| (Testo CEI74) 1 PRIMA PARTE
Prologo
2Vanità delle vanità, dice Qoèlet, vanità delle vanità, tutto è vanità.
3Quale utilità ricava l'uomo da tutto l'affanno per cui fatica sotto il sole?
4Una generazione va, una generazione viene ma la terra resta sempre la stessa.
5Il sole sorge e il sole tramonta, si affretta verso il luogo da dove risorgerà.
6Il vento soffia a mezzogiorno, poi gira a tramontana; gira e rigira e sopra i suoi giri il vento ritorna.
7Tutti i fiumi vanno al mare, eppure il mare non è mai pieno: raggiunta la loro mèta, i fiumi riprendono la loro marcia.
8Tutte le cose sono in travaglio e nessuno potrebbe spiegarne il motivo. Non si sazia l'occhio di guardare né mai l'orecchio è sazio di udire.
9Ciò che è stato sarà e ciò che si è fatto si rifarà; non c'è niente di nuovo sotto il sole.
10C'è forse qualcosa di cui si possa dire: «Guarda, questa è una novità»? Proprio questa è gia stata nei secoli che ci hanno preceduto.
11Non resta più ricordo degli antichi, ma neppure di coloro che saranno si conserverà memoria presso coloro che verranno in seguito.
| (Testo TILC) 1 2'Tutto è come un soffio di vento: vanità, vanità, tutto è vanità', dice Qoelet.
Niente di nuovo sotto il sole
3L'uomo si affatica e tribola per tutta una vita. Ma che cosa ci guadagna?
4Passa una generazione e ne viene un'altra; ma il mondo resta sempre lo stesso.
5Il sole sorge, il sole tramonta; si alza e corre verso il luogo da dove rispunterà di nuovo.
6Il vento soffia ora dal nord ora dal sud, gira e rigira, va e ritorna di nuovo.
7Tutti i fiumi vanno nel mare, ma il mare non è mai pieno. E l'acqua continua a scorrere dalle sorgenti dove nascono i fiumi.
8Tutte le cose sono in continuo movimento, non si finirebbe mai di elencarle. Eppure gli occhi non si stancano di vedere né gli orecchi di ascoltare.
9Tutto ciò che è già avvenuto accadrà ancora; tutto ciò che è successo in passato succederà anche in futuro. Non c'è niente di nuovo sotto il sole.
10Qualcuno forse dirà: 'Guarda, questo è nuovo!'. Invece quella cosa esisteva già molto tempo prima che noi nascessimo.
11Nessuno si ricorda delle cose passate. Anche quello che succede oggi sarà presto dimenticato da quelli che verranno.
| (Testo CEI2008) 1 PROLOGO
Tutto è vanità, vuoto immenso
2Vanità delle vanità, dice Qoèlet, vanità delle vanità: tutto è vanità.
3Quale guadagno viene all'uomo per tutta la fatica con cui si affanna sotto il sole?
4Una generazione se ne va e un'altra arriva, ma la terra resta sempre la stessa.
5Il sole sorge, il sole tramonta e si affretta a tornare là dove rinasce.
6Il vento va verso sud e piega verso nord. Gira e va e sui suoi giri ritorna il vento.
7Tutti i fiumi scorrono verso il mare, eppure il mare non è mai pieno: al luogo dove i fiumi scorrono, continuano a scorrere.
8Tutte le parole si esauriscono e nessuno è in grado di esprimersi a fondo. Non si sazia l'occhio di guardare né l'orecchio è mai sazio di udire.
9Quel che è stato sarà e quel che si è fatto si rifarà; non c'è niente di nuovo sotto il sole.
10C'è forse qualcosa di cui si possa dire: «Ecco, questa è una novità»? Proprio questa è già avvenuta nei secoli che ci hanno preceduto.
11Nessun ricordo resta degli antichi, ma neppure di coloro che saranno si conserverà memoria presso quelli che verranno in seguito.
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