LA CHIESA

      


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LITURGIA
> 3 Aprile 2024 <
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(es. Mt 28,1-20):
Per parola:







  Mercoledì fra l'Ottava di Pasqua > Vai direttamente alle OMELIE 
Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Bianco
EP013 ;
Gli evangelisti ci consegnano, condensata in un racconto, l’esperienza pasquale che porta una risposta sempre nuova a coloro che si interrogano.
San Luca racconta dei due discepoli in cammino il giorno di Pasqua: lontano da Gerusalemme e dalla comunità degli altri. Essi vogliono lasciare dietro di sé il passato che li lega a Gesù, ma non possono impedirsi di parlare senza sosta del peso che hanno sul cuore: Gesù è stato condannato, è morto sulla croce... non può essere lui il Salvatore promesso. Tutti e due, immersi in se stessi, non riconoscono colui che li accompagna sul loro cammino di desolazione. La fede nella potenza di Dio non basta loro per superare la morte. Ed è per questo che non capiscono cosa egli vuole dire quando fa allusione a Mosè e ai profeti.
È a sera, nell’ora della cena, mentre egli loda il Signore spezzando e dividendo il pane, che i loro occhi e i loro cuori si aprono. Anche se non vedono più Gesù, sono sicuri che è rimasto là, vivo; che lo si può incontrare attraverso la parola, e le cene. Con questa certezza, fanno marcia indietro per ritornare a Gerusalemme, nella comunità dei discepoli. È qui che si riuniscono e discutono gli avvenimenti di Pasqua, sui quali si basano i principi della fede. “È risuscitato e apparso a Simone” (il primo degli apostoli): ecco una delle frasi nelle quali si inserisce l’incontro pasquale dei due discepoli di Emmaus.

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Antifona d'ingresso
Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno
preparato per voi fin dalla creazione del mondo. Alleluia. (Mt 25,34)

Si dice il Gloria.


Colletta
O Dio, che ci dai la gioia di rivivere ogni anno
la risurrezione del Signore,
fa’ che mediante la liturgia pasquale
che celebriamo nel tempo
possiamo giungere alla gioia eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

 
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Prima lettura

 

At 3,1-10
Quello che ho te lo do: nel nome di Gesù, àlzati e cammina!

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, Pietro e Giovanni salivano al tempio per la preghiera delle tre del pomeriggio.
Qui di solito veniva portato un uomo, storpio fin dalla nascita; lo ponevano ogni giorno presso la porta del tempio detta Bella, per chiedere l’elemosina a coloro che entravano nel tempio. Costui, vedendo Pietro e Giovanni che stavano per entrare nel tempio, li pregava per avere un’elemosina.
Allora, fissando lo sguardo su di lui, Pietro insieme a Giovanni disse: «Guarda verso di noi». Ed egli si volse a guardarli, sperando di ricevere da loro qualche cosa. Pietro gli disse: «Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, àlzati e cammina!». Lo prese per la mano destra e lo sollevò.
Di colpo i suoi piedi e le caviglie si rinvigorirono e, balzato in piedi, si mise a camminare; ed entrò con loro nel tempio camminando, saltando e lodando Dio.
Tutto il popolo lo vide camminare e lodare Dio e riconoscevano che era colui che sedeva a chiedere l’elemosina alla porta Bella del tempio, e furono ricolmi di meraviglia e stupore per quello che gli era accaduto.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 104

Gioisca il cuore di chi cerca il Signore.

Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,
proclamate fra i popoli le sue opere.
A lui cantate, a lui inneggiate,
meditate tutte le sue meraviglie.

Gloriatevi del suo santo nome:
gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza,
ricercate sempre il suo volto.

Voi, stirpe di Abramo, suo servo,
figli di Giacobbe, suo eletto.
È lui il Signore, nostro Dio:
su tutta la terra i suoi giudizi.

Si è sempre ricordato della sua alleanza,
parola data per mille generazioni,
dell’alleanza stabilita con Abramo
e del suo giuramento a Isacco.

Sequenza
[Facoltativa]

Alla vittima pasquale,
s’innalzi oggi il sacrificio di lode.
L’Agnello ha redento il suo gregge,
l’Innocente ha riconciliato
noi peccatori col Padre.

Morte e Vita si sono affrontate
in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto;
ma ora, vivo, trionfa.

«Raccontaci, Maria:
che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente,
la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni,
il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto:
precede i suoi in Galilea».

Sì, ne siamo certi:
Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso,
abbi pietà di noi.

Canto al Vangelo (Sal 117,24)
Alleluia, alleluia.
Questo è il giorno fatto dal Signore:
rallegriamoci ed esultiamo.
Alleluia.

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Vangelo

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Lc 24,13-35
Riconobbero Gesù nello spezzare il pane.


+ Dal Vangelo secondo Luca

Ed ecco, in quello stesso giorno, [il primo della settimana], due [dei discepoli] erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto.
Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto».
Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.
Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?».
Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
La fede è riconoscimento della presenza del Cristo operante nella presenza eucaristica. La nostra supplica si esprime con le parole stesse dei discepoli di Emmaus:
Resta con noi, Signore.

- Signore Gesù, per la forza del tuo nome lo storpio fu guarito: dona alla tua Chiesa di impegnarsi a sollevare nel tuo nome e con la tua carità ogni miseria umana. Preghiamo.
- Signore Gesù, gli apostoli sono stati strumento della tua potenza: dona, a tutti coloro che invocano aiuto e guarigione, di poter incontrare persone che li aiutino a risollevarsi anche nello spirito. Preghiamo.
- Signore Gesù, ti sei messo al fianco dei discepoli sfiduciati e smarriti: dona ai tuoi sacerdoti di non scoraggiarsi di fronte agli insuccessi e alle difficoltà. Preghiamo.
- Signore Gesù, hai spiegato ai discepoli di Emmaus le Scritture e ti sei rivelato loro nello spezzare il pane: dona alle nostre comunità di riconoscerti nella Parola annunciata e nel pane spezzato nelle nostre liturgie eucaristiche. Preghiamo.
- Signore Gesù, hai trasformato il cuore deluso e freddo dei discepoli: dona a noi qui presenti di saper attingere dalle nostre eucaristie quell'ardore che riscalda il nostro cuore fino a renderci apostoli tra i nostri fratelli. Preghiamo.
- Per quanti sono in viaggio. Preghiamo.
- Per i bambini della prima comunione. Preghiamo.

O Signore, fa' che ogni partecipazione all'eucaristia ci faccia divenire ciò che riceviamo: una vita donata agli altri, unita al tuo corpo che per noi e per tutti è stato spezzato e crocifisso ed è ora vivente per sempre. Tu che sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accogli, o Signore, il sacrificio della nostra redenzione
e nella tua misericordia
opera in noi la salvezza del corpo e dello spirito.
Per Cristo nostro Signore.


PREFAZIO PASQUALE I
Il mistero pasquale

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore,
e soprattutto esaltarti in questo giorno
nella quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
È lui il vero Agnello
che ha tolto i peccati del mondo,
è lui che morendo ha distrutto la morte
e risorgendo ha ridato a noi la vita.
Per questo mistero,
nella pienezza della gioia pasquale,
l'umanità esulta su tutta la terra
e le schiere degli angeli e dei santi
cantano senza fine l'inno della tua gloria: Santo, ...

Nel Canone Romano, si dice il Communicantes proprio e l’Hanc ígitur propri.
Nelle Preghiere eucaristiche II e III si fa il ricordo proprio della Pasqua e dei neo-battezzati.


Antifona alla comunione
I discepoli riconobbero Gesù,
il Signore, nello spezzare il pane.
Alleluia. (Cf. Lc 24,35)


Preghiera dopo la comunione
O Dio, nostro Padre, questa partecipazione
al mistero pasquale del tuo Figlio
ci liberi dai fermenti dell’antico peccato
e ci trasformi in nuove creature.
Per Cristo nostro Signore.

Nel congedare l’assemblea, si canta o si dice:

Andate in pace. Alleluia, alleluia.

Oppure:
La Messa è finita: andate in pace. Alleluia, alleluia.

Oppure:
Portate a tutti la gioia del Signore risorto.
Andate in pace. Alleluia, alleluia.

R. Rendiamo grazie a Dio. Alleluia, alleluia.



O M E L I E
a cura di
Qumran2.net


    don Carlo Occelli       (Omelia del 03-04-2024)
Commento al Vangelo 3 aprile 2024
...
(continua)

 
    don Carlo Occelli       (Omelia del 03-04-2024)
Commento al Vangelo 3 aprile 2024
...
(continua)

 
    don Domenico Bruno       (Omelia del 03-04-2024)
Il nostro audio quotidiano
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(continua)

 
    IlCenacoloWebTv       (Omelia del 03-04-2024)
Mercoledì fra l' ottava di Pasqua - Anno B - Commento al Vangelo - Lc 24,13 35
...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 03-04-2024)
Commento su Lc 24,13-35
Come vivere questa Parola? loro dolore. Sono loro stessi a raccontare a uno sconosciuto tutte le evidenze, tutti i segni della resurrezione, ma stanno così chiuse le loro menti, il loro cuore così indurito, che avendo la verità nei fatti e alla Verità che cammina insieme a loro, non si rendo conto; neppure servono a loro le spiegazioni del Pellegrino. S ...
(continua)

 
    don Giampaolo Centofanti       (Omelia del 03-04-2024)

Gesù da risorto viene riconosciuto gradualmente nella fede. Figlio dell'uomo: si manifesta a misura di quella data persona. Forse in alcuni paesi orientali suggerirebbe di consacrare per l'eucarestia il riso e non il pane. Colpisce che l'acheropita, non fatta da mano d'uomo, Madonna di Guadalupe non sia raffigurata come una donna ebrea ma come una meticcia, ...
(continua)

 
    don Carlo Occelli       (Omelia del 12-04-2023)
Commento al Vangelo 12 aprile 2022
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(continua)

 
    don Nicola Salsa       (Omelia del 12-04-2023)
I discepoli di Emmaus (Lc 24,13-35)
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    don Domenico Bruno       (Omelia del 12-04-2023)
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    don Carlo Occelli       (Omelia del 20-04-2022)
Commento al Vangelo 20 aprile 2022
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    don Domenico Bruno       (Omelia del 20-04-2022)
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    don Nicola Salsa       (Omelia del 20-04-2022)
I discepoli di Emmaus (Lc 24,13-35)
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    IlCenacoloWebTv       (Omelia del 20-04-2022)
Mercoledì - Ottava di Pasqua - Commento al Vangelo - Anno C
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    don Carlo Occelli       (Omelia del 07-04-2021)
Commento al Vangelo 7 aprile 2021
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    don Domenico Bruno       (Omelia del 07-04-2021)
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    don Marco Scandelli       (Omelia del 07-04-2021)
#2minutiDiVangelo - Mercoledì di Pasqua - Riconoscere Gesù grazie a due bei grossi buchi nelle mani!
Commento al Vangelo del Mercoledì di Pasqua - a cura di don Marco Scandelli #2minutiDiVangelo ---- Lc 24 13-35 ---- Ma allora quando lo riconoscono? Lo riconoscono solo quando Gesù spezza il pane e alzando le mani mostra due bei grossi buchi nel posto dove erano stati messi i chiodi. Come a farci comprendere che Gesù continua a manifestarsi a n ...
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    IlCenacoloWebTv       (Omelia del 07-04-2021)
Mercoledì fra l'Ottava di Pasqua - Commento al Vangelo
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(continua)

 
    don Nicola Salsa       (Omelia del 07-04-2021)
I discepoli verso Emmaus (Lc 24,13-35)
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(continua)

 
    don Carlo Occelli       (Omelia del 15-04-2020)
Commento al vangelo 15 aprile 2020
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(continua)

 
    don Domenico Bruno       (Omelia del 15-04-2020)
Il nostro audio quotidiano
Per ricevere il commento quotidiano unisciti al canale Telegram @annunciatedaitetti Visita il sito annunciatedaitetti.it Dai uno sguardo anche al canale YouTubeAscolta "Mercoledì 15 Aprile 2020 (fra l’ottava di Pasqua)" su Spreaker. ...
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    don Fabio Zaffuto       (Omelia del 15-04-2020)
Hai più di una caramella! Video commento su Lc 24,13-35
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(continua)

 
    don Nicola Salsa       (Omelia del 15-04-2020)
I discepoli di Emmaus
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(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 24-04-2019)
Commento su Lc 24,13-35
"Ed ecco, in quello stesso giorno, [il primo della settimana,] due [dei discepoli] erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano im ...
(continua)

 
    don Cristiano Mauri       (Omelia del 04-04-2018)

Il brano dei due di Emmaus, attraverso una sapiente corrispondenza tra diverse parti del testo, è costruito in modo "concentrico" così da dare particolare rilievo a una parte del racconto. Troviamo infatti: A. Andata a Emmaus - B. Tristezza e incontro con Gesù - C. Dialogo - B. Riconoscimento di Gesù e gioia - A. Ritorno a Gerusalemme. Il cuore dell'ep ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 04-04-2018)
Commento su At 3, 6
«Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, alzati e cammina!» At 3, 6 Come vivere questa Parola? Ci facciamo accompagnare da Pietro nei prossimi giorni, per approfondire il suo cammino di fede e il cammino che con lui ha fatto la prima comunità cristiana. Pietro infatti la rappresenta e nella s ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 19-04-2017)
Commento su Lc 24, 13-35
«Ed ecco, in quello stesso giorno, due [dei discepoli] erano in cammino per un villaggio di nome Emmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo [...]. ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 30-03-2016)
Commento su Lc 24,13-35
«Nello stesso giorno della settimana, due discepoli di Gesù erano in cammino per un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus, e conversavano di tutto quello che era accaduto. Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo». Lc 24,13-3 ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 08-04-2015)

Gesù risorto viene riconosciuto solo attraverso dei segni: i racconti delle apparizioni del risorto sono delle vere e proprie catechesi indirizzate alle nostre comunità. Come se gli evangelisti e i testimoni ci dicessero che da ora in avanti Gesù lo possiamo raggiungere solo attraverso dei segni, dei sacramenti. Per la Maddalena il segno è stato il suo n ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 08-04-2015)
Commento su Lc 24,34-35
"Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane." Lc 24,34-35 Come vivere questa Parola? "Senza ind ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 23-04-2014)

Dicevamo di come la sofferenza può impedirci di incontrare il Signore risorto. Non solo Maria fa questa esperienza ma anche i discepoli di Emmaus. Anch'essi sono ripiegati sulla loro esperienza ma, in questo caso, il paradosso è che sono offesi dal fatto che questo straniero che si è unito a loro nemmeno sa delle vicende accadute a Gerusalemme. Terribile: ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 23-04-2014)
Commento su Lc 24,32
«Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?». Lc 24,32 Come vivere questa Parola? L'episodio dei due discepoli di Emmaus è uno dei brani più suggestivi e aderenti alla nostra realtà di persone in cammino, con dubbi, perplessità e desideri. Ci presenta due persone tristi e de ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 03-04-2013)
Commento su Lc 24,13-35
Sono tristi, i discepoli di Emmaus. Il loro ritorno a casa è cupo e pieno di pensieri negativi. Quel noi speravamo è l'affermazione più scoraggiante dell'intero vangelo. Significa non crederci più, ammettere un fallimento, un'illusione, una sconfitta. No, Gesù non è la speranza di Israele, è stato spazzato via come altri prima di lui. Nessuna salvezza ...
(continua)

 
    Riccardo Ripoli       (Omelia del 03-04-2013)
Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino
Leggendo il Vangelo di oggi sui discepoli di Emmaus ho pensato di iniziare una nuova raccolta, una collezione di sorrisi. Se vi fate un giro tranquillo in città, senza fretta, potrete incontrare tantissime persone, vedere i loro volti e quello che vi apparirà sarà una chiusura totale da parte della maggior parte di loro. Ed anche voi apparirete loro nell ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 03-04-2013)
Commento su Atti 3,6
"Pietro gli disse: Non ho né oro né argento, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, alzati e cammina" Atti 3,6 Come vivere questa Parola? Un uomo storpio fin dalla nascita, se ne sta ogni giorno vicino alla porta Bella del tempio. Non aspetta altro che qualche monetina. E lo fa sapere, stendendo la mano verso Pietro e Giovanni ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 11-04-2012)
Commento su Luca 24,13-35
Camminano sconsolati, i discepoli di Emmaus. Non si capacitano di quello che è accaduto, non sanno dove andare ora che la speranza è morta, ora che la loro fede si è drammaticamente spenta. Vagano, rinchiusi nel loro dolore, incapaci di accorgersi che quel Dio che piangono cammina accanto a loro. Anche a noi succede così: siamo talmente travolti dal nost ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 11-04-2012)
Commento su Luca 24,30-32
Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l'un l'altro: "Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?". Lc 24,30-32 Come vivere ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 27-04-2011)

Dalla Parola del giorno Mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a ricnoscerlo. Come vivere questa Parola? Si tratta dei due discepoli che da Gerusalemme sono in cammino verso Gerico e intanto discorrono così animatamente che il loro è più un discutere che un sereno ...
(continua)

 
    Monaci Benedettini Silvestrini       (Omelia del 07-04-2010)
Una lettura sapienziale proposta da Gesù
Ci associamo anche noi ai due discepoli, che lasciato il Cenacolo, s'incamminano verso Emmaus. I due stanno andando in senso contrario e stanno percorrendo un tratto di sette miglia, una distanza incolmabile! Eppure Gesù si affianca a loro; è pronto ad andare anche con coloro che si stanno allontanando dal Cenacolo, dalla comunione dei fratelli, dalla Chie ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 07-04-2010)

Dalla Parola del giorno Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane. Come vivere questa Parola? Clèopa e il suo compagno, che fuggono da Gerusalemme confusi e sconvolti dagli eventi della passione e crocifissione di Gesù, danno la loro testimonianza del Risorto. Luca ci introduce nell'epis ...
(continua)

 
    padre Lino Pedron       (Omelia del 07-04-2010)

Questo episodio è una pagina esemplare per mostrarci come il Signore risorto è presente ancora oggi nella nostra vita di credenti e come possiamo incontrarlo. I due viandanti sono figura della Chiesa. Essa cambia cuore, volto e cammino quando incontra il suo Signore nella Parola e nel Pane. Centro del racconto è il Cristo morto e risorto davanti al quale ...
(continua)

 
    don Luciano Sanvito       (Omelia del 07-04-2010)
Pasqua in cammino
GESU ' RISORTO si accosta e cammina con noi, ma il nostro sguardo è rivolto alle nostre tristezze e delusioni, e fatichiamo a comprendere quella che è la nostra fede, e dove sia la speranza, e la carità. Spesso appare sotto le spoglie della persona che ci cammina accanto, e che cerca la verità con noi, e che ci trasmette un senso diverso da quello che ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 15-04-2009)

Due di loro si allontanano da Gerusalemme, sono in cammino e parlano di tutto quello che è successo, della morte del loro Maestro. Come ama dire Luca, è in un contesto di cammino che avviene l'incontro col Risorto. Siamo in cammino, amici: in cammino, alla scoperta di ciò che valiamo, alla scoperta di cosa ci stiamo a fare su questa terra, in cammino per ...
(continua)

 
    Monaci Benedettini Silvestrini       (Omelia del 15-04-2009)
Lo riconobbero allo spezzare del pane…
Ci viene presentata dall’evangelista Luca una narrazione di rara bellezza, sotto l’aspetto letterario e di annuncio catechetico. E’ l’episodio dei due discepoli di Emmaus, ormai completamente allo spando, diretti verso casa, delusi di essere stati con Gesù. "Speravamo che egli fosse Colui che doveva redimere Israele". Eppure sapevano tutto di lui, m ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 15-04-2009)

Dalla Parola del giorno Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Ed ecco si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista. Ed essi si dissero l’un l’altro: "Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?" ...
(continua)

 
    a cura dei Carmelitani       (Omelia del 15-04-2009)
Commento Luca 24,13-35
1) Preghiera O Dio, che nella liturgia pasquale ci dai la gioia di rivivere ogni anno la risurrezione del Signore, fa' che l'esultanza di questi giorni raggiunga la sua pienezza nella Pasqua del cielo. Per il nostro Signore Gesù Cristo... 2) Lettura del Vangelo Dal Vangelo secondo Luca 24,13-35 Nello stesso primo giorno della settimana, d ...
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    Paolo Curtaz       (Omelia del 26-03-2008)

I discepoli di Emmaus sono amareggiati, chiusi nel dolore, storditi: non si accorgono neppure che Gesù li accompagna nel loro cammino. Ne conosco molti di cristiani così: fermi al venerdì santo, devoti alla croce, ma incapaci di accogliere la gioia debordante della Pasqua. Se la nostra fede si ferma alla croce, siamo degli illusi, se Gesù non è risorto, ...
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    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 26-03-2008)
Commento Lc 24,25-27
Dalla Parola del giorno Egli disse loro: "Stolti e duri di cuore a credere alle parole dei profeti! Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella gloria?" E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro, in tutta la Scrittura, ciò che si riferiva a lui. Come vivere questa Parola? Sconsolati e piuttosto depressi, i ...
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    Monaci Benedettini Silvestrini       (Omelia del 26-03-2008)
Lo riconobbero allo spezzare del pane
Ci viene presentata dall'evangelista Luca una narrazione di rara bellezza, sotto l'aspetto letterario e di annuncio catechetico. E' l'episodio dei due discepoli di Emmaus, ormai completamente allo spando, diretti verso casa, delusi di essere stati con Gesù. "Speravamo che egli fosse Colui che doveva redimere Israele". Eppure sapevano tutto di lui, ma non si ...
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    Messa Meditazione       (Omelia del 26-03-2008)
Io sono con voi tutti i giorni
Lettura Il brano che la liturgia ci propone oggi ci mostra tutta la delicatezza con la quale Cristo si fa riconoscere, di come rispetta i nostri tempi. I due discepoli se ne vanno da Gerusalemme, forse è troppo doloroso rimanere nel luogo in cui si sono svolti i fatti, o forse anche pericoloso. La loro tristezza è grande e tutte le aspettative su Gesù so ...
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    Monaci Benedettini Silvestrini       (Omelia del 11-04-2007)
Gesù risorto appare a due discepoli sulla via di Emmaus
E' uno dei racconti più belli. L'evangelista Luca descrive il passaggio dalla tristezza degli sfiduciati alla gioia di chi ha trovato il Messia: quel passaggio, con la risurrezione del Signore, si compie non solo nei discepoli di Emmaus, ma in tutti noi credenti. I due discepoli arrivano gradualmente a riconoscere Gesù, passando così dalla tristezza all'e ...
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    mons. Vincenzo Paglia       (Omelia del 11-04-2007)

Quei due discepoli se ne tornano tristi al loro villaggio per riprendere la vita monotona di sempre. Certo non mancano motivi giusti per essere tristi: quante volte il Vangelo viene sconfitto, quante volte l'odio vince sull'amore, il male sul bene, l'indifferenza sulla compassione. Ma uno straniero – straniero alla mentalità comune del mondo – si accost ...
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    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 11-04-2007)
Commento su At 3,6
Dalla Parola del giorno Non possiedo né oro né argento, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina! Come vivere questa Parola? Pietro e Giovanni si stanno recando al tempio per pregare. Fuori, presso la porta "Bella", giace uno storpio che sta mendicando. La gente passa incurante. Quasi lo calpesta, o, al più, getta uno ...
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    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 19-04-2006)

Dalla Parola del giorno Resta con noi perché si fa sera e il giorno già volge al declino. Come vivere questa Parola? Gesù è risorto. La notizia prende a correre provocando reazioni diverse: resistenze, scetticismo, perplessità, fede, gioia. E c'è chi non riesce a dar credito e, deluso e sconsolato, riprende la strada di casa. L'aveva percorsa tre ...
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    Monaci Benedettini Silvestrini       (Omelia del 19-04-2006)
Davvero il Signore e' risorto ed e' apparso a Simone
L'episodio dei discepoli di Emmaus è molto significativo. Vi è la presenza di Gesù Risorto che appare a due discepoli sconsolati ed afflitti, nella sera della Pasqua. Si avvicina a loro, percorre la loro strada di sfiducia, cena con loro ed è riconosciuto nel gesto dello spezzare il pane. Qui succede qualcosa di imprevisto che cambia la storia di questi ...
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    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 14-04-2004)
Commento Luca 24,13-35
Dalla Parola del giorno Resta con noi perché si fa sera. Come vivere questa Parola? Quanto è vicina alla nostra esperienza quotidiana la pagina che oggi ci offre Luca. Gesù è risorto. La notizia, sia pure in modo ancora confuso, si è già diffusa tra i suoi più intimi. Eppure c'è chi pensa che il "bel sogno" sia finito. "Noi speravamo" è l'amara ...
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    Paolo Curtaz       (Omelia del 23-04-2003)
Commento Luca 24,13-35
I discepoli di Emmaus sono amareggiati, chiusi nel dolore, storditi: non si accorgono neppure che Gesù li accompagna nel loro cammino. Ne conosco molti di cristiani così: fermi al venerdì santo, devoti alla croce, ma incapaci di accogliere la gioia debordante della Pasqua. Intendiamoci: è straordinaria la nostra devozione verso il dolore condiviso da Dio ...
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    padre Lino Pedron       (Omelia del 23-04-2003)
Commento su Luca 24, 13-35
Questo episodio è una pagina esemplare per mostrarci come il Signore risorto è presente ancora oggi nella nostra vita di credenti e come possiamo incontrarlo. I due viandanti sono figura della Chiesa. Essa cambia cuore, volto e cammino quando incontra il suo Signore nella Parola e nel Pane. Centro del racconto è il Cristo morto e risorto davanti al qua ...
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    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 03-04-2002)

Dalla Parola del giorno Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Ed ecco si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista. Ed essi si dissero l'un l'altro: "Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?" Co ...
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    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 26-04-2000)

Dalla Parola del giorno Pietro e Giovanni salivano al tempio (...) Qui veniva portato un uomo storpio fin dalla nascita (...). Chiese loro l'elemosina. Allora Pietro fissò lo sguardo su di lui insieme a Giovanni e disse: "Guarda verso di noi". Egli si voltò verso di loro aspettando di ricevere qualcosa. Ma Pietro disse: "Non ho né oro né argento, ma que ...
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