| (Testo CEI74) 1 Titolo
1Oracolo che ebbe in visione il profeta Abacuc.
I. DIALOGO FRA IL PROFETA E IL SUO DIO
Primo lamento del profeta: la disfatta della giustizia
2Fino a quando, Signore, implorerò e non ascolti, a te alzerò il grido: «Violenza!» e non soccorri?
3Perché mi fai vedere l'iniquità e resti spettatore dell'oppressione? Ho davanti rapina e violenza e ci sono liti e si muovono contese.
4Non ha più forza la legge, nè mai si afferma il diritto. L'empio infatti raggira il giusto e il giudizio ne esce stravolto.
Primo oracolo. I Caldei flagello di Dio
5Guardate fra i popoli e osservate, inorridite e ammutolite: c'è chi compirà ai vostri giorni una cosa che a raccontarla non sarebbe creduta.
6Ecco, io faccio sorgere i Caldei, popolo feroce e impetuoso, che percorre ampie regioni per occupare sedi non sue.
7Egli è feroce e terribile, da lui esce il suo diritto e la sua grandezza.
8Più veloci dei leopardi sono i suoi cavalli, più agili dei lupi della sera. Balzano i suoi destrieri, venuti da lontano, volano come aquila che piomba per divorare.
9Tutti avanzano per la rapina. La loro faccia è infuocata come il vento d'oriente, ammassano i prigionieri come la sabbia.
10Egli dei re si fa beffe, e dei capi si ride; si fa gioco di ogni fortezza, assale una città e la conquista.
11Poi muta corso il vento: passa e paga il fio. Questa la potenza del mio Dio!
Secondo lamento del profeta: le esazioni dell'oppressore
12Non sei tu fin da principio, Signore, il mio Dio, il mio Santo? Noi non moriremo, Signore. Tu lo hai scelto per far giustizia, l'hai reso forte, o Roccia, per castigare.
13Tu dagli occhi così puri che non puoi vedere il male e non puoi guardare l'iniquità, perchè, vedendo i malvagi, taci mentre l'empio ingoia il giusto?
14Tu tratti gli uomini come pesci del mare, come un verme che non ha padrone.
15Egli li prende tutti all'amo, li tira su con il giacchio, li raccoglie nella rete, e contento ne gode.
16Perciò offre sacrifici alla sua rete e brucia incenso al suo giacchio, perchè fanno grassa la sua parte e succulente le sue vivande.
17Continuerà dunque a vuotare il giacchio e a massacrare le genti senza pietà?
| (Testo CEI2008) 1 DIALOGO TRA ABACUC E IL SIGNORE
Titolo
1 Oracolo ricevuto in visione dal profeta Abacuc.
Primo lamento: perchè l'empio domina su chi è giusto
2Fino a quando, Signore, implorerò aiuto e non ascolti, a te alzerò il grido: «Violenza!» e non salvi?
3Perché mi fai vedere l'iniquità e resti spettatore dell'oppressione? Ho davanti a me rapina e violenza e ci sono liti e si muovono contese.
4Non ha più forza la legge né mai si afferma il diritto. Il malvagio infatti raggira il giusto e il diritto ne esce stravolto.
Dio interverrà mediante i Caldei
5«Guardate fra le nazioni e osservate, resterete stupiti e sbalorditi: c'è chi compirà ai vostri giorni una cosa che a raccontarla non sarebbe creduta.
6Ecco, io faccio sorgere i Caldei, popolo feroce e impetuoso, che percorre ampie regioni per occupare dimore non sue.
7È feroce e terribile, da lui sgorgano il suo diritto e la sua grandezza.
8Più veloci dei leopardi sono i suoi cavalli, più agili dei lupi di sera. Balzano i suoi cavalieri, sono venuti da lontano, volano come aquila che piomba per divorare.
9Tutti, il volto teso in avanti, avanzano per conquistare. E con violenza ammassano i prigionieri come la sabbia.
10Si fa beffe dei re, e dei capi se ne ride; si fa gioco di ogni fortezza: l'assedia e la conquista.
11Poi muta corso come il vento e passa oltre: si fa un dio della propria forza!».
Secondo lamento: Dio governa gli uomini in modo iniquo?
12Non sei tu fin da principio, Signore, il mio Dio, il mio Santo? Noi non moriremo! Signore, tu lo hai scelto per far giustizia, l'hai reso forte, o Roccia, per punire.
13Tu dagli occhi così puri che non puoi vedere il male e non puoi guardare l'oppressione, perché, vedendo i perfidi, taci, mentre il malvagio ingoia chi è più giusto di lui?
14Tu tratti gli uomini come pesci del mare, come animali che strisciano e non hanno padrone.
15Egli li prende tutti all'amo, li pesca a strascico, li raccoglie nella rete, e contento ne gode.
16Perciò offre sacrifici alle sue sciàbiche e brucia incenso alle sue reti, perché, grazie a loro, la sua parte è abbondante e il suo cibo succulento.
17Continuerà dunque a sguainare la spada e a massacrare le nazioni senza pietà?
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