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(es. Mt 28,1-20):
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  XIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) > Vai direttamente alle OMELIE 
Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde
BO130 ;

Ecco due miracoli di Gesù legati uno all’altro. Il loro messaggio è complementare. Si tratta di due donne: una all’inizio della sua vita, l’altra al termine di lunghe sofferenze che la sfiniscono. Né l’una né l’altra possono più essere salvate dagli uomini (vv. 23 e 26). Ma sia l’una che l’altra saranno salvate dall’azione congiunta della forza che emana da Gesù e dalla fede: per la donna la propria fede, per la bambina la fede di suo padre (vv. 34 e 36). Bisogna notare soprattutto che la bambina ha dodici anni (v. 42) e che la donna soffre da dodici anni (v. 25). Questo numero non è dato a caso. C’è un grande valore simbolico poiché esso è legato a qualcosa che si compie. Ci ricordiamo che Gesù fa la sua prima profezia a dodici anni (Lc 2,42 e 49). Gesù sceglie dodici apostoli, poiché è giunto il tempo. Significano la stessa cosa le dodici ceste di pane con le quali Gesù sfama i suoi discepoli (Mc 6,43). E la fine dei tempi è simboleggiata dalle dodici porte della Gerusalemme celeste (Ap 21,12-21). Così come la donna dell’Apocalisse (immagine di Maria, della Chiesa) è coronata da dodici stelle (Ap 12,1). Senza parlare dell’albero della vita originale che si trova, in un parco, al centro della città e dà dodici raccolti. E quando sappiamo che il giorno per Gesù conta dodici ore (Gv 11,9) capiamo che i nostri due miracoli non sono semplici gesti di misericordia, ma che nascondono una rivelazione: essendo giunto il tempo, l’umanità peccatrice (Gen 3,12) è liberata dai suoi mali. Gli uomini non possono fare nulla per lei, e lo riconoscono (v. 35), ma per Dio nulla è impossibile (Lc 1,37). Gesù non chiede che due cose: “Non temere, continua solo ad aver fede” (v. 36).

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Antifona d'ingresso
Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia. (Sal 46,2)


Colletta
O Dio, che ci hai reso figli della luce
con il tuo Spirito di adozione,
fa' che non ricadiamo nelle tenebre dell'errore,
ma restiamo sempre luminosi
nello splendore della verità.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

Oppure (Anno B):
O Padre, che nel tuo Figlio povero e crocifisso
ci fai ricchi del dono della tua stessa vita,
rinvigorisci la nostra fede,
perché nell'incontro con lui
sperimentiamo ogni giorno la sua vivificante potenza.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

 
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Prima lettura

 

Sap 1,13-15; 2,23-24
Per l’invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo.

Dal libro della Sapienza

Dio non ha creato la morte
e non gode per la rovina dei viventi.
Egli infatti ha creato tutte le cose perché esistano;
le creature del mondo sono portatrici di salvezza,
in esse non c’è veleno di morte,
né il regno dei morti è sulla terra.
La giustizia infatti è immortale.
Sì, Dio ha creato l’uomo per l’incorruttibilità,
lo ha fatto immagine della propria natura.
Ma per l’invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo
e ne fanno esperienza coloro che le appartengono.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 29

Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato.

Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato,
non hai permesso ai miei nemici di gioire su di me.
Signore, hai fatto risalire la mia vita dagli inferi,
mi hai fatto rivivere perché non scendessi nella fossa.

Cantate inni al Signore, o suoi fedeli,
della sua santità celebrate il ricordo,
perché la sua collera dura un istante,
la sua bontà per tutta la vita.
Alla sera ospite è il pianto
e al mattino la gioia.

Ascolta, Signore, abbi pietà di me,
Signore, vieni in mio aiuto!
Hai mutato il mio lamento in danza,
Signore, mio Dio, ti renderò grazie per sempre.

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Seconda lettura

2Cor 8,7.9.13-15
La vostra abbondanza supplisca all’indigenza dei fratelli poveri.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, come siete ricchi in ogni cosa, nella fede, nella parola, nella conoscenza, in ogni zelo e nella carità che vi abbiamo insegnato, così siate larghi anche in quest’opera generosa.
Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà.
Non si tratta di mettere in difficoltà voi per sollevare gli altri, ma che vi sia uguaglianza. Per il momento la vostra abbondanza supplisca alla loro indigenza, perché anche la loro abbondanza supplisca alla vostra indigenza, e vi sia uguaglianza, come sta scritto: «Colui che raccolse molto non abbondò e colui che raccolse poco non ebbe di meno».

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Cf 2Tm 1,10)
Alleluia, alleluia.
Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte
e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo.
Alleluia.

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Vangelo

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Mc 5,21-43
Fanciulla, io ti dico: Àlzati!


+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, essendo Gesù passato di nuovo in barca all’altra riva, gli si radunò attorno molta folla ed egli stava lungo il mare. E venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, come lo vide, gli si gettò ai piedi e lo supplicò con insistenza: «La mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva». Andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.
Ora una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando, udito parlare di Gesù, venne tra la folla e da dietro toccò il suo mantello. Diceva infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata». E subito le si fermò il flusso di sangue e sentì nel suo corpo che era guarita dal male.
E subito Gesù, essendosi reso conto della forza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi ha toccato le mie vesti?». I suoi discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla che si stringe intorno a te e dici: “Chi mi ha toccato?”». Egli guardava attorno, per vedere colei che aveva fatto questo. E la donna, impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità. Ed egli le disse: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va’ in pace e sii guarita dal tuo male».
Stava ancora parlando, quando dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?». Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, soltanto abbi fede!». E non permise a nessuno di seguirlo, fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo.
Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava forte. Entrato, disse loro: «Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui ed entrò dove era la bambina. Prese la mano della bambina e le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico: àlzati!». E subito la fanciulla si alzò e camminava; aveva infatti dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. E raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e disse di darle da mangiare.

Parola del Signore.

Forma breve (Mc 5, 21-24.35b-43):

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, essendo Gesù passato di nuovo in barca all’altra riva, gli si radunò attorno molta folla ed egli stava lungo il mare. E venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, come lo vide, gli si gettò ai piedi e lo supplicò con insistenza: «La mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva». Andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.
Dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?». Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, soltanto abbi fede!». E non permise a nessuno di seguirlo, fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo.
Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava forte. Entrato, disse loro: «Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui ed entrò dove era la bambina. Prese la mano della bambina e le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico: àlzati!». E subito la fanciulla si alzò e camminava; aveva infatti dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. E raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e disse di darle da mangiare.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Con l'atteggiamento fiducioso dell'uomo che si rivolge a Gesù per guarire la propria figlia, affidiamo al Signore le nostre suppliche, sapendo che lui non resterà sordo al nostro grido.
Preghiamo insieme e diciamo: Illuminaci con la tua parola, Signore.

1. Per la Chiesa di Dio: là dove domina la cultura di morte, essa diffonda nel mondo la parola di Gesù, che dona la vita ed offre la speranza, preghiamo.
2. Per tutti i cristiani: in tutti i luoghi dove le tragedie affliggono l'umanità, possano essere segno della presenza del Signore, che allevia le sofferenze degli ultimi e protegge la vita di tutti gli essere viventi, preghiamo.
3. Per tutti i giovani che per imprudenza o inconsapevolezza rischiano la vita e hanno smarrito il rispetto di se stessi: sappiano ritrovare la strada della vita e la gioia delle piccole cose che rendono preziosa anche la noia della quotidianità, preghiamo.
4. Per tutti i poveri, per i senza tetto: perché, guardando a Cristo, che si è fatto povero perché noi diventassimo ricchi, tutti sappiamo riscoprire il valore delle cose, e viviamo la solidarietà evitando gli sprechi e accogliendo i bisogni dei più disagiati, preghiamo.
5. Per la nostra comunità: sappia promuovere sempre il valore e il rispetto della vita e la cura per ogni essere vivente, preghiamo.

O Padre, che ci hai resi ricchi con il dono della vita del tuo Figlio Gesù, donaci la grazia di vivere per sempre con te, nella gioia del Paradiso, dove la vita non avrà mai fine. Per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
O Dio, che per mezzo dei segni sacramentali
compi l'opera della redenzione,
fa' che il nostro servizio sacerdotale
sia degno del sacrificio che celebriamo.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona alla comunione
Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome. (Sal 102,1)

Oppure:
«Padre, prego perché tutti siano una cosa sola,
perché il mondo creda che tu mi hai mandato»,
dice il Signore. (Gv 17,20-21)

Oppure (Anno B):
«Io ti dico, alzati!», disse il Signore.
Subito la fanciulla si alzò, e camminava. (Mc 5,41-42)


Preghiera dopo la comunione
Il santo sacrificio che abbiamo offerto e ricevuto, o Signore,
sia per noi principio di vita nuova,
perché, uniti a te nell'amore,
portiamo frutti che rimangano per sempre.
Per Cristo nostro Signore.



O M E L I E
a cura di
Qumran2.net


    don Antonino Sgrò       (Omelia del 30-06-2024)
La fede è un contatto che salva
All'inizio un passaggio di Gesù «all'altra riva», come il passaggio dalla minaccia della morte al trionfo della vita che l'uomo vorrebbe sperimentare. Ce la farò? Mi aiuterà il cielo? Sono questi gli interrogativi che stanno dietro ad ogni richiesta sincera rivolta a Gesù, anche quella di Giairo. Egli è uno «uno dei capi della sinagoga», abituato a ...
(continua)

 
    don Lucio D'Abbraccio       (Omelia del 30-06-2024)
Abbiamo fede nel Signore?
Nell'odierna domenica, l'evangelista Marco ci presenta il racconto di due guarigioni miracolose che Gesù compie in favore di due donne: la figlia di uno dei capi della Sinagoga, di nome Giàiro, ed una donna che soffriva di emorragia. Sono due episodi in cui sono presenti due livelli di lettura; quello puramente fisico: Gesù si china sulla sofferenza umana ...
(continua)

 
    don Domenico Bruno       (Omelia del 30-06-2024)
Chi sta con Gesù splende di più
Visita www.annunciatedaitetti.it La nostra missione continua con altri formati anche su: Instagram Facebook Telegram dove troverai anteprime e contenuti esclusivi. Abbiamo anche una WebTv Ascolta tutti i nostri podcast e gli altri progetti: clicca qui  Per ascoltare il commento qui sotto, clicca play! SE QUESTO SERVIZIO AL VANGELO CREDI SIA ...
(continua)

 
    Frati Minori Cappuccini       (Omelia del 30-06-2024)
Commento su Marco 5,21-43
...
(continua)

 
    don Alberto Brignoli       (Omelia del 30-06-2024)
Spazio alla Vita!
La mentalità corrente nella nostra società basa tutto quanto sull'apparenza, sull'immagine. È sintomatico che il social più diffuso e più antico tra quelli in uso attualmente abbia un nome traducibile con "libro di facce", e potremmo benissimo tradurlo con "libro di facciata", perché ciò che conta è l'immagine, l'apparenza, ciò che si vede. E ciò c ...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 30-06-2024)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di Francesco Botta La tredicesima domenica del tempo ordinario ci mette di fronte al grande e profondo desiderio di vita che ci portiamo dentro. Ci rendiamo conto, soprattutto in alcuni momenti della nostra esistenza, di quanto sia urgente e insistente quel desiderio e quel bisogno di essere vivi davvero. La vita de ...
(continua)

 
    Omelie.org (bambini)       (Omelia del 30-06-2024)

I Vangeli ci parlano spesso di Gesù che "tocca" e che "si lascia toccare". Un Gesù che usa le sue mani, il suo sguardo, il suo corpo, la sua voce per aiutarci e insegnarci a vivere secondo il Vangelo. Quanti miracoli avvengono anche oggi, ogni giorno, attraverso la tenerezza di tante mani! Pensate alla situazione dolorosa di tante persone che soffrono p ...
(continua)

 
    Missionari della Via       (Omelia del 30-06-2024)

Il Vangelo di oggi ci presenta due scene che sembrano staccate tra di loro ma invece hanno dei punti in comune. Parlano di un aspetto della vita: essere fecondi, essere madri. Da una parte vi è una bambina che sta diventando donna ma che sta morendo e, dall'altra, una donna che perde sangue e non può diventare madre. L'emorroissa ha una ferita intima, p ...
(continua)

 
    padre Antonio Rungi       (Omelia del 30-06-2024)
Due donne miracolate da Gesù
Il Vangelo della XIII domenica del tempo ordinario ci presenta, nel brano di san Marco, due miracoli di Gesù: il primo riguarda una persona adulta, da dodici anni affetta da emorragia, al punto che nel vangelo è indicata come emorroissa, come una donna che perde sangue e non trova nessuna cura al suo male. Ha fatto di tutto e di più presso medici e utiliz ...
(continua)

 
    don Giacomo Falco Brini       (Omelia del 30-06-2024)
Due casi seri di fede
Il vangelo di oggi ci presenta due modi di toccare Gesù con fede. Gesù è sempre presente, soprattutto nei passaggi della nostra vita. Perché la vita è un passaggio continuo. Si passa da un'età a un'altra, da un posto in cui si vive a un altro posto, da un lavoro a un altro, nel mio caso da una parrocchia a un'altra parrocchia ecc. ecc. È la nostra con ...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 30-06-2024)
Dalla riva del lago all' entroterra, vittoria sulla morte e sul dolore
Mentre Gesù con i suoi discepoli si spostava verso l'altra riva del lago di Tiberiade a bordo di una barca, la scorsa Domenica l'episodio della tempesta sedata ci ragguagliava della presenza certa e indiscutibile di Gesù nella nostra vita, anche quando Questi ci sembri "dormiente", ossia assente e distaccato da tutto quello che ci riguarda. Gesù c'è, com ...
(continua)

 
    don Roberto Seregni       (Omelia del 30-06-2024)
Non temere, soltanto abbi fede!
Il tema attorno al quale ruota questo duplice incontro è la fede. La fede della donna che, sfidando le proibizioni al contatto dovute alla sua impurità rituale, tocca il lembo del mantello del maestro e si scopre guarita e salvata. La fede di Giairo che si getta ai piedi di Gesù per implorare la guarigione di sua figlia e continua ad avere fede nella Paro ...
(continua)

 
    don Marco Scandelli       (Omelia del 30-06-2024)
#2minutiDiVangelo Marco 5,21-43 - Sporcati pure le mani, ma mantieni il cuore puro!
2minutiDiVangelo Sporcati pure le mani, ma mantieni il cuore puro! Commento al Vangelo - Omelia a cura di don Marco Scandelli Mc 5, 21-43 Oggi affrontiamo la lettura dei versetti 21-43 del capitolo V di san Marco. Il brano di oggi è veramente bello, perché riguarda una questione molto importante della nostra fede e cioè il desiderio umano di p ...
(continua)

 
    padre Maurizio De Sanctis       (Omelia del 30-06-2024)
Grazie al progresso della medicina andate a dirlo all' emorroissa...
...
(continua)

 
    don Gianfranco Calabrese       (Omelia del 30-06-2024)
Video commento su Marco 5,21-43
...
(continua)

 
    Missionari della Via       (Omelia del 30-06-2024)
In cammino verso la guarigione
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(continua)

 
    diac. Vito Calella       (Omelia del 30-06-2024)
Arricchiti della grazia dello Spirito Santo e dell'immortalità
«Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà» (2Cor 8,9). Abbiamo ascoltato questo meraviglioso annuncio che motiva il nostro ritrovarci ogni domenica per celebrare il mistero pasquale di Gesù Cristo, iniziato con l'impoverimento dell ...
(continua)

 
    Dario Reda - Commendario       (Omelia del 30-06-2024)
Svegliati!
Le due storie mi ricordano che nella vita, ad una certa, mi rendo conto che tutto ciò che ho sempre fatto non mi ha portato alla vera Felicità, anzi, mi ha portato alla morte. Il comune denominatore tra la figlia di Giairo e l'emorroissa è quella consapevolezza che suona circa così: "solo Gesù mi salva". "Talità Kum" anche a me, che io possa r ...
(continua)

 
    don Roberto Fiscer       (Omelia del 30-06-2024)
#StradeDorate - Commento su Marco 5,21-43
...
(continua)

 
    don Fabio Rosini       (Omelia del 30-06-2024)

...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 30-06-2024)
Kum!
È una storia di donne, quella che ci presenta Marco oggi. E di dolori. Di dolori irrisolti come la lunga e penosa malattia invalidante dell'emorroissa. Di dolori atroci come la perdita della figlia adolescente di Giairo. Una storia di approcci, di sguardi, di sfioramenti, di energie, di fede, di conversioni da operare. No, non abbiamo una risposta defi ...
(continua)

 
    don Giampaolo Centofanti       (Omelia del 30-06-2024)

Quella sinagoga perdeva sangue da tempo perché i capi erano chiusi nei loro codici ed interessi di apparato, attaccati alle loro poltrone, invece di aprirsi allo Spirito. Dunque non riconoscevano nemmeno il venire del Messia in Gesù. Ma quando la figlia di uno di essi, Giairo, è agli estremi l'amore sincero almeno per sua figlia gli fa mettere da parte tu ...
(continua)

 
    don Alfonso Giorgio Liguori       (Omelia del 30-06-2024)
Talità kum
LA GIOIA DEL VANGELO ...
(continua)

 
    padre Paul Devreux       (Omelia del 30-06-2024)

In quel tempo, essendo Gesù passato di nuovo in barca all'altra riva, gli si radunò attorno molta folla ed egli stava lungo il mare. E venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, come lo vide, gli si gettò ai piedi e lo supplicò con insistenza: «La mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva». And ...
(continua)

 
    Diocesi di Vicenza       (Omelia del 30-06-2024)
La Parola - Commento al Vangelo di Marco (Mc 5,21-43)
...
(continua)

 
    padre Ezio Lorenzo Bono       (Omelia del 30-06-2024)
Dire sì alla vita (Viktor Frankl)
I. Tra i "dieci libri che ti cambiano la vita" secondo un sito di internet, c'è quello di un autore a me molto caro, Viktor Frankl, dal titolo "Sul senso della vita". Questo psichiatra e filosofo, nel 1942 fu deportato nei campi di concentramento nazisti con la famiglia, e là perse i suoi genitori, suo fratello e sua moglie Tilly che era incinta. Nonostan ...
(continua)

 
    don Claudio Luigi Fasulo       (Omelia del 30-06-2024)
Non ti abbattere, abbi fede!
...
(continua)

 
    IlCenacoloWebTv       (Omelia del 30-06-2024)
Domenica - XIII del Tempo Ordinario - Commento al Vangelo - Mc 5,21-43
segui la WebTv o iscriviti al MONASTERO INVISIBILE su www.ilcenacolowebtv.it ...
(continua)

 
    CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)       (Omelia del 30-06-2024)
Commento su Sap 1,13-15; 2,23-24; Sal 29; 2Cor 8,7.9.13-15; Mc 5,21-43
La tredicesima domenica del tempo ordinario parla del momento della "morte", il senso cristiano della morte e della morte come senso della vita, di un Dio amante della vita. Un Cristiano è per la vita, non per la morte, la morte è solo un passaggio obbligato dal tempo all'eternità. La morte è un momento, il momento più decisivo dell'esistenza umana, pi ...
(continua)

 
    padre Fernando Armellini       (Omelia del 30-06-2024)
Video commento su Mc 5,21-43
...
(continua)

 
    Paolo De Martino       (Omelia del 30-06-2024)
Toccare, voce del verbo amare
Forse i discepoli non l'avevano ancora mandata giù quella domanda così forte e bruciante del loro Maestro: "Non avete ancora fede?". Marco intreccia due incontri ed entrambe le protagoniste sono donne. Era tipico nella letteratura ebraica presentare la donna come figura del popolo. Questi personaggi femminili sono anonimi. Li accomuna il termine figlia ...
(continua)

 
    don Lucio D'Abbraccio       (Omelia del 27-06-2021)
Talità kum!
Nel brano evangelico Marco ci racconta della risurrezione della figlia di Giairo. Questo è uno dei racconti più toccanti del Vangelo. Esso è costituito da scene che si svolgono in rapida successione, in luoghi diversi. C'è anzitutto la scena sulle rive del lago. Gesù, abbiamo ascoltato, è attorniato da molta folla, quando un uomo, visibilmente angos ...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 27-06-2021)
La fede per la vita
Per dodici anni aveva sofferto la donna emorroissa prima che finalmente toccasse il lembo del mantello di Gesù. Dodici anni ha la bambina che Gesù richiama alla vita. Dodici sono gli apostoli, dodici erano le tribù di Israele e anche l'Apocalisse evoca questo numero per indicare la completezza e la maturità dell'uomo. Il numero dodici è infatti simbolo ...
(continua)

 
    don Fabio Rosini       (Omelia del 27-06-2021)
Commento al Vangelo del 27 giugno
...
(continua)

 
    don Alberto Brignoli       (Omelia del 27-06-2021)
Che bello credere nel Dio della Vita!
Placata la tempesta di cui abbiamo ascoltato la narrazione la scorsa settimana, Gesù e i suoi discepoli approdano in territorio straniero, nella Decapoli. Là, guarisce un indemoniato, ma è costretto dagli abitanti di quella regione a fuggire, perché la guarigione dell'indemoniato era avvenuta attraverso l'eliminazione di una mandria di cinquemila porci, ...
(continua)

 
    Agenzia SIR       (Omelia del 27-06-2021)

Il racconto di questa XIII domenica del tempo ordinario ci offre una delle testimonianze più drammatiche dell'intero Vangelo di Marco. La narrazione evangelica descrive la guarigione della figlia di uno dei capi della sinagoga. Marco, nel suo testo, menziona il nome dell'uomo; "Giairo". Il nome probabilmente deriva dalla trascrizione greca dell'ebraico "Yai ...
(continua)

 
    fr. Massimo Rossi       (Omelia del 27-06-2021)

Vi ricordate la storia di Giobbe che abbiamo letto domenica scorsa? Concludevo la riflessione citando un passo della Lettera di san Paolo ai Romani: "Se Dio è con noi, chi sarà contro di noi?". Partiamo da qui: il Libro della Sapienza da cui è tratta la prima Lettura, ribadisce che "Dio non ha creato la morte e non gode per la rovina dei viventi. Egli i ...
(continua)

 
    don Domenico Bruno       (Omelia del 27-06-2021)
Con Gesù la vita è di più!
Una donna perde sangue... cioè perde vita e capisce che solo Gesù può restituirgliela. Una bambina giace già priva di vita nel suo letto e il padre sa che solo Gesù può aiutarla (cfr. Mc 5,21-43). Gesù è vita, ma la vita non va subita come viene. Non si può restare a guardare, bisogna lottare per poter avere la vera vita. Chi lotta sa che da solo ...
(continua)

 
    don Roberto Rossi       (Omelia del 27-06-2021)
La fede, la vita, la carità
Agli apostoli pieni di paura per la tempesta sul lago Gesù pone l'interrogativo, quasi un rimprovero: "Perché avete paura? Non avete ancora fede?" Nel Vangelo di oggi abbiamo altre espressioni di Gesù che dice a Giairo: "Non temere, soltanto abbi fede". E alla donna malata che riesce a toccare il lembo del suo mantello, Gesù dice: "La tua fede ti ha salv ...
(continua)

 
    don Marco Scandelli       (Omelia del 27-06-2021)
#2minutiDiVangelo - Domenica XXII TO - La fede ci salva, non i nostri sforzi
Commento al Vangelo del Domenica della XIII settimana del Tempo Ordinario- a cura di don Marco Scandelli #2minutiDiVangel Mc 5 21-43 ...
(continua)

 
    don Roberto Seregni       (Omelia del 27-06-2021)
Toccó il suo mantello
Il tema attorno al quale ruota questo duplice incontro è la fede. La fede della donna che, sfidando le proibizioni al contatto dovute alla sua impurità rituale, tocca il lembo del mantello del maestro e si scopre guarita e salvata. La fede di Giairo che si getta ai piedi di Gesù per implorare la guarigione di sua figlia e continua ad avere fede nella Paro ...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 27-06-2021)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di don Eduard Patrascu Il Vangelo della scorsa domenica, quello della tempesta sedata, lasciava intravvedere una specie di disorientamento da parte dei discepoli per la capacità di Gesù di ordinare persino alle forze della natura - nella fattispecie il mare e il vento - e queste gli hanno obbedito, calmandosi. I d ...
(continua)

 
    Omelie.org (bambini)       (Omelia del 27-06-2021)

Dio ha creato l'uomo per la vita! Questo è il messaggio che il Signore oggi vuole scrivere nel nostro cuore! Dio non ha creato la morte, il coronavirus, le malattie,... e nemmeno l'invidia, la rabbia, la gelosia, l'indifferenza. Dio ha creato cose visibili come il cielo, la luna, il sole, le stelle, il mare e le montagne, i fiori e i frutti, gli animali e ...
(continua)

 
    don Claudio Luigi Fasulo       (Omelia del 27-06-2021)
Non aver paura, Gesù non ti abbandona mai, proprio mai!
...
(continua)

 
    don Mario Simula       (Omelia del 27-06-2021)
Sovversivo per la vita
Il mondo: creature, uomo e donna, sembrano vivere in un'atmosfera di gelo. Il freddo, segno della morte, aleggia come respiro, quasi fosse l'unico ambiente umano. Viviamo il senso continuo della catastrofe imminente. Sembrano chiudersi tutti gli orizzonti della speranza. Per Dio tutto è diverso. Per Dio c'è sempre una possibilità. La storia è sempre tut ...
(continua)

 
    don Gaetano Luca (Amore)       (Omelia del 27-06-2021)

...
(continua)

 
    don Roberto Rossi       (Omelia del 27-06-2021)
Il lembo del mantello
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(continua)

 
    don Giacomo Falco Brini       (Omelia del 27-06-2021)
Toccare Gesù, aggrapparsi a Gesù
Il vangelo di oggi riporta l'intreccio di due episodi della vita di Gesù. Era già successo che una gran moltitudine si accalcasse attorno al Signore per ascoltare la sua parola. Ma quel giorno accadde per Gesù qualcosa di imprevisto per come si stavano mettendo le cose. Aveva iniziato ad assaggiare l'invidia mortale dei farisei e degli scribi, la perfidia ...
(continua)

 
    Frati Minori Cappuccini       (Omelia del 27-06-2021)
Commento su Marco 5,21-43
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(continua)

 
    don Alfonso Giorgio Liguori       (Omelia del 27-06-2021)
Figlia, la tua fede ti ha salvata
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(continua)

 
    diac. Vito Calella       (Omelia del 27-06-2021)
Incontrati con Cristo e torna la vita
Il racconto della guarigione della donna «che aveva perdite di sangue da dodici anni e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando» (Mc 5,25-34), viene inserito nel mezzo della trama del risuscitamento della figlia di Giairo, di «dodici anni» (Mc 5,22-24. 35-43). Gesù di ...
(continua)

 
    padre Ermes Ronchi       (Omelia del 27-06-2021)
Nel dolore e nella vita Gesù ti tiene per mano
C'è una casa, a Cafarnao, dove la morte ha messo il nido; una casa importante, quella del capo della sinagoga. Casa potente, eppure incapace di garantire la vita di una bambina. Giairo ne è uscito, ha camminato in cerca di Gesù, lo ha trovato, si è gettato ai suoi piedi: La mia figlioletta sta morendo, vieni! Ha dodici anni, età in cui è d'obbligo fior ...
(continua)

 
    IlCenacoloWebTv       (Omelia del 27-06-2021)
Domenica - XIII del Tempo Ordinario - Anno B - Commento al Vangelo
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(continua)

 
    don Roberto Fiscer       (Omelia del 27-06-2021)
#StradeDorate - Commento su Marco 5,21-43
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(continua)

 
    Michele Antonio Corona       (Omelia del 27-06-2021)
Salvare: un verbo non solo per uomini!
Un racconto ad intrecci che unisce, un doppio miracolo che crea comunione, un parallelo desiderio di Dio che connette. Il racconto evangelico di questa domenica - molto noto - ci narra di due donne con differenze e somiglianze, che hanno bisogno di qualcosa di importante. Non si tratta di piccole necessità, ma di esigenze di vita: una ha bisogno della guar ...
(continua)

 
    mons. Erio Castellucci diocesi di Modena-Nonantola       (Omelia del 27-06-2021)
Non temere, soltanto abbi fede!
...
(continua)

 
    Missionari della Via       (Omelia del 27-06-2021)
La tua fede ti ha salvata
...
(continua)

 
    Missionari della Via       (Omelia del 27-06-2021)

Questo Vangelo ci parla della fede di una donna ammalata, emarginata, scartata dalla società, esclusa da ogni tipo di rapporto perché considerata impura. Ma lei sa, sente che Gesù può salvarla. Questo suo grande desiderio l'aiuta a superare pregiudizi e strutture di ogni forma di esclusione. «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello sarò salva ...
(continua)

 
    padre Paul Devreux       (Omelia del 27-06-2021)

In quel tempo, essendo Gesù passato di nuovo in barca all'altra riva, gli si radunò attorno molta folla ed egli stava lungo il mare. E venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, come lo vide, gli si gettò ai piedi e lo supplicò con insistenza: «La mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva». And ...
(continua)

 
    don Michele Cerutti       (Omelia del 27-06-2021)

Parto nelle mie riflessioni questa domenica dalla seconda lettura che ci offre la liturgia della Parola. Paolo scrive alla comunità di Corinto per sollecitarli ad una carità attenta nei confronti della Comunità di Gerusalemme provata dalla carestia. Quello che richiede è una collaborazione materiale che sembra oggi rinnovarsi anche nel contesto pande ...
(continua)

 
    padre Antonio Rungi       (Omelia del 27-06-2021)
Due miracoli che sgorgano dal cuore sensibile di Cristo
La parola di Dio di questa tredicesima domenica del tempo ordinario è incentrata sul tema della vita, della risurrezione e della salute. Testi particolarmente adatti al difficile periodo che stiamo vivendo con la pandemia. ll testo del Vangelo di Marco, nel quale l'evangelista racconta e descrive in modo dettagliato, nello stile giornalistico, la cronaca d ...
(continua)

 
    Diocesi di Vicenza       (Omelia del 27-06-2021)
La Parola - Commento al Vangelo di Marco (Mc 5,21-43)
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(continua)

 
    mons. Roberto Brunelli       (Omelia del 27-06-2021)
Marcello Candia: da ricco che era...
Raffinato esponente dell'alta società milanese, tre lauree, proprietario e direttore di un'affermata industria, a 49 anni Marcello Candia (1916-1983) decise di seguire l'invito rivoltogli vent'anni prima da un missionario: vendette l'azienda e si trasferì nella trascurata regione alla foce del Rio delle Amazzoni, dove realizzò un lebbrosario. Ogni tanto t ...
(continua)

 
    CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)       (Omelia del 27-06-2021)
Commento su Mc 5,21-43
Due interrogativi si presentano leggendo la pagina dell'Evangelo di Marco di questa XIII domenica del tempo ordinario, richiamati peraltro dalle altre letture che la Chiesa ci propone. Sulla riva del lago Gesù è, come al solito, attorniato dalla folla: un campione rappresentativo, direbbero i sociologi, di un'umanità oppressa da problemi concreti e da d ...
(continua)

 
    don Gianfranco Calabrese       (Omelia del 27-06-2021)
Video commento su Marco 5,21-43
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(continua)

 
    don Nicola Salsa       (Omelia del 20-06-2021)
Ritrovare se stessi (Mc 5,21-43)
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(continua)

 
    Sulla strada - TV2000       (Omelia del 01-07-2018)
Commento su Marco 5,21-43
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(continua)

 
    Wilma Chasseur       (Omelia del 01-07-2018)
Audio commento alla liturgia - Mc 5,21-43
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ...
(continua)

 
    don Marco Pozza       (Omelia del 01-07-2018)
Spintonare non è toccare
Protagonista della storia è l'uomo che vive. La donna si era intestardita oltre misura. Si era sporta fin sul limite delle possibilità: "Mi basterà toccargli la veste, sento che guarirò". Per i medici, il suo era diventato un caso rarissimo, per le sue misere finanze la malattia era divenuta cagione di disfatta. Dodici anni, che sono più di due lustri, ...
(continua)

 
    don Maurizio Prandi       (Omelia del 01-07-2018)
L'altro sono io
C'è un numero a scandire il percorso che la pagina di Vangelo vuole farci fare: il numero dodici! Da una parte dodici anni di malattia, dall'altra i dodici anni che significano per la società del tempo, l'ingresso nel vivere sociale, un ingresso negato dalla morte. C'è anche la modalità dei miracoli a dire qualcosa dell'agire di Dio. A Dio non sembra bas ...
(continua)

 
    don Alberto Brignoli       (Omelia del 01-07-2018)
Premio o regalo?
Se chiedessimo a un bambino che differenza c'è tra un premio e un regalo, credo che non avrebbe difficoltà a rispondere esattamente. Sa bene, infatti, che entrambi sono cose che si ricevono e che, ricevendole, provocano gioia, felicità: ma sa altrettanto bene che non sono la stessa cosa. Un regalo si riceve gratuitamente, in occasione di una ricorrenza co ...
(continua)

 
    don Domenico Bruno       (Omelia del 01-07-2018)
Sveglia, c'è Dio!
Due sono i motivi per cui sentiamo il bisogno di dormire sempre: depressione e stanchezza. In entrambi i casi facciamo esperienza di morte, in entrambi i casi non siamo più noi stessi, ma c'è qualcosa che ci vince. Quando un combattente viene atterrato, non può restarsene per terra a leccarsi le ferite, ma deve alzarsi quanto prima e reagire; quando un ...
(continua)

 
    don Giovanni Berti       (Omelia del 01-07-2018)
Il tocco dell'amore
Clicca qui per la vignetta della settimana. Qualche giorno fa in chiesa ho vissuto un momento di preghiera molto particolare nel quale questo brano di Vangelo è diventato attuale. Un'insegnante di religione della zona mi ha chiesto di poter accogliere un gruppo di giovani ventenni, amici di un loro coetaneo gravissimo all'ospedale dopo un incidente in m ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 01-07-2018)
Video commento a Mc 5,21-43
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(continua)

 
    don Claudio Doglio       (Omelia del 01-07-2018)
Video commento a Mc 5,21-43
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(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 01-07-2018)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di Giuseppe Di Stefano Gesù e le donne Due miracoli compongono questo lungo racconto, messi insieme da Marco con un procedimento detto a incastro. Si tratta di due donne. Una fanciulla di dodici anni che, mentre si appresta a diventare donna, è bloccata da una malattia mortale. E una donna che da dodici anni, p ...
(continua)

 
    don Gianfranco Calabrese       (Omelia del 01-07-2018)
Video commento su Marco 5,21-43
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(continua)

 
    Missionari della Via       (Omelia del 01-07-2018)

Ecco Gesù alle prese con il mistero della sofferenza e della morte. Due scene forti e ricche di spunti. Una folla attornia Gesù: in mezzo ai tanti che lo acclamano e lo toccano con superficialità, ecco una donna che da dodici anni perde sangue, perde vita: potremmo dire che ha una ferita aperta, insanabile; in più, questo le comporta, secondo la legge ...
(continua)

 
    don Fabio Rosini       (Omelia del 01-07-2018)
Audio commento al Vangelo del 1 luglio 2018
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(continua)

 
    padre Ermes Ronchi       (Omelia del 01-07-2018)
La morte di una bambina e le uniche parole che salvano
La casa di Giairo è una nave squassata dalla tempesta: la figlia, solo una bambina, dodici anni appena, è morta. E c'era gente che piangeva e gridava. Di fronte alla morte Gesù è coinvolto e si commuove, ma poi gioca al rialzo, rilancia, e dice a Giairo: tu continua ad aver fede. E alla gente: la bambina non è morta, ma dorme. E lo deridevano. Allora Ge ...
(continua)

 
    don Luciano Cantini       (Omelia del 01-07-2018)
Toccare
Egli stava lungo il mare Marco ci ha abituato a immaginare Gesù lungo il mare, luogo d'incontro e della chiamata dei primi discepoli (1,16) di incontro con la folla (2,13. 3,7) in cui pone il suo insegnamento (4,1). Lungo il mare è un "non luogo" perché l'acqua e la terra si confondono e non appartiene all'una né all'altra, è un luogo "non separato" ...
(continua)

 
    don Giacomo Falco Brini       (Omelia del 01-07-2018)
Non sono invenzioni di Dio
Ogni volta che leggo questa pagina di vangelo mi domando come mai Marco ha incastonato la guarigione della emorroissa (Mc 5,25-34) tra l'incontro del Signore con il parroco Giairo sulla riva del mare (Mc 5,22ss.) e la visita in casa sua per soccorrere la figlioletta già morta (Mc 5,38ss.). Poi penso alla de-formazione "intellettiva" ricevuta negli studi in ...
(continua)

 
    diac. Vito Calella       (Omelia del 01-07-2018)
Prossimità del Risorto nella nostra esperienza di amare ed essere amati
Entriamo anche noi nel racconto del Vangelo. Possiamo identificarci tutti insieme nei discepoli di Gesù e ci sentiamo in comunione con tutta l'umanità, rappresentata da quella folla che attorniava Gesù, sbarcato all'altra riva. Certo, Lui sta al centro della nostra attenzione. Ma alcuni personaggi apparsi, come Giairo, uno dei capi della sinagoga, o quell ...
(continua)

 
    don Domenico Luciani       (Omelia del 01-07-2018)
Video commento su Mc 5,21-43
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(continua)

 
    padre Antonio Rungi       (Omelia del 01-07-2018)
Noi siamo per vivere in eterno con Dio Padre, Figlio e Spirito Santo
Oggi la parola di Dio ci porta a riflettere sulla vita e sulla morte, sullo scorrere del tempo e sull'eternità, sulla nostra condizione umana, ma anche sul nostro destino oltre il tempo, che è l'immortalità. Il testo della prima lettura di oggi, tratto dal Libro della Sapienza, ci racconta chi realmente siamo, come eravamo e perché siamo diventati quell ...
(continua)

 
    CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)       (Omelia del 01-07-2018)
Commento su Sap 1,13-15; 2,23-24; Sal 29; 2Cor 8,7.9.13-15; Mc 5,21-43
Le letture che oggi la liturgia ci propone sono un inno alla vita, alla giustizia e al farsi prossimi nell'eguaglianza dei beni ricevuti (san Paolo). La prima lettura, tratta dal libro della Sapienza, ci richiama il progetto di Dio sull'uomo come descritto in Gn 1,27: non era prevista la morte: "Egli infatti ha creato tutte le cose perché esistano; le crea ...
(continua)

 
    don Roberto Fiscer       (Omelia del 01-07-2018)
#StradeDorate - Commento su Marco 5,21-43
...
(continua)

 
    mons. Roberto Brunelli       (Omelia del 01-07-2018)
La storia si ripete: da ricco che era...
Raffinato esponente dell'alta società milanese, tre lauree, proprietario e direttore di un'affermata industria, a 49 anni Marcello Candia (1916-1983) decise di seguire l'invito rivoltogli vent'anni prima da un missionario: vendette l'azienda e si trasferì nella trascurata regione alla foce del Rio delle Amazzoni, dove realizzò un lebbrosario. Ogni tanto t ...
(continua)

 
    Diocesi di Vicenza       (Omelia del 01-07-2018)
La Parola - Commento al Vangelo di Marco (Mc 5,21-43)
...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 01-07-2018)
Il Miracolo e i miracoli
La Prima Lettura di oggi ci assicura che Dio ha creato ogni cosa per la vita e non gode della morte e della disfatta soprattutto dell'uomo. E del resto le pagine della storia della salvezza delineate nella Scrittura ci ragguagliano sull'intervento di Dio a favore del suo popolo e dell'uomo singolo: ogni cosa è preziosa e non è interesse del Signore che vad ...
(continua)

 
    don Claudio Luigi Fasulo       (Omelia del 01-07-2018)
Audio commento a Mc 5,21-43
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(continua)

 
    Agenzia SIR       (Omelia del 01-07-2018)
Commento su Marco 5,21-43
Due miracoli; uno nell'altro. Domina la scena la persona di Gesù, sereno e consapevole in mezzo alla folla, di fronte alla donna che gli si accosta nascondendosi o accanto alla pena di Giàiro per la morte della figlia. Gesù è attento, premuroso, nelle parole come nel silenzio imposto; tutto di lui stupisce, non solo il segno prodigioso compiuto lasciando ...
(continua)

 
    fr. Massimo Rossi       (Omelia del 01-07-2018)
Commento su Marco 5,21-43
Ecco a voi le storie di due miracoli: la prima ha per protagonista una donna; la seconda un uomo, cioè, la figlia di lui, ma per la fede di lui... Come avrete notato, i racconti sono molto diversi, perché le due fedi sono diverse... Bella scoperta! la prima è una fede al femminile, mentre nella seconda è una fede maschile, virile, a vincere sulle forze d ...
(continua)

 
    Wilma Chasseur       (Omelia del 28-06-2015)
Audio commento alla liturgia - Mc 5,21-43
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(continua)

 
    don Claudio Doglio       (Omelia del 28-06-2015)
Gesù si mostra Signore della vita
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(continua)

 
    padre Ermes Ronchi       (Omelia del 28-06-2015)
Gesù ci prende per mano e ci dice 'alzati'
Gesù cammina verso una casa dove una bambina di 12 anni è morta, cammina accanto al dolore del padre. Ed ecco una donna che aveva molto sofferto, ma così tenace che non vuole saperne di arrendersi, si avvicina a Gesù e sceglie come strumento di guarigione un gesto commovente: un tocco della mano. L'emoroissa, la donna impura, condannata a non essere tocc ...
(continua)

 
    don Roberto Rossi       (Omelia del 28-06-2015)
Tu continua ad avere fede
Gesù salva. Il tema di Gesù Salvatore avrà la sua completezza solo nell'annuncio dell'evento pasquale di Gesù (morte, resurrezione, ascensione). Esso implica la vittoria sulla morte per una vita senza fine. Questo è anticipato nei segni e miracoli che Gesù compie, come le resurrezione operate durante la sua vita terrena. Marco ne racconta una e lo f ...
(continua)

 
    don Marco Pozza       (Omelia del 28-06-2015)
C'è chi spinge e c'è chi tocca. Cristo ha le sue preferenze
Uomini di pesca dalla forte muscolatura. Certuni giorni, al rabbì la possanza fisica di quegli amici sembra tornargli utile: di spalle e di braccia c'è una folla che ormai stanno imparando ad arginare. Uomini adatti all'avventura: «I pescatori sanno che il mare è pericoloso e le tempeste terribili, ma non hanno mai considerato quei pericoli ragioni suffi ...
(continua)

 
    mons. Gianfranco Poma       (Omelia del 28-06-2015)
Non temere, soltanto: credi!
Quella che leggiamo nella XIII domenica del tempo ordinario, Mc.5,21-43, è certamente una delle pagine più belle del Vangelo di Marco: ciascuno di noi. Marco, di solito breve ed essenziale, qui si dilunga non solo nella narrazione dei fatti ma nel renderci partecipi delle sensazioni interiori dei personaggi, delle loro percezioni più intime: le mani hanno ...
(continua)

 
    don Luciano Cantini       (Omelia del 28-06-2015)
Io ti dico
Dodici anni Due racconti si intersecano. La tradizione è antichissima perché lo stesso racconto lo troviamo così nei tre vangeli sinottici anche se ognuno con le sue caratteristiche. È probabile che i fatti siano successi proprio come sono raccontati ma è abbastanza sintomatico un particolare che li accomuna e che potrebbe essere la causa del loro asse ...
(continua)

 
    padre Antonio Rungi       (Omelia del 28-06-2015)
La fede che salva e la speranza che guarisce il cuore
Nel testo integrale del Vangelo di questa domenica XIII del tempo ordinario dell'anno liturgico, san Marco ci riporta il racconto di due miracoli di Gesù. Due miracoli con significati diversi, ma con una precisa finalità da sottolineare. Si tratta di una donna e di una bambina: l'una guarita e l'altra riportata in vita. L'attenzione grandissima da parte d ...
(continua)

 
    Gaetano Salvati       (Omelia del 28-06-2015)
Commento su Marco 5,21-43
Il vangelo di oggi narra di un Gesù profondamente coinvolto in due storie di donne, colpite dalla morte e dalla sofferenza. Nel primo episodio, san Marco racconta che mentre il Maestro cammina in direzione della casa di Giairo (Mc 5,24), una donna "che da dodici anni era affetta da emorragia" (v.v.25-26) ha l'audacia di avvicinarsi al Signore, e di toccarL ...
(continua)

 
    don Roberto Fiscer       (Omelia del 28-06-2015)
#StradeDorate - Commento su Marco 5,21-43
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(continua)

 
    don Domenico Luciani       (Omelia del 28-06-2015)
Video commento su Mc 5,21-43
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(continua)

 
    don Alberto Brignoli       (Omelia del 28-06-2015)
Gesù guarda "oltre"
Sono stato tentato - e vi confesso che ho ceduto alla tentazione - di iniziare questa mia riflessione domenicale a partire dalla tematica che si sviluppa intorno alla seconda lettura, perché innesca una riflessione molto inerente con un tema di grande attualità, che tocca quotidianamente e in maniera anche significativa la nostra sensibilità. Paolo sta sc ...
(continua)

 
    don Claudio Doglio       (Omelia del 28-06-2015)
Video commento a Mc 5,21-43
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(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 28-06-2015)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di don Massimo Cautero Toccare la vita e farsi toccare dalla vita! Forse la nostra fede non è forte come crediamo o forse è altra cosa da quello che dovrebbe essere; forse non siamo abituati a dare "fiducia" o forse non ci piace essere messi di fronte le nostre responsabilità. Qualunque "forse" possiamo consider ...
(continua)

 
    Omelie.org (bambini)       (Omelia del 28-06-2015)

Queste domeniche, in cui riportiamo alle orecchie la vita di Gesù, ci aiutano a ricordare bene ciò che Gesù è veramente, ovvero il il Dio dei vivi e della vita. Proviamo a comprenderlo alla luce di questi miracoli, apparentemente "scontati". Anche oggi come la scorsa domenica, Gesù "passa all'altra riva" e già questo potrebbe indicarci un cambiamento ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 28-06-2015)
Video commento a Mc 5,21-43
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(continua)

 
    don Giorgio Zevini       (Omelia del 28-06-2015)
Video Commento a Mc 5, 21-43
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(continua)

 
    don Lello Ponticelli       (Omelia del 28-06-2015)
Prediche senza Pulpito di Don Lello Ponticelli
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(continua)

 
    mons. Roberto Brunelli       (Omelia del 28-06-2015)
Quante morti evitabilissime
Tra le letture di oggi, sembra appena scritta una frase che si direbbe rivolta a quanti vorrebbero respingere chi arriva qui da lontano a cercare più sopportabili condizioni di vita. Chiedendo aiuto ai benestanti cristiani di Corinto per quelli poveri di Gerusalemme, l'apostolo Paolo dice (seconda lettura, 2Corinzi 8,13): "Non si tratta di mettere in diffic ...
(continua)

 
    don Gianfranco Calabrese       (Omelia del 28-06-2015)
Video commento su Marco 5,21-43
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(continua)

 
    padre Giuseppe De Nardi       (Omelia del 28-06-2015)
Sulla Tua Parola - Mc 5,21-43
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(continua)

 
    Diocesi di Vicenza       (Omelia del 28-06-2015)
La Parola - commento a Mc 5,21-43
Commento di don Flavio Grendele, delegato vescovile per le Aggregazioni laicali. ...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 28-06-2015)
Miracoli sì, miracoli no
Rivolto ai Giudei, Gesù nel Vangelo di Giovanni esclama: "Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le compio, anche se non volete credere a me, credete almeno alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me e io nel Padre." (Gv 10, 37 - 38). Con questa affermazione, forse trascurata in buona parte anche da noi pastori e gu ...
(continua)

 
    don Marco Pratesi       (Omelia del 28-06-2015)
Ruminare i Salmi - Salmo 30,6b (XIII domenica del tempo ordinario, anno B)
Ruminare i Salmi - Salmo 30 (Vulgata / liturgia 29),6b - (XIII domenica del tempo ordinario, anno B) CEI Alla sera ospite è il pianto e al mattino la gioia. TILC Se alla sera siamo in lacrime, al mattino ritorna la gioia. 2Cor 8,7.9 Come siete ricchi in ogni cosa, nella fede, nella parola, nella conoscenza, in ogni zelo e nella carità che vi abbia ...
(continua)

 
    Carla Sprinzeles       (Omelia del 28-06-2015)
Commento su Sap 1,13-15; 2,23-24; Mc 5,21-43
Questa domenica costituisce un vero e proprio inno alla vita. La vita è un dono che riceviamo alla nostra nascita, ciascuno di noi la riceve in modo diverso dagli altri. In ogni aspetto, fisico, biologico, psichico, spirituale, siamo diversi gli uni dagli altri. Difatti per esempio le medicine non funzionano per tutti nello stesso modo. Così anche per la ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 28-06-2015)
Commento su Mc. 5, 30-34
«E subito Gesù, essendosi reso conto della forza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: "Chi ha toccato le mie vesti?". I suoi discepoli gli dissero: "Tu vedi la folla che si stringe intorno a te e dici: "Chi mi ha toccato?"". Egli guardava attorno, per vedere colei che aveva fatto questo. E la donna, impaurita e tremante, sapendo ciò che le ...
(continua)

 
    fr. Massimo Rossi       (Omelia del 28-06-2015)
Commento su Marco 5,21-43
Dio non ha creato la morte e non gode della rovina dei viventi. Le creature del mondo sono buone; in esse non c'è veleno di morte. Questa dichiarazione del Libro della Sapienza sprizza ottimismo e positività da tutti i pori! Questa dichiarazione del Libro della Sapienza smentisce tutti coloro che credono e insegnano che, se Dio ha creato tutto, ha creato a ...
(continua)

 
    CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)       (Omelia del 28-06-2015)
Commento su Sap 1,13-15 2,23-24 2Cor 8,7-9 13-15 Mc 5,21-43.
Se dovessimo dare un titolo a questa domenica potremmo definirla la domenica della vita, anche se all'apparenza il tema centrale sembrerebbe la morte, la sofferenza.... Ho in mente i passaggi di tanti cari, in famiglia o fuori famiglia, che hanno vissuto la morte, più o meno consapevolmente, più o meno con fede. Alcuni aspetti che potrebbero "consolarci" ...
(continua)

 
    Ileana Mortari - rito romano       (Omelia del 28-06-2015)
La fede che salva
Nella pericope evangelica in questione due episodi di miracoli si incastrano l'uno nell'altro; non è raro nel vangelo di Marco, che mostra talvolta la tendenza a fondere due racconti, facendo di uno la cornice dell'altro: così egli suggerisce al lettore che essi si interpretano vicendevolmente. Tenendo presente questa indicazione, esaminiamo i due episo ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 01-07-2012)
Commento su Marco 5,21-43
La figlia di Giairo ha dodici anni. Da dodici anni l'emorroissa soffre di perdite di sangue. Dodici è il numero della totalità in Israele, Marco oggi ci parla di due situazioni nelle quali descrive il massimo del dolore, la totalità della disperazione. La donna emorroissa non solo è ammalata ma ha fatto il giro, e senza risultato, di tutti i più famos ...
(continua)

 
    padre Ermes Ronchi       (Omelia del 01-07-2012)
Gesù, il Signore della vita che porta salvezza
Gesù cammina verso la casa do­ve una bambina è morta. Cam­mina ed è Giairo, il padre, a det­tare il ritmo; Gesù gli cammina vicino, offre un cuore perché possa appog­giarvi il suo dolore: «Non temere, soltanto continua ad aver fede». Ma co­me è possibile non temere quando la morte è entrata in casa mia, e si è por­tata via il mio sole? Second ...
(continua)

 
    Wilma Chasseur       (Omelia del 01-07-2012)

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(continua)

 
    don Marco Pozza       (Omelia del 01-07-2012)
Lei lo tocca e Lui la lascia fare
Una vecchia anzitempo. La strada assolata e polverosa che bordeggia la riva del lago, il paese circondato da gran folla che l'attende, gli apostoli che lavorano di braccia e di spalle - fisici possenti di ex pescatori - per fargli largo. Lui delicato e celeste guarda con dolce sorriso quella turba attorno, carezza qualche bambino, posa la mano sul capo degli ...
(continua)

 
    Agenzia SIR       (Omelia del 01-07-2012)

In mezzo a una grande folla che gli si stringe intorno, Gesù è come immerso nella povertà e nel bisogno della gente. Chi lo cerca gli si getta ai piedi. Prima un indemoniato, poi uno dei capi della sinagoga che ha un nome significativo, Giàiro, che vuol dire "Dio illumina-risveglia". In lui è la sinagoga stessa a trovare il significato più profondo, qu ...
(continua)

 
    don Luciano Cantini       (Omelia del 01-07-2012)
Figlia
Ora una donna Mentre Gesù, pressato dalla folla, va verso la casa di Giàiro, una donna gli si fa vicino e toccò il suo mantello. Subito appare il contrasto tra uno dei capi della sinagoga e l'anonimato della donna. Da anni aveva tentato ogni sorta di cure peggiorando e impoverendosi. Più che la patologia è lo stato di emarginazione in cui è costretta ...
(continua)

 
    don Luigi Trapelli       (Omelia del 01-07-2012)
La fede che ci salva
Il tema del Vangelo di Marco riguarda la fede che conduce alla salvezza. Oggi il testo presenta due brani, uno inserito nell'altro. Da una parte vi è la rianimazione della figlia di Giairo e dall'altro la guarigione della donna affetta da perdite di sangue. In particolare, mi soffermerò sul testo riguardante la figlia di Giairo. Giairo è un capo, è ri ...
(continua)

 
    Marco Pedron       (Omelia del 01-07-2012)
Lasciar andare e diventare grandi
Il vangelo di oggi ci presenta due racconti (la figlia di Giairo e l'emoroissa). I due racconti sono intrecciati tra di loro non solo nel racconto, ma dai "dodici anni" (5,25; 5,42). La figlia di Giairo non ha il coraggio di diventare donna, l'emoroissa, invece, non riesce ad accettare di essere donna. Quest'anno ci soffermeremo solo sul racconto della figli ...
(continua)

 
    don Roberto Rossi       (Omelia del 01-07-2012)
Il lembo del mantello
Quale potenza ha in sé Gesù di Nazaret, il Figlio di Dio! Quale grandezza di fede hanno queste persone che si accostano a Lui! Nel vangelo di oggi, abbiamo in maniera molto chiara il rapporto della fede della debolezza dell'uomo con la onnipotenza di Dio. Gesù aveva detto "Tutto è possibile per chi crede". "Se aveste fede come un granellino di senape, sp ...
(continua)

 
    don Giovanni Berti       (Omelia del 01-07-2012)
La cura all'emorragia della fede
Clicca qui per la vignetta della settimana L'evangelista Marco intreccia fortemente queste due storie, quella della bambina moribonda e quella della donna malata di emorragia, con l'effetto di amplificare ancor di più il senso di sofferenza e angoscia che Gesù è chiamato ad affrontare. Le sofferenze sono molte e di diverso tipo in queste due storie pa ...
(continua)

 
    mons. Giuseppe Giudice       (Omelia del 01-07-2012)
Signore, aumenta la nostra fede
La liturgia odierna è un canto a Dio che "ha creato l'uomo per l'incorruttibilità". Siamo invitati a cantare, anche se alla sera è ospite il pianto e al mattino la gioia. Cantare a Dio, amante della vita, perché ha mutato il mio lamento in danza. Due storie di donne, povere e mendicanti dinanzi a Gesù, sono il paradigma di ogni storia di insignificanza ...
(continua)

 
    don Claudio Doglio       (Omelia del 01-07-2012)
Video commento a Mc 5, 21-43
...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 01-07-2012)

COMMENTO ALLE LETTURE a cura di Gigi Avanti Ci sono in circolazione espressioni di uso comune in grado di fotografare nitidamente o di definire con precisione una situazione emotiva o una sensibilità particolare. Ad esempio l'espressione "qui ci vorrebbe un miracolo" descrive molto realisticamente il senso di impotenza che attanaglia sovente il cuore i ...
(continua)

 
    Omelie.org (bambini)       (Omelia del 01-07-2012)
Commento su Marco 5,21-43
Voglio iniziare la riflessione sul vangelo di oggi con un racconto. Non è realmente accaduto... è stato scritto per farci capire un qualcosa di molto importante. Ascoltiamo assieme. "Era una famigliola felice e viveva in una casetta di periferia. Una notte scoppiò un incendio nella cucina della casa. Mentre le fiamme divampavano, genitori e figli corser ...
(continua)

 
    Giovani Missioitalia       (Omelia del 01-07-2012)
Dio ci ha condiviso la sua vita
"Ho visto Dio camminare tra gli uomini". Cosi' un giornalista inglese presentò Madre Teresa di Calcutta al mondo. È così che Gesù è stato visto e compreso da queste due persone che il Vangelo di Marco ci presenta. Persone di fede, persone capaci di vedere e incontrare l'amore divino che le interpella nell'umiltà di un uomo che cammina tra loro. Perso ...
(continua)

 
    Gaetano Salvati       (Omelia del 01-07-2012)
Commento su Marco 5,21-43
Il Vangelo di questa Domenica ci mostra due esempi per il nostro itinerario di fede e di vita cristiana: il coraggio dell'emorroissa e l'abbandono della bambina. San Marco narra che Gesù, dopo aver predicato alla folla, fu avvicinato da Gairo, uno dei capi della sinagoga (Mc 5,22), il quale supplicò il Maestro affinché guarisse la figlia (v.23). Il Salva ...
(continua)

 
    mons. Gianfranco Poma       (Omelia del 01-07-2012)
Non avere paura, solo credi
Nella domenica tredicesima del tempo ordinario la Liturgia ci presenta un intenso brano di Marco (Mc.5,21-43), che chiede a ciascuno di noi, se desideriamo gustarlo e viverlo nella sua ricchezza, una attenta lettura personale: appare in questa pagina, il suo stile preciso, essenziale, e così denso nel descriverci i caratteri delle persone, le loro esperienz ...
(continua)

 
    mons. Antonio Riboldi       (Omelia del 01-07-2012)
Necessità e bellezza della carità
La Chiesa Madre di Gerusalemme, già dai suoi inizi, per le sue tante difficoltà, venne a trovarsi in grandi ristrettezze economiche. Aveva bisogno dell'aiuto delle Chiese sorelle, che in quegli anni erano sorte in tanti luoghi per la forza dello Spirito Santo che operava negli Apostoli. Ed allora l'apostolo Paolo prende l'iniziativa di farsi voce delle so ...
(continua)

 
    don Roberto Seregni       (Omelia del 01-07-2012)
Dalla schiena al Volto
Forse i discepoli non l'avevano ancora mandata giù quella domanda così forte e bruciante del loro Rabbì: "Non avete ancora fede?" (Mc 4,40). Il mare, addomesticato dalla Sua Parola, ha lasciato attraccare la barca all'altra sponda. Nelle orecchie non rimbombano i tuoni della tempesta, ma quella domanda. Appena sceso a riva la folla Lo circonda e l'abile ...
(continua)

 
    don Alberto Brignoli       (Omelia del 01-07-2012)
Semi di immortalità
"Dio ha creato l'uomo per l'incorruttibilità, lo ha fatto immagine della propria natura". Quindi, l'uomo è stato creato incorruttibile, immortale, come Dio: a sua immagine e somiglianza. Poi però è arrivata l'invidia del diavolo, e la morte è entrata nel mondo. Insomma, a satana non va giù di non essere figlio prediletto di Dio come è l'uomo, e allor ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 01-07-2012)
Video commento a Mc 5, 21-43
...
(continua)

 
    mons. Roberto Brunelli       (Omelia del 01-07-2012)
Da ricco che era: la storia si ripete
Tre lauree, raffinato esponente dell'alta società milanese, proprietario e direttore di un'affermata industria, a 49 anni Marcello Candia (1916-1983) decise di seguire l'invito rivoltogli vent'anni prima da un missionario: vendette l'azienda e si trasferì nella trascurata regione alla foce del Rio delle Amazzoni, dove realizzò un lebbrosario. Ogni tanto t ...
(continua)

 
    don Domenico Luciani       (Omelia del 01-07-2012)
Video commento a Mc 5,21-43
...
(continua)

 
    Wilma Chasseur       (Omelia del 01-07-2012)
Quando si prende Gesù così com'è
Oggi Gesù passa in barca. Anche domenica scorsa passava, e mentre passava lo presero, sulla barca, così com'era. Mi ha molto incuriosito quel "così com'era". Com'era Gesù nella sua realtà profonda? Non era solo uomo, era DIO. Ecco allora cosa succede quando si prende Gesù, così com'è, nella barca: accadono i miracoli. L'altra volta, prendendolo così ...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 01-07-2012)
Fra miracoli e miracolismo
Nei confronti della possibilità del miracolo vi sono due concezioni opposte ugualmente errate e inaccettabili, una per i suoi eccessi, l'altra per i suoi difetti. La prima di esse, propria dell'ambiente popolare e devozionistico che non di rado sfocia nella superstizione, è la volontà di interpretare il miracolo alla stregua di incantesimo, magia o comun ...
(continua)

 
    CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)       (Omelia del 01-07-2012)
Commento su Sapienza 1, 13 - 15; 2, 23 - 24; Salmo 29; Seconda Corinzi 8,7. 9. 13 - 15; Marco 5,21-43
La liturgia della scorsa domenica ci ha ricordato la grande missione profetica di Giovanni Battista, precursore del Cristo, legato a lui attraverso lo Spirito Santo. "Croce, fede, morte, salvezza, vita: la liturgia di questa domenica si svolge nel significato vero di queste parole". La prima lettura tratta dal Libro della Sapienza, ci dice quello che sta ...
(continua)

 
    Wilma Chasseur       (Omelia del 28-06-2009)
L'ultimo confine
Oggi vediamo Gesù che passa da una riva all'altra e su entrambe le rive lascia il segno, anzi lascia molti segni: "In quel tempo essendo passato di nuovo Gesù all'altra riva, gli si radunò attorno molta folla". Il primo che gli si avvicina è Giairo, capo della sinagoga e lo prega con insistenza di andare a guarire la figlioletta in fin di vita. Mentre vi ...
(continua)

 
    padre Sergio Tellan, OFM cap.       (Omelia del 28-06-2009)
Video commento a Mc 5,21-43
...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 28-06-2009)
Video commento a Mc 5,21-43
Clicca qui per leggere il testo del commento di Paolo Curtaz per la stessa domenica. ...
(continua)

 
    don Daniele Muraro       (Omelia del 28-06-2009)
La purificazione - 2
Dicono gli esperti che "la salute è uno stato di completo benessere e non semplicemente l’assenza di infermità o malattia". Allo stesso modo la salute dello spirito o stato di grazia non è solo assenza di peccato mortale, ma anche comunicazione viva col Signore. La donna malata ottiene la salute quando tocca il mantello di Gesù, ma il Signore le dona ...
(continua)

 
    Monastero Janua Coeli       (Omelia del 28-06-2009)
Toccare le sue vesti
Gesù oggi ti chiede: Perché ti agiti e piangi? Non è come pensi. Tu stai vivendo la morte di qualcosa di importante, ma ci sono qua io, che sono la Vita. Non temere ... quello che sembra morto non è perduto, si può recuperare, far tornare dall’oblio ... Puoi non credere alla Parola di Dio, puoi metterti a ridere di quello che Gesù ti dice, ma in ques ...
(continua)

 
    don Maurizio Prandi       (Omelia del 28-06-2009)
L'identità o la confusione
Domenica scorsa abbiamo cominciato un percorso certamente molto impegnativo, un viaggio, un cammino alla ricerca del volto dell’uomo, del nostro volto. Se la scorsa settimana siamo stati in contatto con due opposti (il successo e la tempesta), oggi ciò che definisce il nostro volto sono altri due opposti che la liturgia ci propone. Li definisco così: il ...
(continua)

 
    LaParrocchia.it       (Omelia del 28-06-2009)
Desiderio di relazione
Nel suo cammino verso Gerusalemme Gesù viene a contatto con tante realtà e situazioni: bisognosi, ricchi, ammalati, autorità etc. Oggi la pericope evangelica ci propone due fatti di estrema delicatezza che il Maestro vive in questo suo "andare" verso la città santa. Gli eventi riportati dall'evangelista Marco riguardano una donna emorroissa e una fanciul ...
(continua)

 
    mons. Roberto Brunelli       (Omelia del 28-06-2009)
La speranza, virtù da svegliare ogni giorno
Il Vangelo racconta di due don­ne guarite, una potenza che e­sce da Gesù, una mano che ti prende per mano. Per riportare nel mondo la speranza promessa dalla prima lettura: le creature del mondo sono portatrici di salvezza, in esse non c’è veleno di morte (Sap 1, 13-15). Nel breve tragitto tra la sponda del lago e la casa di Giàiro è come se Gesù f ...
(continua)

 
    mons. Antonio Riboldi       (Omelia del 28-06-2009)
Una meravigliosa fede semplice
Leggendo il Vangelo di oggi si rimane stupiti dalla natura profonda, spontanea, della protagonista, tipica di chi sa affidarsi a Qualcuno che capisce e può. Noi, abituati a volte a tante parole, come volessimo strappare dal Cuore di Dio ciò che chiediamo, rimaniamo davvero senza parole, di fronte alla meravigliosa semplicità di una donna, che fra l'altro ...
(continua)

 
    Totustuus       (Omelia del 28-06-2009)

Lettura In questa domenica, la liturgia ci presenta il volto di un Dio appassionato della vita dell’uomo. Nella prima lettura, il libro della Sapienza ci ricorda come Dio non sia il creatore della morte, ma il suo agire sia orientato dal desiderio che tutto viva. Nel Vangelo, Gesù sana una donna che, a causa della sua malattia, non poteva entrare in rela ...
(continua)

 
    mons. Vincenzo Paglia       (Omelia del 28-06-2009)
Fanciulla, io ti dico: Àlzati!
"Dio non gode per la rovina dei viventi, egli ha creato tutto per l’esistenza" (Sap 1,14). Queste parole tratte dal libro della Sapienza, che stiano meditando proprio in questi giorni, ci introducono alla lettura del lungo brano evangelico della tredicesima domenica del tempo ordinario. In esse appare chiara la volontà di Dio su tutta la creazione: "Dio n ...
(continua)

 
    padre Antonio Rungi       (Omelia del 28-06-2009)
La bambina riportata in vita
Celebriamo oggi la XIII domenica del tempo ordinario e il vangelo ci parla di una bambina riportata in vita da Cristo, chiamato al capezzale della stessa dal suo genitore, afflitto ed angosciato dalle condizioni di salute disperate in cui si trova la sua creatura. Il Vangelo di Marco che ci racconta il fatto è molto preciso, dettagliato e circostanziato ne ...
(continua)

 
    padre Romeo Ballan       (Omelia del 28-06-2009)
Fede necessaria per essere Missionari per la Vita
Riflessioni Torna con forza il tema della vita, nelle tre letture di questa domenica: la vita come progetto iniziale e definivo di Dio (I lettura), la vita che, grazie alla fede, vince la malattia e la morte (Vangelo), e la vita condivisa nella carità (II lettura). Nel Primo Testamento, il credente biblico aveva, in generale, una conoscenza e un rapporto m ...
(continua)

 
    don Roberto Seregni       (Omelia del 28-06-2009)
Dalla schiena al Volto
Forse i discepoli non l’avevano ancora mandata giù quella domanda così forte e bruciante del loro Rabbì: "Non avete ancora fede?" (Mc 4,40). E il mare, addomesticato dalla Sua Parola, lascia attraccare la barca all’altra sponda. Nelle orecchie non rimbombano più i tuoni, ma quella domanda. Appena sceso a riva la folla Lo circonda e l’abile penna d ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 28-06-2009)

Dalla Parola del giorno "Dio ha creato l’uomo per l’incorruttibilità, lo ha fatto immagine della propria natura." Come vivere questa Parola? Il brano, tratto dall’Antico testamento più precisamente dal libro della Sapienza, si apre come una fanfara di vittoria su tutte le posizioni pessimistiche circa il perché della morte e il suo imperversar ...
(continua)

 
    Agenzia SIR       (Omelia del 28-06-2009)

Diciamo subito quel è il contenuto di questi due miracoli inseriti uno nell'altro. È Gesù che s'impone, con la sua calma e sicurezza in mezzo alla folla, dinanzi alla donna che di nascosto gli si avvicina o davanti all'angoscia di Giaìro per la morte della figlia. Per tutti ha attenzione, premura, sia che dialoghi, sia che imponga il silenzio, sia che op ...
(continua)

 
    padre Mimmo Castiglione       (Omelia del 28-06-2009)
Miracolo furtivo!
Si perde sangue, smarrito il senso. Sterile e senza discendenza. Vergogna. Per continuare ad esistere dilapidata la fortuna e le ricchezze. Speranza? Incontrarlo! Per ottenere vita! Ma ciò richiede distaccarsi dalla massa all’altra spiaggia ed apparire! All’altra riva, la folla giunta s’accalca e sola vive. Mi scorgo insano, malato ormai, sanguin ...
(continua)

 
    mons. Roberto Brunelli       (Omelia del 28-06-2009)
Se è nei suoi disegni
La narrazione di solito lineare della vita pubblica di Gesù, nel passo evangelico di oggi inaspettatamente si vivacizza per l’intrecciarsi di due episodi distinti. Un uomo di nome Giàiro si fa largo tra la folla che si accalca attorno al Maestro, gli si getta ai piedi e lo supplica di andare a casa sua, dove la sua figlioletta dodicenne sta morendo. Ges ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 28-06-2009)
Continua ad avere fede
La figlia di Giairo ha dodici anni. Da dodici anni l’emorroissa soffre di perdite di sangue. Dodici è il numero della totalità in Israele, Marco oggi ci parla di due situazioni in cui descrive il massimo del dolore, la totalità della disperazione, l’apoteosi della tragedia, quando la barca viene travolta dalla tempesta. La donna emorroissa non solo ...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 28-06-2009)

COMMENTO ALLE LETTURE a cura delle Monache Benedettine di Citerna Dio datore di vita La liturgia oggi ci presenta figure di malattia e di morte, ma guardando queste realtà nell’ottica della fede che fa irrompere la potenza di Dio, potremmo definire il messaggio trasmesso dalla prima e dalla terza lettura, un inno alla vita. Gesù compie prodigi per ...
(continua)

 
    Omelie.org (bambini)       (Omelia del 28-06-2009)

Nel Vangelo di questa domenica è sempre l’evangelista Marco a proseguire il suo racconto: ci ricordiamo tutti, penso, della tempesta sul lago di cui abbiamo letto domenica scorsa e immagino sia rimasto ben impresso lo stupefacente miracolo con cui Gesù, sgridando il vento e le onde, ha fatto tornare la calma. Bene, da quell’episodio sono trascorsi alc ...
(continua)

 
    don Remigio Menegatti       (Omelia del 28-06-2009)
Dà lode al Signore, anima mia
PREGHIERA DI COLLETTA O Padre, che scegli i piccoli e i poveri per farli ricchi nella fede ed eredi del tuo regno, aiutaci a dire la tua parola di coraggio a tutti gli smarriti di cuore, perché si sciolgano le loro lingue e tanta umanità malata, incapace perfino di pregarti, canti con noi le tue meraviglie. Per il nostro Signore... Scegli i piccoli e ...
(continua)

 
    Marco Pedron       (Omelia del 28-06-2009)
Passaggi di donne
Nei vangeli di queste domeniche Gesù deve passare ad un’altra riva o compiere uno spostamento. Non è solo un passaggio e uno spostamento fisico, e lo capiamo da come Gesù in queste narrazioni affronta la questione in tre modi diversi. La vita è fatta di distacchi, di passaggi, dove si lascia un posto per andare verso un altro. Quando avviene questo si ...
(continua)

 
    padre Paul Devreux       (Omelia del 28-06-2009)

Oggi contempliamo Gesù che opera due miracoli: uno per il capo della sinagoga, quindi una persona importante e ben vista, il quale chiede aiuto a Gesù; l'altro riguarda una donna che ha come unica storia la sua malattia e che per di più è resa impura dalla malattia, per cui, non potendo normalmente avvicinarsi agli altri e tanto meno a Gesù, si sente co ...
(continua)

 
    Monaci Benedettini Silvestrini       (Omelia del 28-06-2009)
Talità kum…
Gesù sta insegnando, sta parlando del Regno di Dio, sta spiegando il compiersi dell’Antica alleanza e quella Nuova da lui rappresentata. C’è molta gente ad ascoltarlo. Sono al lago. Qualcuno si domanda: ma farà anche oggi dei miracoli? Gesù, pero, non è interessato a quelle domande. Lui parla del Padre che è nei cieli. Il Padre Suo, il Padre nostro ...
(continua)

 
    don Marco Pratesi       (Omelia del 28-06-2009)
Fatti per la vita
La lettura unisce due passi alquanto distanti, che fanno comunque parte di un più ampio confronto tra giusti ed empi. Ambedue si comprendono meglio tenendo presente quanto li precede. L'affermazione "Dio non ha creato la morte" è preceduta da "non affannatevi a cercare la morte con gli errori della vostra vita, non attiratevi la rovina con le opere delle v ...
(continua)

 
    CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)       (Omelia del 28-06-2009)

Il tema della morte è un tema da sempre presente nella vita umana tanto che in ogni epoca l'uomo ha sempre cercato di minimizzarla o di mitizzarla per arginarne la paura nei suoi confronti. Vorrei ricordare qui quello che scrisse Lucio Anneo a Lucilio nell'antica Roma, al tempo di Seneca: "A me sembra fin troppo evidente che la morte non esiste: quando tu v ...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 28-06-2009)
Fra magia, fede e miracoli.
Anche se la conclusione del v. 15 è poco felice nel senso che si vuole intendere, il cap. 38 del libro del Siracide è quanto mai attuale e significativo: "Onora il medico come si deve secondo il bisogno; anch'egli è stato creato dal Signore. Dall'Altissimo viene la guarigione, anche dal re egli riceve doni. La scienza del medico lo fa procedere a testa al ...
(continua)

 
    Il pane della domenica       (Omelia del 28-06-2009)
Un Dio amante della vita
Fanciulla, io ti dico "Alzati!" Un urlo terribile al cielo. Così Paolo Onofri ha reagito alla notizia della morte del figlio, il piccolo Tommaso. Quando apprendiamo notizie del genere, sperimentiamo uno strazio infinito: la cosa si verifica specialmente ogni volta che la morte colpisce qualcuno intorno a noi, un buon ragazzo deceduto a seguito di un inci ...
(continua)

 
    don Daniele Muraro       (Omelia del 02-07-2006)

Il commento segue lo schema predisposto dall'autore per ogni anno liturgico, che potete trovare cliccando qui. Oggi il Vangelo ci parla di due miracoli, uno dentro l'altro, anzi il primo viene ad interrompere l'esecuzione del secondo. Prima ottiene la guarigione una donna malata da dodici anni, poi viene resuscitata una giovinetta, diremmo adesso una prea ...
(continua)

 
    LaParrocchia.it       (Omelia del 02-07-2006)
«Fanciulla, io ti dico: “Alzati”»
Fratelli nella fede, ciascuno di noi è quella fanciulla di dodici anni. Ciascuno di noi ha qualcosa di morto dentro di sé. Felice se hai un Giairo per te, qualunque sia il suo nome, che intercede, con insistenza, che disturba il Signore per te. E a ciascuno di noi, qualunque sia la porzione di morte che portiamo dentro, Gesù ripete: Giovane vita, risorgi ...
(continua)

 
    don Bruno Maggioni       (Omelia del 02-07-2006)
É la vita il miracolo più autentico
La lunga lettura evangelica (Marco 5,21-43) racconta due miracoli, l'uno dentro l'altro. Il motivo che li lega è la fede. Il miracolo della guarigione della donna che soffriva perdite di sangue si sarebbe prestato molto bene a sottolineare la potenza di Gesù. È bastato toccare la veste di Gesù per guarire! Non è però su questo tema che Marco ferma l'at ...
(continua)

 
    mons. Vincenzo Paglia       (Omelia del 02-07-2006)
Non temere, continua solo ad avere fede
Giairo, uno dei capi religiosi di Cafarnao, si avvicina a Gesù per implorare la guarigione delal figlia. Probabilmente conosce e stima Gesù per averlo visto e udito nella sinagoga. Pensa, comunque, sia l'unico che possa salvare la figlia. Per questo gli rivolge una supplica semplice e sincera. Il Signore ascolta la preghiera di questo pagano e subito si in ...
(continua)

 
    Totustuus       (Omelia del 02-07-2006)
Dio ha creato l'uomo per la vita
Lettura In questa domenica, la liturgia ci presenta il volto di un Dio appassionato della vita dell'uomo. Nella prima lettura, il libro della Sapienza ci ricorda come Dio non sia il creatore della morte, ma il suo agire sia orientato dal desiderio che tutto viva. Nel Vangelo, Gesù sana una donna che, a causa della sua malattia, non poteva entrare in relazi ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 02-07-2006)

Dalla Parola del giorno Dio non ha creato la morte e non gode per la rovina dei viventi. Egli infatti ha creato tutto per l'esistenza; le creature del mondo sono sane, in esse non c'è veleno di morte, né gli inferi regnano sulla terra, perché la giustizia è immortale. Sì, Dio ha creato l'uomo per l'immortalità; lo fece a immagine della propria natura. ...
(continua)

 
    Monastero Janua Coeli       (Omelia del 02-07-2006)
Gli toccò il mantello
12 anni. Numero simbolico che nel vangelo di oggi ricorre intrecciandosi. 12 anni: gli anni di malattia della donna. 12 anni: gli anni della bambina morta. 12: gli apostoli presenti con Gesù. 12 anni: Gesù era rimasto nel tempio con i dottori. 12 anni: in Israele i ragazzi sono accolti come membri adulti nella sinagoga di cui è capo Giairo. 12: le t ...
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    Comunità Missionaria Villaregia (giovani)       (Omelia del 02-07-2006)
Gesù, un semplice guaritore?
Il Vangelo di questa domenica ci presenta Gesù che va su e giù per il lago. L'altra domenica "passò all'altra riva" e questa domenica "passa di nuovo nell'altra riva". Il lago sembra fare da cerniera ad alcuni avvenimenti: prima faceva miracoli e la gente lo seguiva per questo. Sul lago ha voluto far fare ai discepoli, come abbiamo visto la scorsa domenic ...
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    don Roberto Rossi       (Omelia del 02-07-2006)
Continua solo ad avere fede
Le sofferenze e le malattie mettono a dura prova la vita delle persone e la nostra fede. Ma la Parola che Dio oggi ci ha rivolto ci vuole assicurare che Lui sempre ci è vicino con il suo amore e la sua potenza, ci vuole salvare su questa terra, dando un senso a tutti i fatti della nostra vita; ci vuole salvare per l'eternità. Di fronte alle sofferenze è ...
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    mons. Antonio Riboldi       (Omelia del 02-07-2006)
Chi mi ha toccato?
In un incontro di cristiani che hanno deciso di dedicare la propria vita al servizio dei poveri nel mondo - ed è il mondo che occupa più spazio di quanto ne occupa invece chi dice di "vivere bene", ossia ha, se non tutto, almeno il sufficiente - ad un certo punto un uomo, confrontandosi con la povertà, si chiese pubblicamente. "Non sono ricco, ma non mi m ...
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    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 02-07-2006)

Tutti conosciamo quella bellissima bambola russa denominata "matrioska" che, aperta a metà, ne contiene un'altra e poi un'altra ancora e così via. Il brano del vangelo di oggi mi ha richiamato questa immagine perché dentro a un miracolo ce ne stanno nascosti altri. Mentre infatti Gesù parte in quarta per andare a risuscitare la figlia di Giairo, viene " ...
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    padre Antonio Rungi       (Omelia del 02-07-2006)
Gesù ci guarisce dai nostri mali e ci solleva dalle nostre sofferenze
La parola di Dio di questa XIII Domenica del Tempo ordinario ci offre l'occasione di riflettere e meditare su alcuni aspetti importanti della nostra vita umana, personale, sociale e spirituale. I tre testi biblici fondamentali, infatti, ci impegnano su una riflessione non solo di carattere prettamente religioso, ma anche su quella specificamente umana e rela ...
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    don Romeo Maggioni       (Omelia del 02-07-2006)
Non temere, continua solo ad avere fede!
Oggi siamo portati nel mezzo dei nostri guai quotidiani: la sofferenza fisica cui anche l'opera di molti medici non sempre giova; e la morte, drammatica quanto può esserla di una figlia di dodici anni! Ma lo siamo, per rivendicarne il superamento e la vittoria, per opera di quel Dio "che non ha creato la morte e non gode per la rovina dei viventi. Egli ha ...
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    Paolo Curtaz       (Omelia del 02-07-2006)
Gesù è Signore della vita
La figlia di Giairo ha dodici anni. Da dodici anni l'emorroissa soffre di perdite di sangue. Dodici è il numero della totalità in Israele, Marco oggi ci parla di due situazioni in cui descrive il massimo del dolore, la totalità della disperazione, l'apoteosi della tragedia, quando la barca viene travolta dalla tempesta. La donna emorroissa non solo è ...
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    Agenzia SIR       (Omelia del 02-07-2006)

Una frase del libro della Sapienza fa da guida al tema di questa domenica. Essa dice: "Dio non creò la morte e non gode per la rovina dei viventi. Egli infatti ha creato tutto per l'esistenza". La morte non viene da Dio ma dal nostro peccato. Una donna malata. Due donne incontrano Gesù in questo episodio del Vangelo: una malata, l'altra morta. La prima ...
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    Monaci Benedettini Silvestrini       (Omelia del 02-07-2006)
Perchè fate tanto strepito e piangete?
Due gesti decisivi di Gesù di fronte all'estrema miseria umana, si intrecciano in questo racconto: una donna malata, impura e una giovinetta ormai morta. La donna che soffriva d'una perdita di sangue da dodici anni, aveva un'altra più grave menomazione sociale, quella dell'impurità secondo la legge. Era, quindi severamente vietato ogni contatto umano con ...
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    a cura dei Carmelitani       (Omelia del 02-07-2006)
Gesù cura due donne. Vincere il potere della morte ed aprire un nuovo cammino verso Dio
1. Orazione iniziale Signore Gesù, invia il tuo Spirito, perché ci aiuti a leggere la Scrittura con lo stesso sguardo, con il quale l'hai letta Tu per i discepoli sulla strada di Emmaus. Con la luce della Parola, scritta nella Bibbia, Tu li aiutasti a scoprire la presenza di Dio negli avvenimenti sconvolgenti della tua condanna e della tua morte. Così, ...
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    CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)       (Omelia del 02-07-2006)
Commento Marco 5,21-43 (forma breve: Marco 5,21-24.35-43)
Il nostro è un secolo ostile alla vita in quanto giudicata priva di ogni valore, aborto, eutanasia sono gli eventi più eclatanti, perché si è cercato di pensare la vita escludendo Dio. Ma se noi escludiamo dalla vita Dio ci resta solamente la morte e la sofferenza della malattia. Una speranza incrollabile (Sap 1,13–15; 2,23–24) L'uomo è il solo ...
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    mons. Ilvo Corniglia       (Omelia del 02-07-2006)

Il presente testo evangelico riporta strettamente collegati e intrecciati tra loro due miracoli di Gesù: la guarigione di una donna che soffriva continue perdite di sangue e la risurrezione di una fanciulla. Anche questo racconto – come tanti altri nel vangelo di Marco (cfr. es. il brano della scorsa domenica) – presenta una tale freschezza e vivacità ...
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    don Remigio Menegatti       (Omelia del 02-07-2006)
Ti esalto, Signore, perchè mi hai liberato (254)
Per comprendere la Parola di Dio alcune sottolineature La prima lettura (Sap 1, 13-15; 2, 23-24) propone una serie di affermazioni come risposte a domande che tante persone si pongono davanti alla dura realtà della vita. La morte non è voluta da Dio; lui ha creato tutto per la vita e per offrire alle sue creature il suo amore. Dio non vuole la sofferenza ...
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    Suor Giuseppina Pisano o.p.       (Omelia del 02-07-2006)
Commento a Mc 5,21-43
"Non t'importa che moriamo? " avevano gridato i discepoli, in preda al panico, durante l'improvvisa tempesta del lago, e Gesù, prima di sedare il vento e l'acqua, aveva risposto: "...ancora non credete? ". Anche in questa domenica, il racconto di Marco ci fa incontrare due personaggi bisognosi d'aiuto, un uomo, sgomento di fronte all'imminente morte della ...
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    don Marco Pratesi       (Omelia del 02-07-2006)
Toccare Gesù
Il brano evangelico narra due fatti incastrati l'uno dentro l'altro: la risurrezione della figlia di Giairo e la guarigione dell'emorroissa. Questo modo di procedere spinge il lettore a collegare strettamente i due fatti, in modo che, da questo accostamento, emerga un insegnamento ulteriore rispetto alla considerazione dei fatti presi isolatamente. I due fa ...
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    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 02-07-2006)
"Chi ha toccato il mantello della fede"?
Miracoli e miracoli. Se ne leggono parecchi nella Scrittura e quelli riportati specialmente dai Vangeli sinottici attirano maggiormente l'attenzione per il fatto che mettono in relazione Gesù con i suoi interlocutori, ossia con coloro che chiedono un suo intervento prodigioso. Vi sono miracoli di guarigione che Gesù realizza dietro richiesta esplicita, co ...
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    don Luciano Sanvito       (Omelia del 02-07-2006)
"Don... don...!"
Chissà se ancora siamo capaci, oggi, in questo mondo della tecnologia e del progresso rampante, di ascoltare il tocco della campana che ci scandisce le ore! E' il tempo, che ci viene a toccare, richiamandoci che si va verso gli 'estremi', che c'è un'emorragia in atto: quella del tempo che passa, del valore del tempo che sta morendo. E' il tempo della ...
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    padre Paul Devreux       (Omelia del 02-07-2000)
Mc 5, 21-43
In questo vangelo abbiamo due persone che vivono una situazione d'impotenza e che chiedono aiuto a Gesù; lui li aiuta, manifestando la sua signoria sulla morte. Rimane una domanda: perché Gesù vuole che questa donna confessi pubblicamente la sua malattia e ciò che ha fatto? Ormai è guarita dalla sua emorragia; che bisogno c'è di aiutarla ad uscire dal ...
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    mons. Antonio Riboldi       (Omelia del 02-07-2000)
Gradini verso il cielo
La Chiesa Madre di Gerusalemme, già ai suoi inizi, per le tante e straordinarie difficoltà si trovava in grande strettezza materiale. Aveva bisogno dell'aiuto delle Chiese sorelle che in quegli anni erano sorte un poco dappertutto per la forza dello Spirito che operava negli Apostoli. Ed allora Paolo prende l'iniziativa di farsi voce delle sofferenze dei f ...
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    mons. Antonio Riboldi       (Omelia del 29-06-1997)
L'Amore che vorremmo
Questa settimana è stata segnata da fatti che "oscurano il cielo dell'anima e la rattristano. Mi riferisco agli episodi della Somalia ed ultimamente ai fatti incredibili di pedofilia di Torre Annunziata. Oltre lo sdegno giusto per questo e altro, sento che abbiamo bisogno di quella conversione del cuore che è la sola medicina possibile per un rinnovamento ...
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