| (Testo CEI74) 21 1Davide si alzò e partì e Giònata tornò in città.
La sosta a Nob
2Davide si recò a Nob dal sacerdote Achimelech. Achimelech, turbato, andò incontro a Davide e gli disse: «Perché sei solo e non c'è nessuno con te?».
3Rispose Davide al sacerdote Achimelech: «Il re mi ha ordinato e mi ha detto: Nessuno sappia niente di questa cosa per la quale ti mando e di cui ti ho dato incarico. Ai miei uomini ho dato appuntamento al tal posto.
4Ora però se hai a disposizione cinque pani, dammeli, o altra cosa che si possa trovare».
5Il sacerdote rispose a Davide: «Non ho sottomano pani comuni, ho solo pani sacri: se i tuoi giovani si sono almeno astenuti dalle donne, potete mangiarne».
6Rispose Davide al sacerdote: «Ma certo! Dalle donne ci siamo astenuti da tre giorni. Come sempre quando mi metto in viaggio, i giovani sono mondi, sebbene si tratti d'un viaggio profano; tanto più oggi essi sono mondi».
7Il sacerdote gli diede il pane sacro, perché non c'era là altro pane che quello dell'offerta, ritirato dalla presenza del Signore, per essere sostituito con pane fresco nel giorno in cui si toglie.
8Ma era là in quel giorno uno dei ministri di Saul, trattenuto presso il Signore, di nome Doeg, Idumeo, capo dei pastori di Saul.
9Davide disse ad Achimelech: «Non hai per caso sottomano una lancia o una spada? Io non ho preso con me né la lancia né altra arma, perché l'incarico del re era urgente».
10Il sacerdote rispose: «Guarda, c'è la spada di Golia, il Filisteo che tu hai ucciso nella valle del Terebinto; è là dietro l'efod, avvolta in un manto. Se vuoi, portala via, prendila, perché qui non c'è altra spada che questa». Rispose Davide: «Non ce n'è una migliore; dammela».
Davide presso i Filistei
11Quel giorno Davide si alzò e si allontanò da Saul e giunse da Achis, re di Gat.
12I ministri di Achis gli dissero: «Non è costui Davide, il re del paese? Non cantavano in coro in onore di lui: Ha ucciso Saul i suoi mille e Davide i suoi diecimila?».
13Davide si preoccupò di queste parole e temette molto Achis re di Gat.
14Allora cominciò a fare il pazzo ai loro occhi, a fare il folle tra le loro mani; tracciava segni sui battenti delle porte e lasciava colare la saliva sulla barba.
15Achis disse ai ministri: «Ecco, vedete anche voi che è un pazzo. Perché lo avete condotto da me? Non ho abbastanza pazzi io perché mi conduciate anche costui per fare il folle davanti a me? Dovrebbe entrare in casa mia un uomo simile?».
| (Testo CEI2008) 21 1 Davide si alzò e partì, e Giònata tornò in città.
Fuga di Davide
2Davide si recò a Nob dal sacerdote Achimèlec. Achimèlec, trepidante, andò incontro a Davide e gli disse: «Perché sei solo e non c'è nessuno con te?».
3Rispose Davide al sacerdote Achimèlec: «Il re mi ha ordinato e mi ha detto: «Nessuno sappia niente di questa cosa per la quale ti mando e di cui ti ho dato incarico». Ai miei giovani ho dato appuntamento al tal posto.
4Ora però se hai sottomano cinque pani, dammeli, o altra cosa che si possa trovare».
5Il sacerdote rispose a Davide: «Non ho sottomano pani comuni, ho solo pani sacri per i tuoi giovani, se si sono almeno astenuti dalle donne».
6Rispose Davide al sacerdote: «Ma certo! Dalle donne ci siamo astenuti dall'altro ieri. Quando mi misi in viaggio, il sesso dei giovani era in condizione di santità, sebbene si trattasse d'un viaggio profano; tanto più oggi».
7Il sacerdote gli diede il pane sacro, perché non c'era là altro pane che quello dell'offerta, ritirato dalla presenza del Signore, per mettervi pane fresco nel giorno in cui quello veniva tolto.
8Ma era là in quel giorno uno dei ministri di Saul, trattenuto presso il Signore, di nome Doeg, Edomita, capo dei pastori di Saul.
9Davide disse ad Achimèlec: «Non hai per caso sottomano una lancia o una spada? Io non ho preso con me né la mia spada né altre mie armi, perché l'incarico del re era urgente».
10Il sacerdote rispose: «Guarda, c'è la spada di Golia il Filisteo, che tu hai ucciso nella valle del Terebinto; è là dietro l'efod, avvolta in un manto. Se te la vuoi prendere, prendila, perché qui non c'è altra spada che questa». Rispose Davide: «Non ce n'è una migliore. Dammela».
11Quel giorno Davide si alzò e si allontanò da Saul e giunse da Achis, re di Gat.
12I ministri di Achis gli dissero: «Non è costui Davide, il re del paese? Non cantavano a lui tra le danze dicendo: «Ha ucciso Saul i suoi mille e Davide i suoi diecimila»?».
13Davide si preoccupò di queste parole e temette molto Achis, re di Gat.
14Allora cambiò comportamento ai loro occhi e faceva il folle tra le loro mani: tracciava segni strani sulle porte e lasciava colare la saliva sulla barba.
15Achis disse ai ministri: «Ecco, vedete anche voi che è un pazzo. Perché lo avete condotto da me?
16Non ho abbastanza pazzi io, perché mi conduciate anche costui per fare il pazzo davanti a me? Dovrebbe entrare in casa mia un uomo simile?».
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