| (Testo CEI74) 11 Il voto di Iefte e la sua vittoria
29Allora lo spirito del Signore venne su Iefte ed egli attraversò Gàlaad e Manàsse, passò a Mizpa di Gàlaad e da Mizpa di Gàlaad raggiunse gli Ammoniti.
30Iefte fece voto al Signore e disse: «Se tu mi metti nelle mani gli Ammoniti,
31la persona che uscirà per prima dalle porte di casa mia per venirmi incontro, quando tornerò vittorioso dagli Ammoniti, sarà per il Signore e io l'offrirò in olocausto».
32Quindi Iefte raggiunse gli Ammoniti per combatterli e il Signore glieli mise nelle mani.
33Egli li sconfisse da Aroer fin verso Minnit, prendendo loro venti città, e fino ad Abel-Cheramin. Così gli Ammoniti furono umiliati davanti agli Israeliti.
34Poi Iefte tornò a Mizpa, verso casa sua; ed ecco uscirgli incontro la figlia, con timpani e danze. Era l'unica figlia: non aveva altri figli, né altre figlie.
35Appena la vide, si stracciò le vesti e disse: «Figlia mia, tu mi hai rovinato! Anche tu sei con quelli che mi hanno reso infelice! Io ho dato la mia parola al Signore e non posso ritirarmi».
36Essa gli disse: «Padre mio, se hai dato parola al Signore, fà di me secondo quanto è uscito dalla tua bocca, perché il Signore ti ha concesso vendetta sugli Ammoniti, tuoi nemici».
37Poi disse al padre: «Mi sia concesso questo: lasciami libera per due mesi, perché io vada errando per i monti a piangere la mia verginità con le mie compagne».
38Egli le rispose: «Và!», e la lasciò andare per due mesi. Essa se ne andò con le compagne e pianse sui monti la sua verginità.
39Alla fine dei due mesi tornò dal padre ed egli fece di lei quello che aveva promesso con voto. Essa non aveva conosciuto uomo; di qui venne in Israele questa usanza:
| (Testo TILC) 11 Iefte fa un voto al Signore
29Lo spirito del Signore scese sopra Iefte. Egli attraversò i territori di Galaad e della tribù di Manasse; tornò a Mizpa, e raggiunse i confini degli Ammoniti.
30Iefte fece al Signore una promessa: 'Se mi farai vincere gli Ammoniti, quando tornerò dalla vittoria, destinerò a te e brucerò come sacrificio
31la prima creatura che uscirà di casa mia per venirmi incontro'.
32Poi Iefte attraversò il torrente per attaccare gli Ammoniti, e il Signore gli diede la vittoria.
33Egli conquistò la zona di Aroer dai dintorni di Minnit fino ad Abel-Cheramin, venti città in tutto. Fu una dura sconfitta per gli Ammoniti e un grande trionfo per Israele.
34Quando Iefte tornò a casa a Mizpa, gli uscì incontro sua figlia, danzando al suono del tamburello. Era la sua unica figlia: Iefte non aveva altri figli, né maschi né femmine.
35Appena la vide, Iefte, disperato, si stracciò i vestiti e gridò: - Figlia mia! tu mi spezzi il cuore. Perché devi essere proprio tu la causa di un grande dolore? Io ho fatto una solenne promessa al Signore, e ora non posso tirarmi indietro.
36Lei gli rispose: - Padre mio, se ti sei impegnato così davanti al Signore, fai di me come hai promesso, perché il Signore ti ha concesso di vendicarti contro quelli di Ammon, i tuoi nemici.
37Poi chiese a suo padre: - Concedimi solo questo: lasciami libera per due mesi. Me ne andrò con le mie compagne per i monti a piangere perché muoio senza essermi sposata.
38- Va'! - le rispose Iefte, e la lasciò libera per due mesi. Lei andò per i monti con le sue compagne e pianse perché doveva morire senza marito e senza figli.
39Dopo due mesi tornò da suo padre. Egli fece quello che aveva promesso al Signore, e lei morì ancora vergine. Questa fu l'origine di un'usanza in Israele:
| (Testo CEI2008) 11 29Allora lo spirito del Signore venne su Iefte ed egli attraversò Gàlaad e Manasse, passò a Mispa di Gàlaad e da Mispa di Gàlaad raggiunse gli Ammoniti.
30Iefte fece voto al Signore e disse: «Se tu consegni nelle mie mani gli Ammoniti,
31chiunque uscirà per primo dalle porte di casa mia per venirmi incontro, quando tornerò vittorioso dagli Ammoniti, sarà per il Signore e io lo offrirò in olocausto».
32Quindi Iefte raggiunse gli Ammoniti per combatterli e il Signore li consegnò nelle sue mani.
33Egli li sconfisse da Aroèr fin verso Minnit, prendendo loro venti città, e fino ad Abel-Cheramìm. Così gli Ammoniti furono umiliati davanti agli Israeliti.
34Poi Iefte tornò a Mispa, a casa sua; ed ecco uscirgli incontro la figlia, con tamburelli e danze. Era l'unica figlia: non aveva altri figli né altre figlie.
35Appena la vide, si stracciò le vesti e disse: «Figlia mia, tu mi hai rovinato! Anche tu sei con quelli che mi hanno reso infelice! Io ho dato la mia parola al Signore e non posso ritirarmi».
36Ella gli disse: «Padre mio, se hai dato la tua parola al Signore, fa' di me secondo quanto è uscito dalla tua bocca, perché il Signore ti ha concesso vendetta sugli Ammoniti, tuoi nemici».
37Poi disse al padre: «Mi sia concesso questo: lasciami libera per due mesi, perché io vada errando per i monti a piangere la mia verginità con le mie compagne».
38Egli le rispose: «Va'!», e la lasciò andare per due mesi. Ella se ne andò con le compagne e pianse sui monti la sua verginità.
39Alla fine dei due mesi tornò dal padre ed egli compì su di lei il voto che aveva fatto. Ella non aveva conosciuto uomo; di qui venne in Israele questa usanza:
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