| (Testo CEI74) 39 Ambasciata babilonese
1In quel tempo Merodach-Bàladan figlio di Bàladan, re di Babilonia, mandò lettere e doni a Ezechia, perché aveva udito che era stato malato ed era guarito.
2Ezechia se ne rallegrò e mostrò agli inviati la stanza del tesoro, l'argento e l'oro, gli aromi e gli unguenti preziosi, tutto il suo arsenale e quanto si trovava nei suoi magazzini; non ci fu nulla che Ezechia non mostrasse loro nella reggia e in tutto il regno.
3Allora il profeta Isaia si presentò al re Ezechia e gli domandò: «Che hanno detto quegli uomini e da dove sono venuti a te?». Ezechia rispose: «Sono venuti a me da una regione lontana, da Babilonia».
4Isaia disse ancora: «Che hanno visto nella tua reggia?». Ezechia rispose: «Hanno visto quanto si trova nella mia reggia, non c'è cosa alcuna nei miei magazzini che io non abbia mostrata loro».
5Allora Isaia disse a Ezechia: «Ascolta la parola del Signore degli eserciti:
6Ecco, verranno giorni nei quali tutto ciò che si trova nella tua reggia e ciò che hanno accumulato i tuoi antenati fino a oggi sarà portato a Babilonia; non vi resterà nulla, dice il Signore.
7Prenderanno i figli che da te saranno usciti e che tu avrai generati, per farne eunuchi nella reggia di Babilonia».
8Ezechia disse a Isaia: «Buona è la parola del Signore, che mi hai riferita». Egli pensava: «Per lo meno vi saranno pace e sicurezza nei miei giorni».
| (Testo TILC) 39 Ezechia riceve ambasciatori babilonesi (vedi 2 Re 20,12-19)
1Merodak-Baladan, figlio di Baladan, re di Babilonia, aveva saputo della malattia di Ezechia e della sua guarigione. Gli scrisse e gli mandò un regalo.
2Ezechia si rallegrò per l'arrivo degli inviati di Merodak-Baladan e mostrò loro i suoi depositi, l'oro, l'argento, i profumi, l'olio aromatico, il suo arsenale e tutti i tesori che aveva nei magazzini; fece vedere tutto quel che si trovava nel suo palazzo e nel suo regno, senza tralasciare nulla.
3Il profeta Isaia venne dal re Ezechia e gli chiese: - Da dove vengono questi uomini? Che cosa ti hanno detto? Ezechia rispose: -Vengono da una terra lontana, da Babilonia.
4 - Che cosa hanno visto in casa tua?, -chiese ancora Isaia. Ezechia rispose: - Hanno visto tutto. Ho mostrato loro tutti i tesori che si trovano nei miei magazzini, senza tralasciare nulla.
5Allora Isaia rispose a Ezechia: - Ascolta la parola del Signore dell'universo:
6Un giorno tutto quel che si trova in casa tua, tutto quel che i tuoi padri hanno accumulato fino ad oggi, sarà trasportato in Babilonia. Non verrà lasciato nulla.
7Verranno deportati anche alcuni dei tuoi diretti discendenti; resteranno a servizio nel palazzo del re di Babilonia.
8Ezechia rispose a Isaia: - Mi hai portato una buona notizia da parte del Signore: vuol dire che almeno io avrò pace e sicurezza.
| (Testo CEI2008) 39 Visita degli ambasciatori babilonesi
1 In quel tempo Merodac-Baladàn, figlio di Baladàn, re di Babilonia, mandò lettere e un dono a Ezechia, perché aveva sentito che era stato malato ed era guarito.
2Ezechia ne fu molto lieto e mostrò agli inviati la stanza del tesoro, l'argento e l'oro, gli aromi e l'olio prezioso, tutto il suo arsenale e quanto si trovava nei suoi magazzini; non ci fu nulla che Ezechia non mostrasse loro nella reggia e in tutto il suo regno.
3Allora il profeta Isaia si presentò al re Ezechia e gli domandò: «Che cosa hanno detto quegli uomini e da dove sono venuti a te?». Ezechia rispose: «Sono venuti a me da una regione lontana, da Babilonia».
4Quegli soggiunse: «Che cosa hanno visto nella tua reggia?». Ezechia rispose: «Hanno visto quanto si trova nella mia reggia; non c'è nulla nei miei magazzini che io non abbia mostrato loro».
5Allora Isaia disse a Ezechia: «Ascolta la parola del Signore degli eserciti:
6Ecco, verranno giorni nei quali tutto ciò che si trova nella tua reggia e ciò che hanno accumulato i tuoi padri fino ad oggi sarà portato a Babilonia; non resterà nulla, dice il Signore.
7Prenderanno i figli che da te saranno usciti e che tu avrai generato, per farne eunuchi nella reggia di Babilonia».
8Ezechia disse a Isaia: «Buona è la parola del Signore, che mi hai riferito». Egli pensava: «Per lo meno vi saranno pace e stabilità nei miei giorni».
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