| (Testo CEI74) 43 I figli di Giacobbe ripartono con Beniamino
1La carestia continuava a gravare sul paese.
2Quando ebbero finito di consumare il grano che avevano portato dall'Egitto, il padre disse loro: «Tornate là e acquistate per noi un pò di viveri».
3Ma Giuda gli disse: «Quell'uomo ci ha dichiarato severamente: Non verrete alla mia presenza, se non avrete con voi il vostro fratello!
4Se tu sei disposto a lasciar partire con noi nostro fratello, andremo laggiù e ti compreremo il grano.
5Ma se tu non lo lasci partire, noi non ci andremo, perché quell'uomo ci ha detto: Non verrete alla mia presenza, se non avrete con voi il vostro fratello!».
6Israele disse: «Perché mi avete fatto questo male, cioè far sapere a quell'uomo che avevate ancora un fratello?».
7Risposero: «Quell'uomo ci ha interrogati con insistenza intorno a noi e alla nostra parentela: E' ancora vivo vostro padre? Avete qualche fratello? e noi abbiamo risposto secondo queste domande. Potevamo sapere ch'egli avrebbe detto: Conducete qui vostro fratello?».
8Giuda disse a Israele suo padre: «Lascia venire il giovane con me; partiremo subito per vivere e non morire, noi, tu e i nostri bambini.
9Io mi rendo garante di lui: dalle mie mani lo reclamerai. Se non te lo ricondurrò, se non te lo riporterò, io sarò colpevole contro di te per tutta la vita.
10Se non avessimo indugiato, ora saremmo gia di ritorno per la seconda volta».
11Israele loro padre rispose: «Se è così, fate pure: mettete nei vostri bagagli i prodotti più scelti del paese e portateli in dono a quell'uomo: un pò di balsamo, un pò di miele, resina e laudano, pistacchi e mandorle.
12Prendete con voi doppio denaro, il denaro cioè che è stato rimesso nella bocca dei vostri sacchi lo porterete indietro: forse si tratta di un errore.
13Prendete anche vostro fratello, partite e tornate da quell'uomo.
14Dio onnipotente vi faccia trovare misericordia presso quell'uomo, così che vi rilasci l'altro fratello e Beniamino. Quanto a me, una volta che non avrò più i miei figli, non li avrò più...!».
L'incontro presso Giuseppe
15Presero dunque i nostri uomini questo dono e il doppio del denaro e anche Beniamino, partirono, scesero in Egitto e si presentarono a Giuseppe.
16Quando Giuseppe ebbe visto Beniamino con loro, disse al suo maggiordomo: «Conduci questi uomini in casa, macella quello che occorre e prepara, perché questi uomini mangeranno con me a mezzogiorno».
17Il maggiordomo fece come Giuseppe aveva ordinato e introdusse quegli uomini nella casa di Giuseppe.
18Ma quegli uomini si spaventarono, perché venivano condotti in casa di Giuseppe, e dissero: «A causa del denaro, rimesso nei nostri sacchi l'altra volta, ci si vuol condurre là: per assalirci, piombarci addosso e prenderci come schiavi con i nostri asini».
19Allora si avvicinarono al maggiordomo della casa di Giuseppe e parlarono con lui all'ingresso della casa;
20dissero: «Mio signore, noi siamo venuti gia un'altra volta per comperare viveri.
21Quando fummo arrivati ad un luogo per passarvi la notte, aprimmo i sacchi ed ecco il denaro di ciascuno si trovava alla bocca del suo sacco: proprio il nostro denaro con il suo peso esatto. Allora noi l'abbiamo portato indietro
22e, per acquistare i viveri, abbiamo portato con noi altro denaro. Non sappiamo chi abbia messo nei sacchi il nostro denaro!».
23Ma quegli disse: «State in pace, non temete! Il vostro Dio e il Dio dei padri vostri vi ha messo un tesoro nei sacchi; il vostro denaro è pervenuto a me». E portò loro Simeone.
24Quell'uomo fece entrare gli uomini nella casa di Giuseppe, diede loro acqua, perché si lavassero i piedi e diede il foraggio ai loro asini.
25Essi prepararono il dono nell'attesa che Giuseppe arrivasse a mezzogiorno, perché avevano saputo che avrebbero preso cibo in quel luogo.
26Quando Giuseppe arrivò a casa, gli presentarono il dono, che avevano con sé, e si prostrarono davanti a lui con la faccia a terra.
27Egli domandò loro come stavano e disse: «Sta bene il vostro vecchio padre, di cui mi avete parlato? Vive ancora?».
28Risposero: «Il tuo servo, nostro padre, sta bene, è ancora vivo» e si inginocchiarono prostrandosi.
29Egli alzò gli occhi e guardò Beniamino, suo fratello, il figlio di sua madre, e disse: «E' questo il vostro fratello più giovane, di cui mi avete parlato?» e aggiunse: «Dio ti conceda grazia, figlio mio!».
30Giuseppe uscì in fretta, perché si era commosso nell'intimo alla presenza di suo fratello e sentiva il bisogno di piangere; entrò nella sua camera e pianse.
31Poi si lavò la faccia, uscì e, facendosi forza, ordinò: «Servite il pasto».
32Fu servito per lui a parte, per loro a parte e per i commensali egiziani a parte, perché gli Egiziani non possono prender cibo con gli Ebrei: ciò sarebbe per loro un abominio.
33Presero posto davanti a lui dal primogenito al più giovane, ciascuno in ordine di età ed essi si guardavano con meraviglia l'un l'altro.
34Egli fece portare loro porzioni prese dalla propria mensa, ma la porzione di Beniamino era cinque volte più abbondante di quella di tutti gli altri. E con lui bevvero fino all'allegria.
| (Testo TILC) 43 Giacobbe lascia partire Beniamino
1La carestia continuava a pesare sul paese.
2Quando la famiglia di Giacobbe ebbe finito il grano portato dall'Egitto, il padre disse ai suoi figli: - Tornate laggiù a comprare altri viveri.
3Giuda gli rispose: - Il governatore egiziano ha detto chiaramente che non ci riceverà se ci presentiamo a lui senza nostro fratello.
4Se dunque sei disposto a mandare con noi Beniamino, andremo laggiù e ti compreremo cibo.
5Ma se ti rifiuti non ci metteremo neanche in viaggio, perché quell'uomo ha detto: 'Se insieme a voi non ci sarà vostro fratello, non tratterò con voi'.
6 - E perché mai gli avete detto di avere ancora un fratello? - esclamò Giacobbe. - Mi avete proprio rovinato!
7Essi risposero: - Quel tale ci ha rivolto precise domande su noi stessi e la nostra famiglia: 'Vostro padre è ancora in vita? - ha voluto sapere; - avete altri fratelli?'. E noi abbiamo risposto a quelle domande. Chi poteva immaginare che poi ci avrebbe detto di portargli nostro fratello?
8Giuda intervenne: - Padre mio, lascia che Beniamino venga con me. Noi dobbiamo partire, se vogliamo sopravvivere: tu, noi e le nostre famiglie.
9Ti prometto che riavrai tuo figlio: se non te lo ricondurrò sarò per sempre colpevole verso di te.
10Se non avessimo perso tanto tempo, a quest'ora saremmo già andati e tornati due volte!
11E va bene, se non se ne può fare a meno! - rispose allora Giacobbe, loro padre; - fate così: prendete con voi alcuni dei prodotti migliori di questa terra e fatene dono a quell'Egiziano: resina profumata, un po' di miele, aromi, laudano, pistacchi e mandorle.
12Riportate i soldi che avete trovato nell'aprire i vostri sacchi: forse c'è stato un errore. E portate con voi un'altra somma.
13Prendete vostro fratello Beniamino e ritornate da quell'uomo in Egitto.
14E Dio Onnipotente faccia in modo che egli abbia pietà di voi e vi lasci ripartire con i vostri fratelli Simeone e Beniamino. Quanto a me, se dovrò proprio perdere tutti i miei figli, rimarrò solo.
Giuseppe accoglie i fratelli
15l fratelli prepararono i regali e le somme di denaro, poi si recarono in Egitto con Beniamino e si presentarono a Giuseppe.
16Quando Giuseppe vide che c'era anche Beniamino, disse al capo della sua servitù: 'Porta questa gente nel mio palazzo perché oggi a mezzogiorno saranno miei ospiti. Poi fa' macellare e cucinare un buon capo di bestiame'.
17Quell'uomo esegui gli ordini: condusse gli ospiti a casa di Giuseppe.
18Quando essi videro che li portavano verso il palazzo ebbero molta paura. Pensavano: 'Certamente ci fanno entrare qui per i soldi che l'altra volta sono stati messi nei nostri sacchi! Ora gli Egiziani ci salteranno addosso e ci bastoneranno. Poi ci porteranno via gli asini e ci faranno schiavi'.
19Allora, quando già erano sulla soglia del palazzo, si accostarono al capo della servitù
20e gli dissero: 'Scusaci, signore, noi siamo già stati qui una volta a comprare viveri.
21Ma quando ci siamo fermati per la notte e abbiamo aperto i nostri sacchi, ciascuno di noi ha trovato nel suo sacco esattamente la somma che aveva pagato. Noi, ora, questo denaro lo abbiamo riportato
22e ne abbiamo con noi dell'altro per comprare ancora viveri. Non sappiamo assolutamente chi sia che ha rimesso il nostro primo denaro nei nostri sacchi'.
23'State calmi, non preoccupatevi, - rispose il capo della servitù. - E' il vostro Dio, il Dio di vostro padre che ha rimesso un tesoro nei vostri sacchi. Il vostro denaro, ad ogni modo, io l'ho ricevuto'.
24Liberò subito Simeone, li condusse nel palazzo di Giuseppe. Poi fece loro portare acqua per lavarsi e dare foraggio agli asini.
I fratelli a pranzo con Giuseppe
25Avvertiti che avrebbero pranzato li a mezzogiorno, in attesa di Giuseppe prepararono i loro doni.
26Quando Giuseppe arrivò a casa gli diedero i regali e si inchinarono fino a terra.
27Giuseppe chiese loro come stavano, poi disse: - Sta bene il vostro vecchio padre di cui mi avete parlato? Vive ancora?
28 - Sì, nostro padre, il tuo servitore, - essi risposero, è ancora in vita. E sta bene! E si inchinarono rispettosamente.
29Poi Giuseppe guardò Beniamino, suo proprio fratello, figlio della stessa madre, e disse: - E' questo il vostro fratello più giovane, di cui mi avete parlato? Aggiunse: - Dio ti benedica, figlio mio!
30Commosso davanti a suo fratello, uscì in fretta per non piangere, ma entrato in camera sua scoppiò in pianto.
31Lavatosi in fretta, tornò con gli altri. Si riprese e ordinò di servire il pranzo.
32Giuseppe fu servito a un tavolo, i suoi fratelli a un altro. A un altro tavolo ancora venne portato il pranzo agli Egiziani invitati da Giuseppe. Essi non possono mangiare con gli Ebrei: lo vietano le loro osservanze religiose.
33I fratelli sedevano di fronte a Giuseppe e i posti erano stati loro assegnati in ordine di età, dal primogenito al minore, perciò si guardavano l'un l'altro con stupore.
34Giuseppe fece loro servire alcune porzioni prese dal suo stesso tavolo e le razioni di Beniamino erano cinque volte più grandi delle altre. Giuseppe bevve vino con loro e tutti furono insieme molto allegri.
| (Testo CEI2008) 43 I fratelli di Giuseppe scendono di nuovo in Egitto
1 La carestia continuava a gravare sulla terra.
2Quand'ebbero finito di consumare il grano che avevano portato dall'Egitto, il padre disse loro: «Tornate là e acquistate per noi un po' di viveri».
3Ma Giuda gli disse: «Quell'uomo ci ha avvertito severamente: «Non verrete alla mia presenza, se non avrete con voi il vostro fratello!».
4Se tu sei disposto a lasciar partire con noi nostro fratello, andremo laggiù e ti compreremo dei viveri.
5Ma se tu non lo lasci partire, non ci andremo, perché quell'uomo ci ha detto: «Non verrete alla mia presenza, se non avrete con voi il vostro fratello!»».
6Israele disse: «Perché mi avete fatto questo male: far sapere a quell'uomo che avevate ancora un fratello?».
7Risposero: «Quell'uomo ci ha interrogati con insistenza intorno a noi e alla nostra parentela: «È ancora vivo vostro padre? Avete qualche altro fratello?». E noi abbiamo risposto secondo queste domande. Come avremmo potuto sapere che egli avrebbe detto: «Conducete qui vostro fratello»?».
8Giuda disse a Israele suo padre: «Lascia venire il giovane con me; prepariamoci a partire per sopravvivere e non morire, noi, tu e i nostri bambini.
9Io mi rendo garante di lui: dalle mie mani lo reclamerai. Se non te lo ricondurrò, se non te lo riporterò, io sarò colpevole contro di te per tutta la vita.
10Se non avessimo indugiato, ora saremmo già di ritorno per la seconda volta».
11Israele, loro padre, rispose: «Se è così, fate pure: mettete nei vostri bagagli i prodotti più scelti della terra e portateli in dono a quell'uomo: un po' di balsamo, un po' di miele, resina e làudano, pistacchi e mandorle.
12Prendete con voi il doppio del denaro, così porterete indietro il denaro che è stato rimesso nella bocca dei vostri sacchi: forse si tratta di un errore.
13Prendete anche vostro fratello, partite e tornate da quell'uomo.
14Dio l'Onnipotente vi faccia trovare misericordia presso quell'uomo, così che vi rilasci sia l'altro fratello sia Beniamino. Quanto a me, una volta che non avrò più i miei figli, non li avrò più!».
15Gli uomini presero dunque questo dono e il doppio del denaro e anche Beniamino, si avviarono, scesero in Egitto e si presentarono a Giuseppe.
16Quando Giuseppe vide Beniamino con loro, disse al suo maggiordomo: «Conduci questi uomini in casa, macella quello che occorre e apparecchia, perché questi uomini mangeranno con me a mezzogiorno».
17 Quell'uomo fece come Giuseppe aveva ordinato e introdusse quegli uomini nella casa di Giuseppe.
18Ma essi si spaventarono, perché venivano condotti in casa di Giuseppe, e si dissero: «A causa del denaro, rimesso l'altra volta nei nostri sacchi, ci conducono là: per assalirci, piombarci addosso e prenderci come schiavi con i nostri asini».
19Allora si avvicinarono al maggiordomo della casa di Giuseppe e parlarono con lui all'ingresso della casa;
20dissero: «Perdona, mio signore, noi siamo venuti già un'altra volta per comprare viveri.
21Quando fummo arrivati a un luogo per passarvi la notte, aprimmo i sacchi ed ecco, il denaro di ciascuno si trovava alla bocca del suo sacco: proprio il nostro denaro con il suo peso esatto. Noi ora l'abbiamo portato indietro
22e, per acquistare i viveri, abbiamo portato con noi altro denaro. Non sappiamo chi abbia messo nei sacchi il nostro denaro!».
23Ma quegli disse: «State in pace, non temete! Il vostro Dio e il Dio dei vostri padri vi ha messo un tesoro nei sacchi; il vostro denaro lo avevo ricevuto io». E condusse loro Simeone.
24Quell'uomo fece entrare gli uomini nella casa di Giuseppe, diede loro dell'acqua, perché si lavassero i piedi e diede il foraggio ai loro asini.
25Essi prepararono il dono nell'attesa che Giuseppe arrivasse a mezzogiorno, perché avevano saputo che avrebbero preso cibo in quel luogo.
26Quando Giuseppe arrivò a casa, gli presentarono il dono che avevano con sé, e si prostrarono davanti a lui con la faccia a terra.
27Egli domandò loro come stavano e disse: «Sta bene il vostro vecchio padre di cui mi avete parlato? Vive ancora?».
28Risposero: «Il tuo servo, nostro padre, sta bene, è ancora vivo» e si inginocchiarono prostrandosi.
29Egli alzò gli occhi e guardò Beniamino, il suo fratello, figlio della stessa madre, e disse: «È questo il vostro fratello più giovane, di cui mi avete parlato?» e aggiunse: «Dio ti conceda grazia, figlio mio!».
30Giuseppe si affrettò a uscire, perché si era commosso nell'intimo alla presenza di suo fratello e sentiva il bisogno di piangere; entrò nella sua camera e pianse.
31Poi si lavò la faccia, uscì e, facendosi forza, ordinò: «Servite il pasto».
32Fu servito per lui a parte, per loro a parte e per i commensali egiziani a parte, perché gli Egiziani non possono prender cibo con gli Ebrei: ciò sarebbe per loro un abominio.
33Presero posto davanti a lui dal primogenito al più giovane, ciascuno in ordine di età, e si guardavano con meraviglia l'un l'altro.
34Egli fece portare loro porzioni prese dalla propria mensa, ma la porzione di Beniamino era cinque volte più abbondante di quella di tutti gli altri. E con lui bevvero fino all'allegria.
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