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LITURGIA

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(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  XIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

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Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde
AO130 ;

Non si sa quale esigenza irrita di più ascoltando questo Vangelo: se l’abbandono totale dei legami familiari o il grado di amore chiesto dal Signore. Le parole di Gesù ci provocano fino allo scandalo. Il Signore non ci appare sotto un’altra luce agli occhi della nostra anima? Noi sappiamo che egli è comprensivo, sensibile e dolce. E soprattutto, speriamo che egli alleggerirà il fardello della nostra vita. Sorpresi, persino spaventati, indietreggiamo interiormente, e cerchiamo - sentendoci più minacciati che conquistati da questo Vangelo - di difenderci con la fuga.
Certo, il nostro cammino di fede ci ha fatto scoprire il Signore come il buon Pastore, che “ad acque tranquille ci conduce” (Sal 24,2). Come un Padre, la cui “grazia è nel cielo e la cui fedeltà fino alle nubi” (Sal 37,6). Soltanto una cecità spirituale ci impedirebbe di vedere il minimo segno dell’amore di Dio nella nostra vita: nella sicurezza familiare, nella salute del corpo e dell’anima, nella consolazione interiore di fronte ai colpi del destino e negli inattesi avvenimenti felici di ogni giorno. È per questo che cerchiamo la presenza del Signore e ci mettiamo al suo seguito.
Ma egli ci fa resistenza quando vogliamo mescolare i nostri interessi personali con la nostra relazione di amicizia. Quando separiamo i doni ricevuti da Colui che ce li dona, per costruire un piccolo mondo egoista alle sue spalle. Noi siamo allora vittime di una illusione, poiché la salvezza e il pieno compimento si trovano soltanto in lui. Perciò egli si erge contro l’egoismo tinto di religiosità, e vuole difenderci dagli inganni e dagli errori. Le sue esigenze, così irritanti, mirano al nostro sommo bene: egli vorrebbe rimanere il fondamento del nostro essere e delle nostre aspirazioni. Colui la cui vita è interamente centrata in Cristo manifesta anche la presenza di Cristo in mezzo ai suoi fratelli. E ciò che vale per il Signore vale anche per l’inviato: accogliere il forestiero, dissetare colui che ha sete, il rispetto dell’apostolo verso il messaggero. Costui ha una famiglia tra i fratelli e le sorelle in Cristo (cf. Mt 12,50).

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Antifona d'ingresso
Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia. (Sal 46,2)


Colletta
O Dio, che ci hai reso figli della luce
con il tuo Spirito di adozione,
fa' che non ricadiamo nelle tenebre dell'errore,
ma restiamo sempre luminosi
nello splendore della verità.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

Oppure (Anno A):
O Padre, infondi in noi la sapienza
e la forza del tuo Spirito,
perché, seguendo Cristo sulla via della croce,
siamo pronti a donare la nostra vita
per manifestare al mondo la tua presenza d'amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

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Prima lettura

2Re 4,8-11.14-16
Costui è un uomo di Dio, un santo, si fermi da noi.

Dal secondo libro dei Re

Un giorno Eliseo passava per Sunem, ove c’era un’illustre donna, che lo trattenne a mangiare. In seguito, tutte le volte che passava, si fermava a mangiare da lei.
Ella disse al marito: «Io so che è un uomo di Dio, un santo, colui che passa sempre da noi. Facciamo una piccola stanza superiore, in muratura, mettiamoci un letto, un tavolo, una sedia e un candeliere; così, venendo da noi, vi si potrà ritirare».
Un giorno che passò di lì, si ritirò nella stanza superiore e si coricò. Eliseo [disse a Giezi, suo servo]: «Che cosa si può fare per lei?». Giezi disse: «Purtroppo lei non ha un figlio e suo marito è vecchio». Eliseo disse: «Chiamala!». La chiamò; ella si fermò sulla porta. Allora disse: «L’anno prossimo, in questa stessa stagione, tu stringerai un figlio fra le tue braccia».

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 88

Canterò per sempre l’amore del Signore.

Canterò in eterno l’amore del Signore,
di generazione in generazione
farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà,
perché ho detto: «È un amore edificato per sempre;
nel cielo rendi stabile la tua fedeltà».

Beato il popolo che ti sa acclamare:
camminerà, Signore, alla luce del tuo volto;
esulta tutto il giorno nel tuo nome,
si esalta nella tua giustizia.

Perché tu sei lo splendore della sua forza
e con il tuo favore innalzi la nostra fronte.
Perché del Signore è il nostro scudo,
il nostro re, del Santo d’Israele.

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Seconda lettura

Rm 6,3-4.8-11
Per mezzo del battesimo siamo stati sepolti con lui: camminiamo in una vita nuova.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte?
Per mezzo del battesimo dunque siamo stati sepolti insieme a lui nella morte affinché, come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova.
Ma se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui, sapendo che Cristo, risorto dai morti, non muore più; la morte non ha più potere su di lui. Infatti egli morì, e morì per il peccato una volta per tutte; ora invece vive, e vive per Dio. Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Cf 1 Pt 2, 9)
Alleluia, alleluia.
Voi siete stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa;
proclamate le opere ammirevoli di colui
che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua luce meravigliosa.
Alleluia.

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Vangelo

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Mt 10,37-42
Chi non prende la croce non è degno di me. Chi accoglie voi, accoglie me.


+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli:
«Chi ama padre o madre più di me non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me.
Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà.
Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato.
Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto.
Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
(Dall'Orazionale CEI 2020)
Invochiamo Dio nostro Padre, perché i frutti della vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte si estendano all’umanità intera.
Preghiamo insieme e diciamo: Per la gloria del tuo nome, ascoltaci, Signore.

1. Per la santa Chiesa, partecipe della missione profetica di Cristo: animata dallo Spirito Santo, indichi con franchezza le vie della verità e dell’amore. Preghiamo.
2. Per i vescovi, i presbiteri e i diaconi: ravvivando la grazia dell’Ordinazione, siano gioiosi annunciatori della parola di vita. Preghiamo.
3. Per i governanti: con integrità e saggezza operino scelte a favore dell’autentico bene comune, della giustizia e della pace. Preghiamo.
4. Per coloro che sono provati dalla malattia e da qualsiasi genere di tribolazione: trovino consolazione nelle amorevoli premure dei fratelli. Preghiamo.
5. Per noi tutti: docili allo Spirito possiamo crescere nella conoscenza del mistero di Cristo, mite e umile di cuore, ed esprimerla nella carità. Preghiamo.

Signore, che hai promesso beni invisibili a coloro che accolgono la tua parola, illumina i nostri cuori perché sappiamo conoscere e realizzare ciò che ti è gradito. Per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
O Dio, che per mezzo dei segni sacramentali
compi l'opera della redenzione,
fa' che il nostro servizio sacerdotale
sia degno del sacrificio che celebriamo.
Per Cristo nostro Signore.


Antifona alla comunione
Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome. (Sal 102,1)

Oppure:
«Padre, prego perché tutti siano una cosa sola,
perché il mondo creda che tu mi hai mandato»,
dice il Signore. (Gv 17,20-21)

Oppure (Anno A):
«Chi avrà perduto la propria vita per causa mia,
la troverà in eterno», dice il Signore. (Mt 10,39)


Preghiera dopo la comunione
Il santo sacrificio che abbiamo offerto e ricevuto, o Signore,
sia per noi principio di vita nuova,
perché, uniti a te nell'amore,
portiamo frutti che rimangano per sempre.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)     (Omelia del 28-06-2020)
Commento su 2Re 4,8-11.14-16a; Sal 88; Rm 6,3-4.8-11; Mt 10,37-42
La liturgia di questa domenica ci propone una serie di inviti alla fede, speranza e carità vissuti nel nome del Signore e testimoniati con una coerente condotta di vita. Nella prima lettura troviamo un simpatico fatto che vede il profeta Eliseo, riconosciuto come uomo di Dio dalla donna benestante ...
(continua)
don Claudio Doglio     (Omelia del 28-06-2020)
Video commento a Mt 10,37-42
...
(continua)
don Giovanni Berti     (Omelia del 28-06-2020)
Amore Esagerato
Clicca qui per la vignetta della settimana. Gesù stavolta sembra davvero esagerare! Quello che dice ai suoi discepoli è al limite dell'inaccettabile umanamente e forse anche religiosamente. Come può chiedere di amare Lui più degli affetti più cari e persino della propria vita? Essere discepoli ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 28-06-2020)
Video commento a Mt 10,37-42
...
(continua)
don Roberto Rossi     (Omelia del 28-06-2020)
Un bicchiere d'acqua fresca
...
(continua)
Bella prof! - don Gianmario Pagano     (Omelia del 28-06-2020)
L'incredibile "slogan" del Vangelo
...
(continua)
padre Fernando Armellini     (Omelia del 28-06-2020)
Videocommento su Mt 10,37-42
...
(continua)
don Lucio D'Abbraccio     (Omelia del 28-06-2020)
Impariamo ad amare
Con il brano del Vangelo di oggi si conclude il cosiddetto «discorso missionario» indirizzato da Gesù ai Dodici, un discorso che riguarda da vicino tutti i cristiani, chiamati ad annunciare con la loro vita e le loro parole che in Cristo «il regno dei cieli è vicino» (cf Mt 10,7). Per portare Ges ...
(continua)
don Alberto Brignoli     (Omelia del 28-06-2020)
Accogliere fa sempre bene!
Leggendo la Liturgia della Parola di oggi, mi è venuto da fare un pensiero che credo sia frullato nella mente di molte persone, in questo periodo estivo: ancor meglio, nelle settimane precedenti, quando si era in attesa di capire come o cosa avremmo potuto fare per ridare a questa estate così partic ...
(continua)
don Marco Scandelli     (Omelia del 28-06-2020)
#2minutiDiVangelo - Domenica 28/06 - Radicali nel seguirlo, ma mai fanatici!
Commento al Vangelo di Domenica 28 Giugno 2020 - XIII domenica del Tempo Ordinario - a cura di don Marco Scandelli #2minutiDiVangelo Mt 10,37-42 Ogni uomo è chiamato a diventare Apostolo. Ma "chi" lo è davvero? Chi segue Gesù con radicalità ma non mai con fanatismo. Preferenza, Comunione, S ...
(continua)
Luca Rubin     (Omelia del 28-06-2020)
Hai un bicchiere d'acqua fresca?
Chi ama padre o madre più di me non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me non è degno di me  Hai presente quando ti appresti a fare un lungo viaggio e prepari la valigia? Cosa ci metti dentro? Tutto ciò che ti serve, per vestirti, per lavarti, per ...
(continua)
don Mario Simula     (Omelia del 28-06-2020)
Un amore assurdo
La Parola di Dio, oggi Pasqua della settimana, si presenta come un dono umile, quasi dimesso. Sembra che non voglia sconvolgere la nostra vita. Eppure, se la osserviamo attentamente, troviamo nel suo annuncio un tesoro inestimabile per la nostra vita interiore e comunitaria. Gesù, se facciamo atte ...
(continua)
don Domenico Bruno     (Omelia del 28-06-2020)
Il Signore viene per sollevarci
Domenica Facile prendersela con Dio quando le cose vanno male. Difficile ringraziarlo quando le cose vanno bene. Impossibile restare sotto la croce aspettando che lui intervenga. Eppure la prima lettura ci dice proprio questo: Dio è Dio della vita e, anche se tardi, ci darà il motivo per gioir ...
(continua)
Omelie.org - autori vari     (Omelia del 28-06-2020)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura delle Clarisse di Città della Pieve In questa tredicesima domenica del tempo ordinario la liturgia della Parola ci esorta a correre il rischio dell'ospitalità. Rischio, sì, perché secondo la logica dell'uomo vecchio, non ancora morto al peccato (cf. Rm 6,3- ...
(continua)
Omelie.org (bambini)     (Omelia del 28-06-2020)

Il Vangelo di questa domenica, a prima vista, inizia in modo un po' strano... Vorrei chiedere a voi, infatti, se volete più bene al papà e alla mamma oppure a Gesù. Non abbiate paura di dire quello che sentite nel cuore, perché penso che tutti i bambini la pensino allo stesso modo... io credo che ...
(continua)
don Fabio Rosini     (Omelia del 28-06-2020)
Commento al Vangelo del 28 giugno
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(continua)
don Luca Garbinetto     (Omelia del 28-06-2020)
Mi ami tu più di chiunque altro?
"Chi ama padre e madre,...figlio e figlia più di me, non è degno di me" (v. 37). Pare un esordio disastroso, quello di Gesù, se volesse guadagnarsi la simpatia dei suoi ascoltatori. In realtà, non si tratta di esordio: nei versetti precedenti egli stesso aveva annunciato di essere venuto a portare d ...
(continua)
Missionari della Via     (Omelia del 28-06-2020)
Per amare di più
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(continua)
Missionari della Via     (Omelia del 28-06-2020)

Prosegue il discorso missionario ed ecco parole forti e radicali del Signore, che chiede un amore totale e prioritario. Il Signore chiede di amarlo più di tutti e al di sopra di tutti. Si potrebbe storcere il naso, o pensare che Gesù esageri. Non esagera, perché è Dio! Dio chiede che gli sia dato ne ...
(continua)
don Domenico Luciani     (Omelia del 28-06-2020)
Lectio Divina - Amare come ama Dio
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(continua)
Agenzia SIR     (Omelia del 28-06-2020)
Commento su Matteo 10,37-42
"Chi ama padre o madre più di me non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me non è degno di me". Quante volte davanti a queste parole di Gesù ci siamo trovati a disagio, parole forti che sembrano addirittura poco probabili all'interno dell'economia evangelica, eppure sono parole proferite d ...
(continua)
fr. Massimo Rossi     (Omelia del 28-06-2020)
Commento su Matteo 10,37-42
Si parla ancora di croce, questa volta la nostra, da prendere, da portare, per quanto non si sa... Nessuno se la va a cercare... Del resto, non abbiamo bisogno di andare a cercarcela: ciascuno ne ha almeno una, se non due o tre. E poi c'è quella comune...ormai superfluo ricordarla... La pagina tra ...
(continua)
don Roberto Seregni     (Omelia del 28-06-2020)
Amore totale
La nebbia collosa di Lima è ritornata ad inzuppare di umidità il cielo di Carabayllo. Ufficialmente è iniziato l'inverno e fino a novembre tutto sarà avvolto da questo manto opaco e grigio. La gente continua ad avere paura, per strada tutti passano veloci, quasi non ci si saluta piú. Sembra che il ...
(continua)
Wilma Chasseur     (Omelia del 28-06-2020)
Quale rinuncia?
Questo Vangelo parla della rinuncia, ma c'è una cosa a cui il Signore non ci chiede mai di rinunciare e alla quale noi rinunceremmo ben volentieri, volete sapere quale è? Ebbene è la croce. Ma la rinuncia è indispensabile per conseguire qualsiasi tipo di risultato. Oggi il concetto di rinuncia per ...
(continua)
don Gaetano Luca (Amore)     (Omelia del 28-06-2020)
Commento su Matteo 10,37-42
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(continua)
padre Ermes Ronchi     (Omelia del 28-06-2020)
Chi dona con il cuore rende ricca la sua vita
Chi ama padre o madre, figlio o figlia più di me, non è degno di me. Una pretesa che sembra disumana, a cozzare con la bellezza e la forza degli affetti, che sono la prima felicità di questa vita, la cosa più vicina all'assoluto, quaggiù tra noi. Gesù non illude mai, vuole risposte meditate, mature ...
(continua)
diac. Vito Calella     (Omelia del 28-06-2020)
Da custoditi dal Padre a praticanti dell'ospitalità
Un percorso ad ostacoli per vivere apertamente la nostra fede. Il vangelo di Matteo fu scritto per le comunità cristiane della Palestina nel tempo in cui i rabbini farisei, dopo la distruzione del tempio di Gerusalemme, avvenuta nell'anno 70 d.C., decretarono la rottura definitiva con quella che lo ...
(continua)
don Giampaolo Centofanti     (Omelia del 28-06-2020)

Abramo pensò che Dio gli chiedesse di sacrificare il figlio tanto desiderato, Isacco, per mettere Lui al primo posto. Ma proprio cercando di seguire Dio fedelmente Abramo pote' intuire che il Signore conducendolo verso il porre Lui al primo posto lo aiutava ad amare anche Isacco nel modo più bello, ...
(continua)
padre Paul Devreux     (Omelia del 28-06-2020)
Commento su Matteo 10,37-42
Gesù disse ai suoi apostoli: «Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me". Sappiamo che tutto l'insegnamento di Gesù è un invito ad amare. Perché quest'invito ad amare Lui più di tutti? Sembra un'affermazione del Dio geloso dell'Antico T ...
(continua)
mons. Erio Castellucci diocesi di Modena-Nonantola     (Omelia del 28-06-2020)
A proposito di vita...
...
(continua)
padre Antonio Rungi     (Omelia del 28-06-2020)
L'amore totale ed esclusivo verso Dio
La parola di Dio di questa XIII domenica del tempo ordinario ci pone di fronte a delle scelte radicali riguardanti la nostra vita e il nostro agire quotidiano. Bisogna avere il coraggio di farle queste scelte, come l'hanno fatto gli apostoli e i discepoli di Gesù, come l'hanno fatto soprattutto i m ...
(continua)
Paolo De Martino     (Omelia del 28-06-2020)
Il Vangelo in un bicchiere d'acqua fresca
Dobbiamo armarci di pazienza per capire uno dei Vangeli più impegnativi e liberanti. Ciò che Gesù chiede è sconcertante: amarlo almeno come si ama una moglie, un figlio, un padre. In un altro spinosissimo punto del Vangelo Gesù dirà: amare Dio di più (che in ebraico, lingua contorta, si dice: "Am ...
(continua)
don Alfonso Giorgio Liguori     (Omelia del 28-06-2020)
Chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato
...
(continua)
don Claudio Luigi Fasulo     (Omelia del 28-06-2020)
Audio commento al Vangelo della Tredicesima domenica del Tempo Ordinario (Anno A - Mt. 10,37-42)
...
(continua)
Diocesi di Vicenza     (Omelia del 28-06-2020)
La Parola - Commento al Vangelo di Matteo (Mt 10,37-42)
...
(continua)
mons. Roberto Brunelli     (Omelia del 28-06-2020)
Il vero amore è premio a se stesso
"Chi ama il padre o la madre più di me, non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me, non è degno di me". Con queste parole di Gesù si apre il vangelo di oggi (Matteo 10,37-42), parole che possono suscitare sorpresa, e magari sconcerto. Ma come: non l'ha forse detto proprio lui, che do ...
(continua)
padre Gian Franco Scarpitta     (Omelia del 28-06-2020)
Le virtù cardinali in un solo atto
Proprio in questi giorni ho provato molta soddisfazione a rendere contenta una signora della mia comunità, che da tanto tempo avrebbe voluto avere regalata una statuetta di San Giuseppe Moscati (Santo medico napoletano), del quale è molto devota. L'aveva cercata invano dappertutto, non riusciva a tr ...
(continua)
don Nicola Salsa     (Omelia del 28-06-2020)
Perdersi per ritrovarsi
...
(continua)
don Giovanni Berti     (Omelia del 02-07-2017)
Amore esigente e liberante
Clicca qui per la vignetta della settimana. Se si ha l'occasione di visitare un monastero di clausura femminile si fa sempre un'esperienza che tocca nel profondo e mette in discussione. Alcuni vedendo da queste donne che rinunciano ad uno stile di vita libero, rinunciano ai legami con il mondo e ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 02-07-2017)
Video commento a Mt 10,37-42
...
(continua)
don Claudio Doglio     (Omelia del 02-07-2017)
Video commento a Mt 10,37-42
...
(continua)
Wilma Chasseur     (Omelia del 02-07-2017)
Vuoi fiorire? Rinuncia!
Siamo di nuovo alle prese con le tremende esigenze della chiamata, e soprattutto con un difficilissimo punto chiave, di cui nessuno vuol più sentir parlare: la rinuncia, anche alla propria vita se occorre :" Chi avrà perduto la propria vita per causa mia la troverà". ? Un solo comandamento La ...
(continua)
Carla Sprinzeles     (Omelia del 02-07-2017)
Commento su 2Re 4,8-11,14-16; Matteo 10,37-42
Oggi vorrei prendere in esame la parola del Vangelo: " prendere la croce " cosa significa? Significa fare la scelta dalla parte di coloro che aspirano alla vita, che trovano nella parola di Gesù il motivo di liberarsi da ogni soggezione interiore e mettersi in cammino verso il regno della vita: per ...
(continua)
Sulla strada - TV2000     (Omelia del 02-07-2017)
Commento su Matteo 10,37-42
...
(continua)
Wilma Chasseur     (Omelia del 02-07-2017)
Audio commento alla liturgia - Mt 10,37-42
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ...
(continua)
Monastero Domenicano Matris Domini     (Omelia del 02-07-2017)
Commento su Mt 10,37-42
Collocazione del brano Continua il discorso con cui Gesù manda i dodici apostoli. Dopo le raccomandazioni di domenica scorsa vi sono tre versetti che la nostra lettura salta, riguardanti le discordie che vi possono essere in famiglia a causa dell'adesione alla fede. Ovviamente queste parole erano r ...
(continua)
don Claudio Doglio     (Omelia del 02-07-2017)
Accogliere un profeta perché è profeta
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ...
(continua)
Omelie.org - autori vari     (Omelia del 02-07-2017)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di Padre Gianmarco Paris Vale sempre per il Vangelo un criterio che vale per ogni testo: si può comprendere il significato di una parte se si ha presente il tutto; diversamente non solo la nostra comprensione è parziale ma a volte addirittura può essere mol ...
(continua)
don Alberto Brignoli     (Omelia del 02-07-2017)
Il bene che fai
Tirando un po' il fiato dalle attività del Cre, in questo primo fine settimana di luglio, ho dato uno sguardo alla Liturgia della Parola di questa domenica, e per far riposare un po' la mente mi sono divertito a navigare in internet, digitando nel motore di ricerca questa frase: "Pensi che sia giust ...
(continua)
don Roberto Farruggio     (Omelia del 02-07-2017)
Commento alle letture con i ragazzi - XIII Domenica del Tempo Ordinario (Anno A)
...
(continua)
don Roberto Farruggio     (Omelia del 02-07-2017)
Commento alle letture - XIII Domenica del Tempo Ordinario (Anno A)
...
(continua)
don Giacomo Falco Brini     (Omelia del 02-07-2017)
Se metti Gesù al suo posto
Continuano le istruzioni di Gesù ai suoi discepoli circa la missione a loro affidata nel mondo. Si rafforza quel "non abbiate paura" udito domenica scorsa. Infatti, se da un lato il Signore chiarisce subito che al suo discepolo non saranno risparmiati disprezzo e persecuzioni, dall'altro, le parole ...
(continua)
don Marco Pozza     (Omelia del 02-07-2017)
Quant'è difficile credere alle apparenti-assurdità di Cristo
Il grado d'irritazione causato da questa pagina del Vangelo è direttamente proporzionale alla fascinazione che abita le labbra di chi l'ha pronunciata, l'Iddio dei Vangeli. D'altronde, stante così la faccenda, una volta scoperto l'assoluto, a che giova accontentarsi del relativo? A maggior ragione s ...
(continua)
don Luciano Cantini     (Omelia del 02-07-2017)
Bicchiere
Chi ama padre o madre Il primo dei comandamenti che riguardano l'uomo, prima di una lunga lista di proibizioni, chiede di onorare il padre e la madre; la famiglia è nucleo portante del popolo d'Israele, centro di ogni attività anche quella religiosa, almeno finché non è il tempio di Gerusalemme a i ...
(continua)
padre Ermes Ronchi     (Omelia del 02-07-2017)
La legge dell'amore in un bicchiere d'acqua
Un Dio che pretende di essere amato più di padre e madre, più di figli e fratelli, che sembra andare contro le leggi del cuore. Ma la fede per essere autentica deve conservare un nucleo sovversivo e scandaloso, il «morso del più» (Luigi Ciotti), un andare controcorrente e oltre rispetto alla logica ...
(continua)
don Gianfranco Calabrese     (Omelia del 02-07-2017)
Video commento su Matteo 10,37-42
...
(continua)
don Roberto Fiscer     (Omelia del 02-07-2017)
#StradeDorate - Commento su Matteo 10,37-42
...
(continua)
Missionari della Via     (Omelia del 02-07-2017)

Parole forti e radicali quelle del Signore, che chiede un amore totale e prioritario: Amore chiama amore, Lui che per amor nostro ha consegnato se stesso alla morte! Cinque verbi risuonano in particolare: amare, prendere, perdere, accogliere, dare. Il Signore chiede di amarlo di più di tutto, di me ...
(continua)
dom Luigi Gioia     (Omelia del 02-07-2017)
Non subire più
L'elemento più affascinante del messaggio cristiano è la sua promessa di novità. Non solo annuncia cieli nuovi e terra nuova, ma un rinnovamento del nostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto. Grazie a Cristo, come dice Paolo nella secon ...
(continua)
dom Luigi Gioia     (Omelia del 02-07-2017)
Non subire più
L'elemento più affascinante del messaggio cristiano è la sua promessa di novità. Non solo annuncia cieli nuovi e terra nuova, ma un rinnovamento del nostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto. Grazie a Cristo, come dice Paolo nella secon ...
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don Domenico Luciani     (Omelia del 02-07-2017)
Video commento su Mt 10, 37-42
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padre Antonio Rungi     (Omelia del 02-07-2017)
La croce di Cristo, amore per l'umanità
La liturgia della parola di questa XIII domenica del tempo ordinario è un insieme di appelli alla fede, alla speranza e alla carità, vissuta nel nome del Signore e testimonianza con una degna condotta di vita. A partire dalla prima lettura, tratta dal secondo libro dei Re, ci immergiamo nella sensi ...
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CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)     (Omelia del 02-07-2017)
Commento su 2Re 4,8-11.14-16a; Sal 88; Rm 6,3-4.8-11; Mt 10,37-42
La liturgia di questa domenica ci fa meditare su una frase forte di Gesù: "Chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me". La presenza di Cristo nella nostra vita deve essere anteposta anche agli affetti familiari più cari, la sua presenza in mezzo a noi modifica completamente tutte ...
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mons. Roberto Brunelli     (Omelia del 02-07-2017)
In paradiso o all'inferno non si va per caso
"Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me". Sono queste le parole di Gesù con cui si apre il vangelo di oggi (Matteo 10,37-42), parole che possono suscitare sorpresa, e magari sconcerto. Ma come: non l'ha forse detto lo stesso Gesù, che ...
(continua)
fr. Massimo Rossi     (Omelia del 02-07-2017)
Commento su Matteo 10,37-42
In una sua vecchia canzone, il compianto Lucio Dalla dichiarava: "Bisogna saper perdere! Non sempre si può vincere!...". Si tratta di una legge fondamentale della vita umana; ne va addirittura del concetto stesso di vita. L'evangelista Luca presenta ripetutamente il binomio perdere-trovare e ne es ...
(continua)
padre Gian Franco Scarpitta     (Omelia del 02-07-2017)
In terra e non solo lassù
«Sono andato in cielo ma non ho visto alcun Dio» è la famosa espressione di Gagarin dopo la sua ascesa nell'immensità dello spazio galattico. Scrutare la profondità della volta celeste e andare oltre la stratosfera del nostro pianeta probabilmente corrispondeva per lui a ravvisare un luogo in cui po ...
(continua)
Agenzia SIR     (Omelia del 02-07-2017)
Commento su Matteo 10,37-42
Non c'è antagonismo o sottovalutazione per l'amore al padre e alla madre, al figlio o alla figlia. Eppure trafigge la forza con la quale Gesù chiede che ogni relazione umana sia vissuta in relazione a Lui. Gesù non chiede di "amare di meno": è il contrario. Solo riferito a Lui ogni legame tra le per ...
(continua)

  SANTI PIETRO E PAOLO APOSTOLI (Messa della Vigilia)

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Grado della Celebrazione: SOLENNITA'
Colore liturgico: Rosso
Scheda Agiografica: SANTI PIETRO E PAOLO APOSTOLI (Messa della Vigilia)
S0629A ;

PIETRO, scelto da Cristo a fondamento dell’edificio ecclesiale, clavigero del Regno dei cieli (Mt 16, 13-19), pastore del gregge santo (Gv 21, 15-17), confermatore dei fratelli (Lc 22, 32), è nella sua persona e nei suoi successori il segno visibile dell’unità e della comunione nella fede e nella carità.
PAOLO, cooptato nel collegio apostolico dal Cristo stesso sulla via di Damasco (At 9, 1-16), strumento eletto per portare il suo nome davanti ai popoli (At 9,15), è il più grande missionario di tutti i tempi, l’avvocato dei pagani, l’apostolo delle genti, colui che insieme a Pietro fa risuonare il messaggio evangelico nel mondo mediterraneo. Entrambi gli apostoli «sigillarono con il martirio a Roma, verso l’anno 67, la loro testimonianza al Maestro. La «Depositio martyrum» (354) ne riferisce la solennità il 29 giugno.

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Antifona d'ingresso
Pietro, apostolo, e Paolo, dottore delle genti,
hanno insegnato a noi la tua legge, Signore.

Si dice il Gloria.


Colletta
Signore Dio nostro,
che nella predicazione dei santi apostoli Pietro e Paolo
hai dato alla Chiesa le primizie della fede cristiana,
per loro intercessione vieni in nostro aiuto
e guidaci nel cammino della salvezza eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

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Prima lettura

At 3,1-10
Quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, àlzati e cammina!

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, Pietro e Giovanni salivano al tempio per la preghiera delle tre del pomeriggio. Qui di solito veniva portato un uomo, storpio fin dalla nascita; lo ponevano ogni giorno presso la porta del tempio detta Bella, per chiedere l’elemosina a coloro che entravano nel tempio.
Costui, vedendo Pietro e Giovanni che stavano per entrare nel tempio, li pregava per avere un’elemosina. Allora, fissando lo sguardo su di lui, Pietro insieme a Giovanni disse: «Guarda verso di noi». Ed egli si volse a guardarli, sperando di ricevere da loro qualche cosa.
Pietro gli disse: «Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, àlzati e cammina!». Lo prese per la mano destra e lo sollevò.
Di colpo i suoi piedi e le caviglie si rinvigorirono e, balzato in piedi, si mise a camminare; ed entrò con loro nel tempio camminando, saltando e lodando Dio.
Tutto il popolo lo vide camminare e lodare Dio e riconoscevano che era colui che sedeva a chiedere l’elemosina alla porta Bella del tempio, e furono ricolmi di meraviglia e stupore per quello che gli era accaduto.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 18

Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio.

I cieli narrano la gloria di Dio,
l’opera delle sue mani annuncia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il racconto
e la notte alla notte ne trasmette notizia.

Senza linguaggio, senza parole,
senza che si oda la loro voce,
per tutta la terra si diffonde il loro annuncio
e ai confini del mondo il loro messaggio.

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Seconda lettura

Gal 1,11-20
Dio mi scelse fin dal seno di mia madre.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati

Fratelli, vi dichiaro che il Vangelo da me annunciato non segue un modello umano; infatti io non l’ho ricevuto né l’ho imparato da uomini, ma per rivelazione di Gesù Cristo.
Voi avete certamente sentito parlare della mia condotta di un tempo nel giudaismo: perseguitavo ferocemente la Chiesa di Dio e la devastavo, superando nel giudaismo la maggior parte dei miei coetanei e connazionali, accanito com’ero nel sostenere le tradizioni dei padri.
Ma quando Dio, che mi scelse fin dal seno di mia madre e mi chiamò con la sua grazia, si compiacque di rivelare in me il Figlio suo perché lo annunciassi in mezzo alle genti, subito, senza chiedere consiglio a nessuno, senza andare a Gerusalemme da coloro che erano apostoli prima di me, mi recai in Arabia e poi ritornai a Damasco.
In seguito, tre anni dopo, salii a Gerusalemme per andare a conoscere Cefa e rimasi presso di lui quindici giorni; degli apostoli non vidi nessun altro, se non Giacomo, il fratello del Signore. In ciò che vi scrivo – lo dico davanti a Dio – non mentisco.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Gv 21,17)
Alleluia, alleluia.
Signore, tu conosci tutto;
tu sai che ti voglio bene.
Alleluia.

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Vangelo

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Gv 21,15-19
Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecore.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

[Dopo che si fu manifestato risorto ai suoi discepoli,] quand’ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli».
Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore».
Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio.
E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Si dice il Credo.

Gesù nel Vangelo viene riconosciuto da Pietro come il Messia. Chiediamo al Padre di rendere anche noi capaci di riconoscere in Gesù il salvatore del mondo, l’inviato di Dio e Signore della nostra vita.
Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

1. Perché la Chiesa non mostri al mondo soltanto le rughe di un’organizzazione terrena, ma lasci intravedere una comunità operosa di discepoli fedeli al Signore Gesù. Preghiamo.
2. Per il Papa, perché sappia aprirsi all’azione dello Spirito al fine di essere pastore e guida della Chiesa che Gesù gli ha affidato. Preghiamo.
3. Perché i cristiani sappiano incarnare la logica del vangelo, vivendo con sobrietà e aderendo ai valori della carità, dell’unità, della responsabilità. Preghiamo.
4. Per i battezzati che oggi sono privi del sostegno della fede, perché incontrino cristiani veri e credibili, innamorati di Gesù Cristo, che li richiamino alla possibilità di una autentica conversione. Preghiamo.
5. Per la nostra comunità, perché rimanga unita anche quando la croce ferisce e prova la fede, testimoniando l’amore per il Signore anche nelle difficoltà. Preghiamo.

O Padre, tu sai come siamo attaccati alle nostre cose, ai nostri progetti, al nostro individualismo. Dacci una fede autentica e sincera, affinché sappiamo edificare la tua Chiesa, vivendo da fratelli, nell’obbedienza alla tua volontà e nella logica del tuo amore. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
Deponiamo i nostri doni sul tuo altare, o Signore,
celebrando con gioia la solennità
dei santi apostoli Pietro e Paolo
e, se temiamo per la povertà dei nostri meriti,
fa’ che ci rallegriamo
per la grandezza della tua misericordia.
Per Cristo nostro Signore.


PREFAZIO
La duplice missione di Pietro e di Paolo nella Chiesa

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno.
Oggi ci dai la gioia di celebrare i due santi apostoli:
Pietro, che per primo confessò la fede nel Cristo,
Paolo, che illuminò le profondità del mistero;
il pescatore di Galilea,
che costituì la Chiesa delle origini con i giusti d’Israele,
il maestro e dottore,
che annunciò la salvezza a tutte le genti.
In modi diversi
hanno radunato l’unica famiglia di Cristo
e, associati nella venerazione del popolo cristiano,
condividono la stessa corona di gloria.
E noi,
insieme agli angeli e ai santi,
cantiamo senza fine
l’inno della tua gloria: Santo, ...


Antifona alla comunione
«Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?».
«Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». (Gv 21,15.17)


Preghiera dopo la comunione
Con la forza di questi divini sacramenti
sostieni, o Signore, i tuoi fedeli,
che hai illuminato con la dottrina degli apostoli.
Per Cristo nostro Signore.

(Si può utilizzare la formula della benedizione solenne)

Dio onnipotente, che ha fondato la Chiesa
sulla fede dell’apostolo Pietro,
vi renda saldi nell’adesione a Cristo
e vi colmi della sua benedizione. R. Amen.

Dio, che ci ha illuminato con la predicazione di san Paolo,
vi insegni con l’esempio dell’apostolo
a condurre a Cristo i fratelli. R. Amen.

Pietro con il potere delle chiavi,
Paolo con la sua parola intercedano per noi
e ci accompagnino a quella patria
che essi hanno raggiunto
con il martirio della croce e della spada. R. Amen.

E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio e Spirito Santo,
discenda su di voi e con voi rimanga sempre. R. Amen.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

don Carlo Occelli     (Omelia del 29-06-2021)
Commento al Vangelo 29 giugno 2021
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(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 29-06-2015)
Commento su Mt 16,15-17
"Ma voi, chi dite che io sia?". Rispose Simon Pietro: "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente". E Gesù gli disse: "Beato sei tu,..." Mt 16,15-17 Come vivere questa Parola? Dopo un po' di tempo passato insieme, siamo ad una svolta. Gesù chiede con umiltà ai discepoli che cosa hanno capito di ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 29-06-2013)
Commento su Mt 16,13-19
Oggi la Chiesa celebra in un'unica festa Pietro e Paolo, le colonne che diedero la loro vita nell'annuncio del vangelo e che insieme morirono a Roma. Viviamo in profonda comunione e senso di gratitudine con chi ci diede il Cristo. Pietro e Paolo, così unici, così diversi, così simili. Unici perché ...
(continua)