Gesù continua a farci "scuola di preghiera"; oggi ci dice che per pregare, cioè per rivolgerci a Dio, è fondamentale l'umiltà, per non cadere nella presunzione di essere giusti e di disprezzare gli altri.
Nella parabola ci sono due uomini, il fariseo e il pubblicano, che vanno al Tempio per pregare. Il pubblicano sta al fondo, a distanza, non si sente ... (continua)
don Claudio Doglio - (Omelia del 23-10-2016)
La buona battaglia tende alla corona di giustizia Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ... (continua)
Omelie.org - autori vari - (Omelia del 23-10-2016)
COMMENTO ALLE LETTURE
Commento a cura di don Marco Simeone
Il vangelo di questa domenica penso che lo ricordiamo tutti a memoria: il fariseo giusto che si chiude nel suo orgoglio è veramente antipatico e quasi siamo contenti che non venga giustificato. Tutt'altra musica per il peccatore pentito, è "coccoloso" pensare che anche se pecchiamo ci sarà se ... (continua)
Omelie.org (bambini) - (Omelia del 23-10-2016)
Chi di voi non ha mai avuto la presunzione di essere dalla parte della ragione e non ha mai disprezzato gli altri?
Penso che tutti noi, in qualche momento della nostra vita, ci siamo trovati a vivere questo atteggiamento...
Quante volte papa Francesco ci dice che il Signore non vuole che giudichiamo, che critichiamo, che pensiamo di essere sempre i miglior ... (continua)
don Marco Pozza - (Omelia del 23-10-2016)
La cattiveria dei buoni: "Io non temo che i cattivi cattolici" Non volle affatto che la sua Grazia abbisognasse di qualcuno. In vita sua, mai accettò di diventare proprietà-privata di alcuno, nemmeno dei suoi più fidati amici. Per questo organizzò il suo mondo-di-parabole: «Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro pubblicano» (Lc 18,9-14). Una storia d'uomini, d'intenti. Non solo. Ai suoi ... (continua)
mons. Antonio Riboldi - (Omelia del 23-10-2016)
Chi si umilia sarà esaltato Ottobre è il mese che la Chiesa dedica alla missione: è necessario continuare ad evangelizzare, ripetendo che ogni uomo, nessuno escluso, non è ‘totalmente uomo', creatura di Dio, se non è illuminato e sostenuto dalla stupenda verità che Gesù ha condiviso con i Suoi, cioè la Buona Novella del Vangelo: siamo tutti amati dal Padre e Lui attende il nos ... (continua)
don Alberto Brignoli - (Omelia del 23-10-2016)
Missione e misericordia: lotta al "di più" C'è sempre chi, nel mondo, si crede "di più": "di più" nel sapere, "di più" nell'avere, "di più" nell'apparire in forma smagliante, "di più" nell'aver fatto esperienze. Sempre "un po' di più". E ovviamente, per essere "di più", occorre avere almeno un termine di paragone rispetto al quale ci si senta "di più". E il termine di paragone sono gli altri ... (continua)
padre Ermes Ronchi - (Omelia del 23-10-2016)
L'«ego» del fariseo e il «cuore» del pubblicano Due uomini vanno al tempio a pregare. Uno, ritto in piedi, prega ma come rivolto a se stesso: «O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, rapaci, ingiusti, impuri...».
Inizia con le parole giuste, l'avvio è biblico: metà dei Salmi sono di lode e ringraziamento. Ma mentre a parole si rivolge a Dio, il fariseo in realtà è centrato su se ... (continua)
don Roberto Rossi - (Omelia del 23-10-2016)
La nostra preghiera perché l'amore del Signore sia accolto da tutti La parabola del fariseo e del pubblicano mette in evidenza due modi di pregare, uno falso - quello del fariseo - e l'altro autentico - quello del pubblicano. Il fariseo incarna un atteggiamento che non esprime il rendimento di grazie a Dio per i suoi benefici e la sua misericordia, ma piuttosto soddisfazione di sé. Il fariseo si sente giusto, si sente a pos ... (continua)
don Giacomo Falco Brini - (Omelia del 23-10-2016)
Davanti all'Io o davanti a Dio? Domenica scorsa l'invito di Gesù a perseverare nella preghiera. La parabola infatti era sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi (Lc 18,1). Oggi Gesù invita a verificare l'anima della nostra preghiera e a interrogarsi sulla sua autenticità.
Due uomini salgono al Tempio per pregare. Colpisce subito che la preghiera del fariseo, credente-pratic ... (continua)
don Luciano Cantini - (Omelia del 23-10-2016)
Come siamo Per alcuni
Luca indica con precisione i destinatari della parabola che sta per raccontare in cui Gesù mette a nudo il cuore degli uomini mentre rivela la dimensione di Dio. Già dicendo di alcuni che avevano l'intima presunzione di essere giusti, ci dice la contraddizione in cui è facile cadere. I giusti, nella Bibbia, sono coloro che hanno orientato la ... (continua)
fr. Massimo Rossi - (Omelia del 23-10-2016)
Commento su Luca 18,9-14 Avere l'intima presunzione di essere giusti, e disprezzare gli altri: ecco le due coordinate della superbia: non stanno mai l'una senza l'altra.
Il superbo, l'orgoglioso non è soltanto uno che presume troppo di sé; il superbo è anche uno che, credendosi migliore degli altri, li sottovaluta, financo a disprezzarli.
Proviamo a riflettere un po' più in pr ... (continua)
Mettersi in sintonia con i sentimenti del Padre Il vangelo di oggi (Luca 18,9-14) per la terza domenica di seguito parla della preghiera. Due settimane fa, con l'episodio dei dieci lebbrosi risanati, uno solo dei quali torna a ringraziare, Gesù ha richiamato il dovere della riconoscenza per gli innumerevoli benefici del suo amore. Domenica scorsa, con la parabola della vedova instancabile nel chiedere, h ... (continua)
padre Antonio Rungi - (Omelia del 23-10-2016)
La preghiera dei falsi giusti e quella sincera dei peccatori La liturgia della parola di Dio ritorna sul tema della preghiera, con particolare accentuazione, questa volta, sulla vera dalla falsa preghiera. Se nella parabola di domenica scorsa si evidenziava, da parte di Gesù, la necessità di pregare sempre e di chiedere senza stancarsi, nella parabola di oggi, riguardante il fariseo e il pubblicano, prosecuzione del ... (continua)
Diocesi di Vicenza - (Omelia del 23-10-2016)
La Parola - commento a Lc 18,9-14 Commento a cura di don Giovanni Refosco, vicario dell'Unità pastorale Monte di Malo, Faedo, Priabona e Montepulgo.
Registrato nella chiesa parrocchiale di Monte di Malo, Vicenza. ... (continua)
Commento su Siracide 35,15-17.20-22; Luca 18,9-14 Oggi viene completata la riflessione di domenica scorsa sulla preghiera.
Domenica scorsa abbiamo visto la preghiera di domanda, quali sono i suoi meccanismi, qual è il suo significato.
Qual è l'atteggiamento adatto, giusto, per crescere come figli di Dio?
Essere consapevoli di essere creature bisognose dell'azione di Dio, della sua presenza, per cui noi ... (continua)
padre Gian Franco Scarpitta - (Omelia del 23-10-2016)
Essere giusti per divina misericordia Un fariseo e un pubblicano a confronto. Non fra di loro e neppure con terze persone ipotetiche, ma ciascuno a rapporto con il Signore. Ciò che conta non è insomma che li osserviamo noi e tracciamo paragoni su di loro, ma che ciascuno di essi si confronti con il Signore. E' a Dio infatti che il fariseo rende lode per la sua integerrima condotta di scrupolos ... (continua)
Agenzia SIR - (Omelia del 23-10-2016)
Commento su Luca 18,9-14 Nelle parabole precedenti si chiedevano cose (Lazzaro chiedeva di mangiare, la vedova chiedeva giustizia, i 10 lebbrosi chiedevano la guarigione); in questa il pubblicano chiede la remissione dei suoi peccati, che è la cosa essenziale; la sua preghiera è silenziosa perché sa che il Signore ascolta. Prima ancora, nel capitolo 15, Luca aveva raccolto le par ... (continua)
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie) - (Omelia del 23-10-2016)
Commento su Sir 35,15-17.20-22; 2Tm 4,6-8.16-18; Lc 18,9-14 Siracide 35,12-14.16-18
Da questi versetti ogni credente, secondo le sue possibilità, è tenuto a dar qualcosa di quel che possiede. La gioia del donare deve trasparire dal volto perché Dio ama colui che dona con gioia. La gioia rende lieve la fatica ed aiuta a superare gli ostacoli che la vita ci presenta ogni volta.
2Timoteo 4,6-8.16-18
Abbiamo un Pao ... (continua)
Paolo Curtaz - (Omelia del 27-10-2013)
Commento su Lc 18,9-14 La preghiera è una questione di fede: credere che il Dio che invochiamo non è una specie di sommo organizzatore dell'universo che, se corrotto, potrebbe anche concederci ciò che chiediamo.
I farisei erano devoti alla legge, cercavano di contrastare il generale rilassamento del popolo di Israele osservando con scrupolo ogni piccolissima direttiva della l ... (continua)
Monastero Domenicano Matris Domini - (Omelia del 27-10-2013)
Commento su Seconda Timoteo 4,6-8.16-18 Collocazione del brano
Siamo giunti ormai alla fine della nostra lettura di 2 Timoteo. Paolo saluta il suo caro figlio con toni commossi. Non solo è finita la lettera, ma si avvicina il momento in cui l'Apostolo verrà ucciso per la sua fede in Cristo e per la sua predicazione. E' un discorso di addio: partendo dalla situazione presente di separazione si ... (continua)
Monastero Domenicano Matris Domini - (Omelia del 27-10-2013)
Commento su Luca 18,9-14 Collocazione del brano
Questa parabola si trova solo nel vangelo di Luca. Insieme al brano della domenica scorsa, che parlava del giudice iniquo, costituisce un piccolo "catechismo sulla preghiera". Il brano del giudice iniquo esortava alla preghiera incessante. Questa parabola invece indica il modo di pregare che è più gradito a Dio. Insieme abbiamo anc ... (continua)
Wilma Chasseur - (Omelia del 27-10-2013)
Audio commento a Lc 18,9-14 Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ... (continua)
Agenzia SIR - (Omelia del 27-10-2013)
Commento su Lc 18,9-14 La preghiera è fatta di fede, mescolata all'umiltà. Senza la prima la preghiera si smorza, senza la seconda corrompe in presunzione e si fa peccato. La preghiera umile, propria del peccatore, lo restituisce giusto. Due tipi di uomini per due tipi di preghiera. La preghiera parte dal rapporto che abbiamo con Dio e coi fratelli e serve ad averne uno nuovo.
... (continua)
mons. Vincenzo Paglia - (Omelia del 27-10-2013)
Commento su Luca 18,9-14 Introduzione
La parola del Signore che ci invitava, domenica scorsa, a perseverare nella preghiera - Dio ascolterà coloro che perseverano nella loro preghiera - risuona ancora alle nostre orecchie mentre il testo evangelico di oggi completa l'insegnamento sulla preghiera: bisogna certamente pregare, e pregare con insistenza. Ma questo non basta, bisogna p ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA - (Omelia del 27-10-2013)
Commento su Luca 18, 11-13 Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: «O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adulteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo». Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva ... (continua)
don Giovanni Berti - (Omelia del 27-10-2013)
Una preghiera senza Dio Clicca qui per la vignetta della settimana.
E' possibile pregare senza credere in Dio?
Sembra un controsenso una affermazione del genere... ma in realtà è possibile che accada. E' possibile cioè che nella nostra preghiera, anche quando è lunga e ben strutturata, sia assente Dio, e chissà quante volte è capitato anche a me, a noi, di farlo.
Gesù c ... (continua)
Paolo Curtaz - (Omelia del 27-10-2013)
Vuoti da riempire Siamo tutti lebbrosi e tutti chiediamo la compassione che troppo spesso il mondo ci rifiuta.
La crisi che addenta l'occidente ha fatto una prima vittima: la speranza.
La lotta quotidiana per andare avanti rischia di inaridire il nostro cuore, di renderlo indurito e rabbioso.
Come accade nella nostra Italia sempre più schierata, sempre più aggressiva.
S ... (continua)
Commento su Luca 18,9-14 La sconvolgente parabola raccontata da Gesù nel vangelo di Luca rivela che Dio "ascolta la preghiera dell'oppresso" (Sir 35,16) e non fa "preferenza di persone" (v.15). Egli, infatti, guarda solo i nostri bisogni, la necessità di essere figli amati - non le qualità o la nostra santità - e salva chi è consapevole che il Suo amore infinito è in grado di ... (continua)
dom Luigi Gioia - (Omelia del 27-10-2013)
Il pubblicano tornò a casa giustificato, a differenza del fariseo ... (continua)
Marco Pedron - (Omelia del 27-10-2013)
Dio non guarda i meriti ma i bisogni Dio non guarda i meriti degli uomini ma i loro bisogni. Il Signore non è attratto dalle virtù di pochi ma dalla necessità di molti. E' questo il senso di questa parabola veramente sconcertante di Lc.
"Disse ancora questa parabola per alcuni che presumevano di essere giusti e disprezzavano gli altri" (Lc 18,9). Letteralmente è "persuasi intimamente, de ... (continua)
mons. Giuseppe Giudice - (Omelia del 27-10-2013)
Riconoscersi bisognosi La preghiera... siamo dinanzi al Signore e lo siamo sempre nella nostra realtà concreta, fatti di terra e mendicanti di cielo. Pieni o vuoti? Farisei o peccatori? A chiedere, o a presentare la lista delle nostre capacità? Siamo come degli dèi dinanzi a un idolo, o come creature dinanzi al Creatore?
Gesù racconta una parabola per alcuni che avevano l'i ... (continua)
don Marco Pozza - (Omelia del 27-10-2013)
Quanto bello sono! Vero, Dio? Niente da dire: è sicuramente un bravo ragazzo, con la stima di sé molto forte: "ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini: ladri, ingiusti, adulteri e neppure come questo pubblicano". Fantastico: quant'è facile salire il cielo poggiandosi sulle spalle degli altri. Ma non basta, è proprio bravo: "digiuno due volte la settimana (quando la legge ... (continua)
Giovani Missioitalia - (Omelia del 27-10-2013)
La scoperta della propria piccolezza: il cuore della Missione! In cammino verso Gerusalemme, il centro del potere politico e religioso che affama la gente di Galilea, Gesù racconta a chi si sente a posto e arrivato una storia presa dalla vita, che può fare breccia nei cuori dei farisei perché li provoca nel vivo!
Il loro nome vuol dire i "separati" dalla gente, perché il senso di superiorità e rispetto minuzioso ... (continua)
mons. Gianfranco Poma - (Omelia del 27-10-2013)
Dio, sii benevolo con il peccatore che io sono! "È quasi una geniale ossessione del cristianesimo fare a pezzi tutti gli schemi." A ben pensarci è verissima questa osservazione che Giovanni Bianchi ex presidente nazionale delle Acli e parlamentare del Ppi, faceva nel ricordo della figlia Sara, deceduta la scorsa settimana, al termine della cerimonia funebre.
Come è altrettanto vero che la nostra tende ... (continua)
don Alberto Brignoli - (Omelia del 27-10-2013)
La missione e la " buona battaglia" della testimonianza Mi suona strano pensare che ci siano "battaglie buone". In genere, si associa l'idea della battaglia alla guerra, intesa appunto come un susseguirsi di battaglie in momenti e luoghi diversi, volte a indebolire il nemico finché ceda e annunci la propria resa. Ma che sia Paolo, un apostolo, a dirci che ha "combattuto la buona battaglia" e che ne è risultato ... (continua)
don Roberto Rossi - (Omelia del 27-10-2013)
Il Signore mi è vicino e mi dà forza Gesù continua l'insegnamento sulla preghiera. Preghiera di ringraziamento: uno dei dieci lebbrosi guariti che torna a ringraziare. Pregare sempre senza stancarsi mai: parabola della vedova insistente. Oggi la parabola del fariseo e del pubblicano. Gesù insegna la preghiera umile, penitente, sincera, la preghiera di chi si sente davanti a Dio veramente pove ... (continua)
mons. Antonio Riboldi - (Omelia del 27-10-2013)
I giusti agli occhi di Dio Dal Vangelo di oggi emerge una caratteristica degli uomini di tutti i tempi e di ogni categoria: il grave difetto di credersi ‘migliori' e, quindi, ‘giudicare negativamente gli altri'.
"In quel tempo Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l'intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri: Due uomini salirono al tempio a ... (continua)
padre Ermes Ronchi - (Omelia del 27-10-2013)
Il pubblicano e quel 'tu' che salva Gesù, rivolgendosi a chi si sente a posto e disprezza gli altri, mostra che non si può pregare e disprezzare, adorare Dio e umiliare i suoi figli, come fa il fariseo. Pregare può diventare in questo caso perfino pericoloso: puoi tornare a casa tua con un peccato in più.
Eppure il fariseo inizia la preghiera con le parole giuste: O Dio, ti ri ... (continua)
don Luciano Cantini - (Omelia del 27-10-2013)
Lasciarsi trovare L'intima presunzione
I destinatari della parabola sono coloro che - letteralmente - "in sé confidano in quanto giusti"; il fariseo della parabola pregava "tra sé" o meglio ancora, volendo tradurre letteralmente "verso se stesso". Insomma Gesù rivolge la sua parola nei confronti del peccato di autosufficienza (o di autoreferenzialità) che da Adamo in poi ... (continua)
mons. Roberto Brunelli - (Omelia del 27-10-2013)
Ecco l'antidoto a una vita superficiale "Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: ‘O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adulteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo'. Il pubblicano invece, f ... (continua)
padre Antonio Rungi - (Omelia del 27-10-2013)
Umili e pentiti davanti a Dio Il brano del Vangelo di questa XXX domenica del tempo ordinario interroga fortemente la nostra coscienza. Siamo giusti o siamo peccatori? Pensiamo di essere più retti e giusti degli altri solo perché osserviamo esteriormente la legge di Dio o quella civile? Alla scuola di questa lezione di vita che ci dona il Signore nel brano evangelico davvero c'è poco ... (continua)
La preghiera che oltrepassa le nubi Alla velocità della luce! E anche di più! Chi è che viaggia così? E' la preghiera che "penetra le nubi" (prima lettura), oltrepassa le frontiere e arriva al cospetto dell'Altissimo in men che non si dica. Ma quale preghiera? Quella dell'umile, del povero, del "curvato". Qual è la condizione indispensabile perché la preghiera viaggi a tale velocità e a ... (continua)
Riccardo Ripoli - (Omelia del 27-10-2013)
O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini Quanta arroganza c'è in queste parole "O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri" e seppur ci scandalizziamo, siamo i primi che molto spesso facciamo i paragoni tra noi e gli altri. Quante volte, magari tacitamente dentro noi, guardiamo coloro che incontriamo dall'alto in basso, lo vediamo come un poveraccio, un pezz ... (continua)
Omelie.org - autori vari - (Omelia del 27-10-2013)
COMMENTO ALLE LETTURE
Commento a cura di don Paolo Ricciardi
Dimmi come preghi e ti dirò chi sei.
Ogni volta che ascolto questo vangelo ho l'impressione, più che con altre parabole, di essere anche io lì, nel tempio, a sbirciare quei due uomini solitari, in punti diversi di quel luogo sacro: uno di essi è un fariseo, ritto in piedi, secondo la le ... (continua)
Omelie.org (bambini) - (Omelia del 27-10-2013)
Anche in questa domenica, il Vangelo ci propone una parabola. Ancora una volta il Maestro e Signore sceglie di usare un racconto, invece di una predica o di un discorso, per spiegare il modo di pensare di Dio Padre.
Racconta una storia, anche molto breve, in effetti: ci sono due uomini che decidono di andare al Tempio a pregare. È una buona scelta per entr ... (continua)
padre Gian Franco Scarpitta - (Omelia del 27-10-2013)
Umità (e preghiera) anticamera della fede Scriveva marcel Aymè che "l'umiltà è l'anticamera di tutte le perfezioni e senza di essa le virtù sono vizi". L'autore fa eco a sant'Agostino, che considera l'umiltà superiore per tre volte a tutte le altre virtù esistenti: "L'umiltà è il fondamento di tutte le virtù, e nelle anime dove essa non è presente, non vi può essere nessun'altra virtù, s ... (continua)
don Marco Pratesi - (Omelia del 27-10-2013)
Ruminare i Salmi - Salmo 34,19 (XXX domenica del tempo ordinario, anno C) Ruminare i Salmi - Salmo 34, (Vulgata / liturgia 33),19 (XXX domenica del tempo ordinario, anno C)
CEI Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato,
egli salva gli spiriti affranti.
TILC Il Signore è vicino a chi ha il cuore affranto,
salva chi ha perso ogni speranza.
NV Iuxta est Dominus iis, qui contrito sunt corde,
et confractos spiritu salvab ... (continua)
Commento su Luca 18,9-14 La parabola del fariseo e del pubblicano viene abitualmente interpretata come duplice tipologia di fedele, l'una alternativa e di segno opposto, rispetto all'altra: o si è come il fariseo, oppure come il pubblicano; nostro malgrado, nella pratica religiosa, ci comportiamo più da fariseo che da pubblicano... la morale della favola è questa, almeno, quella ... (continua)
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie) - (Omelia del 27-10-2013)
Commento su Luca 18,9-14 La liturgia di domenica scorsa consigliava di pregare sempre, di pregare senza stancarsi, pregare sempre con fede grande. Infatti la perseveranza suppone la fiducia in Dio Padre segno di una fede incrollabile. Gesù esorta a chiedere sempre, a cercare con costanza, a bussare perché a chi chiede sarà dato, chi cerca troverà a chi bussa sarà aperto.
La li ... (continua)
30 Domenica del T.O. (Anno C) Gesù è in cammino verso Gerusalemme con i suoi discepoli e viene spesso avvicinato da persone che vogliono essere salvate, ma anche da altre che lo vogliono provocare, come i farisei, attenti osservatori della legge. A loro non interessava l'uomo in quanto tale, anzi, quello che era importante era rispettare tutte le regole alla lettera e imporle agli altr ... (continua)
don Luigi Trapelli - (Omelia del 24-10-2010)
Commento su Luca 18,9-14 Il tema di oggi si collega a quello di domenica scorsa e riguarda la preghiera.
E' la famosa parabola del fariseo e del pubblicano.
Gesù dice questa parabola per coloro che si ritenevano giusti e disprezzavano gli altri.
Non è di per sé rivolta contro tutti i farisei, ma contro coloro che erano presuntuosi e volevano criticare gli altri.
Il racconto m ... (continua)
don Daniele Muraro - (Omelia del 24-10-2010)
Fedeli e umili La seconda parabola sulla preghiera Gesù l'ambienta nel tempio di Gerusalemme. La scena è più realistica di quella precedente e coinvolge personaggi con un preciso ruolo sociale.
In tanti salivano al tempio, anzi era un obbligo nella festa di Pasqua. Ci si poteva confondere tra la folla, oppure si poteva cercare di emergere tra quel flusso ininterrotto e ... (continua)
Wilma Chasseur - (Omelia del 24-10-2010)
Audio commento a Lc 18,9-14 Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ... (continua)
don Mario Campisi - (Omelia del 24-10-2010)
Audio commento a Lc 18,9-14 Il Vangelo di oggi ci ammonisce a lasciare un po' di spazio al Signore, a non presumere, a non pretendere, a non passare il tempo a elencare le nostre virtù. Siamo tutti nudi di fronte a Dio, tutti mendicanti, tutti peccatori. Ancora una volta, il Signore chiede a ciascuno di noi l'autenticità, la capacità di presentarci di fronte a lui senza ruoli, senza ... (continua)
don Maurizio Prandi - (Omelia del 24-10-2010)
Una buona relazione La Liturgia della Parola di questa domenica ci aiuta, con una nuova riflessione sulla preghiera a scendere in profondità in noi per capire la verità, la sincerità dei gesti che poniamo e delle scelte che facciamo. A questo mi richiamano il vangelo, con la nota parabola del fariseo e del pubblicano e la prima lettura. Entrambi mettono in luce il nesso, il ... (continua)
L'annuncio del vangelo perché tutti gli uomini lo ascoltino Il vangelo ci presenta il fariseo e il pubblicano e il fariseo, al tempio. L'uomo gonfio, pieno di sé, orgoglioso davanti a Dio e costituitosi giudice del prossimo, nell'illusione di essere a posto e nella presunzione di pensare gli altri, come i cattivi, gli operatori del male. L'uomo umile, che si sente piccolo, peccatore, bisognoso di grazia e di miseric ... (continua)
don Giovanni Berti - (Omelia del 24-10-2010)
Meglio peccatori che perfetti solitari Clicca qui per la vignetta della settimana.
Quando si entra in una chiesa mi hanno insegnato, fin da piccolo, di fare la dovuta genuflessione verso il Tabernacolo. Così insegno anch'io ai ragazzi quando entrano in chiesa prima di qualche celebrazione insieme. Ogni volta è un continuo richiamare che "ricordatevi, si entra nella casa del Signore!", e che ... (continua)
padre Ermes Ronchi - (Omelia del 24-10-2010)
Infelice chi guarda solo a se stesso Gesù, rivolgendosi a chi si sente a posto e disprezza gli altri, denuncia anche a noi i rischi della preghiera: non si può pregare e disprezzare, adorare Dio e umiliare i suoi figli. Ci si allontana dagli altri e da Dio; si torna a casa, come il fariseo, con un peccato in più. Il fariseo inizia con le parole giuste: O Dio, ti ringrazio. Ma tutto ... (continua)
mons. Antonio Riboldi - (Omelia del 24-10-2010)
Ottobre è il mese che la Chiesa dedica alla missione È necessario continuare ad evangelizzare, ripetendo che ogni uomo, nessuno escluso, non è 'totalmente uomo', creatura di Dio, se non è illuminato e sostenuto dalla stupenda verità che Gesù ha condiviso con i Suoi, cioè la Buona Novella del Vangelo: siamo tutti amati dal Padre e Lui attende il nostro amore.
Una verità che non è solo conoscenza, ma de ... (continua)
don Alberto Brignoli - (Omelia del 24-10-2010)
Missione e comunione ecclesiale: un pane spezzato per tutti i popoli? Non è mia abitudine - devo confessarlo, e lo avverto come un limite della mia ignoranza - fare riferimento ai pronunciamenti ufficiali della Chiesa.
Quest'oggi però ritengo davvero opportuno riferirmi al Messaggio che Papa Benedetto XVI ha inviato per questa 84ª Giornata Missionaria Mondiale, e non tanto per dovere di circostanza, quanto perché il tema ... (continua)
mons. Gianfranco Poma - (Omelia del 24-10-2010)
Due uomini salirono al tempio a pregare La pagina del Vangelo di Luca che leggiamo nella domenica XXX del tempo ordinario (Lc.18,9-14), la parabola del fariseo e del pubblicano, è una di quelle più note a tutti e allo stesso tempo di quelle che ci introducono nel cuore dell'esperienza cristiana con una profondità sempre nuova, come se fosse la prima volta che la ascoltiamo.
Anche in questa pag ... (continua)
LaParrocchia.it - (Omelia del 24-10-2010)
Immagine inusuale La pagina evangelica di questa domenica è il prosieguo del brano di domenica scorsa. A mò di parallelo con la parabola della vedova, troviamo anche qui due personaggi: un fariseo e un pubblicano, rappresentanti di due categorie di persone molto conosciute all'interno dell'ambiente religioso, sociale, politico e culturale del popolo di Israele. Tante volte ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA - (Omelia del 24-10-2010)
Dalla Parola del giorno
O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adulteri.
Come vivere questa Parola?
Il fariseo, fonda la sua relazione con Dio confrontandosi con gli altri che secondo lui sono tutti peccatori. Eccetto lui!
Come è facile cadere in questo tipo di ragionamento: io sono giusto perché non vivo, non ag ... (continua)
don Roberto Seregni - (Omelia del 24-10-2010)
Dimmi come preghi e ti dirò in che Dio credi Il fariseo e il pubblicano. Due uomini che salgono al tempio a pregare. Due storie srotolate per essere afferrate dalle mani di Dio. Due modi diversi di stare davanti a Lui, agl'altri e a se stessi.
La parabola che oggi la liturgia ci consegna, ci fa fare un percorso molto importante: i due protagonisti sono presentati con lo stile della loro preghiera, con ... (continua)
padre Mimmo Castiglione - (Omelia del 24-10-2010)
Ah, il buon senso di sé! Che bella cosa, proprio una gran bella cosa!
Pronunciare belle parole: Abbi pietà di me!
Tornare a casa giustificato!
Sollevato. In pace. Gratificato.
Sazio di paternità e di consistenza!
Senza l'ansia del dovere fare,
senza l'affanno di dover dimostrare!
Riconoscente per tanto dono
Grato e sereno per il condono.
La parabola di domenica scorsa
... (continua)
don Carlo Occelli - (Omelia del 24-10-2010)
Senza maschere... "Chi sono io? Spesso mi dicono
che esco dalla mia cella
disteso, lieto e risoluto
come un signore dal suo castello.
Chi sono io? Spesso mi dicono
che parlo alle guardie
con libertà, affabilità e chiarezza
come spettasse a me di comandare.
Chi sono io? Anche mi dicono
che sopporto i giorni del dolore
imperturbabile, sorridente e fiero
come ch ... (continua)
Omelie.org - autori vari - (Omelia del 24-10-2010)
COMMENTO ALLE LETTURE
a cura di don Paolo Ricciardi
L'UMILTA' DELLA PREGHIERA
Benedetto sei tu, Padre, perché ai piccoli hai rivelato i misteri del regno dei cieli.
Dieci giorni fa ha colpito tutti noi il tragico fatto di cronaca risoltosi poi in uno splendido miracolo: trentatré minatori rimasti intrappolati a settecento metri di profondità per pi ... (continua)
Paolo Curtaz - (Omelia del 24-10-2010)
Vuoti da riempire Sopravvivere nella fede, in questi fragili tempi, richiede una costanza e una determinazione degna di un martire. I ritmi della vita, le continue spinte che ci allontanano dalla visione evangelica, un certo sottile scoraggiamento, ci impediscono, realisticamente, di vivere con serenità il nostro discepolato.
Un cristiano adulto con moglie e figli, se riesc ... (continua)
Missione è: "rendere il pianeta la casa di tutti i popoli" Riflessioni
Nella Parola di Dio per questa domenica, Giornata Missionaria Mondiale, campeggia la figura di Paolo, l'instancabile e ardente annunciatore del Vangelo ai popoli al di fuori del popolo ebraico, ad gentes, ai gentili, ai pagani, alle genti, come si dice tecnicamente nei documenti del Concilio Vaticano II. Nel brano odierno della seconda lettera a ... (continua)
Agenzia SIR - (Omelia del 24-10-2010)
Commento Vangelo di Luca Lc 18,9-14 Bisogna pregare sempre, aveva detto Gesù nel Vangelo di domenica scorsa. In quello di oggi mostra come farlo, presentandoci un fariseo e un pubblicano. Facile capire quale atteggiamento meglio ci si addice: possiamo solo mettere fuori, con tutta umiltà, la nostra povertà e debolezza. Per tornare a casa la via semplice è quella di chiedere perdono.
Laz ... (continua)
Omelie.org (bambini) - (Omelia del 24-10-2010)
Voglio iniziare a parlare del Vangelo di oggi raccontandovi una storiella.
"In un campo di grano, quasi tutte le spighe stavano curve verso terra. Solo alcune avevano lo stelo ben diritto e fissavano con superbia il cielo, i passanti e le loro compagne. "Noi siamo le migliori!" dicevano a gran voce. "Non viviamo piegando lo stelo come schiave, davvero si pu ... (continua)
don Luca Orlando Russo - (Omelia del 24-10-2010)
Due uomini salirono al tempio a pregare Il problema della giustizia davanti a Dio, quindi del rapporto con la Legge, è molto presente nel vangelo di Luca. Già nel capitolo 15, a proposito della parabola dei due figli, questo problema si era posto in maniera molto chiara e già in quell'occasione, Gesù aveva chiarito la sua posizione e aveva offerto il suo insegnamento.
Non sono mancati anche i ... (continua)
Monastero Domenicano Matris Domini - (Omelia del 24-10-2010)
Contesto
Questa parabola si trova solo nel vangelo di Luca. Insieme al brano della domenica scorsa, che parlava del giudice iniquo, costituisce un piccolo "catechismo sulla preghiera". Il brano del giudice iniquo esortava alla preghiera incessante. Questa parabola invece indica il modo di pregare che è più gradito a Dio. Insieme abbiamo anche il tema dell ... (continua)
mons. Roberto Brunelli - (Omelia del 24-10-2010)
Io non sono come gli altri Anche il vangelo di oggi - ed è la terza domenica di seguito - parla della preghiera. Due settimane fa', con l'episodio dei dieci lebbrosi risanati, uno solo dei quali torna a ringraziare, Gesù ha richiamato il dovere della riconoscenza per gli innumerevoli benefici del suo amore. Domenica scorsa, con la parabola della vedova instancabile nel chiedere, ha ... (continua)
Marco Pedron - (Omelia del 24-10-2010)
Preghiere gradite a Dio e preghiere insopportabili per Dio La parabola di oggi è molto semplice. Ci sono due figure simmetriche e contrapposte: il fariseo e il pubblicano.
Il fariseo si ritiene giusto. Già la parola fariseo non promette nulla di buono. Fariseo, infatti, significa "separato" e farisei erano coloro che dedicavano la loro vita all'osservanza della legge. I farisei erano fedelissimi ai dieci comandam ... (continua)
don Nazareno Galullo (giovani) - (Omelia del 24-10-2010)
C'era un ragazzo, che come me... C'erano una volta due giovani: uno frequentava la parrocchia, faceva tante attività: catechista, animatore, educatore, ecc. ecc... praticamene un "bravo ragazzo"; ce n'era un altro che invece era tutto palestra, bar, figo, una ragazza prendeva e una lasciava.
Successe che un giorno il secondo ragazzo, diciamo "il figo", dovendo andare a comprarsi l'ennesim ... (continua)
Wilma Chasseur - (Omelia del 24-10-2010)
Una luce nella notte - 1) Tutto troppo avanti..
Il fariseo e il pubblicano. Il primo avanza dritto impettito verso l'altare, si fa avanti, guarda davanti, mette avanti i suoi meriti e le sue pretese... Tutto troppo avanti. Il Dio a cui parla non è lì; è rimasto indietro, in fondo. Se si voltasse lo vedrebbe chino sul pubblicano, tutto attento ad ascoltare la sua preghiera ... (continua)
padre Gian Franco Scarpitta - (Omelia del 24-10-2010)
Umili per pregare La scorsa domenica ci si illustrava l'importanza della preghiera realizzata anche con la finalità della richiesta di grazie e di favori divini particolari, concludendo che anche queste intenzioni sono il costitutivo della vera orazione, a condizione che questa non si trasformi in una pretesa di automatizzazione fra richiesta ed esaudimento e che escluda ogn ... (continua)
padre Sergio Tellan, OFM cap. - (Omelia del 24-10-2010)
Ileana Mortari - rito romano - (Omelia del 24-10-2010)
Questi tornò a casa sua giustificato Come spesso in Luca, che ama i forti contrasti (il ricco epulone e il povero Lazzaro - il figlio fedele e quello prodigo, etc.), anche in questa parabola abbiamo due figure nettamente contrapposte: un fariseo e un pubblicano. Che significano questi due termini? Quali caratteristiche presentavano gli appartenenti all'una e all'altra categoria?
I Farisei er ... (continua)
don Remigio Menegatti - (Omelia del 24-10-2010)
Il povero grida e il Signore lo ascolta PREGHIERA DI COLLETTA
O Dio, tu non fai preferenze di persone e ci dai la certezza che la preghiera dell'umile penetra le nubi; guarda anche a noi come al pubblicano pentito, e fa' che ci apriamo alla confidenza nella tua misericordia per essere giustificati nel tuo nome. Per il nostro Signore Gesù Cristo...
non fai preferenze di persone e ci dai la cer ... (continua)
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie) - (Omelia del 24-10-2010)
Dio entra in punta di piedi nell'umiltà dell'uomo.
Siamo tutti uguali davanti a Dio, dice il Siracide, Dio non ha preferenze di casta, ma sa scrutare il cuore dell'uomo per accogliere le sue richieste più profonde. il Signore accoglie tutto quello che abbiamo nel cuore, se noi sappiamo mantenerci in contatto con Lui attraverso le vicissitudini della vit ... (continua)
Suor Giuseppina Pisano o.p. - (Omelia del 24-10-2010)
La preghiera del povero: quella gradita a Dio La parabola evangelica di questa domenica, ancora una volta, richiama la nostra attenzione sul tema della preghiera.
Scrive un noto commentatore: "La preghiera autentica trasforma, trasfigura, trapassa carne ed anima di una creatura, purifica come fuoco, e immerge l'uomo in Dio". Chiaramente si parla di quella preghiera altissima, dono gratuito che viene da ... (continua)
Il pane della domenica - (Omelia del 24-10-2010)
Resi giusti dall'amore Il pubblicano tornò a casa giustificato, a differenza del fariseo
"Non volendo aspettare che Dio mi esaudisca, non volendo permettere che Dio a suo tempo mostri di aver esaudito la mia preghiera, mi procuro per mio conto l'esaudimento della preghiera. Constato che ho pregato con devozione, e in questa constatazione consiste la soddisfazione procurata dal ... (continua)
don Daniele Muraro - (Omelia del 28-10-2007)
La parabola del fariseo e del pubblicano ci dà la possibilità di continuare il discorso sulla preghiera a cui ci stiamo dedicando dal principio del mese di ottobre. Gesù scatta una fotografia istantanea sull'atteggiamento di due uomini vicini per quanto riguarda la distanza fisica, ma molto lontani fra loro come disposizione d'animo.
Entrambi avevano d ... (continua)
Marco Pedron - (Omelia del 28-10-2007)
Tu sei proprio quello che giudichi La parabola di oggi segue quella di domenica scorsa e descrive due modi e due atteggiamenti di vita. Uno, il fariseo, è giudicante, si sente a posto, non conosce la propria verità e si nasconde il proprio lato ombra (il pubblicano che c'è in lui). L'altro, invece, il pubblicano, (che santo non è!) riconosce la propria realtà e la propria situazione.
Ge ... (continua)
Monastero Janua Coeli - (Omelia del 28-10-2007)
Chi si umilia, sarà esaltato Ti ringrazio, mio Dio, che non sono come gli altri uomini...
è vero che ognuno deve essere contento di se stesso, ma di certo non disprezzando gli altri.
Contenti di sé: delle meraviglie che Dio compie nella propria vita,
della bellezza della propria umanità, della capacità di incontro e di confronto con tutti...
Apriamoci alla vita se desideriamo fe ... (continua)
don Maurizio Prandi - (Omelia del 28-10-2007)
Pregarsi addosso o penetrare le nubi Ad una prima impressione parrebbe che il tema della principale della liturgia della Parola di oggi sia quello della preghiera... certamente questo aspetto c'è e proveremo anche ad approfondirlo, ma quello che in prima battuta credo vada sottolineato è l'atteggiamento, il modo nostro di stare di fronte a Dio e anche ai fratelli. Come dice la prima lettura, ... (continua)
don Bruno Maggioni - (Omelia del 28-10-2007)
Sull'esempio del pubblicano l'uomo sa di aver sempre bisogno del perdono di Dio La parabola parla della preghiera ma, in realtà, è in gioco il modo di concepire l'esistenza in rapporto con Dio: la preghiera è rivelatrice di qualcosa che va oltre la preghiera stessa. Di conseguenza, ciò che va raddrizzato non è anzitutto la preghiera (essa è semplicemente frutto di qualcosa che la precede), bensì il modo di concepire Dio e la sua ... (continua)
padre Raniero Cantalamessa - (Omelia del 28-10-2007)
I nuovi farisei e pubblicani Il Vangelo di questa Domenica è la parabola del fariseo e del pubblicano. Chi in questa domenica va in chiesa sentirà fare un commento più o meno di questo tipo. Il fariseo rappresenta il benpensante che si sente a posto con Dio e con gli uomini e guarda con disprezzo il prossimo. Il pubblicano è la persona che ha sbagliato, però lo riconosce e ne chied ... (continua)
padre Antonio Rungi - (Omelia del 28-10-2007)
Signore, abbi pietà di noi peccatori! La Parola di Dio di questa XXX Domenica del tempo ordinario dell'anno liturgico ci fa riflettere su un'altra parabola di Gesù Cristo, finalizzata ad istruire le persone che presumevano di essere giuste e che condannavano le altre. Tema molto attuale anche nell'ambito della riflessione etica che come comunità di credenti si porta avanti nella catechesi e ne ... (continua)
don Giovanni Berti - (Omelia del 28-10-2007)
Una preghiera senza Dio Clicca qui per la vignetta della settimana.
"Dimmi come preghi e ti dirò come sei...". È così che si potrebbe sintetizzare il messaggio del Vangelo di questa domenica.
Dal mio modo di pregare posso verificare come è la mia fede e la vita legata alla fede.
La scena brevemente dipinta da Gesù con la sua parabola è uno straordinario strumento spiritu ... (continua)
don Maurizio Prandi - (Omelia del 28-10-2007)
Umili, per mettere Dio al centro Domenica scorsa accennavo già al tema che avrebbe introdotto il commento alla Liturgia della Parola di questa domenica: l'Eucarestia, ed in modo particolare l'umiltà del segno che Gesù ha scelto per perpetuare la sua presenza in mezzo a noi custoditi anzitutto da quella frase del libro del Siracide: La preghiera dell'umile penetra le nubi. Trovo important ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA - (Omelia del 28-10-2007)
Dalla Parola del giorno
Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che presumevano di essere giusti e disprezzavano gli altri.
Come vivere questa Parola?
La parabola narra del fariseo che se ne sta ritto ne tempio pregando tra sé:"O Dio ti ringrazio perché non sono come gli altri", mentre il pubblicano, in fondo al tempio, si batteva il petto dicen ... (continua)
mons. Antonio Riboldi - (Omelia del 28-10-2007)
I giusti agli occhi di Dio Dal Vangelo di oggi emerge una caratteristica degli uomini di tutti i tempi e di ogni categoria: il grave difetto di credersi 'migliori' e, quindi, 'giudicare negativamente gli altri'.
"In quel tempo Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che presumevano di essere giusti e disprezzavano gli altri: Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fari ... (continua)
don Fulvio Bertellini - (Omelia del 28-10-2007)
Uno scandalo Non è possibile. Questo devono aver pensato gli ascoltatori di Gesù. Non può essere che la persona brava, onesta, che non fa nulla di male, anzi, che paga fino all'ultimo centesimo non trovi ascolto presso Dio. Mentre il pubblicano, ovvero lo strozzino, avaro, corrotto, amico dei mafiosi: lui viene perdonato.
All'ascoltatore moderno lo scandalo appare mo ... (continua)
Paolo Curtaz - (Omelia del 28-10-2007)
Vuoti da riempire Sopravvivere nella fede, in questi fragili tempi, richiede una costanza e una determinazione degna di un martire. I ritmi della vita, le continue spinte che ci allontanano dalla visione evangelica, un certo sottile scoraggiamento, ci impediscono, realisticamente, di vivere con serenità il nostro discepolato.
Un cristiano adulto con moglie e figli, se riesc ... (continua)
Omelie.org (bambini) - (Omelia del 28-10-2007)
Certo che in queste domeniche il Maestro di Nazareth ci sta raccontando proprio tantissime parabole! E dobbiamo ringraziare l'evangelista Luca che le ha ricordate e le ha scritte nel suo Vangelo.
Stavolta, Luca ci avverte che la parabola che abbiamo appena ascoltato Gesù la dice "per alcuni che presumevano di essere giusti e disprezzavano gli altri", cioè ... (continua)
Omelie.org - autori vari - (Omelia del 28-10-2007)
1. Poche volte prestiamo attenzione al fatto che il Signore, come dice San Pietro, "resiste ai superbi, agli umili invece dà la sua grazia". Se lo tenessimo presente, faremmo più volentieri il bagno di umiltà che è necessario per seguire Gesù. Invece, come ci ricorda questo brano del vangelo odierno, siamo portati solo a gloriarci, magari solo sul palco ... (continua)
a cura dei Carmelitani - (Omelia del 28-10-2007)
La parabola del fariseo e del pubblicano: dove pongo la base della mia sicurezza? 1. Orazione iniziale
Signore Gesù, invia il tuo Spirito, perché ci aiuti a leggere la Scrittura con lo stesso sguardo, con il quale l'hai letta Tu per i discepoli sulla strada di Emmaus. Con la luce della Parola, scritta nella Bibbia, Tu li aiutasti a scoprire la presenza di Dio negli avvenimenti sconvolgenti della tua condanna e della tua morte. Così, ... (continua)
padre Paul Devreux - (Omelia del 28-10-2007)
Gesù racconta una parabola per alcuni che presumono d'essere giusti e disprezzano il povero.
Anche oggi parla di preghiera e ci mostra due personaggi caricaturandoli, per aiutarci a capire.
Il fariseo è una persona seria e impegnata, di cui ci si può fidare. Quand'è che sbaglia? Essere una persona ligia al dovere è lodevole. Gesù stesso è molto ... (continua)
padre Romeo Ballan - (Omelia del 28-10-2007)
Tutti protagonisti e corresponsabili della missione Riflessioni
In continuità con la Giornata Missionaria Mondiale di domenica scorsa, ritorna il tema della preghiera e della solidarietà per le Missioni. La preghiera infatti è via e strumento basilare nella Missione di Gesù. Egli, sentendo compassione per le folle stanche, sfinite, sbandate, senza pastore, invita a pregare il Padrone della mèsse che man ... (continua)
Monaci Benedettini Silvestrini - (Omelia del 28-10-2007)
Due modi di pregare Il modo di pregare ha radici nella nostra religiosità; anche pregando diciamo con la bocca quello che sentiamo nel cuore. Esistono quindi modi diversissimi di rapportarsi a Dio. La parabola di questa domenica attraverso i due protagonisti, il fariseo, scrupoloso osservante della legge, e il pubblicano, che prende coscienza dei propri peccati per chiederne i ... (continua)
don Remigio Menegatti - (Omelia del 28-10-2007)
Giunge al tuo volto, Signore, il grido del povero (322) Per comprendere la Parola di Dio alcune sottolineature
La prima lettura (Sir 35, 12-14.16-18) aiuta a riflettere sull'atteggiamento di Dio come giudice che, pur non facendo preferenze, si pone comunque dalla parte del povero e del debole, soprattutto per difenderli dall'oppressione di chi li vuole sfruttare. Vengono richiamate alcune categorie di "poveri": ... (continua)
Agenzia SIR - (Omelia del 28-10-2007)
La presunzione di essere giusti ci rende peccatori all'istante. Il noto brano lucano che la liturgia presenta nell'odierna domenica, ultima del mese di ottobre, va letto con profondità e senza facili approssimazioni o conclusioni affrettate, semplicistiche. La tentazione di dire "io sono come il pubblicano e non come il fariseo" già è un andare fuori stra ... (continua)
mons. Ilvo Corniglia - (Omelia del 28-10-2007)
Anche in questa domenica la Parola di Dio ritorna sul tema della preghiera. Domenica scorsa Gesù sottolineava la perseveranza e la fiducia come due note essenziali della preghiera. Oggi ne mette in luce un'altra caratteristica necessaria: l'umiltà. Il messaggio di Gesù è già in qualche modo anticipato nel brano del Siracide (35, 12-18: I lettura): Dio h ... (continua)
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie) - (Omelia del 28-10-2007)
Il brano del Vangelo che ci viene proposto oggi è notissimo e di interpretazione a prima vista molto semplice.
Il fariseo e il pubblicano, i loro diversi modi di presentarsi al Signore e di pregare, uno di fronte all'altare e l'altro in fondo al tempio, uno falsamente "buono", l'altro umile e prudente.
Tutto perfetto, tutto chiaro, tutto semplice.
Infatt ... (continua)
don Marco Pratesi - (Omelia del 28-10-2007)
Quale preghiera arriva a Dio? Il Siracide ci insegna che Dio non si lascia impressionare dalla ricchezza umana; cosa per niente ovvia, che anzi va contro il comune modo di pensare. Spontaneamente si ritiene che, se Dio ci domanda doni e sacrifici, se chiede le nostre ricchezze materiali e/o spirituali, ne abbia in qualche modo bisogno. Allora più ho merce da offrirgli, più mi ascolta. ... (continua)
padre Gian Franco Scarpitta - (Omelia del 28-10-2007)
Essere umili per pregare 1.La scorsa Domenioca venivamo istruiti sulla preghiera, espediente che rafforza la nostra fede in quanto da essa scaturisce. Oggi siamo invitati a considerare che una delle caratteristiche irrinunciabili della preghiera è l'umiltà. Per pregare adeguatamente e in ciò essere graditi a Dio occorre essere umili, anzi è il caso di dire che non si può mai pr ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA - (Omelia del 24-10-2004)
Commento Luca 18,9-14 Dalla Parola del giorno
«Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini... e neppure come questo pubblicano. (...) il pubblicano, invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio abbi pietà di me peccatore».
Come vivere questa P ... (continua)
don Mario Campisi - (Omelia del 24-10-2004)
Per un culto spirituale a Dio gradito Nel brano evangelico di oggi si gioca su una molteplicità di contrasti: quello del fariseo e del pubblicano, quello della preghiera del primo e del secondo, e quello del differente giudizio conclusivo di Dio. Da tutto risalta in particolare la "giustizia" di Dio come dono, gratuità e espressione d'amore.
Non si può rendere culto a Dio se le nostre manie ... (continua)
LaParrocchia.it - (Omelia del 24-10-2004)
La vera preghiera È un insegnamento della massima importanza ed è nostro interesse ricordarlo e praticarlo. Noi per il fatto di aver adottato un sistema di pratiche e di cerimonie, e specialmente perché assistiamo regolarmente alla messa, ci sentiamo autorizzati ad aver la coscienza tranquilla e a considerarci giusti, ossia dei buoni cristiani. Sarebbe un errore...
- Di ... (continua)
padre Paul Devreux - (Omelia del 24-10-2004)
In queste settimane abbiamo parlato di fede e di preghiera. Oggi Gesù ci parla dell'atteggiamento da avere nella preghiera. Prende come esempio un fariseo e un pubblicano. Il fariseo corrisponde oggi ad una persona onesta e impegnata. Il pubblicano è un uomo d'affari senza scrupoli. Ambedue salgono al Tempio per pregare.
Il fariseo prega ringraziando Di ... (continua)
Monastero Janua Coeli - (Omelia del 24-10-2004)
Gratuità di Dio L'uomo, quale mistero! Sempre di fronte a un bivio a scegliere tra l'illusione di sentirsi bene, facendo tutto ciò che pensa come bene (e questa porta fuori strada, nei fossati dell'isolamento) e la libertà di essere, semplicemente, quel che si è, uomini fallibili... Magari arrivassimo a percepire che è Dio che ci salva, tutti, non perché facciamo una s ... (continua)
padre Ermes Ronchi - (Omelia del 24-10-2004)
Il miracolo del pubblicano: l’umiltà di un peccatore che si apre a Dio Parabola per coloro che presumono di essere buoni e disprezzano gli altri. Non si può pregare e disprezzare, cantare a Dio ed essere spietati con gli uomini, sentirsi buoni e inebriarsi dei difetti degli altri. Come fa il fariseo: la sua è una vita di sospetti e di paure, una vita triste in un mondo corrotto, dedito all'imbroglio, al sesso, alla rapina. Co ... (continua)
mons. Vincenzo Paglia - (Omelia del 24-10-2004)
Chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato "La preghiera dell'umile penetra le nubi, finché non sia arrivata non si ferma". Queste parole del libro del Siracide (35,17), che aprono la liturgia di questa domenica, ci pongono in continuità con quanto abbiamo ascoltato domenica scorsa. La preghiera resta l'orizzonte nel quale la Parola di Dio ci immette. Ma non è più l'insistenza nel rivolgersi a Di ... (continua)
mons. Antonio Riboldi - (Omelia del 24-10-2004)
Guai a me, se non evangelizzassi C'è un silenzio sul Vangelo, che è la pericolosa via che porta lentamente lontano da Dio, fino a diventare "nessuno che veramente conti" per la nostra felicità, salvezza e futuro, che porti l'impronta della Mano di Dio.
Ci lamentiamo tutti del come vanno le cose nel mondo: sembra proprio che siano caduti tutti gli argini, che difendevano la persona umana ... (continua)
don Elio Dotto - (Omelia del 24-10-2004)
Giustificati soltanto da Dio Trovare giustificazioni è un esercizio che tutti compiamo abitualmente. A volte siamo obbligati a farlo, come a scuola o sul lavoro, dove la giustificazione delle assenze è necessaria. Molte altre volte però lo facciamo di nostra spontanea volontà, ed esageriamo anche: come se ogni nostra opera dovesse avere una giustificazione plausibile davanti agli al ... (continua)
Comunità Missionaria Villaregia (giovani) - (Omelia del 24-10-2004)
Dimmi come preghi e ti dirò chi sei Domenica scorsa Gesù ci ha parlato della necessità di pregare sempre. Oggi, ci svela il segreto perché la nostra preghiera sia vera e possa quindi diventare anche efficace.
Gesù ci parla di due uomini che appartengono a due categorie diametralmente opposte. Ci possiamo chiedere in quale dei due uomini mi identifico? Il fariseo o il pubblicano?
IL FAR ... (continua)
don Roberto Rossi - (Omelia del 24-10-2004)
Chi si umilia sarà esaltato. La preghiera che salva Alla preghiera insistente della vedova importuna di domenica scorsa, fa eco la preghiera umile del pubblicano. Oggi il Signore ci dona una ulteriore luce per la nostra vita di fede: la preghiera dell'umile penetra le nubi e giunge all'Altissimo.
Ecco la parabola del vangelo di oggi. La sua chiave di lettura è nelle ultime due frasi: "Chi si esalta sarà ... (continua)
Paolo Curtaz - (Omelia del 24-10-2004)
Svuotarsi L'insistenza della vedova importuna ci fa riflettere, nuovamente, sul tema della preghiera cristiana. Tema che periodicamente ritorna nella liturgia, e che ritengo enormemente importante per la nostra vita spirituale.
Non raccontiamoci storie: sopravvivere nella fede, in questi fragili tempi, richiede una costanza e una determinazione degna di un martire. I ... (continua)
don Romeo Maggioni - (Omelia del 24-10-2004)
Questi torno' a casa sua giustificato Anche oggi Gesù ci spiazza e ci sconcerta, su un tema di cui si parla tanto, quello della "moralità": chi è veramente giusto davanti a Dio? cioè davanti al giudizio imparziale e definitivo? "Il Signore è giudice e non v'è presso di lui preferenze di persone; non è parziale con nessuno" (I lett.).
Uno dice: la mia coscienza non mi rimprovera nulla. ... (continua)
don Marco Pratesi - (Omelia del 24-10-2004)
A cosa affidarsi? Il Vangelo di oggi è molto forte. Non dobbiamo dimenticare infatti chi sono questi due personaggi.
Il fariseo non è un ipocrita, il testo non lo suggerisce per niente. È dunque veramente impegnato: digiuna, dà la decima parte di tutte le sue entrate, non ruba, non è adultero, etc... Sicuramente più impegnato di molti di noi.
Sappiamo poi chi erano i ... (continua)
mons. Ilvo Corniglia - (Omelia del 24-10-2004)
Anche in questa domenica la Parola di Dio ritorna sul tema della preghiera. Domenica scorsa Gesù sottolineava la perseveranza e la fiducia come due note essenziali della preghiera. Oggi ne mette in luce un'altra caratteristica necessaria: l'umiltà. Il messaggio di Gesù è già in qualche modo anticipato nel brano del Siracide (35, 12-18: I lettura): Dio h ... (continua)
padre Gian Franco Scarpitta - (Omelia del 24-10-2004)
La lezione di fondo "Peccati non ne ho; non uccido, non rubo, vado a Messa la domenica, prego e mi confesso...." Questo è quello che si sente dire tante volte da parte dei penitenti che presenziano i nostri confessionali, nella certezza di aver realizzato un buon esame di coscienza e di fare adesso un'accurata accusa delle proprie colpe. Ma non appena il confessore rivolge lor ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA - (Omelia del 28-10-2001)
Dalla Parola del giorno
Il fariseo stando in piedi pregava così tra sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adulteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo. Il pubblicano, invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batt ... (continua)
mons. Antonio Riboldi - (Omelia del 28-10-2001)
Nudi al cospetto di Dio Non si può iniziare la nostra riflessione sulla Parola del Signore che sempre, ma in modo particolare, rischiara i passi della nostra vita. Quando questa luce viene oscurata dal male, c'è il rischio di perdersi o di cadere nella grande paura che sembra oggi la malattia che sfianca ogni uomo. Lo scontro tra terrorismo e mondo civile è diventato come una gu ... (continua)
padre Paul Devreux - (Omelia del 28-10-2001)
Lc 18, 9-14 Il fariseo è una brava persona, che si sforza di fare il suo dovere civile e religioso. Corrisponde al buon cristiano d'oggi. L'unica differenza è che questo ha la libertà di dire ciò che pensa di se, mentre noi, proprio per via di questo tipo di vangelo, non osiamo farlo, per paura di passare da presuntuosi.
Allora qual è il difetto di questo farise ... (continua)
Totustuus - (Omelia del 28-10-2001)
Omelia per il 28 ottobre 2001 - 30a dom. T. Ordinario Anno C NESSO TRA LE LETTURE
I termini "giustizia e preghiera" riassumono bene le letture di oggi. Nella parabola evangelica sia il fariseo che il pubblicano pregano nel tempio, ma Dio fa giustizia, e soltanto l'ultimo è giustificato. Il Siracide, nella prima lettura, applica la giustizia divina alla preghiera e insegna che Dio, giusto giudice, non ha preferenze ... (continua)
Paolo Curtaz - (Omelia del 28-10-2001)
Il nemico dentro Si parla spesso di nemici, di questi tempi. Nemici dell'occidente, dell'America, della civiltà. Si fa però fatica a definire chiaramente chi siano veramente i "nemici", questi nemici. L'idea che i nemici siano genericamente i "terroristi" sta creando non pochi imbarazzi alla diplomazia americana che - cercando appoggi internazionali - si vede davanti Stati ... (continua)
padre Tino Treccani - (Omelia del 28-10-2001)
Dio ama il peccatore pentito e lo perdona La parabola del "fariseo e del pubblicano" può essere divisa così: introduzione di Luca (v. 9); la parabola (vv.10-13); la conclusione di Gesù (v. 14).
1. Gesù smaschera la falsa religione (v.9)
Due sono le finalità della parabola: da un lato, smascherare la falsa religione di alcuni che, convinti di essere giusti, disprezzano gli altri (v.9); dal ... (continua)
mons. Antonio Riboldi - (Omelia del 25-10-1998)
E' impossibile ingannare Dio E' una diffusa abitudine tra noi uomini, decantare quello che 'appariamo', quasi in una gara di meriti e virtù, nella ricerca di apparire il migliore. Ma altro è quello che appariamo ed altro è quello che siamo. Difficile conoscere l'intimità di ciascuno e quindi la verità. Sfugge a ciascuno di noi.
Solo Dio sa quanto veramente valiamo: Lui non guarda ... (continua)
don Luciano Sanvito - (Omelia del 00-00-0000)
Pregare "sull'altro" Succede spesso di vedere che quando preghiamo, i nostri occhi e le nostre attenzioni, da Dio si spostano facilmente sull'altro che ci è accanto o vicino.
Guardare come è vestito quello, o quella, vedere quello là, guardare cosa fa', pensare che quello seduto lì è quello che era così e così...
Spesso le nostre assemblee da eucaristiche, diventano oss ... (continua)