| (Testo CEI2008) 33 ORACOLI DI CONSOLAZIONE E SALVEZZA
Ezechiele, sentinella per il popolo, chiama alla conversione
1 Mi fu rivolta questa parola del Signore:
2«Figlio dell'uomo, parla ai figli del tuo popolo e di' loro: Se mando la spada contro un paese e il popolo di quel paese prende uno di loro e lo pone quale sentinella e
3questi, vedendo sopraggiungere la spada sul paese, suona il corno e dà l'allarme al popolo,
4se colui che sente chiaramente il suono del corno non ci bada e la spada giunge e lo sorprende, egli dovrà a se stesso la propria rovina.
5Aveva udito il suono del corno, ma non vi ha prestato attenzione: sarà responsabile della sua rovina; se vi avesse prestato attenzione, si sarebbe salvato.
6Se invece la sentinella vede giungere la spada e non suona il corno e il popolo non è avvertito e la spada giunge e porta via qualcuno, questi sarà portato via per la sua iniquità, ma della sua morte domanderò conto alla sentinella.
7O figlio dell'uomo, io ti ho posto come sentinella per la casa d'Israele. Quando sentirai dalla mia bocca una parola, tu dovrai avvertirli da parte mia.
8Se io dico al malvagio: «Malvagio, tu morirai», e tu non parli perché il malvagio desista dalla sua condotta, egli, il malvagio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte io domanderò conto a te.
9Ma se tu avverti il malvagio della sua condotta perché si converta ed egli non si converte dalla sua condotta, egli morirà per la sua iniquità, ma tu ti sarai salvato.
10Tu, figlio dell'uomo, annuncia alla casa d'Israele: Voi dite: «I nostri delitti e i nostri peccati sono sopra di noi e in essi noi ci consumiamo! In che modo potremo vivere?».
11Di' loro: Com'è vero che io vivo - oracolo del Signore Dio -, io non godo della morte del malvagio, ma che il malvagio si converta dalla sua malvagità e viva. Convertitevi dalla vostra condotta perversa! Perché volete perire, o casa d'Israele?
12Figlio dell'uomo, di' ai figli del tuo popolo: La giustizia del giusto non lo salva se pecca, e il malvagio non cade per la sua malvagità se si converte dalla sua malvagità, come il giusto non potrà vivere per la sua giustizia se pecca.
13Se io dico al giusto: «Vivrai», ed egli, confidando sulla sua giustizia commette il male, nessuna delle sue azioni buone sarà più ricordata e morirà nel male che egli ha commesso.
14Se dico al malvagio: «Morirai», ed egli si converte dal suo peccato e compie ciò che è retto e giusto,
15rende il pegno, restituisce ciò che ha rubato, osserva le leggi della vita, senza commettere il male, egli vivrà e non morirà;
16nessuno dei peccati commessi sarà più ricordato: egli ha praticato ciò che è retto e giusto e certamente vivrà.
17Eppure, i figli del tuo popolo vanno dicendo: «Non è retta la via del Signore». È la loro via invece che non è retta!
18Se il giusto si allontana dalla giustizia e fa il male, per questo certo morirà.
19Se il malvagio si converte dalla sua malvagità e compie ciò che è retto e giusto, per questo vivrà.
20Voi andate dicendo: «Non è retta la via del Signore». Giudicherò ciascuno di voi secondo la sua condotta, o casa d'Israele».
Caduta di Gerusalemme
21Nell'anno dodicesimo della nostra deportazione, nel decimo mese, il cinque del mese, arrivò da me un fuggiasco da Gerusalemme per dirmi: «La città è presa».
22La sera prima dell'arrivo del fuggiasco, la mano del Signore fu su di me e al mattino, quando il fuggiasco giunse, il Signore mi aprì la bocca. La mia bocca dunque si aprì e io non fui più muto.
Minacce per chi non si converte
23Mi fu rivolta questa parola del Signore:
24«Figlio dell'uomo, gli abitanti di quelle rovine, nella terra d'Israele, vanno dicendo: «Abramo era uno solo ed ebbe in possesso la terra e noi siamo molti: a noi dunque è stata data in possesso la terra!».
25Perciò dirai loro: Così dice il Signore Dio: Voi mangiate la carne con il sangue, sollevate gli occhi ai vostri idoli, versate il sangue, e vorreste avere in possesso la terra?
26Voi vi appoggiate sulle vostre spade, compite cose nefande, ognuno di voi disonora la donna del suo prossimo e vorreste avere in possesso la terra?
27Annuncerai loro: Così dice il Signore Dio: Com'è vero ch'io vivo, quelli che stanno fra le rovine periranno di spada; darò in pasto alle belve quelli che sono per la campagna, e quelli che sono nelle fortezze e dentro le caverne moriranno di peste.
28Ridurrò la terra a una solitudine e a un deserto e cesserà l'orgoglio della sua forza. I monti d'Israele saranno devastati, non vi passerà più nessuno.
29Sapranno che io sono il Signore quando farò della loro terra una solitudine e un deserto, a causa di tutti gli abomini che hanno commesso.
30Figlio dell'uomo, i figli del tuo popolo parlano di te lungo le mura e sulle porte delle case e si dicono l'un l'altro: «Andiamo a sentire qual è la parola che viene dal Signore».
31In folla vengono da te, si mettono a sedere davanti a te e ascoltano le tue parole, ma poi non le mettono in pratica, perché si compiacciono di parole, mentre il loro cuore va dietro al guadagno.
32Ecco, tu sei per loro come una canzone d'amore: bella è la voce e piacevole l'accompagnamento musicale. Essi ascoltano le tue parole, ma non le mettono in pratica.
33Ma quando ciò avverrà, ed ecco avviene, sapranno che c'è un profeta in mezzo a loro».
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