LA CHIESA

      


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(es. Mt 28,1-20):
Per parola:







  V DOMENICA DI PASQUA (ANNO B) > Vai direttamente alle OMELIE 
Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Bianco
BP050 ;

Nei discorsi di addio del Vangelo secondo san Giovanni (capitoli 13-17) l’evangelista prende spunto dalle parole di Gesù per riflettere, con il carisma che gli è proprio, sulla vita dei credenti dal tempo dell’Ascensione al ritorno del Signore. Egli si riconosce talmente legato al Signore attraverso lo Spirito di Dio che parla ai suoi ascoltatori e ai suoi lettori usando l’“io” di Cristo. Per mezzo della sua voce, il Signore rivela a coloro che credono in lui qual è la loro situazione, ordinando loro di agire in modo giusto.
È durante la festa liturgica delle domeniche che vanno da Pasqua alla Pentecoste che la Chiesa propone alla lettura questi discorsi, per mostrare ai credenti cos’è infine importante per la loro vita. Attraverso un paragone, il Signore ci rivela oggi che tutti quelli che gli sono legati mediante la fede vivono in vera simbiosi. Come i tralci della vite, che sono generati e nutriti dalla vite stessa, noi cristiani siamo legati in modo vitale a Gesù Cristo nella comunità della Chiesa. Vi sono molte condizioni perché la forza vitale e la grazia di Cristo possano portare i loro frutti nella nostra vita: ogni tralcio deve essere liberato dai germogli superflui, deve essere sano e reagire in simbiosi fertile con la vite.
Per mezzo del battesimo, Cristo ci ha accolti nella sua comunità. E noi siamo stati liberati dai nostri peccati dalla parola sacramentale di Cristo. La grazia di Cristo non può agire in noi che nella misura in cui noi la lasciamo agire. La Provvidenza divina veglierà su di noi e si prenderà cura di noi se saremo pronti. Ma noi non daremo molti frutti se non restando attaccati alla vite per tutta la vita. Cioè: se viviamo coscienziosamente la nostra vita come membri della Chiesa di Cristo. Poiché, agli occhi di Dio, ha valore duraturo solo ciò che è compiuto in seno alla comunità, con Gesù Cristo e nel suo Spirito: “Senza di me non potete far nulla”. Chi l’ha riconosciuto, può pregare Dio di aiutarlo affinché la sua vita sia veramente fertile nella fede e nell’amore.

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Antifona d'ingresso
Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie;
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia. Alleluia. (Sal 97,1-2)

Si dice il Gloria.


Colletta
Dio onnipotente ed eterno,
porta a compimento in noi il mistero pasquale,
perché quanti ti sei degnato di rinnovare nel Battesimo,
con il tuo paterno aiuto portino frutti abbondanti
e giungano alla gioia della vita eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

Oppure (Anno B):
O Dio, che ci hai inseriti in Cristo
come tralci nella vite vera,
confermaci nel tuo Spirito,
perché, amandoci gli uni gli altri,
diventiamo primizie di un’umanità nuova.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

 
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Prima lettura

 

At 9,26-31
Bàrnaba raccontò agli apostoli come durante il viaggio Paolo aveva visto il Signore.

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, Saulo, venuto a Gerusalemme, cercava di unirsi ai discepoli, ma tutti avevano paura di lui, non credendo che fosse un discepolo.
Allora Bàrnaba lo prese con sé, lo condusse dagli apostoli e raccontò loro come, durante il viaggio, aveva visto il Signore che gli aveva parlato e come in Damasco aveva predicato con coraggio nel nome di Gesù. Così egli poté stare con loro e andava e veniva in Gerusalemme, predicando apertamente nel nome del Signore. Parlava e discuteva con quelli di lingua greca; ma questi tentavano di ucciderlo. Quando vennero a saperlo, i fratelli lo condussero a Cesarèa e lo fecero partire per Tarso.
La Chiesa era dunque in pace per tutta la Giudea, la Galilea e la Samarìa: si consolidava e camminava nel timore del Signore e, con il conforto dello Spirito Santo, cresceva di numero.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 21

A te la mia lode, Signore, nella grande assemblea.

Scioglierò i miei voti davanti ai suoi fedeli.
I poveri mangeranno e saranno saziati,
loderanno il Signore quanti lo cercano;
il vostro cuore viva per sempre!

Ricorderanno e torneranno al Signore
tutti i confini della terra;
davanti a te si prostreranno
tutte le famiglie dei popoli.

A lui solo si prostreranno
quanti dormono sotto terra,
davanti a lui si curveranno
quanti discendono nella polvere.

Ma io vivrò per lui,
lo servirà la mia discendenza.
Si parlerà del Signore alla generazione che viene;
annunceranno la sua giustizia;
al popolo che nascerà diranno:
«Ecco l’opera del Signore!».

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Seconda lettura

1Gv 3,18-24
Questo è il suo comandamento: che crediamo e amiamo.

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo

Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità.
In questo conosceremo che siamo dalla verità e davanti a lui rassicureremo il nostro cuore, qualunque cosa esso ci rimproveri. Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa.
Carissimi, se il nostro cuore non ci rimprovera nulla, abbiamo fiducia in Dio, e qualunque cosa chiediamo, la riceviamo da lui, perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo quello che gli è gradito.
Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato. Chi osserva i suoi comandamenti rimane in Dio e Dio in lui. In questo conosciamo che egli rimane in noi: dallo Spirito che ci ha dato.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Gv 15,4.5)
Alleluia, alleluia.
Rimanete in me e io in voi, dice il Signore,
chi rimane in me porta molto frutto.
Alleluia.

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Vangelo

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Gv 15,1-8
Chi rimane in me ed io in lui fa molto frutto.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato.
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Il Signore ci assicura che qualunque cosa chiediamo al Padre, egli ce la concederà; con fiducia rivolgiamo a lui le nostre invocazioni.
Preghiamo insieme e diciamo: Padre, sia fatta la tua volontà.

1. Perché la Chiesa, sull'esempio della prima comunità cristiana, sia sempre aperta ad accogliere la novità dello Spirito, superando ogni diffidenza e paura, preghiamo.
2. Perché tutti i cristiani riconoscano di essere testimoni del Vangelo e siano sempre animati dalla forza dello Spirito Santo che ci viene continuamente donato, preghiamo.
3. Per tutti coloro che sono provati da situazioni di dolore, di malattia, di divisioni familiari, perché possano sentire sempre che rimangono uniti a Cristo, come i tralci alla vite, preghiamo.
4. Perché tutti noi in questo tempo pasquale gustiamo la gioia di essere figli di Dio, e la comunichiamo agli altri attraverso atteggiamenti di serenità e di sguardo positivo sul mondo, preghiamo.

Padre, nella tua volontà è la nostra pace. Tu, che ci hai fatto la grazia di diventare tuoi discepoli, fa' che, rimanendo uniti a te, possiamo portare molto frutto a lode della tua gloria. Per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
O Dio, che nella comunione mirabile a questo sacrificio
ci hai resi partecipi della tua natura divina,
dona a noi, che abbiamo conosciuto la tua verità,
di testimoniarla con una degna condotta di vita.
Per Cristo nostro Signore.


PREFAZIO PASQUALE V
Cristo Agnello e sacerdote

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore,
e soprattutto esaltarti in questo tempo
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
Offrendo il suo corpo sulla croce,
diede compimento ai sacrifici antichi
e, donandosi per la nostra redenzione,
divenne altare, Agnello e sacerdote.
Per questo mistero,
nella pienezza della gioia pasquale,
l’umanità esulta su tutta la terra
e le schiere degli angeli e dei santi
cantano senza fine l’inno della tua gloria: Santo, ...

Oppure:
PREFAZI DI PASQUA I-IV


Antifona alla comunione
«Io sono la vite vera e voi i tralci», dice il Signore.
«Chi rimane in me e io in lui, porta molto frutto».
Alleluia. (Cf. Gv 15,1.5)


Preghiera dopo la comunione
Assisti con bontà il tuo popolo, o Signore,
e poiché lo hai colmato della grazia di questi santi misteri,
donagli di passare dalla nativa fragilità umana
alla vita nuova nel Cristo risorto.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Benedizione solenne
Dio, che nella risurrezione del suo Figlio unigenito
ci ha donato la grazia della redenzione
e ha fatto di noi i suoi figli,
vi dia la gioia della sua benedizione. R. Amen.

Il Redentore,
che ci ha donato la libertà senza fine,
vi renda partecipi dell’eredità eterna. R. Amen.

E voi, che per la fede in Cristo
siete risorti nel Battesimo,
possiate crescere in santità di vita
per incontrarlo un giorno nella patria del cielo. R. Amen.

E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio e Spirito Santo,
discenda su di voi e con voi rimanga sempre. R. Amen.



O M E L I E
a cura di
Qumran2.net


    Diocesi di Vicenza       (Omelia del 28-04-2024)
La Parola - Commento al Vangelo di Giovanni (Gv 15,1-8)
...
(continua)

 
    don Lucio D'Abbraccio       (Omelia del 28-04-2024)
La forza del cristiano? Rimanere in Cristo!
Domenica scorsa il Vangelo ha messo in risalto il rapporto tra il credente e Gesù Buon Pastore. Oggi, invece, il Vangelo si apre con l'immagine della vigna. «Gesù disse ai suoi discepoli: "Io sono la vite vera e il Padre mio è l'agricoltore"». La vite è una pianta che forma un tutt'uno con i tralci; e i tralci sono fecondi unicamente in quanto uniti al ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 28-04-2024)
Commento su Gv 15,1. 4-5
Come vivere questa Parola? Nel Vangelo di Giovanni non ci sono parabole come nei Vangeli sinottici, ma ci sono delle similitudini che Gesù usa per comunicare il suo messaggio. Oggi usa l'allegoria della vite. Vigna, vite ci riportano all'Alleanza, all'amore di predilezione tra Dio e il popolo d'Israele (vigna). La vite è il frutto della terra promessa e ...
(continua)

 
    don Domenico Bruno       (Omelia del 28-04-2024)
Il Signore è la ricarica migliore
Visita www.annunciatedaitetti.it La nostra missione continua con altri formati anche su: Instagram Facebook Telegram dove troverai anteprime e contenuti esclusivi. Abbiamo anche una WebTv Ascolta tutti i nostri podcast e gli altri progetti: clicca qui  Per ascoltare il commento qui sotto, clicca play! SE QUESTO SERVIZIO AL VANGELO CREDI SIA ...
(continua)

 
    don Alberto Brignoli       (Omelia del 28-04-2024)
Attaccati al Signore: e sei protagonista!
In queste domeniche del Tempo di Pasqua, i brani di Vangelo ci mettono a confronto con un Gesù particolarmente "attivo" e protagonista; un Gesù, potremmo dire, che "ci mette la faccia". Al di là delle narrazioni di apparizione ai discepoli dopo la sua Resurrezione, nelle quali è sempre lui che prende l'iniziativa (data anche l'incapacità di riconoscerl ...
(continua)

 
    Missionari della Via       (Omelia del 28-04-2024)

È davvero bello il Vangelo di oggi. Ci parla di portare frutto nella nostra vita, vivere senza portare frutto, senza far nulla è davvero frustrante. Quante persone si sentono inutili quando hanno perso un lavoro, quando non portano a casa il frutto del loro lavoro. Ecco, noi dobbiamo avere riscontro di ciò che facciamo. Del Vangelo di oggi vogliamo dunque ...
(continua)

 
    Missionari della Via       (Omelia del 28-04-2024)
Le potature della vita
...
(continua)

 
    padre Antonio Rungi       (Omelia del 28-04-2024)
Ancorati per sempre in Cristo, fonte della grazia e della gioia senza fine
La quinta domenica di Pasqua ci presenta un testo del Vangelo molto bello e come sempre Gesù utilizza delle immagini tratte dalla vita quotidiana, o addirittura, come in questo caso, utilizza la terminologia dell'agricoltura, della coltivazione della vite. Infatti si legge il testo del Vangelo di questa domenica che Gesù rivolgendosi ai suoi discepoli dis ...
(continua)

 
    don Roberto Rossi       (Omelia del 28-04-2024)
Portare frutti di fede e di amore
...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 28-04-2024)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di Quintino Venneri Le parole che ascoltiamo nella V domenica di Pasqua sono un sigillo ed una promessa. Sono tratte dall'ultimo discorso di Gesù contenuto nel quarto Vangelo; sono parole che preparano i discepoli all'allontanarsi del Maestro; sono le parole prima della passione, le parole prima della morte, sono u ...
(continua)

 
    Omelie.org (bambini)       (Omelia del 28-04-2024)

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: "Io sono la vite vera e il Padre mio è l'agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se ...
(continua)

 
    IlCenacoloWebTv       (Omelia del 28-04-2024)
V Domenica di Pasqua - Anno B - Commento al Vangelo - Gv 15,1-8
segui la WebTv o iscriviti al MONASTERO INVISIBILE su www.ilcenacolowebtv.it ...
(continua)

 
    don Nicola Salsa       (Omelia del 28-04-2024)
Perché la tua vita porti molto frutto (Gv 15,1-8)
...
(continua)

 
    padre Maurizio De Sanctis       (Omelia del 28-04-2024)
Attaccati a Gesù!
...
(continua)

 
    don Roberto Seregni       (Omelia del 28-04-2024)
Senza di me non potete fare nulla
Mentre ci avviciniamo alla grande festa della Pentecoste, la Parola di Gesù continua a punzecchiarci per aiutarci a vedere tutte quelle zone d'ombra della nostra vita che non sono ancora state raggiunte dalla Pasqua. Il Risorto ci invita, stende la mano, ci chiama, ma siamo noi che dobbiamo dare il passo decisivo. Il suo amore che ha sbaragliato la morte de ...
(continua)

 
    don Marco Scandelli       (Omelia del 28-04-2024)
#2minutiDiVangelo Giovanni 15,1-8: innamorati di Cristo, attaccati a Lui con le unghie!
2minutiDiVangelo Innamorati di Cristo, attaccati a Lui con le unghie! Commento al Vangelo - Omelia a cura di don Marco Scandelli Gv 15,1-8 I primi 8 versetti del capitolo XV di Giovanni ci accompagnano in questa domenica pasquale che assume, almeno stando alle parole di Gesù, un sapore agreste. Infatti si parla della vite e dei tralci. Non perch ...
(continua)

 
    don Alfonso Giorgio Liguori       (Omelia del 28-04-2024)
Io sono la vite vera e il Padre mio è l'agricoltore
LA GIOIA DEL VANGELO ...
(continua)

 
    don Antonino Sgrò       (Omelia del 28-04-2024)
Accettare la potatura per dare più frutto
«Non potete far nulla». Può accadere ad ognuno di noi di sperimentare un senso di impotenza che paralizza l'anima quando ad esempio non capiamo perché una persona improvvisamente non fa più parte della nostra vita, oppure quando un progetto che consideriamo essenziale per il nostro futuro non si realizza. In questi casi è necessario avere ben chiaro su ...
(continua)

 
    diac. Vito Calella       (Omelia del 28-04-2024)
Dove si trova Gesù Cristo, nostra vite, perché possiamo rimanere in Lui?
Non possiamo fare nulla senza rimanere nella vite che è Cristo L'immagine simbolica della vite, con il suo tronco, i suoi tralci e la sua linfa vitale, ci invita a rinnovare la scelta di non voler appartenere a noi stessi, confidando solo nelle nostre capacità umane, nell'illusione della nostra libertà assoluta e nei nostri progetti di vita individuali. ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 28-04-2024)
Innesti
Il caldo improvviso delle scorse settimane hanno fatto esplodere in tutto il suo splendore la primavera. Rimane per me un mistero da meditare la saggezza della natura e i ritmi che sono capaci di svegliare la marmotta dal suo lungo letargo e riattivare la linfa nella vite per farla germogliare. Guardo stupito e stranito tanta meraviglia. Come mi affascina i ...
(continua)

 
    don Claudio Luigi Fasulo       (Omelia del 28-04-2024)
Tu sei un dono per la vita di tutti
...
(continua)

 
    don Fabio Rosini       (Omelia del 28-04-2024)
Commento su Giovanni 15,1-8
...
(continua)

 
    don Gianfranco Calabrese       (Omelia del 28-04-2024)
Video commento su Giovanni 15,1-8
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(continua)

 
    don Roberto Fiscer       (Omelia del 28-04-2024)
#StradeDorate - Commento su Giovanni 15,1-8
...
(continua)

 
    padre Paul Devreux       (Omelia del 28-04-2024)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l'agricoltore. Domenica scorsa Gesù si è presentato come il pastore bello, che da la sua vita per le sue pecore. Oggi si presenta come la vera vite, amata dal Padre, che è l'agricoltore. Se dice che è la vite, quella vera, è segno che alcune non lo sono. Le altre sono ...
(continua)

 
    padre Ezio Lorenzo Bono       (Omelia del 28-04-2024)
Come Edward mani di forbici
I. Quarant'anni fa, quando ero poco più di un ventenne, uscì l'ultimo dei capolavori dei Pink Floyd, "The Final Cut". Era il 1983 e quella era la mia band preferita, avevo tutti i loro dischi e certamente quello fu uno dei gruppi musicali più grandi della storia del rock. Non era chiaro che cosa volessero intendere con quel "Taglio finale", forse la fine ...
(continua)

 
    don Giampaolo Centofanti       (Omelia del 28-04-2024)

Una storia inventata ma tratta da tante storie reali. Una brava catechista di 22 anni studentessa universitaria di materie scientifiche mi dice che non può più credere in Dio: big bang, evoluzionismo, lo dimostrano. Potrei ragionare con lei di mille cose che manifestano che tra Dio creatore e vera conoscenza non vi può essere e non vi è conflitto. Ma di ...
(continua)

 
    Frati Minori Cappuccini       (Omelia del 28-04-2024)
Commento su Giovanni 15,1-8
...
(continua)

 
    don Michele Cerutti       (Omelia del 28-04-2024)
Innestati in Gesù
Quando non viviamo intimamente uniti a Gesù e non siamo legati a Lui come i tralci innestati nella vite iniziano le paure e le preoccupazioni. Lo vediamo nelle prime Comunità cristiane dove davanti a un Paolo che muove i suoi primi passi vi sono uomini che non vedono in Lui un discepolo di Gesù, ma sono legati alla figura di persecutore. Tanti timori pr ...
(continua)

 
    CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)       (Omelia del 28-04-2024)
Rimanere
L'allegoria della vigna è il tema dominante del brano del vangelo di oggi, già utilizzata in tutto l'Antico Testamento da tanti profeti, da Isaia, Geremia, Ezechiele, nei Salmi per identificare il popolo di Israele. Ma vedremo che qui Gesù ne dà un significato molto originale! Il brano riguarda la vita stessa della comunità cristiana dopo la partenza di ...
(continua)

 
    padre Fernando Armellini       (Omelia del 28-04-2024)
Video commento su Gv 15,1-8
...
(continua)

 
    Paolo De Martino       (Omelia del 28-04-2024)
Un' abbondante vendemmia dello Spirito!
Questa Domenica, Dio si racconta con le parole essenziali del lavoro, della vita. La vite, descritta in una celebra pagina del profeta Ezechiele, non ha nessun pregio. Con il suo legno non si può fare nulla, è utile solo per far passare la linfa ai tralci. E' un legno che può solo portare frutto. C'è una novità però rispetto all'Antico Testamento. ...
(continua)

 
    Bella prof! - don Gianmario Pagano       (Omelia del 02-05-2021)
La vite e i tralci: la potatura e la preghiera
...
(continua)

 
    Agenzia SIR       (Omelia del 02-05-2021)

"Senza di me non potete fare nulla". Con queste parole Gesù di Nazareth pone un importante fondamento antropologico sulla sua missione salvifica in relazione a ciascun uomo. Egli, come vero uomo è il modello da seguire e imitare e come vero Dio è Colui senza il quale l'uomo non può fare nulla. A tale proposito la Costituzione Pastorale Gaudium et Spes de ...
(continua)

 
    don Luca Garbinetto       (Omelia del 02-05-2021)
Innestati in Cristo, vera vite
Se si guarda una vite potata all'inizio dell'inverno, si ha l'impressione di avere a che fare con una natura morta. Il tronco rugoso e attorcigliato, con i nodi dei tralci tagliati, da' un senso di malinconia, che i contadini mediterranei conoscono bene. È in sintonia con il clima freddo che si avvicina e che stende un velo di silenzio sull'aria ricolma, fi ...
(continua)

 
    don Lucio D'Abbraccio       (Omelia del 02-05-2021)
Restiamo uniti a Cristo come il tralcio alla vite
Nel suo insegnamento, Gesù prende spesso lo spunto da cose familiari agli ascoltatori e che erano sotto gli occhi di tutti. In tal modo, mentre udivano, con la fantasia essi potevano anche vedere; parola e immagine si sostenevano a vicenda. Soprattutto la vita dei campi gli fornisce immagini e spunti. Oggi, infatti, ci parla con l'immagine del tralcio e del ...
(continua)

 
    CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)       (Omelia del 02-05-2021)
Commento su At 9,26-31; Sal 21; 1Gv 3,18-24; Gv 15,1-8
Questa domenica partiamo da una affermazione dell'imperatore romano Marco Aurelio, il quale affermò: "Noi siano tutti fatti per un'azione comune e l'opporsi gli uni agli altri è contro natura. La vita è comune, ogni funzione è sociale." (vedasi Pensieri, II, I), ed è un'affermazione questa che collima perfettamente con le letture domenicali in cui ancor ...
(continua)

 
    don Claudio Doglio       (Omelia del 02-05-2021)
Video commento a Gv 15,1-8
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(continua)

 
    don Giovanni Berti       (Omelia del 02-05-2021)
Come Una Musica In Testa
Clicca qui per la vignetta della settimana. "Sarà capitato anche a voi di avere una musica in testa..." Iniziava così la canzone "Zum Zum Zum", sigla di "Canzonissima" del 1968. E devo dire che spesso capita anche a me fin dal mattino di avere per tutto il giorno martellante per la testa il ritornello di qualche canzone. Nasce spesso da qualcosa che ho ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 02-05-2021)
Video commento a Gv 15,1-8
...
(continua)

 
    don Domenico Bruno       (Omelia del 02-05-2021)
Gesù ti carica di più!
Sicuramente tutti abbiamo un cellulare (la cellula è la forma base di una vita!). Quando un cellulare sta per scaricarsi deve essere collegato alla corrente per avere nuova energia ed essere performante, altrimenti si spegne e non serve a niente. Così una cellula se non si alimenta, muore. Come un ramo strappato dal tronco che gli dà la linfa vitale, a ...
(continua)

 
    don Alberto Brignoli       (Omelia del 02-05-2021)
Altro che ascesi!
Spesso, nella nostra vita - e nella vita di fede in particolare - abbiamo la percezione di dover necessariamente compiere degli sforzi per migliorare quegli aspetti della nostra personalità, del nostro carattere e, ovviamente, anche della nostra spiritualità, che sono ancora lontani dal raggiungere la perfezione; anzi, a voler essere onesti, sarebbe meglio ...
(continua)

 
    don Roberto Rossi       (Omelia del 02-05-2021)
Le parole profonde di Gesù: Rimanete nel mio amore.
Gesù ci dice parole molto toccanti. E' un invito quasi accorato: "Rimanete in me e Io in voi. Rimanete nel mio amore..." Usa l'immagine che era sotto gli occhi di tutti, l'immagine della vite dei tralci. "Il tralcio non può portare frutto stesso se non rimani alla vite". .Gesù continua: "Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e Io in lui porta, m ...
(continua)

 
    IlCenacoloWebTv       (Omelia del 02-05-2021)
Lectio Divina - V Domenica di Pasqua - Anno B
...
(continua)

 
    don Mario Simula       (Omelia del 02-05-2021)
Il gelo nascosto della solitudine
Mi immedesimo nell'animo di Paolo e cerco di coglierne il dolore per l'accoglienza sospettosa da parte della comunità di Gerusalemme. Gesù Risorto ha capovolto l'esistenza di quest'uomo "prescelto". Paolo non prova orgoglio. Si sente sempre come un aborto davanti ai fratelli e alle sorelle nella fede, un persecutore dei cristiani. Tuttavia è consapevole ...
(continua)

 
    don Marco Scandelli       (Omelia del 02-05-2021)
#2minutiDiVangelo - 5 domenica Pasqua - Innestare tutte le proprie scelte in Lui per essere liberi davvero
Commento al Vangelo della 5 Domenica di Pasqua - a cura di don Marco Scandelli #2minutiDiVangelo ---- Gv 15 1-8 ---- ...
(continua)

 
    Frati Minori Cappuccini       (Omelia del 02-05-2021)
Commento su Giovanni 15,1-8
...
(continua)

 
    IlCenacoloWebTv       (Omelia del 02-05-2021)
5a domenica di Pasqua - Commento al Vangelo
...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 02-05-2021)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di padre Gianmarco Paris Continuiamo a meditare le parole che Gesù ha pronunciato prima della sua passione e morte, e che i discepoli hanno ricordato e compreso dopo averlo incontrato vivo e vincitore della morte. Come domenica scorsa, anche oggi Gesù parla del rapporto tra Lui e noi con l'aiuto di una immagine de ...
(continua)

 
    Omelie.org (bambini)       (Omelia del 02-05-2021)

Io sono la vera Vite Cari Bambini buongiorno, oggi abbiamo letto un brano che ci aiuta a capire quanto sia bello essere uniti a Gesù. Immaginiamo di fare una passeggiata in un vigneto, cioè il luogo ove crescono le viti dalle quali si raccoglie l'uva, frutto molto gustoso che serve per fare il vino. Per esempio immaginiamo di andare a Marino, vicino Rom ...
(continua)

 
    don Roberto Rossi       (Omelia del 02-05-2021)
Nell'amore di Cristo Gesù, frutti abbondanti
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(continua)

 
    don Fabio Rosini       (Omelia del 02-05-2021)
Commento al Vangelo del 2 maggio
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(continua)

 
    padre Antonio Rungi       (Omelia del 02-05-2021)
Vite e tralci: questi siamo con Cristo e in Cristo
Il vangelo della quinta domenica del tempo di Pasqua nuovamente ci offre una definizione di Gesù, da lui stesso scelta per presentarsi a noi, come Figlio di Dio e Salvatore. Questa volta sceglie un immagine dell'agricoltura per raffigurare se stesso a quanti fanno riferimento a Lui nella vita e nel cammino della santità e salvezza. Parlando, come al solito ...
(continua)

 
    mons. Erio Castellucci diocesi di Modena-Nonantola       (Omelia del 02-05-2021)
Rimanete in me e io in voi
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(continua)

 
    Missionari della Via       (Omelia del 02-05-2021)
Uniti a lui è un'altra storia!
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(continua)

 
    Missionari della Via       (Omelia del 02-05-2021)

In questo Vangelo Gesù, usando immagini chiare e care ad ogni viticoltore, parla del Padre come del vignaiolo, di sé come della vite, e di noi come dei tralci. È dunque chiaro che Gesù ci dice che per avere la vita in Dio, per avere la vita vera, quella piena, bella, vera, bisogna essere tralci di questa vite. Il problema non è essere forti, bravi, capa ...
(continua)

 
    don Roberto Seregni       (Omelia del 02-05-2021)
Rimanete in me
Gesù non usa mezze misure: "Senza di me non potete fare nulla". Non dice che faremo le cose male o a metà, dice che proprio non faremo nulla. Sí, è proprio cosí: possiamo correre dalla mattina alla sera e impegnarci in mille attività, ma, se lo facciamo senza di Lui, tutto è sterile, vuoto e insignificante. In poche righe viene ripetuto per sei volte ...
(continua)

 
    diac. Vito Calella       (Omelia del 02-05-2021)
Il “grappolo d'uva” dell'unità nella carità
Gesù è la «vite del Padre» drasticamente potata nell'evento della morte di croce. Gesù si definisce «la vite del Padre» mentre sta pronunciando il suo discorso, in forma di testamento spirituale, durante l'ultima cena, iniziata con il gesto sorprendente della lavanda dei piedi (cf. Gv 13,1-20). Era già avvenuta la prima potatura dolorosa nel suo cuo ...
(continua)

 
    don Roberto Fiscer       (Omelia del 02-05-2021)
#StradeDorate - Commento su Giovanni 15,1-8
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(continua)

 
    padre Ermes Ronchi       (Omelia del 02-05-2021)
Più che pulite Dio chiede mani colme di vendemmia
Gesù ci comunica Dio attraverso lo specchio delle creature più semplici: Cristo vite, io tralcio, io e lui la stessa pianta, stessa vita, unica radice, una sola linfa. E poi la meravigliosa metafora del Dio contadino, un vignaiolo profumato di sole e di terra, che si prende cura di me e adopera tutta la sua intelligenza perché io porti molto frutto; che ...
(continua)

 
    Michele Antonio Corona       (Omelia del 02-05-2021)
Gesù è la vite, noi i tralci, il Padre è il vignaiolo
Questa pagina evangelica deve essere meditata all'aperto. Oltre all'ascolto liturgico, abbiamo necessità di comprendere ciò che dice Gesù sedendoci davanti a una vigna o a una sola vite e osservarla. Sarebbe ancora meglio se mentre contempliamo la vite, vi operasse il vignaiolo. Quel tempo dedicato a guardare e, magari, a domandargli conto del suo lavoro, ...
(continua)

 
    don Michele Cerutti       (Omelia del 02-05-2021)
Commento su Giovanni 15,1-8
Quello che ci viene proposto in questa domenica è un pezzo del lungo discorso d'addio che Gesù lascia ai discepoli come una sorta di testamento spirituale. Vengono utilizzate come sempre espressioni semplici e immediate. IO SONO LA VERA VITE E IL PADRE MIO E' IL VIGNAIOLO La vigna nell'Antico Testamento rappresenta il popolo di Israele e molte icone met ...
(continua)

 
    padre Paul Devreux       (Omelia del 02-05-2021)

"Io sono la vite vera e il Padre mio è l'agricoltore". Padre e Figlio sono la fonte della vita, quella bella, gustosa. " Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto". I tralci siamo noi. Il Padre non vuole separare i buoni dai cattivi, ma fa tutto quello che può perché ognuno ...
(continua)

 
    don Gaetano Luca (Amore)       (Omelia del 02-05-2021)

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(continua)

 
    don Claudio Luigi Fasulo       (Omelia del 02-05-2021)
Come dare vita alla vita
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(continua)

 
    mons. Roberto Brunelli       (Omelia del 02-05-2021)
Legati agli altri alla natura e a Dio
Non è facile capire chi è Gesù e qual è il suo rapporto con noi; ma tutti hanno il diritto di capire: e allora egli evita difficili discorsi di teologia e si affida all'intuizione, mediante paragoni alla portata di tutti. "Io sono il buon pastore": nel vangelo di domenica scorsa, Gesù si è presentato così, mentre oggi (Giovanni 15,1-8) egli si present ...
(continua)

 
    Diocesi di Vicenza       (Omelia del 02-05-2021)
La Parola - Commento al Vangelo di Giovanni (Gv 15,1-8)
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(continua)

 
    don Alfonso Giorgio Liguori       (Omelia del 02-05-2021)
Io sono la vite vera e il Padre mio è l'agricoltore
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(continua)

 
    fr. Massimo Rossi       (Omelia del 02-05-2021)
Commento su Giovanni 15,1-8
Domenica scorsa abbiamo riflettuto insieme sul nostro senso di appartenenza cristiana; è una questione delicata, controversa, e sulla quale non c'è consenso diffuso tra i fedeli, specialmente nel secolo presente. Più che consenso, parliamo pure di dissenso... Se si pensa alla Chiesa come struttura, come gerarchia, anche come comunità umana, è facile sc ...
(continua)

 
    don Nicola Salsa       (Omelia del 02-05-2021)
Con Cristo per portare frutto (Gv 15,1-8)
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(continua)

 
    don Gianfranco Calabrese       (Omelia del 02-05-2021)
Video commento su Giovanni 15,1-8
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(continua)

 
    Agenzia SIR       (Omelia del 29-04-2018)

Per il Vangelo non si è, ma si diventa discepoli. Da qui la cura per rimanere in Cristo. Il credente si concentra in sé per interiorizzare la parola di Gesù. Rimanendo in Gesù, la Parola in cui tutto fu fatto, questo movimento si volge in apertura non solo verso i fratelli e le sorelle nella fede ma al mondo. Quel mondo che il Padre ama tanto da inviargl ...
(continua)

 
    don Marco Pozza       (Omelia del 29-04-2018)
Tolti i rami secchi si vede di nuovo il cielo
Il primo uomo, nella Scrittura, fu un agricoltore. D'allora, finora, l'agricoltura è mestiere sacro: la nobiltà riposa sulla terra. Una vigna che si snoda sul dorso di una collina, tra tutti i panorami possibili, è uno spettacolo della natura. La vigna, saccheggiata dalla vendemmia, appare ancora più intrigante: «Amo la stanca stagione che ha già vende ...
(continua)

 
    Sulla strada - TV2000       (Omelia del 29-04-2018)
Commento su Giovanni 15,1-8
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(continua)

 
    Wilma Chasseur       (Omelia del 29-04-2018)
Audio commento alla liturgia - Gv 15,1-8
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ...
(continua)

 
    don Maurizio Prandi       (Omelia del 29-04-2018)
Ciò che ti rimane
Ascolteremo lo stesso brano di vangelo per due volte in questa settimana e lì per lì pensavo questo: che i due verbi al centro del vangelo, tagliare e potare, sono due verbi che istintivamente allontano da me perché non li sento, come dire, positivi. Quello che si diceva l'altra sera però, commentando il vangelo comunitariamente, mi aiutava. Stefano dice ...
(continua)

 
    Missionari della Via       (Omelia del 29-04-2018)

In questa domenica Gesù ci rivela la profonda unione che siamo chiamati a vivere con Dio; per farcelo capire usa l'immagine della vite e dei tralci. La vite nell'AT è figura del popolo d'Israele, curato con amore da Dio (Is 27,3.5), ma che spesso non ha portato se non tralci degeneri e frutti acerbi (Ger 2,21). La novità nelle parole di Gesù è che ora ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 29-04-2018)
Commento su At 9,26
"In quei giorni, Saulo, venuto a Gerusalemme, cercava di unirsi ai discepoli, ma tutti avevano paura di lui, non credendo che fosse un discepolo." Atti 9,26 Come vivere questa Parola? Paolo ha vissuto l'esperienza più forte che possa fare un uomo: l'esperienza di un momento del tutto superiore a quelle tipiche di una vita mortale. Ecco il fatto mentre c ...
(continua)

 
    padre Ermes Ronchi       (Omelia del 29-04-2018)
Gesù è la vite. E noi i tralci, nutriti dalla linfa dell'amore
Una vite e un vignaiolo: cosa c'è di più semplice e familiare? Una pianta con i tralci carichi di grappoli; un contadino che la cura con le mani che conoscono la terra e la corteccia: mi incanta questo ritratto che Gesù fa di sé, di noi e del Padre. Dice Dio con le semplici parole della vita e del lavoro, parole profumate di sole e di sudore. Non posso ...
(continua)

 
    don Giovanni Berti       (Omelia del 29-04-2018)
E' sempre prima comunione
Clicca qui per la vignetta della settimana. Nella nostra comunità parrocchiale questa domenica i bambini della classe quarta elementare vivranno la loro prima comunione. Iniziando le prove della celebrazione ho detto ai bambini che la messa di domenica non è importante solo per loro ma per tutta la parrocchia, per le loro famiglie e anche per me come pa ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 29-04-2018)
Video commento a Gv 15,1-8
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(continua)

 
    don Claudio Doglio       (Omelia del 29-04-2018)
Video commento a Gv 15,1-8
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(continua)

 
    don Domenico Bruno       (Omelia del 29-04-2018)
L'unione fa la forza!
"L'unione fa la forza" non è solo un famoso modo di dire, ma la presa di coscienza della realtà. Quando lo scoraggiamento è in agguato significa che stiamo sperimentando il limite della nostra umanità. Il che non è un disonore, anzi è un alto atto di umiltà col quale una persona mette da parte il proprio orgoglio sterile che blocca la vita... A que ...
(continua)

 
    dom Luigi Gioia       (Omelia del 29-04-2018)
Né autopunizione né autogiustificazione
Figlioli, non amiamo a parole, né con la lingua, ma con i fatti e nella verità (1Gv 3,18). Non ci si può confrontare con questo invito senza provare resistenza interiore e trepidazione. Malgrado il nostro desiderio di corrispondervi restiamo incapaci di gestire relazioni nelle quali amare e perdonare è diventato penoso. Restiamo prigionieri di una indole ...
(continua)

 
    don Alberto Brignoli       (Omelia del 29-04-2018)
Storie di alberi da frutto
È stato sufficiente un prolungato periodo senza precipitazioni, e con un caldo spesso inusuale per questo periodo, perché la primavera scoppiasse in tutte le sue espressioni, i suoi colori, i suoi profumi, i suoi rumori, e anche le sue incertezze, che la rendono ancor più bella e affascinante. Il verde brillante dei campi, il giallo oro del tarassaco, de ...
(continua)

 
    don Roberto Farruggio       (Omelia del 29-04-2018)
Commento alle letture - V domenica di Pasqua (Anno B)
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(continua)

 
    don Giacomo Falco Brini       (Omelia del 29-04-2018)
Tu in me, io in te
Nella similitudine del buon pastore con le proprie pecore, il Signore Gesù ci ha consegnato una immagine molto suggestiva della relazione di conoscenza intima che si stabilisce con coloro che gli credono. In quella di oggi, quinta domenica di Pasqua, nel presentare se stesso come la vite e noi suoi tralci, ci consegna, per così dire, una immagine "anatomic ...
(continua)

 
    don Fabio Rosini       (Omelia del 29-04-2018)
Audio commento al Vangelo del 29 aprile 2018
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(continua)

 
    IlCenacoloWebTv       (Omelia del 29-04-2018)
Video commento - V Domenica di Pasqua - Anno B
www.santachiaratrani.it ...
(continua)

 
    don Roberto Fiscer       (Omelia del 29-04-2018)
#StradeDorate - Commento su Giovanni 15,1-8
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(continua)

 
    don Luciano Cantini       (Omelia del 29-04-2018)
L'unico Frutto possibile
Io sono la vite vera Giovanni riprende l'immagine della vite ben conosciuta nel mondo ebraico; diversi passi dell'Antico Testamento presentano infatti Israele come la vigna di Dio (Cfr. Is 5,1-5; Sal 80, Ez 19,10). Dice il Profeta Isaia: Il mio diletto possedeva una vigna sopra un fertile colle (5,1). Dio per piantarla ha espulso i popoli che stavano nella ...
(continua)

 
    diac. Vito Calella       (Omelia del 29-04-2018)
A chi appartengo?
A chi appartengo? Ciascuno di noi diventerebbe un saggio se si domandasse ogni giorno, nell'atto di cominciare la sua lotta quotidiana: «A chi appartengo?» Il nostro cuore ci rimprovera ogni giorno l'appello della sua autonomia, perché oggi è scontata l'autonomia della libertà individuale: «Voglio, dunque sono!» La parola d'ordine è «Sii te stesso! ...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 29-04-2018)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di don Massimo Cautero Dopo aver vissuto e speriamo ben capito cosa abbiamo celebrato a Pasqua, nell'evento pasquale, al popolo dei battezzati cioè di coloro che sono inseriti in Cristo, non resta che riflettere su come "rimanere" o, se volete, perseverare, dimorare stabilmente, nella salvezza che Cristo stesso ci ...
(continua)

 
    Omelie.org (bambini)       (Omelia del 29-04-2018)

Buongiorno ragazzi e buona domenica. Eccoci insieme per celebrare l'Eucarestia domenicale. Celebrare significa vivere il Grazie, dirlo con gioia, con forza, perché il termine Eucarestia significa proprio questo. Noi, la domenica, personalmente e come comunità, siamo chiamati da Dio per ascoltare il suo amore per noi e per dirgli il nostro gioioso ed ent ...
(continua)

 
    don Domenico Luciani       (Omelia del 29-04-2018)
Video commento su Gv 15,1-8
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(continua)

 
    mons. Roberto Brunelli       (Omelia del 29-04-2018)
Lavoro e libertà: ecco il segreto per dare frutto
"Io sono il buon pastore": nel vangelo di domenica scorsa, Gesù si è presentato così, mentre oggi (Giovanni 15,1-8) egli si presenta in altro modo: "Io sono la vite". Non è facile capire chi è Gesù e qual è il suo rapporto con noi; ma tutti hanno il diritto di capite: e allora egli evita difficili discorsi di teologia e si affida all'intuizione, media ...
(continua)

 
    padre Antonio Rungi       (Omelia del 29-04-2018)
Potare i tralci secchi perché tutta la vite si rigeneri
Il Vangelo di questa quinta domenica di Pasqua, tratto dall'Evangelista Giovanni, ci porta in campagna ad osservare la vigna e la vite, che come ben sappiamo produce uva e dall'uva viene poi prodotto il vino. Gesù non ci invita ad essere agricoltori e potatori di viti vere e reali, ma, attraverso questa immagine tratta dalla vita agricola, ci invita a capi ...
(continua)

 
    Diocesi di Vicenza       (Omelia del 29-04-2018)
La Parola - Commento al Vangelo di Giovanni (Gv 15,1-8)
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(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 29-04-2018)
Appartenere a Cristo nella forma totalizzante
Nella pastorale dei sacramenti ci si accorge che molto spesso si ricorre al Battesimo o alla liturgia di Prima Comunione per soddisfare delle pure consuetudini antesignane o per l'impulso della festa al ristorante. Il Sacramento della Confermazione nella maggior parte dei casi si riceve nell'imminenza del Matrimonio o addirittura quando sia indispensabile pe ...
(continua)

 
    Wilma Chasseur       (Omelia del 29-04-2018)
Quando il vignaiolo è il padre
Siamo ancora sempre in campagna: superato il recinto delle pecore siamo finiti nella vigna. E assistiamo a una potatura tutta speciale, sia perché viene fatta da un vignaiolo assolutamente straordinario nientemeno che il Padre celeste, sia perché a venir potata non è per niente la vigna che sta in campagna, ma quella che si trova nel nostro cuore. Potatur ...
(continua)

 
    fr. Massimo Rossi       (Omelia del 29-04-2018)
Commento su Giovanni 15,1-8
Il quarto evangelista, unico a riportare questo insegnamento del Signore, ambienta la parabola della vite e dei tralci nel cenacolo, durante la cena di addio. Il contesto conferisce alle parole di Gesù una profondità e un valore singolari: (queste parole) rappresentano le ultime volontà del Maestro, il quale sa che la sua missione è ormai alla fine, ed ...
(continua)

 
    don Claudio Luigi Fasulo       (Omelia del 29-04-2018)
Audio commento su Gv 15,1-8
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(continua)

 
    CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)       (Omelia del 29-04-2018)
Commento su At 9,26-31; Sal 21; 1Gv 3,18-24; Gv 15,1-8
La liturgia odierna sottopone alla nostra meditazione quale era il rapporto che esisteva tra la Chiesa nascente e la Sinagoga, agli inizi del II secolo d. C., quali erano le tensioni che la turbavano e le discussioni che sorgevano, tra coloro che provenivano dal giudaismo e quelli che venivano dal paganesimo. Qòelet, riferendosi alla situazione attuale, di ...
(continua)

 
    don Gianfranco Calabrese       (Omelia del 29-04-2018)
Video commento su Giovanni 15,1-8
...
(continua)

 
    Monastero Domenicano Matris Domini       (Omelia del 03-05-2015)
Commento su Gv 15,1-8
Collocazione del brano Il capitolo 15 (di cui domenica prossima leggeremo il seguito) è uno dei discorsi di addio che Gesù avrebbe pronunciato la sera dell'ultima cena, prima del suo arresto, e che occupano i capitoli 13-17. La prima parte del capitolo 15 (1-17) sottolinea l'importanza di aderire a Cristo e di formare una comunità compatta i cui membri ...
(continua)

 
    Monastero Domenicano Matris Domini       (Omelia del 03-05-2015)
Commento su 1Gv 3,18-24
Collocazione del brano Nei capitoli 3 e 4 Giovanni ci ricorda le tre condizioni per vivere da figli di Dio. La prima è quella di rompere definitivamente con il peccato. La seconda, quella del brano di oggi è osservare i comandamenti, soprattutto quello della carità. La terza è il guardarsi dagli anticristi e dalla mentalità del mondo. Oggi troviamo ...
(continua)

 
    Wilma Chasseur       (Omelia del 03-05-2015)
Audio commento alla liturgia - Gv 15,1-8
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    Agenzia SIR       (Omelia del 03-05-2015)
Commento su Giovanni 15,1-8
Sette volte in quattro versi. Gesù insiste nel dirci che dobbiamo rimanere in lui. Il perché è semplice e decisivo: "Senza di me non potete fare nulla". Non dice che faremmo male o a metà le cose, ma proprio che non faremmo nulla. Questa è la verità della nostra vita. Da soli siamo invincibilmente sterili di tutto. La fertilità non nasce da noi stessi ...
(continua)

 
    don Claudio Doglio       (Omelia del 03-05-2015)
Dio è più grande del nostro cuore
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(continua)

 
    don Maurizio Prandi       (Omelia del 03-05-2015)
Rimanere è crescere
In questa V^ domenica di Pasqua riceviamo l'invito a rimanere (un verbo che piace molto all'evangelista Giovanni come si capisce da quante volte lo usa senza paura di fare tante ripetizioni) nella relazione con Gesù; secondo quello che Gesù stesso afferma, rimanere in quella relazione significa anche ricevere le attenzioni, lasciarsi curare, custodire, lav ...
(continua)

 
    don Luca Garbinetto       (Omelia del 03-05-2015)
Innestati in Cristo, vera vite
Se si guarda una vite potata all'inizio dell'inverno, si ha l'impressione di avere a che fare con una natura morta. Il tronco rugoso e attorcigliato, con i nodi dei tralci tagliati, da' un senso di malinconia, che i contadini mediterranei conoscono bene. È in sintonia con il clima freddo che si avvicina e che stende un velo di silenzio sull'aria ricolma, fi ...
(continua)

 
    don Luciano Cantini       (Omelia del 03-05-2015)
Nelle mani dell'Agricoltore
Io sono la vite vera Nel Vangelo di Giovanni, l'espressione che per eccellenza identifica Gesù col Padre, io sono, richiamando la teofania a Mosè (Es 3,14), la ritroviamo più volte come rivelazione assoluta (8,24; 8,28; 8,58; 13,19; 18,5): Gesù e il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe sono una cosa sola (Gv 10,30). Invece sono sette (e sette non è ...
(continua)

 
    don Roberto Rossi       (Omelia del 03-05-2015)
Noi in Lui, Gesù
"Io sono la vite, voi i tralci..." Meditare queste parole di Gesù sulla vite e i tralci, significa cogliere il rapporto che ci lega a lui nella sua dimensione più profonda: siamo vivi solo se uniti a lui, e solo così possiamo portare qualche frutto. "Senza di me non potete fare nulla", dice Gesù. E la stessa verità che san Paolo inculca con l'immagine ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 03-05-2015)
Commento su Gv. 15,5
«Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, Porta molto frutto». Gv. 15,5 Come vivere questa Parola? L'immagine della vite e dei tralci è molto evidente: solo se siamo innestati nella linfa - che è Cristo - possiamo portare frutto. Gesù ci chiede di rimanere in lui, di credere che egli ci ama e ci è sempre vicino, di ascoltare la ...
(continua)

 
    don Giovanni Berti       (Omelia del 03-05-2015)
Tagliare per vivere
Clicca qui per la vignetta della settimana. In questo tempo di profonda crisi economica, nella quale siamo ancora immersi nonostante gli annunci di un miglioramento, la ricetta più usata per risollevare i conti sia a livello statale che locale è stata senza dubbio quella dei tagli. Tagliare risorse, sovvenzioni e investimenti per risparmiare e poter far ...
(continua)

 
    Marco Pedron       (Omelia del 03-05-2015)
La morte è staccarsi dalla sorgente
Lunedì - Io sono sempre con te, ogni giorno In una famosa pagina del profeta Ezechiele, il profeta si chiede quali siano i pregi della vite: "Che pregi ha il legno della vite?". "Nessuno!". Il legno della vite è l'unico legno tra gli alberi della campagna con il quale non ci si può fare nulla. Non si può fare un oggetto né un utensile: il legno della ...
(continua)

 
    mons. Antonio Riboldi       (Omelia del 03-05-2015)
Io sono la vite vera
C'è nel tempo in cui viviamo una grande scarsità di amore. Intimamente sentiamo che il ‘volersi bene' è davvero il clima di ogni vita, che sia davvero tale, ma oggi è facile dire ‘ti amo', ma spesso è solo un modo di dire e non una verità. La ragione forse è nel fatto che siamo troppo incentrati sul nostro ego, che mette sempre in primo piano noi ...
(continua)

 
    don Claudio Doglio       (Omelia del 03-05-2015)
Video commento a Gv 15,1-8
...
(continua)

 
    don Nazareno Galullo (giovani)       (Omelia del 03-05-2015)
Le arance belle lucide e incerate...te le mangi tu! Per me frutta fresca :-)
Ciao, queste belle parole di Gesù "rimanete in me ed io in voi" sono belle solo all'ascolto. E' un po come quando un amico ci dice cose belle, o forse una fidanzata ci sussura parole dolci e amorevoli. Poi ti voglio vedere durante il matrimonio, quando i problemi sono così abbondanti che quel "miele" di quando si aveva 20 anni...è diventato un pezzo duro! ...
(continua)

 
    Gaetano Salvati       (Omelia del 03-05-2015)
Commento su Giovanni 15,1-8
La legittima paura dei discepoli alla vista di Paolo, divenuto credente sulla via di Damasco (At 9,26), rileva l'assoluta necessità del cristiano a non adagiarsi ad una passività priva di relazione, alla paura di aprirsi all'altro; ma abbandonarsi a Dio, al Suo dono, che è la fede. Il dono della fede non è fusione mistica: è dialogo consapevole fra un ...
(continua)

 
    don Roberto Fiscer       (Omelia del 03-05-2015)
#StradeDorate - Commento su Giovanni 15,1-8
...
(continua)

 
    don Alberto Brignoli       (Omelia del 03-05-2015)
Una fede "a chilometro zero"
Le leggi di mercato - o forse anche solo il desiderio di soddisfare qualche piacere della gola - ci mettono oggi nelle condizioni di poterci servire, in qualsiasi momento dell'anno, di quei frutti della terra che, in un passato nemmeno troppo remoto, non potevamo certo avere la pretesa di assaporare. Mangiare le fragole a gennaio, il melone a dicembre e le a ...
(continua)

 
    don Marco Pozza       (Omelia del 03-05-2015)
Mungeva le vacche e potava le viti. Nel frattempo mi parlava di Dio
La modestia fu il suo forte: aspetto, questo, che pure i detrattori Gli riconobbero come tratto saliente della sua profezia irruente: «Senza di me non potete far nulla». Una storia modesta e sgangherata - poco più di trent'anni circoscritti in poco più di trenta chilometri quadrati - che ebbe e tenne l'ardire di diventare metro e aspirazione di qualsiasi ...
(continua)

 
    padre Antonio Rungi       (Omelia del 03-05-2015)
Amare con i fatti e nella verità
L'essenza stessa del cristianesimo sta nell'amore: amore verso Dio e verso i fratelli. L'unico grande comandamento che dobbiamo applicare e vivere costantemente nella nostra vita. Chi è risorto con Cristo vive nell'amore e di amore. E senza amore non può sopravvivere. Oggi, la parola di Dio di questa quinta domenica del tempo di Pasqua ci pone di fronte al ...
(continua)

 
    padre Ermes Ronchi       (Omelia del 03-05-2015)
Noi tralci, Lui la vite: siamo della stessa pianta di Cristo
Io sono la vite, quella vera. Cristo vite, io tralcio: io e lui la stessa cosa! Stessa pianta, stessa vita, unica radice, una sola linfa. Lui in me e io in lui, come figlio nella madre. E il mio padre è il vignaiolo: Dio raccontato con le parole semplici della vita e del lavoro. Un Dio che mi lavora, si dà da fare attorno a me, non impugna lo scettro ma l ...
(continua)

 
    Carla Sprinzeles       (Omelia del 03-05-2015)
Commento su At 9,26-31 e Gv 15,1-8
Amici, cosa in concreto dice a ciascuno di noi la resurrezione di Gesù? Gesù nella sua vita, nella passione, ha innescato una forza di vita tale, che, nella morte, è esplosa come resurrezione. Nel momento della morte la vita è esplosa, cioè Gesù ha raggiunto quella forma definitiva di esistenza alla quale anche noi siamo chiamati. Questa forma nuova ...
(continua)

 
    don Domenico Luciani       (Omelia del 03-05-2015)
Video commento su Gv 15,1-8
...
(continua)

 
    dom Luigi Gioia       (Omelia del 03-05-2015)
Questo è il suo comandamento: che crediamo e amiamo
Figlioli, non amiamo a parole, né con la lingua, ma con i fatti e nella verità. Non ci si può ripetere questa frase di Giovanni, non ci si può confrontare con essa senza sentire fino a che punto non vi corrispondiamo, fino a che punto vi è in noi una resistenza, un paura. Amare, non a parole, né con la lingua, ma con i fatti e nella verità, è una gra ...
(continua)

 
    don Gianfranco Calabrese       (Omelia del 03-05-2015)
Video commento su Giovanni 15,1-8
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(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 03-05-2015)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di don Paolo Ricciardi Eccoci alla prima domenica di maggio..., la quinta di Pasqua: aria di primavera, tempo di prime comunioni, di battesimi, di matrimoni, di feste parrocchiali... Anche se dentro noi ci sono pensieri, motivi di preoccupazioni, fatiche da fine anno, la Liturgia ci invita ad andare di nuovo al cuo ...
(continua)

 
    Omelie.org (bambini)       (Omelia del 03-05-2015)

Buona domenica! Ma che bello questo Vangelo, oggi; ci ricorda le cose importanti, cose che sembrano scontate ma che non lo sono per niente! Gesù usa un paragone semplice ma efficace: ci dice che Lui è come la vite e noi come i tralci. Come già sappiamo, usava spesso questi paragoni presi dalla vita quotidiana dei contadini, dei pastori... Non so se av ...
(continua)

 
    don Lello Ponticelli       (Omelia del 03-05-2015)
Commento su Giovanni 15,1-8
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(continua)

 
    don Giorgio Zevini       (Omelia del 03-05-2015)
Video commento a Gv 15, 1-8
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(continua)

 
    mons. Roberto Brunelli       (Omelia del 03-05-2015)
Perché la vite dia i suoi frutti
Nei giorni scorsi un'agenzia di stampa ha pubblicato l'annuale statistica dei battezzati nel mondo, rilevando che solo i cattolici, senza considerare le altre confessioni cristiane, sono aumentati in un anno di circa 60 milioni. E' un segno del percorso in atto sin dalle origini, quando - ricorda la prima lettura (Atti 9,26-31) - la Chiesa "si consolidava e ...
(continua)

 
    padre Giuseppe De Nardi       (Omelia del 03-05-2015)
Sulla Tua Parola - Gv 15,1-8
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(continua)

 
    Diocesi di Vicenza       (Omelia del 03-05-2015)
La Parola - commento a Gv 15,1-8
Commento a cura di Daniele Cavedon, diacono Unità Pastorale Val Restena. Registrato nella chiesa Madonna di Monte Berico, Restena di Arzignano. ...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 03-05-2015)
Innestati o recisi?
Siamo ancora nel tempo di Pasqua, ma già dalla settimana scorsa i temi liturgici di riflessione sono mutati. Ci si è spostati in fatti dalla centralità del Cristo Risorto alla visione del Buon Pastore e adesso anche alla tematica non indifferente della "vite" e dei "tralci". Evidentemente siamo indotti a considerare che nel Cristo Risorto, che è Via, Ver ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 03-05-2015)
Video commento a Gv 15,1-8
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(continua)

 
    don Marco Pratesi       (Omelia del 03-05-2015)
Ruminare i Salmi - Salmo 22,26 (V domenica di Pasqua, anno B)
Ruminare i Salmi - Salmo 22 (Vulgata / liturgia 21),26 (V domenica di Pasqua, anno B) CEI Da te la mia lode nella grande assemblea. (A te la mia lode, Signore, nella grande assemblea.) TILC Per quel che hai fatto ti loderò nella grande assemblea NV e V Apud te laus mea in ecclesia magna. Atti 9,31 La Chiesa era in pace per tutta la Giudea, la Galil ...
(continua)

 
    CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)       (Omelia del 03-05-2015)
Commento su At 9,26-31; 1Gv 3,18-24; Gv 15,1-8
La liturgia di domenica scorsa si svolgeva tutta intorno alla figura del pastore che da la vita per le sue pecore. Le pecore gli sono state affidate dal Padre e conoscono la voce del pastore e lo seguono. Ma Cristo è venuto per portare salve al Padre anche tutte le pecore che sono fuori dal recinto, basta che queste abbiano fiducia in lui. La liturgia di q ...
(continua)

 
    fr. Massimo Rossi       (Omelia del 03-05-2015)
Commento su Giovanni 14,1-6
Siamo nel cenacolo, a cena con Gesù: ancora frastornati dal gesto che ha appena compiuto, inginocchiandosi a lavarci i piedi, e dall'annuncio del tradimento da parte di uno di noi; un altro, ci ha detto il Signore, un altro sempre di noi, giurerà più volte di non aver mai conosciuto il Maestro... Ora è tornato a parlare con il tono di sempre, amabile, p ...
(continua)

 
    dom Luigi Gioia       (Omelia del 22-05-2012)
Questo è il suo comandamento: che crediamo e amiamo
...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 06-05-2012)
Commento su Giovanni 15,1-8
Gesù vuole fortemente svelare il vero volto del Padre, non fa delle cose di Dio un privilegio per pochi istruiti: parla di pesce ai pescatori, di pecore ai pastori, di vite ai vignaioli. Parole semplici, chiare, illuminanti, esempi presi dalle vicende quotidiane per spiegare l'assoluto di Dio. La linfa' che alimenta la nostra vita è la presenza del Maestr ...
(continua)

 
    Monastero Domenicano Matris Domini       (Omelia del 06-05-2012)
Commento su Giovanni 15,1-8
Contesto Dopo l'immagine del buon pastore, proposta domenica scorsa, in questa V domenica il testo evangelico ci presenta quella della vite, anch'essa classica nell'AT; l'evangelista Giovanni la utilizza nel discorso di addio (capitolo 15) per parlare del rapporto tra Gesù e i discepoli. La liturgia della Parola di questo tempo pasquale continua l'approfon ...
(continua)

 
    mons. Giuseppe Giudice       (Omelia del 06-05-2012)
Siamo il popolo della comunione
La sera di Emmaus, lungo quella strada dove anche noi siamo pellegrini, la comunità prega: Rimani con noi! Ora sulla strada delle nostre comunità è Gesù che ripete: Rimanete in me! Il cammino pasquale comporta il passaggio dalla paura alla fede passando attraverso le ferite di Gesù. La comunità non sa accogliere ancora Paolo, ha ancora paura di l ...
(continua)

 
    don Mario Campisi       (Omelia del 06-05-2012)
Ritornare alle radici. L'albero come figura del credere
"Sono il pastore", ha proclamato domenica scorsa. "Sono la vite", spiega, continuando a comporre il mosaico della sua missione, in questa domenica. E aggiunge altri tratti qualificanti: la "vigna" l'ha piantata il Padre, che è "agricoltore". Ritornare alle radici è, più che un riscoprire valori, un'inversione di marcia. Recuperare certezze eclissate o sc ...
(continua)

 
    Wilma Chasseur       (Omelia del 06-05-2012)

Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ...
(continua)

 
    padre Paul Devreux       (Omelia del 06-05-2012)

Gesù si presenta come la vite. Quando nella Bibbia si fa riferimento alla vigna, si pensa a quella piantata da Dio, e cioè il suo popolo Israele, ma Gesù non dice di essere la vigna ma la vite, cioè un ceppo unico, dal quale partono i tralci capaci di portare frutto. Il Padre taglia e pota questi tralci con l'amore che ogni vignaiolo ha per la sua vig ...
(continua)

 
    Gaetano Salvati       (Omelia del 06-05-2012)
La verità dell'uomo
La liturgia della Parola di oggi rivela che il cammino verso l'incontro con il Signore sussiste se il credente risponde al Suo invito, alla Sua chiamata a partecipare alla comunione nel Suo nome. Ciò suppone che la salvezza attuata in Gesù Cristo è un dono elargito ad ogni uomo, che, liberamente, può decidere se aderire o meno. San Giovanni, nel raccont ...
(continua)

 
    padre Ermes Ronchi       (Omelia del 06-05-2012)
Amore, coraggio, libertà, frutti di Dio
Nel brano tutto ruota attorno ad una im­magine concreta e ad un verbo: la vite e dei tralci, il verbo «rimanere». Cristo vite, io tralcio: io e lui la stessa co­sa! Stessa pianta, stessa vita, unica radice, una sola linfa. Lui in me e io in lui come fi­glio nella madre, madre nel fi­glio. Dio è in me, non come un pa­drone, ma come linfa vitale. Di ...
(continua)

 
    Marco Pedron       (Omelia del 06-05-2012)
Quando sei felice...sii felice
Il vangelo di oggi e quello di domenica prossima si trovano nel capitolo 15 di Gv. Oggi il vangelo ci presenta l'immagine della vigna. Gli ebrei la conoscevano molto bene. Nell'A.T. Israele era la vigna di Dio e Dio il contadino che se ne prendeva cura (Sal 80,9-12). Ma anche nel vangelo troviamo la stessa immagine (Mt 21,33-39). Nel Cantico dei Cantici la s ...
(continua)

 
    don Giovanni Berti       (Omelia del 06-05-2012)
Senza Dio che mondo sarebbe?
Clicca qui per la vignetta della settimana Cosa succede se perdiamo il legame con Dio? Quale mondo ci sarebbe se definitivamente tagliassimo anche l'ultimo rametto che lega l'umanità con il suo Creatore? Sono stato nei giorni scorsi in un luogo che ci dice cosa succede se l'uomo decide di tagliare ogni legame con Dio: Auschwitz Con un gruppo di giovan ...
(continua)

 
    don Luigi Trapelli       (Omelia del 06-05-2012)
Rimanere in Gesù
Il brano del Vangelo di Giovanni ci presenta Gesù che si paragona alla vite, mentre il Padre è il vignaiolo. Il riferimento alla vite era tipico della prima Alleanza, dove Israele era la vigna del Signore, anche se troppe volte infedele. Gesù è la vera vite che forma il nuovo popolo di Dio che è la Chiesa. Il cristiano è un tralcio che acquista il s ...
(continua)

 
    don Roberto Rossi       (Omelia del 06-05-2012)
Uniti a Cristo Gesù, come i tralci alla vite
Gesù ci fa conoscere più profondamente la sua vita e la sua unione con noi e in questa unità di esistenza ci immette e ci coinvolge. Se c'era bisogno di accentuare ancora di più l'intensità di un rapporto, dopo l'immagine del buon pastore e le pecore, ecco quella della vite e i tralci. Ancor più convincente se si pensa che è stata pronunciata da Gesù ...
(continua)

 
    don Marco Pozza       (Omelia del 06-05-2012)
La razza cristiana è ambiziosa e illogica
Non si siede nello sgabello come tutti gli altri compagni, ma mi viene vicino e, sedendosi in braccio, mi dice: "Sai don Marco, domani papà non viene alla mia Prima Comunione perché deve fare una gara in moto". Lo guardo con tenerezza e compassione e gli chiedo: "Ti dispiace, vero? Cosa gli hai detto?". E lui, con la semplicità e la tenerezza di un bambin ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 06-05-2012)
Commento su Giovanni 15,4-5
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Gv 15,4-5 Come vivere questa Parola? Questa della vite e dei tralci è un'immagine di ...
(continua)

 
    Giovani Missioitalia       (Omelia del 06-05-2012)
Una persona "limpa"
"Voi siete già mondi, per la parola che vi ho annunziato". In portoghese suona così: Voi siete già "Limpos". In gergo, una persona "limpa" è una persona che si drogava, ma che adesso non lo fa più, adesso è pulita, "limpa". Pensavo ai 48 giovani, che sono andato a trovare nella "Fazenda do Amor Misericordioso", casa di recupero per persone con prob ...
(continua)

 
    don Luca Orlando Russo       (Omelia del 06-05-2012)
Rimanete in me …
Siamo nel contesto dell'ultima cena e Gesù riprende il tema della comunione con lui che si definisce la vite vera. Come già altrove nel vangelo di Giovanni, Gesù inizia con l'affermazione Io-Sono, il nome di Jawhè, usandolo non in senso assoluto, ma apponendovi una specificazione, quella della vera vite. L'immagine della vite è un rimando immediato al p ...
(continua)

 
    Agenzia SIR       (Omelia del 06-05-2012)
Commento su Gv 15,1-8
Per essere felici e far nascere cose buone, Gesù implora gli amici di fermarsi nel suo amore. "Rimanere in lui", un ritornello per sette volte. Gesù è la vite che porta grappoli succosi e, per questo, è il profeta definitivo atteso dagli ebrei. Da sempre la vite è stata simbolo del popolo d'Israele, divelta dall'Egitto per essere trapiantata in Palestin ...
(continua)

 
    Ileana Mortari - rito romano       (Omelia del 06-05-2012)
Rimanete in me e io in voi
Ispirandosi al genere letterario dei "discorsi di addio" e utilizzando alcune tradizioni degli "addii di Gesù", Giovanni ha composto nei capitoli 13-17 del suo vangelo un lungo discorso che il Nazareno pronuncia prima di affrontare la sua "ora", rivolgendosi esclusivamente ai discepoli, che rappresentano i credenti di ogni tempo, e quindi anche ciascuno di ...
(continua)

 
    mons. Antonio Riboldi       (Omelia del 06-05-2012)
Maggio: il mese di Maria
Maggio, per noi cristiani, è il mese che mette al centro della nostra devozione Maria SS.ma, Madre di Gesù, che, sulla croce, ha voluto donarcela come nostra Mamma: un enorme dono sapere che ora abbiamo una Mamma che dal Cielo ci considera figli. Conosciamo tutti per esperienza cosa voglia dire avere una mamma che ha cura di noi! Chi non ricorda la total ...
(continua)

 
    don Roberto Seregni       (Omelia del 06-05-2012)
Rimanere in Lui
Mi colpiscono le parole forti e dure di Gesù: "senza di me non potete fare nulla" (v.5). Non dice che faremo le cose male o a metà, ma che non faremo proprio nulla. E' così, me ne convinco sempre di più: possiamo correre dalla mattina alla sera, fare mille cose, impegnarci lodevolmente in molte attività, ma se tutto questo è fatto senza di Lui, è ste ...
(continua)

 
    mons. Gianfranco Poma       (Omelia del 06-05-2012)
Chi rimane in me porta molto frutto
Uno stesso tema riunisce i due testi di Giovanni (1 Giov.3,18-24; Giov.15,1-8) che la liturgia della domenica quinta di Pasqua ci presenta: occorre "rimanere" in Cristo per portare i frutti dell' Amore. Se con tanta forza è sottolineata l'urgenza per i discepoli di Gesù di portare frutti, che sono i frutti dell'Amore ("agape"), con altrettanta fermezza è ...
(continua)

 
    don Alberto Brignoli       (Omelia del 06-05-2012)
Rimanete in me
Ci stiamo avviando, lentamente ma in maniera decisa, verso la conclusione del Tempo di Pasqua, durante il quale stiamo gustando la presenza del Signore Risorto in mezzo ai suoi discepoli, in mezzo alla Chiesa nascente che lo annuncia vivo e presente nel mondo. Quando il Tempo di Pasqua terminerà, con la Pentecoste inizierà il Tempo della Chiesa, il tempo i ...
(continua)

 
    don Domenico Luciani       (Omelia del 06-05-2012)
Video commento a Gv 15,1-8
...
(continua)

 
    mons. Roberto Brunelli       (Omelia del 06-05-2012)
La vite e i tralci, il lavoro e la libertà
La scorsa domenica Gesù ha parlato di sé, e del rapporto che propone agli uomini, con un paragone tratto dal mondo pastorale ("Io sono il buon pastore..."). Oggi (vangelo secondo Giovanni 15,1-8) continua, ricorrendo invece al mondo agricolo: "Io sono la vite, voi i tralci...". Stupisce sempre la semplicità con cui egli espone concetti sublimi; parla del ...
(continua)

 
    don Luciano Cantini       (Omelia del 06-05-2012)
Il frutto del rimanere
Io sono la vite, voi i tralci. Siamo nel lungo discorso di addio durante l'ultima cena; Gesù racconta la sua persona, la profondità del rapporto con il Padre suo e il rapporto con i suoi discepoli. Gesù mostra la sua identità, ma anche rivela i discepoli a se stessi. Nella relazione tra lui e il Padre e nella relazione dei discepoli con lui si concreti ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 06-05-2012)
Video commento a Gv 15, 1-8
...
(continua)

 
    don Claudio Doglio       (Omelia del 06-05-2012)
Video commento a Gv 15, 1-8
...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 06-05-2012)

COMMENTO ALLE LETTURE a cura delle Clarisse di Città della Pieve "In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto" (Gv 15,8a): Dio attende da noi un frutto. In questo sta la sua gloria: nel frutto che noi possiamo e dobbiamo portare. S. Ireneo di Lione lo dice con altre parole: "La gloria di Dio è l'uomo vivente". Il concetto è lo st ...
(continua)

 
    Omelie.org (bambini)       (Omelia del 06-05-2012)

Ancora una volta il nostro Maestro e Signore lascia correre la sua fantasia così ricca per creare una nuova parabola. Stavolta parla della vite: della pianta della vite e dei suoi rami, i tralci; del grappolo e delle radici che lo nutrono. Usa un'immagine semplice: se il tralcio non è unito alla pianta, da solo non può dare frutto. Secca e muore. Se inve ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 06-05-2012)
Dimorare, portare frutti
È vivo, il risorto, smettiamola di cercarlo in mezzo ai cadaveri! È vivo, accessibile, nostro contemporaneo. In questi tempi difficili ci rassicura: anche se ci sembra che sia troppo bello per essere vero, anche se, come Tommaso, siamo scandalizzati dalla povertà e dall'incoerenza di chi porta il messaggio, anche se abbiamo l'impressione di essere tratta ...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 06-05-2012)
Appartenere a Cristo nella Chiesa
Appartenere interamente a Cristo, essere vincolato solidamente a lui senza possibilità di scioglimento esterno, partecipare della sua vita e della sua missione è certamente il sentimento di Paolo dopo l'esperienza dell'incontro sulla via di Damasco e il conseguente battesimo a casa di Giuda per le mani di Anania. L'esperienza dell'incontro con Gesù lo ave ...
(continua)

 
    Wilma Chasseur       (Omelia del 06-05-2012)
Dalla vite alla vita
Portare frutto! Come fare? Ce lo dice la seconda lettura "Figlioli, non amiamo a parole, né con la lingua, ma coi fatti e nella verità; da questo conosceremo che siamo nella verità". Un proverbio indiano dice pressappoco così: "Ciò che fai grida così forte che mi impedisce di udire ciò che dici". Fatti ci vogliono; le parole, mai nessuna bilancia è a ...
(continua)

 
    padre Sergio Tellan, OFM cap.       (Omelia del 06-05-2012)
Video commento a Gv 15, 1-8
...
(continua)

 
    CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)       (Omelia del 06-05-2012)
Commento su Atti 9,26-31; Salmo 21; Prima Giovanni 3,18-24; Giovanni 15,1-8
Le prime due letture di oggi mettono in evidenza la presenza e l'azione dello Spirito, che in un caso (Atti) aiuta la Chiesa primitiva a consolidarsi nel timore del Signore e crescere numericamente e nella lettera di Giovanni a credere in Gesù e a riconoscere il Dio che è in noi. San Luca però ci dice anche che quella comunità che "cresceva di numero co ...
(continua)

 
    Monastero Domenicano Matris Domini       (Omelia del 10-05-2009)
Commento su Giovanni 15, 1-8
Lectio Il contesto del capitolo 15 di Giovanni (da cui sono tratti i brani evangelici della V e VI domenica del tempo di Pasqua nell'anno B) è l'insieme dei discorsi d'addio che occupano un quarto di questo vangelo (capp. 13- 17). Il capitolo 15 segna una cesura nel racconto e appare come una ripresa (e un ulteriore sviluppo) dei temi presenti nei capitol ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 10-05-2009)

Gesù ci invita a riflettere su di una scomoda verità conosciuta da ogni vignaiolo: affinché la vite porti frutto occorre potarla. L'avete mai vista una vite potata? Quel gesto è davvero necessario e il tralcio, accorciato nel punto giusto, concentra tutte le sue energie nel futuro grappolo d'uva. La vita ci pota in abbondanza: delusioni, fatiche, mala ...
(continua)

 
    padre Sergio Tellan, OFM cap.       (Omelia del 10-05-2009)
Video commento a Gv 15,1-8
...
(continua)

 
    don Daniele Muraro       (Omelia del 10-05-2009)
L'Altare
L’immagine della vite e dei tralci di questa domenica completa l’immagine del Buon Pastore di domenica passata. In mezzo nel Vangelo di Giovanni sta un’altra similitudine quella del chicco di grano, adoperata anche questa da Gesù per parlare di se stesso e della sua missione: "Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muo ...
(continua)

 
    don Maurizio Prandi       (Omelia del 10-05-2009)
Un Dio... multietnico
Mi piace davvero tanto il cammino che stiamo facendo in questo tempo di Pasqua, cammino che mi piace sintetizzare così: volto di misericordia è il volto di Dio e segni di misericordia sono le sue opere. Come le scorse domeniche andiamo allora alla ricerca dei segni di misericordia che le letture ci consegnano. Un primo segno di misericordia che Atti deg ...
(continua)

 
    LaParrocchia.it       (Omelia del 10-05-2009)
Vite e tralci: l'esperienza di una vita
La pagina evangelica che oggi viene proclamata fa parte di uno dei discorsi di addio che Gesù pronuncia prima di affrontare la passione. L'immagine che ci viene proposta è quella della "vite" e i "tralci". Questa similitudine non deve assorbire tutta la nostra attenzione, in quanto il brano in questione contiene altre espressioni che ci offrono la possib ...
(continua)

 
    padre Antonio Rungi       (Omelia del 10-05-2009)
Amare con i fatti e nella verità
Celebriamo oggi la quinta domenica del periodo liturgico di Pasqua, che pone al centro della nostra riflessione la vasta gamma dei frutti della conversione, della risurrezione e del mistero pasquale che in questo tempo stiamo celebrando nella liturgia. La Parola di Dio, infatti, si concentra molto sul tema dell’operosità dei credenti invitando tutti i cri ...
(continua)

 
    padre Paul Devreux       (Omelia del 10-05-2009)

Domenica scorsa abbiamo letto il Vangelo di Gesù buon pastore e abbiamo visto che conviene attaccarci a lui perché è una fonte di vita autentica e gratuita, e l'unica libertà che forse abbiamo è quella di scegliere il pastore giusto, stando attenti da e ad evitare chi promette mari e monti per poi spremerci come un limone, come fanno quelli che propongo ...
(continua)

 
    don Giovanni Berti       (Omelia del 10-05-2009)
La vite e il potatore pazzo
Clicca qui per la vignetta della settimana Bella questa immagine della vite e dei tralci per parlare del legame dei discepoli con Gesù. Ad esser sincero però questa immagine mi lascia anche un po’ in sospeso e con più di una domanda, perché è una’immagine che non appartiene molto alla mia esperienza. Credo che un viticoltore sarebbe capace di co ...
(continua)

 
    mons. Antonio Riboldi       (Omelia del 10-05-2009)
Fratelli, non amiamoci solo a parole...
"C'è nel tempo in cui viviamo una grande scarsità di amore. Intimamente sentiamo che il 'volersi bené è davvero il clima di ogni vita, che sia davvero tale, ma oggi è facile dire 'ti amo', ma spesso è solo un modo di dire e non una verità. La ragione forse è nel fatto che siamo attratti dall'egoismo, che mette sempre in primo piano se stesso, non acc ...
(continua)

 
    mons. Roberto Brunelli       (Omelia del 10-05-2009)
Rami secchi, rami fruttuosi
La scorsa domenica abbiamo sentito Gesù parlare del proprio rapporto con chi crede in lui, paragonandolo a quello di un buon pastore, tutto dedito al bene del suo gregge. Chiaramente è una similitudine; non risulta egli abbia mai posseduto una pecora, e noi non siamo un gregge; ma il nostro rapporto con lui è così particolare, così differente persino da ...
(continua)

 
    padre Ermes Ronchi       (Omelia del 10-05-2009)
Una linfa d’amore che porta la vita
Avevamo sempre pensato che Dio fosse il buon pa­drone del campo, il conta­dino operoso e fiducioso. Ma ora Gesù afferma qual­cosa di assolutamente nuo­vo: «Io sono la vite, voi i tral­ci». In Cristo il vignaiolo si è fatto vite, il seminatore si è fatto seme, il vasaio argilla, il Creatore creatura. Dio è in me, non come pa­drone ma come linfa ...
(continua)

 
    don Roberto Seregni       (Omelia del 10-05-2009)
La vendemmia dello Spirito
Mi colpiscono le parole forti e dure di Gesù: "senza di me non potete fare nulla" (v.5). Non dice che faremo le cose male o a metà, ma proprio che non faremo nulla. E’ proprio così, me ne convinco sempre di più: possiamo correre dalla mattina alla sera, fare mille cose, impegnarci lodevolmente in molte attività, ma se tutto questo è fatto senza di Lu ...
(continua)

 
    padre Romeo Ballan       (Omelia del 10-05-2009)
“Voi siete i tralci”: potati e fecondi per la Missione
Riflessioni Gesù nel Vangelo si identifica con la vite: "Io sono la vite vera" (v. 1). L’affermazione odierna va collegata alla serie di definizioni che Gesù dà di se stesso, raccolte dall’evangelista Giovanni: Io sono l’acqua fresca (Gv 4); "Io sono il Pane vivo" (Gv 6); "Io sono la luce del mondo" (Gv 9); "Io sono il Buon Pastore" (Gv 10); "Io so ...
(continua)

 
    Marco Pedron       (Omelia del 10-05-2009)
In ogni cosa, dentro.
Questo brano fa parte di un lungo discorso di addio (Gv 13-17) che Gesù dice prima di morire. In questo discorso Gesù apre il proprio cuore ai discepoli e parla di ciò che più gli sta a cuore: parla di sè, di loro, di ciò che li aspetterà, dell’amore e dell’odio che troveranno. Questa domenica ne sentiamo la prima parte; domenica prossima sentirem ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 10-05-2009)
Dimorare, portare frutti
Gesù vuole fortemente svelare il vero volto del Padre, non fonda una religione fatta di misteri, non fa delle cose di Dio un privilegio per pochi istruiti: parla di pesce ai pescatori, di pecore ai pastori, di vite ai vignaioli. Parole semplici, chiare, illuminanti, esempi presi dalle vicende quotidiane per spiegare l’assoluto di Dio. I poveri capiscono ...
(continua)

 
    padre Mimmo Castiglione       (Omelia del 10-05-2009)
Prodotto interno lordo!
Bisogna portare frutto ed essere operosi! Sempre più attivi, producendo tanto senza che sia mai abbastanza. Ma produrre cosa? Prosperità e abbondanza sono la vite d’oro! Ornamento nel tempio di Erode il vecchio (che non è grande!). Richiama letizia in cielo e fecondità in terra, con grappoli grandi quanto è alto un uomo. Ricorda la terra pr ...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 10-05-2009)

COMMENTO ALLE LETTURE a cura di Padre Gianmarco Paris Rimanere e dare frutto La missione che mi è stata affidata mi porta con una certa frequenza a passare in meno di 24 ore dal Mozambico all’Italia e viceversa. Una cosa difficile, più ancora della fatica del viaggio, è il brusco passaggio da un mondo che sembra quasi fermo a un altro in cui ti ...
(continua)

 
    Omelie.org (bambini)       (Omelia del 10-05-2009)

Domenica scorsa, proseguendo il nostro cammino di Pasqua, abbiamo visto come l’essere testimoni di Gesù possa comportare parecchie fatiche e molte difficoltà: Pietro e Giovanni, per aver proclamato che Gesù è Risorto e vivo, e per aver guarito un uomo storpio grazie alla forza dello Spirito Santo, si sono ritrovati prima in prigione e poi davanti al tr ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 10-05-2009)
Commento su 1Gv 3,18-20
Dalla Parola del giorno Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità. In questo conosceremo che siamo dalla verità davanti a lui rassicureremo il nostro cuore, qualunque cosa esso ci rimproveri. Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa. Come vivere questa Parola? Farsi seguire a livello psicoterapeutico ...
(continua)

 
    don Remigio Menegatti       (Omelia del 10-05-2009)
A te la mia lode, Signore, nella grande assemblea
PREGHIERA DI COLLETTA O Dio, che ci hai inseriti in Cristo come tralci nella vera vite, donaci il tuo Spirito, perché amandoci gli uni agli altri di sincero amore, diventiamo primizie di umanità nuova e portiamo frutti di santità e di pace. Per il nostro Signore... Ci ha inseriti in Cristo come tralci nella vera vite (Saulo) raccontò loro come, dura ...
(continua)

 
    Agenzia SIR       (Omelia del 10-05-2009)

Dinanzi alle esigenze e alle prospettive di questo Vangelo (portare frutti abbondanti... essere gettati via e bruciati come tralci secchi) ci può essere la tentazione di prendere le distanze e pensare che questa chiamata è solo per alcuni, i discepoli di Gesù o i santi. Ma il Vangelo è per tutti una storia scritta e da scrivere. Certo, Dio ha delle aspet ...
(continua)

 
    don Marco Pratesi       (Omelia del 10-05-2009)
Una comunità, un discepolo
La lettura racconta i primi passi del cammino di Paolo dopo il battesimo, e l'ambiente nel quale egli li muove, la chiesa. La comunità cristiana è infatti sin dal primo momento del suo ingresso a Damasco la culla nella quale cresce il nuovo nato alla fede. La prima chiesa viene presentata come una comunità che vive un forte senso della presenza di Dio: t ...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 10-05-2009)
"Per me il vivere è Cristo" come per il tralcio lo è la vite.
Come si legge in isolati riferimenti del libro degli Atti degli Apostoli, Saulo (chiamato poi Paolo), soprattutto perché animato dallo zelo per la legge giudaica che gli aveva infuso l’eccellente maestro Gamaliele, era stato fra i più gradi persecutori della Chiesa nascente, avendo approvato l’uccisione di Stefano e avendo organizzato la cattura e la p ...
(continua)

 
    Suor Giuseppina Pisano o.p.       (Omelia del 10-05-2009)

"Rimanete in me, e io in voi..."; sono le parole con le quali il Signore Gesù ci chiama alla comunione con lui, una comunione di vita, la cui profondità ci sfugge, per la grandezza del Mistero nel quale veniamo introdotti, il Mistero stesso di Dio, che, in sé, include ogni uomo che crede nel Figlio Redentore. Ed ecco che la Chiesa, nella celebrazione euc ...
(continua)

 
    Il pane della domenica       (Omelia del 10-05-2009)
Come tralci nell’unica vite
Chi rimane in me e io in lui fa molto frutto Capita a volte, e neanche troppo raramente... Capita che ci si trovi a dover esprimere le intuizioni più folgoranti, i sentimenti più intensi, le emozioni più calde e vibranti, e non si trovino le parole giuste, o quelle trovate non riescano a dar fondo alla chiarezza della mente e al tesoro del cuore. È ca ...
(continua)

 
    CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)       (Omelia del 10-05-2009)

Per la seconda domenica consecutiva le letture ci invitano a fare dei fatti concreti e a non perderci in parole inutili. Può sembrare strano, stridente se andiamo a rileggere le prime parole del Vangelo di Giovanni: "In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio." Tutto dunque sembra legato alla Parola, alle parole, tante, di tanta ...
(continua)

 
    Monaci Benedettini Silvestrini       (Omelia del 10-05-2009)
Chi rimane in me fa molto frutto...
L'invito di Gesù è pressante; ci riguarda e ci impegna subito. Non possiamo nasconderci, il suo appello diventa impegno serio per la nostra vita. Gesù ha sempre questo scopo: scuoterci profondamente. Ha compiuto molti miracoli, nella sua vita terrena, ha dato aiuto a molte persone, è vero e già questo ci è di aiuto e di conforto. Il suo esempio diventa ...
(continua)

 
    don Daniele Muraro       (Omelia del 14-05-2006)

Il commento segue lo schema predisposto dall'autore per ogni anno liturgico, che potete trovare cliccando qui. "In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli." Così si conclude il Vangelo di stamattina. Nella seconda domenica di Pasqua abbiamo riflettuto sulla pace e nella terza domenica sulla gioia. Domeni ...
(continua)

 
    Monastero Janua Coeli       (Omelia del 14-05-2006)
Rimanete in me
Rimanere... la parola che viene a sconvolgere i nostri ritmi di vita. Sostare. Riflettere. Assaporare. Quanta fretta nel nostro parlare, nel nostro relazionarci, nel nostro operare... quanta fretta! troppa... non esiste nel progetto di Dio questo termine: fretta... Il tempo in cui il Signore vuol farci entrare è quello della pace, della pienezza, del gusta ...
(continua)

 
    LaParrocchia.it       (Omelia del 14-05-2006)
"Rimanete in me e io in voi".
Nel proclamare il vangelo di oggi, ciò che colpisce è l'insistenza con la quale Gesù ci invita a rimanere in lui. Tutto questo per sottolineare la condizione indispensabile, l'importanza vitale dell'unione del discepolo con il suo Maestro per un'esistenza autentica e ricca di frutti. L'evangelista Giovanni ci mette in guardia dal rischio di pensare che es ...
(continua)

 
    padre Antonio Rungi       (Omelia del 14-05-2006)
Gesù la vera vite dalla quale attingere la linfa
La parola di Dio della quinta domenica del tempo di Pasqua ci presenta l'immagine di Gesù vera vite, alla quale rimanere attaccati per non perdere vitalità, consistenza ed esistenza. L'immagine, come quella del pastore, tratta dalla vita del popolo di Israele, era familiare e quindi comprensibile alle persone che ascoltavano Gesù ed in particolare proprio ...
(continua)

 
    Omelie.org (bambini)       (Omelia del 14-05-2006)
Senza di me non potete fare nulla
C'era una volta un bambino, di nome Sherlock, che voleva diventare un grande investigatore, capace di risolvere tutti i più grandi misteri. Appassionato di gialli, polizieschi, avventura... era diventato talmente bravo che se giocava ad una caccia al tesoro era sempre lui a capire per primo il luogo verso cui conducevano gli indizi. Se vedeva un film, dopo ...
(continua)

 
    don Bruno Maggioni       (Omelia del 14-05-2006)
La vite, 'progetto' per l’uomo
Io sono la vera vite: un'affermazione che va letta alla stregua delle altre analoghe affermazioni di Gesù. «Sono il vero pane», «Io sono la luce». In queste affermazioni c'è una nota polemica: Gesù è la vera vite, il vero pane, la vera luce. Tutte queste affermazioni indicano che Gesù, e non altri, è in grado di offrirci quella vita che andiamo cer ...
(continua)

 
    don Mario Campisi       (Omelia del 14-05-2006)
Ritornare alle radici. L'albero come figura del credere
Il nostro rapporto con Cristo è il tema di fondo di questa domenica. Gesù ama identificarsi in qualche immagine che "renda l'idea", vuol farsi capire da tutti, perciò traduce in paragono la realtà trascendente del divino, la sua incommensurabile ricchezza, la gratuità del rapporto con l'uomo. "Sono il pastore", ha proclamato domenica scorsa; "Sono l ...
(continua)

 
    mons. Antonio Riboldi       (Omelia del 14-05-2006)
Io la vite, voi i tralci
C'è qualcosa che colpisce ciascuno di noi: ossia il grande bisogno di amore, e l'incapacità di sapere entrare nella vera natura dell'amore. E' sempre vero il proverbio: "Posso vivere senza sapere perché vivo, ma non posso vivere senza sapere per chi vivo". E' inutile che lo nascondiamo: l'amore è il vero senso, il gusto, la ragione della vita. E non pu ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 14-05-2006)
Viti, tralci e potature
Gesù è il pastore bello che ci conduce ai pascoli erbosi, gli stiamo davvero a cuore, non come i pastori a pagamento che appena vedono il pericolo scappano a gambe levate. Dio non mi ama per un tornaconto, mi ama gratis e di questo amore gratis i poveri preti devono essere trasparenza (!). Gesù è l'unico pastore in gamba, buono, capace: morirà in croce ...
(continua)

 
    Comunità Missionaria Villaregia (giovani)       (Omelia del 14-05-2006)
Rimanere, potare, crescere
"Io sono la vite, voi i tralci". I destinatari della rivelazione di Gesù, sono oggi, non le folle, non i capi del popolo, ma i discepoli, quanti hanno cioè deciso di seguirlo, dunque, continua a leggere se hai deciso farlo. Meditare queste parole di Gesù sulla vite e i tralci, significa cogliere il rapporto che ci lega a lui nella sua dimensione più prof ...
(continua)

 
    don Roberto Rossi       (Omelia del 14-05-2006)
Io sono la vite, voi i tralci. Senza di me non potete fare nulla
C'è un'immagine estremamente espressiva: la vite e o tralci. Il tralcio è fatto per portare frutto. Se non porta frutto viene tagliato e si secca. Il tralcio che porta frutto viene potato perché porti più frutto, frutto abbondante. La stessa cosa è per noi: solo uniti a Cristo siamo vivi, portiamo frutto. E questo nella misura in cui accettiamo la pota ...
(continua)

 
    padre Romeo Ballan       (Omelia del 14-05-2006)
Come tralci potati e fecondi per la Missione
Riflessioni Le poche ore che vanno dall'Ultima Cena all'avvio della passione di Gesù sono per l'evangelista Giovanni un tempo denso, vissuto nel Cenacolo, nel quale egli colloca molti temi cari alla sua teologia e alla sua esperienza spirituale. In questo contesto di addio, così carico di significato e di emozioni, si inserisce il passaggio odierno del Va ...
(continua)

 
    Omelie.org - autori vari       (Omelia del 14-05-2006)
Commento Giovanni 15,1-8
* Quest'oggi chiederei a tutti di fare un piccolo sforzo di memoria e di andare, per un attimo, a scavare tra i ricordi per richiamare - alla vostra mente e al vostro cuore - i sentimenti e le emozioni che avete provato il vostro primo giorno di scuola o di lavoro, o quando avete cambiato casa e per la prima volta siete entrati in un nuovo condominio... prov ...
(continua)

 
    Agenzia SIR       (Omelia del 14-05-2006)

L'identificazione di Gesù con i sui discepoli è frequente nel Vangelo. A volte si traduce in immagini molto efficaci che hanno il pregio di fissare nella mente concetti difficili, che vanno al di là della nostra esperienza quotidiana, pur partendo da quella. Nel brano del Vangelo di questa V domenica di Pasqua, Gesù si paragona a una vite, di cui i su ...
(continua)

 
    CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)       (Omelia del 14-05-2006)

Io sono la vera vite e il padre mio è il vignaiolo... Gesù ci da una risposta sulla presenza del mistero divino. Noi radicati sulla terra, con i nostri tralci ben ancorati sulla vite, abbiamo il compito di portare un dono importante. Quel frutto che trasformato in vino, è sempre stato nella storia dell'uomo segno di aggregazione, di comunità, di famig ...
(continua)

 
    mons. Ilvo Corniglia       (Omelia del 14-05-2006)
Commento Giovanni 15,1-8
L'autore degli Atti nel brano odierno (I lettura: At. 9,26-31) descrive una tappa importante nel cammino della Chiesa, nata dalla Pasqua di Gesù. La comunità cristiana si è arricchita di un membro eccezionale: Paolo, che il Cristo risorto ha incontrato personalmente e ha trasformato in Apostolo. A questo punto Luca offre un breve sommario sulla vita della ...
(continua)

 
    don Remigio Menegatti       (Omelia del 14-05-2006)
A te la mia lode, Signore, nell'assemblea dei fratelli (247)
Per comprendere la Parola di Dio alcune sottolineature La prima lettura (At 9,26-31) nella parte finale sottolinea il momento felice che vive la comunità cristiana dopo che Paolo si è inserito nel gruppo dei discepoli di Gesù. Un inserimento non facile, ma favorito da Barnaba; un ingresso che aiuta la comunità ad aprirsi agli Ebrei di cultura greca, anc ...
(continua)

 
    don Marco Pratesi       (Omelia del 14-05-2006)
La vite e i tralci
Il vangelo ci presenta Gesù come "vera vite". Vera in rapporto a Israele, che non ha potuto portare quei frutti che Dio si aspettava. Gesù invece ha fruttificato appieno. Notiamo che qui non si parla affatto di una cura del Padre-vignaiolo nei confronti della vite. La vite come tale, infatti, non ha alcun bisogno di cura in quanto è perfetta. La cura del ...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 14-05-2006)
Vincolati perchè convertiti
Nello specifico del passo di cui alla Prima Lettura, gli Atti degli Apostoli ci mostrano un Paolo marcato stretto e reso oggetto di sguardi indiscreti e sospettosi da parte dei discepoli cristiani, così come avviene alle persone famose per un passato poco piacevole e che non godono di ottima nomea nella società: fino ad allora egli si era infatti guadagnat ...
(continua)

 
    Suor Giuseppina Pisano o.p.       (Omelia del 14-05-2006)
Commento a Gv 15,1-8
" In quel tempo Gesù disse....", ed oggi, dice a noi, in questo tempo di Pasqua, che la nostra vita, per essere realmente feconda, deve essere intimamente legata alla sua, a Lui che è morto e risorto per noi, perché, anche noi, passiamo dalla sterilità della morte, alla vita che non ha fine, come non ha fine la vita stessa di Dio. "Rimanete in me e lo i ...
(continua)

 
    don Luciano Sanvito       (Omelia del 14-05-2006)
Da mondani a mondati
L'immagine della vite e i tralci è profondissimamente dinamica: - nel positivo (scorrere della linfa', unità sempre più salda, purificazione e purgazione) - nel negativo (recisione, infruttuosità, morizione, isolamento). Al nostro istintivo e automatico (per noi ormai naturale) cammino di mondanizzazione sempre più vasto e profondo, il Vangelo cont ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 18-05-2003)

Dalla Parola del giorno Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vita, così anche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla." Come vivere questa Parola? Questa della vite e dei tralci è un'imma ...
(continua)

 
    mons. Vincenzo Paglia       (Omelia del 18-05-2003)
Commento Giovanni 15,1-8
E' la quinta domenica "di" Pasqua; ossia la quinta volta che torna lo stesso ed unico giorno di Pasqua. Ed è così per tutte le domeniche. Esse tornano fedelmente, quasi segno della fedeltà di Dio; tornano anche se tante volte siamo noi ad essere assenti; tornano perché possiamo restare nel giorno di Pasqua e incontrare Gesù risorto. Per questo gli anti ...
(continua)

 
    don Nazareno Galullo (giovani)       (Omelia del 18-05-2003)
La gloria? Che vuol dire oggi?
Il linguaggio antico vedeva la "gloria" come qualcosa di importante: si glorificava qualcuno importante, che ne so, un Re, una Regina, un Dio... Oggi, non so quanti di voi sanno che cosa voglia dire "glorificare". Io stesso me lo chiedo, soprattutto perché spesso sento dire che "Dio va glorificato". Credo che questo, riferito a Dio, voglia dire che Dio ...
(continua)

 
    padre Ermes Ronchi       (Omelia del 18-05-2003)
La vite, cioè la nuova morale della fecondità
La bibbia è un libro pieno di viti. Perché è pieno di uomini di cui Dio si prende cura, e dai quali riceve un vino di gioia. Per ogni contadino la vigna è il preferito tra i campi. Io sono piantagione preferita di Dio. Ma mentre nell'Antico Testamento Dio era il padrone della vigna, custode buono e operoso, ma altra cosa rispetto alle viti, ora Gesù aff ...
(continua)

 
    don Fulvio Bertellini       (Omelia del 18-05-2003)
Occhio alle spie
Connessione in corso Sul mio computer scorrono i titoli dei giornali di tutto il mondo. Basta un clic ed ecco davanti a me la strage in Cecenia, la strage in Arabia, le dive patinate del Festival di Cannes, il gol di Schevchenko e, volendo, anche la ricetta da cucinare per pranzo. Volendo è possibile vedere come la pensano in Inghilterra, in America, in ...
(continua)

 
    mons. Antonio Riboldi       (Omelia del 18-05-2003)
Le radici della vita
Se c'è un aspetto della vita che ci colpisce sempre di più è quello della diffusa solitudine di cui soffrono troppi. Si è vicini, tanto vicini, che a volte si ha come l'impressione di urtarci, più che stare insieme. Viviamo come se fossimo delle isole. E nello stesso tempo vorremmo quasi immergerci in un mare, che si chiama amare ed essere amati. Perch ...
(continua)

 
    LaParrocchia.it       (Omelia del 18-05-2003)
Tralci uniti alla Vite
È una lezione veramente preziosa, quella che possiamo ricavare dalla lettura e dalla meditazione della parabola della vite. - Il tralcio innestato nel tronco. Tagliato dalla vite si secca, ed è buono solo per essere gettato nel fuoco. Così pure il cristiano: non può vivere la sua fede e produrne i frutti se non restando unito a Cristo. Essere unito a ...
(continua)

 
    don Elio Dotto       (Omelia del 18-05-2003)
La promessa della casa
Penso che tutti, in un modo o nell'altro, amiamo la nostra casa. Certo, alle volte la sentiamo anche piccola e stretta: e tuttavia sperimentiamo tutti, ogni tanto, la gioia di poterci ritirare in casa, nella nostra camera, chiudendo fuori, almeno per un momento, le tante occupazioni e preoccupazioni che la vita ci presenta. La casa è per noi preziosa: perc ...
(continua)

 
    a cura dei Carmelitani       (Omelia del 18-05-2003)
Gv 15, 1-8: La parabola della Vigna
1. Orazione iniziale Signore, Tu sei! E questo ci basta, per vivere, per continuare a sperare ogni giorno, per camminare in questo mondo, per non scegliere la via sbagliata della chiusura e della solitudine. Sì, Tu sei per sempre e da sempre; sei e rimani, o Gesù! E questo tuo essere è dono continuo anche per noi, è frutto sempre maturo, perché ce ne ...
(continua)

 
    Totustuus       (Omelia del 18-05-2003)
Commento Giovanni 15,1-8
NESSO TRA LE LETTURE Questa quinta domenica di pasqua vuole sottolineare la nostra unione con Cristo Gesù, morto e risorto per noi, e la necessità di produrre frutti nelle opere buone. La prima lettura ci mostra Paolo che narra la sua conversione agli apostoli, e le sue predicazioni a Damasco. L'esperienza di Cristo lo portava a fare una nuova lettur ...
(continua)

 
    Paolo Curtaz       (Omelia del 18-05-2003)
Uniti come il tralcio alla vite
Gesù usando l'immagine del tralcio e della vite giunge oggi ad una conclusione sorprendente: senza di me non potete fare nulla. Così come domenica scorsa Gesù si è detto "buon pastore", oggi ci ricorda che la linfa della gioia passa attraverso l'innesto alla sua persona. Ma è davvero Gesù il nostro pastore? E' lui che ispira i nostri pensieri, le no ...
(continua)

 
    don Roberto Rossi       (Omelia del 18-05-2003)
Io sono la vite, voi i tralci
Meditare queste parole di Gesù sulla vite e i tralci, significa cogliere il rapporto che ci lega a lui nella sua dimensione più profonda: siamo vivi solo se uniti a lui, e solo così possiamo portare qualche frutto. "Senza di me non potete fare nulla", dice Gesù. E la stessa verità che san Paolo inculca con l'immagine del corpo e delle membra: Cristo ...
(continua)

 
    padre Gian Franco Scarpitta       (Omelia del 18-05-2003)
Conversione e gioia nel battesimo...
E' mia convinzione che per riflettere adeguatamente sulla liturgia odierna si debba partire non già dalla pagina del vangelo di Giovanni, bensì dalla Prima Lettura, tratta dagli Atti degli Apostoli, che rende manifesta l'esultanza di chi, non appena convertito alla fede, da persecutore della Chiesa diviene immediatamente apostolo e difensore di essa. Si t ...
(continua)

 
    don Romeo Maggioni       (Omelia del 18-05-2003)
Io sono la vite e i tralci
Per due domeniche, oggi e la prossima, la Chiesa ci propone di meditare il cuore del testamento di Gesù, detto nel Cenacolo, la vigilia della sua passione (Gv capitoli 13-17). Tre sono i protagonisti in gioco: il Padre, Gesù e noi, e gli intimi legami che di tutti fanno una cosa sola: "Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa ...
(continua)

 
    padre Lino Pedron       (Omelia del 18-05-2003)
Commento su Giovanni 15, 1-8
In questo brano Gesù scongiura i suoi amici di rimanere in lui, nel suo amore, per portare molto frutto e per godere la gioia in pienezza. L'espressione dominante di questo testo è "rimanere in", che ricorre sette volte. Gesù si presenta come la vite della verità: in questo modo afferma di essere il Cristo, il profeta definitivo atteso dagli ebrei e l ...
(continua)

 
    Casa di Preghiera San Biagio FMA       (Omelia del 21-05-2000)

Dalla Parola del giorno Questo è il suo comandamento che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri (...). Chi osserva i suoi comandamenti rimane in Dio e Dio in lui. Come vivere questa Parola? Nella sua prima lettera Giovanni focalizza il tema-fulcro del suo Vangelo. Ecco, Dio vuole che ci fidiamo pienamente di Lui, p ...
(continua)

 
    padre Paul Devreux       (Omelia del 21-05-2000)
Gv 15, 1-8
Il vangelo d'oggi s'inserisce nel contesto dell'ultima cena. E' un invito a vivere la comunione con Dio e con suo figlio. Gesù usa il simbolo della vigna. La vite è una pianta molto dipendente. Se non è coltivata non produce frutto ed è presto soffocata da altre piante. E' fondamentale che viva in simbiosi con il vignaiolo. Così anche il tralcio ha b ...
(continua)

 
    mons. Antonio Riboldi       (Omelia del 21-05-2000)
Non solo a parole, ma con i fatti
La grandezza di un uomo tante volte si misura dalla profondità con cui sa tessere i rapporti con chi gli è vicino o incontra sulla sua strada. Rapporti che non solo diventano poi sicura condivisione in tutto, ma costituiscono salde fondamenta su cui può stare tranquilla la fiducia. Ed è essenziale questo modo di stare insieme o vicini: oltre che vero don ...
(continua)

 
    mons. Antonio Riboldi       (Omelia del 27-04-1997)
Scrivo a Laura
Cara Laura, Tu non puoi sapere, o forse lo saprai da dove ora ti trovi, quanto di te hanno parlato i giornali il giorno in cui, a soli 13 anni, hai voluto porre fine alla tua vita tra di noi, buttandoti da 7° piano della tua casa. Tua madre ha cercato invano di impedire il tuo gesto ed è rimasta forse a braccia aperte come ad esprimere l'infinito dolore ...
(continua)