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(Testo CEI74)

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5^ piaga: mortalità del bestiame

1Allora il Signore si rivolse a Mosè: “Và a riferire al faraone: Dice il Signore, il Dio degli Ebrei: Lascia partire il mio popolo, perché mi possa servire! 2Se tu rifiuti di lasciarlo partire e lo trattieni ancora, 3ecco la mano del Signore viene sopra il tuo bestiame che è nella campagna, sopra i cavalli, gli asini, i cammelli, sopra gli armenti e le greggi, con una peste assai grave! 4Ma il Signore farà distinzione tra il bestiame di Israele e quello degli Egiziani, così che niente muoia di quanto appartiene agli Israeliti”. 5Il Signore fissò la data, dicendo: “Domani il Signore compirà questa cosa nel paese!”. 6Appunto il giorno dopo, il Signore compì questa cosa: morì tutto il bestiame degli Egiziani, ma del bestiame degli Israeliti non morì neppure un capo. 7Il faraone mandò a vedere ed ecco neppur un capo era morto del bestiame d'Israele. Ma il cuore del faraone rimase ostinato e non lasciò partire il popolo.

6^ piaga: le ulcere

8Il Signore disse a Mosè e ad Aronne: “Procuratevi una manciata di fuliggine di fornace: Mosè la getterà in aria sotto gli occhi del faraone. 9Essa diventerà un pulviscolo diffuso su tutto il paese d'Egitto e produrrà, sugli uomini e sulle bestie, un'ulcera con pustole, in tutto il paese d'Egitto”. 10Presero dunque fuliggine di fornace, si posero alla presenza del faraone, Mosè la gettò in aria ed essa produsse ulcere pustolose, con eruzioni su uomini e bestie. 11I maghi non poterono stare alla presenza di Mosè a causa delle ulcere che li avevano colpiti come tutti gli Egiziani. 12Ma il Signore rese ostinato il cuore del faraone, il quale non diede loro ascolto, come il Signore aveva predetto a Mosè.

7^ piaga: la grandine

13Poi il Signore disse a Mosè: “Alzati di buon mattino, presentati al faraone e annunziagli: Dice il Signore, il Dio degli Ebrei: Lascia partire il mio popolo, perché mi possa servire! 14Perché questa volta io mando tutti i miei flagelli contro di te, contro i tuoi ministri e contro il tuo popolo, perché tu sappia che nessuno è come me su tutta la terra. 15Se fin da principio io avessi steso la mano per colpire te e il tuo popolo con la peste, tu saresti ormai cancellato dalla terra; 16invece ti ho lasciato vivere, per dimostrarti la mia potenza e per manifestare il mio nome in tutta la terra. 17Ancora ti opponi al mio popolo e non lo lasci partire! 18Ecco, io faccio cadere domani a questa stessa ora una grandine violentissima come non c'era mai stata in Egitto dal giorno della sua fondazione fino ad oggi. 19Manda dunque fin d'ora a mettere al riparo il tuo bestiame e quanto hai in campagna. Su tutti gli uomini e su tutti gli animali che si trovano in campagna e che non saranno ricondotti in casa, scenderà la grandine ed essi moriranno”. 20Chi tra i ministri del faraone temeva il Signore fece ricoverare nella casa i suoi schiavi e il suo bestiame; 21chi invece non diede retta alla parola del Signore lasciò schiavi e bestiame in campagna. 22Il Signore disse a Mosè: “Stendi la mano verso il cielo: vi sia grandine in tutto il paese di Egitto, sugli uomini, sulle bestie e su tutte le erbe dei campi nel paese di Egitto!”. 23Mosè stese il bastone verso il cielo e il Signore mandò tuoni e grandine; un fuoco guizzò sul paese e il Signore fece piovere grandine su tutto il paese d'Egitto. 24Ci furono grandine e folgori in mezzo alla grandine: grandinata così violenta non vi era mai stata in tutto il paese d'Egitto, dal tempo in cui era diventato nazione! 25La grandine colpì, in tutto il paese d'Egitto, quanto era nella campagna: uomini e bestie; la grandine colpì anche tutta l'erba della campagna e schiantò tutti gli alberi della campagna. 26Soltanto nel paese di Gosen, dove stavano gli Israeliti, non vi fu grandine. 27Allora il faraone mandò a chiamare Mosè e Aronne e disse loro: “Questa volta ho peccato: il Signore ha ragione; io e il mio popolo siamo colpevoli. 28Pregate il Signore: basta con i tuoni e la grandine! Vi lascerò partire e non resterete qui più oltre”. 29Mosè gli rispose: “Quando sarò uscito dalla città, stenderò le mani verso il Signore: i tuoni cesseranno e non vi sarà più grandine, perché tu sappia che la terra è del Signore. 30Ma quanto a te e ai tuoi ministri, io so che ancora non temerete il Signore Dio”. 31Ora il lino e l'orzo erano stati colpiti, perché l'orzo era in spiga e il lino in fiore; 32ma il grano e la spelta non erano stati colpiti, perché tardivi. 33Mosè si allontanò dal faraone e dalla città; stese allora le mani verso il Signore: i tuoni e la grandine cessarono e la pioggia non si rovesciò più sulla terra. 34Il faraone vide che la pioggia era cessata, come anche la grandine e i tuoni, e allora continuò a peccare e si ostinò, insieme con i suoi ministri. 35Il cuore del faraone si ostinò ed egli non lasciò partire gli Israeliti, come aveva predetto il Signore per mezzo di Mosè.

(Testo TILC)

9
Quinto: la morte del bestiame

1Il Signore disse a Mosè: 'Va' dal faraone e digli che così parla il Signore, il Dio degli Ebrei: Lascia partire il mio popolo perché possa adorarmi. 2Se ti rifiuti di lasciarli partire e li trattieni ancora, 3il Signore colpirà con una terribile epidemia di peste il bestiame che si trova nei campi: cavalli, asini, cammelli, pecore e buoi. 4Il Signore farà distinzione tra il bestiame degli Israeliti e quello degli Egiziani: nessun animale che appartiene agli Israeliti morirà!'.
5Il Signore fissò anche la data, dicendo: 'Domani compirò questo in Egitto'.
6Il giorno dopo il Signore fece davvero come aveva detto. Tutto il bestiame degli Egiziani morì, ma fra il bestiame degli Israeliti non morì neppure un animale. 7Il faraone mandò a vedere e gli fu riferito che non era morto neppure un capo del bestiame degli Israeliti. Tuttavia rimase ostinato e non lasciò partire il popolo.

Sesto: le ulcere

8Il Signore disse a Mosè e ad Aronne: 'Prendete una buona manciata di fuliggine di fornace! Alla presenza del faraone Mosè la getterà in alto 9ed essa si trasformerà in polvere e si spargerà su tutto l'Egitto. Causerà sugli uomini e sugli animali, in tutto il territorio, ulcere con ascessi'.
10Allora essi presero fuliggine di fornace e si presentarono al faraone. Mosè la buttò in aria, e quella fuliggine provocò agli uomini e alle bestie le ulcere con gli ascessi. 11I maghi non riuscirono a contrastare Mosè a causa delle ulcere che avevano colpito anche loro come tutti gli altri Egiziani.
12Il Signore rese ostinato il cuore del faraone, che non diede ascolto a Mosè e ad Aronne, come il Signore aveva già detto a Mosè.

Settimo: la grandine

13Il Signore disse a Mosè: 'Presentati di buon mattino al faraone e annunzia che così dice il Signore, il Dio degli Ebrei: Lascia andare il mio popolo perché possa adorarmi. 14Questa volta ho intenzione di mandare tutti i miei castighi anche contro di te, non solo contro i tuoi ministri e il tuo popolo, perché ti renda conto che nessuno è come me su tutta la terra! 15Potevo stendere la mia mano e colpire con la peste te e il tuo popolo. Tu ora saresti già cancellato dalla faccia della terra. 16Ma ti ho risparmiato per farti vedere la mia potenza e per far sapere chi sono su tutta la terra. 17E tu hai ancora il coraggio di opporti al mio popolo e di non lasciarlo partire! 18Ecco, domani a quest'ora farò cadere una grandine violentissima, come non ce n'è mai stata in tutta la storia d'Egitto. 19Fa' mettere al riparo il tuo bestiame e tutto quel che hai nei campi. Sugli uomini e sugli animali che saranno rimasti in campagna e non si saranno messi al riparo cadrà una grandine così violenta che li farà morire'.
20Fra i ministri del faraone alcuni temettero la parola del Signore e fecero mettere al riparo i loro servi e il loro bestiame. 21Altri invece non presero sul serio la parola del Signore e lasciarono i servi e il bestiame all'aperto.
22Il Signore disse a Mosè: 'Stendi la tua mano verso il cielo, e grandinerà su tutto l'Egitto, sugli uomini, sugli animali e su tutta la vegetazione del paese!'.
23Mosè alzò verso il cielo il suo bastone e il Signore mandò tuoni e grandine; fulmini si abbatterono al suolo: in questo modo il Signore fece grandinare sull'Egitto. 24Grandine e fulmini imperversavano. Una cosa così violenta non si era mai vista da quando l'Egitto era diventato una nazione. 25La grandine colpì dovunque tutto quel che si trovava nei campi: uomini e bestie. Distrusse anche tutti i germogli e abbatté tutte le piante che erano in aperta campagna. 26Soltanto nella terra di Gosen, dove abitavano gli Israeliti, non venne la grandine.
27Il faraone mandò a chiamare Mosè e Aronne e disse loro:
- Questa volta ho sbagliato; il Signore ha ragione, mentre io e il mio popolo abbiamo torto! Pregate il Signore di far cessare i tuoni e la grandine. 28Ora sono convinto e disposto a lasciarvi andare, e voi non fermatevi più qui!
29Mosè gli rispose:
- Non appena sarò uscito dalla città implorerò il Signore: i tuoni cesseranno e non ci sarà più grandine, così tu capirai che la terra appartiene al Signore. 30Io però so già che tu e i tuoi ministri non temerete il Signore Dio.
31Il lino e l'orzo erano stati rovinati perché l'orzo era già in spiga e il lino in fiore. 32Nessuna qualità di grano invece era stata danneggiata, perché il grano matura più tardi.
33Lasciato il faraone, Mosè uscì dalla città e invocò il Signore. I tuoni e la grandine cessarono e la pioggia smise di cadere sulla terra.
34Quando il faraone vide che pioggia, grandine e tuoni erano cessati, continuò nel suo peccato: si ostinò di nuovo insieme ai suoi ministri. 35Il faraone fu irremovibile a tal punto che non lasciò ancora partire gli Israeliti, come il Signore aveva detto per bocca di Mosè.

(Testo CEI2008)

9
1 Allora il Signore disse a Mosè: «Va' a riferire al faraone: «Così dice il Signore, il Dio degli Ebrei: Lascia partire il mio popolo, perché mi possa servire! 2Se tu rifiuti di lasciarlo partire e lo trattieni ancora, 3ecco, la mano del Signore verrà sopra il tuo bestiame che è nella campagna, sopra i cavalli, gli asini, i cammelli, sopra gli armenti e le greggi, con una peste gravissima! 4Ma il Signore farà distinzione tra il bestiame d'Israele e quello degli Egiziani, così che niente muoia di quanto appartiene agli Israeliti»». 5Il Signore fissò la data, dicendo: «Domani il Signore compirà questa cosa nel paese!». 6Appunto il giorno dopo, il Signore compì tale cosa: morì tutto il bestiame degli Egiziani, ma del bestiame degli Israeliti non morì neppure un capo. 7Il faraone mandò a vedere, ed ecco, neppure un capo del bestiame d'Israele era morto. Ma il cuore del faraone rimase ostinato e non lasciò partire il popolo.
8Il Signore si rivolse a Mosè e ad Aronne: «Procuratevi una manciata di fuliggine di fornace: Mosè la sparga verso il cielo sotto gli occhi del faraone. 9Essa diventerà un pulviscolo che, diffondendosi su tutta la terra d'Egitto, produrrà, sugli uomini e sulle bestie, ulcere degeneranti in pustole, in tutta la terra d'Egitto». 10Presero dunque fuliggine di fornace e si posero alla presenza del faraone. Mosè la sparse verso il cielo ed essa produsse ulcere pustolose, con eruzioni su uomini e bestie. 11I maghi non poterono stare alla presenza di Mosè a causa delle ulcere che li avevano colpiti come tutti gli Egiziani. 12Ma il Signore rese ostinato il cuore del faraone, il quale non diede loro ascolto, come il Signore aveva detto a Mosè.
13Il Signore disse a Mosè: «Àlzati di buon mattino, presèntati al faraone e annunciagli: «Così dice il Signore, il Dio degli Ebrei: Lascia partire il mio popolo, perché mi possa servire! 14Perché questa volta io mando tutti i miei flagelli contro il tuo cuore, contro i tuoi ministri e contro il tuo popolo, perché tu sappia che nessuno è come me su tutta la terra. 15Se fin da principio io avessi steso la mano per colpire te e il tuo popolo con la peste, tu ormai saresti stato cancellato dalla terra; 16invece per questo ti ho lasciato sussistere, per dimostrarti la mia potenza e per divulgare il mio nome in tutta la terra. 17Ancora ti opponi al mio popolo e non lo lasci partire! 18Ecco, io farò cadere domani, a questa stessa ora, una grandine violentissima, come non ci fu mai in Egitto dal giorno della sua fondazione fino ad oggi. 19Manda dunque fin d'ora a mettere al riparo il tuo bestiame e quanto hai in campagna. Su tutti gli uomini e su tutti gli animali che si troveranno in campagna e che non saranno stati ricondotti in casa, si abbatterà la grandine e moriranno»». 20Chi tra i ministri del faraone temeva il Signore fece ricoverare nella casa i suoi schiavi e il suo bestiame; 21chi invece non diede retta alla parola del Signore lasciò schiavi e bestiame in campagna.
22Il Signore disse a Mosè: «Stendi la mano verso il cielo: vi sia grandine in tutta la terra d'Egitto, sugli uomini, sulle bestie e su tutta la vegetazione dei campi nella terra d'Egitto!». 23Mosè stese il bastone verso il cielo e il Signore mandò tuoni e grandine; sul suolo si abbatté fuoco e il Signore fece cadere grandine su tutta la terra d'Egitto. 24Ci furono grandine e fuoco in mezzo alla grandine: non vi era mai stata in tutta la terra d'Egitto una grandinata così violenta, dal tempo in cui era diventata nazione! 25La grandine colpì, in tutta la terra d'Egitto, quanto era nella campagna, dagli uomini alle bestie; la grandine flagellò anche tutta la vegetazione dei campi e schiantò tutti gli alberi della campagna. 26Soltanto nella regione di Gosen, dove stavano gli Israeliti, non vi fu grandine.
27Allora il faraone mandò a chiamare Mosè e Aronne e disse loro: «Questa volta ho peccato: il Signore è il giusto; io e il mio popolo siamo colpevoli. 28Pregate il Signore: ci sono stati troppi tuoni violenti e grandine! Vi lascerò partire e non dovrete più restare qui». 29Mosè gli rispose: «Non appena sarò uscito dalla città, stenderò le mani verso il Signore: i tuoni cesseranno e non grandinerà più, perché tu sappia che la terra appartiene al Signore. 30Ma quanto a te e ai tuoi ministri, io so che ancora non temerete il Signore Dio». 31Ora il lino e l'orzo erano stati colpiti, perché l'orzo era in spiga e il lino in fiore; 32ma il grano e la spelta non erano stati colpiti, perché tardivi.
33Mosè si allontanò dal faraone e dalla città; stese le mani verso il Signore: i tuoni e la grandine cessarono e la pioggia non si rovesciò più sulla terra. 34Quando il faraone vide che la pioggia, la grandine e i tuoni erano cessati, continuò a peccare e si ostinò, insieme con i suoi ministri. 35Il cuore del faraone si ostinò e non lasciò partire gli Israeliti, come aveva detto il Signore per mezzo di Mosè.

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