| (Testo CEI74) 41 1Ecco, la tua speranza è fallita, al solo vederlo uno stramazza.
2Nessuno è tanto audace da osare eccitarlo e chi mai potrà star saldo di fronte a lui?
3Chi mai lo ha assalito e si è salvato? Nessuno sotto tutto il cielo.
4Non tacerò la forza delle sue membra: in fatto di forza non ha pari.
5Chi gli ha mai aperto sul davanti il manto di pelle e nella sua doppia corazza chi può penetrare?
6Le porte della sua bocca chi mai ha aperto? Intorno ai suoi denti è il terrore!
7Il suo dorso è a lamine di scudi, saldate con stretto suggello;
8l'una con l'altra si toccano, sì che aria fra di esse non passa:
9ognuna aderisce alla vicina, sono compatte e non possono separarsi.
10Il suo starnuto irradia luce e i suoi occhi sono come le palpebre dell'aurora.
11Dalla sua bocca partono vampate, sprizzano scintille di fuoco.
12Dalle sue narici esce fumo come da caldaia, che bolle sul fuoco.
13Il suo fiato incendia carboni e dalla bocca gli escono fiamme.
14Nel suo collo risiede la forza e innanzi a lui corre la paura.
15Le giogaie della sua carne son ben compatte, sono ben salde su di lui, non si muovono.
16Il suo cuore è duro come pietra, duro come la pietra inferiore della macina.
17Quando si alza, si spaventano i forti e per il terrore restano smarriti.
18La spada che lo raggiunge non vi si infigge, né lancia, né freccia né giavellotto;
19stima il ferro come paglia, il bronzo come legno tarlato.
20Non lo mette in fuga la freccia, in pula si cambian per lui le pietre della fionda.
21Come stoppia stima una mazza e si fa beffe del vibrare dell'asta.
22Al disotto ha cocci acuti e striscia come erpice sul molle terreno.
23Fa ribollire come pentola il gorgo, fa del mare come un vaso da unguenti.
24Dietro a sé produce una bianca scia e l'abisso appare canuto.
25Nessuno sulla terra è pari a lui, fatto per non aver paura.
26Lo teme ogni essere più altero; egli è il re su tutte le fiere più superbe.
| (Testo TILC) 41 1'Chi spera di aggredirlo, si sbaglia. Il solo vederlo incute terrore.
2Se nessuno può sfidarlo, tanto è feroce, chi potrà affrontare me?
3Nessuno mi ha dato per primo qualcosa che io debba rendergliela. Sotto i cieli ogni cosa mi appartiene.
4Devo ancora parlare delle membra del coccodrillo, della sua forza e delle meraviglie del suo corpo.
5Nessuno può squarciare la sua pelle, è come una doppia corazza che non si può forare.
6Nessuno gli ha mai aperto la bocca. I suoi denti incutono terrore.
7Le scaglie sul dorso gli fanno da scudo, sono compatte come sigilli,
8fitte e senza fessure, non lasciano filtrare nemmeno l'aria.
9Sono attaccate l'un l'altra, stanno aderenti e non si possono dividere.
10Sprizza fiamme di fuoco dal naso, ha gli occhi rossi come l'aurora.
11La sua gola manda lingue di fuoco e scintille tutto intorno.
12Sbuffa vapore dalle narici come un braciere d'incenso o una caldaia bollente.
13Il suo fiato dà fuoco ai carboni, fiamme escono dalla sua bocca.
14Tanta è la forza del suo collo che terrorizza chi gli sta davanti.
15I suoi muscoli sono duri, la sua carne è soda e compatta.
16Ha il cuore duro come una pietra, massiccio come una macina da mulino.
17Quando si alza, tremano anche i più coraggiosi e muoiono di paura.
18Spade, lance e frecce non riescono a ferirlo.
19Il ferro gli sembra paglia e il bronzo legno marcio.
20Le frecce non lo mettono in fuga e le pietre della fionda nemmeno le sente.
21La mazza gli sembra un fuscello; la lancia lo fa solo ridere.
22Ha il ventre irto di punte affilate come cocci. Quando passa nel fango, lascia solchi come un erpice.
23Quando si tuffa nell'acqua, la fa ribollire come in una pentola, come l'olio in un tegame.
24Si lascia dietro una scia di schiuma che rende bianca anche l'acqua più profonda.
25Nessun animale sulla terra è come lui. Egli non teme nessuno;
26troneggia su tutte le bestie feroci, è il re degli animali'.
| (Testo CEI2008) 41 1 Ecco, davanti a lui ogni sicurezza viene meno, al solo vederlo si resta abbattuti.
2Nessuno è tanto audace da poterlo sfidare: chi mai può resistergli?
3Chi mai lo ha assalito e ne è uscito illeso? Nessuno sotto ogni cielo.
4Non passerò sotto silenzio la forza delle sue membra, né la sua potenza né la sua imponente struttura.
5Chi mai ha aperto il suo manto di pelle e nella sua doppia corazza chi è penetrato?
6Chi mai ha aperto i battenti della sua bocca, attorno ai suoi denti terrificanti?
7Il suo dorso è formato da file di squame, saldate con tenace suggello:
8l'una è così unita con l'altra che l'aria fra di esse non passa;
9ciascuna aderisce a quella vicina, sono compatte e non possono staccarsi.
10Il suo starnuto irradia luce, i suoi occhi sono come le palpebre dell'aurora.
11Dalla sua bocca erompono vampate, sprizzano scintille di fuoco.
12Dalle sue narici esce fumo come da caldaia infuocata e bollente.
13Il suo fiato incendia carboni e dalla bocca gli escono fiamme.
14Nel suo collo risiede la forza e innanzi a lui corre il terrore.
15Compatta è la massa della sua carne, ben salda su di lui e non si muove.
16Il suo cuore è duro come pietra, duro come la macina inferiore.
17Quando si alza si spaventano gli dèi e per il terrore restano smarriti.
18La spada che lo affronta non penetra, né lancia né freccia né dardo.
19Il ferro per lui è come paglia, il bronzo come legno tarlato.
20Non lo mette in fuga la freccia, per lui le pietre della fionda sono come stoppia.
21Come stoppia è la mazza per lui e si fa beffe del sibilo del giavellotto.
22La sua pancia è fatta di cocci aguzzi e striscia sul fango come trebbia.
23Fa ribollire come pentola il fondo marino, fa gorgogliare il mare come un vaso caldo di unguenti.
24Dietro di sé produce una scia lucente e l'abisso appare canuto.
25Nessuno sulla terra è pari a lui, creato per non aver paura.
26Egli domina tutto ciò che superbo s'innalza, è sovrano su tutte le bestie feroci».
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