| (Testo CEI74) 6 2. IL LIBRO DELL'EMMANUELE
Vocazione di Isaia
1Nell'anno in cui morì il re Ozia, io vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato; i lembi del suo manto riempivano il tempio.
2Attorno a lui stavano dei serafini, ognuno aveva sei ali; con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi e con due volava.
3Proclamavano l'uno all'altro: «Santo, santo, santo è il Signore degli eserciti. Tutta la terra è piena della sua gloria».
4Vibravano gli stipiti delle porte alla voce di colui che gridava, mentre il tempio si riempiva di fumo.
5E dissi: «Ohimè! Io sono perduto, perché un uomo dalle labbra impure io sono e in mezzo a un popolo dalle labbra impure io abito; eppure i miei occhi hanno visto il re, il Signore degli eserciti».
6Allora uno dei serafini volò verso di me; teneva in mano un carbone ardente che aveva preso con le molle dall'altare.
7Egli mi toccò la bocca e mi disse: «Ecco, questo ha toccato le tue labbra, perciò è scomparsa la tua iniquità e il tuo peccato è espiato».
8Poi io udii la voce del Signore che diceva: «Chi manderò e chi andrà per noi?». E io risposi: «Eccomi, manda me!».
9Egli disse: «Và e riferisci a questo popolo: Ascoltate pure, ma senza comprendere, osservate pure, ma senza conoscere.
10Rendi insensibile il cuore di questo popolo, fallo duro d'orecchio e acceca i suoi occhi e non veda con gli occhi né oda con gli orecchi né comprenda con il cuore né si converta in modo da esser guarito».
11Io dissi: «Fino a quando, Signore?». Egli rispose: «Finché non siano devastate le città, senza abitanti, le case senza uomini e la campagna resti deserta e desolata».
12Il Signore scaccerà la gente e grande sarà l'abbandono nel paese.
13Ne rimarrà una decima parte, ma di nuovo sarà preda della distruzione come una quercia e come un terebinto, di cui alla caduta resta il ceppo. Progenie santa sarà il suo ceppo.
| (Testo TILC) 6 Dio chiama Isaia alla missione di profeta
1Nell'anno in cui morì il re Ozia, ho visto il Signore. Stava seduto sul suo trono, molto in alto. E il suo mantello scendeva giù e riempiva il tempio.
2 Attorno a lui stavano esseri simili al fuoco. Ognuno aveva sei ali: con due si copriva la faccia, con altre due, il corpo, e con due volava.
3Gridavano l'un l'altro: 'Santo, santo, santo è il Signore dell'universo: la sua presenza gloriosa riempie il mondo'.
4La loro voce faceva tremare il tempio dalle fondamenta e il fumo lo riempiva.
5Allora gridai: 'È finita! Sono morto. È finita perché sono un peccatore e ho visto con i miei occhi il Re, il Signore dell'universo! Ogni parola che esce dalla mia bocca e da quella del mio popolo è solo peccato'.
6Allora uno degli esseri fiammeggianti volò verso di me. Teneva in mano un carbone ardente preso con le molle dal fuoco dell'altare.
7Toccò le mie labbra e disse: 'Ecco, ho toccato le tue labbra con questo carbone ardente: la tua colpa è scomparsa, il tuo peccato è cancellato'.
8Sentii il Signore che diceva: 'Chi manderò? Chi sarà il nostro messaggero?'. Io risposi: 'Sono pronto! Manda me!'.
9 Allora il Signore mi incaricò di portare al popolo questo messaggio: 'Voi ascolterete, ma senza capire, guarderete, ma senza rendervi conto di quel che accade'.
10Poi mi disse: 'Rendi i loro cuori insensibili, sordi gli orecchi, ciechi i loro occhi. Così saranno incapaci di vedere con gli occhi di udire con gli orecchi di comprendere con il cuore di tornare verso di me e di lasciarsi guarire da me!'.
11Allora domandai: 'Signore, fino a quando accadrà questo?'. Mi rispose: 'Finché le città non saranno devastate, le vostre case abbandonate e disabitate, e la vostra terra non resterà un deserto desolato.
12 Caccerò la gente lontano e il paese sarà completamente evacuato.
13Anche se resterà un solo uomo su dieci, questi sarà eliminato. Ma sarà come una quercia abbattuta di cui rimane il ceppo. E dal ceppo spunterà di nuovo il popolo di Dio'.
| (Testo CEI2008) 6 Investitura e missione di Isaia
1 Nell'anno in cui morì il re Ozia, io vidi il Signore seduto su un trono alto ed elevato; i lembi del suo manto riempivano il tempio.
2Sopra di lui stavano dei serafini; ognuno aveva sei ali: con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi e con due volava.
3Proclamavano l'uno all'altro, dicendo: «Santo, santo, santo il Signore degli eserciti! Tutta la terra è piena della sua gloria».
4Vibravano gli stipiti delle porte al risuonare di quella voce, mentre il tempio si riempiva di fumo.
5E dissi: «Ohimè! Io sono perduto, perché un uomo dalle labbra impure io sono e in mezzo a un popolo dalle labbra impure io abito; eppure i miei occhi hanno visto il re, il Signore degli eserciti».
6Allora uno dei serafini volò verso di me; teneva in mano un carbone ardente che aveva preso con le molle dall'altare.
7Egli mi toccò la bocca e disse: «Ecco, questo ha toccato le tue labbra, perciò è scomparsa la tua colpa e il tuo peccato è espiato».
8Poi io udii la voce del Signore che diceva: «Chi manderò e chi andrà per noi?». E io risposi: «Eccomi, manda me!».
9Egli disse: «Va' e riferisci a questo popolo: «Ascoltate pure, ma non comprenderete, osservate pure, ma non conoscerete».
10Rendi insensibile il cuore di questo popolo, rendilo duro d'orecchio e acceca i suoi occhi, e non veda con gli occhi né oda con gli orecchi né comprenda con il cuore né si converta in modo da essere guarito».
11Io dissi: «Fino a quando, Signore?». Egli rispose: «Fino a quando le città non siano devastate, senza abitanti, le case senza uomini e la campagna resti deserta e desolata».
12Il Signore scaccerà la gente e grande sarà l'abbandono nella terra.
13Ne rimarrà una decima parte, ma sarà ancora preda della distruzione come una quercia e come un terebinto, di cui alla caduta resta il ceppo: seme santo il suo ceppo.
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