| (Testo CEI2008) 16 1 Giuditta disse: «Intonate un inno al mio Dio con i tamburelli, cantate al Signore con i cimbali, componete per lui un salmo di lode; esaltate e invocate il suo nome!
2Poiché il Signore è il Dio che stronca le guerre; ha posto il suo accampamento in mezzo al popolo, mi ha salvata dalle mani dei miei persecutori.
3Assur venne dai monti, giù da settentrione, venne con migliaia dei suoi armati; la loro moltitudine ostruì i torrenti, i loro cavalli coprirono i colli.
4Disse che avrebbe bruciato il mio paese, stroncato i miei giovani con la spada e schiacciato al suolo i miei lattanti, che avrebbe preso in ostaggio i miei fanciulli, e rapito le mie vergini.
5Il Signore onnipotente li ha respinti con la mano di una donna!
6Infatti il loro capo non fu colpito da giovani, né lo percossero figli di titani, né alti giganti l'oppressero, ma Giuditta, figlia di Merarì, lo fiaccò con la bellezza del suo volto.
7Ella depose la veste di vedova per sollievo degli afflitti in Israele, si unse il volto con aromi,
8cinse i suoi capelli con un diadema e indossò una veste di lino per sedurlo.
9I suoi sandali rapirono i suoi occhi, la sua bellezza avvinse il suo cuore e la scimitarra gli troncò il collo.
10I Persiani rabbrividirono per il suo coraggio, per la sua forza fremettero i Medi.
11Allora i miei poveri alzarono il grido di guerra e quelli si spaventarono, i miei deboli gridarono forte, e quelli furono sconvolti; gettarono alte grida, e quelli volsero in fuga.
12Figli di giovani donne li trafissero, li trapassarono come disertori, perirono nella battaglia del mio Signore.
13Canterò al mio Dio un canto nuovo: Signore, grande sei tu e glorioso, mirabile nella potenza e invincibile.
14Ti sia sottomessa ogni tua creatura: perché tu hai detto e tutte le cose furono fatte, hai mandato il tuo spirito e furono costruite, nessuno resisterà alla tua voce.
15I monti sulle loro basi sussulteranno insieme con le acque, davanti a te le rocce si scioglieranno come cera; ma a coloro che ti temono tu sarai sempre propizio.
16Poca cosa è per te ogni sacrificio di soave odore, e meno ancora ogni grasso offerto a te in olocausto; ma chi teme il Signore è sempre grande.
17Guai alle genti che insorgono contro il mio popolo: il Signore onnipotente li punirà nel giorno del giudizio, metterà fuoco e vermi nelle loro carni, e piangeranno nel tormento per sempre».
18Quando giunsero a Gerusalemme, si prostrarono ad adorare Dio e, appena il popolo fu purificato, offrirono i loro olocausti, le offerte spontanee e i doni.
19Giuditta offrì in voto a Dio tutti gli oggetti di Oloferne che il popolo le aveva dato, e anche la cortina che aveva preso direttamente dalla camera da letto di lui.
20Il popolo continuò a far festa a Gerusalemme vicino al tempio per tre mesi e Giuditta rimase con loro.
Fine della vita di Giuditta
21Dopo quei giorni ognuno tornò nella propria dimora, e anche Giuditta tornò a Betùlia e rimase nella sua proprietà. Per il resto della sua vita fu famosa in tutta la terra.
22Molti se ne invaghirono, ma nessun uomo la conobbe per tutti i giorni della sua vita, da quando suo marito Manasse morì e fu riunito al suo popolo.
23Ella andò molto avanti negli anni, protraendo la vecchiaia nella casa del marito fino a centocinque anni. Concesse pure la libertà alla sua ancella preferita. Quando morì a Betùlia, la seppellirono nella grotta sepolcrale del marito Manasse
24e la casa d'Israele la pianse sette giorni. Prima di morire aveva diviso i suoi beni tra i parenti più stretti di Manasse, suo marito, e tra i parenti più stretti della sua famiglia.
25Non vi fu più nessuno che incutesse timore agli Israeliti finché visse Giuditta e per lungo tempo dopo la sua morte.
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