LA CHIESA

      


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LITURGIA
> 6 Luglio 2024 <
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(es. Mt 28,1-20):
Per parola:







  Sabato della XIII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari) > Vai direttamente alle OMELIE 
Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
PO136 ;
La novità di Gesù - tanto nelle sue parole che nei suoi gesti - non si trova nell’Antico Testamento. Quando appare Cristo, appaiono la Verità, la Saggezza, la Vita. È lo sposo che Israele aspetta. È il Messia.
La venuta di Cristo è paragonata al vino, simbolo dell’esultanza messianica. Gesù a Cana offre il vino migliore, la cui origine è sconosciuta, perché Dio solo lo offre, alla sua ora, al suo momento. Gesù è questo vino che rallegra il cuore della Chiesa; è colui che offre il vino della salvezza; è il dono di Dio per gli uomini.
Per capire Gesù, o piuttosto, per riceverlo, quello che è vecchio non basta. Bisogna nascere di nuovo, dall’acqua e dallo Spirito. La legge di Mosè non basta; bisogna ricevere le beatitudini. Il digiuno non basta; è necessaria la povertà del cuore, cioè l’atteggiamento spirituale che ci dispone a ricevere qualsiasi cosa da Dio. Cristo non è il risultato della nostra opera, ma il dono del Padre; non è il frutto della nostra ricerca, ma lo splendore di Dio che brilla gratuitamente sulla scena umana. Ciò che è vecchio è passato. La nuova creazione è cominciata.

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Antifona d'ingresso
Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia. (Sal 46,2)


Colletta
O Dio, che ci hai reso figli della luce
con il tuo Spirito di adozione,
fa' che non ricadiamo nelle tenebre dell'errore,
ma restiamo sempre luminosi
nello splendore della verità.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

 
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Prima lettura

 

Am 9,11-15
Muterò le sorti del mio popolo, li pianterò nella loro terra.

Dal libro del profeta Amos

Così dice il Signore:
«In quel giorno rialzerò la capanna di Davide,
che è cadente;
ne riparerò le brecce, ne rialzerò le rovine,
la ricostruirò come ai tempi antichi,
perché conquistino il resto di Edom
e tutte le nazioni
sulle quali è stato invocato il mio nome.
Oracolo del Signore, che farà tutto questo.
Ecco, verranno giorni
– oracolo del Signore –
in cui chi ara s’incontrerà con chi miete
e chi pigia l’uva con chi getta il seme;
i monti stilleranno il vino nuovo
e le colline si scioglieranno.
Muterò le sorti del mio popolo Israele,
ricostruiranno le città devastate
e vi abiteranno,
pianteranno vigne e ne berranno il vino,
coltiveranno giardini e ne mangeranno il frutto.
Li pianterò nella loro terra
e non saranno mai divelti da quel suolo
che io ho dato loro».

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 84

Il Signore annuncia la pace per il suo popolo.

Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace
per il suo popolo, per i suoi fedeli,
per chi ritorna a lui con fiducia.

Amore e verità s’incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo.

Certo, il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino.

Canto al Vangelo (Gv 10,27)
Alleluia, alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore,
e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.

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Vangelo

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Mt 9,14-17
Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro?


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno. Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo porta via qualcosa dal vestito e lo strappo diventa peggiore. Né si versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si spaccano gli otri e il vino si spande e gli otri vanno perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l’uno e gli altri si conservano».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Al Signore della vita e della gloria che ogni giorno ci invita alla mensa del suo Figlio, rivolgiamo le nostre suppliche, dicendo:
Ascoltaci, o Signore.

- Perché la Chiesa, popolo scelto da Dio, trasmetta con semplicità a tutti gli uomini la gioia donatale dalla salvezza di Cristo. Preghiamo:
- Perché il popolo ebreo comprenda la novità e la pienezza portata dal Cristo, Messia e Salvatore di tutti gli uomini. Preghiamo:
- Perché chi attende giorni meno tristi e dolorosi, trovi nella fede il sostegno per continuare a sperare. Preghiamo:
- Perché sappiamo accogliere con ottimismo e spirito di discernimento le nuove forme di vita e di fede che nascono nella Chiesa e nel mondo. Preghiamo:
- Perché l'eucaristia che celebriamo divenga il segno di vita nuova e totale donato da Cristo alla nostra comunità. Preghiamo:
- Perché la domenica sia veramente festa del Signore.
- Perché ogni sofferenza divenga attesa del Signore.

Padre misericordioso, che ci fai vivere nella gioia per la presenza incessante del nostro salvatore Gesù Cristo, sostieni il nostro cammino fino alla Pasqua Eterna, quando celebreremo per sempre le nozze dell'Agnello. Lui è Dio e vive e regna con te nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
O Dio, che per mezzo dei segni sacramentali
compi l'opera della redenzione,
fa' che il nostro servizio sacerdotale
sia degno del sacrificio che celebriamo.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona alla comunione
Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome. (Sal 102,1)

Oppure:
«Padre, prego perché tutti siano una cosa sola,
perché il mondo creda che tu mi hai mandato»,
dice il Signore. (Gv 17,20-21)


Preghiera dopo la comunione
Il santo sacrificio che abbiamo offerto e ricevuto, o Signore,
sia per noi principio di vita nuova,
perché, uniti a te nell'amore,
portiamo frutti che rimangano per sempre.
Per Cristo nostro Signore.



O M E L I E
a cura di
Qumran2.net


    Missionari della Via       (Omelia del 06-07-2024)

La conversione non è una toppa su un abito vecchio, ma è un ricamo nuovo che abbellisce anche il vecchio, lo rinnova. Le toppe nella vita non funzionano mai! Quando Dio si usa come toppa per coprire i nostri vuoti interiori, per sentirci migliori, per avere una rivincita, ma non viene fatto entrare nella nostra esistenza, si creano disastri. Dio, infatti, ...
(continua)

 
    don Domenico Bruno       (Omelia del 06-07-2024)
Il nostro audio quotidiano
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(continua)

 
    don Giampaolo Centofanti       (Omelia del 06-07-2024)
Commento su Matteo 9,14-17
Gesù qui dice chiaramente che la grazia è un dono che Dio elargisce gradualmente, aiutando ad aprire il cuore con delicatezza. Tra le righe qui giustifica il Battista: questi ha indicato in lui il Messia a tutti, anche ai suoi discepoli. Ma solo alcuni erano pronti a staccarsi dalle loro abitudini, dai rapporti costruiti nel tempo, lasciando la comunità g ...
(continua)

 
    IlCenacoloWebTv       (Omelia del 25-06-2024)
Sabato - XIII del Tempo Ordinario - Commento al Vangelo - Mt 9,14-17
segui la WebTv o iscriviti al MONASTERO INVISIBILE su www.ilcenacolowebtv.it ...
(continua)

 
    don Carlo Occelli       (Omelia del 08-07-2023)
Commento al Vangelo 8 luglio 2023
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(continua)

 
    don Giampaolo Centofanti       (Omelia del 08-07-2023)

Cercare il senso di volta in volta diverso, non meccanico, un discernimento del cuore aperto allo Spirito momento per momento. Il discernimento meccanico è chiuso in sé, non in contatto con lo Spirito e nello Spirito in contatto con la realtà viva, di volta in volta specifica. Il vino dello Spirito non può entrare in un otre chiuso, vecchio. Anche questa ...
(continua)

 
    don Domenico Bruno       (Omelia del 02-07-2022)
Il nostro audio quotidiano
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    don Nicola Salsa       (Omelia del 02-07-2022)
Una vita davvero rinnovata (Mt 9,14-17)
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    IlCenacoloWebTv       (Omelia del 02-07-2022)
Sabato - XIII Settimana del Tempo Ordinario - Commento al Vangelo - Anno C
...
(continua)

 
    don Nicola Salsa       (Omelia del 04-07-2020)
Perché digiunare?
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(continua)

 
    don Carlo Occelli       (Omelia del 04-07-2020)
Commento al vangelo 4 luglio 2020
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(continua)

 
    don Domenico Bruno       (Omelia del 04-07-2020)
Il nostro audio quotidiano
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    don Marco Scandelli       (Omelia del 04-07-2020)
#2minutiDiVangelo - Sabato 04/07 - Il Paradiso non è un "posto", ma un rapporto...
Commento al Vangelo di Sabato 04 Luglio 2020 a cura di don Marco Scandelli #2minutiDiVangelo Matteo 9,14-17 Quando il moralismo arriva a chiedersi "perché gli altri non sono buoni a sufficienza"? Se lo scopo del digiuno è entrare in Paradiso, nel momento in cui il Paradiso mi si fa accanto attraverso la persona di Gesù, dobbiamo digiunare o mangi ...
(continua)

 
    don Giampaolo Centofanti       (Omelia del 04-07-2020)

La presenza di Gesù è festa e la festa è gioia divina e umana, proprio un banchetto conviviale. Il digiuno può avere il senso di camminare con Gesù sulla via del calvario nella fiducia di risorgere insieme a Lui. Vi è dunque un tempo per il digiuno: quello della preparazione ad un incontro nuovo con Dio. Questo brano ci fa comprendere che digiuno sono ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 04-07-2015)

L'incontro con il Dio di Gesù ci cambia la vita. È come quando ci si innamora, e come quando ci si sposa con la persona di cui si è perdutamente innamorati. Molte volte la Bibbia parla in questi termini del rapporto con Dio, come di uno sposo che prende con sé la sua amata sposa. Perciò certi modi di vedere Dio come un giudice indifferente ed implacabil ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 05-07-2014)

Esiste un modo di conservare le intuizioni del passato che è fecondo ed essenziale, il modo che consegna da una generazione all'altra le grandi scoperte che gli uomini hanno fatto a proprie spese e che ritengono essenziali per il futuro. Anche nella fede, succede così: la scoperta del rapporto con Dio, attraverso progressive rivelazioni, diventa un patrimo ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 06-07-2013)
Commento su Mt 9,14-17
Il vino nuovo del vangelo rompe tutto, dilaga, allaga. È talmente innovativo che nessuna riforma religiosa è in grado di contemerlo. Così inatteso e sconcertante che tutti restano scossi dalla qualità della sua forza, dalla virulenza del suo incedere. Inutile tacconare, arrampicarsi sugli specchi, appellarsi al buon senso, alla tradizione, alle pie opere ...
(continua)

 
    Riccardo Ripoli       (Omelia del 06-07-2013)
Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio
Come è difficile vivere. In molti escono dalla vita, vuoi con il suicidio, andando a vivere per la strada, trovando soluzioni illegali ai problemi, chiudendosi in casa o in sé stessi. Ma la vita, per quanto difficile possa essere deve essere vissuta? Perché? Già, perché? Quante volte me lo sono domandato. Le belle parole di Madre Teresa in certi momenti ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 07-07-2012)
Commento su Matteo 9,14-17
Gesù è accusato di essere poco devoto. Fa sorridere, ma è proprio così. Gesù non si presenta affatto come un mistico infervorato, non pratica lunghi digiuni e non ostenta le sue preghiere, non si mostra nelle piazze vestito in lunghe vesti, come solevano fare i rabbini del tempo. Il confronto con Giovanni Battista è impietoso: rispetto all'ascetico e c ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 04-07-2009)

Vino nuovo in otri nuovi, non abbiamo altra possibilità. È inutile cercare di infilare il vangelo nelle vecchie botti ammuffite delle nostre tradizioni, delle nostre abitudini, dei nostri "si è sempre fatto così". Guardate alla storia della Chiesa: appena noi cristiani abbiamo cercato di sclerotizzare la Parola, di metterla a regime, di annacquare il vin ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 04-07-2009)

Dalla parola del giorno Isacco era vecchio e gli occhi gli si erano così indeboliti che non ci vedeva più. [...] Giacobbe venne dal padre e disse: «Padre mio». Rispose: «Eccomi; chi sei tu figlio mio?». Giacobbe rispose al padre: «Io sono Esaù, il tuo primogenito». Come vivere questa Parola? La Parola di Dio ci presenta, quest’oggi, un episod ...
(continua)

 
    a cura dei Carmelitani       (Omelia del 04-07-2009)

O Dio, che ci hai reso figli della luce con il tuo Spirito di adozione, fa’ che non ricadiamo nelle tenebre dell’errore, ma restiamo sempre luminosi nello splendore della verità. Per il nostro Signore Gesù Cristo... 2) Lettura Dal Vangelo secondo Matteo 9,14-17 In quel tempo, si accostarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 05-07-2008)

Possiamo forse digiunare, ora che abbiamo per sempre lo Sposo in mezzo a noi? Possiamo forse assumere il volto melanconico, ora che Dio ci riempie di gioia? Possiamo forse dare ascolto alle stanche tradizioni che credono di dare a gloria a Dio attraverso una serie di minuziose osservanze? Possiamo forse trattare Gesù come se fosse uno dei tanti uomini saggi ...
(continua)

 
    Monaci Benedettini Silvestrini       (Omelia del 05-07-2008)
Il digiuno e le nozze
La privazione temporanea e volontaria del cibo e delle bevande faceva parte dei sacrifici antichi e, con accezioni diverse, mirava alla purificazione dell'uomo per avere poi un approccio più facile ed intimo con i diversi riti in onore della divinità. L'ha praticato lo stesso Gesù per quaranta giorni, lontano dal consorzio umano, nel deserto, prima di int ...
(continua)

 
    a cura dei Carmelitani       (Omelia del 05-07-2008)

1) Preghiera O Dio, che ci hai reso figli della luce con il tuo Spirito di adozione, fa' che non ricadiamo nelle tenebre dell'errore, ma restiamo sempre luminosi nello splendore della verità. Per il nostro Signore Gesù Cristo... 2) Lettura del Vangelo Dal Vangelo secondo Matteo 9,14-17 In quel tempo, si accostarono a Gesù i discepoli di ...
(continua)

 
    don Luciano Sanvito       (Omelia del 07-07-2007)
Senso del rito
Adeguare il rito alla situazione che si vive. Adeguare la regola alla situazione che stiamo regolando. Applicare la misura con lo stile di chi ci misura in quel momento. ___________________________________________________________ Essere in sintonia tra quello che si vive e quello che si celebra. Spesso la gioia è rappresentata invece tristemente e fo ...
(continua)

 
    mons. Vincenzo Paglia       (Omelia del 07-07-2007)

I discepoli di Giovanni, che conducevano una vita più austera rispetto a quella che Gesù conduceva, chiedono il perché di quella letizia. In effetti Gesù al suo passaggio dava speranza, creava un clima nuovo, come di allegria. Erano, ovviamente, soprattutto i poveri, i malati e i peccatori a gioire e a fare festa, perché liberati dal peso della tristezz ...
(continua)

 
    Monaci Benedettini Silvestrini       (Omelia del 07-07-2007)
Il digiuno e le nozze
La privazione temporanea e volontaria del cibo e delle bevande faceva parte dei sacrifici antichi e, con accezioni diverse, mirava alla purificazione dell'uomo per avere poi un approccio più facile ed intimo con i diversi riti in onore della divinità. L'ha praticato lo stesso Gesù per quaranta giorni, lontano dal consorzio umano, nel deserto, prima di int ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 07-07-2007)

Dalla Parola del giorno Possono gli invitati a nozze essere in lutto mentre lo sposo è con loro? Come vivere questa Parola? "Lo Sposo è con loro". In questa breve frase è racchiuso tutto il mistero dell'incarnazione. Dio, lo Sposo di Israele, ha finalmente portato a compimento la sua promessa. È finito il tempo dell'attesa, il tempo del fidanzamento ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 08-07-2006)

Dalla Parola del giorno In quel giorno rialzerò la capanna di Davide che è caduta; ne riparerò le brecce, ne rialzerò le rovine, la ricostruirò come ai tempi antichi. Come vivere questa Parola? La Parola di Dio, anche quando denuncia la corruzione dilagante, finisce sempre con lo schiudere orizzonti di luce. È l'amore salvifico di Dio che comunqu ...
(continua)

 
    Monaci Benedettini Silvestrini       (Omelia del 08-07-2006)
Possono forse digiunare quando lo sposo e' con loro?
I farisei si lamentavano che Gesù mangiasse con i peccatori. Qui lo si accusa di non digiunare. La risposta di Cristo è significativa: Gesù inaugura il tempo messianico – il tempo delle nozze, già prefigurato dai profeti. – che è tempo di gioia. I discepoli non digiunano, perché Cristo è con loro. Questo è per il presente, ma per il futuro Gesù ...
(continua)

 
    don Luciano Sanvito       (Omelia del 08-07-2006)
"Chi lo ha già, non lo fa; chi lo fa, non ce l'ha"
Già: potremmo riprendere così il rapporto che ci viene proposto tra lo sposo e il digiuno. Chi ha già lo sposo, non fa il digiuno; chi fa il digiuno, non ha lo sposo. Ma sposo e digiuno qui sono anche due emblemi: il digiuno rappresenta il modo mesto e triste della vita, la mancanza della gioia e della vita; lo sposo invece il rinnovamento vitale, la ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 02-07-2005)
Commento su Gn 27,27-29
Dalla Parola del giorno Isacco aspirò l'odore degli abiti di Giacobbe e lo benedisse: «Ecco l'odore del mio figlio come l'odore di un campo che il Signore ha benedetto. Dio ti conceda rugiada del cielo e terre grasse e abbondanza di frumento e di mosto. Ti servano i popoli e si prostrino davanti a te le genti. Sii il signore dei tuoi fratelli e si prostri ...
(continua)

 
    padre Lino Pedron       (Omelia del 05-07-2003)
Commento su Matteo 9, 14-17
Il dibattito sul digiuno segue immediatamente il pasto scandaloso di Gesù con Matteo e i suoi amici esattori delle imposte. I discepoli di Giovanni e i farisei digiunavano per affrettare la venuta del Messia e per prepararsi ad accoglierlo. I discepoli di Gesù sanno che il Messia è già arrivato ed è Gesù in mezzo a loro. Per questo mangiano, bevono e f ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 06-07-2002)

Dalla Parola del giorno Farò tornare gli esuli del mio popolo Israele, e ricostruiranno le città devastate e vi abiteranno; pianteranno vigne e ne berranno il vino; coltiveranno giardini e ne mangeranno il frutto. Li pianterò nella loro terra e non saranno mai divelti da quel suolo che io ho concesso loro. Come vivere questa Parola? Questa pericope à ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 08-07-2000)

Dalla Parola del giorno Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto mentre lo sposo è con loro. Come vivere questa Parola? Il banchetto festoso e il digiuno sono due archetipi umani, due elementi comuni a tutte le religioni. La festa e la mensa segnano il tempo della pienezza, del compimento. Il digiuno invece è simbolo di una mancanza, di un " ...
(continua)