| (Testo CEI74) 17 Colpe cultuali in Giuda
1Il peccato di Giuda è scritto con uno stilo di ferro, con una punta di diamante è inciso sulla tavola del loro cuore e sugli angoli dei loro altari,
2come per ricordare ai loro figli i loro altari e i loro pali sacri presso gli alberi verdi, sui colli elevati,
3sui monti e in aperta campagna. «I tuoi averi e tutti i tuoi tesori li abbandonerò al saccheggio, a motivo di tutti i peccati che hai commessi in tutti i tuoi territori.
4Tu dovrai ritirare la mano dall'eredità che ti avevo data; ti farò schiavo dei tuoi nemici in un paese che non conosci, perché avete acceso il fuoco della mia ira, che arderà sempre». Così dice il Signore:
Sentenze di saggezza
5«Maledetto l'uomo che confida nell'uomo, che pone nella carne il suo sostegno e il cui cuore si allontana dal Signore.
6Egli sarà come un tamerisco nella steppa, quando viene il bene non lo vede; dimorerà in luoghi aridi nel deserto, in una terra di salsedine, dove nessuno può vivere.
7Benedetto l'uomo che confida nel Signore e il Signore è sua fiducia.
8Egli è come un albero piantato lungo l'acqua, verso la corrente stende le radici; non teme quando viene il caldo, le sue foglie rimangono verdi; nell'anno della siccità non intristisce, non smette di produrre i suoi frutti.
9Più fallace di ogni altra cosa è il cuore e difficilmente guaribile; chi lo può conoscere?
10Io, il Signore, scruto la mente e saggio i cuori, per rendere a ciascuno secondo la sua condotta, secondo il frutto delle sue azioni.
11Come una pernice che cova uova da lei non deposte è chi accumula ricchezze, ma senza giustizia. A metà dei suoi giorni dovrà lasciarle e alla sua fine apparirà uno stolto».
Fiducia nel tempio e nel Signore
12Trono di gloria, eccelso fin dal principio, è il luogo del nostro santuario!
13O speranza di Israele, Signore, quanti ti abbandonano resteranno confusi; quanti si allontanano da te saranno scritti nella polvere, perché hanno abbandonato la fonte di acqua viva, il Signore.
Una preghiera di vendetta
14Guariscimi, Signore, e io sarò guarito, salvami e io sarò salvato, poiché tu sei il mio vanto.
15Ecco, essi mi dicono: «Dov'è la parola del Signore? Si compia finalmente!».
16Io non ho insistito presso di te nella sventura né ho desiderato il giorno funesto, tu lo sai. Ciò che è uscito dalla mia bocca è innanzi a te.
17Non essere per me causa di spavento, tu, mio solo rifugio nel giorno della sventura.
18Siano confusi i miei avversari ma non io, si spaventino essi, ma non io. Manda contro di loro il giorno della sventura, distruggili, distruggili per sempre.
L'osservanza del sabato
19Il Signore mi disse: «Và a metterti alla porta dei Figli del popolo, per la quale entrano ed escono i re di Giuda, e a tutte le porte di Gerusalemme.
20Dirai loro: Ascoltate la parola del Signore, o re di Giuda e voi tutti Giudei e abitanti di Gerusalemme, che entrate per queste porte.
21Così dice il Signore: Per amore della vostra vita guardatevi dal trasportare un peso in giorno di sabato e dall'introdurlo per le porte di Gerusalemme.
22Non portate alcun peso fuori dalle vostre case in giorno di sabato e non fate alcun lavoro, ma santificate il giorno di sabato, come io ho comandato ai vostri padri.
23Ma essi non vollero ascoltare né prestare orecchio, anzi indurirono la loro cervice per non ascoltarmi e per non accogliere la lezione.
24Ora, se mi ascolterete sul serio - dice il Signore - se non introdurrete nessun peso entro le porte di questa città in giorno di sabato e santificherete il giorno di sabato non eseguendo in esso alcun lavoro,
25entreranno per le porte di questa città i re, che siederanno sul trono di Davide, su carri e su cavalli, essi e i loro ufficiali, gli uomini di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme. Questa città sarà abitata per sempre.
26Verranno dalle città di Giuda e dai dintorni di Gerusalemme, dalla terra di Beniamino e dalla Sefèla, dai monti e dal meridione presentando olocausti, sacrifici, offerte e incenso e sacrifici di lode nel tempio del Signore.
27Ma se non ascolterete il mio comando di santificare il giorno di sabato, di non trasportare pesi e di non introdurli entro le porte di Gerusalemme in giorno di sabato, io accenderò un fuoco alle sue porte; esso divorerà i palazzi di Gerusalemme e mai si estinguerà».
| (Testo TILC) 17 Le colpe del popolo di Giuda
1Il peccato del popolo di Giuda è scritto con uno scalpello di ferro, è inciso nei loro cuori e sugli angoli sporgenti dei loro altari con una punta di diamante.
2Così i loro figli si ricorderanno sempre dei loro altari e dei pali sacri, piantati presso gli alberi verdi, sulle colline elevate,
3sui monti e in aperta campagna. Popolo di Giuda, farò saccheggiare dai nemici le tue ricchezze e i tuoi tesori per i peccati commessi nei luoghi dedicati al culto degli dèi, sparsi in tutto il tuo territorio.
4Tu dovrai restituire la terra che ti avevo dato. Ti renderò schiavo dei tuoi nemici in una regione che non conosci, perché mi hai provocato e la mia ira è come un fuoco che non si spegne mai.
Sentenze varie
5Il Signore dice: 'Io condanno chi si allontana da me, perché ha fiducia nell'uomo e conta soltanto su mezzi umani.
6Costui sarà come un rovo che cresce nel deserto, in una terra arida, piena di sale, dove è impossibile vivere: non gli accadrà mai nulla di buono.
7Ma io benedico chi ha fiducia in me e cerca in me la sua sicurezza.
8Egli sarà come un albero che cresce vicino a un fiume e stende le sue radici fino all'acqua. Non dovrà temere quando viene il caldo, perché le sue foglie resteranno verdi. Neppure un anno di siccità gli farà danno: continuerà a produrre i suoi frutti.
9 Il cuore dell'uomo inganna più di ogni altra cosa: è incorreggibile. Chi può comprenderlo?
10Ma io, il Signore, conosco i sentimenti e i pensieri segreti dell'uomo. Così posso trattare ciascuno secondo la sua condotta in base al risultato delle sue azioni'.
11Chi accumula ricchezze in modo disonesto è come un uccello che cova uova non sue: a metà della vita la fortuna l'abbandona e alla fine si troverà a mani vuote.
12 Il nostro tempio santo è come un trono splendente collocato in alto fin dalle origini.
13 Signore, tu sei la speranza d'Israele: chi ti abbandona è destinato al fallimento! Quelli che si allontanano da te spariranno come nomi scritti nella polvere perché hanno abbandonato te, il Signore, la sorgente di acqua fresca e viva.
Altra preghiera del profeta
14Signore, solo tu puoi guarirmi, solo tu puoi salvarmi. Tu mi hai sempre dato un motivo per lodarti!
15La gente mi dice: 'Dove sono finite le minacce del Signore? Si realizzino, una buona volta!'.
16 Io non ho insistito per essere un tuo profeta non ho desiderato che venisse il giorno del castigo. Signore, tu lo sai, ho sempre parlato apertamente con te.
17 Non mettermi paura anche tu: tu sei l'unico mio rifugio quando mi trovo in pericolo.
18Copri di ridicolo quelli che mi perseguitano, ma risparmia me; riempì loro di paura, non me. Fa' cadere su di loro tutte le disgrazie, falli completamente a pezzi.
Il sabato è consacrato al Signore
19Il Signore mi diede quest'ordine: 'Geremia, va' a metterti vicino alla porta principale di Gerusalemme, chiamata porta del Popolo dalla quale passano i re di Giuda per entrare e uscire dalla città. Poi va' vicino a tutte le altre porte lungo le mura.
20A tutti quelli che le attraversano, ai re di Giuda, a quelli che vengono da fuori città e a tutti gli abitanti di Gerusalemme, dirai di ascoltare le mie parole.
21Dirai così: Se ci tenete alla vostra vita, non trasportate nessun peso nel giorno di sabato, non fate passare niente attraverso le porte di Gerusalemme.
22Non portate nessun oggetto fuori delle vostre case in giorno di sabato e non fate nessun lavoro. Il sabato lo dovete dedicare tutto a me, come ho comandato ai vostri antenati.
23Essi non mi hanno ascoltato, non hanno prestato attenzione. Anzi si sono intestarditi a non ubbidirmi e a rifiutare i miei insegnamenti.
24'Ma voi, dice il Signore, ascoltatemi bene: non fate passare nessun carico attraverso le porte di questa città in un giorno di sabato; invece, dedicate a me questo giorno e astenetevi da ogni lavoro.
25Allora i re e i principi che siedono sul trono di Davide entreranno liberamente attraverso le porte di questa città. Vi passeranno sui carri o a cavallo con i loro ufficiali, insieme alla gente di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme, perché la città sarà sempre abitata.
26La gente verrà dalle città di Giuda e dai dintorni di Gerusalemme, dal territorio di Beniamino, dalla regione della Sefela, dalle montagne e dal Negheb. Tutti porteranno qualcosa al mio tempio: sacrifici da bruciare completamente o in parte, offerte di grano o di incenso, sacrifici di lode.
27Ma voi dovrete ascoltarmi e dedicare a me il giorno di sabato senza trasportare pesi e introdurli attraverso le porte di Gerusalemme. Se non lo farete, darò fuoco alle porte della città e le fiamme bruceranno i suoi bei palazzi. Nessuno potrà spegnere l'incendio'.
| (Testo CEI2008) 17 Peccato di Giuda e riflessione sapienziale
1 Il peccato di Giuda è scritto con stilo di ferro, è inciso con punta di diamante sulla tavola del loro cuore e sui corni dei loro altari.
2Così i loro figli ricorderanno i loro altari e i loro pali sacri presso gli alberi verdi, sui colli elevati,
3sui monti e in aperta campagna. «I tuoi averi e tutti i tuoi tesori li abbandonerò al saccheggio, come ricompensa per tutti i peccati commessi in tutti i tuoi territori.
4Dovrai ritirare la mano dall'eredità che ti avevo dato; ti renderò schiavo dei tuoi nemici in una terra che non conosci, perché avete acceso il fuoco della mia ira, che arderà sempre». Così dice il Signore:
5«Maledetto l'uomo che confida nell'uomo, e pone nella carne il suo sostegno, allontanando il suo cuore dal Signore.
6Sarà come un tamerisco nella steppa; non vedrà venire il bene, dimorerà in luoghi aridi nel deserto, in una terra di salsedine, dove nessuno può vivere.
7Benedetto l'uomo che confida nel Signore e il Signore è la sua fiducia.
8È come un albero piantato lungo un corso d'acqua, verso la corrente stende le radici; non teme quando viene il caldo, le sue foglie rimangono verdi, nell'anno della siccità non si dà pena, non smette di produrre frutti.
9Niente è più infido del cuore e difficilmente guarisce! Chi lo può conoscere?
10Io, il Signore, scruto la mente e saggio i cuori, per dare a ciascuno secondo la sua condotta, secondo il frutto delle sue azioni.
11È come una pernice che cova uova altrui, chi accumula ricchezze in modo disonesto. A metà dei suoi giorni dovrà lasciarle e alla fine apparirà uno stolto».
12Trono di gloria, eccelso fin dal principio, è il luogo del nostro santuario!
13O speranza d'Israele, Signore, quanti ti abbandonano resteranno confusi; quanti si allontanano da te saranno scritti nella polvere, perché hanno abbandonato il Signore, fonte di acqua viva.
Geremia invoca l'aiuto divino
14Guariscimi, Signore, e guarirò, salvami e sarò salvato, poiché tu sei il mio vanto.
15Essi mi dicono: «Dov'è la parola del Signore? Si compia finalmente!».
16Io non ho insistito presso di te per la sventura né ho desiderato il giorno funesto, tu lo sai. Ciò che è uscito dalla mia bocca è innanzi a te.
17Non essere per me causa di spavento, tu, mio solo rifugio nel giorno della sventura.
18Siano confusi i miei avversari, non io, si spaventino loro, non io. Manda contro di loro il giorno della sventura, distruggili due volte.
Osservanza del sabato
19Il Signore mi disse: «Va' a metterti alla porta dei Figli del popolo, per la quale entrano ed escono i re di Giuda, e a tutte le porte di Gerusalemme.
20Dirai loro: Ascoltate la parola del Signore, o re di Giuda e voi tutti Giudei e abitanti di Gerusalemme, che entrate per queste porte.
21Così dice il Signore: Per amore della vostra stessa vita, guardatevi dal trasportare un peso in giorno di sabato e dall'introdurlo per le porte di Gerusalemme.
22Non portate alcun peso fuori dalle vostre case in giorno di sabato e non fate alcun lavoro, ma santificate il giorno di sabato, come io ho comandato ai vostri padri.
23Ma essi non ascoltarono né prestarono orecchio, anzi si intestardirono a non ascoltarmi e a non accogliere la lezione.
24Se mi ascolterete sul serio - oracolo del Signore -, se non introdurrete nessun peso entro le porte di questa città in giorno di sabato e santificherete il giorno di sabato non eseguendo alcun lavoro,
25entreranno per le porte di questa città re e prìncipi che sederanno sul trono di Davide, vi passeranno su carri e su cavalli insieme ai loro ufficiali, agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme. Questa città sarà abitata per sempre.
26Verranno dalle città di Giuda e dai dintorni di Gerusalemme, dalla terra di Beniamino e dalla Sefela, dai monti e dal meridione, presentando olocausti, sacrifici, offerte e incenso e sacrifici di ringraziamento nel tempio del Signore.
27Ma se non ascolterete il mio comando di santificare il giorno di sabato, di non trasportare pesi e di non introdurli entro le porte di Gerusalemme in giorno di sabato, io accenderò un fuoco alle sue porte; esso divorerà i palazzi di Gerusalemme e mai si estinguerà».
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