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(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  NATALE DEL SIGNORE - MESSA DELLA NOTTE

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Grado della Celebrazione: SOLENNITA'
Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: NATALE DEL SIGNORE - MESSA DELLA NOTTE
N1225A ;


NOTA: Le liturgie della Messa dell'Aurora e della Messa del Giorno sono in questa pagina, sotto la Messa della Notte.

“Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia”.
Soltanto la contemplazione può semplificare la nostra preghiera per arrivare a constatare la profondità della scena e del segno che ci è dato.
Una mangiatoia, un bambino, Maria in contemplazione, Giuseppe meditabondo: “Veramente tu sei un Dio misterioso!”. Il Padre, il solo che conosce il Figlio, ci conceda di riconoscerlo affinché l’amiamo e lo imitiamo.
Nessun apparato esteriore, nessuna considerazione, nel villaggio tutto è indifferente. Solo alcuni pastori, degli emarginati dalla società...
E tutto questo è voluto: “Egli ha scelto la povertà, la nudità.
Ha disprezzato la considerazione degli uomini, quella che proviene dalla ricchezza, dallo splendore, dalla condizione sociale”. Nessun apparato, nessuno splendore esteriore.
Eppure egli è il Verbo che si è fatto carne, la luce rivestita di un corpo. Egli si trova nel mondo che egli stesso continuamente crea, ma vi è nascosto. Perché vuole apparirci solo di nascosto?
Egli fino ad allora era, secondo l’espressione di Nicolas Cabasilas, un re in esilio, uno straniero senza città, ed eccolo che fa ritorno alla sua dimora. Perché la terra, prima di essere la terra degli uomini, è la terra di Dio. E, ritornando, ritrova questa terra creata da lui e per lui.
“Dio si è fatto portatore di carne perché l’uomo possa divenire portatore di Spirito”,
dice Atanasio di Alessandria.
“Il suo amore per me ha umiliato la sua grandezza.
Si è fatto simile a me perché io lo accolga.
Si è fatto simile a me perché io lo rivesta”
(Cantico di Salomone).
Per capire, io devo ascoltare lui che mi dice:
“Per toccarmi, lasciate i vostri bisturi...
Per vedermi, lasciate i vostri sistemi di televisione...
Per sentire le pulsazioni del divino nel mondo, non
prendete strumenti di precisione...
Per leggere le Scritture, lasciate la critica...
Per gustarmi, lasciate la vostra sensibilità...”
(Pierre Mounier).
Ma credete e adorate.

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Antifona d'ingresso
Il Signore mi ha detto:
«Tu sei mio figlio, io oggi ti ho generato». (Sal 2,7)

Oppure:
Rallegriamoci tutti nel Signore:
il nostro Salvatore è nato nel mondo.
Oggi la pace vera è scesa per noi dal cielo.


Colletta
O Dio, che hai illuminato questa santissima notte
con lo splendore di Cristo, vera luce del mondo,
concedi a noi, che sulla terra contempliamo i suoi misteri,
di partecipare alla sua gloria nel cielo.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

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Prima lettura

Is 9,1-6
Ci è stato dato un figlio.

Dal libro del profeta Isaìa

Il popolo che camminava nelle tenebre
ha visto una grande luce;
su coloro che abitavano in terra tenebrosa
una luce rifulse.
Hai moltiplicato la gioia,
hai aumentato la letizia.
Gioiscono davanti a te
come si gioisce quando si miete
e come si esulta quando si divide la preda.
Perché tu hai spezzato il giogo che l’opprimeva,
la sbarra sulle sue spalle,
e il bastone del suo aguzzino,
come nel giorno di Màdian.
Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando
e ogni mantello intriso di sangue
saranno bruciati, dati in pasto al fuoco.
Perché un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il potere
e il suo nome sarà:
Consigliere mirabile, Dio potente,
Padre per sempre, Principe della pace.
Grande sarà il suo potere
e la pace non avrà fine
sul trono di Davide e sul suo regno,
che egli viene a consolidare e rafforzare
con il diritto e la giustizia, ora e per sempre.
Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 95

Oggi è nato per noi il Salvatore.

Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome.

Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.

Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta.

Davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli.

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Seconda lettura

Tt 2,11-14
È apparsa la grazia di Dio per tutti gli uomini.

Dalla lettera di san Paolo Apostolo a Tito

Figlio mio, è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo.
Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Lc 2,10-11)
Alleluia, alleluia.
Vi annuncio una grande gioia:
oggi è nato per voi un Salvatore, Cristo Signore.
Alleluia.

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Vangelo

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Lc 2,1-14
Oggi è nato per voi il Salvatore.


+ Dal Vangelo secondo Luca

In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città.
Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta.
Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.
C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia».
E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva:
«Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
(Dall'Orazionale CEI 2020)
Con gioia e gratitudine ci rivolgiamo al Padre, che ha mandato suo Figlio Gesù a rinnovare l’umanità e a riunirla in una sola famiglia.
Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Padre.

1. Per la santa Chiesa: annunci con gioia che il mistero del Natale del tuo Figlio ha aperto nuove vie di libertà e di pace. Noi ti preghiamo.
2. Per il nostro papa N., per il nostro vescovo N., per tutti i vescovi, i presbiteri e i diaconi: raggiungano con il dono della tua grazia il cuore di ogni persona. Noi ti preghiamo.
3. Per i popoli dilaniati da guerre e violenze: si realizzi il sogno dei profeti, ogni giogo sia spezzato e nessuno debba più subire oppressione e vergogna. Noi ti preghiamo.
4. Per gli ultimi, gli emarginati, per chi lascia la propria terra a causa di guerre e povertà: la tenerezza con cui Maria accudiva il tuo Figlio susciti nelle comunità cristiane atteggiamenti di benevolenza e di cura. Noi ti preghiamo.
5. Per noi qui riuniti: rimanga nei nostri cuori l’annuncio di pace cantato con gli angeli, e ci aiuti a fare della nostra vita una continua lode. Noi ti preghiamo.

Ascolta, o Padre, le nostre invocazioni e concedici di riconoscere nella nascita del Cristo tuo Figlio dal grembo della Vergine Maria la tua inesauribile bontà. Per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
Ti sia gradita, o Padre, la nostra offerta
in questa notte di luce,
e per questo santo scambio di doni
trasformaci in Cristo tuo Figlio,
che ha innalzato l’uomo accanto a te nella gloria.
Per Cristo nostro Signore.


PREFAZIO DI NATALE I
Cristo luce

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Nel mistero del Verbo incarnato
è apparsa agli occhi della nostra mente
la luce nuova del tuo fulgore,
perché conoscendo Dio visibilmente,
per mezzo di lui siamo conquistati
all’amore delle realtà invisibili.
E noi,
uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine dei cori celesti,
cantiamo con voce incessante
l’inno della tua gloria: Santo, ...

PREFAZIO DI NATALE II
Nell’incarnazione Cristo reintegra l’universo

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
Nel mistero adorabile del Natale
egli, Verbo invisibile,
apparve visibilmente nella nostra carne,
per assumere in sé tutto il creato
e sollevarlo dalla sua caduta.
Generato prima dei secoli,
cominciò a esistere nel tempo,
per reintegrare l’universo nel tuo disegno, o Padre,
e ricondurre a te l’umanità dispersa.
Per questo dono della tua benevolenza,
uniti a tutti gli angeli,
cantiamo esultanti la tua lode: Santo, ...

PREFAZIO DI NATALE III
Il sublime scambio nell’incarnazione del Verbo

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
In lui [oggi] risplende in piena luce
il sublime scambio che ci ha redenti:
la nostra debolezza è assunta dal Verbo,
la natura mortale è innalzata a dignità perenne,
e noi, uniti a te in comunione mirabile,
condividiamo la tua vita immortale.
Per questo mistero di salvezza,
uniti ai cori degli angeli,
proclamiamo esultanti
la tua lode: Santo, ...

Nel Canone Romano, si dice il Communicantes proprio.
Nelle Preghiere eucaristiche II e III si fa il ricordo proprio.


Antifona alla comunione
Il Verbo si fece carne
e noi abbiamo contemplato la sua gloria. (Gv 1,14)

Oppure:
Oggi, nella città di Davide,
è nato un Salvatore, che è Cristo Signore. (Lc 2,11)


Preghiera dopo la comunione
Signore Dio nostro,
che ci doni la grazia di celebrare nella gioia la nascita del redentore,
fa’ che giungiamo con la santità della vita
a condividere la sua gloria.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Si può utilizzare la formula della benedizione solenne:

Dio infinitamente buono, che nella nascita del suo Figlio
ha inondato di luce questa notte santissima,
allontani da voi le tenebre del male
e illumini i vostri cuori con la luce del bene. R. Amen.

Dio, che inviò gli angeli ad annunciare ai pastori
la grande gioia del Natale del Salvatore,
vi ricolmi della sua beatitudine
e vi faccia messaggeri del suo Vangelo. R. Amen.

Dio, che nell’incarnazione del suo Figlio
ha congiunto la terra al cielo,
vi conceda il dono della sua pace e della sua benevolenza
e vi renda partecipi dell’assemblea celeste. R. Amen.

E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio e Spirito Santo,
discenda su di voi e con voi rimanga sempre. R. Amen.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

     (Omelia del 25-12-2022)
Nato per noi
"Un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio" (Is 9,5). "Ha dato se stesso per noi" (Tt 2,14). "Oggi è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore" (Lc 2,11) Oggi il mistero si compie, l'annuncio dei profeti trova pienezza Una storia di attesa e di trepidazione giunge al suo punto cruciale, e si ripete, anno dopo anno, nei cuori degli uomini ...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2022)
Tutta la terra ha veduto la salvezza del nostro Dio
E Natale! Oggi è nato per noi il Salvatore, è gioia su tutta la terra e in cielo. Perché, come dice la seconda lettura: "Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del figlio." Ecco il mistero della rivelazione di Dio. Abbiamo a disposizione tre ...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2022)
Oggi è nato per voi il Salvatore!
La luce assume particolare valore in questo tempo invernale quando, almeno alla nostra latitudine, le ore di luminosità sono più limitate. Nello sfavillio del Natale brilla un bagliore che si distingue dagli altri. Non ha colore, non è prodotto dall'elettricità, non abbaglia. Più che per gli occhi, è per il cuore. È dato a noi e a tutti gli uomini; aiuta non ...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2022)
Camminiamo insieme verso il Signore
Un passo in più, tutti... "Andiamo a Betlemme (dicono i pastori), a vedere quel che ha fatto il Signore! Vorrei parlare un momento direttamente con ciascuna persona... Per augurarti la grazia del Natale, permettimi qualche domanda: "Da quanto tempo non vai in chiesa? Senz'altro hai tanti impegni per la tua famiglia, il tuo lavoro, i tuoi interessi, forse ti ...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2022)
Deposuit
"In quei giorni, un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria... Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nazaret, salì in Giudea, alla città di Davide chiamata Betlemme". Nel bel mezzo di una storia segnata dai nomi dei potenti, Dio fa l ...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2022)
Incontro al Signore che viene per noi
...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2022)
Natale, il tempo di Dio per noi
Isaia ci rivolge un invito alla gioia nell'esaltazione di un "bambino", nato per noi, il cui nome sarà Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace"(Is 9, 5 -6 I lettura). La gioia viene motivata dal fatto che questo Bambino, che sarà Signore e Re universale, è apportatore di pace universale per la quale prima immersi nelle tene ...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2022)
Segni luminosi di pace nel nome di Cristo, luce del mondo
Il segno più forte della natività di nostro Signore Gesù Cristo è la luce. La profezia di Isaia è un grande annuncio di gioia per la luce che vince le tenebre: «Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce; per coloro che abitavano nell'ombra della morte, una luce rifulse! Hai accresciuto la gioia e aumentato la letizia» (Is 9,1-2a). Poi i ...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2022)
Siamo discepoli di un Dio nato in una stalla
Quest'anno abbiamo celebrato la novena di Natale tra le strade polverose di Carabayllo. Per nove giorni abbiamo "abbandonato" l'antica chiesa coloniale, per celebrare l'Eucaristia tra le case della gente. È stata un'esperienza molto bella di accoglienza, di incontro e soprattutto di fede. Mi ha commosso vedere una nonnina che ogni sera arrivava alla celebra ...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2022)
Commento al Vangelo del 25 dicembre
...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2022)
La via della piccolezza
...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2022)

È Natale! Gioia grande per noi! Dio si è fatto uomo, affinché noi possiamo divenire Dio! Ma tale meraviglioso scambio, questa nascita di Gesù si muove tra rifiuto e accoglienza. È la vita di Gesù! Per questo è anche necessario spogliare il Natale da orpelli vari, affinché non sia solo una nota poetica e nient'altro. Il Vangelo di oggi parte da un desiderio d ...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2022)
Vangelo del Santo Natale (Lc 2,1-14)
...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2022)
Per me
I pastori sono storditi dal freddo e confusi dal sonno, spaventati e increduli davanti a tanta luce. La loro vita si consuma nella sopravvivenza e nella rabbia contro un destino cinico e baro che li ha spinti oltre i margini della società, ad esercitare un lavoro malvisto e malpagato, malsano e disprezzato. Pastori, cioè nulla. Pastori, cioè dimenticati d ...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2022)
Natale: tra stupore e meraviglia, dolore e sofferenza...
...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2022)
Il Natale di Cristo inizio del nostro cammino di luce
Buon Natale prima di tutto a ciascuno di tutti coloro che ci seguono su questo sito, ai vostri cari e a tutto il mondo. Gesù viene a salvarci tutti, senza esclusione di nessuno. Natale è quindi per tutti, per quanti credono e non credono, in quanto la nascita di Cristo non è determinata dalla nostra scelta di vita o di fede. Egli è venuto a salvarci e conti ...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2022)

C'è una frase che negli ultimi giorni mi risuona con forza nella mente e nel cuore e la troviamo nella pagina evangelica di questa notte: "Non c'era posto per loro in albergo". Come un bambino delle elementari mi rileggo la poesia di Gozzano che in rima riesce a mettere il travaglio di Maria e di Giuseppe, in maniera sdolcinata, ma che nello stesso tempo c ...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2022)

In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Queste informazioni storiche ci hanno permesso di sapere che Gesù è nato più o meno 7 anni prima di quello che si pensava; quindi nel 7 A.C. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno ...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2022)

...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2022)
Natale 2022
...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2022)
La Parola - Commento al Vangelo di Luca (Lc 2,1-14)
...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2022)
Natale è una nuova nascita per tutti
...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2022)
Dio si fa toccare
Luca è il primo a collocare la nascita di Gesù all'interno della storia. Le indicazioni che dà però non sono precise e hanno fatto molto discutere gli studiosi. Il suo intento non è tanto quello della precisione storica, quanto quello di inserire la nascita di Gesù nella storia universale. Una premessa: quella che gli evangelisti trasmettono è una verità ...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2022)
Commento su Is 9,1-6; Sal 95; Tt 2,11-14; Lc 2,1-14
Giuseppe e Maria sono stati le prime persone che hanno visto il volto del Figlio di Dio e ne hanno sentito la Voce, pur sotto forma di vagiti. L'evento è accaduto a Betlemme, la cita del pane. Non c'era posto più appropriato per la nascita del " Pane di Vita". Poiché il Figlio di Doha assunto la nostra umanità, tutte le speranze sono possibili: Tutto il crea ...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2022)
Videocommento su Lc 2,1-14
...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2021)
Commento su Luca 2,1-14
...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2021)
Dio ci chiama a essere stelle
In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l'hanno vinta. * Il Vange ...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2021)
Gesù Cristo e l'umanità dalle tenebre alla luce
È Natale! Abbiamo tanti sentimenti di gioia, vorremmo la gioia, vogliamo la gioia, abbiamo tanto desiderio di normalità. Viviamo tuttavia una forte e diffusa preoccupazione per la situazione della pandemia, che ha accresciuto il senso di paura, la consapevolezza delle fragilità, una tensione e un nervosismo che non ci fanno bene. Siamo qui a celebrare il Na ...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2021)
Solennità del Santo Natale (Messa della Notte) - Anno C - Lectio Divina
...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2021)
Solo a Natale puoi?
"Il Natale è davvero magico quando lo gustiamo insieme", recita lo slogan della campagna pubblicitaria natalizia di un famosissimo marchio (o "brand", come si dice oggi). Certo, non ci piove: vivere il Natale in compagnia, e soprattutto in compagnia delle persone a cui vogliamo più bene, è quanto di più bello ci si possa aspettare da questo giorno così parti ...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2021)
2minutiDiVangelo - 25 dicembre - Natale del Signore
Lc 2 1-14 Commento al Vangelo - Omelia a cura di don Marco Scandelli 2minutiDiVangelo ...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2021)
È apparsa la grazia di Dio
...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2021)
25 Dicembre (Messa della Notte) - Commento al Vangelo
...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2021)
In principio era il Verbo
...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2021)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di Giuseppe Di Stefano Dio non conta e non sa contare Poche, scarne indicazioni è tutto ciò che questo testo di Luca ci consegna, mentre ci aspetteremmo tutto ciò che del Natale abbiamo idealizzato. Un racconto spoglio, essenziale quello della nascita di Gesù a Betlemme di Giudea; oserei dire scandalosamente "nudo" ...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2021)

Bambini. mi sapete dire di chi è il compleanno oggi? Cosa festeggiamo? Il Natale. Ma che vuol dire Natale? Natale vuol dire nascita ed oggi festeggiamo la nascita di Gesù a Betlemme. Avete mai avuto l'esperienza di vivere in una casa dove c'è un neonato? Io mi ricordo benissimo quando è nata la mia sorellina più piccola. Io avevo 6 anni. Ho visto il giorno p ...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2021)
Gesù nei poveri attraverso il segno del bambino in fasce deposto nella mangiatoia
Il racconto della nascita di Gesù è stato ispirato dallo Spirito Santo all'evangelista Luca, alla luce dell'evento della morte e risurrezione di Gesù. Luca insiste nel ripetere tre volte la scena di «un neonato avvolto in fasce e adagiato in una mangiatoia» (Lc 2,7.13.16). Il crocifisso, avvolto nel lenzuolo funerario e deposto nel sepolcro è ora il Vivente ...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2021)
Luce! Luce! Luce!
Apri gli occhi e lasciati abbagliare dalla Grande Luce. Non puoi rimanere nelle tenebre. La tua speranza è diventata chiarezza. Spunta la Stella del mattino: Gesù. Guarda come rifulge lo Splendore. Il tuo cuore ha abbandonato l'ombra della paura. Gesù ti prende per mano e ti porta verso il suo Cuore e ti stringe nell'abbraccio della pace. Permetti che il t ...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2021)

In quei giorni, in Israele, tutti parlavano di cosa? Della venuta di Gesù? No, parlavano tutti del censimento. Quello era l'argomento del giorno. Qualcuno era favorevole, perché segno di ordine, organizzazione, sicurezza e pace; altri erano assolutamente contrari, perché lo consideravano un attentato alla libertà, segno di dominio e asservimento. Fatto sta ...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2021)

Un sussulto di gioia nella notte: è nato il Salvatore! Un annuncio di gioia per tutti, palese per alcuni, più nascosto per altri. Chiaro per chi attendeva la salvezza, oscuro per chi era preso da altro. Mentre i potenti del tempo cercavano di tenere tutto sotto controllo e avere tutto in mano, Dio si consegna nelle nostre mani facendosi piccolo. La Parola et ...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2021)
Non si può aver paura di un Dio bambino
...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2021)
Dio si fa toccare
Luca è il primo a collocare la nascita di Gesù all'interno della storia. Le indicazioni che dà però non sono precise e hanno fatto molto discutere gli studiosi. Il suo intento non è tanto quello della precisione storica, quanto quello di inserire la nascita di Gesù nella storia universale. Una premessa: quella che gli evangelisti trasmettono è una verità ...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2021)
Commento su Luca 2,1-14
Ogni bambino che nasce è una sorpresa... Ogni bambino che nasce è una promessa... Ogni bambino che nasce è un miracolo... Ogni bambino che nasce è un dono... Ogni bambino che nasce è un seme di pace... Ogni bambino che nasce è un trionfo della vita sulla morte... Questa notte un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio; il suo nome è Consigl ...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2021)
Festa del Santo Natale (Lc 2,1-14)
...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2021)
Commento su Lc 2,1-14
Eccoci arrivati ancora una volta alla messa della notte di Natale: siamo nelle tenebre più fitte. Forse possiamo fare qualche parallelo con gli ultimi due anni vissuti dall'umanità: la pandemia che sembra non lasciarci, ma anche le tragedie senza fine che scorrono sotto i nostri occhi tutte le sere durante i telegiornali, persone che cercano disperatamente u ...
(continua)

  NATALE DEL SIGNORE - MESSA DELL'AURORA

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Grado della Celebrazione: SOLENNITA'
Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: NATALE DEL SIGNORE - MESSA DELL'AURORA
N1225B ;

“Mentre un profondo silenzio avvolgeva l’universo e la notte nella sua rapida corsa era giunta nel mezzo del suo cammino, il Verbo onnipotente, dagli altissimi cieli, balzò dal suo trono regale” (Liturgia).
“Solo il silenzio rivela gli abissi della vita” (Zundel). Le più grandi opere di Dio sono frutto del silenzio. Solo Dio ne è testimone e, con lui, coloro che vedono interiormente, che fanno silenzio e vivono della presenza del “Verbo silenzioso”, come Maria che sapeva e meditava questi avvenimenti nel suo cuore.
La parola eterna è il Verbo silenzioso. E Maria, sua madre, si fa discepola del Verbo. “Maria ascolta, condivide, si dà, si perde nei suoi abissi... Ogni fibra del suo essere reagisce a questo richiamo: “Fammi sentire la tua voce” (Ct 2,14). Maria dà ascolto al Verbo silenzioso, l’unica verità. La sua carne può divenire allora culla della parola eterna. Maria non dice nulla di sé, non aggiunge nulla di sé... Offre la sua trasparenza come un puro vetro ai raggi del sole e il mistero di Gesù vi risplende per intero” (Zundel).
Maria è la realizzazione della profezia di Isaia: “Nessuno ti chiamerà più Abbandonata, ...ma tu sarai chiamata Mio Compiacimento”. Per mezzo del silenzio in cui avvolge l’avvenimento del quale è stata protagonista, Maria è la dimora della presenza di Dio.
Il Verbo cerca in lei dimora.
In lei ogni uomo si vede chiamato allo stesso destino: divenire dimora di Dio, del Verbo silenzioso. Perché, se è vero che Dio ha creato la natura umana solamente per ricevere da essa la madre di cui egli aveva bisogno per nascere (Nicolas Cabasilas), ogni uomo è chiamato, attraverso l’accoglienza silenziosa del Verbo, a diventare tempio del Verbo, “Basilica del silenzio” così come Maurizio Zundel immaginava la Madonna.

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Antifona d'ingresso
Oggi la luce splenderà su di noi:
è nato per noi il Signore.
Il suo nome sarà: Consigliere mirabile, Dio potente,
Padre per sempre, Principe della pace.
Il suo regno non avrà fine. (Cf. Is 9,1.5; Lc 1,33)


Colletta
Signore, Dio onnipotente,
che ci avvolgi della nuova luce del tuo Verbo fatto uomo,
fa’ che risplenda nelle nostre opere
il mistero della fede che rifulge nel nostro spirito.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

>

Prima lettura

Is 62,11-12
Ecco, arriva il tuo Salvatore.

Dal libro del profeta Isaìa

Ecco ciò che il Signore fa sentire
all’estremità della terra:
«Dite alla figlia di Sion:
Ecco, arriva il tuo salvatore;
ecco, egli ha con sé il premio
e la sua ricompensa lo precede.
Li chiameranno Popolo santo,
Redenti del Signore.
E tu sarai chiamata Ricercata,
Città non abbandonata».

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 96

Oggi la luce risplende su di noi.

Il Signore regna: esulti la terra,
gioiscano le isole tutte.
Annunciano i cieli la sua giustizia
e tutti i popoli vedono la sua gloria.

Una luce è spuntata per il giusto,
una gioia per i retti di cuore.
Gioite, giusti, nel Signore,
della sua santità celebrate il ricordo.

>

Seconda lettura

Tt 3,4-7
Ci ha salvati per la sua misericordia.

Dalla lettera di san Paolo apostolo a Tito

Figlio mio,
quando apparvero la bontà di Dio, salvatore nostro,
e il suo amore per gli uomini,
egli ci ha salvati,
non per opere giuste da noi compiute,
ma per la sua misericordia,
con un’acqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santo,
che Dio ha effuso su di noi in abbondanza
per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro,
affinché, giustificati per la sua grazia,
diventassimo, nella speranza, eredi della vita eterna.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Lc 2,14)
Alleluia, alleluia.
Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e sulla terra pace agli uomini, che egli ama.
Alleluia.

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Vangelo

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Lc 2,15-20
I pastori trovarono Maria e Giuseppe e il bambino.


+ Dal Vangelo secondo Luca

Appena gli angeli si furono allontanati da loro, verso il cielo, i pastori dicevano l’un l’altro: «Andiamo dunque fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere».
Andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore.
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
(Dall'Orazionale CEI 2020)
Oggi su di noi splende la luce vera. Ricolmi di gioia, rivolgiamoci al Padre che manifesta la sua grandezza nel Bambino di Betlemme, nato dalla Vergine Madre.
Preghiamo insieme e diciamo: Rinnova, Padre, i prodigi del tuo amore.

1. Per la Chiesa: le sia donata la stessa fede con cui Maria accolse, in umile silenzio, il Verbo divino e lo offrì al mondo. Preghiamo.
2. Per il papa e per tutti i pastori della Chiesa: la presenza dell’Emmanuele, il Dio con noi, li illumini e renda feconde le fatiche del loro ministero. Preghiamo.
3. Per quanti sono segnati da un recente lutto: la nuova venuta del Figlio di Dio sia fonte di consolazione e di speranza. Preghiamo.
4. Per tutti i credenti in Cristo: siano aperti allo stupore, alla gioia e al rendimento di grazie davanti all’opera che il Signore compie per i suoi figli. Preghiamo.
5. Per noi qui riuniti: ci sia donato di ritrovare la semplicità dei piccoli, per imparare da Gesù la via del vero amore, nell’umiltà e nell’offerta generosa di noi stessi. Preghiamo.

Padre, sorgente di amore, hai voluto che il tuo Figlio si facesse nostro fratello, perché noi diventassimo in lui tuoi figli ed eredi: accogli l’umile ringraziamento del nostro cuore, che esulta per le meraviglie da te operate. Per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
Le nostre offerte, o Padre,
siano degne dei misteri che oggi celebriamo:
come il tuo Figlio, generato nella carne,
si manifestò Dio e uomo,
così questi frutti della terra ci comunichino la vita divina.
Per Cristo nostro Signore.


PREFAZIO DI NATALE I
Cristo luce

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Nel mistero del Verbo incarnato
è apparsa agli occhi della nostra mente
la luce nuova del tuo fulgore,
perché conoscendo Dio visibilmente,
per mezzo di lui siamo conquistati
all’amore delle realtà invisibili.
E noi,
uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine dei cori celesti,
cantiamo con voce incessante
l’inno della tua gloria: Santo, ...

PREFAZIO DI NATALE II
Nell’incarnazione Cristo reintegra l’universo

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
Nel mistero adorabile del Natale
egli, Verbo invisibile,
apparve visibilmente nella nostra carne,
per assumere in sé tutto il creato
e sollevarlo dalla sua caduta.
Generato prima dei secoli,
cominciò a esistere nel tempo,
per reintegrare l’universo nel tuo disegno, o Padre,
e ricondurre a te l’umanità dispersa.
Per questo dono della tua benevolenza,
uniti a tutti gli angeli,
cantiamo esultanti la tua lode: Santo, ...

PREFAZIO DI NATALE III
Il sublime scambio nell’incarnazione del Verbo

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
In lui [oggi] risplende in piena luce
il sublime scambio che ci ha redenti:
la nostra debolezza è assunta dal Verbo,
la natura mortale è innalzata a dignità perenne,
e noi, uniti a te in comunione mirabile,
condividiamo la tua vita immortale.
Per questo mistero di salvezza,
uniti ai cori degli angeli,
proclamiamo esultanti
la tua lode: Santo, ...

Nel Canone Romano, si dice il Communicantes proprio.
Nelle Preghiere eucaristiche II e III si fa il ricordo proprio.


Antifona alla comunione
Esulta grandemente, figlia di Sion,
giubila, figlia di Gerusalemme!
Ecco, viene il tuo Re, il Santo e Salvatore del mondo.
(Cf. Zc 9,9)

Oppure:
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio
per tutto quello che avevano udito e visto. (Lc 2,20)


Preghiera dopo la comunione
O Dio, che ci hai radunato a celebrare in devota letizia
la nascita del tuo Figlio,
concedi alla tua Chiesa
di conoscere con la fede le profondità del tuo mistero
e di viverlo con amore intenso e generoso.
Per Cristo nostro Signore.

Si può utilizzare la formula della benedizione solenne:

Dio infinitamente buono, che nella nascita del suo Figlio
ha inondato di luce questo giorno santissimo,
allontani da voi le tenebre del male
e illumini i vostri cuori con la luce del bene. R. Amen.

Dio, che inviò gli angeli ad annunciare ai pastori
la grande gioia del Natale del Salvatore,
vi ricolmi della sua beatitudine
e vi faccia messaggeri del suo Vangelo. R. Amen.

Dio, che nell’incarnazione del suo Figlio
ha congiunto la terra al cielo,
vi conceda il dono della sua pace e della sua benevolenza
e vi renda partecipi dell’assemblea celeste. R. Amen.

E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio e Spirito Santo,
discenda su di voi e con voi rimanga sempre. R. Amen.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

     (Omelia del 25-12-2022)
I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio!
«Oggi la luce risplende su di noi ed è discesa sulla terra». La luce di Cristo è portatrice di pace. Anzi, solo la «grande» luce apparsa in Cristo può donare agli uomini la «vera» pace: ecco perché ogni generazione è chiamata ad accoglierla, ad accogliere il Dio che a Betlemme si è fatto uno di noi. Questo è il Natale! Evento storico e mistero di amore, che ...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2022)
La nostra liberazione si compie
In questi giorni presi dal turbinio e dalla frenesia di un anno che ormai volge al termine e presi dalla magia anche del Natale con tutte le feste che ne seguono rischiamo di far scivolare i dettagli e le situazioni che ci stanno vicino. Il mondo sembra avvolto nel caos, eppure, anche nelle tante vicissitudini complesse abbiamo un'aurora che inonda il ciel ...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2022)
Natale è una nuova nascita per tutti
...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2021)
Non si può aver paura di un Dio bambino
...
(continua)

  NATALE DEL SIGNORE - MESSA DEL GIORNO

> Vai direttamente alle OMELIE 

Grado della Celebrazione: SOLENNITA'
Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: NATALE DEL SIGNORE - MESSA DEL GIORNO
N1225C ;

Il Verbo, la seconda persona della Trinità, si fa carne nel grembo della Vergine Maria per dare a chi lo accoglie e a chi crede in lui il “potere di diventare figli di Dio”.
C’è forse comunione più completa, più perfetta del lasciare all’uomo la possibilità di dividere la vita stessa di Dio? Nel Verbo che si è fatto carne, questo bambino di Betlemme, l’uomo trova l’adozione come figlio. Dio non è più un essere lontano, egli diventa suo padre. Dio non è più un essere lontano, egli diventa suo fratello.
“Come l’uomo potrebbe andare a Dio, se Dio non fosse venuto all’uomo? Come l’uomo si libererebbe della sua nascita mortale, se non fosse ricreato, secondo la fede, da una nuova nascita donata generosamente da Dio, grazie a quella che avvenne nel grembo della Vergine?” (Ireneo di Lione).
È per la deificazione dell’uomo che il Verbo si è fatto carne, affinché l’uomo, essendo “adottato”, diventasse figlio di Dio: “Affinché l’essere mortale fosse assorbito e noi fossimo così adottati e diventassimo figli di Dio” (Ireneo di Lione).
L’uomo assume allora la sua vera dimensione, perché non è veramente uomo se non in Dio. E c’è forse una presenza in Dio più forte della figliazione divina?
Proprio ora, il re in esilio rimette piede sulla terra preparata per lui e, nello stesso tempo, l’uomo ritrova il suo “posto”, la sua vera casa, la sua vera terra: Dio.
“Anch’io proclamerò le grandezze di questa presenza: il Verbo si fa carne... È Gesù Cristo, sempre lo stesso, ieri, oggi e nei secoli che verranno... Miracolo, non della creazione, ma della ri-creazione... Perché questa festa è il mio compimento, il mio ritorno allo stato originario... Venera questa grotta: grazie ad essa, tu, privo di sensi, sei nutrito dal senso divino, il Verbo divino stesso” (Gregorio di Nazianzo).

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Antifona d'ingresso
Un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il potere
e il suo nome sarà:
Consigliere mirabile. (Is 9,5)


Colletta
O Dio, che in modo mirabile
ci hai creati a tua immagine e in modo più mirabile
ci hai rinnovati e redenti,
fa’ che possiamo condividere la vita divina del tuo Figlio,
che oggi ha voluto assumere la nostra natura umana.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

>

Prima lettura

Is 52,7-10
Tutti i confini della terra vedranno la salvezza del nostro Dio.

Dal libro del profeta Isaìa

Come sono belli sui monti
i piedi del messaggero che annuncia la pace,
del messaggero di buone notizie che annuncia la salvezza,
che dice a Sion: «Regna il tuo Dio».
Una voce! Le tue sentinelle alzano la voce,
insieme esultano,
poiché vedono con gli occhi
il ritorno del Signore a Sion.
Prorompete insieme in canti di gioia,
rovine di Gerusalemme,
perché il Signore ha consolato il suo popolo,
ha riscattato Gerusalemme.
Il Signore ha snudato il suo santo braccio
davanti a tutte le nazioni;
tutti i confini della terra vedranno
la salvezza del nostro Dio.

Parola di Dio

>

Salmo responsoriale

Sal 97

Tutta la terra ha veduto la salvezza del nostro Dio.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!

Cantate inni al Signore con la cetra,
con la cetra e al suono di strumenti a corde;
con le trombe e al suono del corno
acclamate davanti al re, il Signore.

>

Seconda lettura

Eb 1,1-6
Dio ha parlato a noi per mezzo del Figlio.

Dalla lettera agli Ebrei

Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha stabilito erede di tutte le cose e mediante il quale ha fatto anche il mondo.
Egli è irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza, e tutto sostiene con la sua parola potente. Dopo aver compiuto la purificazione dei peccati, sedette alla destra della maestà nell’alto dei cieli, divenuto tanto superiore agli angeli quanto più eccellente del loro è il nome che ha ereditato.
Infatti, a quale degli angeli Dio ha mai detto: «Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato»? e ancora: «Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio»? Quando invece introduce il primogenito nel mondo, dice: «Lo adorino tutti gli angeli di Dio».

Parola di Dio

Canto al Vangelo ()
Alleluia, alleluia.
Un giorno santo è spuntato per noi:
venite tutti ad adorare il Signore;
oggi una splendida luce è discesa sulla terra.
Alleluia.

>

Vangelo

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Gv 1,1-18
Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l’hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli dà testimonianza e proclama:
«Era di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
è avanti a me,
perché era prima di me».
Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato.

Parola del Signore.

Forma breve (Gv 1,1-5.9-14):
Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.

Dal Vangelo secondo Giovanni

In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l’hanno vinta.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
(Dall'Orazionale CEI 2020)
Fratelli e sorelle, in questo giorno santo, nel quale esultiamo per la nascita del Figlio di Dio, irradiazione della gloria del Padre e luce vera, rivolgiamo a lui la preghiera che scaturisce dalla fede.
Preghiamo insieme e diciamo: Gesù, vero Dio e vero uomo, ascoltaci.

1. Per la Chiesa, perché sia fedele alla missione di annunciare con gioia a ogni creatura che tu, Verbo fatto carne, sei il volto misericordioso del Dio invisibile. Noi ti preghiamo.
2. Per le famiglie, perché il cordiale ritrovarsi di questi giorni rinsaldi i legami tra le generazioni e, in te che sei la Pace, vengano superate incomprensioni e sofferenze. Noi ti preghiamo.
3. Per quanti cercano la verità, perché nelle tenebre splenda la tua luce, nel dubbio risuoni la tua parola, e nella fatica trovino in te la forza. Noi ti preghiamo.
4. Per i disoccupati, i detenuti, i profughi, perché nessuno si senta solo e abbandonato, ma tutti siano raggiunti dal tuo amore. Noi ti preghiamo.
5. Per noi qui riuniti nel tuo nome, perché dallo scambio gratuito dei doni nasca la volontà di una rinnovata attenzione alle necessità dei poveri. Noi ti preghiamo.

Signore Gesù, Verbo del Padre, sei venuto in mezzo a noi per condividere la condizione umana e darci il potere di diventare figli di Dio: dalla tua pienezza donaci grazia e verità, perché le nostre azioni siano feconde di bene. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

Preghiera sulle offerte
Nel Natale del tuo Figlio ti sia gradito,
o Padre, questo sacrificio,
dal quale venne il perfetto compimento
della nostra riconciliazione
e prese origine la pienezza del culto divino.
Per Cristo nostro Signore.


PREFAZIO DI NATALE I
Cristo luce

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Nel mistero del Verbo incarnato
è apparsa agli occhi della nostra mente
la luce nuova del tuo fulgore,
perché conoscendo Dio visibilmente,
per mezzo di lui siamo conquistati
all’amore delle realtà invisibili.
E noi,
uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine dei cori celesti,
cantiamo con voce incessante
l’inno della tua gloria: Santo, ...

PREFAZIO DI NATALE II
Nell’incarnazione Cristo reintegra l’universo

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
Nel mistero adorabile del Natale
egli, Verbo invisibile,
apparve visibilmente nella nostra carne,
per assumere in sé tutto il creato
e sollevarlo dalla sua caduta.
Generato prima dei secoli,
cominciò a esistere nel tempo,
per reintegrare l’universo nel tuo disegno, o Padre,
e ricondurre a te l’umanità dispersa.
Per questo dono della tua benevolenza,
uniti a tutti gli angeli,
cantiamo esultanti la tua lode: Santo, ...

PREFAZIO DI NATALE III
Il sublime scambio nell’incarnazione del Verbo

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
In lui [oggi] risplende in piena luce
il sublime scambio che ci ha redenti:
la nostra debolezza è assunta dal Verbo,
la natura mortale è innalzata a dignità perenne,
e noi, uniti a te in comunione mirabile,
condividiamo la tua vita immortale.
Per questo mistero di salvezza,
uniti ai cori degli angeli,
proclamiamo esultanti
la tua lode: Santo, ...

Nel Canone Romano, si dice il Communicantes proprio.
Nelle Preghiere eucaristiche II e III si fa il ricordo proprio.


Antifona alla comunione
Tutti i confini della terra hanno veduto
la salvezza del nostro Dio. (Cf. Sal 97,3)

Oppure:
Il Verbo si fece carne
e noi abbiamo contemplato la sua gloria. (Gv 1,14)


Preghiera dopo la comunione
Dio misericordioso, il Salvatore del mondo, che oggi è nato
e nel quale siamo stati generati come tuoi figli,
ci comunichi il dono della vita immortale.
Per Cristo nostro Signore.

Si può utilizzare la formula della benedizione solenne:

Dio infinitamente buono, che nella nascita del suo Figlio
ha inondato di luce questo giorno santissimo,
allontani da voi le tenebre del male
e illumini i vostri cuori con la luce del bene. R. Amen.

Dio, che inviò gli angeli ad annunciare ai pastori
la grande gioia del Natale del Salvatore,
vi ricolmi della sua beatitudine
e vi faccia messaggeri del suo Vangelo. R. Amen.

Dio, che nell’incarnazione del suo Figlio
ha congiunto la terra al cielo,
vi conceda il dono della sua pace e della sua benevolenza
e vi renda partecipi dell’assemblea celeste. R. Amen.

E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio e Spirito Santo,
discenda su di voi e con voi rimanga sempre. R. Amen.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

     (Omelia del 25-12-2022)
Commento su Giovanni 1,1-18
BUON NATALE! Stanotte ho concluso l'omelia in modo un po'... ruvido... niente poesia, realismo nudo e crudo. E anche questa pagina di Giovanni, nota come il Prologo, annuncia il mistero dell'Incarnazione senza cedere a romanticismi facili, né inutili dolcinerie. Il motivo del Natale è tutt'altro che romantico. La dolcezza, la tenerezza che un neonato sus ...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2022)
Il Verbo di Dio è venuto ad abitare in mezzo a noi!
«E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi»! Sì. Dio si è fatto uomo, è venuto ad abitare in mezzo a noi. Dio non è lontano: è vicino, anzi, è l'«Emmanuele», «Dio-con-noi». Non è uno sconosciuto: ha un volto, quello di Gesù. È un messaggio sempre nuovo, sempre sorprendente, perché oltrepassa ogni nostra più audace speranza. Soprattutto perch ...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2022)
Luce per illuminare le tenebre
Dalle tenebre alla luce. Questo è il tema di tutte le letture del Natale. La luce. Non è un caso che il Natale del Signore sostituisca la festa pagana del Sole che resiste ai mesi più bui e man mano vince l'oscurità riportando poco a poco la luce. È una festa molto significativa per noi cristiani: il nostro sole è Gesù, è lui che ci illumina la vita e ci ...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2022)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di padre Gianmarco Paris La luce soffusa del Natale Meditazione a partire dalla Parola di Dio della Messa della notte di Natale (Is 9,1-6; Sal 95; Tt 2,11-14; 2,1-14). Nella notte, quando tutto si ferma, quando chiudiamo i devices e apriamo il cuore, ci è rivelato il segreto che tiene viva la nostra fiducia nella ...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2022)

Buon Natale bambini! Oggi siamo tutti molto contenti perché il Natale porta tanta gioia e i motivi possono essere davvero tanti, per esempio il fatto che ci si riunisce tra famiglie, si sta insieme, si pranza in allegria, si gioca, si parla. Un altro motivo è anche perché ci sono tanti dolci da gustare e regali da scartare. Ma vi sembra che queste cose sia ...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2022)
Natale, il tempo di Dio per noi
Isaia ci rivolge un invito alla gioia nell'esaltazione di un "bambino", nato per noi, il cui nome sarà Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace"(Is 9, 5 -6 I lettura). La gioia viene motivata dal fatto che questo Bambino, che sarà Signore e Re universale, è apportatore di pace universale per la quale prima immersi nelle tene ...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2022)

La liturgia del Natale del Signore ci presenta il Prologo del Vangelo di san Giovanni, che ha il suo punto nodale nel v. 14: «il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi». Dio si è fatto carne, si è fatto uomo, si è fatto bambino, è importante capire che non solo si è fatto uomo, ma quale condizione ha assunto! Nato povero, rifiutato, accusato, ...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2022)
Natale: determinazione e pace
Il Natale è una festa che le prime comunità hanno indicato nei primi secoli. La Pasqua è il cuore è la prima solennità perché costituisce il perno della nostra fede, mentre la nascita è stata solennizzata successivamente perché quel Dio che muore e risorge ha preso dimensione corporea e i cristiani non possono dimenticarsi che la nostra fede non si poggia ...
(continua)
     (Omelia del 25-12-2022)
Il Verbo si fa carne in te
L'incarnazione del Figlio di Dio è la nuova creazione del mondo perché l'Eterno irrompe nella storia. L'esordio del Prologo, con l'indicazione temporale «in principio», ricalca l'inizio di Genesi, ma non ci riporta alle origini del mondo, bensì alle sorgenti della vita prima dell'universo, perché descrive la vita stessa in Dio. Giovanni afferma che «era il V ...
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     (Omelia del 25-12-2022)
Nel mondo la luce vera che illumina ogni uomo
Un Vangelo immenso ascoltiamo oggi, che ci obbliga a pensare in grande. Giovanni comincia con un inno, un canto, che ci chiama a volare alto, un volo d'aquila che proietta Gesù di Nazaret verso i confini del cosmo e del tempo. In principio era il Verbo e il Verbo era Dio. Nel principio e nel profondo, nel tempo e fuori dal tempo. Un mito? No, perché il volo ...
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     (Omelia del 25-12-2022)
La stella della carità
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     (Omelia del 25-12-2022)
Natale è una nuova nascita per tutti
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     (Omelia del 25-12-2022)
Gloria a Dio nel più alto dei cieli
La gioia del Vangelo Riflessioni di don Alfonso Giorgio, Assistente nazionale spirituale del Movimento Apostolico Ciechi, sul Vangelo di domenica 25 dicembre 2022, Natale del Signore. ...
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     (Omelia del 25-12-2022)
Videocommento su Gv 1,1-18
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     (Omelia del 25-12-2021)
Natale, festa della vita
Prima di tutto, buon Natale a tutti. Mentre le nostre famiglie sono riunite per festeggiare Gesù Bambino, il vero ed unico Natale di sempre e per sempre, il mio augurio raggiunga ciascuno di voi, soprattutto quanti anche in questi giorni stanno sperimentando la sofferenza e il dolore per tanti palesi ed incogniti motivi personali, familiari o sociali. Soprat ...
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     (Omelia del 25-12-2021)
Il posto giusto
Sono tante le suggestioni che mi porto dentro in questo Natale, che ci portiamo dentro come comunità credo, un altro Natale certamente non facile, con tante incertezze, ma che non può non farci andare al Natale che il Vangelo ci racconta, e che non ha nulla a che fare con quella magia del Natale della quale si sente parlare. Nei pensieri che ci siamo scambia ...
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     (Omelia del 25-12-2021)
La tenda del Verbo
"E il Verbo si fece carne e pose la sua tenda fra noi" (v. 14). "...e il Verbo era Dio" (v. 1). Ma che cos'è, per Dio, una tenda piantata nel bel mezzo della storia? Non era meglio un palazzo degno di un sovrano, un castello con mura e baluardi, o almeno una solida abitazione calda e con ogni comodità moderna? Che cos'è una tenda per un Figlio di Dio, quand ...
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     (Omelia del 25-12-2021)
Gesù Cristo e l'umanità dalle tenebre alla luce
È Natale! Abbiamo tanti sentimenti di gioia, vorremmo la gioia, vogliamo la gioia, abbiamo tanto desiderio di normalità. Viviamo tuttavia una forte e diffusa preoccupazione per la situazione della pandemia, che ha accresciuto il senso di paura, la consapevolezza delle fragilità, una tensione e un nervosismo che non ci fanno bene. Siamo qui a celebrare il Na ...
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     (Omelia del 25-12-2021)
Il Verbo si è fatto... uomo d'oggi
Finalmente l'evento che tanto aspettavamo si realizza, la promessa si adempie la speranza diventa certezza definitiva: a Betlemme avviene ciò che umanamente parlano è assurdo e inconcepibile, ma che nella prospettiva divina non solo è possibile ma anche sapiente e illuminato: Dio si fa Uomo, la natura umana viene assunta dalla Persona divina del Verbo; Dio p ...
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     (Omelia del 25-12-2021)
È apparsa la grazia di Dio
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     (Omelia del 25-12-2021)
La tenerezza del Natale
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     (Omelia del 25-12-2021)
Non si può aver paura di un Dio bambino
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     (Omelia del 25-12-2021)
Commento su Giovanni 1,1-18
Buon Natale! Questa notte abbiamo celebrato il Natale dei Bambini, leggendo il racconto di Luca (2,1-14), la storia della nascita di Gesù - il viaggio di Maria e Giuseppe fino a Betlemme, il dramma di trovare un ricovero per la notte, ove la ragazza potesse partorire suo figlio, e poi la mangiatoia, la visita dei pastori, i cori angelici, "Gloria a Dio nel ...
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