LA CHIESA

      


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(es. Mt 28,1-20):
Per parola:







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Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Rosso
Scheda Agiografica: Sant'Ireneo
S0628 ; PO125


NOTA: La liturgia della Messa della Vigilia della Solennita' dei Santi Pietro e Paolo e' in questa pagina, sotto la Messa della Memoria di Sant'Ireneo.

Dice la preghiera di Colletta: "O Dio, che al vescovo sant'Ireneo hai dato la grazia di confermare la tua Chiesa nella verità e nella pace...", indicando bene l'opera compiuta da questo santo, vescovo della Chiesa di Lione nel Il secolo.
In quel tempo la dottrina cristiana era minacciata dallo gnosticismo, tendente a ridurre tutto a pura astrazione; Ireneo, con la sua predicazione e le sue opere, ne tutelò l'integrità, approfondendo la conoscenza delle Scritture e dei misteri della fede: la Trinità, Cristo centro della storia, l'Eucaristia che nutrendoci del corpo e del sangue di Cristo "rende la nostra carne atta alla visione di Dio".
Ireneo è un santo molto Ottimista: è sua la famosa affermazione: "Gloria di Dio è l'uomo vivente".
Promotore di verità, Ireneo lo fu anche di pace nella Chiesa, facendosi mediatore di riconciliazione nella controversia sulla data della Pasqua, questione ben poco importante, ma che minacciava l'unità e la pace dei cristiani in quel secolo.
Domandiamo allora, per sua intercessione, quello che oggi chiede la Chiesa: "O Dio, che al vescovo sant'Ireneo hai dato la grazia di confermare la tua Chiesa nella verità e nella pace, fa' che ci rinnoviamo nella fede e nell'amore e cerchiamo sempre ciò che promuove l'unità e la concordia".

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Antifona d'ingresso
Un insegnamento veritiero era sulla sua bocca
né c’era falsità sulle sue labbra;
con pace e rettitudine davanti a me ha camminato
e molti ha fatto allontanare dal male. (Ml 2,6)


Colletta
O Dio, che al santo vescovo Ireneo
hai dato la grazia di confermare la tua Chiesa
nella verità e nella pace,
fa’ che per sua intercessione, rinnovati nella fede e nell’amore,
cerchiamo sempre ciò che promuove l’unità e la concordia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

 
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Prima lettura

 

2Re 25,1-12
Giuda fu deportato dalla sua terra.

Dal secondo libro dei Re

Nell’anno nono del regno di Sedecìa, nel decimo mese, il dieci del mese, Nabucodònosor, re di Babilonia, con tutto il suo esercito arrivò a Gerusalemme, si accampò contro di essa e vi costruirono intorno opere d'assedio. La città rimase assediata fino all’undicesimo anno del re Sedecìa.
Al quarto mese, il nove del mese, quando la fame dominava la città e non c’era più pane per il popolo della terra, fu aperta una breccia nella città. Allora tutti i soldati fuggirono di notte per la via della porta tra le due mura, presso il giardino del re, e, mentre i Caldèi erano intorno alla città, presero la via dell'Aràba.
I soldati dei Caldèi inseguirono il re e lo raggiunsero nelle steppe di Gerico, mentre tutto il suo esercito si disperse, allontanandosi da lui. Presero il re e lo condussero dal re di Babilonia a Ribla; si pronunciò la sentenza su di lui. I figli di Sedecìa furono ammazzati davanti ai suoi occhi; Nabucodònosor fece cavare gli occhi a Sedecìa, lo fece mettere in catene e lo condusse a Babilonia.
Il settimo giorno del quinto mese – era l’anno diciannovesimo del re Nabucodònosor, re di Babilonia – Nabuzaradàn, capo delle guardie, ufficiale del re di Babilonia, entrò in Gerusalemme. Egli incendiò il tempio del Signore e la reggia e tutte le case di Gerusalemme; diede alle fiamme anche tutte le case dei nobili. Tutto l’esercito dei Caldèi, che era con il capo delle guardie, demolì le mura intorno a Gerusalemme.
Nabuzaradàn, capo delle guardie, deportò il resto del popolo che era rimasto in città, i disertori che erano passati al re di Babilonia e il resto della moltitudine. Il capo delle guardie lasciò parte dei poveri della terra come vignaioli e come agricoltori.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 136

Mi si attacchi la lingua al palato se lascio cadere il tuo ricordo.

Oppure:
In terra d’esilio leviamo il nostro canto.

Lungo i fiumi di Babilonia,
là sedevamo e piangevamo
ricordandoci di Sion.
Ai salici di quella terra
appendemmo le nostre cetre.

Perché là ci chiedevano parole di canto
coloro che ci avevano deportato,
allegre canzoni, i nostri oppressori:
«Cantateci canti di Sion!».

Come cantare i canti del Signore
in terra straniera?
Se mi dimentico di te, Gerusalemme,
si dimentichi di me la mia destra.

Mi si attacchi la lingua al palato
se lascio cadere il tuo ricordo,
se non innalzo Gerusalemme
al di sopra di ogni mia gioia.

Canto al Vangelo (Mt 8,17)
Alleluia, alleluia.
Cristo ha preso le nostre infermità
e si è caricato delle nostre malattie.
Alleluia.

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Vangelo

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Mt 8,1-4
Se vuoi, puoi purificarmi.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

Quando Gesù scese dal monte, molta folla lo seguì.
Ed ecco, si avvicinò un lebbroso, si prostrò davanti a lui e disse: «Signore, se vuoi, puoi purificarmi».
Tese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio: sii purificato!». E subito la sua lebbra fu guarita.
Poi Gesù gli disse: «Guàrdati bene dal dirlo a qualcuno; va’ invece a mostrarti al sacerdote e presenta l’offerta prescritta da Mosè come testimonianza per loro».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Fratelli, il Signore è venuto particolarmente per soccorrere i peccatori. coscienti della nostra debolezza, presentiamogli le necessità del nostro tempo e della nostra vita. Preghiamo insieme e diciamo:
Risana, o Padre, le nostre ferite.

La Chiesa ha ricevuto dal Signore il compito di essere madre e maestra: preghiamo affinché sia sempre pronta a medicare le ferite dell'uomo, per guarirlo dal peccato e guidarlo al bene.
I popoli del terzomondo sono ancora afflitti dalla piaga della lebbra: preghiamo affinché la giustizia e la carità costruiscano l'uguaglianza effettiva tra gli uomini.
il mondo della medicina è in continuo progresso. preghiamo affinché la crescita della preparazione tecnica sia accompagnata dal rispetto e dall'amore verso gli ammalati.
Molti nostri fratelli soffrono di malattie incurabili: preghiamo affinché la benevolenza di Dio e le carità degli uomini ricolmi i loro cuori e li ripaghi di ogni sofferenza.
Spesso il peccato ci toglie pace e serenità: preghiamo affinché impariamo ad avvicinarci con più fiducia al Signore, fonte di perdono e di vita nuova.
Per gli ammalati della nostra comunità.
Per i poveri e gli emarginati del nostro quartiere.

O Signore, che ci hai dato l'eucaristia per farci vivere in comunione con te, guida e assisti il tuo popolo affinché testimoni sempre la vita nuova che gli hai donato. Per cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Il sacrificio che ti offriamo, o Signore,
nel gioioso ricordo della nascita al cielo di sant’Ireneo,
glorifichi il tuo nome e ci ispiri l’amore alla verità,
perché custodiamo intatta la fede
e salda l’unità della Chiesa.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona alla comunione
«Rimanete in me e io in voi», dice il Signore.
«Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto». (Gv 15,4-5)


Preghiera dopo la comunione
La partecipazione a questi santi misteri, o Padre,
accresca in noi la fede
che sant'Ireneo testimoniò fino alla morte,
perché diventiamo anche noi
veri discepoli di Cristo tuo Figlio.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.



O M E L I E
a cura di
Qumran2.net


    Missionari della Via       (Omelia del 28-06-2024)

Il Vangelo di oggi ci parla dell'incontro di un lebbroso con Gesù. In quel tempo la condizione di un lebbroso era quella di un escluso dalla città, costretto a stare fuori dal centro abitato, fuori dalla comunità dei credenti, considerato punito da Dio a causa del suo peccato; un uomo dunque destinato alla solitudine a causa della sua condizione. Ora, anc ...
(continua)

 
    don Domenico Bruno       (Omelia del 28-06-2024)
Il nostro audio quotidiano
Visita www.annunciatedaitetti.it La nostra missione continua con altri formati anche su: Instagram Facebook Telegram dove troverai anteprime e contenuti esclusivi. Abbiamo anche una WebTv Ascolta tutti i nostri podcast e gli altri progetti: clicca qui  Per ascoltare il commento qui sotto, clicca play! SE QUESTO SERVIZIO AL VANGELO CREDI SIA ...
(continua)

 
    don Giampaolo Centofanti       (Omelia del 28-06-2024)
Commento su Matteo 8,1-4
Il lebbroso impuro doveva, pena sanzioni gravissime, stare a distanza e invece questo si avvicina con fiducia a Gesù e con fiducia gli chiede di venire purificato. Gesù tocca l'impuro, lo guarisce e gli dice di andare a dirlo al sacerdote, per venire ufficialmente reintegrato nella comunità. Sono belle immagini del sacramento della riconciliazione, dove s ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 28-06-2024)
Commento su Mt 8,1-4
Come vivere questa Parola? Gesù scende dal monte. Sappiamo che il monte è uno dei luoghi speciali che Egli sceglie per stare alla presenza del Padre ed entrare in relazione con Lui. Questi momenti, estremamente necessari che Gesù sceglie di vivere in solitudine con il Padre, alimentando la sua relazione filiale non lo allontanano dagli altri anzi, ma gli ...
(continua)

 
    IlCenacoloWebTv       (Omelia del 28-06-2024)
Venerdì - XII del Tempo Ordinario - Commento al Vangelo - Mt 8,1-4
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(continua)

 
    don Carlo Occelli       (Omelia del 30-06-2023)
Commento al Vangelo 30 giugno 2023
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(continua)

 
    don Domenico Bruno       (Omelia del 30-06-2023)
Il nostro audio quotidiano
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    don Giampaolo Centofanti       (Omelia del 30-06-2023)

La purificazione non è un togliersi macchie ma la grazia che al momento opportuno propone di aprire il cuore. È un venire riaperti alla vita semplice e bella. È vero che Gesù talora opera miracoli considerandoli un aiuto anche per altre persone. Ma certo la prima cosa è che il miracolo fa davvero bene a chi lo riceve e nel modo adeguato per lui. Così n ...
(continua)

 
    don Carlo Occelli       (Omelia del 25-06-2021)
Commento al Vangelo 26 giugno 2021
...
(continua)

 
    don Carlo Occelli       (Omelia del 25-06-2021)
Commento al vangelo 25 giugno 2020
...
(continua)

 
    don Domenico Bruno       (Omelia del 25-06-2021)
Il nostro audio quotidiano
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    don Marco Scandelli       (Omelia del 25-06-2021)
#2minutiDiVangelo - Venerdì XII TO - Non preoccupiamoci delle nostre brutte figure!
Commento al Vangelo del Venerdì della XII settimana del Tempo Ordinario- a cura di don Marco Scandelli #2minutiDiVangelo Mt 8 1-4 ...
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    don Nicola Salsa       (Omelia del 25-06-2021)
Signore, se vuoi puoi guarirmi (Mt 8,1-4)
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(continua)

 
    IlCenacoloWebTv       (Omelia del 25-06-2021)
Venerdì della XII settimana del Tempo Ordinario Anno B
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(continua)

 
    don Carlo Occelli       (Omelia del 26-06-2020)
Commento al vangelo 26 giugno 2020
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(continua)

 
    don Fabio Zaffuto       (Omelia del 26-06-2020)
Quanto pesi? Video commento su Mt 8,1-4
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(continua)

 
    don Marco Scandelli       (Omelia del 26-06-2020)
#2minutiDiVangelo - Venerdì 26/06 - La prima guarigione è il dar dignità agli "invisibili"
Commento al Vangelo di Venerdì 26 Giugno 2020 a cura di don Marco Scandelli #2minutiDiVangelo Mt 8,1-4 Gesù compie miracoli. Ma il primo grande miracolo - che gli attirava le simpatie delle folle - era il fatto che stando con Lui ogni persona si sentiva unica, irripetibile, speciale. Con lui anche gli "invisibili" tornano ad avere dignità. Gesù ...
(continua)

 
    don Domenico Bruno       (Omelia del 26-06-2020)
Il nostro audio quotidiano
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    don Nicola Salsa       (Omelia del 26-06-2020)
Signore, se vuoi puoi guarirmi
...
(continua)

 
    don Giampaolo Centofanti       (Omelia del 26-06-2020)

Gesù scende dal monte dove ha appena pronunciato il "discorso della montagna". E si avvicina a Lui un lebbroso. È un'immagine molto bella perché aiuta a comprendere che la gente vede dal Suo amore che le impegnative parole da Cristo proferite non sono leggi per condannare le persone ma vie di speranza per la rinascita di ciascuno. I lebbrosi dovevano star ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 26-06-2015)

Lo voglio! Con questa perentoria affermazione Gesù accoglie il lebbroso che chiede di essere purificato. Purificato, prima ancora di essere guarito, perché la lebbra era ancora vissuta come una punizione divina a causa dei peccati commessi. Una visione di Dio drammatica che, pure, ancora oggi alberga nel cuore di molti, anche cristiani. Davanti alle disgra ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 26-06-2015)
Commento su Mt 8, 1-4
«Ed ecco si avvicinò un lebbroso, si prostrò davanti a lui e disse: "Signore, se vuoi, puoi purificarmi". Tese la mano e lo toccò dicendo: "Lo voglio: sii purificato!". E la sua lebbra fu guarita. Poi Gesù gli disse "Guàrdati bene dal dirlo a qualcuno; va' invece a mostrarti al sacerdote e presenta la tua offerta prescritta da Mosè come testimonianza ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 28-06-2013)
Commento su Mt 8,1-4
Gesù vuole che il lebbroso sia purificato. Lo vuole, lo desidera con tutte le sue forze. Sa bene quanto sia duro affrontare la vita nella malattia. Sa bene quanto sia tragico vagare nelle campagne come un lebbroso abbandonato da tutti, reietto, messo ai margini. Lo sa. Perciò interviene, perciò sana, purifica. Il racconto di Matteo, stringato, annuncia il ...
(continua)

 
    Riccardo Ripoli       (Omelia del 28-06-2013)
Signore, se vuoi, tu puoi sanarmi
Se dico a mio figlio di tre anni di buttarsi da una scala e apro le braccia come a fargli intendere che lo prenderò e non lo lascerò cadere, si butterà tanta è la fiducia che ha in me. Se dico a mio figliol di dieci anni di fare una cosa che a lui sembra pericolosa, come andare prendere una cosa fuori casa al buio, devo insistere perché lo faccia e poi, ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 28-06-2013)
Commento su Matteo 8,2-3
si avvicinò un lebbroso, si prostrò davanti a lui e disse: «Signore, se vuoi, puoi purificarmi». Tese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio: sii purificato!». Mt 8,2-3 Come vivere questa Parola? E' interessante soffermarci su un susseguirsi di verbi che dinamizzano il racconto e ci mettono meglio in grado di cogliere la dinamis della miracolosa g ...
(continua)

 
    Monaci Benedettini Silvestrini       (Omelia del 28-06-2013)
Lo toccò dicendo
Tutte le malattie, sia fisiche che spirituali, umiliano l'uomo, ne limitano le potenzialità e lo pongono in una situazione di bisogno urgente di un adeguato ed efficace soccorso. Alcune di esse creano ulteriore imbarazzo perché deturpano evidentemente l'immagine dell'uomo, ne sfigurano le sembianze, rendendolo sgradevole alla vista degli altri. Diventa pi ...
(continua)

 
    Monaci Benedettini Silvestrini       (Omelia del 25-06-2010)
Signore, se vuoi, puoi purificarmi
Gesù ha donato la Legge sul monte. È il discorso della Montagna del Vangelo secondo Matteo. Una piccola osservazione è giusto che venga fatta. Vi è una differenza abissale tra quanto avviene presso il Monte Sinai con Mosè e quanto invece avviene con Cristo, presso il Monte delle Beatitudini. Mosè scende dal monte, legge i Comandamenti al popolo, il pop ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 25-06-2010)

Dalla Parola del giorno Se ti dimentico, Gerusalemme, si dimentichi di me la mia destra. Mi si attacchi la lingua al palato, se lascio cadere il tuo ricordo. Come vivere questa Parola? La liturgia odierna si muove tra un evento di distruzione (saccheggio di Gerusalemme: 2Re 25,1-12) e uno di salvezza (guarigione del lebbroso: Mt 8,1-4). Al cent ...
(continua)

 
    Monaci Benedettini Silvestrini       (Omelia del 25-06-2010)
Lo toccò dicendo...
Tutte le malattie, sia fisiche che spirituali, umiliano l'uomo, ne limitano le potenzialità e lo pongono in una situazione di bisogno urgente di un adeguato ed efficace soccorso. Alcune di esse creano ulteriore imbarazzo perché deturpano evidentemente l'immagine dell'uomo, ne sfigurano le sembianze, rendendolo sgradevole alla vista degli altri. Diventa pi ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 26-06-2009)

Stupisce, e non poco, l'ammonimento di Gesù, fatto qui e altrove, a non divulgare la notizia delle guarigioni, in questo caso strabiliante, dalle malattie. Gli studiosi lo chiamano "segreto messianico", ed è un po' il leit motiv del vangelo di Marco, presente anche qui in Matteo. Gesù non ama i protagonismi, non vuole essere scambiato per un guru o un gua ...
(continua)

 
    don Luciano Sanvito       (Omelia del 26-06-2009)
Riferimento Paterno
La volontà di Gesù si realizza attraverso la manifestazione della volontà di Dio. Per questo, risanando il lebbroso, lo manda poi dal sacerdote in testimonianza di questa sintonia tra Lui e il Padre. Dietro l'operare di Gesù c'è sempre il disegno e la volontà di Dio, che Gesù vuol manifestare, e che la gente non comprende mai. Questa dicotomia tr ...
(continua)

 
    Monaci Benedettini Silvestrini       (Omelia del 26-06-2009)
“Se tu vuoi, puoi mondarmi”
La lettura odierna ci presenta la guarigione di un anonimo lebbroso che venne a prostrarsi davanti a Gesù. Nell’incontro il malato formula un grandissimo atto di fede e di fiducia in lui, ed è certo che Cristo Signore potrà guarirlo. Infatti il lebbroso dice: "se tu vuoi, puoi...". Egli fa leva sull’amore, sulla compassione di Cristo, e lo sa bene che ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 26-06-2009)
Commento su Gen 17,1-3
Dalla Parola del giorno Quando Abram ebbe novantanove anni, il Signore gli apparve e gli disse: "Io sono Dio l’Onnipotente: cammina davanti a me e sii integro. Porrò la mia alleanza tra me e te e ti renderò molto, molto numeroso." Come vivere questa Parola? È un momento importante nella storia della salvezza. Dio promette a un uomo quasi centenario ...
(continua)

 
    a cura dei Carmelitani       (Omelia del 26-06-2009)
Commento Matteo 8,1-4
1) Preghiera Dona al tuo popolo, o Padre, di vivere sempre nella venerazione e nell’amore per il tuo santo nome, poiché tu non privi mai della tua guida coloro che hai stabilito sulla roccia del tuo amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo... 2) Lettura Dal Vangelo secondo Matteo 8,1-4 Quando Gesù fu sceso dal monte, molta folla lo ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 27-06-2008)

Gesù usa il miracolo con parsimonia e pudore: teme l'uso distorto di questo strumento, e ha perfettamente ragione. Il miracolo porta con sé un'insanabile ambiguità, nasconde dietro il prodigio il significato profondo del gesto, rischia di lasciare stupiti, senza suscitare la fede. Simili a coloro che chiedono favori e raccomandazioni ai potenti, molti cri ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 27-06-2008)
Commento su 2 Re 25,12
Dalla Parola del giorno "Il capo delle guardie lasciò alcuni fra i più poveri del paese come vignaioli e come campagnoli." Come vivere questa Parola? Nella sua tormentata storia, il popolo eletto rasenta più volte il baratro del totale annientamento. Nonostante i richiami dei profeti e la documentata assistenza di Dio, si cede ripetutamente alla tent ...
(continua)

 
    Monaci Benedettini Silvestrini       (Omelia del 27-06-2008)
Non sono venuto per chiamare i giusti ma i peccatori
Sedecia, posto capo di Gerusalemme da Nabucodonosor, al posto di Joiachim, si ribella. Il re di Babilonia diviene furibondo. Prepara una seconda invasione della Palestina, stringendo per due anni di assedio Gerusalemme. La città è affamata... Sedecia con la sua famiglia e la nobiltà pensa di mettersi in salvo uscendo di notte dalla città con parte dell'e ...
(continua)

 
    a cura dei Carmelitani       (Omelia del 27-06-2008)

1) Preghiera Dona al tuo popolo, o Padre, di vivere sempre nella venerazione e nell'amore per il tuo santo nome, poiché tu non privi mai della tua guida coloro che hai stabilito sulla roccia del tuo amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo... 2) Lettura del Vangelo Dal Vangelo secondo Matteo 8,1-4 Quando Gesù fu sceso dal monte, molta ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 29-06-2007)

Dalla Parola del giorno Signore, se vuoi tu puoi sanarmi. E Gesù stese la mano e lo toccò: Lo voglio: sii guarito. Come vivere questa Parola? Gesù è appena sceso dal monte dove ha spezzato alla gente il Pane delle verità più alte: quelle più consolanti ma anche impegnative per lasciarci salvare. Tanta gente fa da sfondo alla scena a cui ora assis ...
(continua)

 
    mons. Vincenzo Paglia       (Omelia del 29-06-2007)

Gesù ha parlato sul monte, davanti a una grande folla. E' stato un discorso lungo, iniziato capovolgendo regole e consuetudini. Ha chiamato beati i poveri, gli afflitti, i miti e quelli che hanno fame e sete di giustizia. Ora scende dalla montagna e continua a guardare con commozione e simpatia la gente che gli si stringe attorno come alla ricerca di un pas ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 30-06-2006)
Commento su 2Re 25,11-12
Dalla Parola del giorno Nabuzardàn capo delle guardie deportò il resto del popolo che era stato lasciato in città, quanti erano passati disertori al re di Babilonia e il resto della moltitudine. Il capo delle guardie lasciò alcuni fra i più poveri del paese come vignaioli e come campagnoli. Come vivere questa Parola? Gerusalemme, la città bella ch ...
(continua)

 
    Monaci Benedettini Silvestrini       (Omelia del 30-06-2006)
Se tu vuoi, puoi mondarmi
La lettura odierna ci presenta la guarigione di un anonimo lebbroso che venne a prostrarsi davanti a Gesù. Nell'incontro il malato formula un grandissimo atto di fede e di fiducia in lui, ed è certo che Cristo Signore potrà guarirlo. Infatti il lebbroso dice: "se tu vuoi, puoi". Egli fa leva sull'amore, sulla compassione di Cristo, e lo sa bene che l'amor ...
(continua)

 
    don Luciano Sanvito       (Omelia del 30-06-2006)
Insegna ciò che ti ho insegnato
Dal fatto al segno: ecco il passaggio richiesto dall'episodio in questione; e il richiamo a porre anche per noi, nei nostri fatti già fatti e finiti, la resuscitazione ad opera del segno. Un fatto in sè, fatto, si conclude, pur bella opera che sia: fatto e finito. Un fatto insignito del segno, diventa una occasione di insegnamento, di lasciare e porre un ...
(continua)

 
    mons. Vincenzo Paglia       (Omelia del 30-06-2006)

Gesù ha parlato sul monte, davanti a una grande folla. E' stato un discorso lungo, iniziato capovolgendo regole e consuetudini. Ha chiamato beati i poveri, gli afflitti, i miti e quelli che hanno fame e sete di giustizia. Ora scende dalla montagna e continua a guardare con commozione e simpatia la gente che gli si stringe attorno come alla ricerca di un pas ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 24-06-2005)

Dalla Parola del giorno Gesù stese la mano e disse: «Lo voglio, sii sanato» Come vivere questa Parola? Sceso dal monte dove ha proclamato le Beatitudini del Regno all'interno del discorso della montagna, Gesù è, co-me sempre, seguito da molta folla. Ciò che colpisce è l'improvviso accostarsi a Lui di un lebbroso e quel suo chie-dere di essere gua ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 24-06-2004)
Commento Matteo 8,1-4
Dalla Parola del giorno Chiunque ascolta le mie parole e le mette in pratica è simile a un uomo saggio che ha costruito sulla roccia. Come vivere questa parola? (Ci riferiamo al vangelo di ieri per non perdere la preziosità del messaggio conclusivo di tutto il "discorso della montagna".) L'immagine della casa costruita sulla roccia è usata da Gesù ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 28-06-2002)

Dalla Parola del giorno Se ti dimentico Gerusalemme, si paralizzi la mia destra; mi si attacchi la lingua al palato, se lascio cadere il tuo ricordo. Come vivere questa Parola? La liturgia odierna si muove tra un evento di distruzione (saccheggio di Gerusalemme: 2 Re 25,1-12) e uno di salvezza (guarigione del lebbroso: Mt 8,1-4). Al centro, il bellissim ...
(continua)

 
  SANTI PIETRO E PAOLO APOSTOLI (Messa della Vigilia) > Vai direttamente alle OMELIE 
Grado della Celebrazione: SOLENNITA'
Colore liturgico: Rosso
Scheda Agiografica: SANTI PIETRO E PAOLO APOSTOLI (Messa della Vigilia)
S0629A ;

PIETRO, scelto da Cristo a fondamento dell’edificio ecclesiale, clavigero del Regno dei cieli (Mt 16, 13-19), pastore del gregge santo (Gv 21, 15-17), confermatore dei fratelli (Lc 22, 32), è nella sua persona e nei suoi successori il segno visibile dell’unità e della comunione nella fede e nella carità.
PAOLO, cooptato nel collegio apostolico dal Cristo stesso sulla via di Damasco (At 9, 1-16), strumento eletto per portare il suo nome davanti ai popoli (At 9,15), è il più grande missionario di tutti i tempi, l’avvocato dei pagani, l’apostolo delle genti, colui che insieme a Pietro fa risuonare il messaggio evangelico nel mondo mediterraneo. Entrambi gli apostoli «sigillarono con il martirio a Roma, verso l’anno 67, la loro testimonianza al Maestro. La «Depositio martyrum» (354) ne riferisce la solennità il 29 giugno.

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Antifona d'ingresso
Pietro, apostolo, e Paolo, dottore delle genti,
hanno insegnato a noi la tua legge, Signore.

Si dice il Gloria.


Colletta
Signore Dio nostro,
che nella predicazione dei santi apostoli Pietro e Paolo
hai dato alla Chiesa le primizie della fede cristiana,
per loro intercessione vieni in nostro aiuto
e guidaci nel cammino della salvezza eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

 
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Prima lettura

 

At 3,1-10
Quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, àlzati e cammina!

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, Pietro e Giovanni salivano al tempio per la preghiera delle tre del pomeriggio. Qui di solito veniva portato un uomo, storpio fin dalla nascita; lo ponevano ogni giorno presso la porta del tempio detta Bella, per chiedere l’elemosina a coloro che entravano nel tempio.
Costui, vedendo Pietro e Giovanni che stavano per entrare nel tempio, li pregava per avere un’elemosina. Allora, fissando lo sguardo su di lui, Pietro insieme a Giovanni disse: «Guarda verso di noi». Ed egli si volse a guardarli, sperando di ricevere da loro qualche cosa.
Pietro gli disse: «Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, àlzati e cammina!». Lo prese per la mano destra e lo sollevò.
Di colpo i suoi piedi e le caviglie si rinvigorirono e, balzato in piedi, si mise a camminare; ed entrò con loro nel tempio camminando, saltando e lodando Dio.
Tutto il popolo lo vide camminare e lodare Dio e riconoscevano che era colui che sedeva a chiedere l’elemosina alla porta Bella del tempio, e furono ricolmi di meraviglia e stupore per quello che gli era accaduto.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 18

Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio.

I cieli narrano la gloria di Dio,
l’opera delle sue mani annuncia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il racconto
e la notte alla notte ne trasmette notizia.

Senza linguaggio, senza parole,
senza che si oda la loro voce,
per tutta la terra si diffonde il loro annuncio
e ai confini del mondo il loro messaggio.

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Seconda lettura

Gal 1,11-20
Dio mi scelse fin dal seno di mia madre.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati

Fratelli, vi dichiaro che il Vangelo da me annunciato non segue un modello umano; infatti io non l’ho ricevuto né l’ho imparato da uomini, ma per rivelazione di Gesù Cristo.
Voi avete certamente sentito parlare della mia condotta di un tempo nel giudaismo: perseguitavo ferocemente la Chiesa di Dio e la devastavo, superando nel giudaismo la maggior parte dei miei coetanei e connazionali, accanito com’ero nel sostenere le tradizioni dei padri.
Ma quando Dio, che mi scelse fin dal seno di mia madre e mi chiamò con la sua grazia, si compiacque di rivelare in me il Figlio suo perché lo annunciassi in mezzo alle genti, subito, senza chiedere consiglio a nessuno, senza andare a Gerusalemme da coloro che erano apostoli prima di me, mi recai in Arabia e poi ritornai a Damasco.
In seguito, tre anni dopo, salii a Gerusalemme per andare a conoscere Cefa e rimasi presso di lui quindici giorni; degli apostoli non vidi nessun altro, se non Giacomo, il fratello del Signore. In ciò che vi scrivo – lo dico davanti a Dio – non mentisco.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Gv 21,17)
Alleluia, alleluia.
Signore, tu conosci tutto;
tu sai che ti voglio bene.
Alleluia.

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Vangelo

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Gv 21,15-19
Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecore.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

[Dopo che si fu manifestato risorto ai suoi discepoli,] quand’ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli».
Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore».
Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio.
E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Si dice il Credo.

Gesù nel Vangelo viene riconosciuto da Pietro come il Messia. Chiediamo al Padre di rendere anche noi capaci di riconoscere in Gesù il salvatore del mondo, l’inviato di Dio e Signore della nostra vita.
Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

1. Perché la Chiesa non mostri al mondo soltanto le rughe di un’organizzazione terrena, ma lasci intravedere una comunità operosa di discepoli fedeli al Signore Gesù. Preghiamo.
2. Per il Papa, perché sappia aprirsi all’azione dello Spirito al fine di essere pastore e guida della Chiesa che Gesù gli ha affidato. Preghiamo.
3. Perché i cristiani sappiano incarnare la logica del vangelo, vivendo con sobrietà e aderendo ai valori della carità, dell’unità, della responsabilità. Preghiamo.
4. Per i battezzati che oggi sono privi del sostegno della fede, perché incontrino cristiani veri e credibili, innamorati di Gesù Cristo, che li richiamino alla possibilità di una autentica conversione. Preghiamo.
5. Per la nostra comunità, perché rimanga unita anche quando la croce ferisce e prova la fede, testimoniando l’amore per il Signore anche nelle difficoltà. Preghiamo.

O Padre, tu sai come siamo attaccati alle nostre cose, ai nostri progetti, al nostro individualismo. Dacci una fede autentica e sincera, affinché sappiamo edificare la tua Chiesa, vivendo da fratelli, nell’obbedienza alla tua volontà e nella logica del tuo amore. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
Deponiamo i nostri doni sul tuo altare, o Signore,
celebrando con gioia la solennità
dei santi apostoli Pietro e Paolo
e, se temiamo per la povertà dei nostri meriti,
fa’ che ci rallegriamo
per la grandezza della tua misericordia.
Per Cristo nostro Signore.


PREFAZIO
La duplice missione di Pietro e di Paolo nella Chiesa

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Oggi ci dai la gioia di celebrare i due santi apostoli:
Pietro, che per primo confessò la fede nel Cristo,
Paolo, che illuminò le profondità del mistero;
il pescatore di Galilea,
che costituì la Chiesa delle origini con i giusti d’Israele,
il maestro e dottore,
che annunciò la salvezza a tutte le genti.
In modi diversi
hanno radunato l’unica famiglia di Cristo
e, associati nella venerazione del popolo cristiano,
condividono la stessa corona di gloria.
E noi,
insieme agli angeli e ai santi,
cantiamo senza fine
l’inno della tua gloria: Santo, ...


Antifona alla comunione
«Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?».
«Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». (Gv 21,15.17)


Preghiera dopo la comunione
Con la forza di questi divini sacramenti
sostieni, o Signore, i tuoi fedeli,
che hai illuminato con la dottrina degli apostoli.
Per Cristo nostro Signore.

(Si può utilizzare la formula della benedizione solenne)

Dio onnipotente, che ha fondato la Chiesa
sulla fede dell’apostolo Pietro,
vi renda saldi nell’adesione a Cristo
e vi colmi della sua benedizione. R. Amen.

Dio, che ci ha illuminato con la predicazione di san Paolo,
vi insegni con l’esempio dell’apostolo
a condurre a Cristo i fratelli. R. Amen.

Pietro con il potere delle chiavi,
Paolo con la sua parola intercedano per noi
e ci accompagnino a quella patria
che essi hanno raggiunto
con il martirio della croce e della spada. R. Amen.

E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio e Spirito Santo,
discenda su di voi e con voi rimanga sempre. R. Amen.



O M E L I E
a cura di
Qumran2.net


    don Michele Cerutti       (Omelia del 28-06-2024)
Quando penso che sia finita è proprio allora che comincia la salita
Antonello Venditti, nella sua canzone "Che fantastica storia è la vita", ha veramente ragione. Pietro lo sperimenta perché si trova rinchiuso nella tristezza del suo peccato ovvero aver rinnegato il Maestro che lo ha condotto per mano a conoscere il vero volto del Padre. Davanti alla prova estrema, del riconoscerlo davanti agli uomini, nel momento della C ...
(continua)

 
    don Carlo Occelli       (Omelia del 29-06-2023)
Commento al Vangelo 29 giugno 2023
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(continua)

 
    don Giampaolo Centofanti       (Omelia del 29-06-2023)

Di fronte a queste parole di Gesù qualcuno potrebbe osservare che anche altre religioni durano da lunghissimo tempo. Ma in realtà lì si tratta di aree di pensiero molto fluide, senza interpretazioni univoche, certe. Nella Chiesa Cattolica alcune verità essenziali non sono mai mutate. Solo un miracolo può consentire questo. Voi chi dite che io sia? Beat ...
(continua)

 
    don Domenico Bruno       (Omelia del 29-06-2022)
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    IlCenacoloWebTv       (Omelia del 29-06-2022)
Santi Pietro e Paolo - Commento al Vangelo
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    don Nicola Salsa       (Omelia del 29-06-2022)
La chiesa fondata su Cristo (Mt 16,13-19)
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    don Carlo Occelli       (Omelia del 29-06-2021)
Commento al Vangelo 29 giugno 2021
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(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 29-06-2015)
Commento su Mt 16,15-17
"Ma voi, chi dite che io sia?". Rispose Simon Pietro: "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente". E Gesù gli disse: "Beato sei tu,..." Mt 16,15-17 Come vivere questa Parola? Dopo un po' di tempo passato insieme, siamo ad una svolta. Gesù chiede con umiltà ai discepoli che cosa hanno capito di Lui, che cosa pensano di Lui! Essere riconosciuto è il d ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 29-06-2013)
Commento su Mt 16,13-19
Oggi la Chiesa celebra in un'unica festa Pietro e Paolo, le colonne che diedero la loro vita nell'annuncio del vangelo e che insieme morirono a Roma. Viviamo in profonda comunione e senso di gratitudine con chi ci diede il Cristo. Pietro e Paolo, così unici, così diversi, così simili. Unici perché hanno sperimentato la vicinanza di Cristo, la sua compa ...
(continua)

 
    Riccardo Ripoli       (Omelia del 29-06-2013)
Voi chi dite che io sia?
Anche il più ateo degli atei si sarà certamente interrogato, almeno una volta nella vita, su chi sia Gesù. E' certamente un personaggio storico, una persona sulla quale sono stati scritti moltissimi libri, uno che ha fatto vedere la morale da un'ottica diversa, che ha fornito dei principi applicabili ancora oggi a duemila anni di distanza. Ma per noi, per ...
(continua)

 
    Monaci Benedettini Silvestrini       (Omelia del 29-06-2013)
Santi Pietro e Paolo
Se fossimo ignari della grazia e della forza ineffabile dello Spirito Santo, ci verrebbe spesso da discutere e disapprovare persino, le scelte di Dio e quelle di Cristo. Chi di noi, volendo instaurare un Regno, diffondere a tutto il mondo una dottrina nuova, chiamare per questo testimoni ferventi ed audaci, avrebbe pensato di circondarsi di rozzi pescatori.. ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 29-06-2012)
Commento su Matteo 16,13-19
La Chiesa celebra con solennità, oggi, Pietro e Paolo, le colonne. Degli apostoli sono certamente stati i più significativi e i più importanti: per le loro vicende, per la loro fede, per il loro comune destino. È bellissimo il fatto che oggi la Chiesa celebri insieme due santi così diversi eppure così simili nell'esperienza di fede. Diversi per formaz ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 29-06-2012)
Commento su Seconda Timoteo 4,18
Il Signore mi libererà da ogni male e mi porterà in salvo nei cieli, nel suo regno; a lui la gloria nei secoli dei secoli. 2Tm 4,18 Come vivere questa Parola? Pietro e Paolo, due storia profondamente diverse per natali cultura temperamento modalità di incontro con il Signore, ma qualcosa di sostanziale li accomuna: la passione per Cristo. Le letture o ...
(continua)

 
    don Luciano Sanvito       (Omelia del 29-06-2010)
" 2 x 3 = 6 "
" 2... " Il numero degli Apostoli come fondanti la Chiesa: Pietro e Paolo. I soggetti in questione nel nostro riferimento della fede cristiana. "... x... " In relazione tra loro e tra un'altra realtà fuori da loro: la relazione di intimità e correlazione interna e profonda; in sintonia poi con la realtà esterna a loro, che li apre a una relazione s ...
(continua)

 
    Wilma Chasseur       (Omelia del 29-06-2008)
"Non ho niente ma quello che ho te lo do: in nome di Gesù, cammina!"
Oggi la Chiesa celebra le colonne su cui è stata fondata: i santi Pietro e Paolo. Festa antichissima che si celebrava già quando ancora non esisteva la solennità del Natale. Già nel terzo secolo si celebrava a Roma, il 29 giugno, la memoria dei Santi Pietro e Paolo. Ricordiamo dunque Pietro il pescatore e Paolo il persecutore. O meglio: Simone il pescat ...
(continua)

 
    don Marco Pratesi       (Omelia del 29-06-2008)
Nel Nome di Gesù Cristo, àlzati!
«Guarite gli infermi e dite loro: "Il regno di Dio è vicino a voi"» (Lc 10,9). Il capitolo 3 degli Atti racconta la messa in opera di questo mandato di Gesù: lo storpio viene risanato (vv. 1-10) e successivamente Pietro tiene un discorso nel portico di Salomone (vv. 11-26). Parola e azione, evangelo e guarigione non sono separati nell'esperienza di Gesù ...
(continua)

 
    mons. Vincenzo Paglia       (Omelia del 29-06-2006)

Gli apostoli che avevano abbandonato le loro reti per diventare pescatori di uomini (Lc 5,10), tornano a essere pescatori di pesci. E ora, quando Gesù appare, senza che lo riconoscano, si ripete la scena dell'inizio. Anche questa volta hanno pescato invano per tutta la notte. È l'esperienza di un lavoro senza frutti, l'esperienza di pensieri, di preoccupaz ...
(continua)

 
    don Roberto Rossi       (Omelia del 00-00-0000)
I santi Apostoli, fondamento della fede e della Chiesa
Questa domenica ci porta a celebrare quello che sempre ricordiamo il 29 giugno: la solennità dei Santi Pietro e Paolo, colonne e fondamento della fede cristiana e della Chiesa. Possiamo riprendere alcuni elementi della vocazione, della vita e della missione dei due Santi. Pietro>/b> Simone era un pescatore di Betsaida, che si era più tardi stabilito a ...
(continua)