| (Testo CEI74) 19 Settimo contrappasso: il Mar Rosso
1Sugli empi si riversò sino alla fine uno sdegno implacabile, perché Dio prevedeva anche il loro futuro,
2che cioè, dopo aver loro permesso di andarsene e averli fatti in fretta partire, cambiato proposito, li avrebbero inseguiti.
3Mentre infatti erano ancora occupati nei lutti e piangevano sulle tombe dei morti, presero un'altra decisione insensata, e inseguirono come fuggitivi coloro che gia avevan pregato di partire.
4Li spingeva a questo punto estremo un meritato destino, che li gettò nell'oblio delle cose avvenute, perché colmassero la punizione, che ancora mancava ai loro tormenti,
5e mentre il tuo popolo intraprendeva un viaggio straordinario, essi incorressero in una morte singolare.
6Tutta la creazione assumeva da capo, nel suo genere, nuova forma, obbedendo ai tuoi comandi, perché i tuoi figli fossero preservati sani e salvi.
7Si vide la nube coprire d'ombra l'accampamento, terra asciutta apparire dove prima c'era acqua, una strada libera aprirsi nel Mar Rosso e una verdeggiante pianura in luogo dei flutti violenti;
8per essa passò tutto il tuo popolo, i protetti della tua mano, spettatori di prodigi stupendi.
9Come cavalli alla pastura, come agnelli esultanti, cantavano inni a te, Signore, che li avevi liberati.
10Ricordavano ancora i fatti del loro esilio, come la terra, invece di bestiame, produsse zanzare, come il fiume, invece di pesci, riversò una massa di rane.
11Più tardi videro anche una nuova produzione di uccelli, quando, spinti dall'appetito, chiesero cibi delicati;
12poiché, per appagarli, salirono dal mare le quaglie.
L'Egitto più colpevole di Sodoma
13Sui peccatori invece caddero i castighi non senza segni premonitori di fulmini fragorosi; essi soffrirono giustamente per la loro malvagità, avendo nutrito un odio tanto profondo verso lo straniero.
14Altri non accolsero ospiti sconosciuti; ma costoro ridussero schiavi ospiti benemeriti.
15Non solo: ci sarà per i primi un giudizio, perché accolsero ostilmente dei forestieri;
16ma quelli, dopo averli festosamente accolti, poi, quando gia partecipavano ai loro diritti li oppressero con lavori durissimi.
17Furono perciò colpiti da cecità, come lo furono i primi alla porta del giusto, quando avvolti fra tenebre fitte ognuno cercava l'ingresso della propria porta.
Una nuova armonia
18Difatti gli elementi scambiavano ordine fra loro, come le note di un'arpa variano la specie del ritmo, pur conservando sempre lo stesso tono. E proprio questo si può dedurre dalla attenta considerazione degli avvenimenti:
19animali terrestri divennero acquatici, quelli che nuotavano passarono sulla terra.
20Il fuoco rafforzò nell'acqua la sua potenza e l'acqua dimenticò la sua proprietà naturale di spegnere.
21Le fiamme non consumavano le carni di animali gracili, che vi camminavano dentro, né scioglievano quella specie di cibo celeste, simile alla brina e così facile a fondersi.
Conclusione
22In tutti i modi, o Signore, hai magnificato e reso glorioso il tuo popolo e non l'hai trascurato assistendolo in ogni tempo e in ogni luogo.
| (Testo TILC) 19 Il passaggio del mar Rosso
1Invece contro gli Egiziani Dio intervenne senza pietà; nella sua collera non usò mezze misure perché li conosceva bene e sapeva quello che avrebbero fatto.
2Infatti, dopo aver dato agli Ebrei il permesso di andarsene e dopo averli fatti partire in fretta, cambiarono parere e li inseguirono.
3Erano ancora in lutto e piangevano sulle tombe dei loro morti, quando furono sedotti da un nuovo progetto assurdo: essi che avevano pregato gli Ebrei di andarsene e li avevano fatti partire, ora invece decisero di inseguirli come se questi fossero scappati.
4Un meritato destino li spingeva a questo gesto e faceva loro dimenticare quel che avevano passato. Erano stati castigati, ma non in misura adeguata, e ora essi stessi portavano al colmo questo loro castigo.
5Mentre il tuo popolo viveva un viaggio straordinario, quelli trovavano una morte inaudita.
6Dio modellava di nuovo tutta la creazione nei suoi vari elementi e ogni cosa ubbidiva ai suoi comandi per custodire i tuoi figli sani e salvi.
7Si poteva vedere la nube coprire d'ombra l'accampamento, la terra asciutta apparire là dove prima c'era acqua, una strada libera aprirsi in mezzo al mar Rosso e una pianura verdeggiante sorgere al posto dei flutti violenti.
8Di là poté passare il popolo tutto intero. Protetti dalla tua mano, erano spettatori di prodigi stupendi.
9Correvano qua e là come cavalli al pascolo e saltavano come agnelli e cantavano inni a te, Signore, perché li avevi liberati.
10Ricordavano bene quel che era accaduto quando erano schiavi: allora, al posto di animali, la terra diede zanzare e al posto dei pesci il Nilo riversò rane in gran quantità.
11Più tardi videro una nuova specie di uccelli, quando, spinti dalla gola, chiesero cibi delicati.
12Allora dal mare vennero le quaglie e questo fu un ammonimento per il tuo popolo.
Gli Egiziani hanno odiato gli Ebrei
13Il castigo si abbatté su quei malvagi solo quando furono ammoniti da fulmini fragorosi. Giustamente essi dovettero soffrire per la loro cattiveria, perché avevano avuto un odio viscerale contro gli stranieri.
14Un tempo gli abitanti di Sodoma non avevano accolto ospiti sconosciuti. Ma gli Egiziani ridussero addirittura schiavi quegli stranieri che erano i loro benefattori.
15Non solo i primi meritano un castigo perché ricevettero gli stranieri con tanta cattiveria.
16Ma anche gli altri. Essi infatti prima fecero festa, accolsero questi stranieri come concittadini, e poi li schiacciarono obbligandoli a lavori forzati.
17Per questo furono accecati come gli abitanti di Sodoma sull'uscio di Lot, uomo giusto: quando, immersi in fitte tenebre, ciascuno cercava di raggiungere la propria casa.
Nel mondo Dio crea una nuova armonia
18Gli elementi che compongono il mondo si scambiavano tra di loro come sull'arpa le diverse note variano il discorso musicale, pur conservando sempre la loro tonalità. Questo appare chiaro a chi considera con attenzione quel che è capitato.
19Gli abitanti della terra divennero come pesci, e le rane del Nilo camminarono sulla terra,
20nell'acqua il fuoco poté aumentare la sua potenza e l'acqua dimenticò la sua proprietà di spegnere il fuoco.
21Le fiamme non consumavano le carni di animali fragili che si trovavano in mezzo al fuoco, e non riuscivano nemmeno a sciogliere la manna, quel cibo divino che è simile alla brina e che pur si scioglie tanto facilmente.
Conclusione
22In ogni cosa tu, o Signore, hai fatto grande il tuo popolo e l'hai ricolmato di onori e non hai dimenticato di stargli vicino in ogni tempo e in ogni luogo.
| (Testo CEI2008) 19 Il passaggio del Mar Rosso e la disfatta degli Egiziani
1 Sugli empi sovrastò sino alla fine una collera senza pietà, perché Dio prevedeva anche ciò che avrebbero fatto,
2cioè che, dopo aver loro permesso di andarsene e averli fatti partire in fretta, cambiato proposito, li avrebbero inseguiti.
3Mentre infatti erano ancora occupati nei lutti e piangevano sulle tombe dei morti, presero un'altra decisione insensata e inseguirono come fuggitivi quelli che già avevano pregato di partire.
4A questo estremo li spingeva un meritato destino, che li gettò nell'oblio delle cose passate, perché colmassero la punizione che ancora mancava ai loro tormenti,
5e mentre il tuo popolo intraprendeva un viaggio straordinario, essi incappassero in una morte singolare.
6Tutto il creato fu modellato di nuovo nella propria natura come prima, obbedendo ai tuoi comandi, perché i tuoi figli fossero preservati sani e salvi.
7Si vide la nube coprire d'ombra l'accampamento, terra asciutta emergere dove prima c'era acqua: il Mar Rosso divenne una strada senza ostacoli e flutti violenti una pianura piena d'erba;
8coloro che la tua mano proteggeva passarono con tutto il popolo, contemplando meravigliosi prodigi.
9Furono condotti al pascolo come cavalli e saltellarono come agnelli esultanti, celebrando te, Signore, che li avevi liberati.
10Ricordavano ancora le cose avvenute nel loro esilio: come la terra, invece di bestiame, produsse zanzare, come il fiume, invece di pesci, riversò una massa di rane.
11Più tardi videro anche una nuova generazione di uccelli, quando, spinti dall'appetito, chiesero cibi delicati;
12poiché, per appagarli, dal mare salirono quaglie.
Gli Egiziani più colpevoli degli abitanti di Sòdoma
13Sui peccatori invece piombarono i castighi non senza segni premonitori di fulmini fragorosi; essi soffrirono giustamente per le loro malvagità, perché avevano mostrato un odio tanto profondo verso lo straniero.
14Già altri infatti non avevano accolto gli sconosciuti che arrivavano, ma costoro ridussero in schiavitù gli ospiti che li avevano beneficati.
15Non solo: per i primi ci sarà un giudizio, perché accolsero ostilmente i forestieri;
16costoro invece, dopo averli festosamente accolti, quando già partecipavano ai loro diritti, li oppressero con lavori durissimi.
17Furono perciò colpiti da cecità, come quelli alla porta del giusto, quando, avvolti fra tenebre fitte, ognuno cercava l'ingresso della propria porta.
Dio è il Signore della natura e delle sue leggi
18Difatti gli elementi erano accordati diversamente, come nella cetra in cui le note variano la specie del ritmo, pur conservando sempre lo stesso tono, come è possibile dedurre da un'attenta considerazione degli avvenimenti.
19Infatti animali terrestri divennero acquatici, quelli che nuotavano passarono sulla terra.
20Il fuoco rafforzò nell'acqua la sua potenza e l'acqua dimenticò la sua proprietà naturale di spegnere.
21Le fiamme non consumavano le carni di fragili animali che vi camminavano sopra, né scioglievano quel celeste nutrimento di vita, simile alla brina e così facile a fondersi.
22In tutti i modi, o Signore, hai reso grande e glorioso il tuo popolo e non hai dimenticato di assisterlo in ogni momento e in ogni luogo.
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