LA CHIESA

      


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LITURGIA
> 25 Maggio 2024 <
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(es. Mt 28,1-20):
Per parola:







  Sabato della VII settimana del Tempo Ordinario (Anno pari) > Vai direttamente alle OMELIE 
Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde
PO076 ;
Il toccare di Gesù. Le mani di Gesù, mani che fanno del fango con la saliva e con la terra per guarire i ciechi. Mani che
risuscitano i morti: “Talità kum!” (Mc 5,41). Mani che scrivono sulla sabbia l’innocenza della donna sorpresa in flagrante adulterio! Mani che fanno scorrere il libro del profeta Isaia per leggervi l’investitura messianica. Mani che benedicono e moltiplicano i pani e i pesci. Mani che prendono la frusta per scacciare i mercanti dal tempio. Mani che raccolgono il grano nel giorno di sabato. Mani che accarezzano le teste dei bambini. Mani che prendono il pane e il vino nell’ultima Cena. Mani che accolgono i chiodi nella crocifissione. Sono sempre le stesse mani?
Le madri indovinano che queste mani possono portare gioia e bene ai loro figli. Non sanno che Cristo è il Figlio del Dio vivente, ma lo ritengono un profeta.
Così, come le sante donne dell’Antico Testamento, Sara, Rebecca, Lia e Rachele, queste donne presentano i loro bambini al Profeta, che porta la benedizione dei padri Abramo, Isacco e Giacobbe, perché egli la trasmetta ai loro bambini.
I discepoli sgridano i bambini e le madri. Non sono ancora pronti per la nuova via aperta loro da Cristo: ridiventare bambini per accogliere il regno di Dio.
Nessuno è escluso dal regno di Dio, e in particolare non ne sono esclusi i bambini, poiché il regno appartiene a loro e a quelli che assomigliano a loro.
Fare come i bambini: andare da Gesù perché ci tocchi e ci dia dei baci e la sua benedizione e perché riconosca in noi un cuore di bambini. Allora il regno ci apparterrà. Poiché Cristo ci dà il regno nonostante tutto ciò che ci impedisce di andare a lui: orgoglio, amore del denaro, amore dei sensi.
Regno di Dio, tu sei nel nostro cuore: Dio ci renda simili ai bambini perché ti possiamo percepire.

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Antifona d'ingresso
Io nella tua fedeltà ho confidato;
esulterà il mio cuore nella tua salvezza,
canterò al Signore, che mi ha beneficato. (Sal 12,6)


Colletta
Il tuo aiuto, Dio onnipotente,
ci renda sempre attenti alla voce dello Spirito,
perché possiamo conoscere ciò che è conforme alla tua volontà
e attuarlo nelle parole e nelle opere.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

 
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Prima lettura

 

Giac 5,13-20
Molto potente è la preghiera fervorosa del giusto.

Dalla lettera di san Giacomo apostolo

Fratelli miei, chi tra voi è nel dolore, preghi; chi è nella gioia, canti inni di lode. Chi è malato, chiami presso di sé i presbìteri della Chiesa ed essi preghino su di lui, ungendolo con olio nel nome del Signore. E la preghiera fatta con fede salverà il malato: il Signore lo solleverà e, se ha commesso peccati, gli saranno perdonati.
Confessate perciò i vostri peccati gli uni agli altri e pregate gli uni per gli altri per essere guariti. Molto potente è la preghiera fervorosa del giusto. Elìa era un uomo come noi: pregò intensamente che non piovesse, e non piovve sulla terra per tre anni e sei mesi. Poi pregò di nuovo e il cielo diede la pioggia e la terra produsse il suo frutto.
Fratelli miei, se uno di voi si allontana dalla verità e un altro ve lo riconduce, costui sappia che chi riconduce un peccatore dalla sua via di errore lo salverà dalla morte e coprirà una moltitudine di peccati.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 140

La mia preghiera stia davanti a te come incenso.

Signore, a te grido, accorri in mio aiuto;
porgi l’orecchio alla mia voce quando t’invoco.
La mia preghiera stia davanti a te come incenso,
le mie mani alzate come sacrificio della sera.

Poni, Signore, una guardia alla mia bocca,
sorveglia la porta delle mie labbra.
A te, Signore Dio, sono rivolti i miei occhi;
in te mi rifugio, non lasciarmi indifeso.

Canto al Vangelo (Mt 11,25)
Alleluia, alleluia.
Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.
Alleluia.

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Vangelo

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Mc 10,13-16
Chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso.


+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, presentavano a Gesù dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono.
Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso».
E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, ponendo le mani su di loro.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Il Signore vuole che andiamo a lui con cuore giovane, disponibile e fiducioso. Da sempre egli ci aspetta, pronto all'accoglienza e alla benedizione. Sicuri delle sue promesse, ripetiamo:
Venga il tuo regno, Signore!

Perché la tua sposa, la Chiesa, cresca in santità:
Perché, generati dal tuo amore, ci amiamo gli uni gli altri:
Perché il mondo, opera delle tue mani, viva riconciliato:
Perché, da te prediletti, i piccoli e i poveri abbiano diritto alla gioia:
Perché, come tu vuoi, guariamo da tutti i nostri mali:
Perché, nella tua misericordia, ogni giorno possiamo risorgere:
Perché, fondati sul Cristo, siamo fermi nella nostra speranza:
Perché, secondo la tua promessa, ti vediamo nell'ultimo giorno:
Perché, effusa dall'alto, su tutti sia la tua pace:

O Dio, che ci conosci per nome come un padre conosce i suoi figli, e con la venuta del Redentore ci hai donato la vita nuova, fà che oggi ritorniamo a te nella semplicità del cuore, disposti in tutto alla tua volontà. Te lo chiediamo per Gesù Cristo, primizia del regno, che vive con te nella gloria per i secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
O Signore, in obbedienza al tuo comando
celebriamo questi misteri:
fa' che i doni offerti in onore della tua gloria
ci conducano alla salvezza eterna.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona alla comunione
Annuncerò tutte le tue meraviglie. In te gioisco ed esulto,
canto inni al tuo nome, o Altissimo. (Cf. Sal 9,2-3)

Oppure:
O Signore, io credo che tu sei il Cristo,
il Figlio del Dio vivente,
colui che viene nel mondo. (Cf. Gv 11,27)


Preghiera dopo la comunione
Dio onnipotente,
il pegno di salvezza ricevuto in questi misteri
ci conduca alla vita eterna.
Per Cristo nostro Signore.



O M E L I E
a cura di
Qumran2.net


    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 25-05-2024)
Commento su Mc 10,13-16
Questo vangelo, tocca le fibre di un cuore pienamente umano, cristiano e salesiano. Come impedire che un bambino si avvicini a Gesù? Perché sgridarlo per questo? Se la nostra missione è precisamente condurre ai giovani, ai bambini a Gesù e non soltanto far sì che il nostro cuore sia come quello di un bimbo, per entrare nel regno dei cieli. Questa sia l' ...
(continua)

 
    don Domenico Bruno       (Omelia del 25-05-2024)
Il nostro audio quotidiano
Visita www.annunciatedaitetti.it La nostra missione continua con altri formati anche su: Instagram Facebook Telegram dove troverai anteprime e contenuti esclusivi. Abbiamo anche una WebTv Ascolta tutti i nostri podcast e gli altri progetti: clicca qui  Per ascoltare il commento qui sotto, clicca play! SE QUESTO SERVIZIO AL VANGELO CREDI SIA ...
(continua)

 
    Missionari della Via       (Omelia del 25-05-2024)
Commento su Marco 10,13-16
L'atteggiamento, le parole, l'indignazione di Gesù, ribaltano la logica di allora e di oggi: «Lasciate che i bambini vengano me!». In quel tempo i bambini non avevano nessuno statuto sociale, nessuna importanza, erano solo una bocca da sfamare almeno fino alla loro maggiore età (13 anni). Abbracciandoli e benedicendoli, Gesù in loro accoglie e abbraccia ...
(continua)

 
    don Giampaolo Centofanti       (Omelia del 25-05-2024)

In questo vangelo nel quale si parla dell'amore di Gesù per i bambini, anche se fanno confusione si passa dalla parte opposta e si traduce che Gesù si indignò. Si deve talora sempre riportare a regole, giudizi, indegnità... Ma il testo greco dice che Gesù si addolorò molto. Ecco dunque l'amore bello di Gesù: gli dispiace molto che si ostacolino i bamb ...
(continua)

 
    don Michele Cerutti       (Omelia del 25-05-2024)
Antidoto alla Superbia: essere come bambini davanti a Dio
Qualche giorno fa, davanti ai discepoli preoccupati di occupare i primi posti, Gesù esorta questi a prendere come modello i bambini. Oggi ancora una volta questi sono protagonisti della pagina evangelica. Loro che non venivano nemmeno considerati nelle statistiche del tempo. Quando Gesù distribuisce il pane nella moltiplicazione ci viene detto che erano ...
(continua)

 
    don Carlo Occelli       (Omelia del 26-02-2022)
Commento al Vangelo 26 febbraio 2022
...
(continua)

 
    don Domenico Bruno       (Omelia del 26-02-2022)
Il nostro audio quotidiano
Presentavano a Gesù dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono.
Gesù, al vedere questo, s'indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso ...
(continua)

 
    don Nicola Salsa       (Omelia del 26-02-2022)
Il regno dei cieli è per chi si fa piccolo (Mc 10,13-16)
...
(continua)

 
    IlCenacoloWebTv       (Omelia del 26-02-2022)
Sabato - VII settimana del Tempo Ordinario - Anno C - Commento al Vangelo
...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 02-03-2019)
Commento su Mc 10,13-16
"In quel tempo, presentavano a Gesù dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono. Gesù, al vedere questo, s'indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non en ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 26-05-2018)
Commento su Mc10, 13-15
«In quel tempo presentavano a Gesù dei bambini perché li accarezzasse, ma i discepoli li sgridavano. Gesù al vedere questo s'indignò e disse loro: "lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. In verità vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non entrerà in esso.» ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 25-02-2017)
Commento Mc 10,15
«Chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso» Mc 10,15 Come vivere questa Parola? Gesù si mostra accogliente e comprensivo verso i bambini, che i discepoli invece vogliono allontanare, forse per ila loro chiassosa allegria. Egli anzi li pone come esempio per i discepoli: con la loro fiducia negli adulti, con la lo ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 21-05-2016)
Commento su Mc 10,15
«Chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso». Mc 10,15 Come vivere questa Parola? Di fronte ai discepoli che vogliono allontanare i bambini perché disturbano, Gesù invece li accoglie e manifesta una predilezione per essi. I bambini manifestano semplicità di cuore e di atteggiamenti, non hanno secondi calcoli o ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 01-03-2014)

Dio è una cosa da adulti, non scherziamo. I bambini fanno chiasso durante le celebrazioni e non si accorgono di essere inopportuni. E Dio rientra fra le cose importanti della vita, fra quelle che richiedono un volto appropriato, una seriosità d'ufficio. O no? Al tempo di Gesù i bambini erano considerati poca cosa, dei non-ancora uomini, piccoli e fragili. ...
(continua)

 
    Monaci Benedettini Silvestrini       (Omelia del 01-03-2014)
Gesù e i bambini
Il Signore manifesta una evidente simpatia e predilezione per i bambini, ne apprezza la purezza e la semplicità di cuore, li addìta per questo ad esempio e modello per tutti coloro che vogliono entrare nel suo regno. Quando vengono presentati a lui perché li accarezzasse egli volentieri adempie quel compito paterno e materno verso di loro. Sono gli aposto ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 01-03-2014)
Commento su Gc. 5,16
"Confessate perciò i vostri peccati gli uni agli altri e pregate gli uni per gli altri per essere guariti. Molto potente è la preghiera fervorosa del giusto". Gc. 5,16 Come vivere questa Parola? Anche se il nesso peccato-malattia non è tale che necessariamente ogni malattia sia frutto di peccato, è un fatto che una relazione tra loro esiste. Da quand ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 25-05-2013)
Commento su Mc 10,13-16
Quanto è sorprendente questo brano di vangelo! I bambini, al tempo di Gesù, non godevano di grande considerazione, essendo dei non-ancora uomini. Anzi, infastidivano i rabbini intenti a spiegare i misteri del Regno. È comprensibile, allora, il gesto rispettoso degli apostoli che temono di disturbare il Maestro il quale, invece, dimostra enorme simpatia ve ...
(continua)

 
    Riccardo Ripoli       (Omelia del 25-05-2013)
Lasciate che i bambini vengano a me
Un bambino è disarmante, nella sua purezza e dolce ingenuità è un piccolo uomo o una piccola donna in miniatura che non ha le scarpe sporche di fango, non affaticato da un lungo percorso, privo di cicatrici per le battaglie, inconsapevole dei mali che ci affliggono, incapace di fare del male o mancare di rispetto al prossimo e alla natura. A volte stimol ...
(continua)

 
    Monaci Benedettini Silvestrini       (Omelia del 25-05-2013)
Come accogliere il Regno di Dio
È ormai quasi istintivo in noi, dopo la triste esperienza del peccato, che ha annebbiato i sensi della nostra anima, pensare e credere che ciò che infinitamente grande in tutte le sue perfezioni, debba essere per noi altrettanto complicato e inaccessibile. Ne facciamo esperienza quando con la fioca lanterna della nostra intelligenza tentiamo di immergersi ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 25-05-2013)
Commento su Siracide 17,6
Discernimento, lingua, occhi, orecchi e cuore diede loro per pensare... Sir 17,6 Come vivere questa Parola? La lettura quasi continua del libro del Siracide in questa settimana oggi s'interrompe e ci spinge molto in avanti, al capitolo 17, a riflettere sulla creazione e sulla posizione che in essa Dio ha ideato per l'essere umano. È impressionante ritrov ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 26-02-2011)
Commento su Marco 10,13-16
Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. Come vivere questa Parola? I discepoli li sgridavano... e Gesù, invece, reagisce a favore dei piccoli. Gesù non li considera solo come un'appendice degli adulti, privi di diritti, ma li vede nel loro rapporto con il Padre suo. Sono capaci di ...
(continua)

 
    Monaci Benedettini Silvestrini       (Omelia del 26-02-2011)
Il fascino dell'innocenza
Soltanto attraverso il dono della autorivelazione di Dio, ci è stato concesso di comprendere al meglio la sua in scrutabile grandezza e il significato più profondo della nostra somiglianza a Lui. Il Siracide ci ricorda la primitiva bellezza e il travaglio del male che si è insinuato nella nostra esistenza dopo il peccato. Abbiamo perso l'innocenza e la pr ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 30-05-2009)

Dalla Parola del giorno "Vi ho chiamati per vedervi e parlarvi, perché è a causa della speranza d’Israele che io sono legato da queste catene." Come vivere questa Parola? Paolo è stato mandato a Roma. Vive agli arresti domiciliari di allora. Un soldato lo sorveglia ma egli, in casa, può agire. E che fa? Chiama gli israeliti che si trovano nella ci ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 24-05-2008)

Conoscendo il mondo antico si resta sconcertati dall'atteggiamento di Gesù nei confronti dei bambini: non solo li accoglie ma il Maestro di Nazareth propone il loro atteggiamento come modello del discepolato! Nell'antichità il bambino non suscitava sentimenti di tenerezza, come accade ai nostri giorni: sia nella cultura greca che in quella latina e un po' ...
(continua)

 
    don Luciano Sanvito       (Omelia del 24-05-2008)
Regno dei piccoli
LA PRESENTAZIONE DI GESU' AI BAMBINI E' OSTACOLO. SE POI LI ACCAREZZA, PEGGIO ANCORA: QUASI UNO SCANDALO! PARE QUASI CHE GESU' RASENTI LA PEDOFILIA, LO SCANDALO. Eppure, Gesù ci tiene tanto a questa immagine del piccolo collegato alla sua presenza e all'agire del Regno di Dio. La piccolezza non esprime solo un'azione del comportamento di colui che ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 24-05-2008)

Dalla Parola del giorno Molto vale la preghiera del giusto fatta con insistenza. Come vivere questa Parola? Col brano proposto dalla liturgia odierna si chiude la lettera di S. Giacomo che ci consegna, tra l'altro, un gioiello di insegnamento riguardo la preghiera. L'autore della lettera si era intrattenuto anzitutto su temi più scottanti dalla relazio ...
(continua)

 
    Monaci Benedettini Silvestrini       (Omelia del 24-05-2008)
E imporranno loro le mani
Solo in S. Giacomo troviamo la istituzione del sacramento della Unzione degli infermi, visto come sacramento di vita e non di morte. Nell'ordinamento liturgico sono contemplate celebrazioni comunitarie per fedeli che siano afflitti da qualche malattia ovvero per anziani. E' però anche consigliabile che nel decorso della malattia o in previsione di un interv ...
(continua)

 
    a cura dei Carmelitani       (Omelia del 24-05-2008)
Commento Marco 10,13-16
1) Preghiera Il tuo aiuto, Padre misericordioso, ci renda sempre attenti alla voce dello Spirito, perché possiamo conoscere ciò che è conforme alla tua volontà e attuarlo nelle parole e nelle opere. Per il nostro Signore Gesù Cristo... 2) Lettura del Vangelo Dal Vangelo secondo Marco 10,13-16 In quel tempo, presentavano a Gesù dei bam ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 25-02-2006)

Dalla Parola del giorno Presentarono a Gesù dei bambini perché li accarezzasse, ma i discepoli li sgridavano. Gesù, al vedere questo, s'indignò e disse loro: "Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. Come vivere questa Parola? Un mirabile importantissimo testo evangelico. Non ...
(continua)

 
    Monaci Benedettini Silvestrini       (Omelia del 25-02-2006)
Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non entrera' in esso
Un brano semplice, breve e pieno di familiarità ed affetto. La figura di Gesù che accoglie, abbraccia, benedice i bambini è piena di calore umano e grazia divina. Ci sembra naturale, oggi che Gesù sgridi i discepoli che vogliono allentare dei bambini forse un po' troppo impertinenti. Gesù realizza in pieno, anche in questa scena quell'amore che il Padre ...
(continua)

 
    mons. Vincenzo Paglia       (Omelia del 25-02-2006)

Forse questo episodio si deve collocare in qualche luogo di sosta lungo il cammino di Gesù verso Gerusalemme. La scena è singolare e certamente mostra l'attenzione e la tenerezza di Gesù verso i bambini. È un invito a scorgere i milioni di bambini che nel nostro mondo contemporaneo non sanno da chi andare e che restano schiacciati nella solitudine e nell ...
(continua)

 
    don Luciano Sanvito       (Omelia del 21-05-2005)
Segni piccoli
Scacciare i segni di Dio...per non disturbarlo! Ecco il paradosso che il Vangelo odierno ci presenta. Spesso noi pensiamo che Dio non possa avere a che fare con certi segni, specie se piccoli e indifesi, specie se non corrispondono ai nostri tipi di valutazione e di insegnamento. E così, diciamo e affermiamo con tutta sicurezza che quei segni non devon ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 21-05-2005)

Dalla Parola del giorno Pose lo sguardo nei loro cuori per mostrare loro la grandezza delle sue opere. Loderanno il suo santo nome per narrare la grandezza delle sue opere. Come vivere questa Parola? Il Siracide ci presenta oggi una rilettura meditativa della creazione. L'uomo vi emerge sovrano, plasmato con cura dalla mano potente di Dio. Un misto di f ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 01-03-2003)

Dalla Parola del giorno Presentavano a Gesù dei bambini perché li accarezzasse, ma i discepoli li sgridavano. Gesù al vedere questo s'indignò e disse loro: "Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il Regno di Dio". Come vivere questa Parola? C'è una cosa da notare subito. Questo episodio dei ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 01-03-2003)
Commento Marco 10,13-16
Conoscendo il mondo antico, si resta sconcertati dall'atteggiamento di Gesù nei confronti dei bambini: non solo li accoglie, ma il Maestro di Nazareth popone il loro atteggiamento come modello del discepolato. Attenti, amici, nell'antichità il bambino non suscitava sentimenti di tenerezza, come accade ai nostri giorni: sia nella cultura greca che in quella ...
(continua)

 
    padre Lino Pedron       (Omelia del 01-03-2003)
Commento su Marco 10,13-16
C'è ancora una completa divergenza tra Gesù e i discepoli nell'idea che si fanno della sua missione. Devono imparare che il regno di Dio non è in mano alle persone che contano, che le preferenze di Dio sono rivolte a coloro che sono considerati insignificanti, come i bambini, a coloro che sanno attendere e accogliere tutto da lui, senza pretese, alla mani ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 25-05-2002)

Dalla Parola del giorno Confessate i vostri peccati gli uni agli altri e pregate gli uni per gli altri per essere guariti. Molto vale la preghiera del giusto fatta con insistenza. Come vivere questa Parola? Anche se il nesso peccato=malattia non è tale che necessariamente ogni malattia sia frutto di peccato, è un fatto che una relazione tra loro esis ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 26-02-2000)

Dalla Parola del giorno Carissimi, chi tra voi è nel dolore, preghi; chi è nella gioia salmeggi. Come vivere questa Parola? "Chi tra voi è nel dolore, preghi": il dolore vissuto senza preghiera, infatti, diventa maledizione, imprecazione, durezza e risentimento sul volto. Il dolore vissuto nella preghiera, invece, diventa slancio verso Dio, invocazio ...
(continua)