| (Testo CEI2008) 1 8Allora sorse sull'Egitto un nuovo re, che non aveva conosciuto Giuseppe.
9Egli disse al suo popolo: «Ecco che il popolo dei figli d'Israele è più numeroso e più forte di noi.
10Cerchiamo di essere avveduti nei suoi riguardi per impedire che cresca, altrimenti, in caso di guerra, si unirà ai nostri avversari, combatterà contro di noi e poi partirà dal paese».
11Perciò vennero imposti loro dei sovrintendenti ai lavori forzati, per opprimerli con le loro angherie, e così costruirono per il faraone le città-deposito, cioè Pitom e Ramses.
12Ma quanto più opprimevano il popolo, tanto più si moltiplicava e cresceva, ed essi furono presi da spavento di fronte agli Israeliti.
13Per questo gli Egiziani fecero lavorare i figli d'Israele trattandoli con durezza.
14Resero loro amara la vita mediante una dura schiavitù, costringendoli a preparare l'argilla e a fabbricare mattoni, e ad ogni sorta di lavoro nei campi; a tutti questi lavori li obbligarono con durezza.
|
|