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LITURGIA
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(es. Mt 28,1-20):
Per parola:







  Giovedì della XII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari) > Vai direttamente alle OMELIE 
Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
PO124 ;
Nostro Signore si indirizza a quelli che pretendono di avere la fede. Egli dice loro senza mezzi termini che se non la mettono in pratica non entreranno nel regno dei cieli.
Cristo è chiaro, non è possibile essere più chiari di lui. Coloro che credono di guadagnare il cielo a forza di dichiarazioni, di citazioni o di preghiere, senza convinzione interiore e senza conformare la loro vita alla loro convinzione, si sbagliano di grosso. La fede non salva attraverso un semplice atto di formulazione. “La fede senza le opere è morta”, dice san Giacomo.
Io sono “credente” ma non “praticante”, dichiarano troppi cristiani. Cosa a cui rispondo: “La vostra fede è inutile. Che cosa vi offre di fondamentale? Che cosa cambia in voi?
Niente! Non si fa piacere a Dio concedendogli di esistere. Si pensa di offrirgli un fiore? Non ne ha bisogno per esistere ed essere il padrone dell’universo. Egli non sarà Dio di più o di meno. Siamo noi che saremo perdenti o vincitori”.
“Il sole splende”, voi dite. Ed è bello. Ma se vi ostinate a tenere gli occhi chiusi, o se non aprite le porte e le finestre ai suoi raggi, restate nel buio, cosa che non impedisce al sole di splendere.
“Il fuoco arde”, voi dite ancora. Ma se restate lontani, continuerete a battere i denti. A che cosa vi serve dunque dire che il sole e il fuoco esistono?
Credere in Gesù Cristo o vivere di Gesù Cristo, tutta la differenza è qui. Da lontano un fiore artificiale può ingannare. Da vicino si constata subito che gli manca una grazia fondamentale, una morbidezza, un candore. La grazia di Gesù Cristo è questo profumo e questa morbidezza, testimoni, attraverso di noi, della sua incarnazione.
Un montanaro si recò una mattina, per la prima volta nella sua vita, in città. Secondo l’usanza del suo paese, non mancò di salutare tutte le persone che incontrò. Salutò nello stesso modo i manichini delle vetrine, e fu contrariato dal loro silenzio e dalla loro rigidità.
Senza la fede praticante, noi assomigliamo assai a dei manichini.

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Antifona d'ingresso
Il Signore è la forza del suo popolo,
rifugio di salvezza per il suo consacrato.
Salva il tuo popolo, o Signore,
e benedici la tua eredità,
sii loro pastore e sostegno per sempre. (Cf. Sal 27,8-9)


Colletta
Donaci, o Signore,
di vivere sempre nel timore e nell'amore per il tuo santo nome,
poiché tu non privi mai della tua guida
coloro che hai stabilito sulla roccia del tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

 
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Prima lettura

 

2Re 24,8-17
Il re di Babilonia deportò Ioiachìn e tutti gli uomini di valore a Babilonia.

Dal secondo libro dei Re

Quando divenne re, Ioiachìn aveva diciotto anni; regnò tre mesi a Gerusalemme. Sua madre era di Gerusalemme e si chiamava Necustà, figlia di Elnatàn. Fece ciò che è male agli occhi del Signore, come aveva fatto suo padre.
In quel tempo gli ufficiali di Nabucodònosor, re di Babilonia, salirono a Gerusalemme e la città fu assediata. Nabucodònosor, re di Babilonia, giunse presso la città mentre i suoi ufficiali l’assediavano. Ioiachìn, re di Giuda, uscì incontro al re di Babilonia, con sua madre, i suoi ministri, i suoi comandanti e i suoi cortigiani; il re di Babilonia lo fece prigioniero nell’anno ottavo del suo regno.
Asportò di là tutti i tesori del tempio del Signore e i tesori della reggia; fece a pezzi tutti gli oggetti d’oro che Salomone, re d’Israele, aveva fatto nel tempio del Signore, come aveva detto il Signore. Deportò tutta Gerusalemme, cioè tutti i comandanti, tutti i combattenti, in numero di diecimila esuli, tutti i falegnami e i fabbri; non rimase che la gente povera della terra.
Deportò a Babilonia Ioiachìn; inoltre portò in esilio da Gerusalemme a Babilonia la madre del re, le mogli del re, i suoi cortigiani e i nobili del paese. Inoltre tutti gli uomini di valore, in numero di settemila, i falegnami e i fabbri, in numero di mille, e tutti gli uomini validi alla guerra, il re di Babilonia li condusse in esilio a Babilonia.
Il re di Babilonia nominò re, al posto di Ioiachìn, Mattanìa suo zio, cambiandogli il nome in Sedecìa.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 78

Salvaci, Signore, per la gloria del tuo nome.

O Dio, nella tua eredità sono entrate le genti:
hanno profanato il tuo santo tempio,
hanno ridotto Gerusalemme in macerie.
Hanno abbandonato i cadaveri dei tuoi servi
in pasto agli uccelli del cielo,
la carne dei tuoi fedeli agli animali selvatici.

Hanno versato il loro sangue come acqua
intorno a Gerusalemme
e nessuno seppelliva.
Siamo divenuti il disprezzo dei nostri vicini,
lo scherno e la derisione di chi ci sta intorno.
Fino a quando sarai adirato, Signore: per sempre?
Arderà come fuoco la tua gelosia?

Non imputare a noi le colpe dei nostri antenati:
presto ci venga incontro la tua misericordia,
perché siamo così poveri!
Aiutaci, o Dio, nostra salvezza,
per la gloria del tuo nome;
liberaci e perdona i nostri peccati
a motivo del tuo nome.

Canto al Vangelo (Gv 14,23)
Alleluia, alleluia.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.
Alleluia.

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Vangelo

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Mt 7,21-29
La casa costruita sulla roccia e la casa costruita sulla sabbia.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. In quel giorno molti mi diranno: “Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demòni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi?”. Ma allora io dichiarerò loro: “Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l’iniquità!”.
Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».
Quando Gesù ebbe terminato questi discorsi, le folle erano stupite del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come i loro scribi.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Fratelli, preghiamo il Padre, perché ci doni la fedeltà e la coerenza necessarie per costruire la nostra casa sulla roccia, dicendo:
Guida, Padre, il nostro cammino.

- Per il popolo di Dio, perché la frequenza ai sacramenti e l'obbedienza al vangelo siano stabile fondamento della sua missione nel mondo. Preghiamo.
- Per i giovani, perché lo Spirito susciti in molti di loro la forza di corrispondere alla chiamata al sacerdozio e alla vita religiosa. Preghiamo.
- Per i giovani sposi, perché fondino la loro unione sulla grazia del sacramento ricevuto e sulla ricerca di una comunione perfetta nello spirito e nel corpo. Preghiamo.
- Per quanti sono in ricerca della verità, perché la lealtà verso se stessi e il desiderio di realizzarsi li spinga ad avvicinarsi al Cristo redentore. Preghiamo.
- Per noi qui riuniti in assemblea, perché non basiamo la costruzione del futuro sulle nostre buone intenzioni, ma sull'adesione a Cristo presente nell'eucaristia e nella Chiesa. Preghiamo.
- Per chi è senza casa.
- Per le famiglie della nostra parrocchia.

O Dio, che ami e proteggi chi compie la tua volontà, non guardare alla nostra debolezza, ma alla sincerità del nostro impegno a completare l'opera della tua creazione. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Questo sacrificio di espiazione e di lode
ci purifichi e ci rinnovi, o Signore,
perché i nostri pensieri e le nostre azioni
siano conformi alla tua volontà.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona alla comunione
Gli occhi di tutti sono rivolti a te in attesa e
tu dai loro il cibo a tempo opportuno. (Sal 144,15)

Oppure:
«Io sono il buon pastore e do la mia vita per le pecore»,
dice il Signore. (Cf. Gv 10,115.15)


Preghiera dopo la comunione
O Padre, che ci hai rinnovati
con il santo Corpo e il prezioso Sangue del tuo Figlio,
fa' che l'assidua celebrazione dei divini misteri
ci ottenga la pienezza della redenzione.
Per Cristo nostro Signore.



O M E L I E
a cura di
Qumran2.net


    Missionari della Via       (Omelia del 27-06-2024)

«Non chiunque mi dice: "Signore, Signore", entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli». Queste parole del Signore ci portano ad interrogarci seriamente sul nostro essere cristiani. Può capitare, e non di rado, di pregare con regolarità il Rosario, di fare novene, di partecipare alla S. Messa, di fare piccoli ...
(continua)

 
    don Domenico Bruno       (Omelia del 27-06-2024)
Il nostro audio quotidiano
Visita www.annunciatedaitetti.it La nostra missione continua con altri formati anche su: Instagram Facebook Telegram dove troverai anteprime e contenuti esclusivi. Abbiamo anche una WebTv Ascolta tutti i nostri podcast e gli altri progetti: clicca qui  Per ascoltare il commento qui sotto, clicca play! SE QUESTO SERVIZIO AL VANGELO CREDI SIA ...
(continua)

 
    don Giampaolo Centofanti       (Omelia del 27-06-2024)

Gesù fa sentire ogni persona compresa, amata, ma anche aiuta ciascuno, con discrezione, a crescere. Lui perdona tutto, porterà in paradiso a suo tempo perdonando tutto, basta accettare la sua misericordia. Ma se una persona qui sulla terra non cerca di accogliere la grazia che le viene donata la sua vita si spegne, diventa fragile, le cose che vive rischia ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 27-06-2024)
Commento su Mt 7,21-29
Come vivere questa Parola? "Non chi dice... ma chi fa...". Il Signore Gesù pronuncia queste parole al termine del discorso della montagna in cui ha delineato il profilo del cristiano. In un altro passo Gesù dice: "Va' e anche tu fa lo stesso". La Parola che abbiamo ascoltato ieri ci ricordava "dai loro frutti li riconoscerete". È chiaro dunque: il cristi ...
(continua)

 
    IlCenacoloWebTv       (Omelia del 27-06-2024)
Giovedì - XII del Tempo Ordinario - Commento al Vangelo - Mt 7,21-29
segui la WebTv o iscriviti al MONASTERO INVISIBILE su www.ilcenacolowebtv.it ...
(continua)

 
    don Fabio Zaffuto       (Omelia del 25-06-2020)
Fai "u'saggiu!" Video commento su Mt 7,21-29
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(continua)

 
    don Nicola Salsa       (Omelia del 25-06-2020)
Casa sulla sabbia, Casa sulla roccia
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(continua)

 
    don Carlo Occelli       (Omelia del 25-06-2020)
Commento al vangelo 25 giugno 2020
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(continua)

 
    don Domenico Bruno       (Omelia del 25-06-2020)
Il nostro audio quotidiano
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    don Marco Scandelli       (Omelia del 25-06-2020)
#2minutiDiVangelo - Giovedì 25/06 - Gli "iniqui" predicano e fan prodigi, ma senza amore!
Commento al Vangelo di Giovedì 25 Giugno 2020 a cura di don Marco Scandelli (con la partecipazione straordinaria di Kasper) #2minutiDiVangelo Matteo 7,21-29 Non chi dice "Signore, Signore" entrerà nel Regno dei cieli. Ma non è che dobbiamo fare quello che dicono certi preti... gli iniqui sono coloro che fan prediche, fan prodigi e scacciano i dem ...
(continua)

 
    don Giampaolo Centofanti       (Omelia del 25-06-2020)

Gesù ci conduce in una sequela serena. Non è dunque un perfezionismo da energumeni a infonderci vita. Ma la grazia gradualmente ci aiuta a riconoscere e a liberarci di tante motivazioni fasulle del nostro agire che prima ci parevano così naturali che nemmeno ce ne avvedevamo. Difese, calcoli, protagonismi, cedono gradualmente il passo alla fiducia nella v ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 27-06-2019)
Commento su Mt 7,21
«Non chiunque mi dice: «Signore, Signore», entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.» Mt 7,21 Come vivere questa Parola? Signore, Signore è l'acclamazione liturgica di fede e di preghiera: Il Signore è il Kyrios, Dio Gesù è il Signore, è il centro della fede cristiana. Gesù è il mio Dio il mio Sig ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 28-06-2018)
Commento su Mt 7, 21
"Non chiunque mi dice Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli." Mt 7, 21 Come vivere questa Parola? L' evangelista Matteo si trova di fronte a una comunità ricca di entusiasmo e di fede. I cristiani di Corinto fanno profezie, esorcismi, miracoli nel nome del Signore, ma questo non basta. ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 23-06-2016)
Commento su Mt 7,21-29
«La casa costruita sulla roccia e la casa costruita sulla sabbia» Mt 7,21-29 Come vivere questa Parola? Gesù con molta chiarezza afferma che, se una persona non è coerente e pretende di costruire la sua vita sulla doppiezza, non entra nel regno dei cieli. E' simile ad un uomo che ha edificato la sua casa sulla sabbia: appena arriva la tempesta, la cas ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 25-06-2015)

No, non ci bastano le parole. Abbiamo bisogno di parole credibili, pronunciate da persone che vivono ciò che dicono. La folla è ammirata da Gesù perché, diversamente dagli uomini religiosi del suo tempo, fa ciò che dice. Perciò la sua parola è autorevole, ascoltata e accolta. Così per noi: non basta professarsi cristiani per esserlo davvero, non bast ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 25-06-2015)
Commento su Mt 7, 24-25
«Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mete in pratica, sarà simile ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 26-06-2014)

Anche noi siamo stupiti e anche un po' scossi. Gesù parla con autorevolezza, è evidente a tutti che sa bene di cosa parla. Leggendo ci accorgiamo che le sue parole, in questo caso, sono rivolte a noi. A noi discepoli che cerchiamo con semplicità e autenticità di vivere il vangelo, che cerchiamo di lasciare che esso porti frutto alle nostre piccole vite. ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 26-06-2014)
Commento su Mt, 7-24
"Chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia" Mt, 7-24 Come vivere questa Parola? Il cristianesimo si può definire religione dell'Ascolto. Il motivo è evidente: Gesù è il Verbo infinito, da sempre e per sempre pronunciato dal Padre, ed è in Cristo la sua visibilit ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 27-06-2013)
Commento su Mt 7,21-29
Anche noi siamo stupiti dalle parole del Maestro. Restiamo senza parole ascoltando la sua Parola. Parola impegnativa, che giudica, che scuote, che inquieta e che, pure, trabocca di verità. Parola autorevole, parola piena di buon senso. Gesù non si appella ad un ruolo, non fa valere la sua autorità: vuole convincere, non costringere. E ciò che dice, pur e ...
(continua)

 
    Riccardo Ripoli       (Omelia del 27-06-2013)
Un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia
Con i miei ragazzi parlo tantissimo, cerco sempre il dialogo attraverso lo scherzo, i piccoli lavoretti in giardino, il dialogo serale. Sono addolorato quando vedo in loro una chiusura e cerco continuamente la chiave per aprire la porta del confronto. Ci sono fasi alterne in loro, caratteri differenti, modalità di espressione diversificate e non sempre è f ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 27-06-2013)
Commento su Matteo 7,21
Non chiunque mi dice: "Signore, Signore", entrerà nel Regno dei cieli ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli Mt 7,21 Quel dire: "Signore, Signore" inserisce in un più globale insegnamento la necessità di capire e vivere questo: pregare non vuol dire spendere tante parole ma far coincidere la propria vita con la volontà di Dio che, n ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 28-06-2012)
Commento su Matteo 7,21-29
Come portare frutti, allora? Gesù conclude il suo intenso discorso con un esempio efficace: costruendo la nostra vita sulla roccia sicura della Parola di Dio che non fa crollare tutto quando siamo investiti dai marosi degli eventi. Non basta convertirsi una volta per tutte, appartenere al cristianesimo per tradizione o abitudine, lasciarsi trascinare dalla ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 28-06-2012)
Commento su Salmo 79(78),1
O Dio, nella tua eredità sono entrate le genti: hanno profanato il tuo santo tempio, hanno ridotto Gerusalemme in macerie. Sl 79(78),1 Come vivere questa Parola? Israele nella terra del suo esilio piange nel constatare la desolazione in cui è stata gettata la città santa e lo stesso tempio, dimora dell'Altissimo. Un gemito pervaso da un senso di smarri ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 23-06-2011)
Commento su Matteo 7,21
Non chiunque mi dice: "Signore, Signore", entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Mt 7,21 Come vivere questa Parola? C'è una religiosità parolaia, scriveva G. Vannucci alcuni anni fa: "Ci fu il diluvio delle acque ai tempi di Noè: oggi c'è il diluvio delle parole". Nel campo dell'informazione, delle en ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 25-06-2009)

Con Dio non si bara, non ci sono santi. È bravo e buono, ma non bonaccione. Legge nei cuori, non guarda l'apparenza, non sa che farsene delle devozioni che non portino con sé la conversione, non le vuole proprio. E Gesù ammonisce, esorta: anche noi discepoli, anche chi, fra noi, ha messo in gioco la propria vita con convinzione e forza, non è esente dal ...
(continua)

 
    don Luciano Sanvito       (Omelia del 25-06-2009)
"Operatori di iniquità?"...
"...OPERATORI DI INIQUITA'..." ................................................................. ? Come si può operare in nome di Gesù nel bene e essere poi considerati da Lui e giudicati come operatori di iniquità?!... Sì, ci dice il Vangelo: l'apparire come suoi anche nel fare, ma in effetti solo per noi e a modo e ad interesse nostro è una gra ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 25-06-2009)
Commento su Matteo 7,21
Dalla Parola del giorno Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel Regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Come vivere questa Parola? La fedeltà alla parola di Dio è il criterio discriminante in ordine alla salvezza. Solo se faccio quello che Gesù ha detto e mi dice nel suo vangelo, io permetto allo Spi ...
(continua)

 
    a cura dei Carmelitani       (Omelia del 25-06-2009)
Commento Matteo 7,21-29
1) Preghiera Dona al tuo popolo, o Padre, di vivere sempre nella venerazione e nell’amore per il tuo santo nome, poiché tu non privi mai della tua guida coloro che hai stabilito sulla roccia del tuo amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo... 2) Lettura Dal Vangelo secondo Matteo 7,21-29 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 26-06-2008)

Non bastano le parole e le invocazioni per essere riconosciuti dal Maestro. Anzi: non basta neppure essere discepoli, o profeti, o guaritori, o compiere gesti eclatanti. Gesù è tagliente, oggi, la sua parola spacca in due il nostro cuore, fa traballare le nostre pseudo-certezze. Il discepolo è colui che ascolta la parola e la vive, la mette in pratica. Ac ...
(continua)

 
    don Luciano Sanvito       (Omelia del 26-06-2008)
"Signore, Signore!..."
" SIGNORE, SIGNORE..." Le parole non corrisposte ci fanno essere degli llustri sconosciuti agli occhi di Dio. Tutto viene distrutto e rovinato alla maniera della casa costruita sulla sabbia. Le parole ascoltate messe in pratica ci fanno essere nella piena conoscenza di Dio e della sua volontà. Ecco perché il costruire la volontà di Dio non è fatt ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 26-06-2008)
Commento su 2 Re 24,17
Dalla Parola del giorno "Il re di Babilonia nominò re, al posto di Ioachin, Mattania suo zio, cambiandogli il nome in Sedecia." Come vivere questa Parola? Non tutti i re di cui parlano i libri storici della Bibbia hanno avuto un comportamento encomiabile, con il risultato di trascinare l'intera nazione nel caos politico-religioso. Quest'oggi ci viene ...
(continua)

 
    Monaci Benedettini Silvestrini       (Omelia del 26-06-2008)
La casa fondata sulla roccia
Nella storia dei regni, delle nazioni come in quella delle famiglie e della singole persone si incontrano dei periodi belli ma anche oscuri, di sofferenza e a volte di distruzione. Così avviene del Regno di Giuda che viene ridotto in cenere da Nabucodonosor che si impadronisce di Gerusalemme, distrugge tutte le sue fortificazioni, deporta il re Joiachim, la ...
(continua)

 
    a cura dei Carmelitani       (Omelia del 26-06-2008)
Commento Matteo 7,21-29
1) Preghiera Dona al tuo popolo, o Padre, di vivere sempre nella venerazione e nell'amore per il tuo santo nome, poiché tu non privi mai della tua guida coloro che hai stabilito sulla roccia del tuo amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo... 2) Lettura del Vangelo Dal Vangelo secondo Matteo 7,21-29 In quel tempo, Gesù disse ai suoi dis ...
(continua)

 
    Monaci Benedettini Silvestrini       (Omelia del 28-06-2007)
La porta del Regno
"Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli". Ieri il Signore ci ha parlato dei falsi profeti, che dobbiamo tenere lontani perché rapaci come lupi. Oggi egli cerca di operare in noi un'altra interiore purificazione; vuole liberarci dalla presunzione di una falsa religiosit ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 28-06-2007)

Dalla Parola del giorno Non chi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio. Come vivere questa Parola? Gesù chiarisce questa sua affermazione perentoria, precisando poi che alcuni si vantano dicendo di aver profetato nel suo nome, di aver scacciato i demoni e di aver compiuto miracoli. Il Signore aff ...
(continua)

 
    mons. Vincenzo Paglia       (Omelia del 28-06-2007)

Si chiude il discorso della montagna, il primo grande discorso di Gesù nel Vangelo di Matteo. Il confronto con queste pagine è decisivo. Dice Gesù: "Chi ascolta queste mie parole e le mette in pratica, può essere paragonato a un uomo saggio che costruì la sua casa sulla roccia", mentre "chi non le mette in pratica, può essere paragonato a un uomo stolt ...
(continua)

 
    Monaci Benedettini Silvestrini       (Omelia del 21-06-2007)
La preghiera al Padre
E' assurdo e blasfemo pretendere di convincere Dio, onnipotente e Signore, con la forza delle parole. Siamo ben lungi dalla preghiera, che è invece comunione di amore e vivo desiderio di conformarsi pienamente alla volontà divina. Gesù, maestro, ci insegna a rivolgersi a Dio e a chiamarlo con l'appellativo di Padre, immergendo ci così subito in una dimen ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 23-06-2005)

Dalla Parola del giorno Chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. Come vivere questa Parola? È conosciutissima la similitudine evangelica della casa sulla roccia. Ma è così forte la realtà che essa adombra da meritare sempre nuova attenzione. Anzitutto "roccia" evo ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 26-06-2003)

Dalla Parola del giorno Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Come vivere questa Parola? Pregare è indispensabile come respirare. Ma guai se pregare è un gettare al vento parole su parole quando – di fatto – esse non hanno radice nell'amore. E l'amore (ciò ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 26-06-2003)
Commento Matteo 7,21-29
Non bastano le parole e le invocazioni per essere riconosciuti dal Maestro. Anzi: non basta neppure essere discepoli o profeti o guaritori o compiere gesti eclatanti. Gesù è tagliente, oggi, la sua parola spacca in due il nostro cuore, offusca le nostre pseudo-certezze. Il discepolo è colui che ascolta la parola e la vive, la mette in pratica. L'accoglier ...
(continua)

 
    padre Lino Pedron       (Omelia del 26-06-2003)
Commento su Matteo 7, 21-29
Gesù ci insegna che la preghiera deve andare in perfetta sintonia con la pratica della vita cristiana. Se non si compie la volontà del Padre celeste, la preghiera non serve a nulla. La volontà del Padre è il suo disegno di salvezza. La preghiera richiesta da Gesù deve portare il cristiano a impegnarsi con entusiasmo e fino alla morte nell'opera della ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 27-06-2002)

Dalla Parola del giorno Chiunque ascolta queste parole e le mette in pratica è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. Come vivere questa Parola? L'esortazione è chiara: non basta ascoltare, occorre mettere in pratica. Così come non basta dire: "Signore, Signore", ma occorre fare la sua volontà. Orecchie e bocca non bastan ...
(continua)