LA CHIESA

      


> e-mail    > chi siamo    > scripts e banners   > newsletters    > translate ita>eng

LITURGIA
> 7 Aprile 2024 <
Venerdì 5 Aprile 2024

Sabato 6 Aprile 2024

Domenica 7 Aprile 2024

Lunedì 8 Aprile 2024

Martedì 9 Aprile 2024

Mercoledì 10 Aprile 2024

Giovedì 11 Aprile 2024

Venerdì 12 Aprile 2024

Sabato 13 Aprile 2024

Domenica 14 Aprile 2024

Newsletter
Per ricevere la Liturgia del giorno inserisci la tua mail:

Cerca nella BIBBIA
Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:







  II DOMENICA DI PASQUA o della Divina Misericordia (ANNO B) > Vai direttamente alle OMELIE 
Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: II DOMENICA DI PASQUA o della Divina Misericordia (ANNO B)
BP020 ;

I profeti chiamarono il Messia “principe della pace” (Is 9,5); affermarono che una pace senza fine avrebbe caratterizzato il suo regno (Is 9,6; 11,6). In occasione della nascita di Cristo, gli angeli del cielo proclamarono la pace sulla terra agli uomini di buona volontà (Lc 2,14). Gesù stesso dice: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo” (Gv 14,27).
Sul monte degli Ulivi, contemplando la maestà di Gerusalemme, Gesù, con le lacrime agli occhi e con il cuore gonfio, rimproverò il suo popolo: “Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, la via della pace!” (Lc 19,42). La pace è il dono apportato dal Redentore. Egli ci ha procurato questo dono per mezzo della sua sofferenza e del suo sacrificio, della sua morte e della sua risurrezione. San Paolo afferma: “Ora invece, in Cristo Gesù, voi che un tempo eravate lontani siete diventati vicini grazie al sangue di Cristo. Egli infatti è la nostra pace, colui che ha fatto dei due un popolo solo, abbattendo il muro di separazione che era frammezzo, cioè l’inimicizia” (Ef 2,13-14). Quando, risuscitato dai morti, si mostrò agli apostoli, Gesù offrì loro innanzi tutto la pace, prezioso dono del riscatto. Quando si mostrò a loro, disse ai suoi discepoli: “Pace a voi!”. Vedendoli spaventati e sperduti, li rassicurò dicendo loro che era proprio lui, risuscitato dai morti, e ripeté loro: “Pace a voi!”. Gesù ha voluto fare questo dono prezioso del riscatto - la pace - e l’ha fatto, non solo agli apostoli, ma anche a tutti quelli che credevano e avrebbero creduto in lui. È per questo che mandò gli apostoli a proclamare il Vangelo della redenzione in tutti i paesi del mondo, dando loro il potere di portare la pace dell’anima per mezzo dei sacramenti del battesimo e del pentimento, per mezzo dell’assoluzione dai peccati. Inoltre, in quell’occasione, Cristo soffiò sugli apostoli e disse loro: “Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete, i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi” (Gv 20,21-23).
E il salmo ci rassicura: “Grande pace per chi ama la tua legge” (Sal 119,165).

Scarica il foglietto della Messa >
Scarica le Letture del Lezionario >
Scarica il Salmo Responsoriale Cantato >
Ricevi la Liturgia via mail >
Leggi la sua scheda su Santiebeati.it >
Condividi questa Liturgia su > Facebook
Ascolta il Vangelo >

Antifona d'ingresso
Come bambini appena nati
desiderate il genuino latte spirituale:
vi farà crescere verso la salvezza. Alleluia. (Cf. 1Pt2,2)

Oppure:
Entrate nella gioia e nella gloria e rendete grazie a Dio,
che vi ha chiamato al regno dei cieli. Alleluia. (Cf. 4 Esd 2, 36-37 Volg.)

Si dice il Gloria.


Colletta
Dio di eterna misericordia,
che ogni anno nella festa di Pasqua
ravvivi la fede del tuo popolo santo,
accresci in noi la grazia che ci hai donato,
perché tutti comprendiamo l’inestimabile ricchezza
del Battesimo che ci ha purificati,
dello Spirito che ci ha rigenerati,
del Sangue che ci ha redenti.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

Oppure (Anno B):
O Padre, che in questo giorno santo
ci fai vivere la Pasqua del tuo Figlio,
fa’ di noi un cuore solo e un’anima sola,
perché lo riconosciamo presente in mezzo a noi
e lo testimoniamo vivente nel mondo.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

 
>

Prima lettura

 

At 4,32-35
Un cuore solo e un’anima sola.

Dagli Atti degli Apostoli

La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un’anima sola e nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune.
Con grande forza gli apostoli davano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù e tutti godevano di grande favore.
Nessuno infatti tra loro era bisognoso, perché quanti possedevano campi o case li vendevano, portavano il ricavato di ciò che era stato venduto e lo deponevano ai piedi degli apostoli; poi veniva distribuito a ciascuno secondo il suo bisogno.

Parola di Dio

>

Salmo responsoriale

Sal 117

Rendete grazie al Signore perché è buono: il suo amore è per sempre.

Dica Israele:
«Il suo amore è per sempre».
Dica la casa di Aronne:
«Il suo amore è per sempre».
Dicano quelli che temono il Signore:
«Il suo amore è per sempre».

La destra del Signore si è innalzata,
la destra del Signore ha fatto prodezze.
Non morirò, ma resterò in vita
e annuncerò le opere del Signore.
Il Signore mi ha castigato duramente,
ma non mi ha consegnato alla morte.

La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.
Questo è il giorno che ha fatto il Signore:
rallegriamoci in esso ed esultiamo!

>

Seconda lettura

1Gv 5,1-6
Chiunque è stato generato da Dio vince il mondo.

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo

Carissimi, chiunque crede che Gesù è il Cristo, è stato generato da Dio; e chi ama colui che ha generato, ama anche chi da lui è stato generato.
In questo conosciamo di amare i figli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti. In questo infatti consiste l’amore di Dio, nell’osservare i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi.
Chiunque è stato generato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede.
E chi è che vince il mondo se non chi crede che Gesù è il Figlio di Dio? Egli è colui che è venuto con acqua e sangue, Gesù Cristo; non con l’acqua soltanto, ma con l’acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito che dà testimonianza, perché lo Spirito è la verità.

Parola di Dio

Sequenza
[Facoltativa]

Alla vittima pasquale,
s’innalzi oggi il sacrificio di lode.
L’Agnello ha redento il suo gregge,
l’Innocente ha riconciliato
noi peccatori col Padre.

Morte e Vita si sono affrontate
in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto;
ma ora, vivo, trionfa.

«Raccontaci, Maria:
che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente,
la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni,
il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto:
precede i suoi in Galilea».

Sì, ne siamo certi:
Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso,
abbi pietà di noi.

Canto al Vangelo (Gv 20,29)
Alleluia, alleluia.
Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto;
beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!
Alleluia.

>

Vangelo

Condividi il Vangelo su >   Facebook Ascolta il Vangelo >    

Gv 20,19-31
Otto giorni dopo venne Gesù.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Come la prima comunità cristiana, anche noi riuniti per celebrare l'Eucaristia invochiamo il Signore ricco di misericordia.
Preghiamo insieme dicendo: Ascolta, Signore, il tuo popolo.

1. Per la Chiesa sparsa nel mondo, perché nella diversità di culture e di lingue ritrovi la sua unità attorno al Vangelo e all'unico comandamento dell'amore, preghiamo.
2. Per le persone che si impegnano per costruire una società basata sulla giustizia, sulla solidarietà e sul rispetto dei più deboli, perché sentano la forza della fede come sostegno nei loro sforzi quotidiani, preghiamo.
3. Per tutti coloro che a causa di un dolore o di una sofferenza hanno smarrito la propria fede, perché sentano la forza della preghiera delle comunità cristiane al loro fianco che li guida alla riscoperta del volto di Cristo risorto, preghiamo.
4. Per coloro che si trovano in ristrettezza economica, perché trovino nella società persone capaci di pensare strategie nuove, capaci di superare la crisi nella condivisione e nella solidarietà, preghiamo.
5. Per tutti coloro che partecipano a questa Eucaristia, perché, passati attraverso il mistero della Pasqua, riconosciamo la presenza del Signore risorto nella nostra comunità radunata nel giorno del Signore, preghiamo.

Signore Gesù, morto e risorto per la nostra salvezza, ascolta la preghiera della tua Chiesa e manifesta ancora a tutti i prodigi del tuo amore. Tu, che vivi e regni nei secoli dei secoli.

Preghiera sulle offerte
Accogli, o Signore, i doni del tuo popolo
[e di questi nuovi battezzati]:
tu che ci hai chiamati alla fede e rigenerati nel Battesimo,
guidaci alla beatitudine eterna.
Per Cristo nostro Signore.


PREFAZIO PASQUALE I
Il mistero pasquale

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore,
e soprattutto esaltarti in questo giorno
nella quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
È lui il vero Agnello
che ha tolto i peccati del mondo,
è lui che morendo ha distrutto la morte
e risorgendo ha ridato a noi la vita.
Per questo mistero,
nella pienezza della gioia pasquale,
l'umanità esulta su tutta la terra
e le schiere degli angeli e dei santi
cantano senza fine l'inno della tua gloria: Santo, ...

Nel Canone Romano, si dice il Communicantes proprio e l’Hanc ígitur propri.
Nelle Preghiere eucaristiche II e III si fa il ricordo proprio della Pasqua e dei neo-battezzati.


Antifona alla comunione
Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani;
tendi la tua mano e mettila nel mio fianco,
e non essere incredulo, ma credente! Alleluia. (Gv 20,27)


Preghiera dopo la comunione
Dio onnipotente, la forza del sacramento pasquale
che abbiamo ricevuto sia sempre operante nei nostri cuori.
Per Cristo nostro Signore.

Benedizione solenne
In questo santo giorno di Pasqua,
Dio onnipotente vi benedica
e, nella sua misericordia,
vi difenda da ogni insidia del peccato. R. Amen.

Dio che vi rinnova per la vita eterna,
nella risurrezione del suo Figlio unigenito,
vi conceda il premio dell’immortalità futura. R. Amen.

Voi, che dopo i giorni della passione del Signore
celebrate nella gioia la festa di Pasqua,
possiate giungere con animo esultante alla festa senza fine. R. Amen.

E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio e Spirito Santo,
discenda su di voi e con voi rimanga sempre. R. Amen.

Nel congedare l’assemblea, si canta o si dice:

Andate in pace. Alleluia, alleluia.

Oppure:
La Messa è finita: andate in pace. Alleluia, alleluia.

Oppure:
Portate a tutti la gioia del Signore risorto.
Andate in pace. Alleluia, alleluia.

R. Rendiamo grazie a Dio. Alleluia, alleluia.



O M E L I E
a cura di
Qumran2.net


    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 07-04-2024)
Commento su Gv 20, 19-31
Come vivere questa Parola? I discepoli nel cenacolo, a porte chiuse, paurosi e con il cuore pieno di tristezza per la morte del maestro. Gesù li trova completamente impreparati alla sua venuta. Come noi, spesso, nel nostro quotidiano, lo chiudiamo fuori dalla nostra vita e dalle nostre relazioni, increduli o incapaci di vivere alla luce della buona notizia ...
(continua)

 
    don Lucio D'Abbraccio       (Omelia del 07-04-2024)
Mio Signore e mio Dio!
Gesù di Nazaret, il Crocifisso, è risuscitato dai morti il terzo giorno, secondo le Scritture. Nel Vangelo della veglia pasquale abbiamo ascoltato l'evangelista Marco, il quale scrive che «passato il sabato, Maria di Magdala, Maria madre di Giacomo e Salome compararono oli aromatici per andarlo a ungerlo. Di buon mattino, il primo giorno della settimana, ...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 07-04-2024)
Credere per provare
Sulla resurrezione ci sono criteri di attendibilità che vanno valutati e considerati. Forse non per convincere chi non vi crede che essa sia stato un evento reale, ma almeno per dimostrare che la nostra fede nel Signore Risorto non è difforme o contrastante dalla ragione e dalle facoltà intellettive. Che motivo avrebbero avuto gli apostoli di Gesù e i l ...
(continua)

 
    Missionari della Via       (Omelia del 07-04-2024)

Il Vangelo di questa domenica ci consegna la manifestazione del Risorto nella prospettiva di Giovanni. Vediamo tre piccoli passaggi. Gli effetti del Risorto. La domenica sera di Pasqua, mentre i discepoli erano chiusi nel cenacolo per paura dei Giudei, «venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: "Pace a voi!"». La loro paura è vinta dalla Sua presenza, p ...
(continua)

 
    Missionari della Via       (Omelia del 07-04-2024)
Misericordia che guarisce
...
(continua)

 
    padre Antonio Rungi       (Omelia del 07-04-2024)
Dalla misericordia divina al perdono fraterno
Celebriamo oggi l'ottava di Pasqua, la Domenica in Albis o della Divina Misericordia. Durante l'ottava di Pasqua abbiamo contemplato il mistero della risurrezione di Gesù. Il vangelo di questa domenica riguarda proprio la prima apparizione di Gesù agli apostoli nel giorno stesso di Pasqua al termine della giornata della sua resurrezione. In questa prima ap ...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 07-04-2024)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di Francesco Botta In questa seconda domenica di Pasqua, la Parola di Dio ci mette in cammino con il Risorto. Non sempre è facile riconoscere la sua presenza viva in mezzo a noi; tante volte ce ne accorgiamo dopo, ma lui desidera esserci e farci sperimentare la sua vicinanza nelle strade della nostra vita. Di front ...
(continua)

 
    Omelie.org (bambini)       (Omelia del 07-04-2024)

Bambini carissimi, or ora abbiamo ascoltato il vangelo di Giovanni che ci dice che Gesù risorto appare agli undici apostoli. Vi ricordate quale parola pronuncia per prima? "Pace", non solo" pace", ma "pace a voi". Poi ripete di nuovo: "Pace a voi. Come il Padre ha mandato me così io mando voi" e aggiunge: "Ricevete lo Spirito Santo. A coloro cui perdone ...
(continua)

 
    padre Maurizio De Sanctis       (Omelia del 07-04-2024)
Amore + Perdono: Misericordia
...
(continua)

 
    don Domenico Bruno       (Omelia del 07-04-2024)
Gesù porta pace
Visita www.annunciatedaitetti.it La nostra missione continua con altri formati anche su: Instagram Facebook Telegram dove troverai anteprime e contenuti esclusivi. Abbiamo anche una WebTv Ascolta tutti i nostri podcast e gli altri progetti: clicca qui  Per ascoltare il commento qui sotto, clicca play! SE QUESTO SERVIZIO AL VANGELO CREDI SIA ...
(continua)

 
    don Alberto Brignoli       (Omelia del 07-04-2024)
Nel dubbio, io credo...
"Nel dubbio, lo faccio, poi si vedrà": è una delle affermazioni più comuni, nel nostro quotidiano parlare. Quando non siamo sicuri di cosa sia bene fare o non fare, preferiamo scegliere di fare qualcosa, anche se magari non è corretto, e poi nel caso lo aggiusteremo. Non è un atteggiamento errato: meglio sbagliare facendo qualcosa che starsene inerti pe ...
(continua)

 
    IlCenacoloWebTv       (Omelia del 07-04-2024)
II Domenica di Pasqua - Anno B - Commento al Vangelo - Gv 20,19-31
segui la WebTv o iscriviti al MONASTERO INVISIBILE su www.ilcenacolowebtv.it ...
(continua)

 
    don Roberto Rossi       (Omelia del 07-04-2024)
Beati coloro che credono
...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 07-04-2024)
Beato me
Metti qui il tuo dito Guarda le mie mani Tendi la tua mani Mettila nel mio fianco. È perentorio il Risorto, con Tommaso. Non discute. Sorride, mentre parla. È venuto apposta per lui, otto giorni dopo la sua resurrezione. Non era presente, Tommaso, in quella sera piena di meraviglia. Non era con gli altri quando il loro Maestro era apparso dal nulla ...
(continua)

 
    Agenzia SIR       (Omelia del 07-04-2024)

Siate Misericordiosi come il Padre vostro In questa seconda domenica di Pasqua anche noi, come Tommaso, abbiamo bisogno in questo momento di vedere per credere. Ma la migliore evidenza della fede è il cuore che ama e che si rende disponibile all'incontro. Tommaso viene a sapere dai suoi fratelli che Gesù è risorto ma ha bisogno di toccare, di vedere, d ...
(continua)

 
    fr. Massimo Rossi       (Omelia del 07-04-2024)
Commento su Giovanni 20,19-31
Celebriamo oggi la domenica "in albis deponendis", il giorno festivo in cui, ai primordi della Chiesa, i neofiti, battezzati otto giorni prima, la notte di Pasqua, deponevano la veste bianca che avevano rivestito uscendo dall'acqua del fonte battesimale. Personalmente non condivido la decisione di cambiare il titolo della solennità odierna con "Domenica ...
(continua)

 
    diac. Vito Calella       (Omelia del 07-04-2024)
Cristo nostra pace è il Cristo della nostra fede
L'annuncio di pace del Cristo risuscitato risuona forte in un contesto di guerre Le orribili scende delle guerre in atto nel mondo, con poche speranze di un immediato "cessare il fuoco", amplificano l'annuncio del Cristo risuscitato, ripetuto tre volte nel vangelo di questa seconda domenica di Pasqua: «La pace sia con voi» (Gv 20,19.21.26). Gesù stesso ...
(continua)

 
    don Marco Scandelli       (Omelia del 07-04-2024)
#2minutiDiVangelo Giovanni 20,19-31: Domenica in Albis. Pieni di dubbi, ma attaccati alla Chiesa!
2minutiDiVangelo Domenica in Albis. Pieni di dubbi, ma attaccati alla Chiesa! Commento al Vangelo - Omelia a cura di don Marco Scandelli Gv 20,19-31 Oggi è la domenica in albis o della Divina misericordia e la Chiesa ci propone il testo di Giovanni 20, versetti 19-31. In essi sono narrate due apparizioni di Gesù a distanza di otto giorni: la pr ...
(continua)

 
    don Roberto Seregni       (Omelia del 07-04-2024)
Pace a voi!
Gesù non smette mai di sorprendere. I discepoli lo hanno abbandonato, tradito e rinnegato, ma Lui li va cercare e si presenta in mezzo a loro. Risorto. Vivo. Bellissimo. Sulle sue labbra nemmeno una parola di rimprovero o di delusione: il Risorto annuncia la pace e soffia su di loro lo Spirito Santo. Che bello credere in un Dio che annuncia la pace e non l ...
(continua)

 
    Frati Minori Cappuccini       (Omelia del 07-04-2024)
Commento su Giovanni 20,19-31
...
(continua)

 
    padre Paul Devreux       (Omelia del 07-04-2024)
Commento su Giovanni 20,19-31
La sera di quel giorno, il primo della settimana, (stiamo parlando della sera della Domenica di Pasqua) mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Notiamo che Gesù non appare, ma sta in mezzo, come oggi sta in mezzo a noi, e il frutto immediato di q ...
(continua)

 
    don Gianfranco Calabrese       (Omelia del 07-04-2024)
Video commento su Giovanni 20,19-31
...
(continua)

 
    don Alfonso Giorgio Liguori       (Omelia del 07-04-2024)
Mio Signore e mio Dio!
LA GIOIA DEL VANGELO ...
(continua)

 
    don Roberto Fiscer       (Omelia del 07-04-2024)
#StradeDorate - Commento su Giovanni 20,19-31
...
(continua)

 
    don Fabio Rosini       (Omelia del 07-04-2024)
Commento al Vangelo del 7 aprile 2024
...
(continua)

 
    Giancarlo Airaghi       (Omelia del 07-04-2024)
Domenica 7 aprile 2024 - Tommaso
...
(continua)

 
    don Antonino Sgrò       (Omelia del 07-04-2024)
Beato chi va oltre il vedere e il toccare
Chi di noi ha provato almeno una volta la sensazione di essere tagliato fuori da qualcosa di importante, di essere mancato ad un evento che potrebbe non ripetersi più, forse è in grado di capire i sentimenti di Tommaso, che invece di esultare alla notizia del trionfo della vita, «abbiamo visto il Signore!», non si lascia coinvolgere in una gioia che ti c ...
(continua)

 
    Diocesi di Vicenza       (Omelia del 07-04-2024)
La Parola - Commento al Vangelo di Giovanni(Gv 20,19-31)
...
(continua)

 
    don Claudio Luigi Fasulo       (Omelia del 07-04-2024)
Dopo ogni croce c'è una resurrezione
...
(continua)

 
    don Giampaolo Centofanti       (Omelia del 07-04-2024)

I discepoli di allora sono persone normali non energumeni: hanno visto da vicino Gesù, segni e miracoli ma ancora non comprendono, sono intimoriti. È Gesù che gradualmente si manifesta a loro con amore, comprensione: pace e perdono, ecco come viene nello Spirito. Non dobbiamo fare chissà che cosa, non vengono da Dio i sensi di colpa. Da lui vengono seren ...
(continua)

 
    don Michele Cerutti       (Omelia del 07-04-2024)
Dubbi per crescere nell' amore con Dio
Addentriamoci nel brano evangelico possiamo sicuramente affermare che i personaggi del Vangelo diventano il nostro specchio. Nella domenica delle Palme ci potevamo riconoscere negli stessi gerosolomitani che in un primo momento inneggiavano a Gesù all'ingresso di Gerusalemme per poi chiederne con forza la crocifissione. Nell'Ultima Cena tutti potevamo ess ...
(continua)

 
    padre Ezio Lorenzo Bono       (Omelia del 07-04-2024)
Intelligenza artificiale e fede
I Qualche giorno fa al Dicastero dove lavoro, ci è stato proposto un interessante seminario di formazione sul tema dell'Intelligenza Artificiale e Educazione. Dopo aver ascoltati i bravi oratori di alcune università americane e dell'Università Cattolica di Milano che avevano sottolineato alcune criticità a riguardo dell'Intelligenza artificiale applicat ...
(continua)

 
    padre Fernando Armellini       (Omelia del 07-04-2024)
Video commento su Gv 20,19-31
...
(continua)

 
    don Nicola Salsa       (Omelia del 07-04-2024)
Se non vedo anch' io non credo (Gv 20,19-31)
...
(continua)

 
    Paolo De Martino       (Omelia del 07-04-2024)
Il Risorto viene in cerca di te
I vangeli di queste domeniche si pongono una grande domanda: Come possiamo incontrare il Risorto?". Dove e in che modo? Dal mattino di Pasqua si passa alla sera di quello stesso giorno. Solo Giovanni racconta che Gesù apparve in mezzo ai suoi entrando a porte chiuse (kleio=sprangare con una sbarra). I discepoli, nonostante la notizia sconvolgente dell'ang ...
(continua)

 
    Bella prof! - don Gianmario Pagano       (Omelia del 11-04-2021)
Tommaso: l'apostolo che ha creduto di più
...
(continua)

 
    CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)       (Omelia del 11-04-2021)
Commento su At 4,32-35; Sal 117; 1Gv 5,1-6; Gv 20,19-31
Leggendo le letture di oggi ho avuto un pensiero un po' presuntuoso ma ispirato dall'attenzione al loro significato: io invertirei l'ordine con il quale sono lette nella celebrazione liturgica!! Ciò non per spirito di ribellione o di bastiancontrarismo ma perché mi pare che dal testo del Vangelo di Giovanni scaturisca la ragione e il significato degli alt ...
(continua)

 
    don Giovanni Berti       (Omelia del 11-04-2021)
E Se Avessimo Torto?
Clicca qui per la vignetta della settimana. Uno dei miei autori di fumetti preferito è Charles Schulz, inventore dei Peanuts. Ho ritrovato in rete una striscia nella quale Snoopy sta scrivendo un libro di teologia e Charlie Brown gli chiede se ha pensato ad un buon titolo. Snoopy quindi pensa il titolo perfetto e scrive "Vi è mai venuto in mente che pot ...
(continua)

 
    don Claudio Doglio       (Omelia del 11-04-2021)
Video commento a Gv 20,19-31
...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 11-04-2021)
Video commento a Gv 20,19-31
...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 11-04-2021)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di padre Gianmarco Paris La sera di Pasqua i discepoli si trovavano insieme, in un luogo chiuso. Si erano dispersi dopo l'arresto di Gesù. Che cosa li ha spinti a ritrovarsi di nuovo insieme? Forse nel luogo dove avevano cenato per l'ultima volta con il maestro? Probabilmente è stata la notizia straordinaria che M ...
(continua)

 
    Omelie.org (bambini)       (Omelia del 11-04-2021)

Buona domenica ragazzi! Se qualcuno oggi entrando in chiesa ci dicesse: "è finita la pandemia! Non c'è più il covid! Siamo tutti liberi!" Non sarebbe davvero una bella notizia? Molte persone riacquisterebbero gioia: Tutti vivremmo un senso di liberazione vera e propria. Insomma una gioia immensa per tutti. Ma pur essendo una bella notizia, qualcuno potr ...
(continua)

 
    frate Attilio Gueli       (Omelia del 11-04-2021)
L'indulgenza della Misericordia
...
(continua)

 
    don Lucio D'Abbraccio       (Omelia del 11-04-2021)
Crediamo davvero in Dio?
In questa seconda Domenica di Pasqua, detta Domenica della Divina Misericordia, il Vangelo ci narra di due apparizioni di Cristo avvenute tutte e due nel cenacolo. Nella prima non era presente l'apostolo Tommaso. Quando gli altri gli narrano l'accaduto, egli se ne uscì con la ben nota dichiarazione: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non met ...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 11-04-2021)
Fedeltà al dono dello Spirito
Il libro degli Atti degli Apostoli, che ci verrà ancora proposto in queste settimane, ci parla di una comunità cristiana ormai padrona di sé, cosciente della sua origine, del suo scopo e del suo obiettivo. Così manifesta di essere attraverso la sua missione e la sua organizzazione interna, che denotano in essa il contrassegno dello Spirito del Risorto. L ...
(continua)

 
    don Alberto Brignoli       (Omelia del 11-04-2021)
"Senza ombra di dubbio!”
Dialoghi tra un prete qualsiasi e un cristiano qualsiasi, in una qualsiasi parrocchia di una parte qualsiasi del mondo (di proposito dico "qualsiasi" e non "qualunque", per evitare di essere tacciato di "qualunquismo"), in un'epoca qualsiasi, preferibilmente contemporanea: "Don... ho perso la fede, o comunque la sto perdendo". "Ah, sì? Mi spiace... e come ...
(continua)

 
    don Roberto Rossi       (Omelia del 11-04-2021)
Le ferite e la fede
A volte capita, quando vado in visita alle famiglie per la benedizione, che viene ad aprire qualche ragazzo e dice "sono ateo, non sono credente..." Lo guardo con tenerezza, dialoghiamo un po' e mi trovo a riflettere "questo ragazzo ha ricevuto la cresima da pochi anni, forse nella crisi dell'adolescenza, forse risucchiato dal gruppo degli amici, forse perch ...
(continua)

 
    don Domenico Bruno       (Omelia del 11-04-2021)
Non toccare per credere a Gesù
I discepoli erano inquieti perché la persona nella quale avevano riposto le loro speranze era morta. Sentivano come se colui per il quale avevano "perso" tre anni della loro vita li avesse delusi. Non riuscivano a trovare pace; ma proprio quando stavano per rassegnarsi sopraggiungeva qualcuno che diceva di aver visto Gesù risorto. Punto e daccapo: tormento ...
(continua)

 
    don Mario Simula       (Omelia del 11-04-2021)
Cercatore di senso e di prove
Sento molto vicino e amico Tommaso il "non credente" di Pasqua. E' il fratello col quale condivido la ricerca faticosa e quotidiana di chi vuole dare senso alla propria esistenza, partendo dal misterioso enigma della "tomba vuota". Assieme a lui mi sembra di essere sempre "un credente della soglia", che ha paura di entrare nel buio di quel sepolcro. La mi ...
(continua)

 
    don Marco Scandelli       (Omelia del 11-04-2021)
#2minutiDiVangelo - 2 Domenica di Pasqua - Nessun male può essere più forte di Gesù
Commento al Vangelo della 2 Domenica di Pasqua - a cura di don Marco Scandelli #2minutiDiVangelo ---- Gv 20 19-31 ---- Gesù sapeva fin dall'inizio qual era l'unico modo per convincere Tommaso: prendere sul serio la sua incredulità e accompagnarlo in modo naturale alla fede. Anzitutto fa capire a Tommaso che per vedere Gesù bisogna rimanere nell ...
(continua)

 
    IlCenacoloWebTv       (Omelia del 11-04-2021)
Lectio Divina - II Domenica di Pasqua - Anno B
...
(continua)

 
    don Roberto Rossi       (Omelia del 11-04-2021)
Credenti oggi
...
(continua)

 
    Agenzia SIR       (Omelia del 11-04-2021)

"Tutto quanto esiste è racchiuso nelle profondità della mia Misericordia più di quanto lo sia un infante nel grembo della madre". Sono parole rivolte da Gesù alla mistica polacca Faustina Kowalska. Egli afferma che nella nostra vita tutto ciò che ci circonda, il lavoro, la famiglia, gli affetti, la salute, il futuro, tutto è racchiuso nel suo amore Mis ...
(continua)

 
    fr. Massimo Rossi       (Omelia del 11-04-2021)
Commento su Giovanni 20,19-31
Il mistero della risurrezione ci accompagnerà per tutto il tempo pasquale. Oggi, Domenica "in albis" e, come la ribattezzò S.Giovanni Paolo II, domenica della "Divina Misericordia", ci misuriamo con una famosa pagina del Vangelo di Giovanni. Già lo sappiamo, il quarto Evangelista sviluppa una teologia dei misteri gloriosi, tutta sua... Per il discepol ...
(continua)

 
    don Fabio Rosini       (Omelia del 11-04-2021)
Commento al Vangelo del 11 aprile
...
(continua)

 
    Michele Antonio Corona       (Omelia del 11-04-2021)
Il vangelo fa nuove tutte le cose
Non raramente con rammarico constatiamo il passare del tempo, l'invadenza delle rughe, l'assalto di dolori muscolari e ossei, la precoce imbiancatura dei nostri capelli e la perdita progressiva di smalto nei movimenti, nei ritmi e nelle attività. Stiamo invecchiando è l'affermazione sconsolata che pronunciamo con profonda nostalgia. Lo scorrere inesorabi ...
(continua)

 
    Frati Minori Cappuccini       (Omelia del 11-04-2021)
Commento su Giovanni 20,19-31
...
(continua)

 
    padre Antonio Rungi       (Omelia del 11-04-2021)
Il risorto e gli apostoli paurosi e dubbiosi
Nella seconda domenica di pasqua chiamata in albis o della divina misericordia, il testo del vangelo, che abbiamo appena ascoltato, ci presenta le prime apparizioni di Gesù al gruppo degli apostoli. Apparizioni indicative della presenza costante e vigilante del Signore risorto in mezzo agli apostoli e a fianco alla chiesa nascente, che sulla risurrezione f ...
(continua)

 
    mons. Erio Castellucci diocesi di Modena-Nonantola       (Omelia del 11-04-2021)
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa
...
(continua)

 
    Missionari della Via       (Omelia del 11-04-2021)
Dalla colpa al perdono
...
(continua)

 
    Missionari della Via       (Omelia del 11-04-2021)

Questa seconda domenica di Pasqua ci aiuta a cogliere i frutti della Pasqua del Signore: il dono dello Spirito alla Chiesa, la remissione dei peccati e la presenza del Risorto in mezzo a noi, specie nell'assemblea liturgica domenicale. Il Risorto entra a porte chiuse e va quasi a "stanare" i discepoli rinchiusi nella paura e donando loro la pace. Lui è la f ...
(continua)

 
    padre Paul Devreux       (Omelia del 11-04-2021)

Tommaso mi è simpatico, perché è l'unico che non ha paura di uscire e perché è spontaneo. Passa per quello che non ha creduto senza vedere, ma in realtà, nessuno ha creduto senza prima aver visto. In fondo Tommaso è quello che ci dice che per credere, ho bisogno di un'esperienza personale. Il segno che ho fatto un'esperienza è che cambia non solo la ...
(continua)

 
    don Michele Cerutti       (Omelia del 11-04-2021)
Commento su Giovanni 20,19-31
Mi rendo sempre più conto, ogni qualvolta che celebriamo la Pasqua, che la Chiesa da duemila anni ci esorta con una bella predicazione a vivere da Risorti e lo fa avvalendosi anche di una profonda produzione di documenti che sicuramente con il passare del tempo cresce sempre di più. Non voglio affermare che questo non sia importante, ma che aumenta, nel c ...
(continua)

 
    don Roberto Seregni       (Omelia del 11-04-2021)
Mio Signore e mio Dio
Gesù non smette mai di sorprendere. I discepoli lo hanno abbandonato, tradito e rinnegato, ma Lui li va cercare e si presenta in mezzo a loro. Risorto. Vivo. Bellissimo. Sulle sue labbra nemmeno una parola di rimprovero o di delusione, il Risorto annuncia la pace, soffia su di loro lo Spirito Santo e, nonostante ne abbiano fatte di tutti colori, li invia i ...
(continua)

 
    don Gaetano Luca (Amore)       (Omelia del 11-04-2021)

...
(continua)

 
    diac. Vito Calella       (Omelia del 11-04-2021)
Le quattro nascite della nostra fede
Siamo nati una sola volta, essendo stati sospinti fuori da quell'utero materno che ci ha custoditi per nove mesi. All'uscire siamo stati bagnati dall'acqua e dal sangue delle doglie del parto della nostra cara mamma. È stata un'esperienza indimenticabile per lei, che ci ha visti venire alla luce. Generalmente in ciascuno di noi continua a persistere nel tem ...
(continua)

 
    padre Ermes Ronchi       (Omelia del 11-04-2021)
Le ferite del Risorto, alfabeto d'amore
I discepoli erano chiusi in casa per paura. Paura dei capi dei giudei, delle guardie del tempio, della folla volubile, dei romani, di se stessi. E tuttavia Gesù viene. In quella casa dalle porte sbarrate, in quella stanza dove manca l'aria, dove non si può star bene, nonostante tutto Gesù viene. Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era ...
(continua)

 
    don Alfonso Giorgio Liguori       (Omelia del 11-04-2021)
Pace a voi!
...
(continua)

 
    mons. Roberto Brunelli       (Omelia del 11-04-2021)
Con Tommaso otto giorni dopo
Otto giorni dopo avere celebrato la risurrezione di Gesù, quindi oggi, si legge il vangelo (Giovanni 20,19-31) che riferisce quanto accadde otto giorni dopo la prima manifestazione del Risorto ai suoi apostoli. "Tommaso, uno dei Dodici, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: 'Abbiamo visto il Signore!' Ma egli disse loro: 'Se ...
(continua)

 
    Diocesi di Vicenza       (Omelia del 11-04-2021)
La Parola - Commento al Vangelo di Giovanni (Gv 20,19-31)
...
(continua)

 
    Paolo De Martino       (Omelia del 11-04-2021)
Il Risorto viene in cerca proprio di te
I vangeli di queste domeniche si pongono una grande domanda: Come possiamo incontrare il Risorto?". Dove e in che modo? Dal mattino di Pasqua si passa alla sera di quello stesso giorno. Solo Giovanni racconta che Gesù apparve in mezzo ai suoi entrando a porte chiuse (kleio=sprangare con una sbarra). I discepoli, nonostante la notizia sconvolgente dell'ang ...
(continua)

 
    don Claudio Luigi Fasulo       (Omelia del 11-04-2021)
Risorgere nella fede per risorgere nella vita
...
(continua)

 
    don Gianfranco Calabrese       (Omelia del 11-04-2021)
Video commento su Giovanni 20,19-31
...
(continua)

 
    don Nicola Salsa       (Omelia del 11-04-2021)
Se non vedo, non credo (Gv 20,19-31)
...
(continua)

 
    Agenzia SIR       (Omelia del 08-04-2018)

Il significato del mistero pasquale nel vangelo si dischiude nell'apertura di futuro in una situazione chiusa e disperata: si ricrea una comunità; si ripara e restaura un legame di fiducia. Appare un Dio più aperto al futuro che al computo dei peccati. L'annuncio della resurrezione di Gesù diventa memoria di futuro nelle vite dei discepoli e resurrezione ...
(continua)

 
    don Luciano Cantini       (Omelia del 08-04-2018)
Non ci posso credere!
Metti qui il tuo dito È con una certa violenza che il Caravaggio racconta l'episodio di Tommaso: Gesù con la destra discosta la veste dal costato e con la sinistra afferra la mano di Tommaso costringendolo a inserire il suo dito dentro la ferita aperta. Con una fisicità esasperata, Tommaso viene costretto da Gesù a infilare il dito fin sotto la pelle, ...
(continua)

 
    Sulla strada - TV2000       (Omelia del 08-04-2018)
Commento su Giovanni 20,19-31
...
(continua)

 
    don Domenico Bruno       (Omelia del 08-04-2018)
In bilico tra santi e falsi dei
Il filo sul quale cammina la fede della Chiesa (ovvero tutti noi) è molto sottile. In effetti un po' tutti abbiamo delle credenze "particolari", dei riti ai quali ci affidiamo per svariati motivi, magari per salutarci con degli amici o prima di vedere una partita, atteggiamenti pagani, superstiziosi, o presi in prestito da altre religioni. Preferiamo, ad ...
(continua)

 
    Wilma Chasseur       (Omelia del 08-04-2018)
Audio commento alla liturgia - Gv 20,19-31
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ...
(continua)

 
    don Luca Garbinetto       (Omelia del 08-04-2018)
La fede della Chiesa nel Risorto
Gesù venne e ‘stette in mezzo'. In mezzo alla comunità riunita, in mezzo alla Chiesa. Costi quel che costi: in mezzo si può essere anche di impiccio, si potrebbe rischiare di dare fastidio. Ma Gesù Risorto ci sta, e non se ne va più. Perché desidera stare con noi. Perché desidera che noi stiamo con Lui. Per sempre. Gesù sta in mezzo, e consegna i ...
(continua)

 
    don Alberto Brignoli       (Omelia del 08-04-2018)
Bigotti? Anche no...
I nostri fratelli d'Oltralpe, i Francesi, sono sempre stati notoriamente critici di fronte a ogni forma di religiosità "di massa", o a espressioni di fede puramente devozionali o identitarie, intorno alle quali, cioè, un popolo costruisce la propria cultura e tradizione. A questa popolazione e alla loro antica lingua romanza si deve un termine divenuto pop ...
(continua)

 
    don Giovanni Berti       (Omelia del 08-04-2018)
Segni di morte diventano segni di vita
Clicca qui per la vignetta della settimana. Ammetto che sono un fifone quando si tratta di malattie e di vedere persone che stanno male e con ferite. Ricordo bene quando, anni fa, andai a trovare un ragazzo ricoverato all'ospedale per un incidente. Aveva diverse fasciature, soprattutto al collo. Non mostrata nulla di particolarmente evidente, ma tra il ra ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 08-04-2018)
Video commento a Gv 20,19-31
...
(continua)

 
    don Claudio Doglio       (Omelia del 08-04-2018)
Video commento a Gv 20,19-31
...
(continua)

 
    mons. Roberto Brunelli       (Omelia del 08-04-2018)
Otto giorni dopo: la mano nel fianco
Oggi, otto giorni dopo avere celebrato la risurrezione di Gesù, si legge il vangelo (Giovanni 20,19-31) che riferisce quanto accadde otto giorni dopo la prima manifestazione del Risorto ai suoi apostoli. "Tommaso, uno dei Dodici, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevnno gli altri discepoli: 'Abbiamo visto il Signore!' Ma egli disse loro: 'Se non ve ...
(continua)

 
    diac. Vito Calella       (Omelia del 08-04-2018)
Credere come "consegna" e "conversione"
Cosa vuol dire credere? Credere è la "consegna" della nostra iniziativa umana autosufficiente all'iniziativa divina e gratuita dello Spirito Santo che abita in noi. Credere è un'esperienza di conversione, di cambiamento del nostro modo di essere e agire. Il Vangelo di Giovanni di questa domenica di Pasqua mette in evidenza la figura di Tommaso e l'esper ...
(continua)

 
    don Fabio Rosini       (Omelia del 08-04-2018)
Audio commento al Vangelo del 8 aprile 2018
...
(continua)

 
    IlCenacoloWebTv       (Omelia del 08-04-2018)
Video commento - II Domenica di Pasqua - Anno B
Un ulteriore commento alla Parola di Dio domenicale: http://annunciatedaitetti.blogspot.it ...
(continua)

 
    padre Antonio Rungi       (Omelia del 08-04-2018)
Perdono, riconciliazione e carità: questa è la Domenica della Divina Misericordia
Come è noto, San Giovanni Paolo II, Papa, ha dedicato la Domenica in Albis, ottava di Pasqua, alla Divina Misericordia. Ed oggi noi celebriamo questa speciale Domenica per ricordare a noi che il Dio in cui noi crediamo è un Dio che ci perdona, perché ci ama profondamente e non vuole che nessuno dei suoi figli vada perduto nel fuoco eterno dell'Inferno. ...
(continua)

 
    padre Ermes Ronchi       (Omelia del 08-04-2018)
Gesù non si scandalizza davanti ai dubbi di Tommaso
Otto giorni dopo venne Gesù, a porte chiuse. Mi conforta pensare che, se anche trova chiuso, Lui non se ne va, ma continua il suo assedio dolce e implacabile. Otto giorni dopo è ancora lì: l'abbandonato ritorna da quelli che sanno solo abbandonare, il tradito ritorna da quelli che lo hanno consegnato ai nemici. Venne e stette in mezzo a loro. Le sue appar ...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 08-04-2018)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di Giuseppe Di Stefano Arriviamo a questa II domenica di Pasqua dopo aver celebrato per una settimana intera il grande "giorno fatto dal Signore", in cui le labbra non possono esprimere altro che esultanza e lode. E' talmente grande e sorprendente il fatto della risurrezione di Gesù che ci vuole tempo per celebra ...
(continua)

 
    Omelie.org (bambini)       (Omelia del 08-04-2018)

Le prime parole che Gesù pronuncia ai suoi discepoli che si erano nascosti per paura di fare la stessa fine del loro Maestro, sono: "Pace a voi". Non dice: "La pace sia con voi", nel senso che augura, che spera che la pace sia con loro... cioè, non li invita a fare la pace se per caso qualcuno avesse avuto un qualcosa che non andava nei confronti di un al ...
(continua)

 
    don Roberto Fiscer       (Omelia del 08-04-2018)
#StradeDorate - Commento su Giovanni 20,19-31
...
(continua)

 
    Missionari della Via       (Omelia del 08-04-2018)

È domenica: i discepoli di Gesù, frastornati dalla passione e anche per paura di essere arrestati dai Giudei, sono rinchiusi in una stanza. Ma Gesù risorto entra a porte chiuse e dice: pace a voi. Non è solo un augurio, ma un dono: mostra le sue ferite gloriose, come fossero i suoi "trofei" e rasserena i suoi, come a dire: tranquilli, vi amo comunque e s ...
(continua)

 
    don Domenico Luciani       (Omelia del 08-04-2018)
Video commento su Gv 20,19-31
...
(continua)

 
    Diocesi di Vicenza       (Omelia del 08-04-2018)
La Parola - Commento al Vangelo di Giovanni (Gv 20,19-31)
...
(continua)

 
    Wilma Chasseur       (Omelia del 08-04-2018)
La nuova beatitudine
Oggi ci viene promessa una nuova beatitudine: quella del credere senza vedere." Beati quelli che crederanno senza aver visto". Ed è proprio quella che possiamo mettere in pratica noi del ventunesimo secolo che con gli occhi della carne, non abbiamo mai visto Gesù, né morto, né vivo né risorto. Ma crediamo che è morto, è vivo ed è risorto. E' questo l ...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 08-04-2018)
Resistenza al dubbio
La liturgia seguita a illustrarci il mistero della Pasqua e lo fa ponendo alla nostra attenzione da un lato l'organizzazione della prima comunità apostolica man mano che prosegue nella sua missione di annuncio di Gesù Risorto, dall'altro le varie apparizioni di Gesù o altro pertinente il seguito della Resurrezione. Il libro degli Atti degli Apostoli illus ...
(continua)

 
    CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)       (Omelia del 08-04-2018)
Commento su At 4,32-35; Sal 117; 1Gv 5,1-6; Gv 20,19-31
Potremmo definire questa 2a domenica come "Il problema della fede", oppure "la trasmissione della fede", e andrebbero bene tutti e due. Se si parlassi del se dubbioso di Tommaso, l'uomo di oggi, che di fronte alla notizia della risurrezione di N.S.G.C., esclama il famoso "se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi, e non metto il mio dito nel segno dei ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 08-04-2018)
Video commento a Gv 20,1-9
...
(continua)

 
    fr. Massimo Rossi       (Omelia del 08-04-2018)
Commento su Giovanni 20,19-31
Il racconto dell'apparizione del Risorto a Tommaso risente di una modalità letteraria tipica del quarto evangelista: l'utilizzo di un personaggio, come figura collettiva, per presentare cioè un atteggiamento non solo individuale, ma diffuso... L'apostolo incredulo è la personificazione del dubbio dei discepoli - oggi parliamo del dubbio dei fedeli - rigua ...
(continua)

 
    don Gianfranco Calabrese       (Omelia del 08-04-2018)
Video commento su Giovanni 20,19-31
...
(continua)

 
    Carla Sprinzeles       (Omelia del 08-04-2018)
Commento su Atti 4,32-35; Gv 20,19-31
La Pasqua, la risurrezione di Gesù è un evento storico non rappresentabile. Per noi il termine "risurrezione" si riferisce a un morto a cui è restituita la vita terrena, riferito a Gesù, è diverso. Vuole dire che egli ha vissuto la sua morte ignominiosa con una tale fiducia nella forza di amore di Dio da farla esplodere come nuovo inizio, nel momento ...
(continua)

 
    don Claudio Luigi Fasulo       (Omelia del 08-04-2018)
Audio commento a Gv 20,19-31
...
(continua)

 
    Monastero Domenicano Matris Domini       (Omelia del 12-04-2015)
Commento su 1Gv 5,1-6
Collocazione del brano In queste domeniche di Pasqua dell'anno B ci accompagna la prima lettera di Giovanni. L'autore della lettera non dichiara mai il proprio nome, ma la tradizione antica e i contenuti della lettera ci orientano verso Giovanni apostolo ed evangelista. Sono forti infatti le somiglianze con il IV vangelo. La lettera sarebbe stata scritta p ...
(continua)

 
    Wilma Chasseur       (Omelia del 12-04-2015)
Audio commento alla liturgia - Gv 20,19-31
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ...
(continua)

 
    don Claudio Doglio       (Omelia del 12-04-2015)
La nostra fede vince il mondo
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ...
(continua)

 
    mons. Gianfranco Poma       (Omelia del 12-04-2015)
Pace a voi!
Nella seconda domenica di Pasqua leggiamo il brano che conclude il Vangelo di Giovanni (Giov.20,19-31), con la dichiarazione del motivo che ha guidato l'autore nel comporre la sua opera: non intende esaurire la narrazione dei segni compiuti da Gesù ma piuttosto aprire gli occhi dei suoi lettori alla luce che ha illuminato i suoi, per vedere nel crocifisso i ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 12-04-2015)
Commento su Gv 20, 26-29
«Poi Gesù disse a Tommaso: "Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio costato; e non essere incredulo, ma credente!". Gli rispose Tommaso: "Mio Signore e mio Dio!". Gesù gli disse: "Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!"». Gv 20, 26-29 Come vivere questa Parola? I ...
(continua)

 
    don Michele Cerutti       (Omelia del 12-04-2015)

La domenica in albis (o della Divina Misericordia) è, nell'anno liturgico, la seconda domenica di Pasqua, cioè la domenica che segue tale solennità. Noi oggi viviamo questa domenica. La locuzione latina in albis (vestibus), significa nella sua traduzione letterale in bianche (vesti). Ai primi tempi della Chiesa, infatti, il battesimo era amministrato dur ...
(continua)

 
    don Nazareno Galullo (giovani)       (Omelia del 12-04-2015)
Ho poca fede come Tommaso, o ho paura come Pietro?
Se non vedo non credo! Eh si, chissà quante volte, magari senza troppo dirlo in giro, lo abbiamo pensato anche noi. Magari quando abbiamo pensato che in quella situazione ci avrebbe aiutato Dio...e invece nulla. Se vedessi qualche miracolo, probabilmente crederei. In molti la pensano così. Forse anche tu. Vorresti vedere il pane dell'Eucaristia (l'Ostia) ...
(continua)

 
    don Giovanni Berti       (Omelia del 12-04-2015)
Gesù è risorto non solo a parole
Clicca qui per la vignetta della settimana. Un amico missionario mi ha ricordato che proprio in questi giorni ricorre il trentesimo anniversario della morte nelle Filippine di un giovane missionario del PIME (pontificio istituto missione estere), Padre Tullio Favali, originario di Mantova. Padre Favale è una delle tante vittime della violenza che in vari ...
(continua)

 
    don Roberto Rossi       (Omelia del 12-04-2015)
Con grande forza davano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù
Il vangelo ci riporta due incontri fondamentali di Gesù Risorto, quando appare nel Cenacolo ai suoi apostoli la sera di Pasqua e otto giorni dopo. La sera di Pasqua: si presenta già con il suo corpo glorioso, porta e augura la pace. Ce n'è tanto bisogno nel cuore degli apostoli, sconcertarti per quanto è avvenuto; c'è sempre tanto bisogno di pace. Un ...
(continua)

 
    don Roberto Fiscer       (Omelia del 12-04-2015)
#StradeDorate - Commento su Giovanni 20,19-31
...
(continua)

 
    padre Ermes Ronchi       (Omelia del 12-04-2015)
Quelle ferite di Gesù sono l'alfabeto dell'amore
I discepoli erano chiusi in casa per paura dei Giudei. La paura è la paralisi della vita. Ciò che apre il futuro e fa ripartire la vita sono invece gli incontri. Gesù lo sa bene. I suoi sono scappati tutti, l'hanno abbandonato: che cosa di meno affidabile di quel gruppetto allo sbando? E tuttavia Gesù viene. È una comunità dove non si può stare bene ...
(continua)

 
    dom Luigi Gioia       (Omelia del 12-04-2015)
Otto giorni dopo venne Gesù
Due volte il vangelo di oggi sottolinea il fatto che i discepoli si trovavano dietro delle porte chiuse. Queste porte erano chiuse - ci viene detto - per timore dei Giudei, ma in realtà erano chiuse alla speranza. Se i discepoli avessero atteso qualcuno, se i discepoli avessero atteso Gesù, avrebbero lasciato almeno uno spiraglio aperto; avrebbero lasciato ...
(continua)

 
    don Alberto Brignoli       (Omelia del 12-04-2015)
Caro Tommaso...
Congiunzione subordinativa condizionale: la grammatica che studiavamo a scuola ci dà questa definizione di una particella tanto insignificante quanto di fondamentale importanza come la congiunzione "se". Pare proprio una sillaba da nulla, e invece - se andiamo a sviscerarla - si rivela in tutta la sua "cattiveria". Innanzitutto, è una congiunzione che fa t ...
(continua)

 
    don Domenico Luciani       (Omelia del 12-04-2015)
Video commento su Gv 20,19-31
...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 12-04-2015)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura delle Clarisse di Via Vitellia Arriviamo a questa II domenica di Pasqua dopo aver celebrato per una settimana intera il grande "giorno fatto dal Signore", in cui le labbra non possono esprimere altro che esultanza e lode. E' talmente grande e sorprendente il fatto della risurrezione di Gesù che ci vuole tempo per c ...
(continua)

 
    Omelie.org (bambini)       (Omelia del 12-04-2015)

L'evangelista Giovanni inizia oggi il vangelo con queste parole: "La sera di quel giorno, il primo della settimana". Chi di voi mi sa dire a quale giorno si riferisce? Alla domenica di Risurrezione. Giovanni dunque oggi ci sta raccontando ancora quello che è successo il giorno di Pasqua. La resurrezione di Gesù è un avvenimento così grande e fondament ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 12-04-2015)
Video commento a Gv 20,19-31
...
(continua)

 
    don Claudio Doglio       (Omelia del 12-04-2015)
Video commento a Gv 20,19-31
...
(continua)

 
    don Giorgio Zevini       (Omelia del 12-04-2015)
Video commento a Gv 20, 19-31
...
(continua)

 
    don Luciano Cantini       (Omelia del 12-04-2015)
Segni scritti e segni di oggi
Questi sono stati scritti Dalla sua esperienza personale Giovanni ha raccolto e raccontato sette segni compiuti da Gesù: il primo nelle nozze di Cana, il secondo, di cui si tiene il conto, ancora a Cana quando guarì il figlio del funzionario di Cafarnao, poi il risanamento dell'infermo lungo la piscina di Betzetà, la distribuzione dei pani e dei pesci, l ...
(continua)

 
    padre Antonio Rungi       (Omelia del 12-04-2015)
O Dio di infinita misericordia, perdonaci
La seconda domenica di Pasqua per decisione di San Giovanni Paolo II, papa, è stata indicata, da un punto di vista liturgico, della divina misericordia. Il Risorto, che appare agli apostoli, con i segni della passione, il giorno stesso della sua risurrezione, si rivolge ai suoi discepoli, ma manca Tommaso, ancora frastornati e dubbiosi, con queste consol ...
(continua)

 
    Diocesi di Vicenza       (Omelia del 12-04-2015)
La Parola - commento a Gv 20, 19-31
...
(continua)

 
    don Lello Ponticelli       (Omelia del 12-04-2015)
Prediche senza Pulpito - Gv 20,19-31
...
(continua)

 
    padre Giuseppe De Nardi       (Omelia del 12-04-2015)
Sulla Tua Parola - Gv 20,19-31
...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 12-04-2015)

...
(continua)

 
    don Marco Pratesi       (Omelia del 12-04-2015)
Ruminare i Salmi - Salmo 118,18 (II domenica di Pasqua, anno B)
CEI Il Signore mi ha castigato duramente, ma non mi ha consegnato alla morte. TILC Il Signore mi ha colpito duramente, ma non mi ha lasciato morire. 1Giovanni 5,3 In questo consiste l'amore di Dio, nell'osservare i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi. Giovanni 20,27 Gesù disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie m ...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 12-04-2015)
Provare per credere o credere per provare?
Provare per credere, diceva un vecchio slogan. Quando si è scettici su una testimonianza o su un fatto raccontato, quando non si reputano sufficienti alcuni elementi di prova o non soddisfano certi argomenti atti a convincerci di una verità che ci viene propinata, si vuole immediatamente andare a controllare e possibilmente indagare sui fatti. E occorre am ...
(continua)

 
    fr. Massimo Rossi       (Omelia del 12-04-2015)
Commento su Giovanni 20,19-31
"Pace a voi!" Dunque, il Signore risorto si fa riconoscere attraverso le sue ferite... Vi confesso che non ci avevo mai pensato granché: il Figlio di Dio avrebbe potuto manifestarsi in tutta la sua gloria, come sul monte Tabor, in occasione della trasfigurazione; ora era finalmente il Cristo, non gli mancava più nulla; il Padre lo aveva glorificato rich ...
(continua)

 
    Agenzia SIR       (Omelia del 12-04-2015)
Commento su Giovanni 20,19-31
L'incontro di Gesù risorto con Tommaso, il discepolo restio a credere nella risurrezione, sintetizza emblematicamente la complementarietà di vedere e credere. "Poiché mi hai veduto, tu hai creduto" (Gv 20, 29). Tommaso e gli altri testimoni oculari vedono e credono. Poi, in base alla loro testimonianza, credono tutti gli altri seguaci di Gesù: "Non prego ...
(continua)

 
    mons. Roberto Brunelli       (Omelia del 12-04-2015)
Una domenica e un anno sulla misericordia
Come è noto, qualche settimana fa il papa ha indetto a sorpresa un Anno Santo straordinario. Egli parla spesso dell'infinita misericordia di Dio, che tende le sue braccia a tutti e, se accoglie qualcuno con maggior calore, è proprio chi della sua misericordia ha più bisogno. L'imminente giubileo trae motivo da questo suo ripetuto richiamo: ecco perché l' ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 15-04-2012)
Commento su Giovanni 20,19-31
È possibile abbandonare i sepolcri? Riuscire, in qualche modo, a dare corpo alla speranza dell'annuncio di Gesù risorto? Sembra una storia a lieto fine: il crocefisso è risorto, il dolore è superato, lui non è più prigioniero della morte. Ma... Ci sono molte sorelle, molti fratelli, che hanno saputo dell'evento della resurrezione, che hanno udito l'an ...
(continua)

 
    dom Luigi Gioia       (Omelia del 15-04-2012)
Otto giorni dopo, venne Gesù
...
(continua)

 
    Wilma Chasseur       (Omelia del 15-04-2012)

Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ...
(continua)

 
    don Maurizio Prandi       (Omelia del 15-04-2012)
Un corpo eternamente ferito
La seconda domenica di Pasqua è nota come la "domenica di San Tommaso" perché sempre ascoltiamo questo brano di Vangelo, in cui uno dei discepoli fa questo percorso così importante e decisivo: dall'incredulità alla fede piena. Al centro della Liturgia della Parola sta ovviamente il Risorto, ma un ruolo importante e decisivo lo gioca la "comunità dei cre ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 15-04-2012)
Commento su Prima Giovanni 5,4
Chiunque è stato generato da Dio vince il mondo, e questa la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede. "Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti". 1 Gv 5,4 Come vivere questa parola? Siamo ancora in pieno clima pasquale con la festa della Divina Misericordia. Rallegriamoci per la risurrezione di Gesù che ci ha elargito l'amo ...
(continua)

 
    padre Ermes Ronchi       (Omelia del 15-04-2012)
Credere senza aver visto
E' la domenica di Tommaso e di una bea­titudine che sento mia: Beati quelli che non hanno visto eppure credono! Le al­tre le ho sentite difficili, cose per pochi co­raggiosi, per pochi affamati di immenso. Questa è una beatitudine per tutti, per chi fa fatica, per chi cerca a tentoni, per chi non ve­de, per chi ricomincia. Siamo noi quelli di cui parla ...
(continua)

 
    Marco Pedron       (Omelia del 15-04-2012)
Ferite vitali
I vangeli di queste domeniche si pongono una grande domanda: "Si può incontrare il Risorto?". E se sì, come? Dove? In che modo? A quali condizioni? Per capire questo vangelo dobbiamo considerare alcune cose. 1. Il vangelo racconta di due apparizioni: nella prima non c'è Tommaso, nella seconda sì. Tommaso è il legame di unione tra le due, ma ogni appari ...
(continua)

 
    don Giovanni Berti       (Omelia del 15-04-2012)
Fede modello IPad
Clicca qui per la vignetta della settimana Oggi tutto è touch... i computer, i telefoni, i cruscotti delle macchine, le biglietterie dei treni... Si tocca con le dita uno schermo animato, e questo "magicamente" (e soprattutto tecnologicamente) fa funzionare le cose... Sono stato qualche tempo fa nella Basilica di Sant'Antonio a Padova, e un frate, par ...
(continua)

 
    padre Sergio Tellan, OFM cap.       (Omelia del 15-04-2012)
Video commento a Gv 20, 19-31
...
(continua)

 
    don Roberto Rossi       (Omelia del 15-04-2012)
La fede nell'amore e nella misericordia
La pagina del Vangelo di san Giovanni di questa domenica è ricca di misericordia e di bontà divina. Vi si narra che Gesù, dopo la Risurrezione, visitò i suoi discepoli, varcando le porte chiuse del Cenacolo. Sant'Agostino spiega che "le porte chiuse non hanno impedito l'entrata di quel corpo in cui abitava la divinità. Colui che nascendo aveva lasciata ...
(continua)

 
    padre Paul Devreux       (Omelia del 15-04-2012)

"La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato", Quindi siamo alla domenica di risurrezione, durante la quale, dopo l'annuncio delle donne della scomparsa del corpo di Gesù all'alba, non succede nulla e i discepoli hanno tutto il tempo per farsi mille domande. Sappiamo che hanno paura dei giudei e quindi stanno nel cenacolo a porte chiuse; immagi ...
(continua)

 
    Agenzia SIR       (Omelia del 15-04-2012)
Commento su Gv 20,19-31
È il giorno della risurrezione, il primo dopo il sabato. Se quello era l'ultimo della creazione, con questo inizia la nuova storia partorita dalla Pasqua di Gesù. Una novità folgorante, che sembra contraddetta dalla povera condizione dei discepoli: in un luogo chiuso e impauriti dai giudei. Nulla, però, può impedire al Risorto di farsi presente: "Venne ...
(continua)

 
    Ileana Mortari - rito romano       (Omelia del 15-04-2012)
Rispose Tommaso: "Mio Signore e mio Dio!"
L'apostolo Tommaso è universalmente noto come emblema dell'incredulità, tanto che proprio a questa sua caratteristica pittori e scultori di ogni tempo hanno dedicato bellissime opere d'arte! E diffusissima poi è la nota espressione proverbiale "voler vedere e toccare come Tommaso". Ora, è certamente vero che - come dice S.Gregorio Magno - "a noi giov ...
(continua)

 
    don Luciano Cantini       (Omelia del 15-04-2012)
La fede nel dubbio
Mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù L'uomo è sempre in bilico tra il credere e non credere, "ogni uomo è composto di fede e di incredulità" (J.Sulivan). La fede è un cammino mai compiuto e costantemente in divenire ed i racconti evangelici ne sono la testimonianza. Il cammino dei discep ...
(continua)

 
    Gaetano Salvati       (Omelia del 15-04-2012)
Commento su Giovanni 20,19-31
La liturgia della Parola di oggi parla sempre di fede. Per comprendere il suo significato e il valore che essa assume per la nostra esistenza, è fondamentale meditare la lettura del Vangelo. San Giovanni narra che "la sera di quel giorno" (Gv 20,19), il giorno di pasqua, mentre i discepoli erano chiusi in casa per timore dei Giudei (v.19), venne Gesù e dis ...
(continua)

 
    don Alberto Brignoli       (Omelia del 15-04-2012)
Dubito, dunque credo
Non è detto che andare alla ricerca di certezze riguardo al sacro sia segno di mancanza di fede. Addirittura, oserei dire che nemmeno il dubbio, in un'esperienza credente, è sintomo di poca fede. Con tutta onesta, ho sempre provato una certa simpatia per coloro che di fronte ad una realtà così misteriosa e piena di fascino come l'Assoluto si sono posti d ...
(continua)

 
    padre Romeo Ballan       (Omelia del 15-04-2012)
I regali del Risorto: la pace, lo Spirito, il perdono, la missione
Riflessioni È significativa la cronologia che ci offre il Vangelo di Giovanni riguardo a "quel giorno, il primo della settimana" (v. 19), il giorno più importante della storia. Perché in quel giorno Cristo è risorto. Quel giorno era iniziato con l'andata di Maria di Màgdala al sepolcro "di buon mattino, quand'era ancora buio" (Gv 20,1). Nel Vangelo di ...
(continua)

 
    don Roberto Seregni       (Omelia del 15-04-2012)
Il risorto e la comunità
Il sepolcro di Cristo è vuoto, così lo hanno trovato le donne. Ma quello stesso giorno, un altro sepolcro, non conosce lo svuotamento della resurrezione. I discepoli sono lì, a porte chiuse, sprangati nella delusione e immobilizzati dalla paura. E proprio qui, nella tomba che i discepoli si sono scavati, si fa presente il Risorto. Provo ad immaginare i ...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 15-04-2012)

PRIMO COMMENTO ALLE LETTURE a cura di Mons. Remo Bonola Introduzione. Un'indispensabile pietra angolare nell'edificio della storia, scartata dai benpensanti di questo mondo, ma ricollocata al suo posto, da un esperto creatore di brevetti " Salva-fallimenti" di persone e di cose. 1. Un'indispensabile pietra angolare nell'edificio della storia umana. " ...
(continua)

 
    Omelie.org (bambini)       (Omelia del 15-04-2012)

Quanti personaggi conosciamo che, nel corso della storia, hanno fatto del bene alle persone? Quanti eroi ricordiamo per la loro bontà, intelligenza, passione, per il loro amore alla giustizia, alla verità, per la capacità di donare e di mettere in gioco tutta la loro esistenza per uno scopo importante, di grande valore? Questi personaggi ci sono di esemp ...
(continua)

 
    don Claudio Doglio       (Omelia del 15-04-2012)
Video commento a Gv 20, 19-31
...
(continua)

 
    mons. Gianfranco Poma       (Omelia del 15-04-2012)
Mio Signore e mio Dio
La Liturgia della seconda domenica di Pasqua ci propone la lettura dell'ultima parte del cap.20 del Vangelo di Giovanni (vv.19-31). Si tratta di due apparizioni di Gesù ai discepoli: la prima alla sera del "primo giorno della settimana", lo stesso della scoperta della tomba vuota, con l'assenza di Tommaso; la seconda "otto giorni dopo", con la presenza di T ...
(continua)

 
    mons. Antonio Riboldi       (Omelia del 15-04-2012)
Gesù risorto torna tra i Suoi discepoli, come oggi tra noi
Gesù, appena risorse, come era naturale, apparve ai Suoi discepoli: una notizia, la resurrezione, che sarebbe stata poi, fino alla fine dei tempi, l'unica grande Notizia, che dà senso alla nostra vita. Molte volte ci avvolge una profonda delusione o il dubbio. Vivendo una vita che è un saliscendi di incertezze e disorientamenti, siamo come gli apostoli do ...
(continua)

 
    mons. Roberto Brunelli       (Omelia del 15-04-2012)
Se non vedo, se non tocco, non credo
"Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo". Sono le parole dell'apostolo Tommaso, quando gli altri gli raccontarono del Risorto comparso in mezzo a loro: lo narra il vangelo di oggi (Giovanni 20,19-31), che continua con quanto accadde otto giorni dopo, qua ...
(continua)

 
    don Domenico Luciani       (Omelia del 15-04-2012)
Video commento a Gv 20,19-31
...
(continua)

 
    Giovani Missioitalia       (Omelia del 15-04-2012)
A porte chiuse
Contemplando ancora, in questa domenica che chiude l'ottava di Pasqua, la manifestazione del Signore Risorto, riconosciamo di avere tutti un debito di gratitudine nei confronti di Tommaso, il Gemello. È la parte incredula di ciascuno di noi, la parte che fa fatica a comprendere il senso di un Dio Crocifisso per amore, la parte che ha bisogno di fondare la f ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 15-04-2012)
Come Tommaso
È risorto! La notizia ha attraversato i secoli, è arrivato fino a noi, oggi. Milioni di uomini e donne hanno scoperto la semplice verità: è inutile cercare il crocefisso, non è qui, è risorto. Non rianimato, non vivo nella nostra memoria: Gesù di Nazareth è risorto da morte e vive in eterno. La sua tomba, preziosamente conservata a Gerusalemme, ri ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 15-04-2012)
Video commento a Gv 20, 19-31
...
(continua)

 
    Wilma Chasseur       (Omelia del 15-04-2012)
In cammino verso la gloria
Quella sera, mentre le porte erano chiuse, Gesù entrò... Come? Da dove? C'erano per caso finestre aperte? No! Non c'erano neanche quelle, perché per il corpo glorioso non esistono più porte e finestre chiuse, anzi, non esistono nemmeno più le porte e neanche i muri: Gesù entra, attraversandoli come niente fosse. Il suo corpo glorioso non è più tribut ...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 15-04-2012)
Accogliere, aderire e vivere
Seppure Tommaso viene comunemente tacciato di incredulità e di omissione di fede, non si può imputare questa colpa a lui soltanto. Anche in altri apostoli si riscontra lo stesso atteggiamento di reticenza alla notizia della Resurrezione del Signore. Maria di Magdala, non appena giunta al sepolcro, vedendo la tomba vuota e la pietra ribaltata, pensa ad un t ...
(continua)

 
    CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)       (Omelia del 15-04-2012)
Commento su Atti 4,32-35; Salmo 117; Prima Giovanni 5, 1-6; Giovanni 20, 19-31
È il giorno dopo il sabato. Gesù è appena risorto ed è apparso a Maria di Magdala che è corsa subito a dare la lieta notizia agli Apostoli. Eppure essi sono ancora increduli, la risurrezione non ha ancora sbloccato le loro paure. Le porte di casa sono sprangate, forse anche quelle del cuore. In ognuno di essi si mescolano, sovrapponendosi, i sentimenti ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 19-04-2009)

Anche gli apostoli hanno dovuto convertire il loro cuore. Alle parole delle donne, vaneggiamento di caratteri emotivi ed isterici (Lc 24,11). Alla loro esperienza sensibili, come fanno Pietro e Giovanni correndo e vedendo un lenzuolo svuotato (Gv 20). Alla parola del Maestro che chiede loro di non fermarsi al proprio limite (Gv 21,15). Tommaso, il grande ...
(continua)

 
    Wilma Chasseur       (Omelia del 19-04-2009)
L'insondabile misericordia
Domenica della misericordia. Le letture di oggi ruotano tutte attorno a questo tema, a cominciare dalla preghiera iniziale, ribadita dal Salmo e culminante nel brano di Vangelo dove Gesù, apparendo ai discepoli riuniti nel Cenacolo, mostrò loro le mani e il costato trafitto. Sappiamo che il fondamento teologico della devozione al Cuore di Gesù, è propri ...
(continua)

 
    padre Sergio Tellan, OFM cap.       (Omelia del 19-04-2009)
Video commento a Gv 20,19-31
...
(continua)

 
    don Daniele Muraro       (Omelia del 19-04-2009)
Le candele e il cero pasquale
Siamo nella seconda domenica di Pasqua e non dopo Pasqua, perché la Pasqua del Signore è un evento che non si può superare. Il Signore ci sta davanti e ci aspetta. Egli si rivela a noi in modo che anche noi possiamo essere illuminati dalla novità della sua Resurrezione. Per volontà del papa Giovanni Paolo II, questa è ora denominata anche la "domenica ...
(continua)

 
    don Maurizio Prandi       (Omelia del 19-04-2009)
Misericordiosi per poter dire di essere adulti
La seconda domenica di Pasqua è detta: "della Divina Misericordia". Così la volle chiamare Giovanni Paolo II°. E’ bello allora poter continuare il cammino iniziato alla ricerca del volto di Dio e contemplarlo oggi come volto di misericordia o, come ben specifica la preghiera Colletta, di eterna misericordia. Quel volto dell’amore che ci siamo consegn ...
(continua)

 
    padre Antonio Rungi       (Omelia del 19-04-2009)
La fede è incontro con Cristo risorto
Celebriamo oggi la domenica della divina misericordia, voluta fortemente da Giovani Paolo II come conclusione della settimana di Pasqua, durante la quale la parola di Dio ci propone varie apparizioni di Cristo, con i segni della sua passione e morte in croce. Il Redentore ci viene presentato oggi nella liturgia della domenica in Albis come Colui che riversa ...
(continua)

 
    Totustuus       (Omelia del 19-04-2009)

SCHEMA RIASSUNTIVO Tema: I tre gradi della Divina Misericordia. Obiettivo: Far conoscere i tre mezzi per diffondere la Divina Misericordia. 1. Le opere di misericordia. a) Di qualsiasi genere essa sia. b) Tutte le opere di misericordia: Dar da mangiare e da bere, vestire, alloggiare, visitare, seppellire. 2. La parola misericordiosa. a) "Se non ...
(continua)

 
    padre Paul Devreux       (Omelia del 19-04-2009)

Cominciano le apparizioni di Gesù ai suoi discepoli e ogni volta che si manifesta, la prima cosa che dice è: "Pace a voi". Questa pace che dona arriva semplicemente dalla sua presenza, come quella del pastore che tranquillizza le pecore con la sua semplice presenza, o come per i genitori nei confronti dei figli. Dopo dona loro lo Spirito che li mette in ...
(continua)

 
    don Roberto Rossi       (Omelia del 19-04-2009)
Credere e testimoniare
"Non essere incredulo, ma credente". "Pace a voi. Ricevete lo Spirito Santo: a chi rimetterete i peccati saranno perdonati...". "Credendo abbiate la vita nel suo nome". L'incontro con il Risorto non è facile. Gli apostoli passano da un atteggiamento all'altro: stupiti, spaventati, turbati, una grande gioia..., ma «ancora non credevano». Non è facile c ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 19-04-2009)
Fede e terremoti
Li abbiamo meditati tutti, quest’anno, i misteri dolorosi. Potenza dei media che annullano tempi e distanze, che amplificano emozioni e lutti. Questo venerdì santo resterà inciso nel cuore di molti, con le sue immagini strazianti, con la fila delle bare allineate nella piazza d’Armi dell’Aquila, con i pianti disperati dei parenti, con quelle due ba ...
(continua)

 
    padre Ermes Ronchi       (Omelia del 19-04-2009)
Arrendersi all’amore come Tommaso
Aria di paura in quella casa. Paura dei Giudei, certo, ma anche e soprattutto paura di se stessi, della propria viltà, di come si erano comportati nella notte del tradimento. Eppure Ge­sù viene, nonostante il loro cuore inaffidabile e il mio cuore lento: venne Gesù e stette in mezzo a lo­ro. La fede non è nata dal ricordo di Gesù. Il ricordo, per qua ...
(continua)

 
    LaParrocchia.it       (Omelia del 19-04-2009)
Le due venute di Gesù
Il brano del vangelo di questa domenica ci riporta al giorno di Pasqua. È Infatti in quel contesto che Giovanni narra della venuta di Gesù e di una seconda venuta a distanza di otto giorno. Altro dato importante è che Giovanni non parla mai di apparizione, ma solo di un venire del Risorto e di uno stare o fermarsi in mezzo. Alla luce di questa breve pre ...
(continua)

 
    don Giovanni Berti       (Omelia del 19-04-2009)
Perché credere?
Clicca qui per la vignetta della settimana. Perché credere in Dio? Perché credere in Gesù, nel Vangelo, in quello che insegna la Chiesa da secoli...? Leggendo questo episodio del vangelo mi sono fermato un po’, e ho provato a far emergere alla coscienza queste domande, che molto spesso rimangono sepolte e nascoste nella mente e nel cuore ma non sono ...
(continua)

 
    Monastero Janua Coeli       (Omelia del 19-04-2009)
A porte chiuse
Mio Signore e mio Dio! Un'esperienza unica, speciale... che sia possibile per tutti toccare con mano la persona di Gesù! un toccare che sia entrare nelle sue ferite e rinascere a vita nuova. Le porte chiuse dal timore si spalanchino all'incontro! A porte chiuse MEDITAZIONE Domande Mentre erano chiuse le porte... Non esistono porte chiuse per il Si ...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 19-04-2009)

PRIMO COMMENTO ALLE LETTURE a cura di don Giampiero Ialongo La storia dell’arte italiana, nell’arco dei secoli, ci ha consegnato figure di artisti che grazie alla forza dei loro colori, dei chiaroscuri, la forza del marmo dello loro sculture, ci hanno aiutato a vedere con gli occhi quello che i vangeli ci raccontano a parole. Basti pensare ad un Gio ...
(continua)

 
    Omelie.org (bambini)       (Omelia del 19-04-2009)

Il Vangelo di questa seconda domenica di Pasqua continua ad accompagnarci alla scoperta del grande dono della Risurrezione. Domenica scorsa abbiamo scoperto l’enorme regalo che Dio Padre ci offre attraverso Gesù: la sicura certezza che nessuna paura può essere più forte dell’amore! Non importa quante e quanto grandi siano le nostre paure: la forza d ...
(continua)

 
    mons. Vincenzo Paglia       (Omelia del 19-04-2009)
"Otto giorni dopo venne Gesù"
"La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato". È la domenica, il giorno della resurrezione, in cui passiamo dalla morte alla vita, dall’amore per noi stessi all’amore per gli altri, dal peccato al perdono, dall’aridità del cuore ai sentimenti dell’amore. Quanto abbiamo bisogno di fermarci; di ascoltare; di lasciarci guidare; di non ess ...
(continua)

 
    Monaci Benedettini Silvestrini       (Omelia del 19-04-2009)
Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto
Le piaghe alle mani e al costato identificano Gesù e lo fanno riconoscere nel suo primo saluto alla comunità dei discepoli, ancora timorosa e sbigottita. Certamente la fede nella risurrezione fa fatica a prendere consistenza. E’ una verità inimmaginabile per la mente umana. E’ l’evento che completerà la nuova creazione, che Gesù è venuto a costit ...
(continua)

 
    Agenzia SIR       (Omelia del 19-04-2009)
Commento su Giovanni 20,19-31
Quest'anno – anche quest'anno! – l'augurio della pace risuona quanto mai atteso: "Venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: Pace a voi!". Questo è l'incipit del Vangelo di oggi, ma è anche il punto da cui ogni uomo e ogni donna vorrebbero ripartire nel cammino della propria esistenza: l'incontro con Gesù e il dono della pace. Le due cose vanno i ...
(continua)

 
    mons. Antonio Riboldi       (Omelia del 19-04-2009)
Tommaso, metti qui la tua mano
Giovanni Paolo II, ispirandosi alle rivelazioni di S. Faustina, dedicò questa domenica (la prima dopo Pasqua), alla FESTA DELLA DIVINA MISERICORDIA. É un dono ricordarla, con le parole che pronunciò il 22 aprile 2001. "Celebrate il Signore, perché è buono, perché eterna è la Sua Misericordia (Salmo 117). Facciamo nostra l’esclamazione del Salmista ...
(continua)

 
    Marco Pedron       (Omelia del 19-04-2009)
Solo il Dio Vivo fa vivere
Questo vangelo (anche se apparentemente potrebbe non sembrare) descrive cos’era l’eucarestia, il giorno dopo il sabato, per i cristiani. Cosa voleva dire per loro? Cosa voleva dire la morte e la resurrezione del Signore? Ho sentito spesso quando partecipavo a messa l’espressione: "L’eucarestia è la celebrazione della morte e della resurrezione del ...
(continua)

 
    don Roberto Seregni       (Omelia del 19-04-2009)
Il Risorto e la comunità
Il sepolcro di Cristo è vuoto, così lo hanno trovato le donne. Ma quello stesso giorno, un altro sepolcro, non conosce lo svuotamento della resurrezione. I discepoli sono lì, a porte chiuse, sprangati nella delusione e immobilizzati dalla paura. E proprio qui, nella tomba che i discepoli si sono scavati, si fa presente il Risorto. Provo ad immaginare i l ...
(continua)

 
    mons. Roberto Brunelli       (Omelia del 19-04-2009)
Se non vedo non credo
La prima domenica dopo Pasqua, che meglio si denomina "seconda domenica di Pasqua" (in quanto la Pasqua è tanto importante, che idealmente la si celebra come unica festa prolungata sino all’Ascensione), era detta un tempo domenica "in albis" (che sta per "in albis depositis": era il giorno in cui i primi cristiani, che avevano ricevuto il battesimo la not ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 19-04-2009)
Commento su Giovanni 20,27-28
Dalla Parola del giorno Gesù disse a Tommaso: "Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani: stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!". Rispose Tommaso: "Mio Signore e mio Dio!" Come vivere questa Parola? Tommaso: uno di quelli che alla fede, decisamente oppongono resistenza! Quando gli altri gli dicono: c"A ...
(continua)

 
    don Remigio Menegatti       (Omelia del 19-04-2009)
Rendete grazie al Signore perché è buono: il suo amore è per sempre.
PREGHIERA DI COLLETTA O Dio, che in ogni Pasqua domenicale ci fai vivere le meraviglie della salvezza, fa' che riconosciamo con la grazia dello Spirito il Signore presente nell'assemblea dei fratelli, per rendere testimonianza della sua risurrezione. Per il nostro Signore... In ogni Pasqua domenicale ci fai vivere le meraviglie della salvezza La sera di ...
(continua)

 
    don Stefano Varnavà       (Omelia del 19-04-2009)

C'è una successione di azioni da parte di Gesù: prima di tutto: "Pace a voi!". Gli apostoli durante l'arresto di Gesù hanno fatto, verso di Lui e tra di loro una "bella figura" non intervenendo al momento del Suo arresto per paura dei preti di allora e delle guardie; paura che sparisce in loro (lo vediamo in Pietro) dopo la discesa dello Spirito Santo. ...
(continua)

 
    don Marco Pratesi       (Omelia del 19-04-2009)
Tutto era comune
Al centro letterario e teologico del quadro disegnato da Luca c'è la risurrezione del Signore. Essa è il motore di tutto il movimento prodotto nella comunità, attraverso due "cinghie di trasmissione": la testimonianza degli apostoli, resa con grande potenza, con parole e segni (cf. 2,43; 5,12); e la fede dei credenti, che di quella testimonianza è l'acco ...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 19-04-2009)
Fede, carità e missione nel compendio di una frase
Vi sono due termini compendiosi con cui esprimere la realtà della Chiesa: "comunione e missione". La prima è condizione perché sussista l’altra, mentre questa presuppone la prima: nessun annuncio missionario giunge mai a destinazione se non parte da una comunità, o anche da un singolo, che sia capace di unione e di condivisione, interazione reciproca, ...
(continua)

 
    Suor Giuseppina Pisano o.p.       (Omelia del 19-04-2009)

"Andate, dite ai suoi discepoli, e a Pietro, che egli vi precede in Galilea..." (Mc.16,7); queste le parole dell'Angelo alle donne che, il primo giorno dopo il sabato, si recarono al sepolcro per compiere un gesto di umana pietà verso il corpo del Maestro, che sapevano chiuso nel sepolcro; ma il Signore non era lì, Colui che ha vinto la sua morte ed ogni m ...
(continua)

 
    CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)       (Omelia del 19-04-2009)

La seconda domenica di Pasqua, prima del Concilio Vaticano secondo, si chiamava Domenica in albis depositis, perché i catecumeni, che ricevevano il battesimo la notte di Pasqua, segno della purezza acquisita col Battesimo, la domenica successiva deponevano la veste bianca, che avevano indossato come segno di festa per tutta la settimana. Nel rito bizantino ...
(continua)

 
    Il pane della domenica       (Omelia del 19-04-2009)
Dalla paura alla gioia, dal dubbio alla fede
Otto giorni dopo, viene Gesù Lo aveva promesso Lui stesso qualche sera prima, in quella stessa sala, durante la cena di addio ai suoi discepoli: "Tra poco non mi vedrete più, ma dopo un po’ mi rivedrete ancora. Vi rivedrò e il vostro cuore gioirà, e nessuno vi potrà più togliere la vostra gioia" (Gv 16,16.22). Ma poi la morte aveva celebrato il su ...
(continua)

 
    don Daniele Muraro       (Omelia del 23-04-2006)

Il commento segue lo schema predisposto dall'autore per ogni anno liturgico, che potete trovare cliccando qui. Il Vangelo di oggi ci porta due messaggi: Pace e Fede. Non è più scontato che Pace e Fede vadano assieme, eppure le letture di oggi le accomunano, perché non possiamo avere pace fra noi se non riceviamo questa pace dalla viva voce del Cristo ...
(continua)

 
    mons. Vincenzo Paglia       (Omelia del 23-04-2006)
Pace a voi!
Il Vangelo di questa domenica ci fa rivivere la prima settimana cristiana. L'evangelista, infatti, ci presenta la prima apparizione del Risorto la sera della Pasqua e poi la seguente nella domenica successiva. Da allora sino ad oggi, ininterrottamente, i discepoli di Gesù continuano a radunarsi assieme nel "cenacolo", di domenica in domenica, per rivivere q ...
(continua)

 
    don Bruno Maggioni       (Omelia del 23-04-2006)
Quei segni di una pace vera
Le porte erano chiuse per paura dei giudei: così inizia il vangelo della seconda domenica di Pasqua. La paura è un sentimento che il lettore del quarto Vangelo già conosce: la paura della folla che non osa parlare in pubblico di Gesù; la paura dei genitori del cieco guarito che temono le reazioni dell'autorità; la paura di alcuni notabili che non hanno ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 23-04-2006)
Caro Tommaso…
Cari amici: ogni anno mi ritrovo a meditare la splendida pagina di Tommaso, e ho sempre meno da dire. Perdonatemi se riciclo le riflessioni degli scorsi anni ma, rileggendole, ho deciso che va proprio solo bene così. Ringrazio voi per la pazienza e lui per la immensa fede. Lettera a un credente Caro Tommaso, fa strano scriverti una lettera, ma ho decis ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 23-04-2006)

Dalla Parola del giorno E Gesù disse a Tommaso:"Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani: stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!". Rispose Tommaso:"Mio Signore e mio Dio!". Come vivere questa Parola? Tommaso: uno di quelli che alla fede, decisamente oppongono resistenza! Quando gli altri gli dicono: "A ...
(continua)

 
    LaParrocchia.it       (Omelia del 23-04-2006)
Mio Signore e mio Dio!
Lo stesso giorno di Pasqua Gesù va in cerca dei suoi apostoli. Ha fretta di rivederli, di rincuorarli. Tutti, tranne Giovanni, lo avevano abbandonato, Pietro lo aveva rinnegato e neppure dopo il pentimento si era fatto vedere, lì, sotto la croce. Poi si erano chiusi in casa, in preda alla paura e quella promessa di Resurrezione chi la ricordava più? Ma il ...
(continua)

 
    padre Paul Devreux       (Omelia del 23-04-2006)

Gesù dice: "Pace a voi". Bello, gioiscono nel vederlo, ma questa pace non è scontata, perché Gesù l'ha fatta grossa. Hanno bisogno anche di un tempo di riconciliazione con Gesù. Immaginiamo che durante una gita con gli amici, vostro figlio sparisce. Si crea subito il panico e, la pace svanisce fino a quando non si ritrova; ma anche quando si ritrova, ...
(continua)

 
    Monastero Janua Coeli       (Omelia del 23-04-2006)
Abbiamo visto...
Gesù va dai suoi. La sua missione è compiuta ormai e deve lasciare le consegne. Quello Spirito capace di rimettere i peccati dell'uomo appartiene ormai all'umanità nuova di chiunque, facendo del progetto del Padre l'unico scopo della sua vita, si dona interamente e gratuitamente come Gesù fino a morire per amore. La presenza del Signore risorto nella Chi ...
(continua)

 
    mons. Antonio Riboldi       (Omelia del 23-04-2006)
Abbiamo visto il Signore!
Ci sono momenti nella vita in cui verrebbe voglia di chiudersi in se stessi nel silenzio dell'anima, resa muta da fatti, sofferenze, tragedie che ci tolgano la stessa voglia di vivere...come se in noi ci fosse solo dolore e fallimento e la vita fosse giunta ad un insuperabile traguardo che sbarra ogni spiraglio di speranza. Così deve essere stata, secondo ...
(continua)

 
    Comunità Missionaria Villaregia (giovani)       (Omelia del 23-04-2006)
Tommaso: uno che voleva vederci chiaro
Sembra proprio che Giovanni voglia invitarci a VEDERE, ad aprire gli occhi, a riconoscere i SEGNI della PRESENZA di GESU' RISORTO. Ora, dopo la morte di Gesù c'è in Lui una preoccupazione: MOSTRARCI CHE VERAMENTE GESU' E' RISUSCITATO, CHE GESU' E' UN GESU' VIVO, non morto. Tutto il capitolo 20 del Vangelo di Giovanni vuole mostrarci che Gesù è Risuscita ...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 23-04-2006)
Commento Giovanni 20,19-31
Venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: "Pace a voi!". La pace è il primo dono di Gesù risorto. I discepoli erano nascosti per paura dei Giudei, erano insieme per paura di rimanere soli, erano turbati dall'incertezza del futuro. E ora, che cosa avrebbero dovuto fare? Il loro cuore era in tempesta come la loro barca in quella notte memorabile qua ...
(continua)

 
    padre Antonio Rungi       (Omelia del 23-04-2006)
Beati quelli che, pur non avendo visto, crederanno
La II Domenica di Pasqua, quella che chiamiamo in Albis e che Giovanni Paolo II ha dedicato alla Divina Misericordia, ci attesta di una doppia apparizione di Gesù agli Apostoli, dopo la sua risurrezione dai morti. La prima nel giorno stesso della risurrezione e la successiva otto giorni dopo. Fatto singolare, ben evidenziato dall'Apostolo prediletto, è che ...
(continua)

 
    Monaci Benedettini Silvestrini       (Omelia del 23-04-2006)
Pace a voi!
La Pace. È il vero dono del Gesù Cristo; è la consegna agli apostoli che è alla base del loro mandato! È la pace di Cristo, non la pace umana come equilibrio di relazioni basate sull'interesse ed egoismo. Gesù, lo testimonia sempre l'evangelista San Giovanni ha lasciato le bende nel sepolcro. Quelle bende intrise del sangue e testimoni della sua Passio ...
(continua)

 
    Agenzia SIR       (Omelia del 23-04-2006)

Gli apostoli, privi della presenza di Gesù, rinchiusi nel Cenacolo, sono ancora smarriti e confusi. Ma nasce presto una comunità di credenti che, nel segno dell'amore, mettono i loro beni in comune, superando ogni forma di povertà. "Pace a voi": sono le prime parole di Gesù, come attesta Giovanni, tornando risorto in mezzo ai suoi. Un saluto che è ri ...
(continua)

 
    a cura dei Carmelitani       (Omelia del 23-04-2006)
La missione dei discepoli e la testimonianza dell'apostolo Tommaso
1. Orazione iniziale O Padre, che nel giorno del Signore raduni il tuo popolo per celebrare colui che è il Primo e l'Ultimo, il Vivente che ha sconfitto la morte, donaci la forza del tuo Spirito, perché, spezzati i vincoli del male, allontanate le nostre paure e le nostre indecisioni, ti rendiamo il libero servizio della nostra obbedienza e del nostro a ...
(continua)

 
    CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)       (Omelia del 23-04-2006)
Commento Giovanni 20,19-31
E' trascorsa una settimana dalla risurrezione di Gesù e gli Apostoli sono riuniti in casa, le porte sprangate. Ansia, eccitazione, tensione e paura si sovrappongono in una condizione esistenziale indefinibile ed incomunicabile. E' sempre lungo e complesso il percorso per raggiungere un'intelligenza pasquale della fede: quante volte abbiamo dolorosamente spe ...
(continua)

 
    mons. Ilvo Corniglia       (Omelia del 23-04-2006)

"Coloro che eran venuti alla fede", cioè avevano accolto l'annuncio pasquale e attraverso il Battesimo erano entrati nella comunità cristiana, come vivevano? Erano "un cuore solo e un'anima sola" (Atti 4, 32-35: I lettura): unità profondissima di spirito che si esprimeva anche sul piano sociale nella condivisione dei beni. Era l'ideale di famiglia perfett ...
(continua)

 
    don Marco Pratesi       (Omelia del 23-04-2006)
Guariti dalle sue piaghe
Il Vangelo ci presenta l'apparizione del Risorto a Tommaso. Un'esperienza esemplare: se vogliamo vivere la nostra vocazione cristiana, dobbiamo incontrare personalmente il Crocifisso risorto. "Stendi qua il dito, vedi le mie mani; stendi la mano e mettila nel mio fianco". Anche a noi il Signore mostra oggi le sue piaghe gloriose e il suo cuore luminoso per s ...
(continua)

 
    don Luciano Sanvito       (Omelia del 23-04-2006)
L'ateo più credente del mondo
Potremmo definire Tommaso: 'l'ateo più credente del mondo'. Modello del vero ateismo e della vera fede. Del vero ateismo, perché crede solo a ciò che vede: il segno. Della vera fede, perché nelle cose vuole vedere il meglio: il segno. Tommaso è anche per me indicazione a come procedere: - come 'ateo': la Pasqua non è da credere, se non ha dei ...
(continua)

 
    Suor Giuseppina Pisano o.p.       (Omelia del 23-04-2006)
Commento a Gv 20,19 31
La liturgia eucaristica di questa seconda domenica di Pasqua, offre alla riflessione il racconto che, della resurrezione di Cristo, fa l'evangelista Giovanni; se nella narrazione di Marco, compaiono i segni dell'assenza, e l'annuncio della resurrezione è dato dall'Angelo, qui ci troviamo, subito, alla presenza del Risorto: "La sera di quello stesso giorno, ...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 23-04-2006)
Resurrezione: fede, amore e comunione
Il Vangelo di oggi ci induce a rimproverare Tommaso per la sua durezza di cuore e per l'ostinazione a non credere in Gesù Risorto se non dopo prove tangibili, e tale è stato in parte anche il nostro atteggiamento nelle precedenti argomentazioni su questo tema. Da parte nostra si omette tuttavia di considerare che colpevole di incredulità non è stato il s ...
(continua)

 
    don Remigio Menegatti       (Omelia del 23-04-2006)
Abbiamo contemplato, o Dio, le meraviglie del Tuo amore (244)
Per comprendere la Parola di Dio alcune sottolineature La prima lettura (At 4, 32-35) racconta il cambiamento che avviene in coloro che aderiscono al Signore risorto. La fede non è solo una conoscenza nuova, o una regola di vita. È la forza che nasce dall'ascolto dei primi testimoni, gli apostoli, e si manifesta anche in uno stile di vita che finalmente r ...
(continua)

 
    Totustuus       (Omelia del 27-04-2003)
Commento Giovanni 20,19-31
NESSO TRA LE LETTURE Gli Atti degli apostoli (prima lettura) ci descrivono l'ambiente della prima comunità cristiana. Una comunità dove c'era comunione di pensieri e sentimenti; una comunità dove c'era un'intima predilezione per il prossimo e, soprattutto, una comunità che dava testimonianza della Resurrezione del Signore. La prima lettera di san G ...
(continua)

 
    LaParrocchia.it       (Omelia del 27-04-2003)
Pace a voi !
Carissimi, abbiamo appena celebrato la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte con la sua Risurrezione e la liturgia della Parola odierna ci presenta la prima "apparizione" del Risorto. Risuoni, quindi, nel nostro cuore il canto di gioia della sequenza pasquale ed urliamo a noi stessi ed al mondo intero: "Sì, ne siamo certi, Cristo è davvero risorto!" ...
(continua)

 
    padre Ermes Ronchi       (Omelia del 27-04-2003)
Noi, dubbiosi come Tommaso
«Se non vedo, se non tocco, se non metto la mano, non crederò». Povero, caro Tommaso, diventato addirittura proverbiale! Vuole delle garanzie, ed ha ragione, perché se Gesù è vivo tutta la sua vita ne sarà sconvolta. E Gesù si avvicina alla sua e nostra lentezza a credere, con pochi verbi, i più semplici e concreti: guarda, metti, tocca. C'è un fo ...
(continua)

 
    don Nazareno Galullo (giovani)       (Omelia del 27-04-2003)
una pace vera!
Perdono, per la mancanza di domenica scorsa. Purtroppo la settimana santa mi ha mandato in tilt il cervello. Fuso, proprio fuso! Fuso da centinaia di confessioni....alcune addirittura "last minute". E si sa, il last minute normalmente dovrebbe essere conveniente. E invece...last minute, confessioni di persone che da 8, 10, e anche 20 anni...beh, proprio last ...
(continua)

 
    don Fulvio Bertellini       (Omelia del 27-04-2003)
A porte chiuse
Gesù appare ai discepoli mentre sono chiusi in casa per la paura. Ma nessun ostacolo può fermarel apresenza viva del Risorto. Gesù raggiunge i discepoli anche nellle difficoltà, nonostante la loro debolezza. Dobbiamo perciò avere fiducia che anche oggi egli ci può raggiungere, nonostante le nostre difficoltà e debolezze. Per la paura Una delle p ...
(continua)

 
    mons. Antonio Riboldi       (Omelia del 27-04-2003)
La speranza, necessità di vita
La parola di Dio oggi inizia descrivendo la vita della prima comunità che si era creata attorno agli apostoli a Gerusalemme, dopo la Pentecoste. Una comunità che oramai era entrata nella certezza che Gesù Risorto era la vita da scegliere: una vita in cui tutte le speranze dell'uomo, anche quelle buone, ma che non avevano radici, perché questa vita è una ...
(continua)

 
    don Roberto Rossi       (Omelia del 27-04-2003)
Pace a voi!
Il saluto di Cristo risorto è sempre "Pace a voi". E' la pace di Cristo morto e risorto, la pace della pasqua, la pace della riconciliazione degli uomini con Dio e degli uomini tra di loro, è la pace di cui ha sempre bisogno il mondo, di cui ha estremo bisogno in questi tempi, in questi giorni. Ha detto il S. Padre nel messaggio di Pasqua: "Pace a voi! ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 27-04-2003)
Tommaso, patrono degli sconfitti.
Tommaso, al solito. E' puntuale, come ogni anno: esattamente otto giorni dopo la splendida notte di Pasqua. Lo stesso Vangelo, sempre. Chissà: forse la comunità cristiana, nella sua fragilità e saggezza vuole insistere con quest'uomo così simile a noi proponendolo come modello da imitare. Sarà questa evidente somiglianza a soprannominarlo "Didimo" (c ...
(continua)

 
    don Elio Dotto       (Omelia del 27-04-2003)
Pace a voi: uscite dal cerchio della paura
«La tua vita ti sarà dinanzi come sospesa a un filo; temerai notte e giorno e non sarai sicuro della tua vita. Alla mattina dirai: Se fosse sera! e alla sera dirai: Se fosse mattina!, a causa del timore che ti agiterà il cuore e delle cose che i tuoi occhi vedranno» (Dt 28,65-67). Così leggiamo nel libro del Deuteronomio: e facilmente ci riconosciamo i ...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 27-04-2003)
Un cuor solo, un'anima sola
La scorsa domenica ci siamo soffermati su alcuni criteri di attendibilità storica della resurrezione di Gesù, considerandoli però secondari rispetto al dato più importante secondo il quale per noi la Resurrazione non potrà mai apportare nulla di nuovo nella nostra vita se ad essa non ci si apre anzitutto in un'ottica di fede e di sottomissione dell'inte ...
(continua)

 
    don Romeo Maggioni       (Omelia del 27-04-2003)
Perchè crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio
Il vangelo si conclude dichiarando esplicitamente a che cosa mira: "perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome". Scopo del vangelo è portare a riconoscere in Gesù il Figlio di Dio, perché credendo in lui diventiamo partecipi della sua stessa vita divina. La fede è questione di vita, cap ...
(continua)

 
    padre Lino Pedron       (Omelia del 27-04-2003)
Commento su Giovanni 20, 19-31
Dal mattino di Pasqua si passa alla sera di quello stesso giorno. Solo Giovanni racconta che Gesù apparve in mezzo ai suoi entrando a porte chiuse. Essi stavano chiusi nel cenacolo per paura dei giudei. I discepoli temono di subire rappresaglie, per questo vivono nel terrore. Gesù entra nella casa a porte chiuse, perché il corpo del Risorto ha qualità ...
(continua)

 
    Totustuus       (Omelia del 22-04-2001)
Omelia per il 22 aprile 2001 - 2a dom. T. di Pasqua
NESSO TRA LE LETTURE "Cristo, il Vivente". Così lo "vede" il visionario di Patmos, così si presenta ai discepoli rinchiusi in una casa per paura dei giudei, così lo esperimentano i primi cristiani di Gerusalemme. "Io sono colui che vive; ero morto, ma adesso vivo per sempre" dice la figura umana a san Giovanni in una visione (seconda lettura). Il Viven ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 30-04-2000)

Dalla Parola del giorno Venne Gesù, a porte chiuse, e disse: "Pace a voi". Poi, rivolto a Tommaso: "Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente". Come vivere questa Parola? E' passata una settimana da quando Gesù è risorto; ma i discepoli hanno paura dei Giudei fana ...
(continua)

 
    padre Paul Devreux       (Omelia del 30-04-2000)
Gv 20, 19-31
Le porte sono chiuse: segno di paura dei discepoli e di capacità del Signore di entrare ovunque. Il messaggio è: "Pace a voi", accompagnato dall'esposizione dei segni di passione. Gesù avrebbe potuto apparire glorioso e sano, dicendo: "State tranquilli che dopo la morte c'è la vita in Dio". Perché non lo fa? Gesù non si limita a darci una speranza pe ...
(continua)

 
    mons. Antonio Riboldi       (Omelia del 30-04-2000)
Un grande messaggio d'amore per risanare le piaghe del mondo
Viviamo in un pauroso spessore di timori, di solitudini, di angosce. Cerchiamo la pace come il più grande bene desiderabile. Ovunque: nelle coscienze, nelle famiglie, nella società. Un poco come la sera di Pasqua. "La sera di quello stesso giorno – narra l'apostolo Giovanni.– il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trov ...
(continua)