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Primo libro dei Re
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  > Libro: Primo libro dei Re, Cap.: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22  
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(Testo CEI74)

13
Distruzione dell'altare di Betel

1Un uomo di Dio, per comando del Signore, si portò da Giuda a Betel, mentre Geroboamo stava sull'altare per offrire incenso. 2Per comando del Signore, quegli gridò verso l'altare: «Altare, altare, così dice il Signore: Ecco nascerà un figlio nella casa di Davide, chiamato Giosia, il quale immolerà su di te i sacerdoti delle alture che hanno offerto incenso su di te, e brucerà su di te ossa umane». 3E ne diede una prova, dicendo: «Questa è la prova che il Signore parla: ecco l'altare si spaccherà e si spanderà la cenere che vi è sopra». 4Appena sentì il messaggio che l'uomo di Dio aveva proferito contro l'altare di Betel, il re Geroboamo tese la mano dall'altare dicendo: «Afferratelo!». Ma la sua mano, tesa contro di quello, gli si paralizzò e non la potè ritirare a sé. 5L'altare si spaccò e si sparse la cenere dell'altare secondo il segno dato dall'uomo di Dio per comando del Signore. 6Presa la parola, il re disse all'uomo di Dio: «Placa il volto del Signore tuo Dio e prega per me perché mi sia resa la mia mano». L'uomo di Dio placò il volto del Signore e la mano del re tornò come era prima. 7All'uomo di Dio il re disse: «Vieni a casa con me per rinfrancarti; ti darò un regalo». 8L'uomo di Dio rispose al re: «Anche se mi dessi metà della tua casa, non verrei con te e non mangerei né berrei nulla in questo luogo, 9perché mi è stato ordinato per comando del Signore: Non mangiare e non bere nulla e non tornare per la strada percorsa nell'andata». 10Se ne andò per un'altra strada e non tornò per quella che aveva percorsa venendo a Betel.

L'uomo di Dio e il profeta

11Ora viveva a Betel un vecchio profeta, al quale i figli andarono a riferire quanto aveva fatto quel giorno l'uomo di Dio a Betel; essi riferirono al loro padre anche le parole che quegli aveva dette al re. 12Il vecchio profeta domandò loro: «Quale via ha preso?». I suoi figli gli indicarono la via presa dall'uomo di Dio, che era venuto da Giuda. 13Ed egli disse ai suoi figli: «Sellatemi l'asino!». Gli sellarono l'asino ed egli vi montò sopra 14per inseguire l'uomo di Dio che trovò seduto sotto una quercia. Gli domandò: «Sei tu l'uomo di Dio, venuto da Giuda?». Rispose: «Sono io». 15L'altro gli disse: «Vieni a casa con me per mangiare qualcosa». 16Egli rispose: «Non posso venire con te né mangiare o bere nulla in questo luogo, 17perché ho ricevuto questo comando per ordine del Signore: Non mangiare e non bere là nulla e non ritornare per la strada percorsa nell'andata». 18Quegli disse: «Anch'io sono profeta come te; ora un angelo mi ha detto per ordine di Dio: Fallo tornare con te nella tua casa, perché mangi e beva qualcosa». Egli mentiva a costui, 19che ritornò con lui, mangiò e bevve nella sua casa.

20Mentre essi stavano seduti a tavola, il Signore parlò al profeta che aveva fatto tornare indietro l'altro 21ed egli gridò all'uomo di Dio che era venuto da Giuda: «Così dice il Signore: Poiché ti sei ribellato all'ordine del Signore, non hai ascoltato il comando che ti ha dato il Signore tuo Dio, 22sei tornato indietro, hai mangiato e bevuto in questo luogo, sebbene ti fosse stato prescritto di non mangiarvi o bervi nulla, il tuo cadavere non entrerà nel sepolcro dei tuoi padri». 23Dopo che ebbero mangiato e bevuto, l'altro sellò l'asino per il profeta che aveva fatto ritornare 24e quegli partì. Un leone lo trovò per strada e l'uccise; il suo cadavere rimase steso sulla strada, mentre l'asino se ne stava là vicino e anche il leone stava vicino al cadavere. 25Ora alcuni passanti videro il cadavere steso sulla strada e il leone che se ne stava vicino al cadavere. Essi andarono e divulgarono il fatto nella città ove dimorava il vecchio profeta. 26Avendolo saputo, il profeta che l'aveva fatto ritornare dalla strada disse: «Quello è un uomo di Dio, che si è ribellato all'ordine del Signore; per questo il Signore l'ha consegnato al leone, che l'ha abbattuto e ucciso secondo la parola comunicatagli dal Signore». 27Egli aggiunse ai figli: «Sellatemi l'asino». Quando l'asino fu sellato, 28egli andò e trovò il cadavere di lui steso sulla strada con l'asino e il leone accanto. Il leone non aveva mangiato il cadavere né sbranato l'asino. 29Il profeta prese il cadavere dell'uomo di Dio, lo sistemò sull'asino e se lo portò nella città dove abitava, per piangerlo e seppellirlo. 30Depose il cadavere nel proprio sepolcro e fece il lamento su di lui: «Ohimè, fratello mio!». 31Dopo averlo sepolto, disse ai figli: «Alla mia morte mi seppellirete nel sepolcro in cui è stato sepolto l'uomo di Dio; porrete le mie ossa vicino alle sue, 32poiché certo si avvererà la parola che egli gridò, per ordine del Signore, contro l'altare di Betel e contro tutti i santuari delle alture che sono nelle città di Samaria».

33Dopo questo fatto, Geroboamo non si convertì dalla sua condotta perversa. Egli continuò a prendere qua e là dal popolo i sacerdoti delle alture e a chiunque lo desiderasse dava l'investitura e quegli diveniva sacerdote delle alture. 34Tale condotta costituì, per la casa di Geroboamo, il peccato che ne provocò la distruzione e lo sterminio dalla terra.

(Testo TILC)

13

1Per ordine del Signore, un profeta si recò dal territorio di Giuda fino a Betel. Arrivò proprio mentre Geroboamo stava offrendo incenso sull'altare. 2Come gli aveva ordinato il Signore, il profeta si volse verso l'altare e gridò: 'Altare, altare! Tra i discendenti di Davide nascerà un uomo di nome Giosia - dice il Signore. - Egli sacrificherà sopra di te i sacerdoti dei santuari sulle colline, quelli che depongono su di te le loro offerte d'incenso. Su di te bruceranno ossa umane!'
3Quello stesso giorno il profeta disse: 'Ora vi darò una prova che il Signore ha parlato. L'altare si spaccherà e la cenere che c'è sopra si spargerà'. 4Quando il re Geroboamo sentì le minacce pronunziate dal profeta, alzò la mano dall'altare e ordinò: 'Prendete quest'uomo!'. Ma il braccio gli rimase paralizzato e non riuscì più a piegarlo. 5L'altare si spaccò e la cenere si sparse per terra, come il profeta aveva preannunziato per ordine del Signore. 6Allora il re disse al profeta: 'Supplica il Signore, il tuo Dio, di calmare il suo sdegno; pregalo di guarire la mia mano'. Il profeta supplicò il Signore e la mano del re tornò sana come prima. 7Il re disse allora al profeta:
- Vieni a casa mia a mangiare qualcosa. Voglio farti un regalo.
8Ma il profeta rispose al re:
- Non verrò a casa tua, non mangerò un solo boccone e non berrò una goccia d'acqua in questo posto, neppure se tu mi darai la metà dei tuoi averi. 9Il Signore mi ha ordinato di non mangiare né bere niente e di non ritornare per la stessa strada. 10Poi il profeta se ne andò per un'altra via, senza ripassare per la strada fatta per venire a Betel.

Disubbidienza di un profeta

11A Betel viveva un anziano profeta. I suoi figli gli raccontarono tutto quel che il profeta venuto dal regno di Giuda aveva fatto quel giorno proprio a Betel e le parole che aveva dette al re. 12Il padre chiese loro che strada aveva preso il profeta venuto dal regno di Giuda. Siccome i figli avevano visto in quale direzione era andato, 13il vecchio profeta disse loro di sellargli l'asino. I figli ubbidirono, il vecchio montò sull'asino e 14corse dietro al profeta venuto dal regno di Giuda. Lo trovò seduto sotto un grande albero e gli chiese:
- Sei tu il profeta venuto dal regno di Giuda?
15L'altro rispose di sì. Allora il vecchio profeta gli disse:
- Vieni a casa mia a mangiare qualcosa.
16Ma il profeta venuto dal regno di Giuda rispose:
- Non posso venire con te. Non posso mangiare un solo boccone, né bere una sola goccia d'acqua in questo luogo. 17Il Signore mi ha ordinato di non fermarmi qui a mangiare e di tornare subito nel regno di Giuda, per una strada diversa da quella fatta all'andata.
18Il vecchio insistette:
- Anch'io sono un profeta, come te. Un angelo mandato da Dio mi ha ordinato di invitarti a casa mia a mangiare e bere qualcosa. In realtà il vecchio mentiva, 19ma il profeta venuto dal regno di Giuda lo seguì e mangiò a casa sua.

Condanna del profeta

20Erano ancora seduti a tavola, quando il Signore spinse il vecchio profeta di Betel a parlare. 21Egli gridò all'altro profeta: 'Ascolta quel che ti dice il Signore: Hai osato resistere ai miei ordini, non hai rispettato le disposizioni che il tuo Dio ti ha dato. 22Sei tornato a Betel, hai mangiato e bevuto, anche se ti avevo ordinato di non farlo. Morirai e il tuo cadavere non sarà sepolto con i tuoi padri'. 23Dopo il pranzo il vecchio profeta sellò l'asino dell'altro profeta, 24che si mise in viaggio. Per la strada fu assalito da un leone e ucciso. Il suo cadavere rimase sulla strada, con accanto il leone e l'asino, immobili. 25Alcuni uomini che passavano per la strada videro il cadavere per terra, e accanto il leone. Andarono a raccontare il fatto nella città dove abitava il vecchio profeta. 26Così anche lui, - che aveva convinto l'altro profeta a tornare a Betel, - venne a sapere quel che era successo. Allora disse: 'Questo profeta si è opposto alla volontà del Signore. Perciò il Signore lo ha abbandonato e il leone lo ha assalito. È stato ucciso, come il Signore aveva detto'. 27Il vecchio ordinò ai suoi figli di sellargli l'asino ed essi ubbidirono. 28Poi partì e trovò il cadavere del profeta steso sulla strada. L'asino e il leone erano ancora lì vicino. Il leone non aveva divorato il cadavere e neppure sbranato l'asino. 29Il vecchio raccolse il cadavere, lo caricò sull'asino e lo portò a Betel, per far lutto e seppellirlo. 30Il cadavere fu sepolto nella tomba del vecchio profeta di Betel, mentre la gente cantava il lamento funebre: 'Ahimè, fratello mio. . . '. 31Terminato il funerale, il vecchio disse ai suoi figli: 'Quando morirò, mi seppellirete nella mia tomba, dove adesso abbiamo sepolto il profeta venuto dal regno di Giuda; metterete il mio cadavere accanto al suo. 32Quanto alle minacce da lui pronunziate per ordine del Signore contro l'altare di Betel e contro i santuari sulle colline di Samaria, esse si realizzeranno di certo'.

Le colpe di Geroboamo

33Nonostante questi fatti, Geroboamo non smise di commettere le sue azioni malvagie. Sceglieva a caso i sacerdoti per i santuari sulle colline. Faceva sacerdoti tutti quelli che ne avevano voglia. 34Questo modo di agire fu la grande colpa della famiglia di Geroboamo. Per questo essa fu distrutta e cancellata per sempre dalla faccia della terra.

(Testo CEI2008)

13
Distruzione dell'altare di Betel

1 Un uomo di Dio, per comando del Signore, si portò da Giuda a Betel, mentre Geroboamo stava presso l'altare per offrire incenso. 2Per comando del Signore quegli gridò verso l'altare: «Altare, altare, così dice il Signore: «Ecco, nascerà un figlio nella casa di Davide, chiamato Giosia, il quale immolerà su di te i sacerdoti delle alture, che hanno offerto incenso su di te, e brucerà su di te ossa umane»». 3In quel giorno diede un segno, dicendo: «Questo è il segno che il Signore parla: ecco, l'altare si spezzerà e sarà sparsa la cenere che vi è sopra». 4Appena sentì la parola che l'uomo di Dio aveva proferito contro l'altare di Betel, il re Geroboamo tese la mano ritirandola dall'altare dicendo: «Afferratelo!». Ma la sua mano, tesa contro quello, gli si inaridì e non la poté far tornare a sé. 5L'altare si spezzò e fu sparsa la cenere dell'altare, secondo il segno dato dall'uomo di Dio per comando del Signore. 6Presa la parola, il re disse all'uomo di Dio: «Placa il volto del Signore, tuo Dio, e prega per me, perché mi sia resa la mia mano». L'uomo di Dio placò il volto del Signore e la mano del re gli tornò com'era prima. 7All'uomo di Dio il re disse: «Vieni a casa con me per ristorarti; ti darò un regalo». 8L'uomo di Dio rispose al re: «Anche se mi darai metà della tua casa, non verrò con te e non mangerò pane né berrò acqua in questo luogo, 9perché così mi è stato ordinato per comando del Signore: «Non mangerai pane e non berrai acqua, né tornerai per la strada percorsa nell'andata»». 10Se ne andò per un'altra strada e non tornò per quella che aveva percorso venendo a Betel.
11Ora abitava a Betel un vecchio profeta, al quale i figli andarono a raccontare quanto aveva fatto quel giorno l'uomo di Dio a Betel; essi raccontarono al loro padre anche le parole che quello aveva detto al re. 12Il padre domandò loro: «Quale via ha preso?». I suoi figli gli indicarono la via presa dall'uomo di Dio che era venuto da Giuda. 13Ed egli disse ai suoi figli: «Sellatemi l'asino!». Gli sellarono l'asino ed egli vi montò sopra. 14Inseguì l'uomo di Dio e lo trovò seduto sotto una quercia. Gli domandò: «Sei tu l'uomo di Dio venuto da Giuda?». Rispose: «Sono io». 15L'altro gli disse: «Vieni a casa con me per mangiare del pane». 16Egli rispose: «Non posso tornare con te né venire con te; non mangerò pane e non berrò acqua in questo luogo, 17perché mi fu rivolta una parola per ordine del Signore: «Là non mangerai pane e non berrai acqua, né ritornerai per la strada percorsa all'andata»». 18Quegli disse: «Anche io sono profeta come te; ora un angelo mi ha detto per ordine del Signore: «Fallo tornare con te nella tua casa, perché mangi pane e beva acqua»». Egli mentiva a costui, 19che ritornò con lui, mangiò pane nella sua casa e bevve acqua.
20Mentre essi stavano seduti a tavola, la parola del Signore fu rivolta al profeta che aveva fatto tornare indietro l'altro, 21ed egli gridò all'uomo di Dio che era venuto da Giuda: «Così dice il Signore: «Poiché ti sei ribellato alla voce del Signore, non hai osservato il comando che ti ha dato il Signore, tuo Dio, 22sei tornato indietro, hai mangiato pane e bevuto acqua nel luogo in cui il tuo Dio ti aveva ordinato di non mangiare pane e di non bere acqua, il tuo cadavere non entrerà nel sepolcro dei tuoi padri»». 23Dopo che egli ebbe mangiato pane e bevuto, fu slegato per lui l'asino del profeta che lo aveva fatto ritornare. 24Egli partì e un leone lo trovò per strada e l'uccise; il suo cadavere rimase steso sulla strada, mentre l'asino se ne stava là vicino e anche il leone stava vicino al cadavere. 25Ora alcuni passanti videro il cadavere steso sulla strada e il leone che se ne stava vicino al cadavere. Essi andarono e divulgarono il fatto nella città ove dimorava il vecchio profeta. 26Avendolo udito, il profeta che l'aveva fatto ritornare dalla strada disse: «Quello è un uomo di Dio che si è ribellato alla voce del Signore; per questo il Signore l'ha consegnato al leone, che l'ha fatto a pezzi e l'ha fatto morire, secondo la parola che gli aveva detto il Signore». 27Egli aggiunse ai figli: «Sellatemi l'asino». Quando l'asino fu sellato, 28egli andò e trovò il cadavere di lui steso sulla strada, con l'asino e il leone accanto. Il leone non aveva mangiato il cadavere né fatto a pezzi l'asino. 29Il profeta prese il cadavere dell'uomo di Dio, lo adagiò sull'asino e lo portò indietro; il vecchio profeta entrò in città, per piangerlo e seppellirlo. 30Depose il cadavere nel proprio sepolcro e fecero su di lui il lamento: «Ohimè, fratello mio!». 31Dopo averlo sepolto, disse ai figli: «Alla mia morte mi seppellirete nel sepolcro in cui è stato sepolto l'uomo di Dio; porrete le mie ossa vicino alle sue, 32poiché certo si avvererà la parola che egli gridò, per ordine del Signore, contro l'altare di Betel e contro tutti i santuari delle alture che sono nelle città di Samaria».
33Dopo questo fatto, Geroboamo non abbandonò la sua via cattiva. Egli continuò a prendere da tutto il popolo i sacerdoti delle alture e a chiunque lo desiderava conferiva l'incarico e quegli diveniva sacerdote delle alture. 34Tale condotta costituì, per la casa di Geroboamo, il peccato che ne provocò la distruzione e lo sterminio dalla faccia della terra.

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