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CEI 2008:   CEI 74:   TILC:    Mostra N.Versetto:     

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(Testo CEI2008)

Gdc 18,30 E i Daniti eressero per loro uso la statua; Giònata, figlio di Ghersom, figlio di Mosè, e i suoi figli furono sacerdoti della tribù dei Daniti, finché gli abitanti della regione furono deportati.
1Sam 13,2 Egli si scelse tremila uomini da Israele: duemila stavano con Saul a Micmas e sul monte di Betel e mille stavano con Giònata a Gàbaa di Beniamino; rimandò invece il resto del popolo ciascuno alla sua tenda.
1Sam 13,3 Allora Giònata sconfisse la guarnigione dei Filistei che era a Gàbaa e i Filistei lo seppero. Ma Saul suonò il corno in tutta la regione gridando: «Ascoltino gli Ebrei!».
1Sam 13,16 Saul e Giònata e la gente rimasta con loro stavano a Gàbaa di Beniamino e i Filistei erano accampati a Micmas.
1Sam 13,22 Nel giorno della battaglia, tra tutta la gente che stava con Saul e Giònata non si trovò in mano ad alcuno né spada né lancia. Se ne trovò solo per Saul e suo figlio Giònata.
1Sam 14,1 Un giorno Giònata, figlio di Saul, disse al suo scudiero: «Su, portiamoci fino alla postazione dei Filistei che sta qui di fronte». Ma non disse nulla a suo padre.
1Sam 14,3 Achia, figlio di Achitùb, fratello di Icabòd, figlio di Fineès, figlio di Eli, sacerdote del Signore a Silo, portava l'efod e il popolo non sapeva che Giònata era partito.
1Sam 14,4 Tra i varchi che Giònata cercava per passare alla postazione dei Filistei, c'era un dente di roccia da una parte e un dente dall'altra parte: uno si chiamava Boses, l'altro Senne.
1Sam 14,6 Giònata disse allo scudiero: «Vieni, avviciniamoci alla postazione di questi incirconcisi; forse il Signore opererà per noi, perché non è difficile per il Signore salvare con molti o con pochi».
1Sam 14,8 Allora Giònata disse: «Ecco, noi ci avvicineremo a questi uomini e ci faremo vedere da loro.
1Sam 14,12 Poi gli uomini della guarnigione dissero a Giònata e al suo scudiero: «Salite da noi: abbiamo una cosa da dirvi!». Giònata allora disse al suo scudiero: «Sali dopo di me, perché il Signore li ha consegnati nelle mani d'Israele».
1Sam 14,13 Giònata si arrampicava con le mani e con i piedi e lo scudiero lo seguiva; quelli cadevano davanti a Giònata e, dietro, lo scudiero li finiva.
1Sam 14,14 Questa fu la prima strage nella quale Giònata e il suo scudiero colpirono una ventina di uomini, in circa mezzo iugero di campo.
1Sam 14,17 Allora Saul disse alla gente che era con lui: «Su, controllate e vedete chi sia partito da noi». Controllarono, ed ecco non c'erano né Giònata né il suo scudiero.
1Sam 14,21 Anche quegli Ebrei che erano con i Filistei da qualche tempo e che erano saliti con loro all'accampamento, cominciarono anch'essi a stare dalla parte degli Israeliti che erano con Saul e Giònata.
1Sam 14,27 Ma Giònata non aveva saputo che suo padre aveva fatto giurare il popolo, quindi allungò la punta del bastone che teneva in mano e la intinse nel favo di miele, poi riportò la mano alla bocca e i suoi occhi si rischiararono.
1Sam 14,29 Rispose Giònata: «Mio padre ha rovinato il paese! Guardate come si sono rischiarati i miei occhi perché ho gustato un po' di questo miele.
1Sam 14,39 perché per la vita del Signore, salvatore d'Israele, certamente costui morirà, anche se si trattasse di mio figlio Giònata». Ma nessuno del popolo gli rispose.
1Sam 14,40 Perciò disse a tutto Israele: «Voi state da una parte e io e mio figlio Giònata staremo dall'altra». Il popolo rispose a Saul: «Fa' quanto ti sembra bene».
1Sam 14,41 Saul disse al Signore: «Dio d'Israele, da' una risposta chiara». E furono indicati Giònata e Saul, mentre il popolo restò libero.
1Sam 14,42 Saul soggiunse: «Tirate a sorte tra me e mio figlio Giònata». E fu indicato Giònata.
1Sam 14,43 Saul disse a Giònata: «Narrami quello che hai fatto». Giònata raccontò: «Sì, ho assaggiato un po' di miele con la punta del bastone che avevo in mano. Ecco, morirò».
1Sam 14,44 Saul disse: «Faccia Dio a me questo e anche di peggio, se non andrai a morte, Giònata!».
1Sam 14,45 Ma il popolo disse a Saul: «Dovrà forse morire Giònata, che ha ottenuto questa grande vittoria in Israele? Non sia mai! Per la vita del Signore, non cadrà a terra un capello del suo capo, perché in questo giorno egli ha operato con Dio». Così il popolo riscattò Giònata, che non fu messo a morte.
1Sam 14,49 Figli di Saul furono Giònata, Isvì e Malchisùa; le sue due figlie si chiamavano Merab, la maggiore, e Mical, la più piccola.
1Sam 18,1 Quando Davide ebbe finito di parlare con Saul, la vita di Giònata s'era legata alla vita di Davide, e Giònata lo amò come se stesso.
1Sam 18,3 Giònata strinse con Davide un patto, perché lo amava come se stesso.
1Sam 18,4 Giònata si tolse il mantello che indossava e lo diede a Davide e vi aggiunse i suoi abiti, la sua spada, il suo arco e la cintura.
1Sam 19,1 Saul comunicò a Giònata, suo figlio, e ai suoi ministri di voler uccidere Davide. Ma Giònata, figlio di Saul, nutriva grande affetto per Davide.
1Sam 19,2 Giònata informò Davide dicendo: «Saul, mio padre, cerca di ucciderti. Sta' in guardia domani, sta' al riparo e nasconditi.
1Sam 19,4 Giònata parlò dunque a Saul, suo padre, in favore di Davide e gli disse: «Non pecchi il re contro il suo servo, contro Davide, che non ha peccato contro di te, che anzi ha fatto cose belle per te.
1Sam 19,6 Saul ascoltò la voce di Giònata e giurò: «Per la vita del Signore, non morirà!».
1Sam 19,7 Giònata chiamò Davide e gli riferì questo colloquio. Poi Giònata introdusse presso Saul Davide, che rimase alla sua presenza come prima.

1Sam 20,1 Davide fuggì da Naiot di Rama, si recò da Giònata e gli disse: «Che cosa ho fatto, che colpa e che peccato ho nei riguardi di tuo padre, perché attenti così alla mia vita?».
1Sam 20,3 Ma Davide giurò ancora: «Tuo padre sa benissimo che ho trovato grazia ai tuoi occhi e dice: «Giònata non deve sapere questa cosa, perché si affliggerebbe». Ma, per la vita del Signore e per la tua vita, c'è soltanto un passo tra me e la morte».
1Sam 20,4 Giònata disse: «Che cosa desideri che io faccia per te?».
1Sam 20,9 Giònata rispose: «Non sia mai! Se di certo io sapessi che è deciso il male contro di te da parte di mio padre, non te lo farei forse sapere?».
1Sam 20,10 Davide disse a Giònata: «Chi mi avvertirà se tuo padre ti risponde duramente?».
1Sam 20,11 Giònata rispose a Davide: «Vieni, andiamo in campagna».
Uscirono tutti e due nella campagna.
1Sam 20,12 Allora Giònata disse a Davide: «Per il Signore, Dio d'Israele, domani e dopodomani a quest'ora scruterò le intenzioni di mio padre. Se sarà benevolo verso Davide e io non manderò subito a riferirlo al tuo orecchio,
1Sam 20,13 tanto faccia il Signore a Giònata e ancora di peggio. Se invece sembrerà bene a mio padre decidere il male a tuo riguardo, io te lo confiderò e ti farò partire. Tu andrai tranquillo e il Signore sarà con te come è stato con mio padre.
1Sam 20,16 non sia eliminato il nome di Giònata dalla casa di Davide: il Signore ne chiederà conto ai nemici di Davide».
1Sam 20,17 Giònata volle ancora far giurare Davide, perché gli voleva bene e lo amava come se stesso.
1Sam 20,18 Giònata disse a Davide: «Domani è la luna nuova e la tua assenza sarà notata perché si guarderà al tuo posto.
1Sam 20,25 Il re sedette come al solito sul sedile contro il muro; Giònata si mise di fronte, Abner si sedette al fianco del re e si notò il posto di Davide.
1Sam 20,27 Ma l'indomani, il secondo giorno della luna nuova, si notò il posto di Davide. Saul disse allora a Giònata, suo figlio: «Perché il figlio di Iesse non è venuto a prendere cibo né ieri né oggi?».
1Sam 20,28 Giònata rispose a Saul: «Davide mi ha chiesto con insistenza di andare a Betlemme.
1Sam 20,30 Saul si adirò molto con Giònata e gli gridò: «Figlio di una scostumata, non so io forse che tu preferisci il figlio di Iesse, a tua vergogna e a vergogna della nudità di tua madre?
1Sam 20,32 Rispose Giònata a Saul, suo padre: «Perché deve morire? Che cosa ha fatto?».
1Sam 20,33 Saul afferrò la lancia contro di lui per colpirlo e Giònata capì che suo padre aveva ormai deciso di uccidere Davide.
1Sam 20,34 Giònata si alzò dalla tavola acceso d'ira e non volle prendere cibo in quel secondo giorno della luna nuova. Era rattristato per Davide, perché suo padre l'aveva offeso.

1Sam 20,35 Il mattino dopo Giònata uscì in campagna, per l'appuntamento con Davide. Era con lui un ragazzo ancora piccolo.
1Sam 20,37 Il ragazzo corse fino al luogo dov'era la freccia che Giònata aveva tirato e Giònata gridò al ragazzo: «La freccia non è forse più avanti di te?».
1Sam 20,38 Giònata gridò ancora al ragazzo: «Corri svelto e non fermarti!». Il ragazzo di Giònata raccolse le frecce e le portò al suo padrone.
1Sam 20,39 Il ragazzo non aveva capito niente; soltanto Giònata e Davide sapevano la cosa.
1Sam 20,40 Allora Giònata diede le armi al ragazzo che era con lui e gli disse: «Va' e riportale in città».
1Sam 20,42 E Giònata disse a Davide: «Va' in pace, ora che noi due abbiamo giurato nel nome del Signore in questi termini: «Il Signore sia tra me e te, tra la mia discendenza e la tua discendenza per sempre»».



1Sam 21,1 Davide si alzò e partì, e Giònata tornò in città.

1Sam 23,16 Allora Giònata, figlio di Saul, si alzò e andò da Davide a Corsa e ne rinvigorì il coraggio in nome di Dio.
1Sam 23,18 Essi strinsero un patto davanti al Signore. Davide rimase a Corsa e Gionata tornò a casa.

1Sam 31,2 I Filistei si strinsero attorno a Saul e ai suoi figli e colpirono a morte Giònata, Abinadàb e Malchisùa, figli di Saul.
2Sam 1,4 Davide gli domandò: «Come sono andate le cose? Su, dammi notizie!». Rispose: «È successo che il popolo è fuggito nel corso della battaglia, molti del popolo sono caduti e sono morti; anche Saul e suo figlio Giònata sono morti».
2Sam 1,5 Davide chiese ancora al giovane che gli portava le notizie: «Come sai che sono morti Saul e suo figlio Giònata?».
2Sam 1,12 Essi alzarono lamenti, piansero e digiunarono fino a sera per Saul e Giònata, suo figlio, per il popolo del Signore e per la casa d'Israele, perché erano caduti di spada.
2Sam 1,17 Allora Davide intonò questo lamento su Saul e suo figlio Giònata
2Sam 1,22 ma col sangue dei trafitti, col grasso degli eroi.
O arco di Giònata! Non tornò mai indietro.
O spada di Saul! Non tornava mai a vuoto.

2Sam 1,23 O Saul e Giònata, amabili e gentili,
né in vita né in morte furono divisi;
erano più veloci delle aquile,
più forti dei leoni.

2Sam 1,25 Come son caduti gli eroi
in mezzo alla battaglia?
Giònata, sulle tue alture trafitto!

2Sam 1,26 Una grande pena ho per te,
fratello mio, Giònata!
Tu mi eri molto caro;
la tua amicizia era per me preziosa,
più che amore di donna.

2Sam 4,4 Giònata, figlio di Saul, aveva un figlio storpio nei piedi. Egli aveva cinque anni quando giunsero da Izreèl le notizie circa i fatti di Saul e di Giònata. La nutrice l'aveva preso ed era fuggita, ma nella fretta della fuga il bambino era caduto ed era rimasto storpio. Si chiamava Merib-Baal.

2Sam 9,1 Davide disse: «C'è forse ancora qualche superstite della casa di Saul, che io possa trattare con bontà a causa di Giònata?».
2Sam 9,3 Il re gli disse: «C'è ancora qualcuno della casa di Saul, che io possa trattare con la bontà di Dio?». Siba rispose al re: «Vi è ancora un figlio di Giònata, storpio nei piedi».
2Sam 9,6 Merib-Baal, figlio di Giònata, figlio di Saul, venne da Davide, si gettò con la faccia a terra e si prostrò. Davide disse: «Merib-Baal!». Rispose: «Ecco il tuo servo!».
2Sam 9,7 Davide gli disse: «Non temere, perché voglio trattarti con bontà per amore di Giònata, tuo padre; ti restituisco tutti i campi di Saul, tuo avo, e tu mangerai sempre alla mia tavola».
2Sam 15,27 Il re aggiunse al sacerdote Sadoc: «Vedi: torna in pace in città, e Achimàas, tuo figlio, e Giònata, figlio di Ebiatàr, i vostri due figli, siano con voi.
2Sam 15,36 Ecco, essi hanno con loro i due figli, Achimàas, figlio di Sadoc, e Giònata, figlio di Ebiatàr; per mezzo di loro mi manderete a dire quanto avrete sentito».
2Sam 17,17 Ora Giònata e Achimàas stavano presso la fonte di Roghel e una schiava andò a portare loro le notizie che essi dovevano andare a riferire al re Davide, perché non potevano farsi vedere entrare in città.
2Sam 17,20 I servi di Assalonne vennero in casa della donna e chiesero: «Dove sono Achimàas e Giònata?». La donna rispose loro: «Hanno oltrepassato il serbatoio dell'acqua». Quelli si misero a cercarli, ma non riuscendo a trovarli, tornarono a Gerusalemme.

2Sam 21,7 Il re risparmiò Merib-Baal, figlio di Giònata, figlio di Saul, per il giuramento del Signore che c'era tra loro, tra Davide e Giònata, figlio di Saul.
2Sam 21,12 Davide andò a prendere le ossa di Saul e quelle di Giònata, suo figlio, presso i signori di Iabes di Gàlaad, i quali le avevano sottratte furtivamente dalla piazza di Bet-Sean, dove i Filistei li avevano appesi quando avevano colpito Saul sul Gèlboe.
2Sam 21,13 Egli riportò le ossa di Saul e quelle di Giònata, suo figlio; poi si raccolsero anche le ossa di quelli che erano stati impiccati.
2Sam 21,14 Le ossa di Saul e di Giònata, suo figlio, furono sepolte nel territorio di Beniamino a Sela, nel sepolcro di Kis, padre di Saul. Fu fatto quanto il re aveva ordinato e, dopo questo, Dio si mostrò placato verso la terra.

2Sam 21,21 Egli sfidò Israele, ma Giònata, figlio di Simeà, fratello di Davide, lo uccise.
2Sam 23,32 Eliacbà di Saalbòn, Iasen di Gun, Giònata,
1Re 1,42 Mentre parlava ecco giungere Giònata figlio del sacerdote Ebiatàr, al quale Adonia disse: «Vieni! Tu sei un valoroso e rechi certo buone notizie!».
1Re 1,43 «No - rispose Giònata ad Adonia - il re Davide, nostro signore, ha fatto re Salomone
1Re 20,27 Gli Israeliti, ispezionati e approvvigionati, mossero loro incontro, accampandosi di fronte; sembravano due piccoli greggi di capre, mentre gli Aramei riempivano la regione.

2Re 14,25 Egli recuperò a Israele il territorio dall'ingresso di Camat fino al mare dell'Araba, secondo la parola del Signore, Dio d'Israele, pronunciata per mezzo del suo servo, il profeta Giona, figlio di Amittài, di Gat-Chefer.
1Cr 2,32 Figli di Iada, fratello di Sammài: Ieter e Giònata. Ieter morì senza figli.
1Cr 2,33 Figli di Giònata: Pelet e Zaza.
Questi furono i discendenti di Ieracmeèl.

1Cr 8,33 Ner generò Kis; Kis generò Saul; Saul generò Giònata, Malchisùa, Abinadàb e Is-Baal.
1Cr 8,34 Figlio di Giònata fu Merib-Baal; Merib-Baal generò Mica.
1Cr 9,39 Ner generò Kis; Kis generò Saul; Saul generò Giònata, Malchisùa, Abinadàb e Is-Baal.
1Cr 9,40 Figlio di Giònata fu Merib-Baal; Merib-Baal generò Mica.
1Cr 10,2 I Filistei inseguirono molto da vicino Saul e i suoi figli, e colpirono a morte Giònata, Abinadàb e Malchisùa, figli di Saul.
1Cr 11,34 Iasen di Gun, Giònata, figlio di Saghè, di Arar,
1Cr 20,7 Egli sfidò Israele, ma Giònata, figlio di Simeà, fratello di Davide, lo uccise.
1Cr 27,25 Sovrintendenti: ai tesori del re, Azmàvet, figlio di Adièl; ai tesori che erano nella campagna, nelle città, nei villaggi e nelle torri, Giònata, figlio di Ozia;
1Cr 27,32 Giònata, zio di Davide, era consigliere; uomo intelligente e scriba, egli insieme con Iechièl, figlio di Acmonì, si occupava dei figli del re.
2Cr 16,4 Ben-Adàd ascoltò il re Asa; mandò contro le città d'Israele i comandanti del suo esercito, che colpirono Iion, Dan, Abel-Màim e tutte le città di approvvigionamento di Nèftali.
2Cr 17,8 Con essi c'erano i leviti Semaià, Natania, Zebadia, Asaèl, Semiramòt, Giònata, Adonia e Tobia e i sacerdoti Elisamà e Ioram.
2Cr 17,12 Giòsafat cresceva sempre più in potenza. Egli costruì in Giuda castelli e città di approvvigionamento.
Esd 8,6 dei figli di Adin: Ebed, figlio di Giònata, e con lui cinquanta maschi;

Esd 10,15 Soltanto Gionata, figlio di Asaèl, e Iaczia, figlio di Tikva, si opposero, appoggiati da Mesullàm e dal levita Sabbetài.
Ne 12,11 Ioiadà generò Giònata, Giònata generò Iaddua.

Ne 12,14 di quello di Melikù, Giònata; di quello di Sebania, Giuseppe;
Ne 12,18 di quello di Bilga, Sammùa; di quello di Semaià, Giònata;
Ne 12,35 e dei sacerdoti con le trombe Zaccaria, figlio di Gionata, figlio di Semaià, figlio di Mattania, figlio di Michea, figlio di Zaccur, figlio di Asaf,
Est 1,1n Intese i loro ragionamenti, indagò sui loro disegni e venne a sapere che quelli si preparavano a mettere le mani sul re Artaserse. Allora ne avvertì il re.
Est 8,12f perché i falsi ragionamenti di nature perverse avevano sviato l'incontaminata buona fede dei governanti.
1Mac 1,12 Parve buono ai loro occhi questo ragionamento.
1Mac 2,5 Eleàzaro chiamato Auaràn, Giònata chiamato Affus.
1Mac 4,30 Quando vide l'imponente accampamento, innalzò questa preghiera: «Benedetto sei tu, o salvatore d'Israele, che hai fiaccato l'impeto del potente per mezzo del tuo servo Davide e hai fatto cadere l'esercito dei Filistei nelle mani di Giònata, figlio di Saul, e del suo scudiero;
1Mac 5,17 Giuda disse a Simone, suo fratello: «Scegliti degli uomini e corri a liberare i tuoi fratelli della Galilea; io e mio fratello Giònata andremo nella regione di Gàlaad».
1Mac 5,24 Da parte loro Giuda Maccabeo e il fratello Giònata passarono il Giordano e camminarono per tre giorni nel deserto.
1Mac 5,55 Nel tempo in cui Giuda e Giònata erano rimasti in Gàlaad, e Simone, loro fratello, in Galilea di fronte a Tolemàide,
1Mac 9,19 Giònata e Simone raccolsero Giuda, loro fratello, e lo seppellirono nel sepolcro dei suoi padri, a Modin.
1Mac 9,28 Allora tutti gli amici di Giuda si radunarono e dissero a Giònata:
1Mac 9,31 Giònata assunse il comando in quella occasione e prese il posto di Giuda, suo fratello.

1Mac 9,33 Ma Giònata e Simone, suo fratello, con tutti i loro seguaci, lo seppero e fuggirono nel deserto di Tekòa e si accamparono presso la cisterna di Asfar.
1Mac 9,35 Giònata inviò suo fratello, capo della turba, a chiedere ai Nabatei, suoi amici, di poter deporre presso di loro i propri equipaggiamenti, che erano abbondanti.
1Mac 9,37 Dopo questo fatto riferirono a Giònata e a Simone, suo fratello: «I figli di Iambrì celebrano una grande festa di nozze e da Nadabàt conducono la sposa, figlia di uno dei grandi magnati di Canaan, con corteo solenne».
1Mac 9,44 Giònata disse ai suoi: «Alziamoci e combattiamo per la nostra vita, perché oggi non è come ieri e l'altro ieri.
1Mac 9,47 E si attaccò battaglia. Giònata stese la mano per colpire Bàcchide, ma questi lo scansò e si tirò indietro.
1Mac 9,48 Allora Giònata e i suoi uomini si gettarono nel Giordano e raggiunsero a nuoto l'altra sponda; ma gli altri non passarono il Giordano per inseguirli.
1Mac 9,58 Tutti gli iniqui tennero questo consiglio: «Ecco, Giònata e i suoi vivono tranquilli e sicuri. Noi dunque faremo venire Bàcchide, che li catturerà tutti in una sola notte».
1Mac 9,60 Egli si mosse per venire con un esercito numeroso e mandò di nascosto lettere a tutti i suoi fautori nella Giudea, perché s'impadronissero di Giònata e dei suoi. Ma non vi riuscirono, perché era stata svelata la loro trama.
1Mac 9,62 Poi Giònata e Simone con i loro uomini si ritirarono a Bet-Basì nel deserto, ricostruirono le sue rovine e la fortificarono.
1Mac 9,65 Giònata lasciò Simone, suo fratello, nella città e uscì nella regione, percorrendola con un drappello di armati.
1Mac 9,70 Giònata lo seppe e gli mandò messaggeri per concludere la pace e scambiare i prigionieri.
1Mac 9,73 Così si riposò la spada in Israele. Giònata si stabilì a Micmas. Incominciò a governare il popolo e fece sparire i rinnegati da Israele.



1Mac 10,3 Demetrio mandò anche lettere a Giònata, con espressioni di amicizia per esaltarlo.
1Mac 10,4 Diceva infatti tra sé: «Affrettiamoci a far pace con Giònata, prima che lui la faccia con Alessandro contro di noi.
1Mac 10,7 Giònata venne a Gerusalemme e lesse le lettere davanti a tutto il popolo e a quelli della Cittadella,
1Mac 10,9 Quelli della Cittadella perciò restituirono gli ostaggi a Giònata, che li rese ai loro genitori.
1Mac 10,10 Giònata allora pose la residenza a Gerusalemme e incominciò a ricostruire e rinnovare la città.
1Mac 10,15 Il re Alessandro seppe dell'ambasciata che Demetrio aveva mandato a Giònata; gli narrarono anche le battaglie e gli atti di valore che egli e i suoi fratelli avevano compiuto e le fatiche sopportate.
1Mac 10,18 «Il re Alessandro al fratello Giònata, salute!
1Mac 10,21 Giònata indossò le vesti sacre nel settimo mese dell'anno centosessanta, nella festa delle Capanne, arruolò soldati e fece preparare molte armi.

1Mac 10,46 Quando Giònata e il popolo intesero simili espressioni, non vi prestarono fede e non le accettarono, ricordando le grandi iniquità da lui compiute contro Israele e quanto li avesse fatti soffrire.
1Mac 10,59 Il re Alessandro scrisse a Giònata di venirgli incontro.
1Mac 10,62 Il re invece diede ordine di far deporre a Giònata le sue vesti e di rivestirlo della porpora, e l'ordine fu eseguito.
1Mac 10,66 Così Giònata tornò a Gerusalemme in pace e gioia.

1Mac 10,69 Demetrio affidò il governo della Celesiria ad Apollònio, il quale, radunato un grande esercito, si accampò presso Iàmnia e inviò al sommo sacerdote Giònata questo messaggio:

1Mac 10,74 Quando Giònata intese le parole di Apollònio, ne ebbe l'animo irritato; scelse diecimila uomini e uscì da Gerusalemme. Suo fratello Simone gli venne incontro per aiutarlo.
1Mac 10,76 e i cittadini, spaventati, aprirono. Così Giònata divenne padrone di Giaffa.
1Mac 10,78 Giònata lo inseguì alle spalle in direzione di Azoto e gli eserciti attaccarono battaglia.
1Mac 10,80 Giònata però si era accorto che c'era un appostamento dietro di lui. Quelli circondarono il suo schieramento e lanciarono frecce contro le truppe dal mattino alla sera.
1Mac 10,81 Ma le truppe tennero fermo, come aveva ordinato Giònata, mentre i cavalli di quelli si stancarono.
1Mac 10,84 Giònata allora incendiò Azoto e le città dei dintorni, prese le loro spoglie e diede alle fiamme anche il tempio di Dagon con quanti vi si erano rifugiati.
1Mac 10,86 Poi Giònata tolse il campo di là e si accampò di fronte ad Àscalon, e i cittadini gli vennero incontro con grandi onori.
1Mac 10,87 Così Giònata tornò a Gerusalemme con i suoi uomini carichi di bottino.
1Mac 10,88 Il re Alessandro, udendo queste notizie, aumentò gli onori a Giònata;
1Mac 11,4 Quando giunse ad Azoto, gli mostrarono il tempio di Dagon bruciato e Azoto e i villaggi intorno distrutti, i cadaveri buttati qua e là e quelli carbonizzati, che Giònata aveva bruciato nella guerra: li avevano appunto accumulati lungo il suo percorso.
1Mac 11,5 Raccontarono al re quanto aveva fatto Giònata, per metterlo in cattiva luce, ma il re tacque.
1Mac 11,6 Giònata andò incontro al re a Giaffa con sfarzo e si salutarono scambievolmente e vi passarono la notte.
1Mac 11,7 Giònata accompagnò poi il re fino al fiume chiamato Elèutero e fece ritorno a Gerusalemme.
1Mac 11,20 In quei giorni Giònata radunò gli uomini della Giudea per espugnare la Cittadella di Gerusalemme e allestì molte macchine contro di essa.
1Mac 11,21 Allora alcuni nemici del popolo, uomini iniqui, che odiavano la propria gente, corsero dal re ad annunciare che Giònata assediava la Cittadella.
1Mac 11,22 Sentendo la cosa, quegli si adirò; quando ne ebbe conferma, si mise subito in viaggio, venne a Tolemàide e scrisse a Giònata di sospendere l'assedio e di andargli incontro a Tolemàide al più presto per un colloquio.
1Mac 11,23 Quando Giònata ricevette il messaggio, ordinò di continuare l'assedio e, scelti alcuni anziani e sacerdoti, decise di esporre se stesso al pericolo;
1Mac 11,28 Giònata poi chiese che il re dichiarasse la Giudea esente dai tributi, insieme alle tre toparchie e alla Samaria, e gli promise trecento talenti.
1Mac 11,29 Il re acconsentì e scrisse a Giònata, a proposito di tutto questo, lettere del seguente tenore:

1Mac 11,30 «Il re Demetrio al fratello Giònata e alla nazione dei Giudei, salute!
1Mac 11,37 Sia dunque vostra cura preparare una copia della presente e rimetterla a Giònata, perché sia esposta sul monte santo in luogo visibile»».

1Mac 11,41 Giònata intanto mandò a chiedere al re Demetrio che richiamasse da Gerusalemme gli occupanti della Cittadella e quelli delle altre fortezze, perché erano sempre in lotta con Israele.
1Mac 11,42 Demetrio fece rispondere a Giònata: «Non solo questo farò per te e per la tua nazione, ma colmerò te e la tua nazione di onori appena ne avrò l'opportunità.
1Mac 11,44 Giònata gli inviò ad Antiòchia tremila uomini tra i più forti; essi si recarono presso il re e il re si rallegrò della loro venuta.
1Mac 11,53 Ma rinnegò quanto aveva detto, cambiò rapporti con Giònata e non corrispose alla benevolenza che gli aveva dimostrata e lo fece soffrire molto.

1Mac 11,57 Allora il giovane Antioco scrisse a Giònata: «Ti confermo il sommo sacerdozio, ti faccio capo dei quattro distretti e ti concedo di essere tra gli amici del re».
1Mac 11,60 Giònata poi si diede a percorrere la regione dell'Oltrefiume e le varie città e accorse a lui, come alleato, tutto l'esercito della Siria. Andò ad Àscalon e i cittadini gli uscirono incontro a rendergli omaggio.
1Mac 11,62 Allora quelli di Gaza supplicarono Giònata, il quale diede loro la destra, prelevando i figli dei loro capi come ostaggi e inviandoli a Gerusalemme; poi percorse la regione fino a Damasco.
1Mac 11,63 Giònata venne a sapere che i capi di Demetrio si trovavano presso Kedes di Galilea con un numeroso esercito, con l'intenzione di distoglierlo dall'impresa.
1Mac 11,67 Giònata, a sua volta, e il suo esercito si erano accampati presso il lago di Gennèsaret e raggiunsero di buon mattino la pianura di Asor.
1Mac 11,70 Tutti gli uomini di Giònata fuggirono, nessuno di loro rimase, se non Mattatia, figlio di Assalonne, e Giuda, figlio di Calfì, comandanti di contingenti dell'esercito.
1Mac 11,71 Allora Giònata si stracciò le vesti, si cosparse il capo di polvere e si prostrò a pregare.
1Mac 11,74 Gli stranieri caduti in quel giorno furono circa tremila. Giònata tornò poi a Gerusalemme.



1Mac 12,1 Giònata, vedendo che le circostanze gli erano propizie, scelse alcuni uomini e li inviò a Roma per ristabilire e rinnovare l'amicizia con i Romani.
1Mac 12,3 Partirono dunque per Roma, entrarono nel Senato e dissero: «Giònata, sommo sacerdote, e la nazione dei Giudei ci hanno inviati a rinnovare l'amicizia e l'alleanza con loro come prima».
1Mac 12,5 Questa è invece la copia della lettera che Giònata scrisse agli Spartani:

1Mac 12,6 «Giònata, sommo sacerdote, e il consiglio degli anziani della nazione, i sacerdoti e il resto del popolo dei Giudei, agli Spartani, loro fratelli, salute!
1Mac 12,24 Giònata ebbe notizia che i generali di Demetrio erano ritornati con forze più numerose di prima, per ritentare la guerra contro di lui.
1Mac 12,27 Quando fu il tramonto, Giònata comandò ai suoi di vegliare tutta la notte e di stare con le armi pronte per la battaglia, e dispose sentinelle intorno al campo.
1Mac 12,28 Ma anche gli avversari seppero che Giònata e i suoi uomini stavano pronti per la battaglia; furon presi da timore, si persero d'animo, accesero fuochi nel loro campo e fuggirono.
1Mac 12,29 Giònata e i suoi uomini non si accorsero di nulla fino al mattino, perché continuavano a vedere il bagliore dei fuochi.
1Mac 12,30 Giònata allora si diede a inseguirli, ma non poté raggiungerli, perché avevano passato il fiume Elèutero.
1Mac 12,31 Giònata allora piegò sugli Arabi chiamati Zabadei, li assalì e si impadronì delle loro spoglie.
1Mac 12,35 Quando Giònata fu di ritorno, radunò in assemblea gli anziani del popolo e deliberò con loro di costruire fortezze in Giudea,
1Mac 12,37 Si organizzarono dunque per ricostruire la città e, poiché era rovinata parte del muro sul torrente dal lato orientale, Giònata allestì il cosiddetto Cafenatà.
1Mac 12,40 ma sospettava che Giònata glielo impedisse e, nel caso, gli muovesse guerra. Perciò cercava di averlo nelle mani e di eliminarlo; si mosse dunque e venne a Bet-Sean.
1Mac 12,41 Giònata gli uscì incontro con quarantamila uomini scelti e inquadrati e venne a Bet-Sean.
1Mac 12,44 Disse a Giònata: «Perché mai hai disturbato tutta questa gente, non essendoci guerra tra noi?
1Mac 12,46 Giònata si fidò di lui, fece quanto aveva detto e rimandò le truppe che tornarono nella Giudea.
1Mac 12,48 Ma appena Giònata fu entrato in Tolemàide, i cittadini chiusero le porte, lo catturarono e passarono a fil di spada quanti erano entrati con lui.
1Mac 12,49 Trifone mandò poi truppe e cavalleria in Galilea e nella grande pianura per sterminare tutti gli uomini di Giònata.
1Mac 12,52 Così tutti giunsero senza molestie in Giudea; piansero per Giònata e per quelli della sua scorta e furono presi da grande timore. Tutto Israele si immerse in un lutto profondo.
1Mac 13,8 perciò risposero gridando a gran voce: «Tu sei il nostro condottiero al posto di Giuda e di Giònata, tuo fratello;
1Mac 13,11 Poi inviò Giònata, figlio di Assalonne, con un forte esercito a Giaffa; ne scacciò gli occupanti e vi si stabilì.

1Mac 13,12 Intanto Trifone si mosse da Tolemàide con ingenti forze per venire in Giudea e con lui Giònata prigioniero.
1Mac 13,14 Trifone venne a sapere che Simone era succeduto a Giònata, suo fratello, e che si accingeva a muovergli guerra; perciò gli mandò messaggeri a proporgli:
1Mac 13,15 «Giònata, tuo fratello, lo tratteniamo a causa del denaro che doveva al tesoro del re per gli affari che amministrava.
1Mac 13,19 Perciò gli mandò i cento talenti e i figli; ma quello non mantenne la parola e non liberò Giònata.
1Mac 13,23 Quando fu vicino a Bascamà, uccise Giònata e lo seppellì sul posto.
1Mac 13,25 Simone mandò a prendere le ossa di Giònata, suo fratello, e lo seppellì a Modin, città dei suoi padri.
1Mac 14,16 Si sparse fino a Roma e a Sparta la notizia che era morto Giònata e se ne rattristarono molto.
1Mac 14,18 gli scrissero su tavolette di bronzo per rinnovare con lui l'amicizia e l'alleanza che avevano concluso con Giuda e Giònata, suoi fratelli.
1Mac 14,30 Giònata diede unità alla nazione, ne divenne sommo sacerdote e poi fu riunito al suo popolo.
2Mac 1,23 Mentre il sacrificio veniva consumato, i sacerdoti facevano la preghiera e con loro tutti gli altri: Giònata intonava, gli altri continuavano in coro insieme a Neemia.
2Mac 6,23 Ma egli, facendo un nobile ragionamento, degno della sua età e del prestigio della vecchiaia, della raggiunta veneranda canizie e della condotta irreprensibile tenuta fin da fanciullo, ma specialmente delle sante leggi stabilite da Dio, rispose subito dicendo che lo mandassero pure alla morte.
2Mac 8,22 e mise al comando di ogni schieramento i suoi fratelli Simone, Giuseppe e Giònata, affidando a ciascuno millecinquecento uomini.
Gb 11,10 Se egli assale e imprigiona
e chiama in giudizio, chi glielo può impedire?

Gb 12,14 Ecco, se egli demolisce, non si può ricostruire,
se imprigiona qualcuno, non c'è chi possa liberarlo.

Gb 32,11 Ecco, ho atteso le vostre parole,
ho teso l'orecchio ai vostri ragionamenti.
Finché andavate in cerca di argomenti,

Sap 1,3 I ragionamenti distorti separano da Dio;
ma la potenza, messa alla prova, spiazza gli stolti.

Sap 2,1 Dicono fra loro sragionando:
«La nostra vita è breve e triste;
non c'è rimedio quando l'uomo muore,
e non si conosce nessuno che liberi dal regno dei morti.

Sap 7,20 la natura degli animali e l'istinto delle bestie selvatiche,
la forza dei venti e i ragionamenti degli uomini,
la varietà delle piante e le proprietà delle radici.

Sap 9,14 I ragionamenti dei mortali sono timidi
e incerte le nostre riflessioni,

Sap 11,15 In cambio dei ragionamenti insensati della loro ingiustizia,
in cui, errando, rendevano onori divini
a rettili senza parola e a bestie spregevoli,
tu inviasti contro di loro come punizione
una moltitudine di animali irragionevoli,

Sap 12,24 Essi si erano allontanati troppo sulla via dell'errore,
scambiando per dèi gli animali più abietti e più ripugnanti,
ingannati come bambini che non ragionano.

Sap 18,4 Meritavano di essere privati della luce e imprigionati nelle tenebre
quelli che avevano tenuto chiusi in carcere i tuoi figli,
per mezzo dei quali la luce incorruttibile della legge
doveva essere concessa al mondo.

Sir 27,5 I vasi del ceramista li mette a prova la fornace,
così il modo di ragionare è il banco di prova per un uomo.

Sir 33,5 Ruota di carro è il sentimento dello stolto,
il suo ragionamento è come l'asse che gira.

Ger 37,15 I capi erano sdegnati contro Geremia, lo percossero e lo gettarono in prigione nella casa di Giònata, lo scriba, che avevano trasformato in un carcere.
Ger 37,20 Ora ascolta, o re, mio signore: la mia supplica ti giunga gradita. Non rimandarmi nella casa di Giònata, lo scriba, perché io non vi muoia».

Ger 38,26 tu risponderai loro: «Ho presentato la supplica al re perché non mi mandi di nuovo nella casa di Giònata a morirvi»».

Ger 40,8 Si recarono allora da Godolia, a Mispa, Ismaele, figlio di Netania, Giovanni e Giònata, figli di Karèach, Seraià, figlio di Tancùmet, i figli di Efài, il Netofatita, e Iezania, figlio del Maacatita, con i loro uomini.
Ez 1,13 Tra quegli esseri si vedevano come dei carboni ardenti simili a torce, che si muovevano in mezzo a loro. Il fuoco risplendeva e dal fuoco si sprigionavano bagliori.
Ez 28,18 Con la gravità dei tuoi delitti,
con la disonestà del tuo commercio
hai profanato i tuoi santuari;
perciò in mezzo a te ho fatto sprigionare un fuoco
per divorarti.
Ti ho ridotto in cenere sulla terra,
sotto gli occhi di quanti ti guardano.

Gio 1,1 Fu rivolta a Giona, figlio di Amittài, questa parola del Signore:
Gio 1,3 Giona invece si mise in cammino per fuggire a Tarsis, lontano dal Signore. Scese a Giaffa, dove trovò una nave diretta a Tarsis. Pagato il prezzo del trasporto, s'imbarcò con loro per Tarsis, lontano dal Signore.

Gio 1,5 I marinai, impauriti, invocarono ciascuno il proprio dio e gettarono in mare quanto avevano sulla nave per alleggerirla. Intanto Giona, sceso nel luogo più in basso della nave, si era coricato e dormiva profondamente.
Gio 1,7 Quindi dissero fra di loro: «Venite, tiriamo a sorte per sapere chi ci abbia causato questa sciagura». Tirarono a sorte e la sorte cadde su Giona.
Gio 1,15 Presero Giona e lo gettarono in mare e il mare placò la sua furia.
Gio 2,1 Ma il Signore dispose che un grosso pesce inghiottisse Giona; Giona restò nel ventre del pesce tre giorni e tre notti.
Gio 2,2 Dal ventre del pesce Giona pregò il Signore, suo Dio,
Gio 2,11 E il Signore parlò al pesce ed esso rigettò Giona sulla spiaggia.



Gio 3,1 Fu rivolta a Giona una seconda volta questa parola del Signore:
Gio 3,3 Giona si alzò e andò a Ninive secondo la parola del Signore.
Ninive era una città molto grande, larga tre giornate di cammino.
Gio 3,4 Giona cominciò a percorrere la città per un giorno di cammino e predicava: «Ancora quaranta giorni e Ninive sarà distrutta».

Gio 4,1 Ma Giona ne provò grande dispiacere e ne fu sdegnato.
Gio 4,5 Giona allora uscì dalla città e sostò a oriente di essa. Si fece lì una capanna e vi si sedette dentro, all'ombra, in attesa di vedere ciò che sarebbe avvenuto nella città.
Gio 4,6 Allora il Signore Dio fece crescere una pianta di ricino al di sopra di Giona, per fare ombra sulla sua testa e liberarlo dal suo male. Giona provò una grande gioia per quel ricino.

Gio 4,8 Quando il sole si fu alzato, Dio fece soffiare un vento d'oriente, afoso. Il sole colpì la testa di Giona, che si sentì venire meno e chiese di morire, dicendo: «Meglio per me morire che vivere».

Gio 4,9 Dio disse a Giona: «Ti sembra giusto essere così sdegnato per questa pianta di ricino?». Egli rispose: «Sì, è giusto; ne sono sdegnato da morire!».
Mt 12,39 Ed egli rispose loro: «Una generazione malvagia e adultera pretende un segno! Ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona il profeta.
Mt 12,40 Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell'uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra.
Mt 12,41 Nel giorno del giudizio, quelli di Ninive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona!
Mt 16,4 Una generazione malvagia e adultera pretende un segno! Ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona». Li lasciò e se ne andò.

Mt 16,17 E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli.
Lc 5,22 Ma Gesù, conosciuti i loro ragionamenti, rispose: «Perché pensate così nel vostro cuore?
Lc 11,29 Mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: «Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona.
Lc 11,30 Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Ninive, così anche il Figlio dell'uomo lo sarà per questa generazione.
Lc 11,32 Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Ninive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona.

Lc 12,17 Egli ragionava tra sé: «Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti?
Lc 20,5 Allora essi ragionavano fra loro dicendo: «Se diciamo: «Dal cielo», risponderà: «Perché non gli avete creduto?».
Lc 20,14 Ma i contadini, appena lo videro, fecero tra loro questo ragionamento: «Costui è l'erede. Uccidiamolo e così l'eredità sarà nostra!».
At 22,19 E io dissi: «Signore, essi sanno che facevo imprigionare e percuotere nelle sinagoghe quelli che credevano in te;
Rm 1,21 perché, pur avendo conosciuto Dio, non lo hanno glorificato né ringraziato come Dio, ma si sono perduti nei loro vani ragionamenti e la loro mente ottusa si è ottenebrata.
Rm 2,15 Essi dimostrano che quanto la Legge esige è scritto nei loro cuori, come risulta dalla testimonianza della loro coscienza e dai loro stessi ragionamenti, che ora li accusano ora li difendono.
1Cor 1,20 Dov'è il sapiente? Dov'è il dotto? Dov'è il sottile ragionatore di questo mondo? Dio non ha forse dimostrato stolta la sapienza del mondo?
1Cor 13,11 Quand'ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Divenuto uomo, ho eliminato ciò che è da bambino.

2Cor 10,5 distruggendo i ragionamenti e ogni arroganza che si leva contro la conoscenza di Dio, e sottomettendo ogni intelligenza all'obbedienza di Cristo.
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