| (Testo CEI74) 6 DANIELE NELLA FOSSA DEI LEONI
Gelosia dei satrapi
1Volle Dario costituire nel suo regno centoventi sàtrapi e ripartirli per tutte le province.
2A capo dei sàtrapi mise tre governatori, di cui uno fu Daniele, ai quali i sàtrapi dovevano render conto perché nessun danno ne
3soffrisse il re. Ora Daniele era superiore agli altri governatori e ai sàtrapi, perché possedeva uno spirito eccezionale, tanto che il re pensava di metterlo a capo di tutto il suo regno.
4Perciò tanto i governatori che i sàtrapi cercavano il modo di trovar qualche pretesto contro Daniele nell'amministrazione del regno.
5Ma non potendo trovare nessun motivo di accusa né colpa, perché egli era fedele e non aveva niente da farsi rimproverare,
6quegli uomini allora pensarono: «Non possiamo trovare altro pretesto per accusare Daniele, se non nella legge del suo Dio».
7Perciò quei governatori e i sàtrapi si radunarono presso il re e gli dissero: «Re Dario, vivi per sempre!
8Tutti i governatori del regno, i magistrati, i sàtrapi, i consiglieri e i capi sono del parere che venga pubblicato un severo decreto del re secondo il quale chiunque, da ora a trenta giorni, rivolga supplica alcuna a qualsiasi dio o uomo all'infuori di te, o re, sia gettato nella fossa dei leoni.
9Ora, o re, emana il decreto e fallo mettere per iscritto, perché sia irrevocabile, come sono le leggi di Media e di Persia, che non si possono mutare».
10Allora il re Dario fece scrivere il decreto.
Preghiera di Daniele
11Daniele, quando venne a sapere del decreto del re, si ritirò in casa. Le finestre della sua stanza si aprivano verso Gerusalemme e tre volte al giorno si metteva in ginocchio a pregare e lodava il suo Dio, come era solito fare anche prima.
12Allora quegli uomini accorsero e trovarono Daniele che stava pregando e supplicando il suo Dio.
13Subito si recarono dal re e gli dissero riguardo al divieto del re: «Non hai tu scritto un decreto che chiunque, da ora a trenta giorni, rivolga supplica a qualsiasi dio o uomo, all'infuori di te, re, sia gettato nella fossa dei leoni?». Il re rispose: «Sì. Il decreto è irrevocabile come lo sono le leggi dei Medi e dei Persiani».
14«Ebbene - replicarono al re - Daniele, quel deportato dalla Giudea, non ha alcun rispetto né di te, re, né del tuo decreto: tre volte al giorno fa le sue preghiere».
15Il re, all'udir queste parole, ne fu molto addolorato e si mise in animo di salvare Daniele e fino al tramonto del sole fece ogni sforzo per liberarlo.
16Ma quegli uomini si riunirono di nuovo presso il re e gli dissero: «Sappi, re, che i Medi e i Persiani hanno per legge che qualunque decreto firmato dal re è irrevocabile».
Daniele nella fossa dei leoni
17Allora il re ordinò che si prendesse Daniele e si gettasse nella fossa dei leoni. Il re, rivolto a Daniele, gli disse: «Quel Dio, che tu servi con perseveranza, ti possa salvare!».
18Poi fu portata una pietra e fu posta sopra la bocca della fossa: il re la sigillò con il suo anello e con l'anello dei suoi grandi, perché niente fosse mutato sulla sorte di Daniele.
19Quindi il re ritornò alla reggia, passò la notte digiuno, non gli fu introdotta alcuna donna e anche il sonno lo abbandonò.
20La mattina dopo il re si alzò di buon'ora e sullo spuntar del giorno andò in fretta alla fossa dei leoni.
21Quando fu vicino, chiamò: «Daniele, servo del Dio vivente, il tuo Dio che tu servi con perseveranza ti ha potuto salvare dai leoni?».
22Daniele rispose: «Re, vivi per sempre.
23Il mio Dio ha mandato il suo angelo che ha chiuso le fauci dei leoni ed essi non mi hanno fatto alcun male, perché sono stato trovato innocente davanti a lui; ma neppure contro di te, o re, ho commesso alcun male».
24Il re fu pieno di gioia e comandò che Daniele fosse tirato fuori dalla fossa. Appena uscito, non si riscontrò in lui lesione alcuna, poiché egli aveva confidato nel suo Dio.
25Quindi, per ordine del re, fatti venire quegli uomini che avevano accusato Daniele, furono gettati nella fossa dei leoni insieme con i figli e le mogli. Non erano ancor giunti al fondo della fossa, che i leoni furono loro addosso e stritolarono tutte le loro ossa.
Professione di fede del re
26Allora il re Dario scrisse a tutti i popoli, nazioni e lingue, che abitano tutta la terra: «Pace e prosperità.
27Per mio comando viene promulgato questo decreto: In tutto l'impero a me soggetto si onori e si tema il Dio di Daniele, perché egli è il Dio vivente, che dura in eterno; il suo regno è tale che non sarà mai distrutto e il suo dominio non conosce fine.
28Egli salva e libera, fa prodigi e miracoli in cielo e in terra: egli ha liberato Daniele dalle fauci dei leoni».
29Questo Daniele prosperò durante il regno di Dario e il regno di Ciro il Persiano.
| (Testo TILC) 6 1e Dario, appartenente al popolo dei Medi, divenne re, all'età di sessantadue anni.
I nemici di Daniele gli tendono una trappola
2Dario decise di nominare centoventi satrapi in tutto il regno in modo che in ogni regione vi fossero dei delegati della sua autorità.
3Stabilì pure tre sovrintendenti a cui i satrapi dovevano rendere conto della loro amministrazione, in modo che nessuno potesse nuocere agli interessi del re. Daniele era uno dei tre sovrintendenti,
4ma, per le sue qualità eccezionali, superava gli altri due e tutti i satrapi. Il re aveva perfino pensato di affidargli la responsabilità di tutto il regno.
5Allora gli altri sovrintendenti e i satrapi cominciarono a informarsi se Daniele aveva commesso qualche colpa nei confronti del regno, ma non ne potevano trovare perché egli era integro nella sua onestà e non si gli si poteva rimproverare nulla.
6Dissero dunque tra di loro: 'Non possiamo scoprire alcun motivo per accusare Daniele, se non il fatto che ubbidisce alla legge del suo Dio'.
7l due sovrintendenti e i satrapi si recarono subito dal re e gli dissero: 'Lunga vita a te, re Dario!
8I sovrintendenti del regno, i prefetti, i satrapi, i ministri e i governatori tutti d'accordo ti propongono di promulgare e pubblicare un editto reale. Devi ordinare questo: Chiunque per un periodo di trenta giorni rivolgerà una preghiera a una divinità o a un uomo all'infuori di te, sia gettato nella fossa dei leoni.
9Maestà, emana questo decreto e sottoscrivilo in modo che non sia modificato e sia irrevocabile come tutte le leggi dei Medi e dei Persiani'.
10E così il re Dario firmò il decreto.
Daniele nella fossa dei leoni
11Appena Daniele seppe che tale decreto era stato promulgato, si ritirò in casa. Al piano superiore aprì la finestra che dava verso Gerusalemme. Com'era sua abitudine, tre volte al giorno, si mise là in ginocchio per pregare e lodare il suo Dio.
12Allora i suoi nemici si precipitarono in casa sua e lo trovarono in preghiera che implorava il suo Dio.
13Corsero subito dal re per dirgli: - Maestà, non hai tu promulgato un decreto, secondo il quale per un periodo di trenta giorni chiunque rivolgerà una preghiera a una divinità o a un uomo all'infuori di te sia gettato nella fossa dei leoni? Il re rispose: - Certo! Secondo la legge dei Medi e dei Persiani, il decreto emanato è irrevocabile.
14Essi continuarono: - Ebbene, maestà, quel Daniele, deportato dalla regione di Giuda, non ha rispettato né te né il tuo decreto: tre volte al giorno egli prega il suo Dio.
15Appena il re sentì queste parole ne fu profondamente addolorato e decise di risparmiare Daniele. Fino al tramonto egli cercò ogni mezzo per salvarlo.
16Ma i nemici di Daniele ritornarono dal re per dirgli: 'Maestà, tu sai bene che secondo la legge dei Medi e dei Persiani un decreto o una decisione firmata dal re è irrevocabile'.
17Allora, per ordine del re, Daniele fu preso e gettato nella fossa dei leoni. Il re gli disse: 'Solo il tuo Dio che tu servi con tanto amore può salvarti!'.
18Fu presa una pietra e messa sull'apertura della fossa. Il re vi applicò il suo sigillo personale e quello dei suoi alti funzionari perché nessuno potesse cambiare la sorte di Daniele.
19Il re rientrò poi nel suo palazzo per trascorrere la notte. Respinse ogni cibo e, benché non riuscisse a dormire, rifiutò qualunque diversivo.
Daniele esce sano e salvo dalla fossa dei leoni
20Il mattino dopo, appena fece giorno, il re si alzò in piedi e andò in fretta alla fossa dei leoni.
21Si avvicinò e chiamò Daniele con voce triste: - Daniele, servo del Dio vivente, il tuo Dio che servi con amore ti ha liberato dagli artigli dei leoni?
22Daniele gli rispose: - Lunga vita a te, maestà!
23Sì, il mio Dio ha mandato il suo angelo a chiudere le fauci dei leoni ed essi non mi hanno fatto alcun male. Infatti, agli occhi del mio Dio sono innocente e anche nei tuoi riguardi non ho commesso alcuna colpa, maestà!
24Pieno di gioia, il re diede ordine di tirare fuori Daniele dalla fossa. Appena fuori, si poté notare che egli non aveva nessuna ferita, perché aveva avuto fiducia nel suo Dio.
25Il re fece poi arrestare quegli uomini che avevano denunziato Daniele, ed essi furono gettati nella fossa dei leoni con le mogli e i figli. I leoni li afferrarono e ne stritolarono le ossa ancor prima che essi raggiungessero il fondo della fossa.
26Più tardi il re Dario rivolse questo messaggio alla gente di ogni popolo, nazione e lingua che abita su tutta la terra: 'Vi auguro una pace perfetta!
27'Questo è il mio decreto: in tutto il mio regno ognuno deve avere un rispetto assoluto per il Dio di Daniele. Egli è il Dio vivente, regna per sempre. Il suo regno non verrà mai distrutto, il suo dominio dura per sempre.
28Egli libera e salva, compie prodigi e miracoli nel cielo e sulla terra. Egli ha liberato Daniele dagli artigli dei leoni'.
29Daniele occupò in seguito un posto importante nel regno di Dario e poi in quello di Ciro, re dei Persiani.
| (Testo CEI2008) 6 1 Dario il Medo ricevette il regno, all'età di circa sessantadue anni.
Daniele nella fossa dei leoni
2Dario volle costituire nel suo regno centoventi sàtrapi e ripartirli per tutte le province.
3A capo dei sàtrapi mise tre funzionari, di cui uno fu Daniele, ai quali i sàtrapi dovevano rendere conto perché nessun danno ne soffrisse il re.
4Ora Daniele era superiore agli altri funzionari e ai sàtrapi, perché possedeva uno spirito straordinario, tanto che il re pensava di metterlo a capo di tutto il suo regno.
5Perciò tanto i funzionari che i sàtrapi cercavano di trovare qualche pretesto contro Daniele nell'amministrazione del regno. Ma non potendo trovare nessun motivo di accusa né colpa, perché egli era fedele e non aveva niente da farsi rimproverare,
6quegli uomini allora pensarono: «Non possiamo trovare altro pretesto per accusare Daniele, se non nella legge del suo Dio».
7Perciò quei funzionari e i sàtrapi si radunarono presso il re e gli dissero: «O re Dario, vivi in eterno!
8Tutti i funzionari del regno, i governatori, i sàtrapi, i ministri e i prefetti sono del parere che venga pubblicato un severo decreto del re secondo il quale chiunque, per la durata di trenta giorni, rivolga supplica a qualsiasi dio o uomo all'infuori di te, o re, sia gettato nella fossa dei leoni.
9Ora, o re, emana il decreto e fallo mettere per iscritto, perché sia immutabile, come sono le leggi di Media e di Persia, che sono irrevocabili».
10Allora il re Dario ratificò il decreto scritto.
11Daniele, quando venne a sapere del decreto del re, si ritirò in casa. Le finestre della sua stanza si aprivano verso Gerusalemme e tre volte al giorno si metteva in ginocchio a pregare e lodava il suo Dio, come era solito fare anche prima.
12Allora quegli uomini accorsero e trovarono Daniele che stava pregando e supplicando il suo Dio.
13Subito si recarono dal re e gli dissero riguardo al suo decreto: «Non hai approvato un decreto che chiunque, per la durata di trenta giorni, rivolga supplica a qualsiasi dio o uomo all'infuori di te, o re, sia gettato nella fossa dei leoni?». Il re rispose: «Sì. Il decreto è irrevocabile come lo sono le leggi dei Medi e dei Persiani».
14«Ebbene - replicarono al re -, Daniele, quel deportato dalla Giudea, non ha alcun rispetto né di te, o re, né del tuo decreto: tre volte al giorno fa le sue preghiere».
15Il re, all'udire queste parole, ne fu molto addolorato e si mise in animo di salvare Daniele e fino al tramonto del sole fece ogni sforzo per liberarlo.
16Ma quegli uomini si riunirono di nuovo presso il re e gli dissero: «Sappi, o re, che i Medi e i Persiani hanno per legge che qualunque decreto emanato dal re non può essere mutato».
17Allora il re ordinò che si prendesse Daniele e lo si gettasse nella fossa dei leoni. Il re, rivolto a Daniele, gli disse: «Quel Dio, che tu servi con perseveranza, ti possa salvare!».
18Poi fu portata una pietra e fu posta sopra la bocca della fossa: il re la sigillò con il suo anello e con l'anello dei suoi dignitari, perché niente fosse mutato riguardo a Daniele.
19Quindi il re ritornò al suo palazzo, passò la notte digiuno, non gli fu introdotta nessuna concubina e anche il sonno lo abbandonò.
20La mattina dopo il re si alzò di buon'ora e allo spuntare del giorno andò in fretta alla fossa dei leoni.
21Quando fu vicino, il re chiamò Daniele con voce mesta: «Daniele, servo del Dio vivente, il tuo Dio che tu servi con perseveranza ti ha potuto salvare dai leoni?».
22Daniele rispose: «O re, vivi in eterno!
23Il mio Dio ha mandato il suo angelo che ha chiuso le fauci dei leoni ed essi non mi hanno fatto alcun male, perché sono stato trovato innocente davanti a lui; ma neppure contro di te, o re, ho commesso alcun male».
24Il re fu pieno di gioia e comandò che Daniele fosse tirato fuori dalla fossa. Appena uscito, non si riscontrò in lui lesione alcuna, poiché egli aveva confidato nel suo Dio.
25Quindi, per ordine del re, fatti venire quegli uomini che avevano accusato Daniele, furono gettati nella fossa dei leoni insieme con i figli e le mogli. Non erano ancora giunti al fondo della fossa, che i leoni si avventarono contro di loro e ne stritolarono tutte le ossa.
26Allora il re Dario scrisse a tutti i popoli, nazioni e lingue, che abitano tutta la terra: «Abbondi la vostra pace.
27Per mio comando viene promulgato questo decreto: In tutto l'impero a me soggetto si tremi e si tema davanti al Dio di Daniele, perché egli è il Dio vivente, che rimane in eterno; il suo regno non sarà mai distrutto e il suo potere non avrà mai fine.
28Egli salva e libera, fa prodigi e miracoli in cielo e in terra: egli ha liberato Daniele dalle fauci dei leoni».
29Questo Daniele fu in grande onore sotto il regno di Dario e il regno di Ciro il Persiano.
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