| (Testo CEI74) 28 16Arrivati a Roma, fu concesso a Paolo di abitare per suo conto con un soldato di guardia.
Presa di contatto con i Giudei di Roma
17Dopo tre giorni, egli convocò a sé i più in vista tra i Giudei e venuti che furono, disse loro: «Fratelli, senza aver fatto nulla contro il mio popolo e contro le usanze dei padri, sono stato arrestato a Gerusalemme e consegnato in mano dei Romani.
18Questi, dopo avermi interrogato, volevano rilasciarmi, non avendo trovato in me alcuna colpa degna di morte.
19Ma continuando i Giudei ad opporsi, sono stato costretto ad appellarmi a Cesare, senza intendere con questo muovere accuse contro il mio popolo.
20Ecco perché vi ho chiamati, per vedervi e parlarvi, poiché è a causa della speranza d'Israele che io sono legato da questa catena».
Epilogo
30Paolo trascorse due anni interi nella casa che aveva preso a pigione e accoglieva tutti quelli che venivano a lui,
31annunziando il regno di Dio e insegnando le cose riguardanti il Signore Gesù Cristo, con tutta franchezza e senza impedimento.
| (Testo TILC) 28 16Arrivati a Roma, fu permesso a Paolo di abitare per suo conto, con un soldato di guardia.
Paolo predica a Roma
17Dopo tre giorni, Paolo fece chiamare i capi degli Ebrei di Roma. Quando furono riuniti disse loro: - Fratelli, io non ho fatto nulla contro il nostro popolo e le tradizioni dei padri. Eppure a Gerusalemme gli Ebrei mi hanno arrestato e mi hanno consegnato ai Romani.
18I Romani mi hanno interrogato e volevano lasciarmi libero perché non trovavano in me nessuna colpa che meritasse la morte.
19Ma gli Ebrei si sono opposti a questa decisione, e allora sono stato costretto a fare ricorso all'imperatore. Io però non ho alcuna intenzione di portare accuse contro il mio popolo.
20Per questo motivo ho chiesto di vedervi e di parlarvi. Infatti io porto queste catene a causa di colui che il popolo di Israele ha sempre aspettato.
30Paolo rimase due anni interi nella casa che aveva preso in affitto, e riceveva tutti quelli che andavano da lui.
31Egli annunziava il regno di Dio e insegnava tutto quello che riguarda il Signore Gesù Cristo con grande coraggio e senza essere ostacolato.
| (Testo CEI2008) 28 16Arrivati a Roma, fu concesso a Paolo di abitare per conto suo con un soldato di guardia.
Paolo annunzia il regno di Dio ai Giudei di Roma
17Dopo tre giorni, egli fece chiamare i notabili dei Giudei e, quando giunsero, disse loro: «Fratelli, senza aver fatto nulla contro il mio popolo o contro le usanze dei padri, sono stato arrestato a Gerusalemme e consegnato nelle mani dei Romani.
18Questi, dopo avermi interrogato, volevano rimettermi in libertà, non avendo trovato in me alcuna colpa degna di morte.
19Ma poiché i Giudei si opponevano, sono stato costretto ad appellarmi a Cesare, senza intendere, con questo, muovere accuse contro la mia gente.
20Ecco perché vi ho chiamati: per vedervi e parlarvi, poiché è a causa della speranza d'Israele che io sono legato da questa catena».
30Paolo trascorse due anni interi nella casa che aveva preso in affitto e accoglieva tutti quelli che venivano da lui,
31annunciando il regno di Dio e insegnando le cose riguardanti il Signore Gesù Cristo, con tutta franchezza e senza impedimento.
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