LA CHIESA

      


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LITURGIA
> 5 Luglio 2024 <
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(es. Mt 28,1-20):
Per parola:







  Venerdì della XIII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari) > Vai direttamente alle OMELIE 
Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
PO135 ;
L’accoglienza che Cristo ha prodigato ai peccatori e ai pubblicani ha fatto scandalo. La comunità della tavola è in Oriente una forma di comunione che va al di là della semplice partecipazione al banchetto. Essa implica l’amicizia, la vicinanza, la fraternità; è un modo di offrire all’altro la possibilità di penetrare nella propria intimità. Coloro che si credevano puri e perfetti escludevano dalla loro tavola coloro che facevano parte della massa dei peccatori, secondo il canone del fariseismo.
Gesù chiama un pubblicano peccatore - Matteo - e si lascia invitare, circondato da altri peccatori. Così facendo, Gesù offre la sua amicizia e la comunione con Dio a coloro che ne hanno più bisogno. In lui, è Dio stesso che si lascia invitare alla tavola dei poveri peccatori. Noi sappiamo che il comportamento di Gesù in quella occasione è stato una delle ragioni che spinsero il sinedrio a condannarlo a morte. È il mistero del paradosso cristiano: Dio, che viene per salvare gli uomini, è giudicato da coloro che si credono giusti; Dio, che offre la sua amicizia, scandalizza coloro che non conoscono la misericordia. Solo coloro che, come Matteo, sentono di essere peccatori avranno la felicità di vedere Dio seduto alla loro tavola e sfuggiranno all’orgoglio di credersi giusti.

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Antifona d'ingresso
Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia. (Sal 46,2)


Colletta
O Dio, che ci hai reso figli della luce
con il tuo Spirito di adozione,
fa' che non ricadiamo nelle tenebre dell'errore,
ma restiamo sempre luminosi
nello splendore della verità.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

 
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Prima lettura

 

Am 8,4-6.9-12
Manderò la fame nel paese; non fame di pane ma di ascoltare le parole del Signore.

Dal libro del profeta Amos

«Ascoltate questo,
voi che calpestate il povero
e sterminate gli umili del paese,
voi che dite: “Quando sarà passato il novilunio
e si potrà vendere il grano?
E il sabato, perché si possa smerciare il frumento,
diminuendo l’efa e aumentando il siclo
e usando bilance false,
per comprare con denaro gli indigenti
e il povero per un paio di sandali?
Venderemo anche lo scarto del grano”».
«In quel giorno
– oracolo del Signore Dio –
farò tramontare il sole a mezzogiorno
e oscurerò la terra in pieno giorno!
Cambierò le vostre feste in lutto
e tutti i vostri canti in lamento:
farò vestire ad ogni fianco il sacco,
farò radere tutte le teste:
ne farò come un lutto per un figlio unico
e la sua fine sarà come un giorno d’amarezza.
Ecco, verranno giorni
– oracolo del Signore Dio –
in cui manderò la fame nel paese;
non fame di pane né sete di acqua,
ma di ascoltare le parole del Signore».
Allora andranno errando da un mare all’altro
e vagheranno da settentrione a oriente,
per cercare la parola del Signore,
ma non la troveranno.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 118

Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.

Beato chi custodisce i suoi insegnamenti
e lo cerca con tutto il cuore.
Con tutto il mio cuore ti cerco:
non lasciarmi deviare dai tuoi comandi.

Io mi consumo nel desiderio
dei tuoi giudizi in ogni momento.
Ho scelto la via della fedeltà,
mi sono proposto i tuoi giudizi.

Ecco, desidero i tuoi precetti:
fammi vivere nella tua giustizia.
Apro anelante la mia bocca,
perché ho sete dei tuoi comandi.

Canto al Vangelo (Mt 11,28)
Alleluia, alleluia.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi,
e io vi darò ristoro, dice il Signore.
Alleluia.

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Vangelo

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Mt 9,9-13
Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Misericordia io voglio e non sacrifici.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: “Misericordia io voglio e non sacrifici”. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Gesù siede volentieri alla mensa dei peccatori, perché ama infinitamente l'uomo, e con il suo perdono lo rinnova e lo guarisce. Per la mediazione di Cristo redentore, rivolgiamoci al Padre, dicendo:
Per la tua misericordia, ascoltaci, o Signore.

Per il Papa, i vescovi, i presbiteri: sull'esempio di Cristo siano misericordiosi con i peccatori, vadano alla ricerca dei lontani, diventino missionari degli ultimi e degli abbandonati. Preghiamo:
Per chi è spaventato della gravità delle proprie colpe: sappia guardare con fiducia al Cristo che ha già sconfitto il peccato e la morte. Preghiamo:
Per chi si scandalizza della bontà e della misericordia di Dio: superi l'orgoglio di considerarsi senza peccato e gioisca della gratuità dell'amore. Preghiamo:
Per i coniugi che non riescono a vivere il perdono reciproco: riscoprano la profondità dell'amore che è paziente, benigno, accogliente e misericordioso. Preghiamo:
Per i nostri defunti: sperimentino la grandezza della bontà del Signore e vivano eternamente nella sua pace. Preghiamo:
Per chi abitualmente trae profitto dall'incompetenza altrui.
Perché la nostra comunità sia sempre distaccata dal denaro.

La tua gloria, o Signore, è l'uomo vivente; la parola che abbiamo ascoltato fruttifichi dentro di noi e purifichi il nostro cuore perché possiamo, con il Cristo tuo Figlio, rendere gloria a te che sei benedetto nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
O Dio, che per mezzo dei segni sacramentali
compi l'opera della redenzione,
fa' che il nostro servizio sacerdotale
sia degno del sacrificio che celebriamo.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona alla comunione
Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome. (Sal 102,1)

Oppure:
«Padre, prego perché tutti siano una cosa sola,
perché il mondo creda che tu mi hai mandato»,
dice il Signore. (Gv 17,20-21)


Preghiera dopo la comunione
Il santo sacrificio che abbiamo offerto e ricevuto, o Signore,
sia per noi principio di vita nuova,
perché, uniti a te nell'amore,
portiamo frutti che rimangano per sempre.
Per Cristo nostro Signore.



O M E L I E
a cura di
Qumran2.net


    Missionari della Via       (Omelia del 05-07-2024)

Che smacco per noi che ci gerarchizziamo subito appena siamo in un gruppo di tre, quattro persone, quando Gesù si mette a tavola con i peccatori. Egli non intesse tavolate "dei migliori", quelli che sono i "primi della classe", sta con quelli che non lo riconoscono come maestro, si rivolge a tutti, proprio tutti. I discepoli avevano fatto abitudine con Ges ...
(continua)

 
    don Domenico Bruno       (Omelia del 05-07-2024)
Il nostro audio quotidiano
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    don Giampaolo Centofanti       (Omelia del 05-07-2024)
Commento su Matteo 9,9-13
"E vai pure in Chiesa", si sente rimproverare talora qualche cristiano. Chi cerca di aprire il cuore a Dio sa che per esempio certi nervosismi non sono volontari. Talora si può spiegare ciò. In altri casi per esempio si può trattare di un fraintendimento e dunque, se vi è modo di farlo con buonsenso, spiegarsi... Ma comunque il bel brano di oggi ci sugge ...
(continua)

 
    IlCenacoloWebTv       (Omelia del 05-07-2024)
Venerdì - XIII del Tempo Ordinario - Commento al Vangelo - Mt 9,9-13
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    don Carlo Occelli       (Omelia del 07-07-2023)
Commento al Vangelo 7 luglio 2023
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(continua)

 
    don Giampaolo Centofanti       (Omelia del 07-07-2023)

Gesù vide, in profondità, nel cuore, un uomo, ossia un essere umano con tutta la sua storia di dolori, di gioia, chiamato Matteo, lui, seduto, ossia bloccato al banco delle imposte. Come mai Matteo, chiuso in una vita così complicata, segue Cristo immediatamente? Certo Gesù può persuadere nello Spirito una persona anche in un istante. Ma il testo origin ...
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    don Carlo Occelli       (Omelia del 01-07-2022)
Commento al Vangelo 1 luglio 2022
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    don Domenico Bruno       (Omelia del 01-07-2022)
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    IlCenacoloWebTv       (Omelia del 01-07-2022)
Venerdì - XIII Settimana del Tempo Ordinario Commento al Vangelo - Anno C
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    don Nicola Salsa       (Omelia del 01-07-2022)
Uno sguardo di misericordia (Mt 9,9-13)
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    don Carlo Occelli       (Omelia del 02-07-2021)
Commento al Vangelo 2 luglio 201
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    don Domenico Bruno       (Omelia del 02-07-2021)
Il nostro audio quotidiano
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    don Marco Scandelli       (Omelia del 02-07-2021)
#2minutiDiVangelo - Venerdì XIII TO - Non moralisti, ma orgogliosi di essere scelti
Commento al Vangelo del Venerdì della XIII settimana del Tempo Ordinario- a cura di don Marco Scandelli #2minutiDiVangelo Mt 9 9-13 ...
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    don Nicola Salsa       (Omelia del 02-07-2021)
Non sono qui per i giusti ma per i peccatori (Mt 9,9-13)
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(continua)

 
    IlCenacoloWebTv       (Omelia del 02-07-2021)
Venerdì della XIII settimana del Tempo Ordinario - Anno B
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    Paolo Curtaz       (Omelia del 04-07-2014)

Matteo parla di Matteo. Racconta il momento in cui ha lasciato tutto per incontrare Tutto. In quel paese diventato importante dopo la divisione del regno di Erode fra i suoi figli, luogo di frontiera e di controllo, poteva esercitare con profitto il suo ruolo di esattore. La sua vita era orientata, determinata: odiato dai correligionari per essere un collabo ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 05-07-2013)
Commento su Mt 9,9-13
Mette sempre i brividi leggere la chiamata di Levi raccontata da Levi. Sembra un resoconto cronachistico, in realtà si sente che vibra di passione e di compassione, nonostante siano passati trent'anni da quegli eventi. Vibra perché egli si ricorda bene di quel momento in cui l'ospite di Simone il pescatore e lo ha guardato sorridendo. Nessun devoto gli riv ...
(continua)

 
    Riccardo Ripoli       (Omelia del 05-07-2013)
Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati
Se ci feriamo, se stiamo male fisicamente andiamo dal medico, ma se il nostro stare male dipende dal cuore, dalla nostra anima, dalle cose che non vanno nella vita, da un amore deluso a chi ci rivolgiamo? Se ne possono pensare tante, si può parlare con l'amico o l'amica del cuore, con uno psicologo, con l'insegnante o sfogarsi in qualche chat su internet, m ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 06-07-2012)
Commento su Matteo 9,9-13
È seduto al banco delle imposte Matteo, quando incrocia lo sguardo di quel falegname ospite in casa di Simone il pescatore. Pensa che gli voglia chiedere qualcosa, un favore, uno sconto, un aiuto. È temuto Levi, è un pubblicano che riscuote le tasse per conto dei romani. Lo odiano tutti, visceralmente, ma lo temono e lo rispettano. E invece il Nazareno no ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 02-07-2010)

Dalla Parola del giorno Misericordia io voglio e non sacrifici. Come vivere questa Parola? La chiamata di Matteo, nel Vangelo di oggi, è l'invito che Gesù rivolge ad ogni persona: "Seguimi", ascolta le mie parole, vivi l'amore misericordioso. Matteo, come noi, è un peccatore, anzi è considerato fra i più grandi malfattori perché vive alle spalle ...
(continua)

 
    Monaci Benedettini Silvestrini       (Omelia del 02-07-2010)
Dal banco delle imposte alla mensa con Cristo
È lo stesso autore del Vangelo a narrare con stile semplice e scarno la storia della sua chiamata e della sua conversione. C'è un imperativo da parte di Gesù: «Seguimi!» e una risposta immediata: «Ed egli si alzò e lo seguì». Il proseguo è, almeno inizialmente, un festoso convivio in casa di Matteo con amici del suo rango, pubblicani e peccatori. I ...
(continua)

 
    Monaci Benedettini Silvestrini       (Omelia del 03-06-2009)
Metti qua il tuo dito…
L’incredulità di Tommaso è diventata proverbiale. Egli non crede alla testimonianza degli apostoli che, in sua assenza hanno visto il Signore risorto. Tommaso non crede agli apostoli, ma pone delle condizioni perché la sua fede nel Cristo sia piena e senza ombra di dubbio: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto de ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 04-07-2008)

Matteo era una persona realizzata: un pubblicano, un collaborazionista dell'Impero romano che appaltava le tasse, ricco e temuto. Era un traditore, quindi, un ladro perché faceva la cresta su quanto chiedeva; ben lontano dal modello del pio discepolo in voga presso i farisei: nella sua vita aveva osato, sfidato, minacciato, e ora, uomo senza scrupoli, reali ...
(continua)

 
    Monaci Benedettini Silvestrini       (Omelia del 04-07-2008)
Seguimi!
Si chiana sui malati il Signore Gesù. Viene a chiamare a se i dispersi e i lontani affinché si formi un solo ovile sotto un solo pastore. La forza della sua voce non ha limiti, egli chiama chi vuole con toni imperativi per esprimere la sua signoria sull'uomo e l'intensità dell'amore che gli vuole manifestare. Oggi si accosta ad un pubblicano seduto al ban ...
(continua)

 
    a cura dei Carmelitani       (Omelia del 04-07-2008)

1) Preghiera O Dio, che ci hai reso figli della luce con il tuo Spirito di adozione, fa' che non ricadiamo nelle tenebre dell'errore, ma restiamo sempre luminosi nello splendore della verità. Per il nostro Signore Gesù Cristo... 2) Lettura del Vangelo Dal Vangelo secondo Matteo 9,9-13 In quel tempo, Gesù passando, vide un uomo, seduto al ...
(continua)

 
    don Luciano Sanvito       (Omelia del 06-07-2007)
Condividere
Gesù si mischia con il peccato e con i peccatori, ma non si confonde con essi e con i loro peccati. Guarisce, risana, chiama, condivide la festa, l'amicizia, ma senza mai condondersi, pur avvicinandosi e passando attraverso il peccato e il peccatore. Questo atteggiamento stupisce i farisei di allora e anche i credenti di oggi: come può Dio avvicinars ...
(continua)

 
    mons. Vincenzo Paglia       (Omelia del 06-07-2007)

Gesù camminando vede Matteo, uno degli esat­tori incaricato di raccogliere le tasse che vanno a impinguare le casse del tetrarca o del governatore della regione. E' l'autore del Vangelo che ci sta accompagnando in questo anno liturgico. Come esattore, appartiene alla odiata classe dei pubblicani, ritenuti imbroglioni e sfruttatori della gente e della legge ...
(continua)

 
    Monaci Benedettini Silvestrini       (Omelia del 06-07-2007)
Seguimi!
Si china sui malati il Signore Gesù. Viene a chiamare a se i dispersi e i lontani affinché si formi un solo ovile sotto un solo pastore. La forza della sua voce non ha limiti, egli chiama chi vuole con toni imperativi per esprimere la sua signoria sull'uomo e l'intensità dell'amore che gli vuole manifestare. Oggi si accosta ad un pubblicano seduto al banc ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 06-07-2007)

Dalla Parola del giorno Gesù passando vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte. Come vivere questa Parola? "Gesù, passando, vide un uomo". Quanto è diverso il suo sguardo dal nostro! Noi vediamo classificando in base a ciò che l'altro "fa" o "possiede". Vediamo l'ingegnere, l'impiegato, il ministro. Oppure vediamo il ricco, il po ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 07-07-2006)

Dalla Parola del giorno Verranno giorno in cui manderò la fame nel paese, non fame di pane, né sete di acqua ma d'ascoltare la Parola del Signore. Come vivere questa Parola? Il profeta Amos descrive con estrema vivezza una situazione ben nota anche ai nostri giorni. Una corsa sfrenata al potere e all'avere che tutto calpesta pur di conseguirli. La so ...
(continua)

 
    Monaci Benedettini Silvestrini       (Omelia del 07-07-2006)
Non sono i sani ad aver bisogno del medico; voglio la misericordia e non il sacrificio
La precisazione di Gesù venne da una delle solite critiche dei suoi oppositori. I farisei dicevano ai suoi discepoli: "Perché il vostro maestro mangia con i pubblicani e i peccatori?". Fu durante il banchetto dato da Matteo in occasione della sua conversione e del suo seguire Gesù. Il Maestro rispose: "Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i ma ...
(continua)

 
    don Luciano Sanvito       (Omelia del 07-07-2006)
Una nuova imposta
Al posto di un esattore delle tasse, eccone ora seduto un altro, che esige da chi passa davanti a lui una nuova imposta: quella della Misericordia: quella lui vuole, e non "sacrifici". L'imposta della Misericordia è la condizione necessaria e necessitante (ecco perché da esigere come imposta) per la verità dell'uomo, perché l'uomo viva nella pienezza ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 01-07-2005)

Dalla Parola del giorno Abramo disse al suo servo: "Metti la mano sotto la mia coscia e ti farò giurare per il Signore, Dio del cielo e della terra, che non prenderai per mio figlio una moglie tra le figlie dei Cananei, in mezzo ai quali abito, ma che andrai al mio paese, nella mia patria, a scegliere una moglie per mio figlio Isacco». Come vivere que ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 02-07-2004)

Dalla Parola del giorno I farisei dicevano ai discepoli di Gesù: «Perché il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?» Come vivere questa Parola? Perché Gesù scandalizza e stupisce i Farisei? Sappiamo bene che i pubblicani, pubblici peccatori, erano dei disonesti patentati, a servizio del potere, privi di scrupoli e senza coscien ...
(continua)

 
    padre Lino Pedron       (Omelia del 04-07-2003)
Commento su Matteo 9, 9-13
In questo testo Gesù appare come un profeta, un missionario itinerante che passando annuncia la parola di Dio. La potenza della sua parola si rivela anche nelle trasformazioni che opera interiormente, nel cuore degli uomini. Questo brano ci insegna quale dev'essere l'atteggiamento, la disponibilità dell'uomo davanti a Cristo. L'uomo chiamato da Dio, in ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 05-07-2002)

Dalla Parola del giorno Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate dunque e imparate che cosa significhi: Misericordia io voglio e non sacrificio. Infatti non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori. Come vivere questa Parola? Non finiamo mai di stupirci di fronte a queste affermazioni del Signore. Non è detto nei Salmi: ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 07-07-2000)

Dalla Parola del giorno Ecco, verranno giorni in cui manderò la fame nel paese, non fame di pane, né sete di acqua, ma d'ascoltare la parola del Signore. Come vivere questa Parola? Vengano presto quei giorni, Signore! Sia già oggi quel giorno in cui andiamo errando da un mare all'altro e vagando da settentrione a oriente per cercare la tua Parola (v. ...
(continua)