Antifona d'ingresso
Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia. (Sal 46,2)
Colletta
O Dio, che ci hai reso figli della luce
con il tuo Spirito di adozione,
fa' che non ricadiamo nelle tenebre dell'errore,
ma restiamo sempre luminosi
nello splendore della verità .
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
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Prima lettura
Am 9,11-15
Muterò le sorti del mio popolo, li pianterò nella loro terra.
Preghiera dei fedeli
Al Signore della vita e della gloria che ogni giorno ci invita alla mensa del suo Figlio, rivolgiamo le nostre suppliche, dicendo:
Ascoltaci, o Signore.
Padre misericordioso, che ci fai vivere nella gioia per la presenza incessante del nostro salvatore Gesù Cristo, sostieni il nostro cammino fino alla Pasqua Eterna, quando celebreremo per sempre le nozze dell'Agnello. Lui è Dio e vive e regna con te nei secoli dei secoli. Amen.
Preghiera sulle offerte
O Dio, che per mezzo dei segni sacramentali
compi l'opera della redenzione,
fa' che il nostro servizio sacerdotale
sia degno del sacrificio che celebriamo.
Per Cristo nostro Signore.
Antifona alla comunione
Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome. (Sal 102,1)
La conversione non è una toppa su un abito vecchio, ma è un ricamo nuovo che abbellisce anche il vecchio, lo rinnova. Le toppe nella vita non funzionano mai! Quando Dio si usa come toppa per coprire i nostri vuoti interiori, per sentirci migliori, per avere una rivincita, ma non viene fatto entrare nella nostra esistenza, si creano disastri. Dio, infatti, ... (continua)
don Domenico Bruno (Omelia del 06-07-2024)
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SE QUESTO SERVIZIO AL VANGELO CREDI SIA ... (continua)
don Giampaolo Centofanti (Omelia del 06-07-2024)
Commento su Matteo 9,14-17
Gesù qui dice chiaramente che la grazia è un dono che Dio elargisce gradualmente, aiutando ad aprire il cuore con delicatezza. Tra le righe qui giustifica il Battista: questi ha indicato in lui il Messia a tutti, anche ai suoi discepoli. Ma solo alcuni erano pronti a staccarsi dalle loro abitudini, dai rapporti costruiti nel tempo, lasciando la comunità g ... (continua)
IlCenacoloWebTv (Omelia del 25-06-2024)
Sabato - XIII del Tempo Ordinario - Commento al Vangelo - Mt 9,14-17
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don Nicola Salsa (Omelia del 02-07-2022)
Una vita davvero rinnovata (Mt 9,14-17)
... (continua)
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Sabato - XIII Settimana del Tempo Ordinario - Commento al Vangelo - Anno C
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La presenza di Gesù è festa e la festa è gioia divina e umana, proprio un banchetto conviviale. Il digiuno può avere il senso di camminare con Gesù sulla via del calvario nella fiducia di risorgere insieme a Lui. Vi è dunque un tempo per il digiuno: quello della preparazione ad un incontro nuovo con Dio. Questo brano ci fa comprendere che digiuno sono ... (continua)
Esiste un modo di conservare le intuizioni del passato che è fecondo ed essenziale, il modo che consegna da una generazione all'altra le grandi scoperte che gli uomini hanno fatto a proprie spese e che ritengono essenziali per il futuro. Anche nella fede, succede così: la scoperta del rapporto con Dio, attraverso progressive rivelazioni, diventa un patrimo ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 06-07-2013)
Commento su Mt 9,14-17
Il vino nuovo del vangelo rompe tutto, dilaga, allaga. È talmente innovativo che nessuna riforma religiosa è in grado di contemerlo. Così inatteso e sconcertante che tutti restano scossi dalla qualità della sua forza, dalla virulenza del suo incedere. Inutile tacconare, arrampicarsi sugli specchi, appellarsi al buon senso, alla tradizione, alle pie opere ... (continua)
Commento su Matteo 9,14-17
Gesù è accusato di essere poco devoto. Fa sorridere, ma è proprio così. Gesù non si presenta affatto come un mistico infervorato, non pratica lunghi digiuni e non ostenta le sue preghiere, non si mostra nelle piazze vestito in lunghe vesti, come solevano fare i rabbini del tempo. Il confronto con Giovanni Battista è impietoso: rispetto all'ascetico e c ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 04-07-2009)
Vino nuovo in otri nuovi, non abbiamo altra possibilità . È inutile cercare di infilare il vangelo nelle vecchie botti ammuffite delle nostre tradizioni, delle nostre abitudini, dei nostri "si è sempre fatto così". Guardate alla storia della Chiesa: appena noi cristiani abbiamo cercato di sclerotizzare la Parola, di metterla a regime, di annacquare il vin ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 04-07-2009)
Dalla parola del giorno
Isacco era vecchio e gli occhi gli si erano così indeboliti che non ci vedeva più. [...] Giacobbe venne dal padre e disse: «Padre mio». Rispose: «Eccomi; chi sei tu figlio mio?». Giacobbe rispose al padre: «Io sono Esaù, il tuo primogenito».
Come vivere questa Parola?
La Parola di Dio ci presenta, quest’oggi, un episod ... (continua)
a cura dei Carmelitani (Omelia del 04-07-2009)
O Dio, che ci hai reso figli della luce
con il tuo Spirito di adozione,
fa’ che non ricadiamo nelle tenebre dell’errore,
ma restiamo sempre luminosi
nello splendore della verità .
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
2) Lettura
Dal Vangelo secondo Matteo 9,14-17
In quel tempo, si accostarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero ... (continua)
Paolo Curtaz (Omelia del 05-07-2008)
Possiamo forse digiunare, ora che abbiamo per sempre lo Sposo in mezzo a noi? Possiamo forse assumere il volto melanconico, ora che Dio ci riempie di gioia? Possiamo forse dare ascolto alle stanche tradizioni che credono di dare a gloria a Dio attraverso una serie di minuziose osservanze? Possiamo forse trattare Gesù come se fosse uno dei tanti uomini saggi ... (continua)
Monaci Benedettini Silvestrini (Omelia del 05-07-2008)
Il digiuno e le nozze
La privazione temporanea e volontaria del cibo e delle bevande faceva parte dei sacrifici antichi e, con accezioni diverse, mirava alla purificazione dell'uomo per avere poi un approccio più facile ed intimo con i diversi riti in onore della divinità . L'ha praticato lo stesso Gesù per quaranta giorni, lontano dal consorzio umano, nel deserto, prima di int ... (continua)
a cura dei Carmelitani (Omelia del 05-07-2008)
1) Preghiera
O Dio, che ci hai reso figli della luce
con il tuo Spirito di adozione,
fa' che non ricadiamo nelle tenebre dell'errore,
ma restiamo sempre luminosi
nello splendore della verità .
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
2) Lettura del Vangelo
Dal Vangelo secondo Matteo 9,14-17
In quel tempo, si accostarono a Gesù i discepoli di ... (continua)
don Luciano Sanvito (Omelia del 07-07-2007)
Senso del rito
Adeguare il rito alla situazione che si vive.
Adeguare la regola alla situazione che stiamo regolando.
Applicare la misura con lo stile di chi ci misura in quel momento.
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Essere in sintonia tra quello che si vive e quello che si celebra.
Spesso la gioia è rappresentata invece tristemente e fo ... (continua)
Monaci Benedettini Silvestrini (Omelia del 07-07-2007)
Il digiuno e le nozze
La privazione temporanea e volontaria del cibo e delle bevande faceva parte dei sacrifici antichi e, con accezioni diverse, mirava alla purificazione dell'uomo per avere poi un approccio più facile ed intimo con i diversi riti in onore della divinità . L'ha praticato lo stesso Gesù per quaranta giorni, lontano dal consorzio umano, nel deserto, prima di int ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 07-07-2007)
Dalla Parola del giorno
Possono gli invitati a nozze essere in lutto mentre lo sposo è con loro?
Come vivere questa Parola?
"Lo Sposo è con loro". In questa breve frase è racchiuso tutto il mistero dell'incarnazione. Dio, lo Sposo di Israele, ha finalmente portato a compimento la sua promessa. È finito il tempo dell'attesa, il tempo del fidanzamento ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 08-07-2006)
Dalla Parola del giorno
In quel giorno rialzerò la capanna di Davide che è caduta; ne riparerò le brecce, ne rialzerò le rovine, la ricostruirò come ai tempi antichi.
Come vivere questa Parola?
La Parola di Dio, anche quando denuncia la corruzione dilagante, finisce sempre con lo schiudere orizzonti di luce. È l'amore salvifico di Dio che comunqu ... (continua)
Monaci Benedettini Silvestrini (Omelia del 08-07-2006)
"Chi lo ha già , non lo fa; chi lo fa, non ce l'ha"
Già : potremmo riprendere così il rapporto che ci viene proposto tra lo sposo e il digiuno.
Chi ha già lo sposo, non fa il digiuno; chi fa il digiuno, non ha lo sposo.
Ma sposo e digiuno qui sono anche due emblemi: il digiuno rappresenta il modo mesto e triste della vita, la mancanza della gioia e della vita; lo sposo invece il rinnovamento vitale, la ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 02-07-2005)
Commento su Gn 27,27-29
Dalla Parola del giorno
Isacco aspirò l'odore degli abiti di Giacobbe e lo benedisse: «Ecco l'odore del mio figlio come l'odore di un campo che il Signore ha benedetto. Dio ti conceda rugiada del cielo e terre grasse e abbondanza di frumento e di mosto. Ti servano i popoli e si prostrino davanti a te le genti. Sii il signore dei tuoi fratelli e si prostri ... (continua)
padre Lino Pedron (Omelia del 05-07-2003)
Commento su Matteo 9, 14-17
Il dibattito sul digiuno segue immediatamente il pasto scandaloso di Gesù con Matteo e i suoi amici esattori delle imposte. I discepoli di Giovanni e i farisei digiunavano per affrettare la venuta del Messia e per prepararsi ad accoglierlo. I discepoli di Gesù sanno che il Messia è già arrivato ed è Gesù in mezzo a loro. Per questo mangiano, bevono e f ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 06-07-2002)
Dalla Parola del giorno
Farò tornare gli esuli del mio popolo Israele, e ricostruiranno le città devastate e vi abiteranno; pianteranno vigne e ne berranno il vino; coltiveranno giardini e ne mangeranno il frutto. Li pianterò nella loro terra e non saranno mai divelti da quel suolo che io ho concesso loro.
Come vivere questa Parola?
Questa pericope à ... (continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA (Omelia del 08-07-2000)
Dalla Parola del giorno
Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto mentre lo sposo è con loro.
Come vivere questa Parola?
Il banchetto festoso e il digiuno sono due archetipi umani, due elementi comuni a tutte le religioni. La festa e la mensa segnano il tempo della pienezza, del compimento. Il digiuno invece è simbolo di una mancanza, di un " ... (continua)