| (Testo CEI74) 39 1Sai tu quando figliano le camozze e assisti al parto delle cerve?
2Conti tu i mesi della loro gravidanza e sai tu quando devono figliare?
3Si curvano e depongono i figli, metton fine alle loro doglie.
4Robusti sono i loro figli, crescono in campagna, partono e non tornano più da esse.
5Chi lascia libero l'asino selvatico e chi scioglie i legami dell'ònagro,
6al quale ho dato la steppa per casa e per dimora la terra salmastra?
7Del fracasso della città se ne ride e gli urli dei guardiani non ode.
8Gira per le montagne, sua pastura, e va in cerca di quanto è verde.
9Il bufalo si lascerà piegare a servirti o a passar la notte presso la tua greppia?
10Potrai legarlo con la corda per fare il solco o fargli erpicare le valli dietro a te?
11Ti fiderai di lui, perché la sua forza è grande e a lui affiderai le tue fatiche?
12Conterai su di lui, che torni e raduni la tua messe sulla tua aia?
13L'ala dello struzzo batte festante, ma è forse penna e piuma di cicogna?
14Abbandona infatti alla terra le uova e sulla polvere le lascia riscaldare.
15Dimentica che un piede può schiacciarle, una bestia selvatica calpestarle.
16Tratta duramente i figli, come se non fossero suoi, della sua inutile fatica non si affanna,
17perché Dio gli ha negato la saggezza e non gli ha dato in sorte discernimento.
18Ma quando giunge il saettatore, fugge agitando le ali: si beffa del cavallo e del suo cavaliere.
19Puoi tu dare la forza al cavallo e vestire di fremiti il suo collo?
20Lo fai tu sbuffare come un fumaiolo? Il suo alto nitrito incute spavento.
21Scalpita nella valle giulivo e con impeto va incontro alle armi.
22Sprezza la paura, non teme, né retrocede davanti alla spada.
23Su di lui risuona la faretra, il luccicar della lancia e del dardo.
24Strepitando, fremendo, divora lo spazio e al suono della tromba più non si tiene.
25Al primo squillo grida: «Aah!...» e da lontano fiuta la battaglia, gli urli dei capi, il fragor della mischia.
26Forse per il tuo senno si alza in volo lo sparviero e spiega le ali verso il sud?
27O al tuo comando l'aquila s'innalza e pone il suo nido sulle alture?
28Abita le rocce e passa la notte sui denti di rupe o sui picchi.
29Di lassù spia la preda, lontano scrutano i suoi occhi.
30I suoi aquilotti succhiano il sangue e dove sono cadaveri, là essa si trova.
| (Testo CEI2008) 39 1 Sai tu quando figliano i camosci o assisti alle doglie delle cerve?
2Conti tu i mesi della loro gravidanza e sai tu quando devono partorire?
3Si curvano e si sgravano dei loro parti, espellono i loro feti.
4Robusti sono i loro figli, crescono all'aperto, se ne vanno e non tornano più da esse.
L'asino selvatico
5Chi lascia libero l'asino selvatico e chi ne scioglie i legami?
6Io gli ho dato come casa il deserto e per dimora la terra salmastra.
7Dei rumori della città se ne ride e non ode le urla dei guardiani.
8Gira per le montagne, sua pastura, e va in cerca di quanto è verde.
Il bufalo
9Forse il bufalo acconsente a servirti o a passare la notte presso la tua greppia?
10Puoi forse legare il bufalo al solco con le corde, o fargli arare le valli dietro a te?
11Ti puoi fidare di lui, perché la sua forza è grande, e puoi scaricare su di lui le tue fatiche?
12Conteresti su di lui, perché torni e raduni la tua messe sull'aia?
Lo struzzo
13Lo struzzo batte festosamente le ali, come se fossero penne di cicogna e di falco.
14Depone infatti sulla terra le uova e nella sabbia le lascia riscaldare.
15Non pensa che un piede può schiacciarle, una bestia selvatica calpestarle.
16Tratta duramente i figli, come se non fossero suoi, della sua inutile fatica non si preoccupa,
17perché Dio gli ha negato la saggezza e non gli ha dato in sorte l'intelligenza.
18Ma quando balza in alto, si beffa del cavallo e del suo cavaliere.
Il cavallo
19Puoi dare la forza al cavallo e rivestire di criniera il suo collo?
20Puoi farlo saltare come una cavalletta, con il suo nitrito maestoso e terrificante?
21Scalpita nella valle baldanzoso e con impeto va incontro alle armi.
22Sprezza la paura, non teme, né retrocede davanti alla spada.
23Su di lui tintinna la faretra, luccica la lancia e il giavellotto.
24Con eccitazione e furore divora lo spazio e al suono del corno più non si tiene.
25Al primo suono nitrisce: «Ah!» e da lontano fiuta la battaglia, gli urli dei capi e il grido di guerra.
L'aquila
26È forse per il tuo ingegno che spicca il volo lo sparviero e distende le ali verso il meridione?
27O al tuo comando l'aquila s'innalza e costruisce il suo nido sulle alture?
28Vive e passa la notte fra le rocce, sugli spuntoni delle rocce o sui picchi.
29Di lassù spia la preda e da lontano la scorgono i suoi occhi.
30I suoi piccoli succhiano il sangue e dove sono cadaveri, là essa si trova».
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