LA CHIESA

      


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(es. Mt 28,1-20):
Per parola:







  GIOVEDI SANTO (MESSA DEL CRISMA) > Vai direttamente alle OMELIE 
Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: GIOVEDI SANTO (MESSA DEL CRISMA)
EGIOSA ;


NOTA: La liturgia della Messa nella Cena del Signore e' in questa pagina, sotto la Messa del Crisma.


In questa messa che si svolge nella cattedrale, si manifesta il mistero del sacerdozio di Cristo, partecipato dai ministri costituiti nelle singole Chiese locali, che rinnovano oggi il loro impegno al servizio del popolo di Dio.
Il Vescovo, circondato dagli altri sacerdoti, benedice gli oli che verranno adoperati nei diversi sacramenti: il crisma (olio mescolato con profumi), per significare il dono dello Spirito Santo nel Battesimo, nella Cresima, nell’Ordine; l’olio per i catecumeni e quello per i malati, segno della forza che libera dal male e sostiene nella prova della malattia.
Attraverso una realtà terrena, già trasformata dal lavoro dell’uomo (l’olio) e un gesto semplice e familiare (l’unzione), si esprime la ricchezza della nostra esistenza in Cristo, che lo Spirito continua a trasmettere alla Chiesa sino alla fine dei tempi.
Nella nuova ed eterna alleanza tutto ha valore perchè tutto procede dall'Unto per eccellenza, da Gesù Cristo.
In lui, come egli stesso dichiara, si realizza in pieno il testo di Is 61,1-2. Gesù dimostra attraverso le opere la sua missione (Atti 10,38).

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Antifona d'ingresso
Gesù Cristo ha fatto di noi un regno,
sacerdoti per il suo Dio e Padre;
a lui gloria e potenza nei secoli dei secoli. Amen. (cf. Ap 1,6)

Si dice il Gloria.


Colletta
O Padre, che hai consacrato il tuo unigenito Figlio
con l’unzione dello Spirito Santo
e lo hai costituito Messia e Signore,
concedi a noi, resi partecipi della sua consacrazione,
di essere testimoni nel mondo
della sua opera di salvezza.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

 
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Prima lettura

 

Is 61,1-3.6.8-9
Il Signore mi ha consacrato con l’unzione.

Dal libro del profeta Isaìa

Lo spirito del Signore Dio è su di me,
perché il Signore mi ha consacrato con l’unzione;
mi ha mandato a portare il lieto annuncio ai miseri,
a fasciare le piaghe dei cuori spezzati,
a proclamare la libertà degli schiavi,
la scarcerazione dei prigionieri,
a promulgare l’anno di grazia del Signore,
il giorno di vendetta del nostro Dio,
per consolare tutti gli afflitti,
per dare agli afflitti di Sion
una corona invece della cenere,
olio di letizia invece dell’abito da lutto,
veste di lode invece di uno spirito mesto.
Voi sarete chiamati sacerdoti del Signore,
ministri del nostro Dio sarete detti.
Io darò loro fedelmente il salario,
concluderò con loro un’alleanza eterna.
Sarà famosa tra le genti la loro stirpe,
la loro discendenza in mezzo ai popoli.
Coloro che li vedranno riconosceranno
che essi sono la stirpe benedetta dal Signore.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 88

Canterò per sempre l’amore del Signore.

Ho trovato Davide, mio servo,
con il mio santo olio l’ho consacrato;
la mia mano è il suo sostegno,
il mio braccio è la sua forza.

La mia fedeltà e il mio amore saranno con lui
e nel mio nome s’innalzerà la sua fronte.
Egli mi invocherà: «Tu sei mio padre,
mio Dio e roccia della mia salvezza».

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Seconda lettura

Ap 1,5-8
Cristo ha fatto di noi un regno.

Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo

Grazia a voi e pace da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dei morti e il sovrano dei re della terra.
A Colui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue, che ha fatto di noi un regno, sacerdoti per il suo Dio e Padre, a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen.
Ecco, viene con le nubi e ogni occhio lo vedrà,
anche quelli che lo trafissero,
e per lui tutte le tribù della terra
si batteranno il petto.
Sì, Amen!
Dice il Signore Dio: io sono l’Alfa e l’Omèga, Colui che è, che era e che viene, l’Onnipotente!

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Is 61,1)
Gloria e lode a te, Cristo Signore!
Lo Spirito del Signore è sopra di me:
mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio.
Gloria e lode a te, Cristo Signore!

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Vangelo

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Lc 4,16-21
Lo Spirito del Signore è sopra di me.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
«Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l’unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi
e proclamare l’anno di grazia del Signore».
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».

Parola del Signore

Rinnovazione delle promesse sacerdotali

Dopo l’omelia, il vescovo si rivolge ai presbiteri con queste parole:

Figli carissimi,
nella memoria annuale del giorno in cui Cristo Signore
comunicò agli apostoli e a noi il suo sacerdozio,
volete rinnovare le promesse a suo tempo fatte
davanti al vostro vescovo e al popolo santo di Dio?

Presbiteri: Sì, lo voglio.

Volete unirvi e conformarvi intimamente al Signore Gesù,
rinunciando a voi stessi e rinnovando i sacri impegni che,
spinti dall’amore di Cristo,
avete assunto con gioia verso la sua Chiesa
nel giorno della vostra ordinazione sacerdotale?

Presbiteri: Sì, lo voglio.

Volete essere fedeli dispensatori dei misteri di Dio
per mezzo della santa Eucaristia e delle altre azioni liturgiche,
e adempiere fedelmente il ministero della parola di salvezza,
sull’esempio di Cristo, capo e pastore,
lasciandovi guidare non da interessi umani,
ma dall’amore per i vostri fratelli?

Presbiteri: Sì, lo voglio.

Quindi, il vescovo prosegue, rivolgendosi al popolo:

E voi, figli carissimi, pregate per i vostri sacerdoti.
Il Signore effonda su di loro l’abbondanza dei suoi doni
perché siano fedeli ministri di Cristo, Sommo Sacerdote,
e vi conducano a lui, unica fonte di salvezza.

Diacono: Per tutti i nostri sacerdoti, preghiamo.

Tutti: Ascoltaci, Signore.

Vescovo:
E pregate anche per me,
perché sia fedele al servizio apostolico,
affidato alla mia umile persona,
e tra voi io diventi ogni giorno di più immagine viva e autentica
di Cristo sacerdote, buon pastore, maestro e servo di tutti.

Diacono: Per il nostro vescovo N., preghiamo.

Tutti: Ascoltaci, Signore.

Vescovo:
Il Signore ci custodisca nel suo amore
e conduca tutti noi, pastori e gregge, alla vita eterna.

Tutti: Amen.

Non si dice il Credo e si omette la preghiera universale.

Preghiera sulle offerte
La potenza di questo sacrificio, o Signore,
cancelli l’antica schiavitù del peccato
e faccia germogliare in noi novità di vita e salvezza.
Per Cristo nostro Signore.


PREFAZIO
Il sacerdozio di Cristo e il ministero dei sacerdoti

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Con l’unzione dello Spirito Santo
hai costituito il tuo Figlio unigenito
mediatore della nuova ed eterna alleanza,
e con disegno mirabile
hai voluto che il suo unico sacerdozio
fosse perpetuato nella Chiesa.
Egli comunica il sacerdozio regale
a tutto il popolo dei redenti.
Nel suo amore per i fratelli
sceglie alcuni che, mediante l’imposizione delle mani,
rende partecipi del suo ministero di salvezza,
perché rinnovino nel suo nome il sacrificio redentore
e preparino ai tuoi figli il convito pasquale.
Servi premurosi del tuo popolo,
lo nutrano con la Parola
e lo santifichino con i sacramenti;
donando la vita per te e per la salvezza dei fratelli,
si conformino all’immagine di Cristo,
e ti rendano sempre testimonianza
di fede e di amore.
E noi, o Signore, insieme con tutti gli angeli e i santi,
cantiamo con esultanza
l’inno della tua lode: Santo, ...


Antifona alla comunione
Canterò in eterno l’amore del Signore,
di generazione in generazione
farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà. (Sal 88,2)

Oppure:
Lo Spirito del Signore è sopra di me;
mi ha mandato a portare ai poveri
il lieto annuncio. (Lc 4,18)


Preghiera dopo la comunione
Concedi, Dio onnipotente,
che, rinnovati dai santi misteri,
diffondiamo nel mondo
il buon profumo di Cristo.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.



O M E L I E
a cura di
Qumran2.net


    don Carlo Occelli       (Omelia del 06-04-2023)
Commento al Vangelo 6 aprile 2023
...
(continua)

 
    don Domenico Bruno       (Omelia del 14-04-2022)
Il nostro audio quotidiano
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    IlCenacoloWebTv       (Omelia del 14-04-2022)
Giovedì - Settimana Santa - Anno C
...
(continua)

 
    don Domenico Bruno       (Omelia del 01-04-2021)
Il nostro audio quotidiano
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    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 13-04-2017)
Commento su Gv13, 3-5
Gesù sapendo che era giunta la sua ora...., sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell'acqua in un catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l'asciugatoio di cui si era c ...
(continua)

 
    Agenzia SIR       (Omelia del 13-04-2017)
Commento su Giovanni 13,1 -15
L'Eucaristia che inaugura il Triduo Pasquale, la sera del Giovedì Santo, narra di due cene, nelle quali si sacrifica un Agnello, il cui sangue è salvezza e liberazione; l'una e l'altra danno il via a un esodo, da cui nasce un popolo. La prima cena - narrata dall'Esodo - è quella dell'antico popolo d'Israele al momento di lasciare la schiavitù d'Egitto ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 24-03-2016)
Commento su Gv 13, 1; 4-8
«Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine (eis tèlos) [...]. Si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell'acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l'asciuga ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 17-04-2014)
Commento su Is 61,1
"Lo spirito del Signore Dio è su di me, perché il Signore mi ha consacrato con l'unzione; mi ha mandato a portare il lieto annuncio ai miseri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà degli schiavi, la scarcerazione dei prigionieri". Is 61,1 Come vivere questa Parola? Il Signore che Isaia presenta è Gesù, il Redentore promess ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 28-03-2013)
Commento su Gv 13,1-15
Inizia con la cena l'ultima notte di Gesù. Una cena pasquale celebrata secondo il calendario antico, contrapposto a quello del rinato tempio, quasi a segnare una presa di distanza. E stasera, in tutte le nostre chiese, ripeteremo quella cena in obbedienza all'ordine del Maestro di rifare quel gesto in sua memoria. E noi lo rifacciamo, giorno per giorno, a v ...
(continua)

 
    mons. Antonio Riboldi       (Omelia del 28-03-2013)
Giovedì Santo
IN MATTINATA, in tutte le cattedrali della Chiesa nel mondo, ogni vescovo raduna, in modo particolare, tutti i sacerdoti della sua Diocesi, per quella suggestiva celebrazione definita ‘Messa del Crisma', ossia la benedizione degli oli sacri: dei catecumeni, degli infermi e del sacro crisma. Momenti, grandi momenti, Cresima, Sacerdozio, Consacrazione episco ...
(continua)

 
    padre Lino Pedron       (Omelia del 28-03-2013)

Gesù ha cominciato la sua vita per opera dello Spirito Santo, ora comincia la sua opera nella potenza dello stesso Spirito Santo. Lo Spirito lo conduce in Galilea: Là era iniziata la sua vita, là comincia la sua opera. Nella disprezzata "Galilea dei pagani" zampilla la salvezza per la forza dello Spirito. L'operare dello Spirito Santo provoca ammirazion ...
(continua)

 
    don Luciano Sanvito       (Omelia del 01-04-2010)
Cresimati nello Spirito
CRESIMATI CRESIMATI DALLO SPIRITO CRESIMATI DALLO SPIRITO NEL SACERDOZIO CRESIMATI DALLO SPIRITO NEL SACERDOZIO MINISTERIALE _______________________________________________________ Attorno al loro Vescovo, i sacerdoti oggi sono chiamati a rinnovare la loro coscienza di essere presbiteri nella Chiesa, a servizio del Regno di Dio, là nella Diocesi dove ...
(continua)

 
    mons. Antonio Riboldi       (Omelia del 09-04-2009)
La Settimana Santa
Credo sia atto di amicizia offrire qualche considerazione sul Triduo pasquale del Giovedì santo, Venerdì e Sabato santo, così da accoglierlo con fede ravvivata e vivere più intensamente il Mistero pasquale, insieme! GIOVEDI SANTO: IL GIORNO DEL SERVIZIO COME DONO DI SÉ I TRE GRANDI EVENTI DI QUESTO GIORNO: 1. LA S. MESSA DEL CRISMA In ogni cattedral ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 20-03-2008)

Gesù sa che tutto è perduto. La lontananza con i suoi è abissale, Luca dice che il litigio su chi sia il più grande tra i discepoli avvenne durante l'ultima Cena (che squallore!), Gesù avverte che nessuno (forse solo Giuda) ha colto la gravità della situazione. In quel contesto solenne, liturgico (si celebra la Pesah, la Pasqua degli ebrei), Gesù pone ...
(continua)

 
    mons. Antonio Riboldi       (Omelia del 20-03-2008)
Giovedì santo: l’inno all’amore
"Mentre cenavano, quando già il diavolo aveva messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani, e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti e preso un asciugamano se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell'acqua nel catino e cominciò a lavare ...
(continua)

 
    mons. Antonio Riboldi       (Omelia del 05-04-2007)
L’Amore che si fa Comunione di Vita
Credo si a un atto di grande carità aiutare i miei amici a condividere l'Amore di Dio per noi, in questi giorni davvero santi. Lo faccio, offrendo brevi riflessioni di partecipazione. Oggi, Giovedì Santo, In mattinata, in tutte le cattedrali della Chiesa nel mondo, ogni vescovo raduna, in modo particolare, tutti i sacerdoti della sua Diocesi, per quella ...
(continua)

 
  GIOVEDI SANTO (MESSA NELLA CENA DEL SIGNORE) > Vai direttamente alle OMELIE 
Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: GIOVEDI SANTO (MESSA NELLA CENA DEL SIGNORE)
EGIOSB ;

Gesù trascorre le ultime ore della sua vita terrena in compagnia dei suoi discepoli. Il Maestro manifesta un amore straordinario per gli apostoli, impartendo loro insegnamenti e raccomandazioni. Durante l’ultima Cena, Gesù ha mostrato - con le sue parole - l’amore infinito che aveva per i suoi discepoli e gli ha dato validità eterna istituendo l’Eucaristia, facendo dono di sé: egli ha offerto il suo Corpo e il suo Sangue sotto forma di pane e di vino perché diventassero cibo spirituale per noi e santificassero il nostro corpo e la nostra anima. Egli ha espresso il suo amore nel dolore che provava quando ha annunciato a Giuda Iscariota il suo tradimento ormai prossimo e agli apostoli la loro debolezza. Egli ha fatto percepire il suo amore lavando i piedi agli apostoli e permettendo al suo discepolo prediletto, Giovanni, di appoggiarsi al suo petto. Nella sua vita pubblica, Gesù ha raccomandato più di una volta ai suoi discepoli di non cercare di occupare il primo posto, ma di aspirare piuttosto all’umiltà del cuore. Ha detto e ripetuto che il suo regno, cioè la Chiesa, non deve essere ad immagine dei regni terreni o delle comunità umane in cui ci sono dei primi e degli ultimi, dei governanti e dei governati, dei potenti e degli oppressi. Al contrario, nella sua Chiesa, quelli che sono chiamati a reggere dovranno in realtà essere al servizio degli altri; perché il dovere di ogni credente è di non cercare l’apparenza, ma i valori interiori, di non preoccuparsi del giudizio degli uomini, ma di quello di Dio.
Nonostante l’insegnamento così chiaro di Gesù, gli apostoli continuarono a disputarsi i primi posti nel Regno del Messia.
Durante l’ultima Cena, Gesù non si è accontentato di parole, ma ha dato l’esempio mettendosi a lavare loro i piedi. E, dopo aver finito, ha detto: “Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri” (Gv 13,13-14).
La Cena si ripete nei secoli. Infatti Gesù ha investito gli apostoli e i loro successori del potere e del dovere di ripetere la Cena eucaristica nella santa Messa.
Cristo si sacrifica durante la Messa. Ma, per riprendere le parole di san Paolo, egli resta lo stesso “ieri, oggi e sempre” (Eb 13,8).
I credenti che partecipano al Sacrificio eucaristico cambiano, ma il loro comportamento nei confronti di Cristo è più o meno lo stesso di quello degli apostoli nel momento della Cena. Ci sono stati e ci sono tuttora dei santi e dei peccatori, dei fedeli e dei traditori, dei martiri e dei rinnegatori.
Volgiamo lo sguardo a noi stessi. Chi siamo? Qual è il nostro comportamento nei confronti di Cristo? Dio ci scampi dall’avere qualcosa in comune con Giuda, il traditore. Che Dio ci permetta di seguire san Pietro sulla via del pentimento. Il nostro desiderio più profondo deve però essere quello di avere la sorte di san Giovanni, di poter amare Gesù in modo tale che egli ci permetta di appoggiarci al suo petto e di sentire i battiti del suo cuore pieno d’amore; di giungere al punto che il nostro amore si unisca al suo in modo che possiamo dire con san Paolo: “Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me” (Gal 2,20).

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Antifona d'ingresso
Non ci sia per noi altro vanto
che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo.
Egli è nostra salvezza, vita e risurrezione;
per mezzo di lui siamo stati salvati e liberati. (Gal 6,14)

Si dice il Gloria.
Mentre si canta l’inno, si suonano le campane che non si suoneranno più fino al Gloria della Veglia Pasquale.


Colletta
O Dio, che ci hai riuniti per celebrare la santa Cena
nella quale il tuo unico Figlio,
prima di consegnarsi alla morte,
affidò alla Chiesa il nuovo ed eterno sacrificio,
convito nuziale del suo amore,
fa’ che dalla partecipazione a così grande mistero
attingiamo pienezza di carità e di vita.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

 
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Prima lettura

 

Es 12,1-8.11-14
Prescrizioni per la cena pasquale.

Dal libro dell’Èsodo

In quei giorni, il Signore disse a Mosè e ad Aronne in terra d’Egitto:
«Questo mese sarà per voi l’inizio dei mesi, sarà per voi il primo mese dell’anno. Parlate a tutta la comunità d’Israele e dite: “Il dieci di questo mese ciascuno si procuri un agnello per famiglia, un agnello per casa. Se la famiglia fosse troppo piccola per un agnello, si unirà al vicino, il più prossimo alla sua casa, secondo il numero delle persone; calcolerete come dovrà essere l’agnello secondo quanto ciascuno può mangiarne.
Il vostro agnello sia senza difetto, maschio, nato nell’anno; potrete sceglierlo tra le pecore o tra le capre e lo conserverete fino al quattordici di questo mese: allora tutta l’assemblea della comunità d’Israele lo immolerà al tramonto. Preso un po’ del suo sangue, lo porranno sui due stipiti e sull’architrave delle case nelle quali lo mangeranno. In quella notte ne mangeranno la carne arrostita al fuoco; la mangeranno con àzzimi e con erbe amare. Ecco in qual modo lo mangerete: con i fianchi cinti, i sandali ai piedi, il bastone in mano; lo mangerete in fretta. È la Pasqua del Signore!
In quella notte io passerò per la terra d’Egitto e colpirò ogni primogenito nella terra d’Egitto, uomo o animale; così farò giustizia di tutti gli dèi dell’Egitto. Io sono il Signore! Il sangue sulle case dove vi troverete servirà da segno in vostro favore: io vedrò il sangue e passerò oltre; non vi sarà tra voi flagello di sterminio quando io colpirò la terra d’Egitto. Questo giorno sarà per voi un memoriale; lo celebrerete come festa del Signore: di generazione in generazione lo celebrerete come un rito perenne”».

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 115

Il tuo calice, Signore, è dono di salvezza.

Che cosa renderò al Signore,
per tutti i benefici che mi ha fatto?
Alzerò il calice della salvezza
e invocherò il nome del Signore.

Agli occhi del Signore è preziosa
la morte dei suoi fedeli.
Io sono tuo servo, figlio della tua schiava:
tu hai spezzato le mie catene.

A te offrirò un sacrificio di ringraziamento
e invocherò il nome del Signore.
Adempirò i miei voti al Signore
davanti a tutto il suo popolo.

>

Seconda lettura

1Cor 11,23-26
Ogni volta che mangiate questo pane, annunciate la morte del Signore.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi

Fratelli, io ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me».
Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice è la Nuova Alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me».
Ogni volta infatti che mangiate questo pane e bevete al calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Gv 13,34)
Gloria e lode e onore a te, Cristo Signore!
Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore:
come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
Gloria e lode e onore a te, Cristo Signore!

>

Vangelo

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Gv 13,1-15
Li amò sino alla fine.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine.
Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugamano di cui si era cinto.
Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo». Gli disse Pietro: «Tu non mi laverai i piedi in eterno!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!». Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti». Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete puri».
Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
(Dall'Orazionale CEI 2020)
Giunta l’ora di passare da questo mondo al Padre, il Signore Gesù ci ha lasciato il testamento del suo amore nell’umile gesto della lavanda dei piedi e nel dono supremo dell’Eucaristia. Apriamo il cuore ad accoglierne la sovrabbondante grazia.
Preghiamo insieme e diciamo: Apri, Signore, il nostro cuore.

1. Per il popolo cristiano: nel gesto di Gesù che lava i piedi ai discepoli riconosca l’inesauribile ricchezza dell’amore del Padre. Preghiamo.
2. Per il vescovo, i presbiteri e i diaconi della nostra Chiesa di N.: vivano il loro ministero come servizio e dedizione senza limiti. Preghiamo.
3. Per i cristiani ancora divisi: il memoriale della Pasqua faccia risuonare l’ardente preghiera per l’unità che Cristo ha innalzato al Padre. Preghiamo.
4. Per gli uomini prigionieri dell’avidità e della violenza: riscoprano che il Signore si è offerto al Padre per tutti, e intraprendano la via del servizio e della carità. Preghiamo.
5. Per tutti noi che condividiamo il pane del cielo alla mensa eucaristica: ci sia dato di condividere anche i beni di questo mondo con quanti hanno fame e sete di giustizia e di misericordia. Preghiamo.

O Dio, grande nell’amore, che nell’ora della passione del tuo Figlio ci chiami a condividere la sua Pasqua, rendici degni di essere eredi e commensali della gloria nel banchetto eterno. Per Cristo nostro Signore.

Lavanda dei piedi

Una volta terminata l’omelia, dove lo consigliano motivi pastorali, si procede alla lavanda dei piedi.
Coloro che tra il popolo di Dio sono stati scelti per questo rito vengono accompagnati dai ministri alle sedie preparate in un luogo adatto. Il sacerdote (deposta, se necessario, la casula) si porta davanti a ciascuno di essi e, aiutato dai ministri, versa dell’acqua sui loro piedi e li asciuga.
Nel frattempo sicantano alcune delle seguenti antifone o altri canti adatti.


ANTIFONA PRIMA (cf. Gv 13,4.5.15)
Il Signore si alzò da tavola,
versò dell’acqua nel catino
e cominciò a lavare i piedi dei discepoli:
a loro volle lasciare questo esempio.

ANTIFONA SECONDA (Gv 13,12.13.15)
Il Signore Gesù, durante la cena con i suoi discepoli,
lavò loro i piedi e disse:
«Capite quello che ho fatto per voi io, il Signore e il Maestro?
Vi ho dato un esempio perché anche voi facciate
come io ho fatto a voi».

ANTIFONA TERZA (Gv 13,6.7.8)
«Signore, tu lavi i piedi a me?».
Rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me».
Venne dunque da Simon Pietro, e questi gli disse:
– «Signore, tu lavi i piedi a me?».
«Quello che io faccio, tu ora non lo capisci,
lo comprenderai dopo».
– «Signore, tu lavi i piedi a me?».

ANTIFONA QUARTA (cf. Gv 13,14)
Se io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi,
anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri.

ANTIFONA QUINTA (Gv 13,35)
«Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli:
se avete amore gli uni per gli altri».
Gesù disse ai suoi discepoli:
– «Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli:
se avete amore gli uni per gli altri».

ANTIFONA SESTA (Gv 13,34)
«Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri,
come io ho amato voi», dice il Signore.

ANTIFONA SETTIMA (cf. 1Cor 13,13)
Rimangano in voi la fede, la speranza e la carità.
Ma più grande di tutte è la carità!
Ora rimangono queste tre cose: la fede, la speranza e la carità.
Ma più grande di tutte è la carità!
– Rimangano in voi la fede, la speranza e la carità.

Dopo la lavanda dei piedi, il sacerdote lava e asciuga le mani, indossa di nuovo la casula e torna alla sede, da dove guida la Preghiera universale.
Non si dice il Credo.



Liturgia Eucaristica

All’inizio della Liturgia eucaristica, si può disporre la processione dei fedeli che portano doni per i poveri.
Mentre si svolge la processione, si esegue il canto seguente o un altro canto adatto.


Dov’è carità e amore, lì c’è Dio.

Ci ha riuniti tutti insieme Cristo, amore.
Rallegriamoci, esultiamo nel Signore!
Temiamo e amiamo il Dio vivente,
e amiamoci tra noi con cuore sincero.

Noi formiamo qui riuniti un solo corpo:
evitiamo di dividerci tra noi;
via le lotte maligne, via le liti,
e regni in mezzo a noi Cristo Dio.

Fa’ che un giorno contempliamo il tuo volto
nella gloria dei beati, Cristo Dio.
E sarà gioia immensa, gioia vera:
durerà per tutti i secoli, senza fine.

Preghiera sulle offerte
Concedi a noi tuoi fedeli, o Padre,
di partecipare con viva fede ai santi misteri,
poiché, ogni volta che celebriamo questo memoriale
del sacrificio del tuo Figlio,
si compie l’opera della nostra redenzione.
Per Cristo nostro Signore.


PREFAZIO DELLA SANTISSIMA EUCARISTIA I
L’Eucaristia memoriale del sacrificio di Cristo

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
Sacerdote vero ed eterno,
egli istituì il rito del sacrificio perenne;
a te per primo si offrì vittima di salvezza,
e comandò a noi di compiere l’offerta in sua memoria.
Il suo Corpo per noi immolato
è nostro cibo e ci dà forza,
il suo Sangue per noi versato
è la bevanda che ci redime da ogni colpa.
Per questo mistero di salvezza,
il cielo e la terra si uniscono in un cantico nuovo
di adorazione e di lode,
e noi, con tutti gli angeli del cielo,
proclamiamo senza fine la tua gloria: Santo, ...


Antifona alla comunione
«Questo è il mio Corpo, che è per voi;
questo calice è la nuova alleanza nel mio Sangue»,
dice il Signore.
«Ogni volta che ne mangiate e ne bevete,
fate questo in memoria di me». (Cf. 1Cor 11,24-25)

Oppure:
Il Signore Gesù, sapendo che era venuta la sua ora
di passare da questo mondo al Padre,
avendo amato i suoi che erano nel mondo,
li amò fino alla fine. (Gv 13,1)

Terminata la distribuzione della comunione, si lascia sull'altare la pisside con le particole per la comunione del giorno seguente; la Messa si conclude con l'orazione dopo la comunione.


Preghiera dopo la comunione
Padre onnipotente,
che nella vita terrena
ci nutri alla Cena del tuo Figlio,
accoglici come tuoi commensali
al banchetto glorioso del cielo.
Per Cristo nostro Signore.

Reposizione del SS. Sacramento
Dopo l'orazione, il sacerdote, in piedi, dinanzi all'altare, pone l'incenso nel turibolo, si inginocchia e incensa per tre volte il Santissimo Sacramento; quindi, indossato il velo omerale, prende la pisside e la ricopre con il velo.
Si forma la processione che, attraverso la chiesa, accompagna il Santissimo Sacramento al luogo della reposizione, preparato in una cappella convenientemente ornata. Apre la processione il crocifero; si portano le candele accese e l'incenso. Intanto si canta l'inno Pange lingua (eccetto le due ultime strofe) o un altro canto eucaristico.
Giunta la processione al luogo della reposizione, il sacerdote depone la pisside; quindi pone l'incenso nel turibolo e, in ginocchio, incensa il Santissimo Sacramento, mentre si canta il Tantum ergo sacramentum; chiude poi il tabernacolo.
Dopo alcuni istanti di adorazione in silenzio, il sacerdote e i ministri si alzano, genuflettono e ritornano in sacrestia.
Segue la spogliazione dell'altare; se è possibile, si rimuovono le croci dalla chiesa; quelle che rimangono in chiesa, è bene velarle.
Si esortino i fedeli, tenute presenti le circostanze e le diverse situazioni locali, a dedicare un po' di tempo nella notte all'adorazione davanti al Santissimo Sacramento nel tabernacolo. Se l'adorazione si protrae oltre la mezzanotte, si faccia senza alcuna solennità.



O M E L I E
a cura di
Qumran2.net


    Missionari della Via       (Omelia del 29-03-2024)

«(L'Amore di Gesù che ama fino alla fine), è qui reso visibile in un gesto. In un atto simbolico, Gesù illustra l'insieme del suo servizio salvifico. Si spoglia del suo splendore divino, si inginocchia davanti a noi, lava ed asciuga i nostri piedi sporchi, per renderci capaci di partecipare al banchetto nuziale di Dio... è l'amore di Gesù sino alla fin ...
(continua)

 
    Missionari della Via       (Omelia del 28-03-2024)
La lavanda dei piedi. Per un amore che si consegna
...
(continua)

 
    don Alberto Brignoli       (Omelia del 28-03-2024)
Nella notte in cui fu tradito
Più volte nella storia della salvezza Dio ha avuto non poche difficoltà a farsi comprendere dagli uomini. E se questo è dovuto per la stragrande maggioranza dei casi alla loro "dura cervice", sono frequenti pure i casi in cui la sua volontà si è manifestata in maniera non proprio così limpida. Non è detto che questo avvenga in maniera immediata: ci vu ...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 28-03-2024)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di padre Alvise Bellinato Morire per scelta Nel rito della Messa sono state inserite ultimamente delle lievi modifiche. Alla consacrazione, le parole "Egli, offrendosi liberamente alla sua passione" sono state cambiate in "Egli, consegnandosi volontariamente alla sua passione". Sembra una cosa da poco. Pare che ...
(continua)

 
    Omelie.org (bambini)       (Omelia del 28-03-2024)

A casa di Davide c'era fermento alcuni giorni fa! Mamma e papà avevano annunciato ai loro 3 figli che sarebbero andati a fare una breve vacanza in montagna nel fine settimana. Ma la novità era che mamma e papà sarebbero andati da soli, non - come avevano fatto altre volte - portando anche i figli. "Caspita, e noi?" Aveva chiesto Davide un po' frastornato ...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 28-03-2024)
Amore veramente disinteressato
Qualcuno osserva che se c'è un elemento davvero compendioso e riassuntivo dell'intero triduo pasquale questo è quello della "Cena del Signore." In essa si riscontrano infatti in una sola sintesi tutti gli avvenimenti che riguardano Gesù dal suo ingresso a Gerusalemme fino alla morte e alla Resurrezione. Che cosa avviene in quella sala che secondo gli evan ...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 28-03-2024)
Amore veramente disinteressato
Qualcuno osserva che se c'è un elemento davvero compendioso e riassuntivo dell'intero triduo pasquale questo è quello della "Cena del Signore." In essa si riscontrano infatti in una sola sintesi tutti gli avvenimenti che riguardano Gesù dal suo ingresso a Gerusalemme fino alla morte e alla Resurrezione. Che cosa avviene in quella sala che secondo gli evan ...
(continua)

 
    don Domenico Bruno       (Omelia del 28-03-2024)
Il nostro audio quotidiano
Visita www.annunciatedaitetti.it La nostra missione continua con altri formati anche su: Instagram Facebook Telegram dove troverai anteprime e contenuti esclusivi. Abbiamo anche una WebTv Ascolta tutti i nostri podcast e gli altri progetti: clicca qui  Per ascoltare il commento qui sotto, clicca play! SE QUESTO SERVIZIO AL VANGELO CREDI SIA ...
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    don Gianfranco Calabrese       (Omelia del 28-03-2024)
Video commento su Giovanni 13,1-15
...
(continua)

 
    diac. Vito Calella       (Omelia del 28-03-2024)
Fare la comunione con il corpo e il sangue di Cristo è servire
La tradizionale cena pasquale per ricordare la liberazione dalla schiavitù in Egitto Ogni anno ascoltiamo le indicazioni del libro dell'Esodo per celebrare la cena pasquale nell'ambiente familiare del popolo di Israele. Questa festa aveva lo scopo di mantenere vivo il ricordo della liberazione del popolo dalla schiavitù in Egitto, avvenuta dopo la piaga d ...
(continua)

 
    don Giampaolo Centofanti       (Omelia del 28-03-2024)
Commento su Giovanni 13,1-15
Una settimana prima, alla cena di Betania, vediamo i tre fratelli, Marta, Maria e Lazzaro, ormai giunti, portati da Gesù, ad un completo abbandono in Dio, persone libere, gioiose, pacificate, docili alla Parola. Invece qui gli apostoli si rivelano ancora in cammino, obiettano, insegnano a Gesù quello che deve fare. Ognuno ha il proprio percorso, che non di ...
(continua)

 
    don Marco Scandelli       (Omelia del 28-03-2024)
#2minutiDiVangelo Giovanni 13,1-15: Giovedì Santo. Mettersi a servizio per salvare vite
2minutiDiVangelo Giovedì santo: Mettersi a servizio, per salvare la propria e l'altrui vita! Commento al Vangelo - Omelia a cura di don Marco Scandelli Gv 13, 1-15 Oggi, giovedì santo, primo giorno del triduo di Pasqua, nella Chiesa si celebra il ricordo dell'ultima cena e si leggono i primi 15 versetti del 13º capitolo di san Giovanni. Strana ...
(continua)

 
    don Michele Cerutti       (Omelia del 28-03-2024)
Servo per amore
La scena che si presenta sta sera suona incredibile non solo ai discepoli del tempo, ma anche a noi discepoli dell'oggi. Un Dio che si sveste e che si cinge di un asciugamano e con un catino lava i piedi ai suoi. Questo era il gesto dello schiavo e ci offre una grande lezione importante. La liturgia ci farà plasticare fra poco questo evento, ma sarà una ...
(continua)

 
    padre Ezio Lorenzo Bono       (Omelia del 28-03-2024)
L'Ultima Cena di David Lachapelle
Per l'omelia della S.Messa in Cena Domini vorremmo proporvi l'esperienza che abbiamo fatto l'anno scorso. Abbiamo proiettato sulla parete della Chiesa l'Ultima Cena (The last supper) di David LaChapelle e abbiamo fatto l'omelia commentando questa bellissima opera contemporanea. Come musica di sottofondo proponiamo: The Last Supper theme (piano cover) - Jesus ...
(continua)

 
    IlCenacoloWebTv       (Omelia del 28-03-2024)
Giovedì - Settimana Santa - Anno B - Commento al Vangelo - Gv 13,1-15
segui la WebTv o iscriviti al MONASTERO INVISIBILE su www.ilcenacolowebtv.it ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 28-03-2024)
Commento su Gv 13,1-15
Come vivere questa Parola? Il Triduo Santo non può cominciare se non siamo fino in fondo consapevoli del grande Amore con cui siamo amati da Dio. Gesù non solo ci ama, ma lo fa fino all'ultimo respiro, fino alla morte per noi. Il Suo è un amore che non conviene, è un amore che resta quando tutti fuggono, è un amore assoluto che trova la sua massima man ...
(continua)

 
    padre Fernando Armellini       (Omelia del 21-03-2024)
Videocommento su Gv 13,1-15
...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 06-04-2023)
La rivelazione come amore estremo.
Questo è uno dei giorni in cui apprendiamo che la pienezza della rivelazione di Dio la si vede in Gesù Cristo. Attraverso Gesù si vede il Padre e si giunge alla conoscenza della verità (Dei Verbum, 1Tm 2, 4). Come tante volte abbiamo osservato, Gesù rivela la vera identità di Dio nelle sue parole, nel suo messaggio, nell'annuncio della salvezza e sopra ...
(continua)

 
    don Alberto Brignoli       (Omelia del 06-04-2023)
Quello che io faccio, ora non lo capisci...
Non è facile capire ciò che frulla nella mente di Dio, ovvero ciò che egli ci rivela e che noi siamo chiamati ad accettare come "la sua volontà". Più volte nella storia della salvezza Dio ha avuto non poche difficoltà a farsi comprendere dagli uomini: pensiamo anche solo al mistero incomprensibile del suo unigenito Figlio lasciato a morire in croce. Di ...
(continua)

 
    don Lucio D'Abbraccio       (Omelia del 06-04-2023)
Gratitudine, amore, perdono!
San Giovanni inizia il suo racconto sul come Gesù lavò i piedi ai suoi discepoli con un linguaggio particolarmente solenne, quasi liturgico. «Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine». È arrivata l'«ora» di Gesù, verso la q ...
(continua)

 
    don Domenico Bruno       (Omelia del 06-04-2023)
Il nostro audio quotidiano
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    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 06-04-2023)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di Francesco Botta Con questo giovedì santo entriamo nella ricchezza del triduo pasquale, una sorgente inesauribile di grazia. Siamo nella settimana più intensa dell'anno liturgico e abbiamo bisogno di ricevere il nutrimento necessario. La liturgia ci fa sedere in una tavola piena di alimenti. Le letture della Mes ...
(continua)

 
    Omelie.org (bambini)       (Omelia del 06-04-2023)

Carissimi bambini, sapete come si chiama la Messa a cui stiamo partecipando? La Messa della Cena del Signore. Perché? Perché durante l'ultima Pasqua, prima della Passione, il Signore Gesù volle lasciare i doni più belli a tutti noi. Radunò i dodici per una occasione importantissima. Infatti era la festa della Pasqua, che i nostri amici ebrei festeggiava ...
(continua)

 
    don Nicola Salsa       (Omelia del 06-04-2023)
Un amore senza misura (Gv 13,1-15)
...
(continua)

 
    Missionari della Via       (Omelia del 06-04-2023)
Lasciarsi amare per amare
...
(continua)

 
    Missionari della Via       (Omelia del 06-04-2023)

Gesù lava i piedi ai suoi. È un gesto che parla chiaro: parla di umiltà, di dedizione, di dono. Infatti, nel suo senso profondo, indica il donarsi di Gesù per noi e, insieme, il bisogno che abbiamo di lasciarci "lavare" da Lui per aver parte con Lui. Ovvero, la necessità di lasciarci salvare e perdonare con il battesimo prima e con la confessione poi, d ...
(continua)

 
    don Michele Cerutti       (Omelia del 06-04-2023)
Eucaristia, testamento dell'amore di Dio: invito alla responsabilità
In questa celebrazione eucaristica del Giovedì Santo siamo i testimoni, noi presbiteri e voi fedeli, delle volontà ultime di Gesù che inizierà il suo cammino verso la Passione, per donarci nella mattina di Pasqua il grande dono della Risurrezione. Una responsabilità forte ci viene riversata con questa celebrazione perché come cristiani siamo chiamati ...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 14-04-2022)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di Quintino Venneri Porta d'ingresso del Triduo pasquale, memoria e icona della passione, morte e risurrezione del Signore Gesù, nella liturgia del giovedì santo sostiamo dinanzi a tre scene, che raccontano movimento, dinamicità, cammino, esodo. Nelle istruzioni date dall'Altissimo a Mosè e a suo fratello Aronn ...
(continua)

 
    Omelie.org (bambini)       (Omelia del 14-04-2022)

Cari ragazzi e ragazze, bambini e bambine, ben trovati! Siamo già giunti alla Pasqua, e con questo non intendo dire che mancano pochi giorni, ma che sta già iniziando! Si perché la celebrazione della Resurrezione non può prescindere dal Triduo. Il Triduo è un periodo di tre giorni di celebrazioni, che riguardano la Passione, la Morte e la Resurrezion ...
(continua)

 
    don Alberto Brignoli       (Omelia del 14-04-2022)
Fino alla fine
Quando ci si innamora di qualcuno, tutto inizia con uno sguardo, solitamente negli occhi - se si riesce a reggerne l'intensità - ma certamente in volto. Poi, a poco a poco, si scopre tutto ciò che l'altro ha da donare, nel corpo - e la lettura, o meglio la contemplazione, del Cantico dei Cantici che abbiamo fatto in comunità in questa Quaresima ci ha inse ...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 14-04-2022)
Il Giovedi dell'amore
Il Giovedi che noi definiamo dell'istituzione dell'Eucarestia è innanzitutto il giorno dell'amore. "Non c'è amore più grande che dare la vita per i propri amici"(Gv 15, 12) dirà Gesù in un secondo momento ai suoi discepoli, delineando che la confidenza che lui nutre nei loro riguardi è speculare dell'intimità che lui da sempre vive con il Padre. Che p ...
(continua)

 
    don Nicola Salsa       (Omelia del 14-04-2022)
Gesù lava i piedi ai discepoli (Gv 13,1-15)
...
(continua)

 
    IlCenacoloWebTv       (Omelia del 14-04-2022)
Giovedì - Settimana Santa - Anno C
...
(continua)

 
    fr. Massimo Rossi       (Omelia del 14-04-2022)
Commento su Giovanni 13,1-15
Quest'anno tocca a me presiedere l'inizio solenne del Triduo Pasquale, questa liturgia di festa, di gioia,... si fa per dire... con i chiari di luna dei quali siamo testimoni, testimoni e vittime... È il rovescio della medaglia della globalizzazione, dell'interdipendenza tra le i Paesi; quello che accade in un punto del globo ha ripercussioni in tutto il g ...
(continua)

 
    padre Paul Devreux       (Omelia del 14-04-2022)

Nella sua ultima cena i tre Vangeli sinottici ci raccontano che Gesù istituì l'Eucarestia. Grazie a questo noi possiamo ogni domenica consacrare il pane e il vino e ricevere la comunione. Questo è un dono grandissimo. Ma quando Gesù ci dice: "Fate questo in memoria di me", cosa intende? Sicuramente ricordare con la Santa Messa, quello che ha detto e fat ...
(continua)

 
    don Michele Cerutti       (Omelia del 01-04-2021)
Commento su Giovanni 13,1-15
Il rito della Messa in Coena Domini ci permette di entrare nel Triduo, che costituisce il cuore dell'anno liturgico. Con la Messa Crismale nelle Cattedrali delle varie Diocesi, questa mattina, si è chiuso il Tempo della Quaresima con il clero Diocesano e religioso che si è stretto intorno al Vescovo, il quale ha alitato lo Spirito sugli olii che serviranno ...
(continua)

 
    padre Paul Devreux       (Omelia del 01-04-2021)
Commento su Giovanni 13,1-15
Eccoci nell'ultima cena. Le ultime parole di qualcuno hanno un qualcosa di sacro. Qui riceviamo il testamento di Gesù. Ascoltiamolo attentamente. "Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine". Introduzione molto solenne. Finalmente ...
(continua)

 
    don Luca Garbinetto       (Omelia del 01-04-2021)
Mani di passione
Abbiamo nostalgia di mani da stringere. Di sentirne l'energia e di credere nell'alleanza. Abbiamo nostalgia di mani che accarezzano, per contagiare tutta la persona di vigorosa tenerezza. Abbiamo nostalgia di mani che sostengono, potendo assorbire tutto il calore del contatto. Il giovedì santo è questione di mani così: forti, delicate e coraggiose insie ...
(continua)

 
    don Lucio D'Abbraccio       (Omelia del 01-04-2021)
Impariamo a lavarci i piedi gli uni gli altri
Le tre letture proposte dalla liturgia ci trasmettono perfettamente il messaggio centrale di questa giornata singolare, che parte dall'esperienza della prima Pasqua di liberazione, per giungere all'ultima cena pasquale vissuta da Gesù con gli apostoli, fino a Paolo che, nella seconda lettura, ci assicura che l'ultima cena di Gesù viene tramandata dagli apo ...
(continua)

 
    don Marco Scandelli       (Omelia del 01-04-2021)
#2minutiDiVangelo Giovedì Santo - Messa nella Cena del Signore - Impariamo a chinarci di più!
Commento al Vangelo della Messa nella Cena del Signore - a cura di don Marco Scandelli #2minutiDiVangelo ---- Gv 13,1-15 ---- Egli si toglie le vesti e cingendosi un asciugamano alla vita comincia a lavare ed asciugare i piedi dei suoi amici. Sicuramente aveva ancora negli occhi e nella memoria quello stesso gesto che Maria poche sere prima aveva ...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 01-04-2021)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura delle Clarisse di Città della Pieve "O Dio, (...) fa' che dalla partecipazione a così grande mistero attingiamo pienezza di carità e di vita" (dalla Colletta). Nella Colletta troviamo un termine, "partecipazione", che costituisce la porta d'accesso per entrare nella Celebrazione del Triduo Pasquale che s'inaugur ...
(continua)

 
    Omelie.org (bambini)       (Omelia del 01-04-2021)

Carissimi bambini, oggi stiamo vivendo una Messa bellissima. Immaginiamo di stare, come i dodici apostoli intorno a Gesù la notte della Pasqua. Lui ci sta dicendo delle cose importantissime, e soprattutto vuole farci capire quanto ci vuole bene. Per questo Gesù ci ha lasciato tre grandi tesori che ci aiutano a stare sempre con Lui. Il primo tesoro che Ge ...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 01-04-2021)
L'amore inverosimile
Mosè comandò agli Ebrei di perpetuare il rito della cena di Pasqua per commemorare il passaggio degli Israeliti dalla schiavitù in Egitto alla libertà. Pasqua infatti significa "passaggio". La commemorazione doveva avvenire nel mondo indicato alla Prima Lettura di oggi (Esodo): ogni famiglia doveva consumare un agnello "con i fianchi cinti, i sandali ai ...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 01-04-2021)
L'amore inverosimile
Mosè comandò agli Ebrei di perpetuare il rito della cena di Pasqua per commemorare il passaggio degli Israeliti dalla schiavitù in Egitto alla libertà. Pasqua infatti significa "passaggio". La commemorazione doveva avvenire nel mondo indicato alla Prima Lettura di oggi (Esodo): ogni famiglia doveva consumare un agnello "con i fianchi cinti, i sandali ai ...
(continua)

 
    IlCenacoloWebTv       (Omelia del 01-04-2021)
Giovedì Santo - Commento al Vangelo
...
(continua)

 
    don Nicola Salsa       (Omelia del 01-04-2021)
Gesù li amò fino alla fine (Gv 13,1-15)
...
(continua)

 
    don Alberto Brignoli       (Omelia del 09-04-2020)
Sacerdoti involontari ma reali
Ho sempre trovato molto suggestiva la celebrazione della messa serale del Giovedì Santo: e devo confessare che, tra le celebrazioni e i riti suggestivi della Settimana Santa, è quella che mi colpisce di più. Forse perché è la meno "roboante", quella con meno riti liturgici aggiunti (e quest'anno, ancor meno, data la situazione che stiamo vivendo); quell ...
(continua)

 
    don Luca Garbinetto       (Omelia del 09-04-2020)
Piedi in cammino
Il giovedì santo è il giorno dei piedi. Gesù lava i piedi ai suoi, e così diventa Maestro del servizio. A dire il vero, era stato lui stesso discepolo di inattese esperte di diaconia, le donne che avevano lavato i suoi piedi con lacrime e profumi, asciugandoli con i capelli sciolti. L'importante, però, è che Gesù ne ha fatto una icona della vita del d ...
(continua)

 
    padre Paul Devreux       (Omelia del 09-04-2020)

Oggi contempliamo l'ultima cena di Gesù con i suoi discepoli. Marco Matteo e Luca ci raccontano che nell'ultima cena,Gesù istituì l'Eucarestia. Prese del pane e del vino e disse: "Questo è il mio corpo,...questo è il mio sangue, fate questo in memoria di me". Giovanni, che è l'evangelista che scrisse per ultimo ed è il più teologo, la sostituisce c ...
(continua)

 
    don Domenico Bruno       (Omelia del 09-04-2020)
Il nostro audio quotidiano
Per ricevere il commento quotidiano unisciti al canale Telegram @annunciatedaitetti Visita il sito annunciatedaitetti.it Dai uno sguardo anche al canale YouTube Ascolta il commento qui sottoAscolta "Giovedì Santo 9 Aprile 2020" su Spreaker. ...
(continua)

 
    don Fabio Zaffuto       (Omelia del 09-04-2020)
Quanto detergente c'è nelle tue lacrime? Video commento su Gv 13,1-15
...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 09-04-2020)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di don Massimo Cautero Agli ebrei pronti per l'esodo serve un agnello per famiglia il cui sangue, sparso sugli architravi delle porte, salverà tutti coloro che stanno "dentro" la case dall'ultima piaga d'Egitto, lo sterminio dei primogeniti. In questi tempi, dove siamo tutti chiusi "in famiglia" cercando di scampa ...
(continua)

 
    Omelie.org (bambini)       (Omelia del 09-04-2020)

Buona sera ragazzi. È un po' insolito incontrarci di sera! In genere lo facciamo alla domenica mattina. Oggi invece è Giovedì, ed è sera. Questa diversità ci dice che è un giorno speciale, un giorno importante. Proprio così. Oggi ha inizio, con la celebrazione di questa sera, il triduo pasquale che comprende tre giorni che la chiesa vive come se fosse ...
(continua)

 
    don Roberto Seregni       (Omelia del 09-04-2020)
I piedi non mentono
Cari amici, stasera il Signore ci invita a sederci a tavola con lui. Sicuramente siamo preoccupati, stanchi, annoiati... Una sensazione di incertezza attraversa i nostri cuori. Quando finirà tutto questo? Quando potremo tornare al lavoro, all'università, a scuola? Quando potremo incontrarci di nuovo con i nostri genitori, i figli, gli amici, i colleghi? ...
(continua)

 
    IlCenacoloWebTv       (Omelia del 09-04-2020)
Video commento al Vangelo - Giovedì- Settimana Santa - Anno A
...
(continua)

 
    don Lucio D'Abbraccio       (Omelia del 09-04-2020)
Impariamo a farci lavare e a lavare i piedi!
San Giovanni inizia il suo racconto sul come Gesù lavò i piedi ai suoi discepoli con un linguaggio particolarmente solenne. «Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine». È arrivata l'«ora» di Gesù, verso la quale il suo oper ...
(continua)

 
    don Gianfranco Calabrese       (Omelia del 09-04-2020)
Video commento su Giovanni 13,1-15
...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 09-04-2020)
Il triplice dono
Le cene e i conviti non di rado, anche nella Bibbia, sono occasioni di incontro per concludere delle alleanze o stipulare dei patti. In questo convito del tutto speciale, che i Sinottici collocano alla vigilia della Pasqua Ebraica e Giovanni invece nella sua antivigilia ( Per il quarto evangelista infatti Gesù muore quando nei tempio vengono immolati gli ag ...
(continua)

 
    don Nicola Salsa       (Omelia del 09-04-2020)
Giovedì Santo
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(continua)

 
    don Marco Pozza       (Omelia del 18-04-2019)
La (mancata) lavanda dei piedi
Sono le ultime ore di un condannato a morte. Al Cristo non resta che una sola giornata di sole a disposizione, proprio Lui ch'è stato il Sole di quelle dodici pallide lune: "Offrirò loro una cena", questo ha deciso. Prima d'arrampicarsi sul legno, di patire quella sete marcia - «Ho sete!» (Gv 19,28) - abbevera gli amici. Di più: prima che la sua faccia ...
(continua)

 
    don Alberto Brignoli       (Omelia del 18-04-2019)
È l'ora di donare la vita. Per amore.
Il Vangelo di Giovanni è chiaro: Gesù sapeva tutto. Come un malato terminale, a cui medici e parenti hanno rivelato l'entità del suo male e la durata dei suoi giorni; come un condannato, recluso nel braccio della morte in attesa dell'esecuzione capitale; come un soldato, rimasto da solo in prima linea a combattere. C'era ben poco da fare: il suo destino e ...
(continua)

 
    don Maurizio Prandi       (Omelia del 18-04-2019)
L'Eucaristia nella vita di tutti giorni
Forse mescolo un po' di cose, ma mi piacerebbe raccogliere il cammino percorso come comunità parrocchiale in questi ultimi tempi. Trovo una grande continuità tra quanto condiviso insieme in Quaresima - la realtà come primo luogo formativo, - e di conseguenza quanto richiesto dai genitori nelle domeniche di catechesi familiare: come evangelizzare la quotid ...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 18-04-2019)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di Giuseppe Di Stefano Il brano di questo Giovedì Santo dell'evangelista Giovanni è talmente conosciuto e chiaro da non saperne più ricavare sottolineature particolari in grado di alimentare la nostra anima. Purtuttavia qualcosa va pure meditato, proprio in ragione del fatto che il "giovedì santo" di quest'anno ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 18-04-2019)
Commento su Gv 13, 3-4
"Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell'acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l'asciugamano di cui si era cinto" Gv 13, 3-4 Come vivere questa Pa ...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 18-04-2019)
Colui che serve
"Io sono in mezzo a voi come colui che serve" esclama Gesù ai suoi discepoli e accompagna quest'espressione con una serie di atti allusivi e in se stessi categorici nell'espressione. Ci si trova innanzitutto in una sala convenientemente adornata e predisposta appartenente a qualcuno che Gesù doveva ben conoscere, visto che è proprio lui a indicarla (Mt 2 ...
(continua)

 
    don Lucio D'Abbraccio       (Omelia del 18-04-2019)
Fate questo in memoria di me
Il Triduo pasquale inizia con la commemorazione dell'Ultima Cena. Gesù, la vigilia della sua passione, offrì al Padre il suo corpo e il suo sangue sotto le specie del pane e del vino e, donandoli in nutrimento agli Apostoli, comandò loro di perpetuarne l'offerta in sua memoria. Questa sera la Chiesa ci raduna attorno all'altare, come quella sera del giov ...
(continua)

 
    Agenzia SIR       (Omelia del 18-04-2019)
Commento su Giovanni 13,1-15
La collocazione cronologica è precisa, Giovanni menziona il momento antecedente alla grande festa ebraica di Pesach, tutto il popolo si preparava ad esultare in questo giorno benedetto perché l'Altissimo l'aveva liberato dal giogo di Faraone e salvato dai flutti del Mare dei Giunchi. Il clima quindi è solenne ma l'accentuazione lo è ancora più: Gesù s ...
(continua)

 
    Monastero Domenicano Matris Domini       (Omelia del 29-03-2018)
Commeto su Gv 19,38-42
Lectio 38Dopo questi fatti Giuseppe di Arimatea, che era discepolo di Gesù, ma di nascosto, per timore dei Giudei, chiese a Pilato di prendere il corpo di Gesù. Pilato lo concesse. Allora egli andò e prese il corpo di Gesù. Giovanni riprende la tradizione dei Sinottici che attribuiscono a Giuseppe di Arimatea l'iniziativa della sepoltura di Gesù. Que ...
(continua)

 
    Monastero Domenicano Matris Domini       (Omelia del 29-03-2018)
Commento su Gv 19,31-37
Lectio 31Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato - era infatti un giorno solenne quel sabato -, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Soggetto di questo versetto sono i Giudei, cioè i sommi sacerdoti, i principali responsabili della morte di Gesù. Il po ...
(continua)

 
    Monastero Domenicano Matris Domini       (Omelia del 29-03-2018)
Commento su Gv 19,23-30
Lectio 23I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti, ne fecero quattro parti - una per ciascun soldato - e la tunica. Ma quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d'un pezzo da cima a fondo. Secondo le usanze dell'epoca, le vesti di un condannato a morte spettavano di diritto al boia, Unanime, la tradizione evangelica ha con ...
(continua)

 
    Monastero Domenicano Matris Domini       (Omelia del 29-03-2018)
Commento su Gv 19,17-22
Lectio 17ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo detto del Cranio, in ebraico Gòlgota, Quando Gesù parlava della croce lo faceva con un termine dal doppio significato essere innalzato. Il racconto della croce è nella stessa prospettiva e si presenta come una interpretazione di questo avvenimento. Gesù si carica della croce ed esce in dire ...
(continua)

 
    Monastero Domenicano Matris Domini       (Omelia del 29-03-2018)
Commento su Gv 19,1-16
Lectio 1Allora Pilato fece prendere Gesù e lo fece flagellare. Pilato rientra nel pretorio e prende Gesù. E' questo infatti il senso letterale del verbo che troviamo nell'originale greco, lambanein che ha una connotazione violente. Il prefetto aveva detto "prendetelo voi" (18,31); ripeterà questa ingiunzione più avanti aggiungendo "crocifiggetelo". Qu ...
(continua)

 
    don Marco Pozza       (Omelia del 29-03-2018)
Di giovedì. Piedi sporchi e pance vuote
L'hanno già venduto e Lui lo sa: carne da macello, merce di baratto, amori al confine. Chi non l'ha venduto, ha già in mente una scappatoia: nel momento del boato, quando il cielo sopra il Golgota s'oscurerà, gli amici sembreranno passeri dopo una sassaiola. Chi s'è visto, s'è visto. Conosce tutto, il Re dei cuori: Giuda l'ha scelto lui, gli altri undic ...
(continua)

 
    don Alberto Brignoli       (Omelia del 29-03-2018)
Brocca, catino, e grembiule
"La Chiesa del Grembiule: sembra un'immagine un tantino audace, discinta, provocante. Una fotografia leggermente scollacciata di Chiesa. Di quelle che non si espongono nelle vetrine per non far mormorare la gente e per evitare commenti pettegoli, ma che tutt'al più si confinano in un album di famiglia, a disposizione di pochi intimi. La Chiesa del Grembiule ...
(continua)

 
    dom Luigi Gioia       (Omelia del 29-03-2018)
Quale memoria
Basta pensarci un attimo per rendersi conto di quanto il cristianesimo tutto intero, la Chiesa, le nostre comunità cristiane con la loro diversità di ministeri e di carismi, l'attività missionaria e caritativa dispiegata dalla Chiesa nel mondo - tutto questo sia stato inaugurato e sia costantemente sostenuto da quattro parole pronunciate da Gesù nel cors ...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 29-03-2018)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di Rocco Pezzimenti 1. Anche in prossimità della Passione, Cristo si mostra padrone del tempo e delle vicende umane. Non va incontro alla sua morte come fa un qualunque uomo, ma la affronta con piena consapevolezza "sapendo che era venuta per lui l'ora di passare da questo mondo al Padre". Del resto, "egli era venu ...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 29-03-2018)
Per amore, solo per amore
Ci si sente incoraggiati quando sente apprezzati e amati fino in fondo. Si sa benissimo che quando si è oggetto di considerazione, stima, attenzione da parte degli altri ci sentiamo incoraggiati a progredire su tutto e a moltiplicare le nostre risorse e i nostri talenti ad edificazione degli altri, perché sentirsi amati ci aiuta a non cadere nell'autocommi ...
(continua)

 
    Agenzia SIR       (Omelia del 29-03-2018)
Commento su Giovanni 13,1-15
"Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine". Ecco, nelle parole di Giovanni, il senso fondamentale e completo della Cena del Signore che oggi la Chiesa celebra. È una storia d'amore, "la" storia dell'amore più grande che ha guidato e guiderà per sempre la v ...
(continua)

 
    don Maurizio Prandi       (Omelia del 13-04-2017)
Dio sceglie i piedi
Oggi comincia quello che chiamiamo il Triduo Pasquale, cioè tre giorni nei quali, quasi come al rallentatore ripercorriamo il cuore della fede in Gesù, figlio di Dio e rivelatore del volto di Dio. La giornata di oggi è attesa come quella in cui si celebra il momento in cui Gesù istituisce il sacramento dell'Eucaristia. Al centro non le parole di Gesù su ...
(continua)

 
    don Alberto Brignoli       (Omelia del 13-04-2017)
Re in una notte di luna piena
Uno dei temi che sentiremo spesso "ritornare" nelle letture, nei testi, nella liturgia e nella spiritualità di questi giorni di Pasqua sarà quello della "regalità", riferito ovviamente a Gesù Cristo. Quello che è il motivo della condanna a morte di Gesù, secondo quando ci è stato tramandato dalla storia, ovvero sedizione e tentativo di colpo di stato, ...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 13-04-2017)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di padre Gianmarco Paris Ripercorriamo in questa meditazione, con calma, i gesti e le parole che la pagina di Vangelo ci propone; cerchiamo di renderci presenti nel cenacolo, insieme a Gesù e agli apostoli. Siamo vicini alla festa di Pasqua, la festa che attualizza la liberazione dalla schiavitù dell'Egitto e ant ...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 13-04-2017)
La profondità del donarsi di Gesù
In Gesù Cristo è avvenuta la rivelazione di tutto ciò che Dio aveva da manifestarci e in Lui, Dio fatto Uomo, riscontriamo che la rivelazione è la piena autocomunicazione di Dio all'uomo: egli rivela se stesso indefinitamente e senza riserve, familiarizzando con l'uomo e facendosi dono per lui. La Settimana Santa ci ragguaglia che questo donarsi di Dio a ...
(continua)

 
    don Gianfranco Calabrese       (Omelia del 24-03-2016)
Video commento su Giovanni 13,1-15
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(continua)

 
    don Claudio Doglio       (Omelia del 24-03-2016)
L'Eucaristia è rimedio e difesa
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ...
(continua)

 
    Monastero Domenicano Matris Domini       (Omelia del 24-03-2016)
Commento su Gv 13,1-15
Collocazione del brano Il capitolo 13 apre la seconda parte del vangelo di Giovanni, quella in cui si parla dell'ora di Gesù. In questa ultima parte del suo Vangelo (13-21) il quarto evangelista si riavvicina al racconto dei sinottici, pur mantenendo la sua originalità. Nel capitolo 13 Giovanni pone il racconto dell'ultima cena. In esso come è noto no ...
(continua)

 
    Monastero Domenicano Matris Domini       (Omelia del 24-03-2016)
Commento su 1Cor 11,23-26
Collocazione del brano Nel capitolo 11 della prima lettera ai Corinti, Paolo redarguisce severamente i suoi fedeli poiché quando si riunivano per la cena del Signore, ognuno prendeva il proprio pasto senza che la cena fosse una vera esperienza di condivisione. Così alcuni se ne tornavano a casa satolli ed ubriachi, mentre altri tornavano ancora affamati. ...
(continua)

 
    don Luca Garbinetto       (Omelia del 24-03-2016)
Il corpo donato
In alcuni Paesi dell'America Latina, quando si celebra un funerale, si dice che la messa è celebrata ‘a corpo presente', per indicare che vi è la salma del defunto e per distinguerla dalla celebrazione di commemorazione. Ciò che invece celebriamo oggi, e che continueremo a celebrare nei giorni santi del Triduo Pasquale - che sono come un unico santo ...
(continua)

 
    don Maurizio Prandi       (Omelia del 24-03-2016)

Il Giovedì santo è l'ultimo giorno di Quaresima e allo stesso tempo è l'apertura del triduo Pasquale. Mai come quest'anno è forte, per me, la sensazione di avere per lo meno tentato di compiere quel cammino che riguarda tutta la nostra persona e che, con le parole di don Tonino Bello sintetizzo così all'inizio di ogni Quaresima: un cammino che va dalla ...
(continua)

 
    padre Paul Devreux       (Omelia del 24-03-2016)

Siamo nell'ultima cena di Gesù, con i suoi discepoli. Quella che ha desiderato ardentemente e nella quale istituisce l'Eucaristia, secondo quanto raccontano i Sinottici. Gesù praticamente dice:" Io mi sono fatto pane, per poter nutrire tutti quelli che desiderano un mio aiuto. Anche voi, se desiderate essere miei discepoli, siate pane per i vostri fratelli ...
(continua)

 
    don Alberto Brignoli       (Omelia del 24-03-2016)
Vi ho dato un esempio
"Temo di non essere stato un buon genitore... Mi pare che tutti gli insegnamenti sulla fede che ho cercato di dare a mio figlio siano stati vani, visto che in chiesa non ci va più, forse nemmeno a Pasqua". Capita spesso, soprattutto in occasione delle feste liturgiche più importanti, di incontrare genitori che si "sfogano" con noi preti riguardo alla poca ...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 24-03-2016)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di Giuseppe Di Stefano «Nella notte in cui veniva tradito» Al cuore del mistero della Redenzione, c'è una parola, un verbo, che riascoltiamo in ogni messa. Un verbo che ci richiama alla mente un evento avvenuto di notte, e un personaggio, i cui lineamenti si confondono nell'oscurità, che riemergono più chiar ...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 24-03-2016)
Sai che basta l'amore
Entrare a Gerusalemme è stato per Gesù un atto paragonabile a un trionfo, visto che il suo passaggio per le vie del dentro veniva accompagnato dalle ovazioni della folla che si accalcava attorno a lui facendogli ressa e omaggiandolo con il lancio di palme e rami d'ulivo e dispiegando i mantelli man mano che egli procedeva. Simili acclamazioni di gioia e di ...
(continua)

 
    Agenzia SIR       (Omelia del 24-03-2016)

Sono molti i giorni solenni per la fede cristiana; e numerosi quelli "intimi", particolarmente sentiti dalla devozione popolare. Il Giovedì Santo a sera, con la lavanda dei piedi, solennità e intimità vanno insieme perché riviviamo, insieme a Gesù, le ultime ore della sua vita trascorse con i suoi discepoli e durante le quali il Signore dice e fa le cos ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 02-04-2015)

È finita, l'ora tanto attesa è arrivata. La macchina si è messa in moto, impossibile fermarla ormai. Giuda ha lasciato prevalere le tenebre, i suoi compagni non capiscono cosa sta succedendo, ignari e ingenui come non mai, la folla ha già dimenticato i prodigi e le parole. È l'ora delle tenebre, l'ora in cui domina l'avversario, l'ora di uccidere Dio. G ...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 02-04-2015)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di don Davide Arcangeli Nel film di animazione "Monster & co." ci vuole una bambina, di nome boo, perché Sullivan il miglior spaventatore tra i mostri, intraprenda un cammino di conversione, fino a fondare, insieme all'amico Mike una nuova impresa in cui il riso dei bambini si scopre essere molto più redditizio de ...
(continua)

 
    padre Antonio Rungi       (Omelia del 02-04-2015)
Fate questo in memoria di me
Nella notte in cui Gesù fu tradito, ci ricordano gli evangelisti, egli nel cenacolo, ove era convenuto insieme a tutto il gruppo degli apostoli stava celebrando la pasqua, come facevano e fanno tutti gli israeliti. Ad un certo momento della cena Gesù prende un pezzo di pane azzimo (senza sale e lievitazione) e dice agli apostoli lì in religioso ascolto e ...
(continua)

 
    don Michele Cerutti       (Omelia del 02-04-2015)

Francois-Marie Arouet, noto come Voltaire, è stato uno scrittore acido, dissacrante e fortemente polemico nei confronti della religione cattolica arrivando a delle proprie offese nei confronti della Santa Eucaristia. Egli è arrivato a dire: "L'Eucaristia è una superstizione mostruosa, ultimo termine della sfacciataggine dei preti e della stupidità dei c ...
(continua)

 
    Marco Pedron       (Omelia del 02-04-2015)
Servi e Signori
13,1 Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine. PRIMA DELLA FESTA DI PASQUA=è Pasqua e quest'anno Gesù non offrirà un agnello per Pasqua ma offrirà se stesso come agnello pasquale. Questo ci dice due cose: 1. Gesù ci ricorda ...
(continua)

 
    don Alberto Brignoli       (Omelia del 02-04-2015)
Un cibo che sia condivisione
Uno dei temi principali - se non il principale - del primo giorno del Triduo Pasquale è il tema dell'Eucaristia, sia perché ne ricordiamo l'istituzione sia perché nel contesto della Passione diviene il memoriale, il ricordo vivo, della Pasqua del Signore, il suo testamento vivente alla Chiesa, il dono di sé alla comunità dei credenti che continua a puls ...
(continua)

 
    don Luca Garbinetto       (Omelia del 02-04-2015)
La Trinità umile
Chi piega le ginocchia per lavare i piedi all'altro è il servo. Oggi contempliamo il mistero di Dio che si fa servo dell'uomo. ‘Non ci si abitua mai al mistero dell'umiltà di Dio', ci ricorda papa Francesco. L'umiltà si traduce concretamente nell'atteggiamento del servizio, della diaconia, e nella scelta consapevole e libera di stare all'ultimo posto. ...
(continua)

 
    don Giorgio Zevini       (Omelia del 02-04-2015)
Triduo Pasquale
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(continua)

 
    don Gianfranco Calabrese       (Omelia del 02-04-2015)
Video commento su Giovanni 13,1-15
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(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 02-04-2015)
Offrire e riprendere
Nessuno mi toglie la vita, ma la offro da me stesso, perché ho il potere di offrirla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo comando ho ricevuto dal Padre mio" (Gv 10, 17-18) Con queste parole Gesù, fomentando lo sdegno e l'inimicizia dei Giudei che tenteranno di ucciderlo, afferma la sua comunione intima con il Padre che avviene nello Spirito Santo: ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 02-04-2015)
Commento su Gv 13,14-15
«Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi». Gv 13,14-15 Come vivere questa Parola? Gesù trascorre l'ultimo periodo della sua vita terrena con i suoi discepoli e dimostra il suo amore con un esempio ...
(continua)

 
    don Gianfranco Calabrese       (Omelia del 02-04-2015)
Video commento su Giovanni 13,1-15
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(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 17-04-2014)
Commento su Giovanni 13,1-15
Inizia il Triduo della passione, morte e resurrezione del Signore: tre giorni di grande intensità spirituale. Il giovedì santo facciamo memoria dell'istituzione dell'Ultima cena e del sacerdozio. Il triduo pasquale è il cuore del nostro anno liturgico, il vertice della nostra fede. Il nostro passo rallenta fino a coincidere con le ultime ore del Signore. ...
(continua)

 
    don Claudio Doglio       (Omelia del 17-04-2014)
Omelia nella Messa "in Cena Domini" del Giovedì Santo
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ...
(continua)

 
    padre Antonio Rungi       (Omelia del 17-04-2014)
Intorno al tavolo con Gesù per vivere la comunione ecclesiale e la fraternità
Il giovedì santo è per antica tradizione della chiesa cattolica il giorno dell'eucaristia e del sacerdozio, ma anche della comunione ecclesiale, del servizio della carità e della fraternità. La liturgia della Messa in Coena Domini ci offre i parametri essenziali per vivere questo giorno, iniziato con la messa crismale della benedizione degli oli, presied ...
(continua)

 
    don Alberto Brignoli       (Omelia del 17-04-2014)
Dio, quotidiano ed eterno
Tra le cose sulle quali l'uomo contemporaneo - vale a dire ognuno di noi - trova maggior difficoltà nel suo vivere quotidiano ce ne sono due che sembrano tra di loro contradditorie, quasi opposte l'una all'altra, ma che in realtà sono le due facce di un'unica medaglia. Una è proprio la quotidianità; l'altra, è l'eternità dei suoi gesti. Da una parte, n ...
(continua)

 
    Agenzia SIR       (Omelia del 17-04-2014)

Parole potenti questa sera. Gesù sa che è l'ora. Sa che il Padre gli ha dato tutto. Sa che viene da lui e a Dio ritorna. La piena comunione col Padre è la fonte della sua pace, anche nell'ora dell'angoscia. Si parla di morte dicendo che tutto "passa al Padre", facendo Pasqua. In questo giorno non si celebra la Messa senza il popolo, ma con tutta la com ...
(continua)

 
    don Luca Garbinetto       (Omelia del 17-04-2014)
Li amò sino alla fine!
Inizia il triduo pasquale, inizia il Giorno della nostra salvezza, inizia il tempo opportuno. Ecco l'Ora, in cui Gesù compie le promesse di Dio verso il suo popolo, amando i suoi ‘sino alla fine' (v. 1). L'incipit solenne del racconto della lavanda dei piedi ci pone nel clima giusto per entrare nel mistero di grazia della Pasqua. Oggi Gesù ci dona l'euc ...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 17-04-2014)
L'Amore e il Dono
Lavare i piedi e donare se stesso nel pane e nel vino. Sono questi i gesti memorabili con cui Gesù manifesta risolutamente il mistero della vera grandezza di Dio, che è l'Amore. Lo fa nel contesto di quella che viene definita "l'ultima cena", riguardante la commemorazione della Pasqua ebraica della liberazione del popolo d'Israele dalla schiavitù dell'Egi ...
(continua)

 
    don Marco Pratesi       (Omelia del 17-04-2014)
Ruminare i Salmi - Salmo 116,13 (Giovedi Santo, Cena del Signore)
Ruminare i Salmi - Salmo 116,13 (Vulgata / liturgia 115,4) (Giovedi Santo, Cena del Signore) CEI Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore. TILC Alzerò il calice per il Signore: lo ringrazierò, perché mi ha salvato. Lett.: Il calice della salvezza alzerò, nel nome del Signore griderò. 1Cor 11,26: Ogni volta che mangiat ...
(continua)

 
    Riccardo Ripoli       (Omelia del 28-03-2013)
Come ho fatto io, facciate anche voi
Papa Francesco sta dando alla Chiesa, prima ancora che ai fedeli, un grande esempio. Non usa tanto le parole, ma affida ai gesti quotidiani un messaggio che possa volare sulle ali del tempo e riportare la mente alle origini, a quel Gesù che nella sua quotidianità era umile, vicino al povero, amorevole verso il malato, pronto al perdono, capace anche di dar ...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 28-03-2013)

COMMENTO ALLE LETTURE a cura di Massimo Cautero Rileggendo e meditando il brano di Giovanni sulla "lavanda dei piedi", alla luce di quanto abbiamo vissuto nella Chiesa in queste ultime settimane, sempre più forte emergeva la riflessione sulla vera libertà, su tutto quello che, nella verità, rende un uomo, un cristiano, libero! Premesso che esercitar ...
(continua)

 
    don Alberto Brignoli       (Omelia del 28-03-2013)
Non solo un rito
Se la Cena Pasquale del popolo ebraico si preoccupava del compimento delle norme e delle tradizioni che Mosè aveva dato al suo popolo, perché attraverso quel ricordo si potesse rendere nuovamente attuale l'Esodo, la Cena Pasquale che Gesù celebra, pur essendo la sua risposta di fedeltà alla tradizione ricevuta dai suoi padri, vuole essere qualcosa di pro ...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 28-03-2013)
La Cena della rivelazione suprema
Per noi cristiani Dio si è rivelato come Amore. La massima espressione di questo Amore è la croce, elemento di supplizio sopra il quale, nel Cristo, Dio offre se stesso in riscatto dell'uomo. Accettando di morire in croce per noi, Dio rende l'idea evidente di come lui voglia rivelarsi all'uomo, ma anche il presente episodio della consumazione della Cena a ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 28-03-2013)
Commento su Giovanni 13,14
Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri Gv 13,14 Come vivere questa Parola? Chi durante la cena si china a lavare i piedi degli ospiti è lo schiavo della casa. L'ultima cena di Gesù con i suoi discepoli è segnata - anche - da questo gesto: il maestro, il Signore, compie un'azion ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 05-04-2012)
Commento su Giovanni 13,1-15
È finita. Lo sa bene, il Maestro. Ha fatto di tutto per convertire il cuore degli uomini, il cuore del suo popolo. cosa gli resta da fare? È finita. Gesù, come accade anche a noi, sperimenta il limite, misura la fragilità, pesa il rifiuto dell'uomo. Che ce ne facciamo di un Dio che dialoga? Che ci lascia liberi di scegliere? Che ce ne facciamo di un Dio ...
(continua)

 
    don Mario Campisi       (Omelia del 05-04-2012)
Un atto d'amore per l'uomo
Sullo sfondo di questa prima consegna (eucaristia, servizio, comandamento nuovo) si profila l'ombra di satana che ormai ha afferrato il cuore di Giuda; c'è il freddo della notte che avvolge i pensieri; c'è l'agguato del tradimento. Sono tre parole che descrivono il cuore dell'uomo che si allontana dalla luce dell'Amore: tradimento, satana, notte. Le magis ...
(continua)

 
    don Maurizio Prandi       (Omelia del 05-04-2012)
Nell'umanità, la bellezza del divino
Abbiamo ascoltato i vangeli dell'Ultima Cena nelle comunità e in quello di Luca ci ha colpito una cosa davvero bella, perché lì si parla dei desideri di Gesù: in quel momento il suo desiderio più grande era quello di "mangiare la Pasqua con i suoi discepoli"; un desiderio che possiamo riassumere in un verbo: stare, rimanere. Gesù vuole stare con i suoi ...
(continua)

 
    don Alberto Brignoli       (Omelia del 05-04-2012)
Quello che io faccio, uomo, ora non lo capisci…
Non è facile capire ciò che passa per la testa delle persone, ma qualche volta - sia pur con un certo margine di errore - ci si riesce. Quello che proprio non si riesce a capire è ciò che frulla nella mente di Dio, ovvero quella che egli ci rivela e che noi conosciamo come "la sua volontà". Più volte nella storia della salvezza Dio ha avuto non poche ...
(continua)

 
    Marco Pedron       (Omelia del 05-04-2012)
Signori e servi
Quando noi pensiamo all'Ultima Cena ce la immaginiamo un po' come il bellissimo quadro di Leonardo. Ma è un'immagine un po' romantica perché i vangeli ce la descrivono in maniera molto diversa. In Lc (22,14-27) dopo che Gesù ha detto: "Questo è il mio corpo, questo è il mio sangue e la mano di chi mi tradisce è su questa tavola", cosa fanno gli apos ...
(continua)

 
    Gaetano Salvati       (Omelia del 05-04-2012)
Agnello e Tempio
Nella lettura del libro dell'Esodo viene descritta la celebrazione della pasqua di Israele così come la legge di Mosè aveva stabilito. Il nucleo di questa cena pasquale, festa di commemorazione e di ringraziamento, è l'agnello, simbolo della liberazione dalla schiavitù in Egitto. Consumando ogni anno il pasto a base di agnello, Israele non doveva dimenti ...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 05-04-2012)

COMMENTO ALLE LETTURE a cura di Gigi Avanti A chi insegna o tiene conferenze o partecipa a tavole rotonde, capita talvolta di dover trovare qualche escamotage per risultare convincente, persuasivo. E allora ricorre magari a peripezie dialettiche oppure ad aforismi fulminanti per convincere gli altri delle sue idee. La cosa potrebbe complicarsi quando al ...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 05-04-2012)
Tanti atti d'amore in Uno prefigurativo
Nel suo volume dedicato a Gesù di Nazaret, Ratzinger lascia intendere che l'argomento di cui oggi stiamo trattando, seppure sia suscettibile di svariate interpretazioni, è significativo e di enorme profondità. Ciascun particolare della Cena ci mostra la Rivelazione di Dio, la cui prerogativa è quella di essere essenzialmente Amore non chiuso e limitato i ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 05-04-2012)
Commento su Giovanni 13,7
Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo. Gv 13,7 Come vivere questa Parola? La liturgia ci fa ancora indugiare nel cenacolo, in questo luogo testimone delle più profonde effusioni di un cuore totalmente posseduto dall'amore e per questo totalmente consegnato al Padre e a ciascuno di noi. Giovanni ci coinvolge facendoci seguire quei ...
(continua)

 
    don Marco Pozza       (Omelia del 21-04-2011)
Non fate questo. In memoria di Giuda
Tutto pronto. La vita di famiglia, trent'anni, aveva avuto luogo. La vita pubblica, tre anni, aveva avuto luogo. La vita di casa, il banco di lavoro e la morsa, la sega e la pialla, era finito, questo era stato fatto. La vita di popolo, la montagna e la pianura, e il lago di Tiberiade, la predicazione e le similitudini, la cura delle parabole lungo le strade ...
(continua)

 
    Agenzia SIR       (Omelia del 21-04-2011)
Commento su Gv 13,1-15
Un Dio in ginocchio davanti a me, per lavarmi i piedi. C'è di più in un amore fino alla fine? Sì, farsi inchiodare su una croce e morire per amore. È l'esempio per fare anche noi come lui, l'uno all'altro. Il posto dell'istituzione dell'Eucaristia, nel Vangelo di Giovanni, è tenuto dalla lavanda dei piedi. Sant'Agostino dice che, in questo modo, "il bea ...
(continua)

 
    don Alberto Brignoli       (Omelia del 21-04-2011)
Amato e tradito
Ci troviamo di fronte ad uno dei momenti più suggestivi della nostra fede. Come in poche altre occasioni, la Celebrazione della Cena del Signore ci fa sentire in profonda intimità con lui. Si avverte da una parte l'attesa trepidante per qualcosa di grande che sta per accadere; dall'altra, la funesta percezione che questo "qualcosa" senza ombra di dubbio è ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 21-04-2011)

Dalla Parola del giorno Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti. Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: Non tutti siete puri. Come vivere questa Parola? Il libro del Esodo racconta la storia della notte santa quando il popolo ebreo, schiavo in Egitto, mangia l'agnello arr ...
(continua)

 
    don Roberto Seregni       (Omelia del 21-04-2011)
Le mani di Gesù e i piedi dei discepoli
Mi immagino la faccia dei dodici discepoli, le occhiate sbigottite, l'imbarazzo. Il Rabbì gli aveva abituati allo stupore, non si può certo dire che la convivenza con Gesù fosse priva di colpi di scena o di gesti spiazzanti, ma quello che stava per accadere andava ben oltre la loro fantasia. Qualcuno, forse, se lo stava seriamente chiedendo: "Che sia da ...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 21-04-2011)

COMMENTO ALLE LETTURE a cura di don Nazzareno Marconi PRIMA LETTURA Questo testo costituisce un sintetico rituale della celebrazione della pasqua ebraica. Una festa che era nata in ambiente nomadico, forse per festeggiare con la nascita degli agnelli la ripresa del ciclo della vita del gregge, e quindi carica di contenuti di speranza, di fiducia in Dio ...
(continua)

 
    padre Paul Devreux       (Omelia del 21-04-2011)

Giovedì Santo, ultima cena di Gesù con i suoi discepoli. Durante questa cena Gesù desidera manifestare ai discepoli quanto Dio ama l'uomo, e lo fa preannunciando il dono totale di sè che gli evangelisti ricordano in due modi diversi: Marco, Matteo e Luca ricordano che Gesù istituisce l'Eucaristia con la consacrazione del pane e del vino, immagine del ...
(continua)

 
    Marco Pedron       (Omelia del 21-04-2011)

Data la complessità, il commento biblico - liturgico per la domenica delle Palme (anno A) e per la Settimana Santa lo potete trovare qui in formato word e pronto per la stampa in formato libro. ...
(continua)

 
    don Roberto Seregni       (Omelia del 21-04-2011)
Le mani di Gesù e i piedi dei discepoli
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(continua)

 
    Gaetano Salvati       (Omelia del 21-04-2011)
Dono di salvezza
"Il tuo calice, Signore, è dono di salvezza", recita il Salmo appena proclamato. San Paolo afferma che noi cristiani, mangiando il pane, vero corpo di Cristo, e bevendo il sangue della Nuova Alleanza, facciamo memoria della morte del Signore (1Cor 11,26). Fare memoria significa riattualizzare pienamente, nel presente della nostra storia, mediante il sacrif ...
(continua)

 
    padre Sergio Tellan, OFM cap.       (Omelia del 21-04-2011)
Video commento a Gv 13, 1-15
...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 21-04-2011)
L'Amore è protagonista assoluto
L'Amore è il procedimento divino della redenzione. Dio ci salva perché il suo amore nei nostri confronti è smisurato e supera le nostre stesse aspettative. Questo abbiamo notato domenica scorsa mentre, agitando palme e rametti di ulivo, contemplavamo l'ingresso di Gesù, affermato Signore e Messia, a Gerusalemme. All'ingresso della città che ospita il so ...
(continua)

 
    padre Paul Devreux       (Omelia del 01-04-2010)

Giovanni, nell'ultima cena, racconta la lavanda dei piedi e non l'istituzione dell'Eucaristia; suppongo che lo fa per farci capire che è la stessa cosa, lo stesso servizio manifestato in due modi diversi. Si tratta di dare la vita per amore degli altri, cercando di cogliere il loro bisogno per poi aiutarli. Pietro rifiuta di lasciarsi lavare i piedi dal ...
(continua)

 
    Marco Pedron       (Omelia del 01-04-2010)
Io credo in te
Quando noi pensiamo all'Ultima Cena ce la immaginiamo un po' come il bellissimo quadro di Leonardo. Bello! Ma è un'immagine un po' romantica perché i vangeli ce la descrivono in maniera molto diversa. In Lc (22,14-27) dopo che Gesù ha detto: "Questo è il mio corpo... questo è il mio sangue... e la mano di chi mi tradisce è su questa tavola", cosa fann ...
(continua)

 
    don Maurizio Prandi       (Omelia del 01-04-2010)
Un Dio che approfitta per amare di più
Domenica scorsa, condividendo la Parola di Dio con i miei parrocchiani qui a Cuba, si è rafforzata in me questa idea che si è affacciata la terza domenica di Quaresima a proposito del fico che non portava frutto: Dio coglie il nostro non frutto come una opportunità per amare di più. E mi veniva in mente questo anche a proposito dell'Ultima Cena, quando ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 01-04-2010)
Commento su 1Cor 11,23
Dalla Parola del giorno Il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: "Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me". Come vivere questa Parola? Paolo rievoca qui le parole del Signore, quando nell'ultima Cena istituisce l'Eucaristia. Con queste parole egli invi ...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 01-04-2010)

COMMENTO ALLE LETTURE a cura di don Giampaolo Perugini Non c'è vita senza Te, Signore. Tu l'hai detto chiaramente: «Se non mangiate la mia carne e non bevete il mio sangue non avrete in voi la vita» (Gv 6,53). Ma se Tu sei la vita, in cosa consiste questa vita? Qual è l'essenza della tua vita? Tu ci hai amato fino alla fine, fino a morire per noi. ...
(continua)

 
    Marco Pedron       (Omelia del 01-04-2010)
Giovedi Santo
La grande domanda che accompagna questa settimana è: "Ma chi gliel'ha fatto fare?". Partiamo dalla fine. Si stava prospettando una fine violenta e orribile: come visse Gesù questa possibilità? 1. Gesù fu angosciato come chi non sa cosa lo aspetta. Senso di nausea, angoscia, paura, desiderio che tutto in un attimo cambi e si risolva, rifiuto per ciò ...
(continua)

 
    don Roberto Seregni       (Omelia del 01-04-2010)
Sino alla fine
E' diversi giorni che leggo e rileggo questo stupendo brano della parola di Dio. La mia attenzione si ferma sempre lì, sulle mani di Gesù che stringono i piedi dei discepoli. Mi immagino la faccia dei dodici, le occhiate furtive tra di loro, l'imbarazzo. Che sia veramente impazzito? Lo seguono con lo sguardo, in silenzio. Si alza da tavola. Si spoglia dei ...
(continua)

 
    padre Lino Pedron       (Omelia del 01-04-2010)

Giovanni apre il racconto della passione e morte di Gesù presentando il gesto profetico della lavanda dei piedi con il quale è simboleggiata la donazione d'amore del Figlio di Dio con il servizio della sua vita, mediante l'umiliazione suprema della croce. La lavanda dei piedi raffigura la passione e la morte di Gesù, l'estremo atto d'amore di Gesù per i ...
(continua)

 
    Agenzia SIR       (Omelia del 01-04-2010)

Inizia il triduo pasquale con la celebrazione del memoriale dell'ultima cena. In ogni parte del mondo, nella cattedrali come nelle umili cappelle di missione, si rinnova lo stupore dinanzi all'amore di Gesù, grande come nessun altra mai: chinato ai piedi dei dodici, il corpo donato, il sangue versato, offre amore e invita ad amare. "Come ho fatto io, così ...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 01-04-2010)
La notte triste in cui vince l'amore
Prima ancora di consumare il banchetto nella tristissima sera della commemorazione della Pasqua ebraica nella stanza appositamente ammannita al piano superiore di quella casa di Gerusalemme, Gesù aveva affermato: " Per questo il Padre mi ama: perché io offro la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno mi toglie la vita, ma la offro da me stesso, per ...
(continua)

 
    padre Sergio Tellan, OFM cap.       (Omelia del 01-04-2010)
Video commento a Gv 13,1-15
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(continua)

 
    padre Mimmo Castiglione       (Omelia del 01-04-2010)
Nel museo della memoria!
Nel tesoro del mio cuore: un catino, una brocca ed un asciugatoio. Che tanto mi ricordano un pozzo, il bacile di Pilato e la mia vergogna! Visibile la Chiesa, in Cattedrale, stamattina. Il Vescovo riunito con i suoi Diaconi, il Popolo, il Clero. Consacrati gli Olii santi durante la celebrazione Eucaristica: sintesi e memoria di tutto il Mistero. Or ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 09-04-2009)

È l'ora, amici, l'ora è giunta. Assisteremo allo spettacolo di un Dio che muore per amore, che si consegna alla volontà di un uomo che non si consegna a Dio. Oggi il Signore inventa la cena, povero segno di un amore assoluto, piccolo gesto di un cuore che esplode. La cena. La prima, l'unica, quella che ripetiamo in obbedienza, quella che stravolgiamo e ...
(continua)

 
    padre Sergio Tellan, OFM cap.       (Omelia del 09-04-2009)
Video commento a Gv 13,1-15
...
(continua)

 
    don Ezio Stermieri       (Omelia del 09-04-2009)
Donare la vita.
Carissimi, ascoltando con voi dalla Parola di Dio quanto S. Paolo scrive ai cristiani di Corinto: "Io ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta ho trasmesso..." per un attimo ho riassunto tutti il senso che ho dato alla mia esistenza: trasmettere quello che Gesù ha fatto nella sera di Pasqua, portando a compimento il memoriale di Israele e ponendo la m ...
(continua)

 
    don Maurizio Prandi       (Omelia del 09-04-2009)
Il servizio, un nuovo inizio
Un desiderio ci guida in questi tre giorni che, come ripeto tutti gli anni,sono un giorno solo: cercare di non perdere nulla della ricchezza della liturgia, della ricchezza della parola che ci viene consegnata, della bellezza del volto di Dio che in Gesù si rivela. Una parola sul senso della liturgia e del rito ce la dice la prima lettura di oggi, tratta ...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 09-04-2009)

COMMENTO ALLE LETTURE a cura di Mons. Remo Bonola Introduzione. Nel linguaggio della fede, il giovedì santo possiamo definirlo in questi termini:< Questo giorno sarà per voi un memoriale: il memoriale della smobilitazione, il memoriale della consegna, il memoriale di una atipica graduatoria>. - Un memoriale della smobilitazione: " In quella notte ma ...
(continua)

 
    Totustuus       (Omelia del 09-04-2009)

SCHEMA RIASSUNTIVO Tema: Sacerdozio ed Eucaristia. Obiettivo: Mostrare la relazione tra sacerdozio ed eucaristia. 1. Il sacerdozio nasce il Giovedì Santo. a) Cristo ha scelto dodici uomini perché stessero con lui. b) Li ha formati per tre anni. Ha dato loro il potere di predicare, scacciare i demoni e guarire i malati. c) Nella cena pasquale, dop ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 09-04-2009)
Commento su Giovanni 13,1
Dalla Parola del giorno "Li amò sino alla fine." Come vivere questa Parola? L’ora è arrivata e Gesù ne è pienamente consapevole. Come un padre una madre di famiglia, sente il bisogno di radunare intorno a sé ‘i suoi’. È un momento di intensa tenerezza. Giovanni lo introduce con un’espressione sintesi di tutta la vita di Gesù: "Avendo amat ...
(continua)

 
    don Roberto Seregni       (Omelia del 09-04-2009)
Le mani di Gesù e i piedi dei discepoli
E’ diversi giorni che leggo e rileggo questo stupendo brano della parola di Dio. La mia attenzione si ferma sempre lì, sulle mani di Gesù che stringono i piedi dei discepoli. Mi immagino la faccia dei dodici, le occhiate furtive tra di loro, l’imbarazzo. Che sia veramente impazzito? Lo seguono con lo sguardo, in silenzio. Si alza da tavola. Si spoglia ...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 09-04-2009)
L'Amore è sempre notturno....
Che Gesù si consegnasse volontariamente al patibolo non è stato effettivamente indispensabile per lui e neppure il Padre era obbligato a che il proprio Verbo subisse nella carne lo strazio dell’agonia e del sangue sulla croce. Perché l’uomo potesse salvarsi infatti sarebbe bastato anche un solo atto straordinario e sconvolgente da parte della divina o ...
(continua)

 
    Agenzia SIR       (Omelia del 09-04-2009)

È con questa Messa che inizia il Triduo Pasquale perché si fa memoria dell'ultima Cena in cui il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, amando sino alla fine i suoi che erano nel mondo, offrì a Dio Padre il suo Corpo e Sangue sotto le specie del pane e del vino e li diede agli Apostoli in nutrimento e comandò loro e ai loro successori nel sace ...
(continua)

 
    don Ezio Stermieri       (Omelia del 20-03-2008)
Vedere per nutrirsi
Non saremmo attratti a nutrirci del Mistero che ci avvolge (Mistero della Fede!) se non ci fermassimo un istante a contemplarlo. Mistero insondabile di un Amore fedele, quello di Dio che si è piegato sulla miseria del suo popolo, ha visto, ha udito il lamento e si è deciso a "passare", ad inaugurare la storia come Pasqua e dunque, di generazione in generaz ...
(continua)

 
    don Maurizio Prandi       (Omelia del 20-03-2008)
Un amore senza pentimenti
Comportatevi come io ho fatto con voi dice Gesù ai suoi discepoli... e a Pietro: ora non puoi comprendere quello che faccio... lo comprenderai più tardi... un rito allora, per fare memoria, ma anche un rito per fissare nel cuore ciò che non si può comprendere. Bello: il Figlio di Dio si affida a dei segni: il pane e il vino della seconda lettura; ma non ...
(continua)

 
    Marco Pedron       (Omelia del 20-03-2008)
Giovedì Santo
Inizia con questa sera il Triduo Pasquale che celebra il Giovedì, il Venerdì e il Sabato Santo. Non sono 3 giorni staccati, separati, indipendenti l'uno dall'altro, per cui uno viene al Giovedì, un altro invece al Venerdì "perché c'è la processione alla croce", qualcuno non viene il Sabato "perché è lunga" o perché è Sabato sera. Sono invece un'uni ...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 20-03-2008)
Nella sua ora di ostilità
Quella che Gesù e i suoi discepoli stavano trascorrendo non era una serata di festa, a differenza che in tutte le altre case, nelle quali si consumava l'agnello "con i fianchi cinti, i sandali ai piedi e il bastone in mano" (Es 12, 11) per celebrare la Festa degli Azzimi comunemente detta Pasqua, in memoria del glorioso evento della liberazione degli Israel ...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 20-03-2008)

Una settimana... santa La nostra vita si svolge dentro un ritmo temporale che si ripete sempre uguale: è il ritmo della settimana. Ma ci sono alcune settimane o alcuni giorni in un anno che si distinguono da tutti gli altri, quando ricordiamo l'anniversario di qualche evento importante, quando possiamo incontrare qualcuno che amiamo e vediamo poco. Anche ...
(continua)

 
    Il pane della domenica       (Omelia del 20-03-2008)
Spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo
Li amò sino alla fine Alla Pasqua non ci si può assuefare. Se l'abbiamo celebrata una prima volta con piena consapevolezza e anche solo con un briciolo di fede, le celebrazioni degli anni seguenti non saranno state certamente all'insegna dell'abitudine. Pasqua è sempre la stessa e sempre nuova. Forse però, a distanza di anni, certe cose che le prime v ...
(continua)

 
    Comunità Missionaria Villaregia (giovani)       (Omelia del 20-03-2008)

Siamo nel contesto della Santa Cena: l'Eucaristia è un pezzo di pane e un po' di vino che diventano, per volontà del Padre, nella potenza dello Spirito Santo e grazie alla libera e radicale consegna del Figlio, il corpo e il sangue del Cristo, vero uomo e vero Dio. Un pezzo di pane e un po' di vino: niente di più semplice di cui poter disporre, qualcos ...
(continua)

 
    Monaci Benedettini Silvestrini       (Omelia del 20-03-2008)
Vi ho dato l'esempio, perchè come ho fatto io, facciate anche voi
Questa messa vespertina, che ricorda l'istituzione dell'Eucaristia, compiuta da Gesù nella cena pasquale, ha una duplice caratteristica. Anzitutto pone in rilievo il comando di Gesù di celebrare con un rito perpetuo la sua pasqua storica di morte e di risurrezione, come già nell'antica economia si commemorava l'esodo di liberazione. In secondo luogo quest ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 20-03-2008)

Dalla Parola del giorno Poi versò dell'acqua in un catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l'asciugatoio di cui era cinto. Come vivere questa Parola? È l'inizio del triduo Santo. Tutti e quattro i Vangeli si concentrano sulla narrazione della Coena Domini. L'evento dell'addio ai suoi più intimi, dell'addio alla vita, si ...
(continua)

 
    Agenzia SIR       (Omelia del 20-03-2008)

È con questa Messa che inizia il Triduo pasquale perché si fa memoria dell'ultima Cena in cui il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, amando sino alla fine i suoi che erano nel mondo, offrì a Dio Padre il suo Corpo e Sangue sotto le specie del pane e del vino e li diede agli Apostoli in nutrimento e comandò loro e ai loro successori nel sace ...
(continua)

 
    Messa Meditazione       (Omelia del 20-03-2008)
Come servire i fratelli
Lettura Con il Giovedì Santo inizia il triduo pasquale, e proprio in questo giorno Gesù istituisce due sacramenti: quello dell'Eucaristia e quello del Sacerdozio. Cristo inventa un modo per rimanere con noi tutti i giorni, fino alla fine del mondo, ma non lo fa senza il nostro aiuto, il sacerdote è infatti chiamato a rinnovare sull'altare il sacrificio d ...
(continua)

 
    don Ezio Stermieri       (Omelia del 05-04-2007)
La consapevolezza dell' "amen"
Oggi siamo condotti da nostra Madre, la Chiesa, nel luogo e nel tempo della nostra origine. Siamo condotti nel Cenacolo. Anche per il popolo di Israele, questo giorno segnava la data della propria origine di popolo libero perché Dio l'aveva liberato, popolo e non più insieme di tribù perché Dio gli aveva dato una costituzione, popolo con una sua terra pe ...
(continua)

 
    don Maurizio Prandi       (Omelia del 05-04-2007)
Deporre le vesti, per entrare nel mistero di Dio
Ci è dato di contemplare anche questa sera il volto di Dio. Domenica accennavo al fatto che il momento che ri-viviamo proprio questa sera è quello della intimità più alta tra Gesù e i suoi. E' il momento dell'addio, è il momento nel quale Gesù vuole lasciare ai discepoli e a noi "tutto di sé". E' il momento, scrive don Pozzoli, delle confidenze estr ...
(continua)

 
    mons. Vincenzo Paglia       (Omelia del 05-04-2007)

«Ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi» (Lc 22,15), dice Gesù ai suoi discepoli all'inizio della sua ultima cena prima di morire. In verità, per Gesù, è un desiderio di sempre; e anche quella sera vuole stare con i suoi; quelli di ieri e quelli di oggi, noi compresi. È il suo ultimo giorno di vita, la sua ultima sera, l'ultima v ...
(continua)

 
    Monaci Benedettini Silvestrini       (Omelia del 05-04-2007)
Fate questo in memoria di me
La liturgia eucaristica del Giovedì Santo, che si celebra in pomeriggio, è intensamente evocatrice dell'Ultima Cena, con il rito (facoltativo) della lavanda dei piedi. Solitamente, in mattinata, si celebra una messa solenne detta "del crisma", presieduta dal Vescovo Diocesano e concelebrata, nella quale si procede alla benedizione degli oli santi destinati ...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 05-04-2007)
Commento Giovanni 13,1-15
Oggi è un giorno particolare per ogni Cristiano credente. Giovedì Santo inizio del Triduo Pasquale, di quel cammino che porta la Chiesa al ri-perpetuare gli ultimi momenti della vita del Signore, a partecipare al mistero e al memoriale della sua Morte e della sua Resurrezione. La liturgia propone due Messe diverse. In questa riflessione mi soffermerò su ...
(continua)

 
    don Marco Pratesi       (Omelia del 05-04-2007)
La cena pasquale
La prima lettura ci presenta alcune prescrizioni per la celebrazione della cena pasquale ebraica. Il testo ha presenti sia elementi propri di quella notte speciale e unica che fu la notte dell'uscita dall'Egitto, sia elementi della ritualità successiva; come avviene del resto per i racconti dell'ultima cena nel Nuovo Testamento. La notte di Pasqua è momen ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 05-04-2007)
Commento su 1Cor 11,25
Dalla Parola del giorno Questo calice è la Nuova Alleanza nel mio sangue. (1Cor 11,25) Come vivere questa Parola? Dire Alleanza è come dire patto nuziale. La parola ebraica è "berit". Questo patto, che è lo sposalizio di Dio con l'uomo sua creatura, è come un fuoco misterioso e irradiante luce dentro tutta la Bibbia. Già nell'Antico Testamento Dio ...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 05-04-2007)
In quella stanza al piano superiore...
Volti plumbei e rattristati attorno a quella tavola imbandita nella sala appositamente addobbata a Gerusalemme. Quella che sarebbe dovuta essere una serata di gioia e di fraterna condivisione di un pasto sontuoso, a motivo della Pasqua ebraica che ricordava il lieto evento della liberazione del popolo dall'Egitto, è infatti per gli apostoli una circostanza ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 13-04-2006)

Dalla Parola del giorno Dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine. Come vivere questa Parola? Avendo amato i "suoi"... E questi "suoi" siamo noi: io, tu, ogni uomo che il suo amore raggiunge e salva. Sì, tutti! Anche Giuda. È là, nel Cenacolo, che già trama di mandare in esecuzione il suo bieco progetto. E Gesù si piega a ...
(continua)

 
    mons. Antonio Riboldi       (Omelia del 13-04-2006)
Amatevi come io vi ho amati
Non posso tenere per me la gioia, il dolore e la felicità, che si celebrano in questa settimana santa. E' "la settimana" che considero "il giorno del Signore": giorno in cui Dio, senza veli, non solo dona la sua Presenza tra di noi, svela la verità di tutti, ma la "settimana santa" da cui ha origine il mondo nuovo, o così dovrebbe essere per chi davvero s ...
(continua)

 
    don Luciano Sanvito       (Omelia del 13-04-2006)
Prima, Unica e Ultima Cena
"Il mangiare di Dio con noi": ecco il Giovedì Santo. Il condividere con noi il pasto solenne dell'Ultima Cena arricchisce il cammino pasquale perché apre a noi la dimensione della vicinanza di un Dio che si fa nel pane e nel vino il Corpo e il Sangue di Gesù. Arricchisce il cammino pasquale perché ci orienta all'annientamento, in questi due simboli, ...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 13-04-2006)
Commento Giovanni 13,1-15
Cominciamo con questa Messa solenne e suggestiva il triduo pasquale, cioè i tre giorni più santi dell'anno liturgico. Oggi, Giovedì Santo, ricordiamo tre grandi doni di Gesù alla sua Chiesa: - il dono dei sacerdoti (stamani, nella cattedrale, abbiamo rinnovato le nostre promesse davanti al vescovo); - il dono dell'Eucaristia (la Messa che stiamo celeb ...
(continua)

 
    mons. Vincenzo Paglia       (Omelia del 13-04-2006)

Con la narrazione dell'ultima cena entriamo nei giorni finali della vita di Gesù. Il pasto che sta consumando con i suoi discepoli sembra una comune cena; non viene fatto alcun cenno agli usi pasquali. Ma una cosa è chiara: Gesù sa che è giunta la sua ora. La prospettiva della morte tuttavia non lo rende incerto, anzi lo spinge ad amare fino alle estreme ...
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    Monaci Benedettini Silvestrini       (Omelia del 13-04-2006)
Eucarestia e sacerdozio
È un giorno solenne e santo quello che celebriamo oggi. Diventiamo i commensali di Dio, ci viene dato come bevanda e come cibo il suo sangue e la sua carne. È il sangue e la carne dell'uomo Dio, prima martirizzato nella crudeltà di una orribile passione, poi racchiusa in un calice e in piccole ostie per assumerli come germe di vita nuova. Così siamo rige ...
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    Agenzia SIR       (Omelia del 13-04-2006)

I grandi misteri della fede cristiana sono celebrati dalla Messa vespertina di questo Giovedì, nella Cena del Signore, sino alla sera di Pasqua. Questo spazio di tempo è chiamato "triduo pasquale"perché si rende presente la morte e la risurrezione. Gesù aveva annunciato più volte la morte, e la morte di croce, come la "sua ora". L'evangelista Giovann ...
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    a cura dei Carmelitani       (Omelia del 13-04-2006)
Lavanda dei piedi
1. LECTIO a) Preghiera iniziale: Iniziamo il nostro incontro con la Parola di Dio lasciando parlare tutta la nostra vita, lasciando che la parola del vangelo di oggi parli a tutta la nostra vita e la rinnovi con la luce dell'esempio che Gesù ci offre. Ci lasciamo guidare da una proposta di preghiera che attingiamo da una raccolta di canti oranti che h ...
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    don Marco Pratesi       (Omelia del 13-04-2006)
Il Pane della Pasqua
Durante l'ultima cena Gesù si sente nella situazione in cui un tempo si era trovato Israele davanti al Mar Rosso, situazione senza prospettive, senza vie di fuga: oramai egli ha di fronte la morte. Mangiando coi suoi la cena pasquale, memoriale del passaggio d'Israele attraverso il mare (laddove per l'uomo non c'è alcuna via) verso la libertà, Gesù ha at ...
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    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 13-04-2006)
Domenica non è solo festivo
Al capitolo 4 del libro della Genesi compare un personaggio che ha fatto sbizzarrire i teologi e i Padri della Chiesa per la sua posizione nelle Scritture: Melkisedek, il cui nome vuol dire "Re di giustizia e di pace". Mentre Abramo ritorna dalla battaglia contro quattro monarchi, gli va incontro e lo benedice. Poi offre pane e vino, perché oltre che Re di ...
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    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 24-03-2005)
Commento su 1cor 11,23-24
Dalla Parola del giorno Il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me». Come vivere questa Parola? Nel giovedì santo, una delle "punte" più altre dell'anno liturgico, questa parola di Paolo s'illumina e dà peso a ...
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    Totustuus       (Omelia del 24-03-2005)

Tema Le letture di questa sera espongono l'essenza della concezione cristiana della vita. Nel libro dell'Esodo il Signore preannuncia l'imminente liberazione della comunità di Israele dalla schiavitù egizia. Egli farà morire i figli primogeniti in Egitto e Israele uscirà come popolo libero verso la propria patria. Gli israeliti devono distinguere ques ...
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    don Marco Pratesi       (Omelia del 24-03-2005)
Eucarestia, Croce, Parola
Nella lavanda dei piedi Gesù esprime quello che vorrebbe comunicare ai discepoli in quell'ultima sera insieme. È quello che egli ha di più intimo e personale, quello in cui ha sempre creduto e che lascia come eredità ai suoi amici. Gesù ha sempre lavato i piedi degli uomini. Si è abbassato sulla loro sporcizia, su tutto quello che è impresentabile e ...
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    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 24-03-2005)
Meditate, gente, meditate
"Questo è il mio Corpo... Questo è il mio Sangue... Fate questo in memoria di me" sono le parole che caratterizzarono in un certo qual modo la svolta della vita degli apostoli, riuniti in quella stanza appositamente predisposta al piano superiore dell'abitazione di Gerusalemme. Afferma tuttavia il papa (Ecclesia De Eucharestia) che essi probabilmente non a ...
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    don Luciano Cantini       (Omelia del 08-04-2004)
Quel boccone
Dette queste cose Gesù si turbò nello spirito e attestò e disse: "Amen, Amen vi dico: uno di voi mi tradirà". Il diavolo aveva già messo nel cuore di Giuda Iscariota di tradire (Gv 13,2). Gesù aveva compiuto il gesto della lavanda dei piedi e lo aveva spiegato ed allora che la tristezza lo avvolge profondamente. "E' colui per il quale intingerò il ...
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    don Luciano Cantini       (Omelia del 08-04-2004)
Depose le vesti
Ora, prima della festa della Pasqua, sapendo Gesù che era venuta l'ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino al compimento. Inizio solenne, troppo solenne, per raccontare un semplice episodio di umiltà, di abbassamento o di servizio. Giovanni si situaziona in prossimità della Pasqua, dice che è venuta ...
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    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 08-04-2004)

Dalla Parola del giorno Simon Pietro gli disse: "Signore, tu lavi i piedi a me?". Gesù rispose: " Quello che io faccio, tu ora non lo capisci, ma lo capirai dopo". Come vivere questa Parola? La scena della lavanda dei piedi è narrata solo dall'evangelista Giovanni e, secondo diversi esegeti, è sostitutiva dell'istituzione dell'Eucarestia, perché ne ...
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    Monastero Janua Coeli       (Omelia del 08-04-2004)
Nella cena del Signore
Quando il silenzio diventa una stretta al cuore, allora forse entriamo in contatto con la presenza di Dio fra noi. E diventa un tormento la Parola di ogni giorno perché trafigge le nostre indifferenze, affonda nei malesseri che afferrano il vivere. Beato tormento che rapisce per portare in quella zona inesplorata dell'anima dove la soglia dell' "al di là" ...
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    mons. Antonio Riboldi       (Omelia del 08-04-2004)
Insieme verso la Pasqua
E' un mio desiderio vivere questi giorni santi con tanti miei amici, che mi hanno seguito nel cammino quaresimale verso la PAsqua. Oggi è il giorno di Dio che svela l'amore. La mattina, in tutte le Cattedrali del mondo, i Vescovi radunano clero e fedeli per celebrare quella che noi chiamiamo "la Messa del Sacro Crisma", ossia la benedizione degli oli: l'o ...
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    don Mario Campisi       (Omelia del 08-04-2004)
La morte di Gesù come atto d'Amore per l'uomo
Tema di questo delicato e, nel contempo, tremendo quadro è la carità di Dio. Delicato perché possiamo vedere fino a dove si estende l'amore di Gesù per i suoi discepoli e per noi; tremendo perché il tradimento, che avverrà di lì a poco ad opera di satana in Giuda, introduce Gesù e noi nell'ora oscura della sua Via Crucis. Il quarto evangelista riass ...
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    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 08-04-2004)
Contemplare l'Istituzione
Parlare dell'Eucarestia potrebbe essere facile in tutte le circostanze dell'anno liturgico, ma non quando si tratti di riflettere intorno alla sua istituzione, avvenuta in quella stanza al piano superiore arredata appositamente più di duemila anni or sono. In questa occasione infatti la nostra attenzione non può che essere di carattere contemplativo e quel ...
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    don Marco Pratesi       (Omelia del 08-04-2004)
Un amore che vince
Nell'Eucaristia Gesù si offre a noi come pane. Spezzando il pane quell'ultima sera il Signore anticipa la sua morte e risurrezione, il mistero che da allora ogni Eucaristia riporta nel presente. Essa ci mette in rapporto con Gesù nel momento in cui ama i suoi sino alla fine, sino al limite estremo dell'amore, che è - ce lo aveva detto - dare la vita. Chi ...
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    Paolo Curtaz       (Omelia del 17-04-2003)
Commento Giovanni 13,1-15
Inizia il Triduo Pasquale, i tre giorni più lunghi dell'anno, le tue ultime ore. Stamani, in tutte le Cattedrali del mondo, i sacerdoti si riuniranno col loro Vescovo per consacrare gli olii della consolazione, poi stasera nella parrocchie, dalle grandi metropoli alle sperdute comunità di montagna, ricorderemo quella dolcissima notte, quella cena piena di ...
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    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 17-04-2003)
Il comune denominatore
Era una serata di festa per tutti quella nella quale Gesù stava consumando la cosiddetta Ultima Cena con i suoi. Intendiamo dire che il popolo degli Israeliti aveva motivo di letizia nel celebrare quella ricorrenza perché essa rammentava un importante e memorabile evento: quello della liberazione degli antenati dalla schiavitù e dall'oppressione da parte ...
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    padre Lino Pedron       (Omelia del 17-04-2003)
Commento su Giovanni 13,1-15
Giovanni apre il racconto della passione e morte di Gesù presentando il gesto profetico della lavanda dei piedi con il quale è simboleggiata la donazione d'amore del Figlio di Dio con il servizio della sua vita, mediante l'umiliazione suprema della croce. La lavanda dei piedi raffigura la passione e la morte di Gesù, l'estremo atto d'amore di Gesù per ...
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    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 28-03-2002)

Dalla Parola del giorno Il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: "Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me". Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: "Questo calice è la NUOVA ALLEANZA nel mio sangue; fate questo ogni volta che ne ...
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    padre Raniero Cantalamessa       (Omelia del 28-03-2002)
Fare la Pasqua
E' la Pasqua del Signore! Questa l'esclamazione abbiamo sentito nella prima lettura tratta dal libro l'Esodo. Noi la possiamo ripetere con tutta verità sta nostra liturgia del Giovedì Santo: E la Pasqua del Signore! Da qui vogliamo partire per capire, con profondità che ci è possibile, questa grande, secolare. che è la Pasqua. Che significa " fare la P ...
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    padre Raniero Cantalamessa       (Omelia del 28-03-2002)
L'Eucaristia, Pasqua della Chiesa
La liturgia della parola di questa Messa è essenziale per la comprensione di tutto il mistero pasquale. Non possiamo da qui saltare direttamente alla domenica di risurrezione, senza precluderci la possibilità di capire in che consista la nostra Pasqua, cioè la Pasqua della Chiesa. Perché la Pasqua della Chiesa è essenzialmente l'Eucaristia e questa sera ...
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    Totustuus       (Omelia del 28-03-2002)
Messa della Cena del Signore
"L'istituzione della nuova alleanza nel sangue di Cristo". Attraverso queste parole ci viene offerto l'elemento unificatore delle letture di questa suggestiva celebrazione della Cena del Signore. La prima lettura, dal libro dell'Esodo, ci espone minuziosamente i preparativi della cena pasquale, nella quale si sacrificava e si consumava l'agnello attraverso l ...
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    don Fulvio Bertellini       (Omelia del 28-03-2002)
Giovedì Santo: il donarsi di Dio
"Questo mese sarà per voi l'inizio dei mesi... questo giorno sarà per voi un memoriale, di generazione in generazione... come un rito perenne (I lettura). L'istruzione della Pasqua ebraica fa da introduzione a tutto il Triduo pasquale. Dal punto di vista della liturgia, sono le feste più importanti del cristiano. E' la celebrazione che ci ricorda chi siam ...
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    padre Tino Treccani       (Omelia del 12-04-2001)
Il centro dell'amore é il servizio
La liturgia della Parola che ci è offerta nella messa del Giovedì santo è ricchissima: Pasqua, servizio, condivisione segnano l'Amore di Gesù che si fa Eucaristia. Amare fino alla fine, all'estremo, anche coloro che ci possono tradire o rinnegare, ecco l'ampiezza e la portata del gesto eucaristico di Gesù. Gesù non è sacerdote, né appartiene alla ca ...
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    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 20-04-2000)

Dalla Parola del giorno Prima della festa di Pasqua, sapendo Gesù che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi li amò sino alla fine. Come vivere questa Parola? Con queste parole l'evangelista c'introduce nel mistero pasquale come attraverso un portale d'intensa solennità e bellezza. Due sono i pilastri. Il primo ...
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    don Roberto Seregni       (Omelia del 00-00-0000)
Li amò sino alla fine
Stupore, cari amici! Stupore! Se nei nostri cuori rinsecchiti ci fosse un po' di fede genuina, dovremmo rimanere senza parole dopo aver ascoltato questa pagina di Giovanni. Il problema è che siamo talmente asfaltati da non essere più capaci di stupore. Siamo come anestetizzati, le cose ci passano vicino ma il nostro cuore è distratto, frammentato, scompag ...
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