B I B B I A .net   > Bibbia CEI 2008 > Bibbia CEI 1974 > La Bibbia TILC

Antico Gen Es Lv Nm Dt - Gios Gdc Rut 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Nee Tob Gdt Est 1Mac 2Mac
Testam. Gb Sal Prv Qo Cant Sap Sir - Is Ger Lam Bar Ez Dan Os Gioe Am Abd Gion Mich Naum Abac Sof Agg Zacc Mal

NuovoT. Mt Mc Lc Gv - At - Rom 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tit Flm Ebr - Giac 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd - Ap

(Versione sperimentale)
Ricerca per citazione:
CEI 2008:   CEI 74:   TILC:    Mostra N.Versetto:     

Ricerca per parola:
cerca all'interno di
CEI 2008:   CEI 74:   TILC:    Mostra N.Versetto:     
 
hai cercato Dono
  la ricerca ha riportato 500 risultati  

(Testo CEI2008)

Gen 4,13 Disse Caino al Signore: «Troppo grande è la mia colpa per ottenere perdono.
Gen 32,14 Giacobbe rimase in quel luogo a passare la notte. Poi prese, da ciò che gli capitava tra mano, un dono per il fratello Esaù:
Gen 32,19 tu risponderai: «Di tuo fratello Giacobbe; è un dono inviato al mio signore Esaù; ecco, egli stesso ci segue»».
Gen 32,21 gli direte: «Anche il tuo servo Giacobbe ci segue»». Pensava infatti: «Lo placherò con il dono che mi precede e in seguito mi presenterò a lui; forse mi accoglierà con benevolenza».
Gen 32,22 Così il dono passò prima di lui, mentre egli trascorse quella notte nell'accampamento.

Gen 33,10 Ma Giacobbe disse: «No, ti prego, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, accetta dalla mia mano il mio dono, perché io sto alla tua presenza, come davanti a Dio, e tu mi hai gradito.
Gen 33,11 Accetta il dono augurale che ti è stato presentato, perché Dio mi ha favorito e sono provvisto di tutto!». Così egli insistette e quegli accettò.

Gen 34,12 Alzate pure molto a mio carico il prezzo nuziale e il valore del dono; vi darò quanto mi chiederete, ma concedetemi la giovane in moglie!».

Gen 43,11 Israele, loro padre, rispose: «Se è così, fate pure: mettete nei vostri bagagli i prodotti più scelti della terra e portateli in dono a quell'uomo: un po' di balsamo, un po' di miele, resina e làudano, pistacchi e mandorle.
Gen 43,15 Gli uomini presero dunque questo dono e il doppio del denaro e anche Beniamino, si avviarono, scesero in Egitto e si presentarono a Giuseppe.
Gen 43,25 Essi prepararono il dono nell'attesa che Giuseppe arrivasse a mezzogiorno, perché avevano saputo che avrebbero preso cibo in quel luogo.
Gen 43,26 Quando Giuseppe arrivò a casa, gli presentarono il dono che avevano con sé, e si prostrarono davanti a lui con la faccia a terra.
Gen 45,12 Ed ecco, i vostri occhi lo vedono e lo vedono gli occhi di mio fratello Beniamino: è la mia bocca che vi parla!
Gen 49,22 Germoglio di ceppo fecondo è Giuseppe;
germoglio di ceppo fecondo presso una fonte,
i cui rami si stendono sul muro.

Es 4,8 «Dunque se non ti credono e non danno retta alla voce del primo segno, crederanno alla voce del secondo!
Es 23,8 Non accetterai doni, perché il dono acceca chi ha gli occhi aperti e perverte anche le parole dei giusti.

Es 32,30 Il giorno dopo Mosè disse al popolo: «Voi avete commesso un grande peccato; ora salirò verso il Signore: forse otterrò il perdono della vostra colpa».
Es 35,34 Gli ha anche messo nel cuore il dono di insegnare, e così anche ha fatto con Ooliàb, figlio di Achisamàc, della tribù di Dan.
Lv 11,24 infatti vi rendono impuri: chiunque toccherà il loro cadavere sarà impuro fino alla sera
Lv 19,24 Nel quarto anno tutti i loro frutti saranno consacrati al Signore, come dono festivo.
Lv 22,18 «Parla ad Aronne, ai suoi figli, a tutti gli Israeliti dicendo loro: «Chiunque della casa d'Israele o dei forestieri dimoranti in Israele presenterà la sua offerta, per qualsiasi voto o dono spontaneo, da presentare come olocausto in onore del Signore,
Lv 22,23 Un capo di bestiame grosso o minuto che sia deforme o atrofizzato, potrai offrirlo come dono spontaneo, ma non sarà gradito come sacrificio votivo.
Lv 25,42 Essi sono infatti miei servi, che io ho fatto uscire dalla terra d'Egitto; non debbono essere venduti come si vendono gli schiavi.
Nm 8,19 Ho dato i leviti in dono ad Aronne e ai suoi figli tra gli Israeliti, perché svolgano il servizio degli Israeliti nella tenda del convegno e perché compiano il rito espiatorio per gli Israeliti, e non vi sia flagello per gli Israeliti, quando gli Israeliti si accosteranno al santuario».

Nm 11,6 Ora la nostra gola inaridisce; non c'è più nulla, i nostri occhi non vedono altro che questa manna».

Nm 14,20 Il Signore disse: «Io perdono come tu hai chiesto;
Nm 18,6 Quanto a me, ecco, io ho preso i vostri fratelli, i leviti, tra gli Israeliti; dati al Signore, essi sono resi in dono a voi, per prestare servizio nella tenda del convegno.
Nm 18,7 Tu e i tuoi figli con te eserciterete il vostro sacerdozio per tutto ciò che riguarda l'altare e ciò che è oltre il velo, e presterete il vostro servizio. Io vi do l'esercizio del sacerdozio come un dono. Il profano che si accosterà sarà messo a morte».

Nm 24,6 Si estendono come vallate,
come giardini lungo un fiume,
come àloe, che il Signore ha piantato,
come cedri lungo le acque.

Nm 26,45 Dai figli di Berià discendono: da Cheber discende la famiglia dei Cheberiti; da Malchièl discende la famiglia dei Malchieliti.
Dt 4,28 Là servirete a dèi fatti da mano d'uomo, di legno e di pietra, i quali non vedono, non mangiano, non odorano.
Dt 16,17 ma il dono di ciascuno sarà in misura della benedizione che il Signore, tuo Dio, ti avrà dato.

Dt 23,19 Non porterai nel tempio del Signore, tuo Dio, il dono di una prostituta né il salario di un cane, qualunque voto tu abbia fatto, poiché tutti e due sono abominio per il Signore, tuo Dio.

Gs 15,19 Ella rispose: «Concedimi un favore; poiché tu mi hai dato una terra arida, dammi anche qualche fonte d'acqua». Egli le donò la sorgente superiore e la sorgente inferiore.
Gdc 1,15 Ella rispose: «Concedimi un favore; poiché tu mi hai dato una terra arida, dammi anche qualche fonte d'acqua». Caleb le donò la sorgente superiore e la sorgente inferiore.

Gdc 5,28 Dietro la finestra si affaccia e si lamenta
la madre di Sìsara, dietro le grate:
«Perché il suo carro tarda ad arrivare?
Perché così a rilento procedono i suoi carri?».

Gdc 5,29 Le più sagge tra le sue principesse rispondono,
e anche lei torna a dire a se stessa:

Gdc 19,2 Ma questa sua concubina provò avversione verso di lui e lo abbandonò per tornare alla casa di suo padre, a Betlemme di Giuda, e vi rimase per un certo tempo, per quattro mesi.
1Sam 9,7 Rispose Saul al domestico: «Sì, andiamo! Ma che porteremo a quell'uomo? Il pane nelle nostre sporte è finito e non abbiamo alcun dono da portare all'uomo di Dio: che abbiamo?».
1Sam 10,27 Ma degli uomini perversi dissero: «Potrà forse salvarci costui?». Così lo disprezzarono e non vollero portargli alcun dono. Ma egli rimase in silenzio.



1Sam 25,27 E ora questo dono che la tua schiava porta al mio signore, fa' che sia dato ai domestici che seguono i passi del mio signore.
1Sam 30,26 Quando arrivò a Siklag, Davide mandò parte del bottino agli anziani di Giuda, suoi amici, con queste parole: «Eccovi un dono proveniente dal bottino dei nemici del Signore». Ne inviò

2Sam 23,6 Ma gli scellerati sono come spine,
che si buttano via tutte
e non si prendono in mano;

1Re 1,48 Poi il re ha detto anche questo: «Sia benedetto il Signore, Dio d'Israele, perché oggi ha concesso che uno sieda sul mio trono mentre i miei occhi lo vedono»».

1Re 8,52 Siano aperti i tuoi occhi alla preghiera del tuo servo e del tuo popolo Israele e ascoltali in tutto quello che ti chiedono,
1Re 13,33 Dopo questo fatto, Geroboamo non abbandonò la sua via cattiva. Egli continuò a prendere da tutto il popolo i sacerdoti delle alture e a chiunque lo desiderava conferiva l'incarico e quegli diveniva sacerdote delle alture.
1Re 15,19 «Ci sia un'alleanza fra me e te, come tra mio padre e tuo padre. Ecco, ti mando un dono d'argento e d'oro. Su, rompi la tua alleanza con Baasà, re d'Israele, in modo che egli si ritiri da me».
2Re 5,15 Tornò con tutto il seguito dall'uomo di Dio; entrò e stette davanti a lui dicendo: «Ecco, ora so che non c'è Dio su tutta la terra se non in Israele. Adesso accetta un dono dal tuo servo».
2Re 8,8 Il re disse a Cazaèl: «Prendi con te un dono e va' incontro all'uomo di Dio e per suo mezzo interroga il Signore dicendo: «Guarirò da questa malattia?»».
2Re 10,29 Ma Ieu non si allontanò dai peccati che Geroboamo, figlio di Nebat, aveva fatto commettere a Israele e non abbandonò i vitelli d'oro che erano a Betel e a Dan.

2Re 16,8 Acaz, preso l'argento e l'oro che si trovava nel tempio del Signore e nei tesori della reggia, lo mandò in dono al re d'Assiria.
2Re 20,12 In quel tempo Merodac-Baladàn, figlio di Baladàn, re di Babilonia, mandò lettere e un dono a Ezechia, perché aveva sentito che Ezechia era stato malato.
2Re 21,22 Abbandonò il Signore, Dio dei suoi padri, e non seguì la via del Signore.

2Re 24,1 Nei suoi giorni, Nabucodònosor, re di Babilonia, salì contro di lui e Ioiakìm gli fu sottomesso per tre anni, poi di nuovo si ribellò contro di lui.
2Re 24,10 In quel tempo gli ufficiali di Nabucodònosor, re di Babilonia, salirono a Gerusalemme e la città fu assediata.
2Re 24,11 Nabucodònosor, re di Babilonia, giunse presso la città mentre i suoi ufficiali l'assediavano.
2Re 25,1 Nell'anno nono del suo regno, nel decimo mese, il dieci del mese, Nabucodònosor, re di Babilonia, con tutto il suo esercito arrivò a Gerusalemme, si accampò contro di essa e vi costruirono intorno opere d'assedio.
2Re 25,7 I figli di Sedecìa furono ammazzati davanti ai suoi occhi; Nabucodònosor fece cavare gli occhi a Sedecìa, lo fece mettere in catene e lo condusse a Babilonia.

2Re 25,8 Il settimo giorno del quinto mese - era l'anno diciannovesimo del re Nabucodònosor, re di Babilonia - Nabuzaradàn, capo delle guardie, ufficiale del re di Babilonia, entrò in Gerusalemme.
2Re 25,22 Quanto al popolo rimasto nella terra di Giuda, lasciatovi da Nabucodònosor, re di Babilonia, gli fu posto a capo Godolia figlio di Achikàm, figlio di Safan.
1Cr 5,41 Iosadàk partì quando il Signore, per mezzo di Nabucodònosor, fece deportare Giuda e Gerusalemme.



1Cr 29,3 Inoltre, per il mio amore per il tempio del mio Dio, quanto possiedo in oro e in argento lo dono per il tempio del mio Dio, oltre a quanto ho preparato per il santuario:
2Cr 12,1 Quando il regno fu consolidato ed egli si sentì forte, Roboamo abbandonò la legge del Signore e tutto Israele lo seguì.

2Cr 17,11 Da parte dei Filistei si portavano a Giòsafat tributi e argento in dono; anche gli Arabi gli portavano bestiame minuto: settemilasettecento arieti e settemilasettecento capri.

2Cr 32,31 Ma quando i capi di Babilonia gli inviarono messaggeri per informarsi sul prodigio avvenuto nel paese, Dio l'abbandonò per metterlo alla prova e conoscerne completamente il cuore.

2Cr 36,6 Contro di lui salì Nabucodònosor, re di Babilonia, che lo legò con catene di bronzo per deportarlo a Babilonia.
2Cr 36,7 Nabucodònosor portò a Babilonia parte degli oggetti del tempio del Signore, che depose a Babilonia nella sua reggia.

2Cr 36,10 All'inizio del nuovo anno il re Nabucodònosor mandò a prenderlo per deportarlo a Babilonia con gli oggetti più preziosi del tempio del Signore. Egli nominò re su Giuda e Gerusalemme suo fratello Sedecìa.

2Cr 36,13 Si ribellò anche al re Nabucodònosor, che gli aveva fatto giurare fedeltà in nome di Dio. Egli indurì la sua cervice e si ostinò in cuor suo a non far ritorno al Signore, Dio d'Israele.

Esd 1,7 Anche il re Ciro fece prelevare gli utensili del tempio del Signore, che Nabucodònosor aveva asportato da Gerusalemme e aveva deposto nel tempio del suo dio.
Esd 2,1 Questi sono gli abitanti della provincia che ritornarono dall'esilio, quelli che Nabucodònosor, re di Babilonia, aveva deportato a Babilonia e che tornarono a Gerusalemme e in Giudea, ognuno alla sua città; essi vennero
Esd 4,17 Il re inviò questa risposta:
«A Recum, governatore, e Simsài, scriba, e agli altri loro colleghi, che risiedono in Samaria e nel resto della regione dell'Oltrefiume, salute! Ora,
Esd 5,12 Ma poiché i nostri padri hanno provocato all'ira il Dio del cielo, egli li ha messi nelle mani di Nabucodònosor, re di Babilonia, il Caldeo, che distrusse questo tempio e deportò a Babilonia il popolo.
Esd 5,14 inoltre i vasi del tempio di Dio, d'oro e d'argento, che Nabucodònosor aveva portato via dal tempio di Gerusalemme e trasferito al tempio di Babilonia, il re Ciro li ha fatti togliere dal tempio di Babilonia e li ha fatti consegnare a un tale di nome Sesbassàr, che egli aveva costituito governatore.
Esd 6,5 E anche i vasi del tempio di Dio, d'oro e d'argento, che Nabucodònosor portò via dal tempio che è a Gerusalemme e trasferì a Babilonia, siano restituiti e vadano al tempio che è a Gerusalemme, al loro posto, e siano deposti nel tempio di Dio».

Ne 7,6 Questi sono gli abitanti della provincia che ritornarono dall'esilio, quelli che Nabucodònosor, re di Babilonia, aveva deportato e che tornarono a Gerusalemme e in Giudea, ognuno nella sua città;
Tb 1,4 Mi trovavo ancora al mio paese, la terra d'Israele, ed ero ancora giovane, quando la tribù del mio antenato Nèftali abbandonò la casa di Davide e si staccò da Gerusalemme, la sola città fra tutte le tribù d'Israele scelta per i sacrifici. In essa era stato consacrato il tempio, dove abita Dio, ed era stato edificato per tutte le generazioni future.
Tb 2,12 tessendo la lana che rimandava poi ai padroni, ricevendone la paga. Ora nel settimo giorno del mese di Distro, quando tagliò il pezzo che aveva tessuto e lo mandò ai padroni, essi, oltre la mercede completa, le fecero dono di un capretto da mangiare.
Tb 4,11 Infatti per tutti quelli che la compiono, l'elemosina è un dono prezioso davanti all'Altissimo.

Gdt 1,1 Nell'anno dodicesimo del regno di Nabucodònosor, che era il re degli Assiri nella grande città di Ninive, Arfacsàd regnava sui Medi a Ecbàtana.
Gdt 1,5 In quel tempo il re Nabucodònosor mosse guerra al re Arfacsàd nella grande pianura, cioè nella piana che si trova nel territorio di Ragàu.
Gdt 1,7 Allora Nabucodònosor, re degli Assiri, spedì messaggeri a tutti gli abitanti della Persia e a tutti gli abitanti delle regioni occidentali: a quelli della Cilicia e di Damasco, del Libano e dell'Antilibano, a tutti gli abitanti della fascia litoranea
Gdt 1,11 Ma gli abitanti di tutte queste regioni disprezzarono l'invito di Nabucodònosor, re degli Assiri, e non volevano seguirlo nella guerra, perché non avevano alcun timore di lui, che agli occhi loro era come un uomo qualunque. Essi rimandarono i suoi messaggeri a mani vuote e con disonore.
Gdt 1,12 Allora Nabucodònosor si accese di sdegno terribile contro tutte queste regioni e giurò per il suo trono e per il suo regno che si sarebbe vendicato, devastando con la spada i paesi della Cilicia, di Damasco e della Siria, tutte le popolazioni della terra di Moab, gli Ammoniti, tutta la Giudea e tutti gli abitanti dell'Egitto fino al limite dei due mari.

Gdt 2,1 Nell'anno diciottesimo, il giorno ventidue del primo mese, corse voce nel palazzo di Nabucodònosor, re degli Assiri, che egli avrebbe fatto vendetta contro tutte quelle regioni, come aveva detto.
Gdt 2,4 Quando ebbe finito la consultazione, Nabucodònosor, re degli Assiri, chiamò Oloferne, generale supremo del suo esercito, che teneva il secondo posto dopo di lui, e gli disse:
Gdt 2,19 Poi lui e tutte le sue truppe si misero in marcia, per precedere il re Nabucodònosor e coprire tutta la faccia della terra di occidente con i loro carri, i cavalieri e la fanteria scelta.
Gdt 3,2 «Ecco, noi, servi del grande re Nabucodònosor, ci mettiamo davanti a te; fa' di noi quanto ti piacerà.
Gdt 3,8 Ma egli demolì tutti i loro templi e tagliò i boschi sacri, perché aveva ordine di distruggere tutti gli dèi della terra, in modo che tutti i popoli adorassero solo Nabucodònosor e tutte le lingue e le tribù lo invocassero come dio.

Gdt 4,1 Quando gli Israeliti che abitavano in tutta la Giudea appresero quello che Oloferne, il comandante supremo di Nabucodònosor, aveva fatto agli altri popoli e come aveva messo a sacco tutti i loro templi e li aveva votati allo sterminio,
Gdt 6,2 «Chi sei tu, o Achiòr, e voi, mercenari di Èfraim, per profetare in mezzo a noi come hai fatto oggi e suggerire di non combattere il popolo d'Israele, perché il loro Dio li proteggerà dall'alto? E chi è dio se non Nabucodònosor? Questi manderà il suo esercito e li sterminerà dalla faccia della terra, né il loro Dio potrà liberarli.
Gdt 6,4 Li bruceremo in casa loro, i loro monti si inebrieranno del loro sangue, i loro campi si colmeranno dei loro cadaveri, né potrà resistere la pianta dei loro piedi davanti a noi, ma saranno completamente distrutti. Questo dice Nabucodònosor, il signore di tutta la terra: così ha parlato e le sue parole non potranno essere smentite.

Gdt 11,1 Allora Oloferne le disse: «Sta' tranquilla, o donna, non temere in cuor tuo, perché io non ho mai fatto male a nessuno che abbia accettato di servire Nabucodònosor, re di tutta la terra.
Gdt 11,4 Nessuno ti farà torto, ma sarai trattata bene, come si fa con i servi del mio signore, il re Nabucodònosor».

Gdt 11,7 Viva Nabucodònosor, re di tutta la terra, e viva la potenza di colui che ti ha inviato a rimettere sul giusto cammino ogni essere vivente; per mezzo tuo infatti non solo gli uomini lo servono, ma in grazia della tua forza anche le bestie selvatiche, gli armenti e gli uccelli del cielo vivranno per Nabucodònosor e tutta la sua casa.
Gdt 11,14 Perciò hanno mandato a Gerusalemme, dove anche quelli che vi risiedono hanno fatto altrettanto, dei messaggeri incaricati di portare loro il permesso da parte del consiglio degli anziani.
Gdt 11,23 Tu sei graziosa d'aspetto e abile nelle tue parole; se farai come hai detto, il tuo Dio sarà il mio Dio e tu dimorerai nel palazzo del re Nabucodònosor e sarai famosa in tutto il mondo».

Gdt 12,13 Bagoa, uscito dalla presenza di Oloferne, andò da lei e disse: «Non esiti questa bella fanciulla a venire dal mio signore, per essere onorata alla sua presenza e bere con noi il vino in allegria e diventare oggi come una delle donne assire, che stanno nel palazzo di Nabucodònosor».
Gdt 14,18 «Gli schiavi ci hanno traditi! Una sola donna ebrea ha gettato la vergogna sulla casa del re Nabucodònosor! Oloferne eccolo a terra, ed è privo della testa».

Est 1,1c e proveniva dal gruppo degli esuli che Nabucodònosor, re di Babilonia, aveva deportato da Gerusalemme con Ieconia, re della Giudea.

Est 2,6 il quale era stato deportato da Gerusalemme quando fu ridotta in schiavitù da Nabucodònosor, re di Babilonia.
Est 2,18 Poi il re fece un banchetto per tutti i suoi amici e i potenti per sette giorni, volendo solennizzare così le nozze di Ester; condonò pure i debiti a tutti quelli che erano sotto il suo dominio.

Est 3,13f abbiamo ordinato che le persone a voi segnalate nei rapporti scritti da Aman, incaricato dei nostri affari pubblici e da noi trattato come un secondo padre, tutte, con le mogli e i figli, siano radicalmente sterminate con la spada dei loro avversari, senz'alcuna pietà né perdono, il quattordici del dodicesimo mese dell'anno corrente, cioè Adar,
Est 8,1 Lo stesso giorno, il re Artaserse donò a Ester la proprietà di Aman, il calunniatore, e Mardocheo fu chiamato dal re, perché Ester aveva rivelato che egli era legato da parentela con lei.
Est 9,19 È per questo dunque che i Giudei sparsi in ogni provincia straniera celebrano con gioia il quattordicesimo giorno del mese di Adar come giorno di festa, mandando ciascuno regali al suo prossimo. Coloro che risiedono invece nelle città principali celebrano con gioia anche il quindicesimo giorno del mese di Adar come giorno di festa, mandando ciascuno regali al suo prossimo.

Est 12,6 che era stato deportato da Gerusalemme fra quelli condotti in esilio con Ieconia, re di Giuda, da Nabucodònosor, re di Babilonia.
Est 12,18 Poi il re fece un gran banchetto, il banchetto di Ester, per tutti i prìncipi e i ministri; condonò i debiti delle province e fece doni con munificenza regale.

1Mac 6,24 Per questo i figli del nostro popolo hanno posto assedio alla fortezza e si sono estraniati da noi; inoltre uccidono quanti di noi capitano nelle loro mani e si dividono i nostri averi.
1Mac 6,25 E non soltanto contro di noi stendono le mani, ma anche su tutto il tuo territorio.
1Mac 10,39 Assegno Tolemàide e le sue dipendenze come dono al tempio di Gerusalemme, per le spese necessarie al santuario.
1Mac 12,21 Si è trovato in una scrittura, riguardante gli Spartani e i Giudei, che essi sono fratelli e che discendono dalla stirpe di Abramo.
2Mac 2,25 ci siamo preoccupati di offrire diletto a coloro che amano leggere, facilità a quanti intendono fissare nella memoria, utilità a tutti gli eventuali lettori.
2Mac 3,39 Colui che ha la sua dimora nei cieli è custode e difensore di quel luogo, ed è pronto a percuotere e abbattere coloro che vi accedono con cattiva intenzione».
2Mac 4,30 Mentre così stavano le cose, le città di Tarso e di Mallo si ribellarono, perché erano state date in dono ad Antiòchide, concubina del re.
2Mac 5,20 Perciò anche il luogo, dopo essere stato coinvolto nelle sventure piombate sul popolo, da ultimo ne condivise i benefici; esso, che per l'ira dell'Onnipotente aveva sperimentato l'abbandono, per la riconciliazione del grande Sovrano fu ripristinato in tutta la sua gloria.

2Mac 7,18 Dopo di lui presero il sesto che, mentre stava per morire, disse: «Non illuderti stoltamente. Noi soffriamo queste cose per causa nostra, perché abbiamo peccato contro il nostro Dio; perciò ci succedono cose che muovono a meraviglia.
2Mac 9,20 Se voi state bene e i figli e le vostre cose procedono secondo il vostro pensiero, io, riponendo la mia speranza nel Cielo,
2Mac 9,25 e oltre a questo, constatando che i sovrani vicini e confinanti con il nostro regno spiano il momento opportuno e attendono gli eventi, ho designato come re mio figlio Antioco, che già più volte, quando intraprendevo i viaggi nei distretti settentrionali, ho raccomandato e affidato a moltissimi di voi. A lui indirizzo la lettera qui unita.
2Mac 11,24 Avendo sentito che i Giudei non intendono accettare l'ellenizzazione voluta da nostro padre, ma, attaccati al loro sistema di vita, chiedono di attenersi alle proprie leggi,
2Mac 12,7 Poi, dato che il luogo era sbarrato, abbandonò l'impresa con l'idea di tornare un'altra volta e di estirpare tutta la cittadinanza di Giaffa.
2Mac 15,16 «Prendi la spada sacra come dono di Dio; con questa abbatterai i nemici».

Gb 1,10 Non sei forse tu che hai messo una siepe intorno a lui e alla sua casa e a tutto quello che è suo? Tu hai benedetto il lavoro delle sue mani e i suoi possedimenti si espandono sulla terra.
Gb 3,18 Anche i prigionieri hanno pace,
non odono più la voce dell'aguzzino.

Gb 3,22 che godono fino a esultare
e gioiscono quando trovano una tomba,

Gb 4,11 il leone perisce per mancanza di preda,
e i figli della leonessa si disperdono.

Gb 6,18 Le carovane deviano dalle loro piste,
avanzano nel deserto e vi si perdono;

Gb 8,16 Rigoglioso si mostra in faccia al sole
e sopra il giardino si spandono i suoi rami,

Gb 12,13 In lui risiedono sapienza e forza,
a lui appartengono consiglio e prudenza!

Gb 12,16 In lui risiedono potenza e sagacia,
da lui dipendono l'ingannato e l'ingannatore.

Gb 21,13 Finiscono nel benessere i loro giorni
e scendono tranquilli nel regno dei morti.

Gb 24,1 Perché all'Onnipotente non restano nascosti i tempi,
mentre i suoi fedeli non vedono i suoi giorni?

Gb 24,3 portano via l'asino degli orfani,
prendono in pegno il bue della vedova.

Gb 24,9 Strappano l'orfano dal seno della madre
e prendono in pegno il mantello del povero.

Gb 30,17 Di notte mi sento trafiggere le ossa
e i dolori che mi rodono non mi danno riposo.

Gb 30,24 Nella disgrazia non si tendono forse le braccia
e non si invoca aiuto nella sventura?

Gb 32,15 Sono sconcertati, non rispondono più,
mancano loro le parole.

Gb 37,11 Carica di umidità le nuvole
e le nubi ne diffondono le folgori.

Gb 37,24 Perciò lo temono tutti gli uomini,
ma egli non considera quelli che si credono sapienti!».



Sal 10,10 Si piega e si acquatta,
cadono i miseri sotto i suoi artigli.


Sal 11,2 Ecco, i malvagi tendono l'arco,
aggiustano la freccia sulla corda
per colpire nell'ombra i retti di cuore.


Sal 20,9 Quelli si piegano e cadono,
ma noi restiamo in piedi e siamo saldi.


Sal 22,8 Si fanno beffe di me quelli che mi vedono,
storcono le labbra, scuotono il capo:


Sal 22,19 si dividono le mie vesti,
sulla mia tunica gettano la sorte.


Sal 22,30 A lui solo si prostreranno
quanti dormono sotto terra,
davanti a lui si curveranno
quanti discendono nella polvere;

ma io vivrò per lui,

Sal 27,11 Mostrami, Signore, la tua via,
guidami sul retto cammino,
perché mi tendono insidie.


Sal 35,15 Ma essi godono della mia caduta, si radunano,
si radunano contro di me per colpirmi di sorpresa.
Mi dilaniano di continuo,


Sal 37,14 I malvagi sfoderano la spada e tendono l'arco
per abbattere il povero e il misero,
per uccidere chi cammina onestamente.


Sal 37,21 Il malvagio prende in prestito e non restituisce,
ma il giusto ha compassione e dà in dono.


Sal 38,13 Tendono agguati quelli che attentano alla mia vita,
quelli che cercano la mia rovina tramano insidie
e tutto il giorno studiano inganni.


Sal 38,21 mi rendono male per bene,
mi accusano perché cerco il bene.


Sal 40,15 Siano svergognati e confusi
quanti cercano di togliermi la vita.
Retrocedano, coperti d'infamia,
quanti godono della mia rovina.


Sal 45,6 Le tue frecce sono acute -
sotto di te cadono i popoli -,
colpiscono al cuore i nemici del re.


Sal 55,6 Mi invadono timore e tremore
e mi ricopre lo sgomento.


Sal 56,7 Congiurano, tendono insidie,
spiano i miei passi, per attentare alla mia vita.


Sal 59,13 Peccato della loro bocca è la parola delle loro labbra;
essi cadono nel laccio del loro orgoglio,
per le bestemmie e le menzogne che pronunciano.


Sal 62,5 Tramano solo di precipitarlo dall'alto,
godono della menzogna.
Con la bocca benedicono,
nel loro intimo maledicono.


Sal 68,14 Non restate a dormire nei recinti!
Splendono d'argento le ali della colomba,
di riflessi d'oro le sue piume».


Sal 68,26 Precedono i cantori, seguono i suonatori di cetra,
insieme a fanciulle che suonano tamburelli.


Sal 69,10 Perché mi divora lo zelo per la tua casa,
gli insulti di chi ti insulta ricadono su di me.


Sal 70,3 Siano svergognati e confusi
quanti attentano alla mia vita.
Retrocedano, coperti d'infamia,
quanti godono della mia rovina.


Sal 78,60 Abbandonò la dimora di Silo,
la tenda che abitava tra gli uomini;


Sal 80,7 Ci hai fatto motivo di contesa per i vicini
e i nostri nemici ridono di noi.


Sal 88,5 Sono annoverato fra quelli che scendono nella fossa,
sono come un uomo ormai senza forze.


Sal 89,15 Giustizia e diritto sono la base del tuo trono,
amore e fedeltà precedono il tuo volto.


Sal 94,6 Uccidono la vedova e il forestiero,
massacrano gli orfani.


Sal 97,5 I monti fondono come cera davanti al Signore,
davanti al Signore di tutta la terra.


Sal 97,6 Annunciano i cieli la sua giustizia,
e tutti i popoli vedono la sua gloria.


Sal 102,4 Svaniscono in fumo i miei giorni
e come brace ardono le mie ossa.


Sal 104,21 ruggiscono i giovani leoni in cerca di preda
e chiedono a Dio il loro cibo.


Sal 109,5 Mi rendono male per bene
e odio in cambio del mio amore.


Sal 109,25 Sono diventato per loro oggetto di scherno:
quando mi vedono, scuotono il capo.


Sal 115,5 Hanno bocca e non parlano,
hanno occhi e non vedono,


Sal 115,6 hanno orecchi e non odono,
hanno narici e non odorano.


Sal 115,17 Non i morti lodano il Signore
né quelli che scendono nel silenzio,


Sal 119,23 Anche se i potenti siedono e mi calunniano,
il tuo servo medita i tuoi decreti.


Sal 119,148 I miei occhi precedono il mattino,
per meditare sulla tua promessa.


Sal 119,157 Molti mi perseguitano e mi affliggono,
ma io non abbandono i tuoi insegnamenti.


Sal 130,4 Ma con te è il perdono:
così avremo il tuo timore.


Sal 135,16 Hanno bocca e non parlano,
hanno occhi e non vedono,


Sal 135,17 hanno orecchi e non odono;
no, non c'è respiro nella loro bocca.


Sal 141,9 Proteggimi dal laccio che mi tendono,
dalle trappole dei malfattori.


Pro 1,12 inghiottiamoli vivi come fa il regno dei morti,
interi, come coloro che scendono nella fossa;

Pro 2,14 che godono nel fare il male
e gioiscono dei loro propositi perversi,

Pro 5,5 I suoi piedi scendono verso la morte,
i suoi passi conducono al regno dei morti,

Pro 6,35 Egli non accetterà compenso alcuno,
rifiuterà ogni dono, anche se grande.



Pro 9,18 Egli non si accorge che là ci sono le ombre
e i suoi invitati scendono nel profondo del regno dei morti.



Pro 15,7 Le labbra dei saggi diffondono la scienza,
non così il cuore degli stolti.

Pro 18,8 Le parole del calunniatore sono come ghiotti bocconi
che scendono fin nel più intimo.

Pro 18,16 Il dono che l'uomo fa gli spiana la via
e lo introduce alla presenza dei grandi.

Pro 19,14 La casa e il patrimonio si ereditano dal padre,
ma una moglie assennata è dono del Signore.

Pro 21,14 Un dono fatto in segreto calma la collera,
un regalo di nascosto placa il furore violento.

Pro 23,30 Per quelli che si perdono dietro al vino,
per quelli che assaporano bevande inebrianti.

Pro 26,7 Come pendono le gambe da uno zoppo,
così una massima sulla bocca dello stolto.

Pro 26,16 Il pigro si crede più saggio
di sette persone che rispondono con senno.

Pro 26,22 Le parole del calunniatore sono come ghiotti bocconi,
che scendono fin nell'intimo.

Pro 28,5 I malvagi non comprendono la giustizia,
ma quelli che cercano il Signore comprendono tutto.

Pro 28,28 Se prevalgono i malvagi, tutti si nascondono;
se essi periscono, dominano i giusti.



Pro 30,25 le formiche sono un popolo senza forza,
eppure si provvedono il cibo durante l'estate;

Qo 3,13 e che un uomo mangi, beva e goda del suo lavoro, anche questo è dono di Dio.
Qo 4,10 Infatti, se cadono, l'uno rialza l'altro. Guai invece a chi è solo: se cade, non ha nessuno che lo rialzi.
Qo 5,18 Inoltre ad ogni uomo, al quale Dio concede ricchezze e beni, egli dà facoltà di mangiarne, prendere la sua parte e godere della sua fatica: anche questo è dono di Dio.
Qo 7,11 Buona cosa è la saggezza unita a un patrimonio ed è utile per coloro che vedono il sole.
Qo 10,6 la stoltezza viene collocata in posti elevati e i ricchi siedono in basso.
Ct 2,13 Il fico sta maturando i primi frutti
e le viti in fiore spandono profumo.
Àlzati, amica mia,
mia bella, e vieni, presto!

Ct 4,1 Quanto sei bella, amata mia, quanto sei bella!
Gli occhi tuoi sono colombe,
dietro il tuo velo.
Le tue chiome sono come un gregge di capre,
che scendono dal monte Gàlaad.

Ct 6,5 Distogli da me i tuoi occhi,
perché mi sconvolgono.
Le tue chiome sono come un gregge di capre
che scendono dal Gàlaad.

Ct 6,9 Ma unica è la mia colomba, il mio tutto,
unica per sua madre,
la preferita di colei che l'ha generata.
La vedono le giovani e la dicono beata.
Le regine e le concubine la coprono di lodi:

Ct 7,13 Di buon mattino andremo nelle vigne;
vedremo se germoglia la vite,
se le gemme si schiudono,
se fioriscono i melograni:
là ti darò il mio amore!

Sap 2,22 Non conoscono i misteriosi segreti di Dio,
non sperano ricompensa per la rettitudine
né credono a un premio per una vita irreprensibile.

Sap 8,21 Sapendo che non avrei ottenuto la sapienza in altro modo,
se Dio non me l'avesse concessa
- ed è già segno di saggezza sapere da chi viene tale dono -,
mi rivolsi al Signore e lo pregai,
dicendo con tutto il mio cuore:



Sap 10,13 Ella non abbandonò il giusto venduto,
ma lo liberò dal peccato.

Sap 10,14 Scese con lui nella prigione,
non lo abbandonò mentre era in catene,
finché gli procurò uno scettro regale
e l'autorità su coloro che dominavano sopra di lui;
mostrò che i suoi accusatori erano bugiardi
e gli diede una gloria eterna.

Sap 15,9 Tuttavia egli si preoccupa non perché sta per morire
o perché ha una vita breve,
ma di gareggiare con gli orafi e con gli argentieri,
di imitare coloro che fondono il bronzo,
e ritiene un vanto plasmare cose false.

Sap 16,25 Per questo anche allora, adattandosi a tutto,
era al servizio del tuo dono che nutre tutti,
secondo il desiderio di chi ti pregava,

Sap 16,26 perché i tuoi figli, che hai amato, o Signore,
imparassero che non le diverse specie di frutti nutrono l'uomo,
ma la tua parola tiene in vita coloro che credono in te.

Sap 17,11 La paura infatti altro non è che l'abbandono degli aiuti della ragione;

Sap 18,2 e li ringraziavano perché non nuocevano loro,
pur avendo subìto un torto,
e imploravano perdono delle passate inimicizie.

Sir 1,12 Il timore del Signore allieta il cuore,
dà gioia, diletto e lunga vita.
Il timore del Signore è dono del Signore,
esso conduce sui sentieri dell'amore.

Sir 1,19 Egli ha visto e misurato la sapienza,
ha fatto piovere scienza e conoscenza intelligente,
ha esaltato la gloria di quanti la possiedono.

Sir 2,9 Voi che temete il Signore, sperate nei suoi benefici,
nella felicità eterna e nella misericordia,
poiché la sua ricompensa è un dono eterno e gioioso.

Sir 3,14 L'opera buona verso il padre non sarà dimenticata,
otterrà il perdono dei peccati, rinnoverà la tua casa.

Sir 4,3 Non turbare un cuore già esasperato,
non negare un dono al bisognoso.

Sir 5,5 Non essere troppo sicuro del perdono
tanto da aggiungere peccato a peccato.

Sir 11,17 Il dono del Signore è assicurato ai suoi fedeli
e la sua benevolenza li guida sempre sulla retta via.

Sir 14,18 Come foglie verdi su un albero frondoso,
alcune cadono e altre germogliano,
così sono le generazioni umane:
una muore e un'altra nasce.

Sir 16,7 Egli non perdonò agli antichi giganti,
che si erano ribellati per la loro forza.

Sir 17,5 Ricevettero l'uso delle cinque opere del Signore,
come sesta fu concessa loro in dono la ragione
e come settima la parola, interprete delle sue opere.

Sir 17,27 Negl'inferi infatti chi loderà l'Altissimo,
al posto dei viventi e di quanti gli rendono lode?

Sir 17,29 Quanto è grande la misericordia del Signore,
il suo perdono per quanti si convertono a lui!

Sir 18,12 Vede e sa che la loro sorte è penosa,
perciò abbonda nel perdono.

Sir 18,15 Figlio, nel fare il bene non aggiungere rimproveri
e a ogni dono parole amare.

Sir 18,16 La rugiada non mitiga forse il calore?
Così una parola è migliore del dono.

Sir 18,17 Ecco, una parola non vale più di un dono ricco?
Ambedue si trovano nell'uomo caritatevole.

Sir 18,18 Lo stolto rimprovera senza riguardo,
il dono dell'invidioso fa lacrimare gli occhi.


Sir 18,20 Prima del giudizio esamina te stesso,
così al momento del verdetto troverai perdono.

Sir 18,29 Quelli istruiti nel parlare, anch'essi diventano saggi,
effondono come pioggia massime adeguate.
Vale più la fiducia in un unico Signore
che aderire a un morto con un cuore morto.


Sir 20,14 Il dono di uno stolto non ti giova,
e ugualmente quello dell'invidioso, perché è frutto di costrizione;
i suoi occhi, infatti, sono molti invece di uno.

Sir 21,1 Figlio, hai peccato? Non farlo più
e chiedi perdono per le tue colpe passate.

Sir 21,4 Spavento e violenza disperdono la ricchezza,
così la casa del superbo sarà devastata.

Sir 23,18 L'uomo infedele al proprio letto
dice fra sé: «Chi mi vede?
C'è buio intorno a me e le mura mi nascondono;
nessuno mi vede, perché temere?
Dei miei peccati non si ricorderà l'Altissimo».

Sir 23,19 Egli teme solo gli occhi degli uomini,
non sa che gli occhi del Signore
sono mille volte più luminosi del sole;
essi vedono tutte le vie degli uomini
e penetrano fin nei luoghi più segreti.

Sir 26,14 È un dono del Signore una donna silenziosa,
non c'è prezzo per una donna educata.

Sir 27,13 Il parlare degli stolti è un orrore,
essi ridono tra i bagordi del peccato.

Sir 35,12 Da' all'Altissimo secondo il dono da lui ricevuto,
e con occhio contento, secondo la tua possibilità,

Sir 35,18 Le lacrime della vedova non scendono forse sulle sue guance

Sir 37,24 Un uomo saggio è colmato di benedizioni,
tutti quelli che lo vedono lo proclamano beato.

Sir 38,27 Così ogni artigiano e costruttore
che passa la notte come il giorno:
quelli che incidono immagini per sigilli
e con pazienza cercano di variare le figure,
dedicano il cuore a riprodurre bene il disegno
e stanno svegli per terminare il lavoro.

Sir 38,33 nell'assemblea non hanno un posto speciale,
non siedono sul seggio del giudice
e non conoscono le disposizioni della legge.
Non fanno brillare né l'istruzione né il diritto,
non compaiono tra gli autori di proverbi,

Sir 40,21 Il flauto e l'arpa rendono piacevole il canto,
ma più ancora una voce soave.

Sir 40,25 Oro e argento rendono sicuro il piede,
ma più ancora è stimato un consiglio.

Sir 43,17 bcosì anche l'uragano del settentrione e il turbine dei venti.
Egli sparge la neve come uccelli che discendono,
come locusta che si posa è la sua caduta.

Sir 47,11 Il Signore perdonò i suoi peccati,
innalzò la sua potenza per sempre,
gli concesse un'alleanza regale
e un trono di gloria in Israele.


Is 1,23 I tuoi capi sono ribelli
e complici di ladri.
Tutti sono bramosi di regali
e ricercano mance.
Non rendono giustizia all'orfano
e la causa della vedova fino a loro non giunge.

Is 3,8 Certo, Gerusalemme va in rovina
e Giuda crolla,
perché la loro lingua e le loro opere sono contro il Signore,
e offendono lo sguardo della sua maestà.

Is 3,9 La loro parzialità li condanna
ed essi ostentano il loro peccato come Sòdoma:
non lo nascondono neppure;
disgraziati loro,
poiché preparano la loro rovina.

Is 3,16 Dice il Signore:
«Poiché si sono insuperbite le figlie di Sion,
procedono a collo teso,
ammiccando con gli occhi,
e camminano a piccoli passi,
facendo tintinnare gli anelli ai piedi,

Is 5,12 Ci sono cetre e arpe,
tamburelli e flauti
e vino per i loro banchetti;
ma non badano all'azione del Signore,
non vedono l'opera delle sue mani.

Is 5,21 Guai a coloro che si credono sapienti
e si reputano intelligenti.

Is 6,12 Il Signore scaccerà la gente
e grande sarà l'abbandono nella terra.

Is 13,8 Sono costernati. Spasimi e dolori li prendono,
si contorcono come una partoriente.
Ognuno osserva sgomento il suo vicino:
i loro volti sono volti di fiamma.

Is 14,10 Tutti prendono la parola per dirti:
«Anche tu sei stato abbattuto come noi,
sei diventato uguale a noi».

Is 14,16 Quanti ti vedono ti guardano fisso,
ti osservano attentamente:
«È questo l'individuo che sconvolgeva la terra,
che faceva tremare i regni,

Is 19,8 I pescatori si lamenteranno, gemeranno
quanti gettano l'amo nel Nilo,
quanti stendono le reti sull'acqua saranno desolati.

Is 29,21 quanti con la parola rendono colpevoli gli altri,
quanti alla porta tendono tranelli al giudice
e rovinano il giusto per un nulla.

Is 30,15 Poiché così dice il Signore Dio, il Santo d'Israele:
«Nella conversione e nella calma sta la vostra salvezza,
nell'abbandono confidente sta la vostra forza».
Ma voi non avete voluto,

Is 31,1 Guai a quanti scendono in Egitto per cercare aiuto,
e pongono la speranza nei cavalli,
confidano nei carri perché numerosi
e sulla cavalleria perché molto potente,
senza guardare al Santo d'Israele
e senza cercare il Signore.

Is 33,3 Alla voce del tuo fragore fuggono i popoli,
quando t'innalzi si disperdono le nazioni.

Is 34,7 Cadono bisonti insieme con essi,
giovenchi insieme con tori.
La loro terra s'imbeve di sangue,
la loro polvere s'impingua di grasso.

Is 38,18 Perché non sono gli inferi a renderti grazie,
né la morte a lodarti;
quelli che scendono nella fossa
non sperano nella tua fedeltà.

Is 39,1 In quel tempo Merodac-Baladàn, figlio di Baladàn, re di Babilonia, mandò lettere e un dono a Ezechia, perché aveva sentito che era stato malato ed era guarito.
Is 40,30 Anche i giovani faticano e si stancano,
gli adulti inciampano e cadono;

Is 41,5 Le isole vedono e ne hanno timore;
tremano le estremità della terra,
insieme si avvicinano e vengono.

Is 42,4 Non verrà meno e non si abbatterà,
finché non avrà stabilito il diritto sulla terra,
e le isole attendono il suo insegnamento.

Is 42,17 Retrocedono pieni di vergogna
quanti sperano in un idolo,
quanti dicono alle statue: «Voi siete i nostri dèi».

Is 42,24 Chi abbandonò Giacobbe al saccheggio,
Israele ai predoni?
Non è stato forse il Signore contro cui peccò,
non avendo voluto camminare per le sue vie
e non avendo osservato la sua legge?

Is 44,9 I fabbricanti di idoli sono tutti vanità e le loro opere preziose non giovano a nulla; ma i loro devoti non vedono né capiscono affatto e perciò saranno coperti di vergogna.
Is 44,18 Non sanno né comprendono; una patina impedisce ai loro occhi di vedere e al loro cuore di capire.
Is 45,20 Radunatevi e venite,
avvicinatevi tutti insieme,
superstiti delle nazioni!
Non comprendono quelli che portano
un loro idolo di legno
e pregano un dio
che non può salvare.

Is 52,8 Una voce! Le tue sentinelle alzano la voce,
insieme esultano,
poiché vedono con gli occhi
il ritorno del Signore a Sion.

Is 55,10 Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo
e non vi ritornano senza avere irrigato la terra,
senza averla fecondata e fatta germogliare,
perché dia il seme a chi semina
e il pane a chi mangia,

Is 58,2 Mi cercano ogni giorno,
bramano di conoscere le mie vie,
come un popolo che pratichi la giustizia
e non abbia abbandonato il diritto del suo Dio;
mi chiedono giudizi giusti,
bramano la vicinanza di Dio:

Is 59,5 Dischiudono uova di serpente velenoso,
tessono tele di ragno;
chi mangia quelle uova morirà,
e dall'uovo schiacciato esce un aspide.

Is 59,8 Non conoscono la via della pace,
non c'è giustizia nel loro procedere;
rendono tortuosi i loro sentieri,
chiunque vi cammina non conosce la pace.

Ger 4,29 Per lo strepito di cavalieri e di arcieri
tutti gli abitanti del paese sono in fuga,
entrano nelle grotte,
si nascondono nella folta boscaglia
e salgono sulle rupi.
Ogni città è abbandonata,
nessuno più vi abita.

Ger 5,28 Sono grassi e pingui,
oltrepassano i limiti del male;
non difendono la causa,
non si curano della causa dell'orfano,
non difendono i diritti dei poveri.

Ger 7,18 I figli raccolgono la legna, i padri accendono il fuoco e le donne impastano la farina per preparare focacce alla regina del cielo; poi si compiono libagioni ad altri dèi per offendermi.
Ger 7,19 Ma è proprio me che offendono - oracolo del Signore - o non piuttosto se stessi, a loro stessa vergogna?
Ger 9,2 «Tendono la loro lingua come il loro arco;
non la verità ma la menzogna
domina nella terra.
Passano da un delitto all'altro
e non conoscono me.
Oracolo del Signore.

Ger 9,25 l'Egitto, Giuda, Edom, gli Ammoniti e i Moabiti e tutti coloro che si radono le tempie, i quali abitano nel deserto, perché tutte queste nazioni e tutta la casa d'Israele sono incirconcisi nel cuore».



Ger 13,13 Tu allora risponderai loro: Così dice il Signore: Ecco, io renderò tutti ubriachi gli abitanti di questo paese, i re che siedono sul trono di Davide, i sacerdoti, i profeti e tutti gli abitanti di Gerusalemme.
Ger 21,2 «Consulta per noi il Signore perché Nabucodònosor, re di Babilonia, ci fa guerra; forse il Signore compirà per noi qualcuno dei suoi tanti prodigi, in modo da farlo allontanare».
Ger 21,7 Poi - oracolo del Signore - io consegnerò Sedecìa, re di Giuda, i suoi ministri e la gente che sarà scampata in questa città alla peste, alla spada e alla fame, in potere di Nabucodònosor, re di Babilonia, in mano ai loro nemici e a quanti vogliono la loro vita. Egli li passerà a fil di spada; non ne avrà pietà, non perdonerà e non risparmierà nessuno.

Ger 22,4 Se osserverete lealmente quest'ordine, entreranno ancora per le porte di questa casa i re che siedono sul trono di Davide, montati su carri e cavalli, insieme ai loro ministri e al loro popolo.
Ger 22,25 Ti metterò nelle mani di chi vuole la tua vita, nelle mani di quanti tu temi, nelle mani di Nabucodònosor, re di Babilonia, e nelle mani dei Caldei.
Ger 23,1 «Guai ai pastori che fanno perire e disperdono il gregge del mio pascolo. Oracolo del Signore.
Ger 23,27 Essi credono di far dimenticare il mio nome al mio popolo con i loro sogni, che si raccontano l'un l'altro, come i loro padri dimenticarono il mio nome per Baal!
Ger 24,1 Il Signore mi mostrò due canestri di fichi posti davanti al tempio del Signore, dopo che Nabucodònosor, re di Babilonia, aveva deportato da Gerusalemme Ieconia, figlio di Ioiakìm, re di Giuda, i capi di Giuda, gli artigiani e i fabbri e li aveva condotti a Babilonia.
Ger 25,1 Questa parola fu rivolta a Geremia per tutto il popolo di Giuda nel quarto anno del regno di Ioiakìm, figlio di Giosia, re di Giuda, cioè nel primo anno del regno di Nabucodònosor, re di Babilonia.
Ger 25,9 ecco, manderò a prendere tutte le tribù del settentrione - oracolo del Signore - e Nabucodònosor re di Babilonia, mio servo, e li farò venire contro questo paese, contro i suoi abitanti e contro tutte le nazioni confinanti, voterò costoro allo sterminio e li ridurrò a oggetto di orrore, a scherno e a obbrobrio perenne.
Ger 25,23 a Dedan, a Tema, a Buz e a quanti si radono le tempie,
Ger 27,6 Ora consegno tutte quelle regioni in mano al mio servo Nabucodònosor, re di Babilonia; persino le bestie selvatiche gli consegno, perché lo servano.
Ger 27,8 Ma intanto la nazione o il regno che non si assoggetterà a Nabucodònosor, re di Babilonia, e che non sottoporrà il collo al giogo del re di Babilonia, quella nazione la punirò con la spada, la fame e la peste - oracolo del Signore -, finché non li avrò messi in suo potere.
Ger 27,20 e che Nabucodònosor, re di Babilonia, non prese quando deportò Ieconia, figlio di Ioiakìm, re di Giuda, da Gerusalemme a Babilonia, con tutti i notabili di Giuda e di Gerusalemme.
Ger 28,3 Entro due anni farò ritornare in questo luogo tutti gli arredi del tempio del Signore che Nabucodònosor, re di Babilonia, prese da questo luogo e portò in Babilonia.
Ger 28,11 e disse a tutto il popolo: «Così dice il Signore: A questo modo io romperò il giogo di Nabucodònosor, re di Babilonia, entro due anni, sul collo di tutte le nazioni». Il profeta Geremia se ne andò per la sua strada.

Ger 28,14 Infatti, dice il Signore degli eserciti, Dio d'Israele: Pongo un giogo di ferro sul collo di tutte queste nazioni perché siano soggette a Nabucodònosor, re di Babilonia, e lo servano; persino le bestie selvatiche gli consegno».

Ger 29,1 Queste sono le parole della lettera che il profeta Geremia mandò da Gerusalemme al resto degli anziani in esilio, ai sacerdoti, ai profeti e a tutto il popolo che Nabucodònosor aveva deportato da Gerusalemme a Babilonia;
Ger 29,3 Fu recata per mezzo di Elasà, figlio di Safan, e di Ghemaria, figlio di Chelkia, che Sedecìa, re di Giuda, aveva inviati a Nabucodònosor, re di Babilonia, a Babilonia. Essa diceva:

Ger 29,21 Così dice il Signore degli eserciti, Dio d'Israele, riguardo ad Acab, figlio di Kolaià, e a Sedecìa, figlio di Maasia, che vi profetizzano menzogne nel mio nome: Ecco, li darò in mano a Nabucodònosor, re di Babilonia, che li ucciderà sotto i vostri occhi.
Ger 32,1 Parola rivolta a Geremia dal Signore nell'anno decimo di Sedecìa, re di Giuda, cioè nell'anno diciottesimo di Nabucodònosor.
Ger 32,28 Pertanto dice il Signore: Ecco, io darò questa città in mano ai Caldei e a Nabucodònosor, re di Babilonia, il quale la prenderà.
Ger 34,1 Parola che fu rivolta dal Signore a Geremia, quando Nabucodònosor, re di Babilonia, e tutto il suo esercito e tutti i regni della terra sotto il suo dominio e tutti i popoli combattevano contro Gerusalemme e tutte le sue città:
Ger 35,11 Quando Nabucodònosor, re di Babilonia, è venuto contro il paese, ci siamo detti: «Venite, entriamo in Gerusalemme per sfuggire all'esercito dei Caldei e all'esercito degli Aramei». Così siamo venuti ad abitare a Gerusalemme».

Ger 37,1 Sedecìa, figlio di Giosia, divenne re al posto di Conìa, figlio di Ioiakìm; Nabucodònosor, re di Babilonia, lo nominò re nella terra di Giuda.
Ger 39,1 Nel decimo mese del nono anno di Sedecìa, re di Giuda, Nabucodònosor, re di Babilonia, con tutto il suo esercito arrivò a Gerusalemme e l'assediò.
Ger 39,5 Ma i soldati dei Caldei li inseguirono e raggiunsero Sedecìa nelle steppe di Gerico, lo presero e lo condussero a Ribla, nel paese di Camat, presso Nabucodònosor, re di Babilonia, che pronunciò la sentenza su di lui.
Ger 39,11 Quanto a Geremia, Nabucodònosor, re di Babilonia, aveva dato queste disposizioni a Nabuzaradàn, capo delle guardie:
Ger 43,10 Quindi dirai loro: Dice il Signore degli eserciti, Dio d'Israele: Ecco, io manderò a prendere Nabucodònosor, re di Babilonia, mio servo; egli porrà il trono su queste pietre che hai sotterrato e stenderà il baldacchino sopra di esse.
Ger 44,30 Così dice il Signore: Ecco, io metterò il faraone Cofra, re d'Egitto, in mano ai suoi nemici e a coloro che vogliono la sua vita, come ho messo Sedecìa, re di Giuda, in mano a Nabucodònosor, re di Babilonia, suo nemico, che attentava alla sua vita».



Ger 45,5 E tu vai cercando grandi cose per te? Non cercarle, poiché io manderò la sventura su ogni uomo. Oracolo del Signore. A te farò dono della tua vita come bottino, in tutti i luoghi dove tu andrai».



Ger 46,2 Sull'Egitto.

Contro l'esercito del faraone Necao, re d'Egitto, che si trovava a Càrchemis, presso il fiume Eufrate, esercito che Nabucodònosor, re di Babilonia, vinse nel quarto anno di Ioiakìm, figlio di Giosia, re di Giuda.


Ger 46,5 Che vedo?
Sono spaventati, retrocedono!
I loro prodi sono sconfitti,
fuggono a precipizio
senza voltarsi;
terrore all'intorno.
Oracolo del Signore.

Ger 46,6 Il più agile non sfuggirà
né il più prode si salverà.
A settentrione, sulla riva dell'Eufrate,
inciampano e cadono.

Ger 46,12 Le nazioni hanno saputo del tuo disonore;
del tuo grido di dolore è piena la terra,
poiché il prode inciampa nel prode,
tutti e due cadono insieme».


Ger 46,13 Parola che il Signore comunicò al profeta Geremia quando Nabucodònosor, re di Babilonia, giunse per colpire la terra d'Egitto.


Ger 46,26 Li consegnerò in mano di quanti vogliono la loro vita, in mano di Nabucodònosor, re di Babilonia, e dei suoi ministri. Ma dopo sarà abitato come in passato. Oracolo del Signore.


Ger 48,5 Piangendo, salgono la salita di Luchìt,
giù per la discesa di Coronàim
si odono grida strazianti:

Ger 48,15 Il devastatore di Moab sale contro di lui,
i suoi giovani migliori scendono al macello.
Oracolo del re, il cui nome è Signore degli eserciti.

Ger 48,34 Delle grida di Chesbon e di Elalè si diffonde l'eco fino a Iaas; da Soar si odono grida fino a Coronàim e a Eglat-Selisià, poiché anche le acque di Nimrìm sono un deserto.
Ger 49,28 Su Kedar e sui regni di Asor, che Nabucodònosor, re di Babilonia, sconfisse.

Così dice il Signore:
«Su, marciate contro Kedar,
saccheggiate i figli dell'oriente.

Ger 49,30 Fuggite, andate lontano,
nascondetevi in un luogo segreto
o abitanti di Asor - oracolo del Signore -,
perché Nabucodònosor, re di Babilonia,
ha ideato un disegno contro di voi,
ha preparato un piano contro di voi.

Ger 49,32 I suoi cammelli diverranno preda
e la massa delle sue greggi bottino.
Disperderò a tutti i venti
coloro che si radono le tempie,
da ogni parte farò venire la loro rovina.
Oracolo del Signore.

Ger 50,17 Una pecora smarrita è Israele,
i leoni le hanno dato la caccia;
per primo l'ha divorata il re d'Assiria,
poi Nabucodònosor, re di Babilonia, ne ha stritolato le ossa.


Ger 50,29 Convocate contro Babilonia gli arcieri,
quanti tendono l'arco.
Accampatevi intorno ad essa:
nessuno scampi.
Ripagatela secondo le sue opere,
fate a lei quanto essa ha fatto,
perché è stata arrogante con il Signore,
con il Santo d'Israele.

Ger 51,34 «Mi ha divorata, mi ha consumata
Nabucodònosor re di Babilonia,
mi ha ridotta come un vaso vuoto,
mi ha inghiottita come fa il drago,
ha riempito il suo ventre,
dai miei luoghi deliziosi mi ha scacciata».

Ger 52,4 Nell'anno nono del suo regno, nel decimo mese, il dieci del mese, Nabucodònosor, re di Babilonia, con tutto il suo esercito arrivò a Gerusalemme. Si accamparono contro di essa e vi costruirono intorno opere d'assedio.
Ger 52,12 Il decimo giorno del quinto mese - era l'anno diciannovesimo del re Nabucodònosor, re di Babilonia - Nabuzaradàn, capo delle guardie, che prestava servizio alla presenza del re di Babilonia, entrò a Gerusalemme.
Ger 52,28 Questa è la gente che Nabucodònosor deportò: nell'anno settimo del suo regno tremilaventitré Giudei;
Ger 52,29 nell'anno diciottesimo di Nabucodònosor furono deportati da Gerusalemme ottocentotrentadue persone;
Ger 52,30 nell'anno ventitreesimo di Nabucodònosor, Nabuzaradàn, capo delle guardie, deportò settecentoquarantacinque Giudei. In tutto furono deportate quattromilaseicento persone.

Lam 2,10 Siedono a terra in silenzio
gli anziani della figlia di Sion,
hanno cosparso di cenere il capo,
si sono cinti di sacco;
curvano a terra il capo
le vergini di Gerusalemme.

Lam 3,35 Ledono i diritti di un uomo
davanti al volto dell'Altissimo.

Lam 3,38 Dalla bocca dell'Altissimo non procedono forse
le sventure e il bene?

Lam 3,63 Osserva quando siedono e quando si alzano;
io sono la loro beffarda canzone.

Bar 1,9 dopo che Nabucodònosor, re di Babilonia, aveva deportato da Gerusalemme a Babilonia Ieconia, con i capi, i prigionieri, i potenti e il popolo della terra e lo aveva condotto a Babilonia.
Bar 1,11 Pregate per la vita di Nabucodònosor, re di Babilonia, e per la vita di suo figlio Baldassàr, perché i loro giorni siano lunghi come i giorni del cielo sulla terra.
Bar 1,12 Allora il Signore ci darà forza e illuminerà i nostri occhi e vivremo all'ombra di Nabucodònosor, re di Babilonia, e all'ombra di suo figlio Baldassàr e li serviremo per molti giorni e acquisteremo favore davanti a loro.
Bar 3,11 Perché ti sei contaminato con i morti
e sei nel numero di quelli che scendono negli inferi?

Bar 4,24 Come ora le città vicine di Sion
vedono la vostra schiavitù,
così ben presto vedranno la salvezza
che vi giungerà dal vostro Dio;
essa verrà a voi
con grande gloria e splendore dell'Eterno.

Bar 6,1 Per i peccati da voi commessi di fronte a Dio sarete condotti prigionieri a Babilonia da Nabucodònosor, re dei Babilonesi.
Bar 6,3 Ora, vedrete a Babilonia idoli d'argento, d'oro e di legno, portati a spalla, i quali infondono timore alle nazioni.
Bar 6,8 E come per una ragazza amante degli ornamenti, prendono oro e acconciano corone sulla testa dei loro dèi.
Bar 6,9 Talvolta anche i sacerdoti, togliendo ai loro dèi oro e argento, lo spendono per sé, e lo danno anche alle prostitute nei postriboli.
Bar 6,18 Accendono lucerne, persino più numerose che per se stessi, ma gli dèi non possono vederne alcuna.
Bar 6,25 Senza piedi, vengono portati a spalla, mostrando agli uomini la loro vile condizione; provano vergogna anche coloro che li servono, perché, se cadono a terra, non si rialzano più.
Bar 6,27 I loro sacerdoti vendono le loro vittime e ne traggono profitto; allo stesso modo le mogli di costoro ne pongono sotto sale una parte e non ne danno né ai poveri né ai bisognosi. Anche una donna mestruata e la puerpera toccano le loro vittime.
Bar 6,40 Inoltre, persino gli stessi Caldei li disonorano; questi, infatti, quando vedono un muto incapace di parlare, lo presentano a Bel, pregandolo di farlo parlare, quasi che costui potesse capire.
Bar 6,42 Le donne siedono per la strada cinte di cordicelle e bruciano della crusca.
Ez 12,2 «Figlio dell'uomo, tu abiti in mezzo a una genìa di ribelli, che hanno occhi per vedere e non vedono, hanno orecchi per udire e non odono, perché sono una genìa di ribelli.

Ez 16,57 prima che fosse scoperta la tua malvagità, così come ora tu sei disprezzata dalle figlie di Aram e da tutte le figlie dei Filistei che sono intorno a te, le quali ti deridono da ogni parte?
Ez 26,7 Perché così dice il Signore Dio:
Io mando da settentrione contro Tiro
Nabucodònosor, re di Babilonia, il re dei re,
con cavalli, carri e cavalieri
e una folla, un popolo immenso.

Ez 29,18 «Figlio dell'uomo, Nabucodònosor, re di Babilonia, ha fatto compiere al suo esercito una grande impresa contro Tiro: ogni testa è diventata calva e ogni spalla è piagata, ma il re e il suo esercito non hanno ricevuto da Tiro il compenso per l'impresa compiuta contro di essa.
Ez 29,19 Perciò così dice il Signore Dio: Ecco, io consegno a Nabucodònosor, re di Babilonia, la terra d'Egitto; porterà via le sue ricchezze, si impadronirà delle sue spoglie, la saccheggerà. Questa sarà la paga per il suo esercito.
Ez 30,10 Così dice il Signore Dio: Farò cessare l'opulenza dell'Egitto per mezzo di Nabucodònosor, re di Babilonia.
Ez 31,14 perché ogni albero irrigato dalle acque non si esalti nella sua altezza fino a elevare la cima fra le nubi; ogni albero che beve le acque non confidi in sé per la propria grandezza,

poiché tutti sono destinati alla morte,
alla regione sotterranea,
in mezzo ai figli dell'uomo,
fra coloro che scendono nella fossa.


Ez 31,16 Al rumore della sua caduta feci tremare le nazioni, quando lo feci scendere negli inferi con quelli che scendono nella fossa. Si consolarono nella regione sotterranea tutti gli alberi dell'Eden, la parte più scelta e più bella del Libano, tutti quelli abbeverati dalle acque.
Ez 32,18 «Figlio dell'uomo, intona un canto funebre sugli abitanti dell'Egitto. Falli scendere, insieme con le figlie di nazioni potenti, nella regione sotterranea, con quelli che scendono nella fossa.


Ez 32,24 Là, intorno al suo sepolcro, è Elam e tutta la sua gente. Tutti uccisi, trafitti di spada, scesi non circoncisi nella regione sotterranea, essi che seminavano il terrore nella terra dei viventi. Ora portano la loro ignominia con quelli che scendono nella fossa.
Ez 32,25 In mezzo ai trafitti posero il suo giaciglio e intorno al suo sepolcro tutta la sua gente, tutti non circoncisi, trafitti di spada; perché avevano seminato il terrore nella terra dei viventi, portano la loro ignominia con quelli che scendono nella fossa. Sono stati collocati in mezzo ai trafitti di spada.

Ez 32,29 Là è Edom, i suoi re e tutti i suoi prìncipi che, nonostante il loro valore, sono posti con i trafitti di spada: giacciono con i non circoncisi e con quelli che scendono nella fossa.
Ez 32,30 Là sono tutti i prìncipi del settentrione, tutti quelli di Sidone, che scesero con i trafitti, coperti di vergogna nonostante il terrore sparso dalla loro potenza; giacciono non circoncisi con i trafitti di spada e portano la loro ignominia con quelli che scendono nella fossa.

Ez 34,6 Vanno errando le mie pecore su tutti i monti e su ogni colle elevato, le mie pecore si disperdono su tutto il territorio del paese e nessuno va in cerca di loro e se ne cura.
Ez 45,14 Norma per l'olio - che si misura con il bat - è un decimo di bat per ogni kor. Dieci bat corrispondono a un homer, perché dieci bat formano un homer.
Ez 46,16 Così dice il Signore Dio: Se il principe darà in dono a uno dei suoi figli qualcosa della sua eredità, il dono rimarrà ai suoi figli come eredità.
Ez 46,17 Se invece egli farà sulla sua eredità un dono a uno dei suoi servi, il dono apparterrà al servo fino all'anno della liberazione, poi ritornerà al principe: ma la sua eredità resterà ai suoi figli.
Ez 47,8 Mi disse: «Queste acque scorrono verso la regione orientale, scendono nell'Araba ed entrano nel mare: sfociate nel mare, ne risanano le acque.
Dn 1,1 L'anno terzo del regno di Ioiakìm, re di Giuda, Nabucodònosor, re di Babilonia, marciò su Gerusalemme e la cinse d'assedio.
Dn 1,18 Terminato il tempo, stabilito dal re, entro il quale i giovani dovevano essergli presentati, il capo dei funzionari li portò a Nabucodònosor.
Dn 2,1 Nel secondo anno del suo regno, Nabucodònosor fece un sogno e il suo animo ne fu tanto agitato da non poter più dormire.
Dn 2,28 ma c'è un Dio nel cielo che svela i misteri ed egli ha fatto conoscere al re Nabucodònosor quello che avverrà alla fine dei giorni. Ecco dunque qual era il tuo sogno e le visioni che sono passate per la tua mente, mentre dormivi nel tuo letto.
Dn 2,46 Allora il re Nabucodònosor si prostrò con la faccia a terra, adorò Daniele e ordinò che gli si offrissero sacrifici e incensi.
Dn 3,1 Il re Nabucodònosor aveva fatto costruire una statua d'oro, alta sessanta cubiti e larga sei, e l'aveva fatta erigere nella pianura di Dura, nella provincia di Babilonia.
Dn 3,2 Quindi il re Nabucodònosor aveva convocato i sàtrapi, i governatori, i prefetti, i consiglieri, i tesorieri, i giudici, i questori e tutte le alte autorità delle province, perché presenziassero all'inaugurazione della statua che il re Nabucodònosor aveva fatto erigere.

Dn 3,3 I sàtrapi, i governatori, i prefetti, i consiglieri, i tesorieri, i giudici, i questori e tutte le alte autorità delle province vennero all'inaugurazione della statua che aveva fatto erigere il re Nabucodònosor. Essi si disposero davanti alla statua fatta erigere da Nabucodònosor.
Dn 3,5 Quando voi udrete il suono del corno, del flauto, della cetra, dell'arpa, del salterio, della zampogna e di ogni specie di strumenti musicali, vi prostrerete e adorerete la statua d'oro che il re Nabucodònosor ha fatto erigere.
Dn 3,7 Perciò tutti i popoli, nazioni e lingue, non appena ebbero udito il suono del corno, del flauto, della cetra, dell'arpa, del salterio e di ogni specie di strumenti musicali, si prostrarono e adorarono la statua d'oro che il re Nabucodònosor aveva fatto erigere.

Dn 3,9 e andarono a dire al re Nabucodònosor: «O re, vivi per sempre!
Dn 3,13 Allora Nabucodònosor, sdegnato e adirato, comandò che gli si conducessero Sadrac, Mesac e Abdènego, e questi comparvero alla presenza del re.
Dn 3,14 Nabucodònosor disse loro: «È vero, Sadrac, Mesac e Abdènego, che voi non servite i miei dèi e non adorate la statua d'oro che io ho fatto erigere?
Dn 3,16 Ma Sadrac, Mesac e Abdènego risposero al re Nabucodònosor: «Noi non abbiamo bisogno di darti alcuna risposta in proposito;
Dn 3,19 Allora Nabucodònosor fu pieno d'ira e il suo aspetto si alterò nei confronti di Sadrac, Mesac e Abdènego, e ordinò che si aumentasse il fuoco della fornace sette volte più del solito.
Dn 3,91 Allora il re Nabucodònosor rimase stupito e alzatosi in fretta si rivolse ai suoi ministri: «Non abbiamo noi gettato tre uomini legati in mezzo al fuoco?». «Certo, o re», risposero.
Dn 3,93 Allora Nabucodònosor si accostò alla bocca della fornace di fuoco ardente e prese a dire: «Sadrac, Mesac, Abdènego, servi del Dio altissimo, uscite, venite fuori». Allora Sadrac, Mesac e Abdènego uscirono dal fuoco.
Dn 3,95 Nabucodònosor prese a dire: «Benedetto il Dio di Sadrac, Mesac e Abdènego, il quale ha mandato il suo angelo e ha liberato i servi che hanno confidato in lui; hanno trasgredito il comando del re e hanno esposto i loro corpi per non servire e per non adorare alcun altro dio all'infuori del loro Dio.
Dn 3,98 Il re Nabucodònosor a tutti i popoli, nazioni e lingue, che abitano in tutta la terra: «Abbondi la vostra pace!
Dn 4,1 Io, Nabucodònosor, ero tranquillo nella mia casa e felice nel mio palazzo,
Dn 4,15 Questo è il sogno, che io, re Nabucodònosor, ho fatto. Ora tu, Baltassàr, dammene la spiegazione. Tu puoi darmela, perché, mentre fra tutti i saggi del mio regno nessuno me ne spiega il significato, in te è lo spirito degli dèi santi».

Dn 4,25 Tutto questo accadde al re Nabucodònosor.

Dn 4,28 Queste parole erano ancora sulle labbra del re, quando una voce venne dal cielo: «A te io parlo, o re Nabucodònosor: il regno ti è tolto!
Dn 4,30 In quel momento stesso si adempì la parola sopra Nabucodònosor. Egli fu cacciato dal consorzio umano, mangiò l'erba come i buoi e il suo corpo fu bagnato dalla rugiada del cielo, i capelli gli crebbero come le penne alle aquile e le unghie come agli uccelli.

Dn 4,31 «Ma finito quel tempo io, Nabucodònosor, alzai gli occhi al cielo e la ragione tornò in me e benedissi l'Altissimo; lodai e glorificai colui che vive in eterno,

il cui potere è potere eterno
e il cui regno è di generazione in generazione.

Dn 4,34 Ora io, Nabucodònosor, lodo, esalto e glorifico il Re del cielo: tutte le sue opere sono vere e le sue vie sono giuste; egli ha il potere di umiliare coloro che camminano nella superbia».



Dn 5,2 Quando Baldassàr ebbe molto bevuto, comandò che fossero portati i vasi d'oro e d'argento che Nabucodònosor, suo padre, aveva asportato dal tempio di Gerusalemme, perché vi bevessero il re e i suoi dignitari, le sue mogli e le sue concubine.
Dn 5,11 C'è nel tuo regno un uomo nel quale è lo spirito degli dèi santi. Al tempo di tuo padre si trovò in lui luce, intelligenza e sapienza pari alla sapienza degli dèi. Il re Nabucodònosor, tuo padre, lo aveva fatto capo dei maghi, degli indovini, dei Caldei e degli astrologi.
Dn 5,18 O re, il Dio altissimo aveva dato a Nabucodònosor, tuo padre, regno, grandezza, gloria e maestà.
Dn 5,23 Anzi, ti sei innalzato contro il Signore del cielo e sono stati portati davanti a te i vasi del suo tempio e in essi avete bevuto tu, i tuoi dignitari, le tue mogli, le tue concubine: tu hai reso lode agli dèi d'argento, d'oro, di bronzo, di ferro, di legno, di pietra, i quali non vedono, non odono e non comprendono, e non hai glorificato Dio, nelle cui mani è la tua vita e a cui appartengono tutte le tue vie.
Dn 6,19 Quindi il re ritornò al suo palazzo, passò la notte digiuno, non gli fu introdotta nessuna concubina e anche il sonno lo abbandonò.

Dn 9,9 al Signore, nostro Dio, la misericordia e il perdono, perché ci siamo ribellati contro di lui,
Os 2,14 Devasterò le sue viti e i suoi fichi,
di cui ella diceva:
«Ecco il dono che mi hanno dato i miei amanti».
Li ridurrò a una sterpaglia
e a un pascolo di animali selvatici.

Os 7,4 Sono tutti adùlteri, ardono come un forno
in cui il fornaio non attizza più il fuoco,
in attesa che la pasta preparata lieviti.

Os 7,7 Tutti ardono come un forno
e divorano i loro governanti.
Così sono caduti tutti i loro sovrani
e nessuno si preoccupa di ricorrere a me.

Os 9,12 Anche se allevano figli,
io li eliminerò dagli uomini;
guai a loro, se io li abbandono.

Os 10,4 Dicono parole vane, giurano il falso,
concludono alleanze:
il diritto fiorisce come pianta velenosa
nei solchi dei campi.

Am 2,8 Su vesti prese come pegno si stendono
presso ogni altare
e bevono il vino confiscato come ammenda
nella casa del loro Dio.

Am 3,12 Così dice il Signore:
«Come il pastore strappa dalla bocca del leone
due zampe o il lobo d'un orecchio,
così scamperanno i figli d'Israele
che siedono a Samaria
nell'angolo di un letto,
sulla sponda di un divano.

Am 5,12 So infatti quanto numerosi sono i vostri misfatti,
quanto enormi i vostri peccati.
Essi sono ostili verso il giusto,
prendono compensi illeciti
e respingono i poveri nel tribunale.

Am 5,18 Guai a coloro che attendono il giorno del Signore!
Che cosa sarà per voi il giorno del Signore?
Tenebre e non luce!

Mi 2,2 Sono avidi di campi e li usurpano,
di case e se le prendono.
Così opprimono l'uomo e la sua casa,
il proprietario e la sua eredità.

Mi 4,9 Ora, perché gridi così forte?
In te non c'è forse un re?
I tuoi consiglieri sono forse periti,
perché ti prendono i dolori come di partoriente?

Mi 4,12 Ma esse non conoscono
i pensieri del Signore
e non comprendono il suo consiglio,
poiché le ha radunate
come covoni sull'aia.

Na 3,12 Tutte le tue fortezze sono come alberi di fico
carichi di frutti primaticci:
appena scossi, cadono
in bocca a chi li vuole mangiare.

Ab 3,10 i monti ti vedono e tremano,
un uragano di acque si riversa,
l'abisso fa sentire la sua voce
e in alto alza le sue mani.

Zc 3,8 Ascolta dunque, Giosuè, sommo sacerdote, tu e i tuoi compagni che siedono davanti a te, poiché essi sono un segno: ecco, io manderò il mio servo Germoglio.
Zc 10,2 Poiché iterafìm dicono menzogne,
gli indovini vedono il falso,
raccontano sogni fallaci,
danno vane consolazioni:
perciò vagano come un gregge,
sono oppressi, perché senza pastore.

Zc 11,16 poiché ecco, io susciterò nel paese un pastore che non avrà cura di quelle che si perdono, non cercherà le giovani, non curerà le malate, non nutrirà quelle ancora sane; mangerà invece le carni delle più grasse e strapperà loro persino le unghie.


Mt 2,11 Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra.
Mt 5,24 lascia lì il tuo dono davanti all'altare, va' prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.

Mt 6,7 Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole.
Mt 7,11 Se voi, dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele chiedono!

Mt 10,28 E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l'anima e il corpo.
Mt 10,29 Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro.
Mt 11,5 i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo.
Mt 12,45 Allora va, prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui, vi entrano e vi prendono dimora; e l'ultima condizione di quell'uomo diventa peggiore della prima. Così avverrà anche a questa generazione malvagia».

Mt 13,13 Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo non ascoltano e non comprendono.
Mt 13,16 Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano.
Mt 15,2 «Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Infatti quando prendono cibo non si lavano le mani!».
Mt 15,9 Invano essi mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini».


Mt 15,20 Queste sono le cose che rendono impuro l'uomo; ma il mangiare senza lavarsi le mani non rende impuro l'uomo».

Mt 15,27 «È vero, Signore - disse la donna -, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni».
Mt 18,6 Chi invece scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, gli conviene che gli venga appesa al collo una macina da mulino e sia gettato nel profondo del mare.
Mt 18,10 Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli. [
Mt 18,27 Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il debito.

Mt 22,40 Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».

Mt 26,28 perché questo è il mio sangue dell'alleanza, che è versato per molti per il perdono dei peccati.
Mt 26,52 Allora Gesù gli disse: «Rimetti la tua spada al suo posto, perché tutti quelli che prendono la spada, di spada moriranno.
Mc 1,4 vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati.
Mc 2,22 E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri, e si perdono vino e otri. Ma vino nuovo in otri nuovi!».

Mc 7,5 quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?».

Mc 7,7 Invano mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini.



Mc 7,23 Tutte queste cose cattive vengono fuori dall'interno e rendono impuro l'uomo».

Mc 9,42 Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare.
Mc 10,23 Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!».
Mc 16,17 Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove,
Lc 3,3 Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati,
Lc 6,34 E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto.
Lc 7,21 In quello stesso momento Gesù guarì molti da malattie, da infermità, da spiriti cattivi e donò la vista a molti ciechi.
Lc 7,22 Poi diede loro questa risposta: «Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciata la buona notizia.
Lc 7,42 Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?».
Lc 8,13 Quelli sulla pietra sono coloro che, quando ascoltano, ricevono la Parola con gioia, ma non hanno radici; credono per un certo tempo, ma nel tempo della prova vengono meno.
Lc 10,23 E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete.
Lc 11,13 Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».

Lc 11,26 Allora va, prende altri sette spiriti peggiori di lui, vi entrano e vi prendono dimora. E l'ultima condizione di quell'uomo diventa peggiore della prima».

Lc 11,44 Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo».

Lc 12,4 Dico a voi, amici miei: non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo e dopo questo non possono fare più nulla.
Lc 12,6 Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio.
Lc 14,29 Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo,
Lc 18,24 Quando Gesù lo vide così triste, disse: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio.
Lc 20,34 Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito;
Lc 20,35 ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito:
Lc 22,44 Entrato nella lotta, pregava più intensamente, e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadono a terra.
Lc 24,47 e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme.
Gv 1,12 A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,

Gv 4,10 Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: «Dammi da bere!», tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva».
Gv 6,64 Ma tra voi vi sono alcuni che non credono». Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito.
Gv 9,39 Gesù allora disse: «È per un giudizio che io sono venuto in questo mondo, perché coloro che non vedono, vedano e quelli che vedono, diventino ciechi».
Gv 16,9 Riguardo al peccato, perché non credono in me;
At 2,38 E Pietro disse loro: «Convertitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e riceverete il dono dello Spirito Santo.
At 5,31 Dio lo ha innalzato alla sua destra come capo e salvatore, per dare a Israele conversione e perdono dei peccati.
At 7,42 Ma Dio si allontanò da loro e li abbandonò al culto degli astri del cielo, come è scritto nel libro dei Profeti:

Mi avete forse offerto vittime e sacrifici
per quarant'anni nel deserto, o casa d'Israele?

At 8,20 Ma Pietro gli rispose: «Possa andare in rovina, tu e il tuo denaro, perché hai pensato di comprare con i soldi il dono di Dio!
At 10,43 A lui tutti i profeti danno questa testimonianza: chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati per mezzo del suo nome».

At 10,45 E i fedeli circoncisi, che erano venuti con Pietro, si stupirono che anche sui pagani si fosse effuso il dono dello Spirito Santo;
At 11,17 Se dunque Dio ha dato a loro lo stesso dono che ha dato a noi, per aver creduto nel Signore Gesù Cristo, chi ero io per porre impedimento a Dio?».

At 13,38 Vi sia dunque noto, fratelli, che per opera sua viene annunciato a voi il perdono dei peccati. Da tutte le cose da cui mediante la legge di Mosè non vi fu possibile essere giustificati,
At 20,23 So soltanto che lo Spirito Santo, di città in città, mi attesta che mi attendono catene e tribolazioni.
At 21,9 Egli aveva quattro figlie nubili, che avevano il dono della profezia.
At 23,21 Tu però non lasciarti convincere da loro, perché più di quaranta dei loro uomini gli tendono un agguato: hanno invocato su di sé la maledizione, dicendo che non avrebbero né mangiato né bevuto finché non l'avessero ucciso; e ora stanno pronti, aspettando il tuo consenso».

At 26,18 per aprire i loro occhi, perché si convertano dalle tenebre alla luce e dal potere di Satana a Dio, e ottengano il perdono dei peccati e l'eredità, in mezzo a coloro che sono stati santificati per la fede in me».

Rm 1,11 Desidero infatti ardentemente vedervi per comunicarvi qualche dono spirituale, perché ne siate fortificati,
Rm 2,15 Essi dimostrano che quanto la Legge esige è scritto nei loro cuori, come risulta dalla testimonianza della loro coscienza e dai loro stessi ragionamenti, che ora li accusano ora li difendono.
Rm 3,22 giustizia di Dio per mezzo della fede in Gesù Cristo, per tutti quelli che credono. Infatti non c'è differenza,
Rm 4,4 A chi lavora, il salario non viene calcolato come dono, ma come debito;
Rm 4,11 Infatti egli ricevette il segno della circoncisione come sigillo della giustizia, derivante dalla fede, già ottenuta quando non era ancora circonciso. In tal modo egli divenne padre di tutti i non circoncisi che credono, cosicché anche a loro venisse accreditata la giustizia
Rm 5,15 Ma il dono di grazia non è come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo tutti morirono, molto di più la grazia di Dio e il dono concesso in grazia del solo uomo Gesù Cristo si sono riversati in abbondanza su tutti.
Rm 5,16 E nel caso del dono non è come nel caso di quel solo che ha peccato: il giudizio infatti viene da uno solo, ed è per la condanna, il dono di grazia invece da molte cadute, ed è per la giustificazione.
Rm 5,17 Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di più quelli che ricevono l'abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesù Cristo.

Rm 6,23 Perché il salario del peccato è la morte; ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore.



Rm 8,5 Quelli infatti che vivono secondo la carne, tendono verso ciò che è carnale; quelli invece che vivono secondo lo Spirito, tendono verso ciò che è spirituale.
Rm 12,6 Abbiamo doni diversi secondo la grazia data a ciascuno di noi: chi ha il dono della profezia la eserciti secondo ciò che detta la fede;
Rm 16,11 Salutate Erodione, mio parente. Salutate quelli della casa di Narciso che credono nel Signore.
  la ricerca ha riportato 500 risultati  


inizio pagina