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Vangelo secondo Matteo
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(Testo CEI74)

26
Il tradimento di Giuda

14Allora uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariota, andò dai sommi sacerdoti 15e disse: «Quanto mi volete dare perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d'argento. 16Da quel momento cercava l'occasione propizia per consegnarlo.

Preparativi del pasto pasquale

17Il primo giorno degli Azzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che ti prepariamo, per mangiare la Pasqua?». 18Ed egli rispose: «Andate in città, da un tale, e ditegli: Il Maestro ti manda a dire: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli». 19I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua.

Annunzio del tradimento di Giuda

20Venuta la sera, si mise a mensa con i Dodici. 21Mentre mangiavano disse: «In verità io vi dico, uno di voi mi tradirà». 22Ed essi, addolorati profondamente, incominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?». 23Ed egli rispose: «Colui che ha intinto con me la mano nel piatto, quello mi tradirà. 24Il Figlio dell'uomo se ne va, come è scritto di lui, ma guai a colui dal quale il Figlio dell'uomo viene tradito; sarebbe meglio per quell'uomo se non fosse mai nato!». 25Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l'hai detto».

Istituzione dell'Eucaristia

26Ora, mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: «Prendete e mangiate; questo è il mio corpo». 27Poi prese il calice e, dopo aver reso grazie, lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti, 28perché questo è il mio sangue dell'alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati. 29Io vi dico che da ora non berrò più di questo frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio».

Predizione del rinnegamento di Pietro

30E dopo aver cantato l'inno, uscirono verso il monte degli Ulivi. 31Allora Gesù disse loro: «Voi tutti vi scandalizzerete per causa mia in questa notte. Sta scritto infatti:

Percuoterò il pastore
e saranno disperse le pecore del gregge,

32ma dopo la mia risurrezione, vi precederò in Galilea». 33E Pietro gli disse: «Anche se tutti si scandalizzassero di te, io non mi scandalizzerò mai». 34Gli disse Gesù: «In verità ti dico: questa notte stessa, prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte». 35E Pietro gli rispose: «Anche se dovessi morire con te, non ti rinnegherò». Lo stesso dissero tutti gli altri discepoli.

Al Getsemani

36Allora Gesù andò con loro in un podere, chiamato Getsèmani, e disse ai discepoli: «Sedetevi qui, mentre io vado là a pregare». 37E presi con sé Pietro e i due figli di Zebedèo, cominciò a provare tristezza e angoscia. 38Disse loro: «La mia anima è triste fino alla morte; restate qui e vegliate con me». 39E avanzatosi un poco, si prostrò con la faccia a terra e pregava dicendo: «Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice! Però non come voglio io, ma come vuoi tu!». 40Poi tornò dai discepoli e li trovò che dormivano. E disse a Pietro: «Così non siete stati capaci di vegliare un'ora sola con me? 41Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole». 42E di nuovo, allontanatosi, pregava dicendo: «Padre mio, se questo calice non può passare da me senza che io lo beva, sia fatta la tua volontà». 43E tornato di nuovo trovò i suoi che dormivano, perché gli occhi loro si erano appesantiti. 44E lasciatili, si allontanò di nuovo e pregò per la terza volta, ripetendo le stesse parole. 45Poi si avvicinò ai discepoli e disse loro: «Dormite ormai e riposate! Ecco, è giunta l'ora nella quale il Figlio dell'uomo sarà consegnato in mano ai peccatori. 46Alzatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce si avvicina».

L'arresto di Gesù

47Mentre parlava ancora, ecco arrivare Giuda, uno dei Dodici, e con lui una gran folla con spade e bastoni, mandata dai sommi sacerdoti e dagli anziani del popolo. 48Il traditore aveva dato loro questo segnale dicendo: «Quello che bacerò, è lui; arrestatelo!». 49E subito si avvicinò a Gesù e disse: «Salve, Rabbì!». E lo baciò. 50E Gesù gli disse: «Amico, per questo sei qui!». Allora si fecero avanti e misero le mani addosso a Gesù e lo arrestarono. 51Ed ecco, uno di quelli che erano con Gesù, messa mano alla spada, la estrasse e colpì il servo del sommo sacerdote staccandogli un orecchio.

52Allora Gesù gli disse: «Rimetti la spada nel fodero, perché tutti quelli che mettono mano alla spada periranno di spada. 53Pensi forse che io non possa pregare il Padre mio, che mi darebbe subito più di dodici legioni di angeli? 54Ma come allora si adempirebbero le Scritture, secondo le quali così deve avvenire?». 55In quello stesso momento Gesù disse alla folla: «Siete usciti come contro un brigante, con spade e bastoni, per catturarmi. Ogni giorno stavo seduto nel tempio ad insegnare, e non mi avete arrestato. 56Ma tutto questo è avvenuto perché si adempissero le Scritture dei profeti». Allora tutti i discepoli, abbandonatolo, fuggirono.

Gesù davanti al sinedrio

57Or quelli che avevano arrestato Gesù, lo condussero dal sommo sacerdote Caifa, presso il quale gia si erano riuniti gli scribi e gli anziani. 58Pietro intanto lo aveva seguito da lontano fino al palazzo del sommo sacerdote; ed entrato anche lui, si pose a sedere tra i servi, per vedere la conclusione.

59I sommi sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano qualche falsa testimonianza contro Gesù, per condannarlo a morte; 60ma non riuscirono a trovarne alcuna, pur essendosi fatti avanti molti falsi testimoni. 61Finalmente se ne presentarono due, che affermarono: «Costui ha dichiarato: Posso distruggere il tempio di Dio e ricostruirlo in tre giorni». 62Alzatosi il sommo sacerdote gli disse: «Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?». 63Ma Gesù taceva. Allora il sommo sacerdote gli disse: «Ti scongiuro, per il Dio vivente, perché ci dica se tu sei il Cristo, il Figlio di Dio». 64«Tu l'hai detto, gli rispose Gesù, anzi io vi dico:

d'ora innanzi vedrete il Figlio dell'uomo
seduto alla destra di Dio,
e venire sulle nubi del cielo».

65Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti dicendo: «Ha bestemmiato! Perché abbiamo ancora bisogno di testimoni? Ecco, ora avete udito la bestemmia; 66che ve ne pare?». E quelli risposero: «E' reo di morte!». 67Allora gli sputarono in faccia e lo schiaffeggiarono; altri lo bastonavano, 68dicendo: «Indovina, Cristo! Chi è che ti ha percosso?».

Rinnegamenti di Pietro

69Pietro intanto se ne stava seduto fuori, nel cortile. Una serva gli si avvicinò e disse: «Anche tu eri con Gesù, il Galileo!». 70Ed egli negò davanti a tutti: «Non capisco che cosa tu voglia dire». 71Mentre usciva verso l'atrio, lo vide un'altra serva e disse ai presenti: «Costui era con Gesù, il Nazareno». 72Ma egli negò di nuovo giurando: «Non conosco quell'uomo». 73Dopo un poco, i presenti gli si accostarono e dissero a Pietro: «Certo anche tu sei di quelli; la tua parlata ti tradisce!». 74Allora egli cominciò a imprecare e a giurare: «Non conosco quell'uomo!». E subito un gallo cantò. 75E Pietro si ricordò delle parole dette da Gesù: «Prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte». E uscito all'aperto, pianse amaramente.

(Testo TILC)

26
Giuda tradisce Gesù
(vedi Marco 14, 10-11; Luca 22, 3-6)

14Allora uno dei dodici discepoli, chiamato Giuda Iscariota, andò dai capi dei sacerdoti e disse: 15'Che cosa mi date se io vi faccio arrestare Gesù?'. Stabilirono trenta monete d'argento e gliele consegnarono. 16Da quel momento Giuda si mise a cercare un'occasione per fare arrestare Gesù.

I discepoli preparano la cena pasquale
(vedi Marco 14, 12-16; Luca 22, 7-13)

17Il primo giorno della festa dei Pani non lievitati, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero:
- Dove vuoi che ti prepariamo la cena di Pasqua?
18Egli rispose:
- Andate in città da un tale, e ditegli: Il Maestro ti manda a dire che il suo momento ormai è arrivato e che viene in casa tua con i suoi discepoli a mangiare la cena di Pasqua.
19I discepoli fecero come aveva comandato Gesù e prepararono la cena pasquale.

Gesù indica il traditore
(vedi Marco 14, 17-21; Luca 22, 21-23; Giovanni 13, 21-30)

20Quando fu sera, Gesù si mise a tavola insieme con i dodici discepoli. 21Mentre stavano mangiando disse:
- Io vi assicuro che uno di voi mi tradirà.
22Essi diventarono molto tristi e, a uno a uno, cominciarono a domandargli:
- Signore, sono forse io?
23Gesù rispose:
- Quello che ha messo con me la mano nel piatto, è lui che mi tradirà. 24Il Figlio dell'uomo sta per morire, così come è scritto nella Bibbia. Ma guai a colui per mezzo del quale il Figlio dell'uomo è tradito. Per lui sarebbe stato meglio di non essere mai nato!
25Allora Giuda, il traditore, domandò:
- Maestro, sono forse io?
Gesù gli rispose:
- Tu l'hai detto.

La Cena del Signore
(vedi Marco 14, 22-26; Luca 22, 15-20; 1 Cor 11, 23-25)

26Mentre stavano mangiando, Gesù prese il pane, fece la preghiera di benedizione, poi spezzò il pane, lo diede ai discepoli e disse: 'Prendete e mangiate; questo è il mio corpo'.
27Poi prese la coppa del vino, fece la preghiera di ringraziamento, la diede ai discepoli e disse: 'Bevetene tutti, 28perché questo è il mio sangue, offerto per tutti gli uomini, per il perdono dei peccati. Con questo sangue Dio conferma la sua alleanza. 29Vi assicuro che d'ora in poi non berrò più vino fino al giorno in cui berrò con voi il vino nuovo nel regno di Dio, mio Padre'.
30Cantarono i salmi della festa, poi andarono verso il monte degli Ulivi.

Gesù sarà abbandonato da tutti
(vedi Marco 14, 27-31; Luca 22, 31-34; Giovanni 13, 36-38)

31Allora Gesù disse ai discepoli: 'Questa notte tutti voi perderete ogni fiducia in me. Perché nella Bibbia c'è scritto:
Ucciderò il pastore
e le pecore del gregge saranno disperse.
32Ma quando sarò risuscitato vi aspetterò in Galilea'.
33Allora Pietro cominciò a dire:
- Anche se tutti gli altri perderanno ogni fiducia in te, io non la perderò mai.
34Gesù replicò:
- Io invece ti assicuro che questa notte, prima che il gallo canti, tre volte tu avrai detto che non mi conosci.
35Ma Pietro rispose:
- Non dirò mai che non ti conosco, anche se dovessi morire con te!
E così dissero anche tutti gli altri discepoli.

Gesù prega nel Getsèmani
(vedi Marco 14, 32-42; Luca 22, 39-46)

36Intanto Gesù arrivò con i discepoli in un luogo detto Getsèmani. Egli disse: 'Restate qui mentre io vado là a pregare'.
37Si fece accompagnare da Pietro e dai due figli di Zebedèo. Poi incominciò a essere triste e angosciato. 38Allora disse ai tre discepoli: 'Una tristezza mortale mi opprime. Fermatevi qui e restate svegli con me'.
39Andò un po' avanti, si gettò con la faccia a terra e si mise a pregare. Diceva: 'Padre mio, se è possibile, allontana da me questo calice di dolore! Però non si faccia come voglio io, ma come vuoi tu'.
40Poi tornò indietro verso i discepoli, ma trovò che dormivano. Allora disse a Pietro: 'Così non avete potuto vegliare con me nemmeno un'ora? 41State svegli e pregate per resistere nel momento della prova; perché la volontà è pronta ma la debolezza è grande'.
42Per la seconda volta si allontanò e cominciò a pregare, e disse: 'Padre mio, se proprio devo bere di questo calice di dolore, sia fatta la tua volontà'.
43Poi ritornò dai discepoli e li trovò ancora che dormivano: non riuscivano a tenere gli occhi aperti.
44Per la terza volta Gesù si allontanò e andò a pregare ripetendo le stesse parole. 45Poi tornò verso i discepoli e disse: 'Ma come, voi ancora dormite e riposate? Ecco, il momento è ormai vicino. Il Figlio dell'uomo sta per essere consegnato nelle mani di gente malvagia. 46Alzatevi, andiamo! Sta arrivando quello che mi tradisce'.

Gesù è arrestato
(vedi Marco 14, 43-50; Luca 22, 47-53; Giovanni 18, 3-12)

47Mentre Gesù ancora parlava con i discepoli arrivò Giuda, uno dei Dodici, accompagnato da molti uomini armati di spade e di bastoni. Erano stati mandati dai capi dei sacerdoti e dalle altre autorità del popolo.
48Il traditore s'era messo d'accordo con loro. Aveva stabilito un segno e aveva detto: 'Quello che bacerò, è lui. Prendetelo'.
49Intanto Giuda si avvicinò a Gesù e disse: 'Salve, Maestro!'. Poi lo baciò. 50Ma Gesù gli disse: 'Amico, si faccia quello che sei venuto a fare'.
Quelli che erano venuti insieme a Giuda si fecero avanti, presero Gesù e lo arrestarono.
51Allora uno di quelli che erano con Gesù tirò fuori una spada e colpì il servo del sommo sacerdote, staccandogli un orecchio.
52Ma Gesù gli disse: 'Rimetti la spada al suo posto! Perché tutti quelli che usano la spada moriranno colpiti dalla spada. 53Che cosa credi? Non sai che io potrei chiedere aiuto al Padre mio e subito mi manderebbe più di dodici migliaia di angeli? 54Ma in questo caso non si compirebbero le parole della Bibbia. Essa dice che deve accadere così'.
55Poi Gesù disse alla folla: 'Siete venuti a prendermi con spade e bastoni, come se fossi un delinquente! Tutti i giorni stavo seduto nel Tempio a insegnare, e non mi avete mai arrestato. 56Ebbene, tutto questo è avvenuto perché si compia quel che hanno detto i profeti nella Bibbia'.
Allora tutti i discepoli lo abbandonarono e fuggirono.

Gesù davanti al tribunale ebraico
(vedi Marco 14, 53-65; Luca 22, 54-55.63-71; Giovanni 18, 13-15.19-24)

57Quelli che avevano arrestato Gesù lo portarono alla casa di Caifa, il sommo sacerdote, dove si erano radunati i maestri della Legge e le altre autorità. 58Pietro lo seguiva da lontano. Poi entrò anche nel cortile della casa e si sedette in mezzo ai servi per vedere come andava a finire.
59Intanto i capi dei sacerdoti e gli altri del tribunale cercavano una falsa accusa contro Gesù, per poterlo condannare a morte. 60Ma non la trovavano, anche se si erano presentati moltissimi testimoni falsi. Infine se ne presentarono altri due 61che dissero: 'Una volta egli ha dichiarato: 'Io posso distruggere il tempio di Dio e ricostruirlo in tre giorni''.
62Allora si alzò il sommo sacerdote e gli disse:
- Non rispondi nulla? Che cosa sono queste accuse contro di te?
63Ma Gesù rimaneva zitto.
Poi il sommo sacerdote disse:
- Per il Dio vivente, ti scongiuro di dirci se tu sei il Messia, il Cristo, il Figlio di Dio.
64Gesù rispose:
- Tu l'hai detto. Ma io vi dico che d'ora in poi vedrete il Figlio dell'uomo
seduto accanto a Dio Onnipotente;
egli verrà sulle nubi del cielo.
65Allora il sommo sacerdote, scandalizzato, si strappò il mantello e disse:
- Ha bestemmiato! Non c'è più bisogno di testimoni, ormai! adesso avete sentito le sue bestemmie. 66Qual è il vostro parere?
Gli altri risposero:
- Deve essere condannato a morte.
67Allora alcuni gli sputarono in faccia e lo presero a pugni; altri gli davano schiaffi 68e gli dicevano: 'Indovina, o Cristo! Chi ti ha picchiato?'.

Pietro nega di conoscere Gesù
(vedi Marco 14, 66-72; Luca 22, 54-62; Giovanni 18, 15-18.25-27)

69Pietro era seduto fuori, nel cortile, quando una serva si avvicinò a lui e gli disse:
- Anche tu stavi con quell'uomo della Galilea, con Gesù.
70Ma Pietro negò davanti a tutti dicendo:
- Non so nemmeno che cosa vuoi dire.
71Poi se ne andò verso la porta del cortile.
Là, un'altra serva lo vide e disse a quelli che erano vicini:
- Questo era con Gesù di Nàzaret.
72Ma Pietro negò ancora e disse:
- Giuro che non conosco quell'uomo.
73Poco dopo, alcuni dei presenti si avvicinarono a Pietro e gli dissero:
- Certamente tu sei uno di quelli: si capisce da come parli che sei della Galilea.
74Allora Pietro cominciò a giurare e a spergiurare che non era vero e diceva:
- Io non lo conosco nemmeno! Subito dopo un gallo cantò.
75In quel momento Pietro si ricordò di quel che gli aveva detto Gesù: 'Prima che il gallo canti, per tre volte avrai detto che non mi conosci'.
Allora uscì fuori e pianse amaramente.

(Testo CEI2008)

26
Gesù venduto da Giuda

14Allora uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariota, andò dai capi dei sacerdoti 15e disse: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d'argento. 16Da quel momento cercava l'occasione propizia per consegnarlo.

Preparativi per la cena pasquale

17Il primo giorno degli Azzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?». 18Ed egli rispose: «Andate in città da un tale e ditegli: «Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli»». 19I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua.

Uno di voi mi trdirà

20Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. 21Mentre mangiavano, disse: «In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». 22Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?». 23Ed egli rispose: «Colui che ha messo con me la mano nel piatto, è quello che mi tradirà. 24Il Figlio dell'uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell'uomo dal quale il Figlio dell'uomo viene tradito! Meglio per quell'uomo se non fosse mai nato!». 25Giuda, il traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l'hai detto».

Gesù celebra la Pasqua

26Ora, mentre mangiavano, Gesù prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e, mentre lo dava ai discepoli, disse: «Prendete, mangiate: questo è il mio corpo». 27Poi prese il calice, rese grazie e lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti, 28perché questo è il mio sangue dell'alleanza, che è versato per molti per il perdono dei peccati. 29Io vi dico che d'ora in poi non berrò di questo frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo con voi, nel regno del Padre mio».

Gesù annuncia l'abbandono dei discepoli

30Dopo aver cantato l'inno, uscirono verso il monte degli Ulivi. 31Allora Gesù disse loro: «Questa notte per tutti voi sarò motivo di scandalo. Sta scritto infatti:

Percuoterò il pastore
e saranno disperse le pecore del gregge.

32Ma, dopo che sarò risorto, vi precederò in Galilea». 33Pietro gli disse: «Se tutti si scandalizzeranno di te, io non mi scandalizzerò mai». 34Gli disse Gesù: «In verità io ti dico: questa notte, prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte». 35Pietro gli rispose: «Anche se dovessi morire con te, io non ti rinnegherò». Lo stesso dissero tutti i discepoli.

Al Getsèmani

36Allora Gesù andò con loro in un podere, chiamato Getsèmani, e disse ai discepoli: «Sedetevi qui, mentre io vado là a pregare». 37E, presi con sé Pietro e i due figli di Zebedeo, cominciò a provare tristezza e angoscia. 38E disse loro: «La mia anima è triste fino alla morte; restate qui e vegliate con me». 39Andò un poco più avanti, cadde faccia a terra e pregava, dicendo: «Padre mio, se è possibile, passi via da me questo calice! Però non come voglio io, ma come vuoi tu!». 40Poi venne dai discepoli e li trovò addormentati. E disse a Pietro: «Così, non siete stati capaci di vegliare con me una sola ora? 41Vegliate e pregate, per non entrare in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole». 42Si allontanò una seconda volta e pregò dicendo: «Padre mio, se questo calice non può passare via senza che io lo beva, si compia la tua volontà». 43Poi venne e li trovò di nuovo addormentati, perché i loro occhi si erano fatti pesanti. 44Li lasciò, si allontanò di nuovo e pregò per la terza volta, ripetendo le stesse parole. 45Poi si avvicinò ai discepoli e disse loro: «Dormite pure e riposatevi! Ecco, l'ora è vicina e il Figlio dell'uomo viene consegnato in mano ai peccatori. 46Alzatevi, andiamo! Ecco, colui che mi tradisce è vicino».

Gesù viene arrestato

47Mentre ancora egli parlava, ecco arrivare Giuda, uno dei Dodici, e con lui una grande folla con spade e bastoni, mandata dai capi dei sacerdoti e dagli anziani del popolo. 48Il traditore aveva dato loro un segno, dicendo: «Quello che bacerò, è lui; arrestatelo!». 49Subito si avvicinò a Gesù e disse: «Salve, Rabbì!». E lo baciò. 50E Gesù gli disse: «Amico, per questo sei qui!». Allora si fecero avanti, misero le mani addosso a Gesù e lo arrestarono. 51Ed ecco, uno di quelli che erano con Gesù impugnò la spada, la estrasse e colpì il servo del sommo sacerdote, staccandogli un orecchio. 52Allora Gesù gli disse: «Rimetti la tua spada al suo posto, perché tutti quelli che prendono la spada, di spada moriranno. 53O credi che io non possa pregare il Padre mio, che metterebbe subito a mia disposizione più di dodici legioni di angeli? 54Ma allora come si compirebbero le Scritture, secondo le quali così deve avvenire?». 55In quello stesso momento Gesù disse alla folla: «Come se fossi un ladro siete venuti a prendermi con spade e bastoni. Ogni giorno sedevo nel tempio a insegnare, e non mi avete arrestato. 56Ma tutto questo è avvenuto perché si compissero le Scritture dei profeti». Allora tutti i discepoli lo abbandonarono e fuggirono.

Gesù davanti al tribunale ebraico

57Quelli che avevano arrestato Gesù lo condussero dal sommo sacerdote Caifa, presso il quale si erano riuniti gli scribi e gli anziani. 58Pietro intanto lo aveva seguito, da lontano, fino al palazzo del sommo sacerdote; entrò e stava seduto fra i servi, per vedere come sarebbe andata a finire.
59I capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano una falsa testimonianza contro Gesù, per metterlo a morte; 60ma non la trovarono, sebbene si fossero presentati molti falsi testimoni. Finalmente se ne presentarono due, 61che affermarono: «Costui ha dichiarato: «Posso distruggere il tempio di Dio e ricostruirlo in tre giorni»». 62Il sommo sacerdote si alzò e gli disse: «Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?». 63Ma Gesù taceva. Allora il sommo sacerdote gli disse: «Ti scongiuro, per il Dio vivente, di dirci se sei tu il Cristo, il Figlio di Dio». 64«Tu l'hai detto - gli rispose Gesù -; anzi io vi dico:

d'ora innanzi vedrete il Figlio dell'uomo
seduto alla destra della Potenza
evenire sulle nubi del cielo».

65Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti dicendo: «Ha bestemmiato! Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? Ecco, ora avete udito la bestemmia; 66che ve ne pare?». E quelli risposero: «È reo di morte!».
67Allora gli sputarono in faccia e lo percossero; altri lo schiaffeggiarono, 68dicendo: «Fa' il profeta per noi, Cristo! Chi è che ti ha colpito?».

Pietro rinnega Gesù

69Pietro intanto se ne stava seduto fuori, nel cortile. Una giovane serva gli si avvicinò e disse: «Anche tu eri con Gesù, il Galileo!». 70Ma egli negò davanti a tutti dicendo: «Non capisco che cosa dici». 71Mentre usciva verso l'atrio, lo vide un'altra serva e disse ai presenti: «Costui era con Gesù, il Nazareno». 72Ma egli negò di nuovo, giurando: «Non conosco quell'uomo!». 73Dopo un poco, i presenti si avvicinarono e dissero a Pietro: «È vero, anche tu sei uno di loro: infatti il tuo accento ti tradisce!». 74Allora egli cominciò a imprecare e a giurare: «Non conosco quell'uomo!». E subito un gallo cantò. 75E Pietro si ricordò della parola di Gesù, che aveva detto: «Prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte». E, uscito fuori, pianse amaramente.

(Testo CEI74)

27
Gesù condotto davanti a Pilato

1Venuto il mattino, tutti i sommi sacerdoti e gli anziani del popolo tennero consiglio contro Gesù, per farlo morire. 2Poi, messolo in catene, lo condussero e consegnarono al governatore Pilato.

Morte di Giuda

3Allora Giuda, il traditore, vedendo che Gesù era stato condannato, si pentì e riportò le trenta monete d'argento ai sommi sacerdoti e agli anziani 4dicendo: «Ho peccato, perché ho tradito sangue innocente». Ma quelli dissero: «Che ci riguarda? Veditela tu!». 5Ed egli, gettate le monete d'argento nel tempio, si allontanò e andò ad impiccarsi. 6Ma i sommi sacerdoti, raccolto quel denaro, dissero: «Non è lecito metterlo nel tesoro, perché è prezzo di sangue». 7E tenuto consiglio, comprarono con esso il Campo del vasaio per la sepoltura degli stranieri. 8Perciò quel campo fu denominato 'Campo di sanguè'fino al giorno d'oggi. 9Allora si adempì quanto era stato detto dal profeta Geremia: E presero trenta denari d'argento, il prezzo del venduto, che i figli di Israele avevano mercanteggiato, 10e li diedero per il campo del vasaio, come mi aveva ordinato il Signore.

Gesù davanti a Pilato

11Gesù intanto comparve davanti al governatore, e il governatore l'interrogò dicendo: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose «Tu lo dici». 12E mentre lo accusavano i sommi sacerdoti e gli anziani, non rispondeva nulla. 13Allora Pilato gli disse: «Non senti quante cose attestano contro di te?». 14Ma Gesù non gli rispose neanche una parola, con grande meraviglia del governatore.

15Il governatore era solito, per ciascuna festa di Pasqua, rilasciare al popolo un prigioniero, a loro scelta. 16Avevano in quel tempo un prigioniero famoso, detto Barabba. 17Mentre quindi si trovavano riuniti, Pilato disse loro: «Chi volete che vi rilasci: Barabba o Gesù chiamato il Cristo?». 18Sapeva bene infatti che glielo avevano consegnato per invidia.

19Mentre egli sedeva in tribunale, sua moglie gli mandò a dire: «Non avere a che fare con quel giusto; perché oggi fui molto turbata in sogno, per causa sua». 20Ma i sommi sacerdoti e gli anziani persuasero la folla a richiedere Barabba e a far morire Gesù. 21Allora il governatore domandò: «Chi dei due volete che vi rilasci?». Quelli risposero: «Barabba!». 22Disse loro Pilato: «Che farò dunque di Gesù chiamato il Cristo?». Tutti gli risposero: «Sia crocifisso!». 23Ed egli aggiunse: «Ma che male ha fatto?». Essi allora urlarono: «Sia crocifisso!».

24Pilato, visto che non otteneva nulla, anzi che il tumulto cresceva sempre più, presa dell'acqua, si lavò le mani davanti alla folla: «Non sono responsabile, disse, di questo sangue; vedetevela voi!». 25E tutto il popolo rispose: «Il suo sangue ricada sopra di noi e sopra i nostri figli». 26Allora rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò ai soldati perché fosse crocifisso.

La corona di spine

27Allora i soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e gli radunarono attorno tutta la coorte. 28Spogliatolo, gli misero addosso un manto scarlatto 29e, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo, con una canna nella destra; poi mentre gli si inginocchiavano davanti, lo schernivano: «Salve, re dei Giudei!». 30E sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano sul capo. 31Dopo averlo così schernito, lo spogliarono del mantello, gli fecero indossare i suoi vestiti e lo portarono via per crocifiggerlo.

La crocifissione

32Mentre uscivano, incontrarono un uomo di Cirene, chiamato Simone, e lo costrinsero a prender su la croce di lui. 33Giunti a un luogo detto Gòlgota, che significa luogo del cranio, 34gli diedero da bere vino mescolato con fiele; ma egli, assaggiatolo, non ne volle bere. 35Dopo averlo quindi crocifisso, si spartirono le sue vesti tirandole a sorte. 36E sedutisi, gli facevano la guardia. 37Al di sopra del suo capo, posero la motivazione scritta della sua condanna: «Questi è Gesù, il re dei Giudei».

38Insieme con lui furono crocifissi due ladroni, uno a destra e uno a sinistra.

Gesù in croce deriso e oltraggiato

39E quelli che passavano di là lo insultavano scuotendo il capo e dicendo: 40«Tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni, salva te stesso! Se tu sei Figlio di Dio, scendi dalla croce!». 41Anche i sommi sacerdoti con gli scribi e gli anziani lo schernivano: 42«Ha salvato gli altri, non può salvare se stesso. E' il re d'Israele, scenda ora dalla croce e gli crederemo. 43Ha confidato in Dio; lo liberi lui ora, se gli vuol bene. Ha detto infatti: Sono Figlio di Dio!». 44Anche i ladroni crocifissi con lui lo oltraggiavano allo stesso modo.

La morte di Gesù

45Da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio si fece buio su tutta la terra. 46Verso le tre, Gesù gridò a gran voce: «Elì, Elì, lemà sabactàni?», che significa: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?». 47Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano: «Costui chiama Elia». 48E subito uno di loro corse a prendere una spugna e, imbevutala di aceto, la fissò su una canna e così gli dava da bere. 49Gli altri dicevano: «Lascia, vediamo se viene Elia a salvarlo!». 50E Gesù, emesso un alto grido, spirò.

51Ed ecco il velo del tempio si squarciò in due da cima a fondo, la terra si scosse, le rocce si spezzarono, 52i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi morti risuscitarono. 53E uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella città santa e apparvero a molti. 54Il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, sentito il terremoto e visto quel che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano: «Davvero costui era Figlio di Dio!».

55C'erano anche là molte donne che stavano a osservare da lontano; esse avevano seguito Gesù dalla Galilea per servirlo. 56Tra costoro Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e di Giuseppe, e la madre dei figli di Zebedèo.

La sepoltura

57Venuta la sera giunse un uomo ricco di Arimatèa, chiamato Giuseppe, il quale era diventato anche lui discepolo di Gesù. 58Egli andò da Pilato e gli chiese il corpo di Gesù. Allora Pilato ordinò che gli fosse consegnato. 59Giuseppe, preso il corpo di Gesù, lo avvolse in un candido lenzuolo 60e lo depose nella sua tomba nuova, che si era fatta scavare nella roccia; rotolata poi una gran pietra sulla porta del sepolcro, se ne andò. 61Erano lì, davanti al sepolcro, Maria di Màgdala e l'altra Maria.

La custodia della tomba

62Il giorno seguente, quello dopo la Parasceve, si riunirono presso Pilato i sommi sacerdoti e i farisei, dicendo: 63«Signore, ci siamo ricordati che quell'impostore disse mentre era vivo: Dopo tre giorni risorgerò. 64Ordina dunque che sia vigilato il sepolcro fino al terzo giorno, perché non vengano i suoi discepoli, lo rubino e poi dicano al popolo: E' risuscitato dai morti. Così quest'ultima impostura sarebbe peggiore della prima!». 65Pilato disse loro: «Avete la vostra guardia, andate e assicuratevi come credete». 66Ed essi andarono e assicurarono il sepolcro, sigillando la pietra e mettendovi la guardia.

(Testo TILC)

27

1Quando fu mattino, tutti i capi dei sacerdoti e le altre autorità del popolo si riunirono per decidere di far morire Gesù. 2Alla fine lo fecero legare e portar via, e lo consegnarono a Pilato, il governatore romano.

La morte di Giuda e le trenta monete

3Quando Giuda, il traditore, vide che Gesù era stato condannato, ebbe rimorso. Prese le trenta monete d'argento e le riportò ai capi dei sacerdoti e alle altre autorità. 4Disse:
- Ho fatto male, ho tradito un innocente.
Ma quelli risposero:
- A noi che importa? Sono affari tuoi!
5Allora Giuda buttò le monete nel Tempio e andò a impiccarsi.
6I capi dei sacerdoti raccolsero le monete e dissero: 'La nostra Legge non permette di mettere questi soldi nel tesoro del Tempio, perché sono sporchi di sangue'. 7Alla fine si misero d'accordo e con quei soldi comprarono il campo di un fabbricante di vasi, per destinarlo al cimitero per gli stranieri. 8Perciò quel campo si chiama anche oggi 'Campo del Sangue'. 9Così si avverarono le parole del profeta Geremia.
Presero le trenta monete d'argento,
prezzo che il popolo d'Israele aveva pagato per lui,
10e le usarono per comprare il campo del vasaio,
così come il Signore mi aveva ordinato.

Gesù davanti a Pilato
(vedi Marco 15,1-5; Luca 23,1-5; Giovanni 18,28.33-38)

11Gesù fu portato davanti al governatore romano.
Quello gli domandò:
- Sei tu il re dei Giudei?
E Gesù rispose:
- Tu lo dici.
12Intanto i capi dei sacerdoti e le altre autorità portavano accuse contro di lui, ma egli non diceva nulla. 13Allora Pilato gli disse:
- Non senti di quante cose ti accusano?
14Ma Gesù non rispose neanche una parola, tanto che il governatore ne fu molto meravigliato.

Gesù è condannato a morte
(vedi Marco 15, 6-15; Luca 23, 13-25; Giovanni 18, 38-19, 16)

15Ogni anno, per la festa di Pasqua, il governatore aveva l'abitudine di lasciare libero uno dei carcerati, quello che il popolo voleva.
16A quel tempo era in prigione un carcerato famoso, di nome Barabba. 17Quando si fu riunita una certa folla, Pilato domandò: - Chi volete che sia lasciato libero: Barabba, oppure Gesù detto Cristo? - 18Perché sapeva bene che l'avevano portato da lui solo per odio.
19Mentre Pilato era seduto al tribunale, sua moglie gli mandò a dire:
- Cerca di non decidere niente contro quest'uomo innocente, perché questa notte, in sogno, ho sofferto molto per causa sua.
20Intanto i capi dei sacerdoti e le altre autorità convinsero la folla a chiedere la liberazione di Barabba e la morte di Gesù. 21Il governatore domandò ancora:
- Chi dei due volete che lasci libero?
La folla rispose:
- Barabba.
22Pilato continuò:
- Che farò dunque di Gesù, detto Cristo?
Tutti risposero:
- In croce!
23Pilato replicò:
- Che cosa ha fatto di male?
Ma quelli gridavano ancora più forte:
- In croce! in croce!
24Quando vide che non poteva far niente e che anzi la gente si agitava sempre di più, Pilato fece portare un po' d'acqua, si lavò le mani davanti alla folla e disse:
- Io non sono responsabile della morte di quest'uomo! Sono affari vostri!
25Tutta la gente rispose:
- Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli!
26Allora Pilato lasciò libero Barabba. Fece frustare a sangue Gesù, poi lo consegnò ai soldati per farlo crocifiggere.

Gli insulti dei soldati
(vedi Marco 15, 16-20; Giovanni 19, 2-3)

27Allora i soldati portarono Gesù nel palazzo del governatore e chiamarono tutto il resto della truppa. 28Gli tolsero i suoi vestiti e gli gettarono addosso una veste rossa. 29Prepararono una corona di rami spinosi e gliela misero sul capo, nella mano destra gli diedero un bastone. Poi incominciarono a inginocchiarsi davanti a lui e a dire ridendo: 'Salve, re dei Giudei!'. 30Intanto gli sputavano addosso, gli prendevano il bastone e gli davano colpi sulla testa. 31Quando finirono di insultarlo, gli tolsero la veste rossa e lo rivestirono con i suoi abiti. Poi lo portarono via per crocifiggerlo.

Gesù è inchiodato a una croce
(vedi Marco 15, 21-32; Luca 23, 26.32-38; Giovanni 19, 17-24)

32Mentre uscivano incontrarono un certo Simone, originario di Cirène, e lo obbligarono a portare la croce di Gesù. 33Quando arrivarono in un luogo detto Gòlgota (che significa 'Luogo del Cranio'), si fermarono e 34vollero dare a Gesù un po' di vino mescolato con fiele. Gesù lo assaggiò ma non volle bere. 35Poi lo inchiodarono alla croce e si divisero le sue vesti tirando a sorte. 36Dopo rimasero lì seduti a fargli la guardia.
37In alto, sopra la sua testa, avevano messo un cartello con scritto il motivo della condanna:
'Questo è Gesù, il re dei Giudei'. 38Insieme con lui avevano messo in croce anche due briganti, uno alla sua destra e uno alla sua sinistra.
39Quelli che passavano di là, scuotevano la testa in segno di disprezzo, lo insultavano 40e dicevano: 'Volevi distruggere il Tempio e ricostruirlo in tre giorni! Se tu sei il Figlio di Dio, salva te stesso! Scendi dalla croce!'.
41Allo stesso modo, anche i capi dei sacerdoti insieme con i maestri della Legge e le altre autorità ridevano e dicevano: 42'Lui che ha salvato tanti altri, adesso non è capace di salvare se stesso! Lui che diceva di essere il re d'Israele, scenda ora dalla croce e noi gli crederemo! 43Ha sempre avuto fiducia in Dio e diceva: 'Io sono il Figlio di Dio'. Lo liberi Dio, adesso, se gli vuol bene!'.
44Anche i due briganti crocifissi accanto a lui lo insultavano.

Gesù muore
(vedi Marco 15, 33-41; Luca 23, 44-49; Giovanni 19, 28-30)

45Quando fu mezzogiorno, si fece buio su tutta la regione, fino alle tre del pomeriggio. 46Verso le tre Gesù gridò molto forte: 'Elì, Elì, lemà sabactàni', che significa 'Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?'.
47Alcuni presenti udirono e dissero: 'Chiama Elia, il profeta!'.
48Subito, uno di loro corse a prendere una spugna, la bagnò nell'aceto, la fissò in cima a una canna e la diede a Gesù per farlo bere. 49Ma gli altri dissero: 'Aspetta! Vediamo se viene Elia a salvarlo!'.
50Ma Gesù di nuovo gridò forte, e poi morì.
51Allora il grande velo appeso nel Tempio si squarciò in due, da cima a fondo. La terra tremò, le rocce si spaccarono, 52le tombe si aprirono e molti credenti tornarono in vita. 53Usciti dalle tombe dopo la risurrezione di Gesù, entrarono a Gerusalemme e apparirono a molti.
54L'ufficiale romano e gli altri soldati che con lui facevano la guardia a Gesù si accorsero del terremoto e di tutto quel che accadeva. Pieni di spavento, essi dissero: 'Quest'uomo era davvero Figlio di Dio!'.
55Molte donne erano là e guardavano da lontano. Esse avevano seguito e aiutato Gesù fin da quando era in Galilea. 56Tra le altre, c'erano Maria Maddalena, Maria, madre di Giacomo e di Giuseppe, e la madre dei figli di Zebedèo.

Il corpo di Gesù è messo nella tomba
(vedi Marco 15, 42-47; Luca 23, 50-56; Giovanni 19, 38-42)

57Ormai era già sera, quando venne Giuseppe di Arimatèa. Era un uomo ricco, il quale era diventato pure lui discepolo di Gesù. 58Egli andò da Pilato e gli chiese il corpo di Gesù. E Pilato ordinò di lasciarglielo prendere.
59Allora Giuseppe prese il corpo, lo avvolse in un lenzuolo pulito 60e lo mise nella sua tomba, quella che da poco si era fatto preparare per sé, scavata nella roccia. Poi fece rotolare una grossa pietra davanti alla porta della tomba e se ne andò.
61Intanto due delle donne, Maria Maddalena e l'altra Maria, stavano lì sedute di fronte alla tomba.

Le guardie sorvegliano la tomba di Gesù

62Il giorno dopo era sabato. I capi dei sacerdoti e i farisei andarono insieme da Pilato 63e gli dissero:
- Eccellenza, ci siamo ricordati che quell'imbroglione, quand'era vivo, ha detto: 'Tre giorni dopo che mi avranno ucciso, io risusciterò'. 64Perciò ordina che le guardie sorveglino la tomba fino al terzo giorno, così i suoi discepoli non potranno venire a rubare il corpo e poi dire alla gente: 'È risuscitato dai morti!'. Altrimenti quest'ultimo imbroglio sarebbe peggiore del primo.
65Pilato rispose:
- Va bene: prendete le guardie e fate sorvegliare la tomba come vi pare.
66Essi andarono, assicurarono la chiusura della tomba sigillando la grossa pietra e poi lasciarono le guardie a custodirla.

(Testo CEI2008)

27
Il suicidio di Giuda

1Venuto il mattino, tutti i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo tennero consiglio contro Gesù per farlo morire. 2Poi lo misero in catene, lo condussero via e lo consegnarono al governatore Pilato.
3Allora Giuda - colui che lo tradì -, vedendo che Gesù era stato condannato, preso dal rimorso, riportò le trenta monete d'argento ai capi dei sacerdoti e agli anziani, 4dicendo: «Ho peccato, perché ho tradito sangue innocente». Ma quelli dissero: «A noi che importa? Pensaci tu!». 5Egli allora, gettate le monete d'argento nel tempio, si allontanò e andò a impiccarsi. 6I capi dei sacerdoti, raccolte le monete, dissero: «Non è lecito metterle nel tesoro, perché sono prezzo di sangue». 7Tenuto consiglio, comprarono con esse il «Campo del vasaio» per la sepoltura degli stranieri. 8Perciò quel campo fu chiamato «Campo di sangue» fino al giorno d'oggi. 9Allora si compì quanto era stato detto per mezzo del profeta Geremia: E presero trenta monete d'argento, il prezzo di colui che a tal prezzo fu valutato dai figli d'Israele, 10e le diedero per il campo del vasaio,comemi aveva ordinato il Signore.

Gesù davanti a Pilato

11Gesù intanto comparve davanti al governatore, e il governatore lo interrogò dicendo: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Tu lo dici». 12E mentre i capi dei sacerdoti e gli anziani lo accusavano, non rispose nulla. 13Allora Pilato gli disse: «Non senti quante testimonianze portano contro di te?». 14Ma non gli rispose neanche una parola, tanto che il governatore rimase assai stupito.

Lo consegnò perchè fosse crocifisso

15A ogni festa, il governatore era solito rimettere in libertà per la folla un carcerato, a loro scelta. 16In quel momento avevano un carcerato famoso, di nome Barabba. 17Perciò, alla gente che si era radunata, Pilato disse: «Chi volete che io rimetta in libertà per voi: Barabba o Gesù, chiamato Cristo?». 18Sapeva bene infatti che glielo avevano consegnato per invidia.
19Mentre egli sedeva in tribunale, sua moglie gli mandò a dire: «Non avere a che fare con quel giusto, perché oggi, in sogno, sono stata molto turbata per causa sua».
20Ma i capi dei sacerdoti e gli anziani persuasero la folla a chiedere Barabba e a far morire Gesù. 21Allora il governatore domandò loro: «Di questi due, chi volete che io rimetta in libertà per voi?». Quelli risposero: «Barabba!». 22Chiese loro Pilato: «Ma allora, che farò di Gesù, chiamato Cristo?». Tutti risposero: «Sia crocifisso!». 23Ed egli disse: «Ma che male ha fatto?». Essi allora gridavano più forte: «Sia crocifisso!».
24Pilato, visto che non otteneva nulla, anzi che il tumulto aumentava, prese dell'acqua e si lavò le mani davanti alla folla, dicendo: «Non sono responsabile di questo sangue. Pensateci voi!». 25E tutto il popolo rispose: «Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli». 26Allora rimise in libertà per loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso.

Gesù insultato

27Allora i soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e gli radunarono attorno tutta la truppa. 28Lo spogliarono, gli fecero indossare un mantello scarlatto, 29intrecciarono una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero una canna nella mano destra. Poi, inginocchiandosi davanti a lui, lo deridevano: «Salve, re dei Giudei!». 30Sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano sul capo. 31Dopo averlo deriso, lo spogliarono del mantello e gli rimisero le sue vesti, poi lo condussero via per crocifiggerlo.

Crocifissione di Gesù

32Mentre uscivano, incontrarono un uomo di Cirene, chiamato Simone, e lo costrinsero a portare la sua croce.
33Giunti al luogo detto Gòlgota, che significa «Luogo del cranio», 34gli diedero da bere vino mescolato con fiele. Egli lo assaggiò, ma non ne volle bere. 35Dopo averlo crocifisso, si divisero lesuevesti, tirandole a sorte. 36Poi, seduti, gli facevano la guardia. 37Al di sopra del suo capo posero il motivo scritto della sua condanna: «Costui è Gesù, il re dei Giudei». 38Insieme a lui vennero crocifissi due ladroni, uno a destra e uno a sinistra.
39Quelli che passavano di lì lo insultavano, scuotendo il capo 40e dicendo: «Tu, che distruggi il tempio e in tre giorni lo ricostruisci, salva te stesso, se tu sei Figlio di Dio, e scendi dalla croce!». 41Così anche i capi dei sacerdoti, con gli scribi e gli anziani, facendosi beffe di lui dicevano: 42«Ha salvato altri e non può salvare se stesso! È il re d'Israele; scenda ora dalla croce e crederemo in lui. 43Ha confidato in Dio;lo liberi lui, ora, se gli vuol bene. Ha detto infatti: «Sono Figlio di Dio»!». 44Anche i ladroni crocifissi con lui lo insultavano allo stesso modo.

Agonia e morte di Gesù

45A mezzogiorno si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio. 46Verso le tre, Gesù gridò a gran voce: «Elì, Elì, lemà sabactàni?», che significa: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?». 47Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano: «Costui chiama Elia». 48E subito uno di loro corse a prendere una spugna, la inzuppò di aceto, la fissò su una canna e gli dava da bere. 49Gli altri dicevano: «Lascia! Vediamo se viene Elia a salvarlo!». 50Ma Gesù di nuovo gridò a gran voce ed emise lo spirito.
51Ed ecco, il velo del tempio si squarciò in due, da cima a fondo, la terra tremò, le rocce si spezzarono, 52i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi, che erano morti, risuscitarono. 53Uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella città santa e apparvero a molti.
54Il centurione, e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, alla vista del terremoto e di quello che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano: «Davvero costui era Figlio di Dio!».
55Vi erano là anche molte donne, che osservavano da lontano; esse avevano seguito Gesù dalla Galilea per servirlo. 56Tra queste c'erano Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e di Giuseppe, e la madre dei figli di Zebedeo.

Sepoltura di Gesù

57Venuta la sera, giunse un uomo ricco, di Arimatea, chiamato Giuseppe; anche lui era diventato discepolo di Gesù. 58Questi si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. Pilato allora ordinò che gli fosse consegnato. 59Giuseppe prese il corpo, lo avvolse in un lenzuolo pulito 60e lo depose nel suo sepolcro nuovo, che si era fatto scavare nella roccia; rotolata poi una grande pietra all'entrata del sepolcro, se ne andò. 61Lì, sedute di fronte alla tomba, c'erano Maria di Màgdala e l'altra Maria.
62Il giorno seguente, quello dopo la Parasceve, si riunirono presso Pilato i capi dei sacerdoti e i farisei, 63dicendo: «Signore, ci siamo ricordati che quell'impostore, mentre era vivo, disse: «Dopo tre giorni risorgerò». 64Ordina dunque che la tomba venga vigilata fino al terzo giorno, perché non arrivino i suoi discepoli, lo rubino e poi dicano al popolo: «È risorto dai morti». Così quest'ultima impostura sarebbe peggiore della prima!». 65Pilato disse loro: «Avete le guardie: andate e assicurate la sorveglianza come meglio credete». 66Essi andarono e, per rendere sicura la tomba, sigillarono la pietra e vi lasciarono le guardie.

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