| (Testo CEI74) 56 Il fedele non soccomberà
1Al maestro del coro. Su «Jonat elem rehoqim». Di Davide. Miktam. Quando i Filistei lo tenevano prigioniero in Gat.
2Pietà di me, o Dio, perché l'uomo mi calpesta, un aggressore sempre mi opprime.
3Mi calpestano sempre i miei nemici, molti sono quelli che mi combattono.
4Nell'ora della paura, io in te confido.
5In Dio, di cui lodo la parola, in Dio confido, non avrò timore: che cosa potrà farmi un uomo?
6Travisano sempre le mie parole, non pensano che a farmi del male.
7Suscitano contese e tendono insidie, osservano i miei passi, per attentare alla mia vita.
8Per tanta iniquità non abbiano scampo: nella tua ira abbatti i popoli, o Dio.
9I passi del mio vagare tu li hai contati, le mie lacrime nell'otre tuo raccogli; non sono forse scritte nel tuo libro?
10Allora ripiegheranno i miei nemici, quando ti avrò invocato: so che Dio è in mio favore.
11Lodo la parola di Dio, lodo la parola del Signore,
12in Dio confido, non avrò timore: che cosa potrà farmi un uomo?
13Su di me, o Dio, i voti che ti ho fatto: ti renderò azioni di grazie,
14perché mi hai liberato dalla morte. Hai preservato i miei piedi dalla caduta, perché io cammini alla tua presenza nella luce dei viventi, o Dio.
| (Testo TILC) 56 (55) Supplica e lode di un perseguitato
1Per il direttore del coro. Sulla melodia 'Colomba delle querce lontane'. Poema di Davide. Si riferisce a quando i Filistei presero Davide prigioniero a Gat.
2Pietà di me, o Dio, perché mi perseguitano; mi assalgono, mi opprimono tutto il giorno.
3I miei calunniatori mi perseguitano senza tregua; sono molti quelli che mi combattono, o Altissimo.
4Quando ho paura, in te confido
5e canto la tua parola, o Dio. In te ho fiducia e non temerò nulla; cosa mi possono fare semplici mortali?
6 Tutto il giorno mi fanno soffrire, pensano solo a farmi del male.
7Congiurano contro di me, stanno in agguato, spiano i miei passi per uccidermi.
8Potranno sfuggire al castigo per queste colpe? Nella tua ira abbatti i popoli, o Dio.
9Tu conti i passi del mio vagabondare, nel tuo otre raccogli le mie lacrime: tutto è scritto nel tuo libro.
10Quando ti chiederò aiuto batteranno in ritirata i miei nemici. Ne son certo, perché Dio è dalla mia parte!
11Io canto la parola di Dio, io canto la parola del Signore.
12 In Dio ho fiducia e non temerò nulla; cosa mi possono fare semplici mortali?
13 O Dio, rispetto i miei impegni e ti offro un sacrificio di ringraziamento.
14 Tu hai salvato la mia vita dalla morte, mi hai risparmiato la caduta, per farmi camminare alla tua presenza, nella luce della vita.
| (Testo CEI2008) 56 Fiducia in Dio e nella sua parola
1 Al maestro del coro. Su «Colomba dei terebinti lontani». Di Davide. Miktam. Quando i Filistei lo tenevano prigioniero a Gat.
2 Pietà di me, o Dio, perché un uomo mi perseguita, un aggressore tutto il giorno mi opprime.
3 Tutto il giorno mi perseguitano i miei nemici, numerosi sono quelli che dall'alto mi combattono.
4 Nell'ora della paura io in te confido.
5 In Dio, di cui lodo la parola, in Dio confido, non avrò timore: che cosa potrà farmi un essere di carne?
6 Travisano tutto il giorno le mie parole, ogni loro progetto su di me è per il male.
7 Congiurano, tendono insidie, spiano i miei passi, per attentare alla mia vita.
8 Ripagali per tanta cattiveria! Nella tua ira abbatti i popoli, o Dio.
9 I passi del mio vagare tu li hai contati, nel tuo otre raccogli le mie lacrime: non sono forse scritte nel tuo libro?
10 Allora si ritireranno i miei nemici, nel giorno in cui ti avrò invocato; questo io so: che Dio è per me.
11 In Dio, di cui lodo la parola, nel Signore, di cui lodo la parola,
12 in Dio confido, non avrò timore: che cosa potrà farmi un uomo?
13 Manterrò, o Dio, i voti che ti ho fatto: ti renderò azioni di grazie,
14 perché hai liberato la mia vita dalla morte, i miei piedi dalla caduta, per camminare davanti a Dio nella luce dei viventi.
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