| (Testo CEI74) 57 In mezzo ai 'leoni'
1Al maestro del coro. Su «Non distruggere». Di Davide. Miktam. Quando fuggì da Saul nella caverna.
2Pietà di me, pietà di me, o Dio, in te mi rifugio; mi rifugio all'ombra delle tue ali finché sia passato il pericolo.
3Invocherò Dio, l'Altissimo, Dio che mi fa il bene.
4Mandi dal cielo a salvarmi dalla mano dei miei persecutori, Dio mandi la sua fedeltà e la sua grazia.
5Io sono come in mezzo a leoni, che divorano gli uomini; i loro denti sono lance e frecce, la loro lingua spada affilata.
6Innàlzati sopra il cielo, o Dio, su tutta la terra la tua gloria.
7Hanno teso una rete ai miei piedi, mi hanno piegato, hanno scavato davanti a me una fossa e vi sono caduti.
8Saldo è il mio cuore, o Dio, saldo è il mio cuore.
9Voglio cantare, a te voglio inneggiare: svègliati, mio cuore, svègliati arpa, cetra, voglio svegliare l'aurora.
10Ti loderò tra i popoli, Signore, a te canterò inni tra le genti.
11perché la tua bontà è grande fino ai cieli, e la tua fedeltà fino alle nubi.
12Innàlzati sopra il cielo, o Dio, su tutta la terra la tua gloria.
| (Testo TILC) 57 (56) Richiesta di aiuto: fiducia nella protezione divina
1Per il direttore del coro. Sulla melodia 'Non far distruggere'. Poema di Davide. Si riferisce a quando Davide fuggì da Saul e andò nella caverna.
2Pietà di me, o Dio, pietà; presso di te mi sono rifugiato, all'ombra delle tue ali ho cercato scampo finché non passerà il pericolo.
3Ho invocato Dio, l'Altissimo; egli verrà in mio aiuto.
4 Dio mandi dal cielo qualcuno a salvarmi e copra di vergogna i miei persecutori. Dio mandi il suo amore e la sua verità.
5Mi trovo in mezzo a leoni affamati di prede umane; i loro denti sono aguzzi come lance e frecce, le loro lingue sono spade affilate.
6Mostrati, o Dio, al di sopra dei cieli, la tua potenza appaia sul mondo.
7Han teso una trappola sul mio cammino e mi hanno umiliato. Hanno scavato per me una fossa, ma ci sono caduti dentro!
8Sono sereno, o Dio, tranquillo è il mio cuore. A te canterò e suonerò.
9 Svegliati, anima mia, svegliatevi, arpa e cetra; voglio svegliare l'aurora.
10Ti celebrerò fra i popoli, Signore, a te canterò inni fra le nazioni.
11Il tuo amore è grande come il cielo, la tua verità arriva alle nuvole.
12Mostrati, o Dio, al di sopra dei cieli; la tua potenza appaia sul mondo!
| (Testo CEI2008) 57 Preghiera a Dio nel pericolo
1 Al maestro del coro. Su «Non distruggere». Di Davide. Miktam. Quando fuggì da Saul nella caverna.
2 Pietà di me, pietà di me, o Dio, in te si rifugia l'anima mia; all'ombra delle tue ali mi rifugio finché l'insidia sia passata.
3 Invocherò Dio, l'Altissimo, Dio che fa tutto per me.
4 Mandi dal cielo a salvarmi, confonda chi vuole inghiottirmi; Dio mandi il suo amore e la sua fedeltà.
5 In mezzo a leoni devo coricarmi, infiammàti di rabbia contro gli uomini! I loro denti sono lance e frecce, la loro lingua è spada affilata.
6 Innàlzati sopra il cielo, o Dio, su tutta la terra la tua gloria.
7 Hanno teso una rete ai miei piedi, hanno piegato il mio collo, hanno scavato davanti a me una fossa, ma dentro vi sono caduti.
8 Saldo è il mio cuore, o Dio, saldo è il mio cuore. Voglio cantare, voglio inneggiare:
9 svégliati, mio cuore, svegliatevi, arpa e cetra, voglio svegliare l'aurora.
10 Ti loderò fra i popoli, Signore, a te canterò inni fra le nazioni:
11 grande fino ai cieli è il tuo amore e fino alle nubi la tua fedeltà.
12 Innàlzati sopra il cielo, o Dio, su tutta la terra la tua gloria.
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