| (Testo CEI2008) 18 Geremia presso il vasaio
1 Questa parola fu rivolta dal Signore a Geremia:
2«Àlzati e scendi nella bottega del vasaio; là ti farò udire la mia parola».
3Scesi nella bottega del vasaio, ed ecco, egli stava lavorando al tornio.
4Ora, se si guastava il vaso che stava modellando, come capita con la creta in mano al vasaio, egli riprovava di nuovo e ne faceva un altro, come ai suoi occhi pareva giusto.
5Allora mi fu rivolta la parola del Signore in questi termini:
6«Forse non potrei agire con voi, casa d'Israele, come questo vasaio? Oracolo del Signore. Ecco, come l'argilla è nelle mani del vasaio, così voi siete nelle mie mani, casa d'Israele.
7A volte nei riguardi di una nazione o di un regno io decido di sradicare, di demolire e di distruggere;
8ma se questa nazione, contro la quale avevo parlato, si converte dalla sua malvagità, io mi pento del male che avevo pensato di farle.
9Altre volte nei riguardi di una nazione o di un regno io decido di edificare e di piantare;
10ma se essa compie ciò che è male ai miei occhi non ascoltando la mia voce, io mi pento del bene che avevo promesso di farle.
11Ora annuncia, dunque, agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme: Dice il Signore: Ecco, sto preparando contro di voi una calamità, sto pensando un progetto contro di voi. Su, abbandonate la vostra condotta perversa, migliorate le vostre abitudini e le vostre azioni.
12Ma essi diranno: «È inutile, noi vogliamo seguire i nostri progetti, ognuno di noi caparbiamente secondo il suo cuore malvagio»».
Israele ha dimenticato il Signore
13Perciò così dice il Signore: «Informatevi tra le nazioni: chi ha mai udito cose simili? Enormi, orribili cose ha commesso la vergine d'Israele.
14Scompare forse la neve dalle alte rocce del Libano? Si inaridiscono le acque gelide che scorrono sulle montagne?
15Eppure il mio popolo mi ha dimenticato, offre incenso a un idolo vano. Ha inciampato nelle sue strade, nei sentieri di una volta, e cammina su viottoli, per una via non appianata,
16per rendere la sua terra una desolazione, un oggetto di scherno perenne. Chiunque vi passa ne rimarrà sbigottito e scuoterà il capo.
17Come fa il vento d'oriente, io li disperderò davanti al nemico. Volterò loro le spalle e non li guarderò nel giorno della loro rovina».
Congiura contro Geremia
18Dissero: «Venite e tramiamo insidie contro Geremia, perché la legge non verrà meno ai sacerdoti né il consiglio ai saggi né la parola ai profeti. Venite, ostacoliamolo quando parla, non badiamo a tutte le sue parole».
19Prestami ascolto, Signore, e odi la voce di chi è in lite con me.
20Si rende forse male per bene? Hanno scavato per me una fossa. Ricòrdati quando mi presentavo a te, per parlare in loro favore, per stornare da loro la tua ira.
21Consegna perciò i loro figli alla fame, gettali in potere della spada; le loro donne restino senza figli e vedove, i loro uomini muoiano assassinati e i loro giovani uccisi dalla spada in battaglia.
22Si odano grida dalle loro case, quando improvvisamente farai piombare su di loro una torma di briganti, poiché hanno scavato una fossa per catturarmi e hanno teso lacci ai miei piedi.
23Tu conosci, Signore, ogni loro progetto di morte contro di me; non lasciare impunita la loro iniquità e non cancellare il loro peccato dalla tua vista. Inciampino alla tua presenza; al momento del tuo sdegno agisci contro di loro!
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