| (Testo CEI74) 17 APPENDICI
1. IL SANTUARIO DI MICA E IL SANTUARIO DI DAN
Il santuario privato di Mica
1C'era un uomo sulle montagne di Efraim, che si chiamava Mica.
2Egli disse alla madre: «Quei millecento sicli di argento che ti hanno rubato e per i quali hai pronunziato una maledizione e l'hai pronunziata alla mia presenza, ecco, li ho io; quel denaro l'avevo preso io. Ora te lo restituisco». La madre disse: «Benedetto sia mio figlio dal Signore!».
3Egli restituì alla madre i millecento sicli d'argento e la madre disse: «Io consacro con la mia mano questo denaro al Signore, in favore di mio figlio, per farne una statua scolpita e una statua di getto».
4Quando egli ebbe restituito il denaro alla madre, questa prese duecento sicli e li diede al fonditore, il quale ne fece una statua scolpita e una statua di getto, che furono collocate nella casa di Mica.
5Quest'uomo, Mica, ebbe un santuario; fece un efod e i terafim e diede l'investitura a uno dei figli, che gli fece da sacerdote.
6In quel tempo non c'era un re in Israele; ognuno faceva quello che gli pareva meglio.
7Ora c'era un giovane di Betlemme di Giuda, della tribù di Giuda, il quale era un levita e abitava in quel luogo come forestiero.
8Questo uomo era partito dalla città di Betlemme di Giuda, per cercare una dimora dovunque la trovasse. Cammin facendo era giunto sulle montagne di Efraim, alla casa di Mica.
9Mica gli domandò: «Da dove vieni?». Gli rispose: «Sono un levita di Betlemme di Giuda e vado a cercare una dimora dove la troverò».
10Mica gli disse: «Rimani con me e sii per me padre e sacerdote; ti darò dieci sicli d'argento all'anno, un corredo e vitto». Il levita entrò.
11Il levita dunque acconsentì a stare con quell'uomo, che trattò il giovane come un figlio.
12Mica diede l'investitura al levita; il giovane gli fece da sacerdote e si stabilì in casa di lui.
13Mica disse: «Ora so che il Signore mi farà del bene, perché ho ottenuto questo levita come mio sacerdote».
| (Testo TILC) 17 1Nella zona montuosa della tribù di Efraim viveva un uomo, che si chiamava Mica.
2Un giorno egli disse a sua madre: - Ti ricordi di quando ti sono state rubate millecento monete d'argento? Allora tu avevi pronunziato una maledizione contro il ladro e l'avevi ripetuta davanti a me. Ecco, quei soldi li ho io. Ero stato io a prenderteli. La madre allora gli disse: - Figlio mio, il Signore ti benedica!
3Egli restituì tutto il denaro a sua madre, e sua madre gli disse: - Per il tuo bene, ho deciso di consacrare questo denaro al Signore, figlio mio. Con esso farò costruire per te una statua ricoperta d'argento. In questo modo ti lascio il denaro.
4Da quel denaro lei prese duecento monete d'argento e le consegnò a un fabbro. Egli fece una statua ricoperta d'argento, che fu sistemata nella casa di Mica.
5Mica aveva un santuario: si era costruito un efod e degli idoli. Aveva dato l'incarico di sacerdote a uno dei suoi figli.
6Siccome a quel tempo il popolo d'Israele non aveva ancora un re, tutti facevano come volevano.
7Ora, in quei giorni, c'era un giovane levita della tribù di Giuda, che fino allora era vissuto a Betlemme in Giudea.
8Egli lasciò la città di Betlemme ed emigrò in cerca di un altro posto. Lungo il viaggio passò per le montagne di Efraim e giunse alla casa di Mica.
9Mica gli domandò da dove veniva. Egli rispose: - Io sono un levita. Vengo dalla Giudea, da Betlemme, e cerco un posto dove stabilirmi.
10Mica aggiunse: - Resta qui con me. Sarai il mio consigliere e il mio sacerdote. Io ti darò dieci monete d'argento all'anno, ti manterrò e ti darò anche dei vestiti. Il giovane levita accettò e
11restò con Mica. Egli lo trattò come un figlio e
12gli diede l'incarico di sacerdote.
13Mica concluse: 'Ora che ho un levita come sacerdote, il Signore mi farà andar tutto bene'.
| (Testo CEI2008) 17 DUE APPENDICI
Il santuario di Mica e di Dan
1 C'era un uomo delle montagne di Èfraim che si chiamava Mica.
2Egli disse alla madre: «Quei millecento sicli d'argento che ti erano stati presi e per i quali hai pronunciato una maledizione, e l'hai pronunciata alla mia presenza, ecco, li ho io; quel denaro l'avevo preso io. Ora te lo restituisco». La madre disse: «Benedetto sia mio figlio dal Signore!».
3Egli restituì alla madre i millecento sicli d'argento e la madre disse: «Io consacro con la mia mano questo denaro al Signore, in favore di mio figlio, per farne una statua di metallo fuso».
4Quando egli ebbe restituito il denaro alla madre, questa prese duecento sicli e li diede al fonditore, il quale ne fece una statua di metallo fuso, che fu collocata nella casa di Mica.
5Quest'uomo, Mica, aveva un santuario; fece un efod e i terafìm e diede l'investitura a uno dei figli, che divenne suo sacerdote.
6In quel tempo non c'era un re in Israele; ognuno faceva come gli sembrava bene.
7Ora c'era un giovane di Betlemme di Giuda, della tribù di Giuda, il quale era un levita e abitava in quel luogo come forestiero.
8Quest'uomo era partito dalla città di Betlemme di Giuda, per cercare una dimora dovunque la trovasse. Cammin facendo era giunto sulle montagne di Èfraim, alla casa di Mica.
9Mica gli domandò: «Da dove vieni?». Gli rispose: «Sono un levita di Betlemme di Giuda e vado a cercare una dimora dove la troverò».
10Mica gli disse: «Rimani con me e sii per me padre e sacerdote; ti darò dieci sicli d'argento all'anno, vestiario e vitto». Il levita entrò.
11Il levita dunque acconsentì a stare con quell'uomo, che trattò il giovane come un figlio.
12Mica diede l'investitura al levita; il giovane divenne suo sacerdote e si stabilì in casa di lui.
13Mica disse: «Ora so che il Signore mi farà del bene, perché questo levita è divenuto mio sacerdote».
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