| (Testo CEI74) 44 Lamento nazionale
1Al maestro del coro. Dei figli di Core. Maskil.
2Dio, con i nostri orecchi abbiamo udito, i nostri padri ci hanno raccontato l'opera che hai compiuto ai loro giorni, nei tempi antichi.
3Tu per piantarli, con la tua mano hai sradicato le genti, per far loro posto, hai distrutto i popoli.
4Poiché non con la spada conquistarono la terra, né fu il loro braccio a salvarli; ma il tuo braccio e la tua destra e la luce del tuo volto, perché tu li amavi.
5Sei tu il mio re, Dio mio, che decidi vittorie per Giacobbe.
6Per te abbiamo respinto i nostri avversari nel tuo nome abbiamo annientato i nostri aggressori.
7Infatti nel mio arco non ho confidato e non la mia spada mi ha salvato,
8ma tu ci hai salvati dai nostri avversari, hai confuso i nostri nemici.
9In Dio ci gloriamo ogni giorno, celebrando senza fine il tuo nome.
10Ma ora ci hai respinti e coperti di vergogna, e più non esci con le nostre schiere.
11Ci hai fatti fuggire di fronte agli avversari e i nostri nemici ci hanno spogliati.
12Ci hai consegnati come pecore da macello, ci hai dispersi in mezzo alle nazioni.
13Hai venduto il tuo popolo per niente, sul loro prezzo non hai guadagnato.
14Ci hai resi ludibrio dei nostri vicini, scherno e obbrobrio a chi ci sta intorno.
15Ci hai resi la favola dei popoli, su di noi le nazioni scuotono il capo.
16L'infamia mi sta sempre davanti e la vergogna copre il mio volto
17per la voce di chi insulta e bestemmia, davanti al nemico che brama vendetta.
18Tutto questo ci è accaduto e non ti avevamo dimenticato, non avevamo tradito la tua alleanza.
19Non si era volto indietro il nostro cuore, i nostri passi non avevano lasciato il tuo sentiero;
20ma tu ci hai abbattuti in un luogo di sciacalli e ci hai avvolti di ombre tenebrose.
21Se avessimo dimenticato il nome del nostro Dio e teso le mani verso un dio straniero,
22forse che Dio non lo avrebbe scoperto, lui che conosce i segreti del cuore?
23Per te ogni giorno siamo messi a morte, stimati come pecore da macello.
24Svègliati, perché dormi, Signore? Dèstati, non ci respingere per sempre.
25Perché nascondi il tuo volto, dimentichi la nostra miseria e oppressione?
26Poiché siamo prostrati nella polvere, il nostro corpo è steso a terra. Sorgi, vieni in nostro aiuto;
27salvaci per la tua misericordia.
| (Testo TILC) 44 (43) Lamento del popolo oppresso
1Per il direttore del coro. Poema cantato dei figli di Core.
2O Dio, abbiamo udito con le nostre orecchie quel che i nostri padri ci hanno raccontato: le grandi imprese da te compiute ai loro giorni, nei tempi antichi.
3Per dar loro una terra, hai scacciato con la tua forza altre nazioni. Perché mettessero radici, hai colpito duramente altri popoli!
4Non le armi han dato loro una terra, non la loro forza li ha resi vincitori, ma la tua potenza, la tua forza, la tua presenza e il tuo amore per loro.
5O Dio, tu sei il mio re, tu decidi la vittoria del tuo popolo!
6Col tuo aiuto vinciamo i nostri avversari; invochiamo il tuo nome, e sono sconfitti.
7Non avrò fiducia nel mio arco, non mi darà vittoria la mia spada!
8Tu solo ci salvi dai nostri avversari e copri di vergogna i nostri nemici.
9Ti loderemo, o Dio, ogni giorno, per sempre celebreremo il tuo nome.
10Ora tu ci hai respinti e umiliati, non avanzi più alla testa dei nostri eserciti.
11Ci hai messi in fuga davanti al nemico, l'avversario fa bottino dei nostri beni.
12 Ci hai ridotti a pecore da macello, ci hai dispersi fra le altre nazioni.
13 Hai svenduto il tuo popolo per un nulla, l'hai ceduto senza guadagno.
14 Ci hai esposti al disprezzo dei popoli vicini, alla derisione e allo scherno di chi ci sta attorno.
15Hai fatto di noi la favola dei popoli; le nazioni ci guardano e scuotono la testa.
16 Ho sempre davanti agli occhi il mio disonore, il mio viso è segnato dalla vergogna.
17 Sento disprezzo e insulti, vedo nemici pronti a vendicarsi.
18 Si abbatte su di noi tutto questo, eppure non ti abbiamo dimenticato, non siamo stati infedeli alla tua alleanza.
19 Non si è allontanato da te il nostro cuore, non abbiamo abbandonato il tuo cammino.
20 Ma tu ci hai gettati tra gli sciacalli hai steso su di noi le tenebre della morte.
21 Se avessimo dimenticato il nostro Dio e a braccia alzate invocato altri dèi,
22 forse Dio non l'avrebbe scoperto? lui conosce i pensieri più nascosti!
23 Ma per causa tua siamo messi a morte ogni giorno e siamo trattati come pecore da macello.
24 Svegliati, Signore! perché dormi? Alzati, non respingerci per sempre!
25 Perché ci nascondi il tuo volto e dimentichi la nostra miseria e oppressione?
26 Siamo stesi al suolo, la faccia nella polvere.
27 Alzati e corri ad aiutarci! Liberaci per il tuo amore!
| (Testo CEI2008) 44
Lamento e preghiera d'Israele oppresso
1 Al maestro del coro. Dei figli di Core. Maskil.
2 Dio, con i nostri orecchi abbiamo udito, i nostri padri ci hanno raccontato l'opera che hai compiuto ai loro giorni, nei tempi antichi.
3 Tu, per piantarli, con la tua mano hai sradicato le genti, per farli prosperare hai distrutto i popoli.
4 Non con la spada, infatti, conquistarono la terra, né fu il loro braccio a salvarli; ma la tua destra e il tuo braccio e la luce del tuo volto, perché tu li amavi.
5 Sei tu il mio re, Dio mio, che decidi vittorie per Giacobbe.
6 Per te abbiamo respinto i nostri avversari, nel tuo nome abbiamo annientato i nostri aggressori.
7 Nel mio arco infatti non ho confidato, la mia spada non mi ha salvato,
8 ma tu ci hai salvati dai nostri avversari, hai confuso i nostri nemici.
9 In Dio ci gloriamo ogni giorno e lodiamo per sempre il tuo nome.
10 Ma ora ci hai respinti e coperti di vergogna, e più non esci con le nostre schiere.
11 Ci hai fatto fuggire di fronte agli avversari e quelli che ci odiano ci hanno depredato.
12 Ci hai consegnati come pecore da macello, ci hai dispersi in mezzo alle genti.
13 Hai svenduto il tuo popolo per una miseria, sul loro prezzo non hai guadagnato.
14 Hai fatto di noi il disprezzo dei nostri vicini, lo scherno e la derisione di chi ci sta intorno.
15 Ci hai resi la favola delle genti, su di noi i popoli scuotono il capo.
16 Il mio disonore mi sta sempre davanti e la vergogna copre il mio volto,
17 per la voce di chi insulta e bestemmia davanti al nemico e al vendicatore.
18 Tutto questo ci è accaduto e non ti avevamo dimenticato, non avevamo rinnegato la tua alleanza.
19 Non si era vòlto indietro il nostro cuore, i nostri passi non avevano abbandonato il tuo sentiero;
20 ma tu ci hai stritolati in un luogo di sciacalli e ci hai avvolti nell'ombra di morte.
21 Se avessimo dimenticato il nome del nostro Dio e teso le mani verso un dio straniero,
22 forse che Dio non lo avrebbe scoperto, lui che conosce i segreti del cuore?
23 Per te ogni giorno siamo messi a morte, stimati come pecore da macello.
24 Svégliati! Perché dormi, Signore? Déstati, non respingerci per sempre!
25 Perché nascondi il tuo volto, dimentichi la nostra miseria e oppressione?
26 La nostra gola è immersa nella polvere, il nostro ventre è incollato al suolo.
27 Àlzati, vieni in nostro aiuto! Salvaci per la tua misericordia!
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