Omelia (28-10-2007)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che presumevano di essere giusti e disprezzavano gli altri.

Come vivere questa Parola?
La parabola narra del fariseo che se ne sta ritto ne tempio pregando tra sé:"O Dio ti ringrazio perché non sono come gli altri", mentre il pubblicano, in fondo al tempio, si batteva il petto dicendo:"O Dio, abbi pietà di me peccatore." Ed è un quadro plastico che presenta con grande evidenza due atteggiamenti: quello della presunzione e quello dell'umiltà. Ma quanto colpisce, a ben riflettere, è il fatto che dal primo atteggiamento, quello della presunzione (infausto in se stesso) ne scaturisce uno ancora più nefasto: il disprezzo degli altri. Ciò è dovuto a un motivo semplice ma da cogliere in verità e profondità: chi è presuntuoso, è tale perché si crede al centro di tutto. L'egocentrismo è una vera menzogna esistenziale! Mi credo io il bravo, il buono, il giusto. Io 'sono a posto'. Nessuno ha diritto a criticarmi, a correggermi. Tutti hanno di che imparare dal mio comportamento! Dio non c'entra! E gli altri? Tutta gente censurabile, gente da strapazzo. Come dice la parabola: è gente da disprezzare. Così il processo che si innesca è di piena disumanizzazione.

Oggi nella mia pausa contemplativa mi soffermo sul quadro che presenta il presuntuoso e l'umile. Mi rendo conto, con l'aiuto dello Spirito Santo, che se presumo di me, sentendomi 'al centro di tutto' arrivo al 'disastro' che è disprezzare l'altro, buttarlo fuori dalla mia stima e dal mio amore. Invece se coltivo in me l'umiltà, io opero verità nella mia vita e divento concretamente capace di una relazionalità positiva e buona.

Signore Gesù, umile di cuore, dami un cuore che assomigli al tuo!

La voce di un grande teologo
Sei la mia forza o Gesù, a te sono rivolti i miei occhi: tu sei la mia vita e la mia luce;
liberami dalla fiducia ingannevole in me stesso, dammi la fiducia in te perché sei tu che mi porti
la vera salvezza, la sola beatitudine;
dammi per le mie capacità quella santa fiducia, fondata nella gratitudine, che tutto guarda come tuo dono, e dammi anche, Signore, una chiara consapevolezza dei miei limiti e il coraggio di accettarli perché io sappia che tu sei la mia forza.
B. Haring