| (Testo CEI74) 15 1Il Signore mi disse: «Anche se Mosè e Samuele si presentassero davanti a me, io non mi piegherei verso questo popolo. Allontanali da me, se ne vadano!»
2Se ti domanderanno: «Dove andremo?» dirai loro: Così dice il Signore: Chi è destinato alla peste, alla peste, Chi alla spada, alla spada, chi alla fame, alla fame, chi alla schiavitù, alla schiavitù.
3Io manderò contro di loro quattro specie di mali - parola del Signore -: la spada per ucciderli, i cani per sbranarli, gli uccelli dell'aria e le bestie selvatiche per divorarli e distruggerli.
4Li renderò oggetto di spavento per tutti i regni della terra a causa di Manàsse figlio di Ezechia, re di Giuda, per ciò che egli ha fatto in Gerusalemme.
La sventura della guerra
5Chi avrà pietà di te, Gerusalemme, chi ti compiangerà? Chi si volterà per domandarti come stai?
6Tu mi hai respinto, dice il Signore, mi hai voltato le spalle e io ho steso la mano su di te per annientarti; sono stanco di avere pietà.
7Io li ho dispersi al vento con la pala nelle città della contrada. Ho reso senza figli e ho fatto perire il mio popolo, perché non abbandonarono le loro abitudini.
8Le loro vedove sono diventate più numerose della sabbia del mare. Ho mandato sulle madri e sui giovani un devastatore in pieno giorno; d'un tratto ho fatto piombare su di loro turbamento e spavento.
9E' abbattuta la madre di sette figli, esala il suo respiro; il suo sole tramonta quando è ancor giorno, è coperta di vergogna e confusa. Io consegnerò i loro superstiti alla spada, in preda ai loro nemici». Oracolo del Signore.
Rinnovo della vocazione
10Me infelice, madre mia, che mi hai partorito oggetto di litigio e di contrasto per tutto il paese! Non ho preso prestiti, non ho prestato a nessuno, eppure tutti mi maledicono.
11Forse, Signore, non ti ho servito del mio meglio, non mi sono rivolto a te con preghiere per il mio nemico, nel tempo della sventura e nel tempo dell'angoscia?
12Potrà forse il ferro spezzare il ferro del settentrione e il bronzo?
13«I tuoi averi e i tuoi tesori li abbandonerò al saccheggio, non come pagamento, per tutti i peccati che hai commessi in tutti i tuoi territori.
14Ti renderò schiavo dei tuoi nemici in una terra che non conosci, perché si è acceso il fuoco della mia ira, che arderà contro di voi».
15Tu lo sai, Signore, ricordati di me e aiutami, vendicati per me dei miei persecutori. Nella tua clemenza non lasciarmi perire, sappi che io sopporto insulti per te.
16Quando le tue parole mi vennero incontro, le divorai con avidità; la tua parola fu la gioia e la letizia del mio cuore, perché io portavo il tuo nome, Signore, Dio degli eserciti.
17Non mi sono seduto per divertirmi nelle brigate di buontemponi, ma spinto dalla tua mano sedevo solitario, poiché mi avevi riempito di sdegno.
18Perché il mio dolore è senza fine e la mia piaga incurabile non vuol guarire? Tu sei diventato per me un torrente infido, dalle acque incostanti.
19Ha risposto allora il Signore: «Se tu ritornerai a me, io ti riprenderò e starai alla mia presenza; se saprai distinguere ciò che è prezioso da ciò che è vile, sarai come la mia bocca. Essi torneranno a te, mentre tu non dovrai tornare a loro,
20ed io, per questo popolo, ti renderò come un muro durissimo di bronzo; combatteranno contro di te ma non potranno prevalere, perché io sarò con te per salvarti e per liberarti. Oracolo del Signore.
21Ti libererò dalle mani dei malvagi e ti riscatterò dalle mani dei violenti».
| (Testo TILC) 15 Il castigo è inevitabile
1Allora il Signore mi disse: 'Anche se venissero Mosè e Samuele a supplicarmi, io non mi lascerò intenerire per questo popolo. Mandalo via! Se ne vada!
2Se ti domanderanno dove devono andare, risponderai che io ho detto: Chi deve morire di peste, vada a morire di peste! Chi deve morire per la guerra, vada a morire in guerra! Chi deve morire di fame, vada a morire di fame! Chi deve andare in esilio, vada in esilio!
3Io,il Signore, ho deciso di colpirli con quattro specie di disgrazie: la guerra per ucciderli, i cani per farli sbranare, gli uccelli rapaci e infine le bestie selvatiche per far sparire ogni resto dei loro cadaveri.
4Tutti i popoli della terra avranno orrore per il castigo che ha colpito gli abitanti di Giuda. È la conseguenza dei delitti commessi a Gerusalemme da Manasse, figlio di Ezechia, quando era re di Giuda'.
5 Il Signore dice: 'Nessuno avrà pietà di te, Gerusalemme, nessuno avrà per te un gesto di solidarietà, nessuno si fermerà a domandare come stai.
6Tu mi hai respinto, mi hai voltato le spalle. Allora io ho steso la mano contro di te per distruggerti: sono stanco di avere pietà!
7In tutte le città della regione ho disperso i tuoi abitanti come paglia al vento. Ho fatto morire i loro figli, ho distrutto il mio popolo perché non ha mai smesso di comportarsi male.
8Le loro vedove sono diventate più numerose dei granelli di sabbia nel mare. In pieno giorno ho mandato il lutto sulle madri dei giovani in guerra. All'improvviso le ho sconvolte con una terribile angoscia.
9Anche la madre che aveva sette figli si sente svenire, le manca il respiro, le si annebbia la vista in pieno giorno, impallidisce e vaneggia. Farò uccidere dai nemici anche quelli che credevano di averla scampata. Ve lo assicuro io, il Signore'.
Geremia si lamenta con il Signore ma Dio lo conferma nella sua missione
10Quanto sono infelice! Perché mia madre mi ha messo al mondo? Tutti in questo paese mi sono nemici! Non ho fatto debiti, non ho fatto prestiti, eppure tutti mi maledicono.
11Il Signore mi rispose: 'Farò andare tutto a tuo favore, te lo prometto! Farò cadere i nemici ai tuoi piedi quando ti troverai in grave pericolo.
12Sarai come l'acciaio temprato nel nord, che non può essere spezzato dal ferro o dal rame.
13Lascerò nelle mani dei nemici le ricchezze e i tesori del mio popolo, per punirlo di tutti i peccati commessi sul suo territorio.
14 Il mio popolo diventerà schiavo dei suoi nemici in una regione che non conosce, perché la mia ira si è accesa come un fuoco che arderà contro di lui'.
15Allora dissi: 'Signore, tu mi conosci bene! Ricordati di me, aiutami! Vendicami dei miei persecutori. Se tu sei troppo paziente con loro, quelli mi uccidono! Ricordati che mi insultano per causa tua.
16 Ero affamato delle tue parole, e quando le trovavo mi sentivo il cuore pieno di gioia ed ero perfettamente felice, perché appartengo a te, Signore, Dio dell'universo.
17 Non ho mai cercato la mia felicità tra gente allegra e chiassosa, perché tu mi hai costretto a rimanere da solo, in disparte, pieno di sdegno.
18 Perché continuo a soffrire? Il mio dolore è come una piaga che nessuna medicina riesce a guarire. E ora, anche tu mi deludi, come un torrente dalle acque incostanti'.
19Allora il Signore mi rispose: 'Se tu tornerai verso di me, io ti accoglierò di nuovo al mio servizio. Se tu saprai distinguere tra le cose importanti e le cose da poco, io continuerò a parlare per mezzo tuo. La gente di Giuda deve imparare da te, non tu da loro.
20 Nei confronti di questo popolo, ti renderò come un muro di bronzo durissimo; combatteranno contro di te, ma non ti vinceranno perché con te ci sono io a difenderti e salvarti. Te lo prometto io, il Signore!
21Ti libererò dal potere dei nemici, ti strapperò dalle loro mani violente'.
| (Testo CEI2008) 15 1 Il Signore mi disse: «Anche se Mosè e Samuele si presentassero davanti a me, non volgerei lo sguardo verso questo popolo. Allontanali da me, se ne vadano!
2Se ti domanderanno: «Dove dobbiamo andare?», dirai loro: Così dice il Signore: Chi è destinato alla morte, alla morte, chi alla spada, alla spada, chi alla fame, alla fame, chi alla schiavitù, alla schiavitù.
3Io manderò contro di loro quattro specie di mali - oracolo del Signore -: la spada per ucciderli, i cani per sbranarli, gli uccelli del cielo e le bestie della terra per divorarli e distruggerli.
4Li renderò un esempio terrificante per tutti i regni della terra, per quello che ha fatto in Gerusalemme il re di Giuda Manasse, figlio di Ezechia.
5Chi avrà pietà di te, Gerusalemme, chi ti compiangerà? Chi si volterà per domandarti come stai?
6Tu mi hai respinto - oracolo del Signore -, mi hai voltato le spalle e io ho steso la mano su di te per annientarti; sono stanco di pentirmi.
7Li ho dispersi al vento con la pala, alle porte del paese. Ho reso senza figli e ho fatto perire il mio popolo, perché non si sono convertiti dalle loro abitudini.
8Le loro vedove sono diventate più numerose della sabbia del mare. Ho mandato sulle madri e sui giovani un devastatore in pieno giorno; ho fatto piombare d'un tratto su di loro turbamento e spavento.
9È abbattuta la madre di sette figli, esala il suo respiro; il sole tramonta per lei quando è ancora giorno, è coperta di vergogna e confusa. Io consegnerò i loro superstiti alla spada, in preda ai loro nemici». Oracolo del Signore.
Lamento di Geremia
10Me infelice, madre mia! Mi hai partorito uomo di litigio e di contesa per tutto il paese! Non ho ricevuto prestiti, non ne ho fatti a nessuno, eppure tutti mi maledicono.
11In realtà, Signore, ti ho servito come meglio potevo, mi sono rivolto a te con preghiere per il mio nemico, nel tempo della sventura e nel tempo dell'angoscia.
12Potrà forse il ferro spezzare il ferro del settentrione e il bronzo?
13«I tuoi averi e i tuoi tesori li abbandonerò al saccheggio, come ricompensa per tutti i peccati commessi in tutti i tuoi territori.
14Ti renderò schiavo dei tuoi nemici in una terra che non conosci, perché si è acceso il fuoco della mia ira, che arderà contro di te».
15Tu lo sai, Signore, ricòrdati di me e aiutami, véndicati per me dei miei persecutori. Nella tua clemenza non lasciarmi perire, sappi che io sopporto insulti per te.
16Quando le tue parole mi vennero incontro, le divorai con avidità; la tua parola fu la gioia e la letizia del mio cuore, perché il tuo nome è invocato su di me, Signore, Dio degli eserciti.
17Non mi sono seduto per divertirmi nelle compagnie di gente scherzosa, ma spinto dalla tua mano sedevo solitario, poiché mi avevi riempito di sdegno.
18Perché il mio dolore è senza fine e la mia piaga incurabile non vuole guarire? Tu sei diventato per me un torrente infido, dalle acque incostanti.
19Allora il Signore mi rispose: «Se ritornerai, io ti farò ritornare e starai alla mia presenza; se saprai distinguere ciò che è prezioso da ciò che è vile, sarai come la mia bocca. Essi devono tornare a te, non tu a loro,
20e di fronte a questo popolo io ti renderò come un muro durissimo di bronzo; combatteranno contro di te, ma non potranno prevalere, perché io sarò con te per salvarti e per liberarti. Oracolo del Signore.
21Ti libererò dalla mano dei malvagi e ti salverò dal pugno dei violenti».
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