| (Testo CEI74) 30 Campagna contro gli Amaleciti
1Quando Davide e i suoi uomini arrivarono a Ziklàg il terzo giorno, gli Amaleciti avevano fatto una razzia nel Negheb e a Ziklàg. Avevano distrutto Ziklàg appiccandole il fuoco.
2Avevano condotto via le donne e quanti vi erano, piccoli e grandi; non avevano ucciso nessuno, ma li avevano fatti prigionieri e se n'erano andati.
3Tornò dunque Davide e gli uomini che erano con lui ed ecco la città era in preda alle fiamme; le loro donne, i loro figli e le loro figlie erano stati condotti via.
4Davide e la sua gente alzarono la voce e piansero finché ne ebbero forza.
5Le due mogli di Davide, Achinoàm di Izrèel e Abigail, gia moglie di Nabal da Carmel, erano state condotte via.
6Davide fu in grande angoscia perché tutta quella gente parlava di lapidarlo. Tutti avevano l'animo esasperato, ciascuno per i suoi figli e le sue figlie. Ma Davide ritrovò forza e coraggio nel Signore suo Dio.
7Allora Davide disse al sacerdote Ebiatar figlio di Achimelech: «Portami l'efod». Ebiatar accostò l'efod a Davide.
8Davide consultò il Signore e chiese: «Devo inseguire questa banda? La raggiungerò?». Gli rispose: «Inseguila, la raggiungerai e libererai i prigionieri».
9Davide e i seicento uomini che erano con lui partirono e giunsero al torrente di Besor, dove quelli rimasti indietro si fermarono.
10Davide continuò l'inseguimento con quattrocento uomini: si fermarono invece duecento uomini che erano troppo affaticati per passare il torrente di Besor.
11Trovarono nella campagna un Egiziano e lo portarono a Davide. Gli diedero da mangiare pane e gli diedero da bere acqua.
12Gli diedero anche una schiacciata di fichi secchi e due grappoli di uva passa. Mangiò e si sentì rianimato, perché non aveva preso cibo e non aveva bevuto acqua da tre giorni e da tre notti.
13Davide gli domandò: «A chi appartieni tu e di dove sei?». Rispose: «Sono un giovane egiziano, schiavo di un Amalecita. Il mio padrone mi ha abbandonato perché tre giorni fa mi sono ammalato.
14Noi abbiamo depredato il Negheb dei Cretei, quello di Giuda e il Negheb di Caleb e abbiamo appiccato il fuoco a Ziklàg».
15Davide gli disse: «Vuoi tu guidarmi verso quella banda?». Rispose: «Giurami per Dio che non mi ucciderai e non mi riconsegnerai al mio padrone e ti condurrò da quella banda».
16Così fece da guida ed ecco, erano sparsi sulla distesa di quella regione a mangiare e a bere e a far festa con tutto l'ingente bottino che avevano preso dal paese dei Filistei e dal paese di Giuda.
17Davide li battè dalle prime luci dell'alba fino alla sera del giorno dopo e non sfuggì alcuno di essi, se non quattrocento giovani, che montarono sui cammelli e fuggirono.
18Davide liberò tutti coloro che gli Amaleciti avevano preso e in particolare Davide liberò le sue due mogli.
19Non mancò nessuno tra di essi, né piccolo né grande, né figli né figlie, né la preda né ogni altra cosa che era stata presa loro: Davide ricuperò tutto.
20Davide prese tutto il bestiame minuto e grosso: spingevano davanti a lui tutto questo bestiame e gridavano: «Questo è il bottino di Davide».
21Davide poi giunse ai duecento uomini che erano troppo sfiniti per seguire Davide e aveva fatto rimanere al torrente di Besor. Essi andarono incontro a Davide e a tutta la sua gente: Davide con la truppa si accostò e domandò loro come stavano le cose.
22Ma tutti i cattivi e gli iniqui tra gli uomini che erano andati con Davide si misero a dire: «Poiché non sono venuti con noi, non si dia loro niente della preda, eccetto le mogli e i figli di ciascuno; li conducano via e se ne vadano».
23Davide rispose: «Non fate così, fratelli miei, con quello che il Signore ci ha dato, salvandoci tutti e mettendo nelle nostre mani quella torma che era venuta contro di noi.
24Chi vorrà seguire questo vostro parere? Perché quale la parte di chi scende a battaglia, tale è la parte di chi fa la guardia ai bagagli: insieme faranno le parti».
25Da quel giorno in poi stabilì questo come regola e statuto in Israele fino ad oggi.
26Quando fu di ritorno a Ziklàg, Davide mandò parte del bottino agli anziani di Giuda suoi amici, con queste parole: «Eccovi un dono proveniente dal bottino dei nemici del Signore»:
27a quelli di Betel e a quelli di Rama nel Negheb, a quelli di Iattìr,
28a quelli di Aroer, a quelli di Sifmòt, a quelli di Estemoà,
29a quelli di Ràcal, a quelli delle città degli Ieracmeeliti, a quelli delle città dei Keniti,
30a quelli di Cormà, a quelli di Bor-Asàn, a quelli di Atach,
31a quelli di Ebron e a quelli di tutti i luoghi per cui era passato Davide con i suoi uomini.
| (Testo TILC) 30 Ziklag è incendiata dagli Amaleciti
1Davide e i suoi uomini arrivarono a Ziklag due giorni dopo. Intanto gli Amaleciti avevano fatto razzie nelle regioni meridionali e anche a Ziklag. Avevano preso la città e l'avevano incendiata.
2Non avevano ucciso nessuno, ma avevano fatto prigioniere le donne e quanti avevano trovato in città, senza distinzione. Li avevano presi e avevano continuato il loro cammino.
3Quando Davide arrivò con i suoi uomini, trovò la città bruciata e seppe che le donne erano state prese prigioniere con figli e figlie.
4Davide e il gruppo che era con lui gridarono e piansero finché ebbero fiato.
5Erano state portate via anche le due mogli di Davide: Achinoam da Izreel e Abigail che era stata la moglie di Nabal da Carmel.
6Davide venne a trovarsi in grave difficoltà. I suoi uomini, infatti, parlavano di ammazzarlo a colpi di pietra: erano tutti fuori di sé per il pensiero dei loro figli. Ma Davide ritrovò coraggio nel Signore suo Dio.
7Chiamò il sacerdote Ebiatar, figlio di Achimelech, e gli disse: - Per favore, porta qui l'efod. Ebiatar ubbidì
8e Davide interrogò il Signore: - Se inseguo quella banda di razziatori, riuscirò a prenderli? - Sì, - rispose il Signore, - riuscirai a raggiungerli e a liberare i prigionieri.
9Davide partì con seicento uomini, mentre gli altri rimasero a Ziklag. Quando giunsero al torrente di Besor,
10Davide continuò l'inseguimento con quattrocento uomini, gli altri duecento si fermarono perché erano troppo stanchi per attraversare il torrente.
11Nella campagna trovarono un Egiziano e lo condussero a Davide. Gli diedero pane, acqua,
12una schiacciata di fichi secchi e due grappoli d'uva passa. L'Egiziano mangiò e si riprese: era stato senza mangiare né bere per tre giorni e tre notti.
13Davide gli domandò: - Di dove sei? Chi è il tuo padrone? L'uomo rispose: - Sono un giovane egiziano, schiavo di un Amalecita. Il mio padrone mi ha abbandonato tre giorni fa perché mi sono ammalato.
14Eravamo andati a far razzie nelle terre meridionali dei Cretei, di Giuda e di Caleb e avevamo incendiato la città di Ziklag.
15Davide gli chiese: - Puoi condurci da quella gente? - Sì, - rispose, - se mi giuri in nome di Dio che non mi ucciderai e non mi riconsegnerai al mio padrone.
Davide vince gli Amaleciti
16L'Egiziano condusse Davide dov'erano gli Amaleciti. Erano sparpagliati sul terreno, stavano mangiando e bevendo, facevano festa con l'enorme bottino che avevano fatto nella terra dei Filistei e di Giuda.
17Davide li attaccò dall'alba fino alla sera del giorno dopo. Tra tutti si salvarono solo quattrocento giovani che erano fuggiti in groppa ai cammelli.
18Davide liberò tutte le persone che gli Amaleciti avevano catturato, comprese le sue due mogli.
19Tutti i prigionieri furono salvi, piccoli e grandi, ragazzi e ragazze. Davide ricuperò anche tutto il bottino che gli Amaleciti avevano preso.
20S'impadronì delle pecore e dei buoi. Quelli che li conducevano davanti a lui dicevano: 'Questo è il bottino di Davide!'.
21Raggiunse i duecento uomini che aveva lasciato al torrente di Besor perché erano troppo stanchi per seguirlo. Essi vennero incontro a lui e ai suoi uomini e Davide, quando fu loro vicino, li salutò.
22Tra quelli che erano andati con Davide c'erano alcuni uomini malvagi e meschini. Essi dissero: - Questi non sono venuti con noi: non dobbiamo dar loro niente del bottino ricuperato. Si prendano le loro mogli e i figli e se ne vadano.
23Ma Davide disse: - Non fate così, amici, con quel che il Signore ci ha dato. Egli ci ha protetti e ha messo in nostro potere quella banda di nemici.
24Il vostro parere non è da seguire. Tanto spetta a chi va all'assalto quanto a chi resta a custodire i bagagli: a ciascuno sarà data una parte.
25Da quel giorno Davide fece diventare quest'uso una norma per gli Israeliti fino a oggi.
26Quando fu tornato a Ziklag, Davide mandò una parte del bottino anche ai capi delle località di Giuda, suoi compatrioti, con questo messaggio: 'Vi mando in dono una parte del bottino preso ai nemici del Signore'.
27-31 Il dono fu mandato agli abitanti delle seguenti località: Betuel, Rama nel Negheb, Iattir, Arad, Sifmot, Estemoa, Racal, le città degli Ieracmeeliti, le città dei Keniti, Corma, Bor - Asan, Atach, Ebron. Inoltre Davide mandò qualcosa a tutte le località in cui era passato con i suoi uomini.
| (Testo CEI2008) 30 Davide sconfigge gli Amaleciti
1 Quando Davide e i suoi uomini arrivarono a Siklag il terzo giorno, gli Amaleciti avevano fatto una razzia nel Negheb e a Siklag. Avevano distrutto Siklag appiccandole il fuoco.
2Avevano fatto prigioniere le donne e quanti vi erano, piccoli e grandi; non avevano ucciso nessuno, ma li avevano presi e portati via.
3Tornò dunque Davide e gli uomini che erano con lui alla città che era in preda alle fiamme; le loro donne, i loro figli e le loro figlie erano stati condotti via prigionieri.
4Davide e la sua gente alzarono la voce e piansero finché ne ebbero forza.
5Le due mogli di Davide, Achinòam di Izreèl e Abigàil, già moglie di Nabal di Carmel, erano state condotte via prigioniere.
6Davide fu in grande angustia perché la gente parlava di lapidarlo. Tutti avevano l'animo esasperato, ciascuno per i suoi figli e le sue figlie. Ma Davide ritrovò forza e coraggio nel Signore, suo Dio.
7Allora Davide disse al sacerdote Ebiatàr, figlio di Achimèlec: «Portami l'efod». Ebiatàr portò l'efod a Davide.
8Davide consultò il Signore e chiese: «Devo inseguire questa banda? La raggiungerò?». Gli rispose: «Insegui, perché certamente raggiungerai e libererai i prigionieri».
9Davide e i seicento uomini che erano con lui partirono e giunsero al torrente di Besor, dove quelli rimasti indietro si fermarono.
10Davide continuò l'inseguimento con quattrocento uomini: si fermarono invece duecento uomini che erano troppo affaticati per passare il torrente di Besor.
11Trovarono nella campagna un Egiziano e lo portarono a Davide. Gli diedero da mangiare pane e gli diedero da bere acqua.
12Gli diedero anche una schiacciata di fichi secchi e due grappoli di uva passa. Mangiò e si rianimò, perché non aveva preso cibo e non aveva bevuto acqua da tre giorni e tre notti.
13Davide gli domandò: «A chi appartieni tu e di dove sei?». Rispose: «Sono un giovane egiziano, schiavo di un Amalecita. Il mio padrone mi ha abbandonato perché tre giorni fa mi sono ammalato.
14Noi abbiamo fatto razzia nel Negheb dei Cretei, in quello di Giuda e nel Negheb di Caleb, e abbiamo appiccato il fuoco a Siklag».
15Davide gli disse: «Vuoi guidarmi verso quella banda?». Rispose: «Giurami per Dio che non mi ucciderai e non mi riconsegnerai al mio padrone, e ti condurrò da quella banda».
16Così fece da guida, ed ecco erano sparsi sulla distesa di quella regione a mangiare e a bere e a far festa con tutto l'ingente bottino che avevano preso dal territorio dei Filistei e dal territorio di Giuda.
17Davide li colpì dalle prime luci dell'alba fino alla sera del giorno dopo e non sfuggì alcuno di loro, se non quattrocento giovani, che montarono sui cammelli e fuggirono.
18Davide liberò tutti coloro che gli Amaleciti avevano preso e liberò anche le sue due mogli.
19Non mancò nessuno tra loro, né piccolo né grande, né figli né figlie, né la preda né ogni altra cosa che era stata presa loro: Davide recuperò tutto.
20Davide prese tutte le greggi e le mandrie; spingevano davanti a lui questo bestiame e gridavano: «Questo è il bottino di Davide».
21Davide poi raggiunse i duecento uomini che, essendo troppo sfiniti per seguirlo, aveva fatto rimanere al torrente di Besor. Essi andarono incontro a Davide e a tutta la sua gente: Davide con la truppa si avvicinò e domandò loro come stavano.
22Ma tutti i cattivi e gli scellerati tra gli uomini che erano andati con Davide si misero a dire: «Poiché non sono venuti con noi, non si dia loro niente della preda che abbiamo ricavato, eccetto le mogli e i figli di ciascuno: li conducano via e se ne vadano».
23Davide rispose: «Non fate così, fratelli miei, con quello che il Signore ci ha dato, salvandoci tutti e mettendo nelle nostre mani quella banda che era venuta contro di noi.
24Chi vorrà ascoltarvi in questa proposta? Perché, quale è la parte di chi scende a battaglia, tale è la parte di chi resta ai bagagli: insieme faranno le parti».
25Da quel giorno in poi stabilì questo come regola e norma in Israele fino ad oggi.
26Quando arrivò a Siklag, Davide mandò parte del bottino agli anziani di Giuda, suoi amici, con queste parole: «Eccovi un dono proveniente dal bottino dei nemici del Signore». Ne inviò
27a quelli di Betel, a quelli di Ramot-Negheb, a quelli di Iattir,
28a quelli di Aroèr, a quelli di Sifmot, a quelli di Estemòa,
29a quelli di Racal, a quelli delle città degli Ieracmeeliti, a quelli delle città dei Keniti,
30a quelli di Corma, a quelli di Bor-Asan, a quelli di Atac,
31a quelli di Ebron e a quelli di tutti i luoghi per cui era passato Davide con i suoi uomini.
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