| (Testo CEI74) 4 22Sta scritto infatti che Abramo ebbe due figli, uno dalla schiava e uno dalla donna libera.
23Ma quello dalla schiava è nato secondo la carne; quello dalla donna libera, in virtù della promessa.
24Ora, tali cose sono dette per allegoria: le due donne infatti rappresentano le due Alleanze; una, quella del monte Sinai, che genera nella schiavitù, rappresentata da Agar
26Invece la Gerusalemme di lassù è libera ed è la nostra madre.
27Sta scritto infatti: Rallègrati, sterile, che non partorisci, grida nell'allegria tu che non conosci i dolori del parto, perché molti sono i figli dell'abbandonata, più di quelli della donna che ha marito.
31Così, fratelli, noi non siamo figli di una schiava, ma di una donna libera.
| (Testo TILC) 4 22La Bibbia dice che Abramo ebbe due figli: uno nato da Agar - una schiava - e l'altro da Sara, sua moglie, che era libera.
23Il figlio che egli ebbe dalla schiava fu il frutto del volere umano; il figlio che ebbe dalla donna libera fu invece il frutto della promessa di Dio.
24Questi avvenimenti hanno un significato più profondo. Le due madri rappresentano due alleanze: Agar rappresenta l'antica alleanza, quella del monte Sinai, che genera solo schiavi
26Sara invece, che è libera, rappresenta la Gerusalemme celeste, ed è lei la nostra madre.
27Di lei dice la Bibbia: Rallegrati, o sterile che non hai partorito! Grida di gioia tu che non hai mai provato le doglie del parto! Perché i figli dell'abbandonata saranno numerosi, più numerosi dei figli di colei che ha avuto marito.
31E così, fratelli, noi non siamo figli della schiava ma della libera.
| (Testo CEI2008) 4 22Sta scritto infatti che Abramo ebbe due figli, uno dalla schiava e uno dalla donna libera.
23Ma il figlio della schiava è nato secondo la carne; il figlio della donna libera, in virtù della promessa.
24Ora, queste cose sono dette per allegoria: le due donne infatti rappresentano le due alleanze. Una, quella del monte Sinai, che genera nella schiavitù, è rappresentata da Agar
26Invece la Gerusalemme di lassù è libera ed è la madre di tutti noi.
27Sta scritto infatti: Rallégrati, sterile, tu che non partorisci, grida di gioia, tu che non conosci i dolori del parto, perché molti sono i figli dell'abbandonata, più di quelli della donna che ha marito.
31Così, fratelli, noi non siamo figli di una schiava, ma della donna libera.
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