| (Testo CEI74) 19 21Pietà, pietà di me, almeno voi miei amici, perché la mano di Dio mi ha percosso!
22Perché vi accanite contro di me, come Dio, e non siete mai sazi della mia carne?
23Oh, se le mie parole si scrivessero, se si fissassero in un libro,
24fossero impresse con stilo di ferro sul piombo, per sempre s'incidessero sulla roccia!
25Io lo so che il mio Vendicatore è vivo e che, ultimo, si ergerà sulla polvere!
26Dopo che questa mia pelle sarà distrutta, senza la mia carne, vedrò Dio.
27Io lo vedrò, io stesso, e i miei occhi lo contempleranno non da straniero. Le mie viscere si consumano dentro di me.
| (Testo TILC) 19 Giobbe vorrebbe scolpire le sue parole
21'Pietà, amici miei, abbiate pietà di me! Dio mi ha percosso.
22Perché mi perseguitate come fa Dio? Non mi avete tormentato abbastanza?
23Mi piacerebbe che fossero conservate le mie parole, vederle scritte in un libro;
24oppure scolpite con il ferro su una pietra, rivestite di piombo, perché rimangano per sempre.
Giobbe sa di avere un difensore
25'Io lo so, colui che mi difende è vivo; egli un giorno mi riabiliterà,
26e, perduta la mia pelle, distrutto il mio corpo, io stesso vedrò Dio.
27Lo vedrò accanto a me e lo riconoscerò. Lo sento con il cuore, ne sono certo.
| (Testo CEI2008) 19 21Pietà, pietà di me, almeno voi, amici miei, perché la mano di Dio mi ha percosso!
22Perché vi accanite contro di me, come Dio, e non siete mai sazi della mia carne?
23Oh, se le mie parole si scrivessero, se si fissassero in un libro,
24fossero impresse con stilo di ferro e con piombo, per sempre s'incidessero sulla roccia!
25Io so che il mio redentore è vivo e che, ultimo, si ergerà sulla polvere!
26Dopo che questa mia pelle sarà strappata via, senza la mia carne, vedrò Dio.
27Io lo vedrò, io stesso, i miei occhi lo contempleranno e non un altro. Languisco dentro di me.
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