LA CHIESA

      


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LITURGIA

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(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  II DOMENICA DI PASQUA o della Divina Misericordia (ANNO A)

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Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Bianco
Scheda Agiografica: II DOMENICA DI PASQUA o della Divina Misericordia (ANNO A)
AP020 ;

Dopo la morte di Cristo, gli apostoli rimasero soli. Ebbero paura al punto di rinchiudersi per il timore delle persone malevole. Avevano vissuto tre lunghi anni con il Maestro, ma non l’avevano capito, al punto che Cristo dovette rimproverarli seriamente (Lc 24,25). Non l’avevano capito perché il loro modo di pensare restava troppo terra terra. Vedendo Cristo impotente e senza coscienza sulla sua croce, essi avevano gettato tutt’intorno sguardi impauriti, dimenticando ciò che era stato detto loro: “Vi vedrò di nuovo, e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno vi potrà togliere la vostra gioia” (Gv 16,22). Ed ancora: “Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo!” (Gv 16,33).
I discepoli si rallegrarono al vedere Cristo, furono rassicurati dalle sue parole: “Pace a voi! Ricevete lo Spirito Santo!”. Ma essi dovettero attendere la Pentecoste perché lo Spirito Santo venisse a purificare i loro spiriti e i loro cuori, a dare loro il coraggio di proclamare la gloria di Dio, di portare la buona novella agli stranieri e di infondere coraggio ai loro seguaci. Dio si è riavvicinato agli uomini ed essi si sono rimessi nelle sue mani, per mezzo di Cristo e dello Spirito Santo.
Concedendo agli apostoli il potere di rimettere i peccati, Cristo ha detto loro: “Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi” (Gv 20,22-23). Come Cristo ha fatto con gli apostoli, così il vescovo, imponendo le mani ai sacerdoti che vengono ordinati, trasmette oggi il potere dello Spirito Santo, che permette loro di dispensare i sacramenti e, attraverso di essi, di assolvere i peccati. Ogni sacramento, non solo evoca il ricordo di Cristo, ma è Cristo in persona, che agisce immediatamente per salvare l’uomo. Nel dispensare i sacramenti, la Chiesa si mette in un certo senso ai piedi della croce per portare la salvezza ai credenti. Come potrebbe quindi dimenticare la fonte dalla quale scaturiscono le grazie di salvezza che sgorgano dalle sue mani?
Dio realizzerà il suo più grande desiderio, renderà l’uomo felice se egli lo vorrà, se risponderà “sì” al Padre che gli offre la gioia, a Cristo che gli porta la salvezza, allo Spirito Santo che gli serve da guida.
Dio non impone il suo amore agli uomini. Egli attende che l’uomo stesso faccia un passo in avanti. Dio salva chi si apre a lui per mezzo della fede, della speranza e dell’amore. Dio si avvicina, e anche l’uomo deve avvicinarsi a lui. Allora Dio e l’uomo si incontrano sullo stesso cammino, in Cristo, nella sua Chiesa.
Cristo non è solo uomo, né solo Dio. È Dio e uomo allo stesso tempo; grazie a questa duplice natura, egli è come un ponte teso tra l’umanità e Dio. Il sacrificio offerto a Dio da Cristo ha cancellato le colpe passate, presenti e future. “Egli ha fatto questo una volta per tutte, offrendo se stesso” (Eb 7,27). Da allora gli uomini possono “per mezzo di lui accostarsi a Dio” fiduciosi del fatto che “egli resta sempre” (Eb 7,25).
Così, per la sua natura prodigiosa e il suo sacrificio completo, Cristo è il solo Intercessore e Sacerdote Supremo. In Cristo, gli uomini ritornano al Padre. In Cristo il Padre rivela agli uomini l’amore che egli porta loro.
È sempre più facile avvicinarsi a Dio prendendo la mano caritatevole che il Padre tende all’uomo per aiutarlo a seguire Cristo, nostro Redentore. Tale è il senso del salmo che evoca l’uomo miserabile il cui grido giunse fino agli orecchi del Signore, e che fu liberato dai suoi mali.

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Antifona d'ingresso
Come bambini appena nati,
bramate il puro latte spirituale,
che vi faccia crescere verso la salvezza. Alleluia. (1Pt 2,2)

Oppure:
Entrate nella gioia e nella gloria,
e rendete grazie a Dio, che vi ha chiamato
al regno dei cieli. Alleluia. (4 Esd 2,36-37 (Volg.))


Colletta
Dio di eterna misericordia,
che nella ricorrenza pasquale
ravvivi la fede del tuo popolo,
accresci in noi la grazia che ci hai dato,
perché tutti comprendiamo l’inestimabile ricchezza
del Battesimo che ci ha purificati,
dello Spirito che ci ha rigenerati,
del Sangue che ci ha redenti.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

Oppure:
Signore Dio nostro,
che nella tua grande misericordia
ci hai rigenerati a una speranza viva
mediante la risurrezione del tuo Figlio,
accresci in noi,
sulla testimonianza degli apostoli, la fede pasquale,
perché aderendo a lui pur senza averlo visto
riceviamo il frutto della vita nuova.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

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Prima lettura

At 2,42-47
Tutti i credenti stavano insieme e avevano ogni cosa in comune.

Dagli Atti degli Apostoli

[Quelli che erano stati battezzati] erano perseveranti nell’insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere.
Un senso di timore era in tutti, e prodigi e segni avvenivano per opera degli apostoli.
Tutti i credenti stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; vendevano le loro proprietà e sostanze e le dividevano con tutti, secondo il bisogno di ciascuno.
Ogni giorno erano perseveranti insieme nel tempio e, spezzando il pane nelle case, prendevano cibo con letizia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo.
Intanto il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati.

Parola di Dio

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Salmo responsoriale

Sal 117

Rendete grazie al Signore perché è buono: il suo amore è per sempre.

Dica Israele:
«Il suo amore è per sempre».
Dica la casa di Aronne:
«Il suo amore è per sempre».
Dicano quelli che temono il Signore:
«Il suo amore è per sempre».

Mi avevano spinto con forza per farmi cadere,
ma il Signore è stato il mio aiuto.
Mia forza e mio canto è il Signore,
egli è stato la mia salvezza.
Grida di giubilo e di vittoria
nelle tende dei giusti:
la destra del Signore ha fatto prodezze.

La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.
Questo è il giorno che ha fatto il Signore:
rallegriamoci in esso ed esultiamo!

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Seconda lettura

1Pt 1,3-9
Ci ha rigenerati per una speranza viva, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti.

Dalla prima lettera di san Pietro apostolo

Sia benedetto Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che nella sua grande misericordia ci ha rigenerati, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per una speranza viva, per un’eredità che non si corrompe, non si macchia e non marcisce. Essa è conservata nei cieli per voi, che dalla potenza di Dio siete custoditi mediante la fede, in vista della salvezza che sta per essere rivelata nell’ultimo tempo.
Perciò siete ricolmi di gioia, anche se ora dovete essere, per un po’ di tempo, afflitti da varie prove, affinché la vostra fede, messa alla prova, molto più preziosa dell’oro – destinato a perire e tuttavia purificato con fuoco –, torni a vostra lode, gloria e onore quando Gesù Cristo si manifesterà. Voi lo amate, pur senza averlo visto e ora, senza vederlo, credete in lui. Perciò esultate di gioia indicibile e gloriosa, mentre raggiungete la mèta della vostra fede: la salvezza delle anime.

Parola di Dio

Sequenza
[Facoltativa]

Alla vittima pasquale,
s’innalzi oggi il sacrificio di lode.
L’Agnello ha redento il suo gregge,
l’Innocente ha riconciliato
noi peccatori col Padre.

Morte e Vita si sono affrontate
in un prodigioso duello.
Il Signore della vita era morto;
ma ora, vivo, trionfa.

«Raccontaci, Maria:
che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente,
la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni,
il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto:
precede i suoi in Galilea».

Sì, ne siamo certi:
Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso,
abbi pietà di noi.

Canto al Vangelo (Gv 20,29)
Alleluia, alleluia.

Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto;
beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!

Alleluia.

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Vangelo

Gv 20,19-31
Otto giorni dopo venne Gesù.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
La realtà che ci rende Chiesa, fratelli e sorelle, è la presenza di Gesù risorto in mezzo a noi. Nella gioia che è frutto di questa consapevolezza, eleviamo al Padre le nostre preghiere. Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

1. Perché le Chiese e le comunità cristiane si incamminino con decisione e passione sulla strada della piena unità. Preghiamo.
2. Perché i cristiani, che si riuniscono nell’assemblea domenicale per celebrare la santa Eucaristia, sperimentino il senso della festa e della comunione fraterna intorno a Cristo risorto. Preghiamo.
3. Per tutti coloro che sono increduli o dubbiosi, perché il Signore risorto si manifesti nella loro vita e li attragga a sé con il suo amore misericordioso. Preghiamo.
4. Per coloro che hanno il compito di annunciare il Vangelo, perché proclamino con la vita ciò che credono con il cuore. Preghiamo.
5. Per la nostra comunità, perché sia animata da una fede autentica, vissuta nell’ascolto assiduo della Parola e nella carità fraterna. Preghiamo.

Ascolta, o Padre, le nostre preghiere ed esaudiscile con la tua bontà, perché sappiamo essere cristiani veri e sinceri, nella pace e nella comunione fraterna. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
Accogli con bontà, Signore.
l’offerta del tuo popolo [e dei nuovi battezzati]:
tu che ci hai chiamati alla fede
e rigenerati nel Battesimo,
guidaci alla felicità eterna.
Per Cristo nostro Signore.


PREFAZIO PASQUALE I
Cristo agnello pasquale

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore,
e soprattutto esaltarti in questo giorno
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
È lui il vero Agnello
che ha tolto i peccati del mondo,
è lui che morendo ha distrutto la morte
e risorgendo ha ridato a noi la vita.
Per questo mistero,
nella pienezza della gioia pasquale,
l’umanità esulta su tutta la terra,
e con l’assemblea degli angeli e dei santi
canta l’inno della tua gloria: Santo...


Antifona di comunione
“Accosta la tua mano,
tocca le cicatrici dei chiodi
e non essere incredulo, ma credente”. Alleluia. (cf. Gv 20,27)


Preghiera dopo la comunione
Dio onnipotente,
la forza del sacramento pasquale che abbiamo ricevuto
continui a operare nella nostra vita.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Sulla strada - TV2000     (Omelia del 23-04-2017)
Commento su Giovanni 20,19-31
...
(continua)
Wilma Chasseur     (Omelia del 23-04-2017)
Audio commento alla liturgia - Gv 20,19-31
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ...
(continua)
don Giovanni Berti     (Omelia del 23-04-2017)
Gemelli di Tommaso
Clicca qui per la vignetta della settimana. Sono contento delle mie tre sorelle, ma ammetto che mi sarebbe tanto piaciuto avere un fratello e anche gemello. Non so come mai, ma i gemelli mi hanno sempre affascinato. Hanno un legame tra loro che li porta ad essere così vicini e simili non solo nel ...
(continua)
don Claudio Doglio     (Omelia del 23-04-2017)
Video commento a Gv 20,19-31
...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 23-04-2017)
Come noi
È fragile la nostra fede. Ogni fede, soprattutto in questi tempi smarriti e claudicanti, incerti e affaticati. È fragile la mia fede. Soprattutto quando devo confrontarmi con le mie ombre. Quando l'entusiasmo dell'incontro con il Signore si affievolisce, smorzato dalla quotidianità. Soprattutto ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 23-04-2017)
Video commento a Gv 20,19-31
...
(continua)
don Maurizio Prandi     (Omelia del 23-04-2017)
Una tomba aperta... una casa chiusa
Mi ha colpito molto la traduzione letterale del testo che abbiamo appena ascoltato: essendo sprangate le porte dove erano i discepoli cioè il vangelo di Giovanni non fa in tempo a raccontare di un incontro che avviene fuori, nel giardino tra Maria Maddalena e Gesù Risorto, che subito le porte si c ...
(continua)
padre Ermes Ronchi     (Omelia del 23-04-2017)
Le ferite del Signore, quel segno eterno dell'amore
I discepoli erano chiusi in casa per paura. È un momento di disorientamento totale: l'amico più caro, il maestro che era sempre con loro, con cui avevano condiviso tre anni di vita, quello che camminava davanti, per cui avevano abbandonato tutto, non c'è più. L'uomo che sapeva di cielo, che aveva sp ...
(continua)
Agenzia SIR     (Omelia del 23-04-2017)
Commento su Giovanni 20,19-31
Questa domenica, che cade nel giorno ottavo di Pasqua - chiamata un tempo "Domenica in albis" - è da considerare come la pienezza delle solennità pasquale: dal giorno di Pasqua ad oggi la Chiesa celebra una sola, indivisibile festa in onore di Cristo Risorto; un giorno pasquale lungo otto giorni sol ...
(continua)
don Alberto Brignoli     (Omelia del 23-04-2017)
Stare in mezzo
Tra le cose più belle che si devono poter dire di un amministratore o funzionario pubblico, di un rappresentante religioso o di una persona riconosciuta come avente un'autorità in ambito civile, c'è sicuramente quella che sia una persona "capace di comprendere i problemi della gente", "capace di sta ...
(continua)
Omelie.org - autori vari     (Omelia del 23-04-2017)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di Gigi Avanti Aveva premeditato tutto Gesù per quel giovedì precedente la festa di Pasqua, aveva invitato i suoi fidati amici, prenotato il locale, organizzato tutto alla perfezione. Ma vatti a fidare degli amici... anche dell'amico Gesù... Infatti, nel m ...
(continua)
Omelie.org (bambini)     (Omelia del 23-04-2017)

Domenica scorsa abbiamo festeggiato la PASQUA DI GESU', la festa più importante di tutte le feste, più importante anche del NATALE!... e sapete perché? Perché nessun avvenimento, di cui noi facciamo memoria, ha senso senza la Pasqua! Noi festeggiamo il Natale di Gesù come una festa davvero grande e ...
(continua)
don Luciano Cantini     (Omelia del 23-04-2017)
Gioirono al vedere il Signore
Per timore dei Giudei Il vangelo ci mette di fronte alla realtà della paura e alla realtà delle porte chiuse. Questo gruppo un po' sbandato di giudei seguaci di Gesù - è difficile poter usare qui la parola Comunità - ha paura dei Romani, sono stati testimoni della violenza usata contro il Maestro; ...
(continua)
padre Antonio Rungi     (Omelia del 23-04-2017)
La Chiesa della misericordia per praticare la misericordia
Ci riempiamo spesso la bocca di essere misericordiosi e di praticare la misericordia, forti dell'insegnamento che ci viene dal Signore Risorto che, apparendo agli apostoli, nella sera stessa della sua risurrezione, conferisce loro il mandato del perdono e della riconciliazione, ma in realtà non siam ...
(continua)
don Roberto Farruggio     (Omelia del 23-04-2017)
Commento alle letture con i ragazzi - II Domenica di Pasqua (Anno A)
...
(continua)
don Roberto Farruggio     (Omelia del 23-04-2017)
Commento alle letture - II Domenica di Pasqua (Anno A)
...
(continua)
don Roberto Fiscer     (Omelia del 23-04-2017)
#StradeDorate - Commento su Giovanni 20,19-31
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(continua)
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)     (Omelia del 23-04-2017)
Commento su At 2,42-47; Sal 117; 1Pt 1,3-9; Gv 20,19-31
Gli Atti ci descrivono la vita della prima comunità cristiana: l'accento è posto sul vivere fraternamente assieme, sull'assiduità all'insegnamento degli Apostoli, sul partecipare alla Cena del Signore, spezzando assieme e "in casa" il pane, prendendo i pasti con semplicità di cuore. Pensando alle ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 23-04-2017)
Commento su Gv 20, 26-28
"Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gv 20, 26-28 Come vivere questa P ...
(continua)
Diocesi di Vicenza     (Omelia del 23-04-2017)
La Parola - commento a Gv 20,19-31
Commento a cura di don Alessio Graziani. Registrato nell'oratorio di san Nicola, Vicenza. ...
(continua)
mons. Roberto Brunelli     (Omelia del 23-04-2017)
Credo, Signore, ma tu aumenta la mia fede?
Correva il detto, tempo fa, che Gesù è stato il primo socialista. E si può concordare, leggendo quello che avevano imparato da lui i suoi seguaci delle origini: la prima lettura (Atti degli apostoli 2,42-47) traccia un quadro riassuntivo della loro vita, dicendo che seguivano l'insegnamento degli ap ...
(continua)
dom Luigi Gioia     (Omelia del 23-04-2017)
Oltre le nostre porte chiuse
Se facciamo fatica a capire cosa significhi davvero la resurrezione siamo in buona compagnia. Gli stessi discepoli non capivano e ogni volta che Gesù ne parlava si interrogavano tra di loro su cosa volesse dire. Ma anche dopo la resurrezione, pur vedendo Cristo, hanno continuato ad essere come frast ...
(continua)
dom Luigi Gioia     (Omelia del 23-04-2017)
Oltre le nostre porte chiuse
Il testo dell'omelia si trova in Luigi Gioia, "Mi guida la tua mano. Omelie sui vangeli domenicali. Anno A", ed. Dehoniane. Clicca qui ...
(continua)
don Domenico Luciani     (Omelia del 23-04-2017)
Video commento su Gv 20,19-31
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(continua)
Missionari della Via     (Omelia del 23-04-2017)
Commento su Giovanni 20,19-31
Alleluia, Cristo è risorto! È veramente risorto! Cristo è risorto, alleluja! Nella liturgia di questa seconda domenica di Pasqua, la Chiesa ci propone due manifestazioni del Signore risorto; avvengono entrambe di domenica, nel Cenacolo, dove era riunita la comunità cristiana. La prima volta Tommaso ...
(continua)
Carla Sprinzeles     (Omelia del 23-04-2017)
Commento su Atti 2,42-47; Giovanni 20,19-31
Oggi la liturgia è molto ricca, si passa dalla paura alla gioia. I discepoli erano nella paura perché temevano che i romani avrebbero cercato anche i collaboratori di Gesù, che era stato ucciso come rivoluzionario. Non erano ancora credenti: non avevano creduto alle donne, non avevano creduto ai dis ...
(continua)
padre Giuseppe De Nardi     (Omelia del 23-04-2017)
Sulla Tua Parola - Gv 20,19-31
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(continua)
padre Gian Franco Scarpitta     (Omelia del 23-04-2017)
Dal fatto alla fede
Dopo la sua risurrezione Gesù esorta i suoi a rendergli testimonianza e a recare a tutti l'annuncio della sua vittoria sulla morte e la novità di salvezza che ne consegue. Sarà particolarmente dopo l'evento di Pentecoste che, animati dallo Spirito Santo, gli apostoli diffonderanno il lieto annuncio ...
(continua)
padre Fernando Armellini     (Omelia del 23-04-2017)
Video commento su Gv 20,19-31
...
(continua)
fr. Massimo Rossi     (Omelia del 23-04-2017)
Commento su Giovanni 20,19-31
Domenica della Divina Misericordia, così ha voluto intitolare san Giovanni Paolo la seconda domenica dopo Pasqua, o domenica in albis (deponendis), come la chiamavano gli antichi, in ossequio all'uso prescritto ai neobattezzati, di deporre la veste bianca con la quale erano stati rivestiti otto gior ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 23-04-2017)
Abbiamo visto il Signore!
Vi è perfetta similitudine tra l'inizio della missione di Gesù e quella dei suoi apostoli. Nella sinagoga di Nazaret Cristo Signore comincia nell'incredulità dei suoi concittadini. Nel Cenacolo anche la missione degli Apostoli con l'incredulità di uno di loro. Tutti gli davano testimonianza ed eran ...
(continua)
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)     (Omelia del 27-04-2014)
Commento su At 2,42-47; Sal 117; 1Pt 1,3-9; Gv 20,19-31
Non abbiamo ancora dimenticato il suono glorioso dell'alleluia pasquale che nella veglia ha annunciato al mondo ed in particolare a noi cristiani la Risurrezione di Cristo. Già allora era difficile credere a questo evento straordinario, gli apostoli ed i discepoli erano pieni di stupore per quel Ges ...
(continua)
Wilma Chasseur     (Omelia del 27-04-2014)
Audio commento alla liturgia
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(continua)
Monastero Domenicano Matris Domini     (Omelia del 27-04-2014)
Commento su |1Pt 1,3-9
Collocazione del brano In queste domeniche di Pasqua che ci portano alla solennità dell'Ascensione la seconda lettura sarà tratta dalla prima lettera di san Pietro apostolo. Questa lettera deve essere stata scritta da Pietro quando si trovava a Roma in prigionia qualche tempo prima del suo martiri ...
(continua)
don Claudio Doglio     (Omelia del 27-04-2014)
La fede più preziosa dell'oro viene raffinata
Clicca qui per scaricare il commento in formato MP3.Per ascoltare il commento, clicca sul play sulla sinistra del lettore: ...
(continua)
don Alberto Brignoli     (Omelia del 27-04-2014)
Una fede difficile, ma mai solitaria
Guardiamo a tutte le narrazioni dei cosiddetti "Vangeli delle Apparizioni" che abbiamo letto durante questa settimana dell'Ottava di Pasqua. Quasi tutte hanno una costante, quella di un'iniziale incapacità a riconoscere il Risorto da parte dei suoi discepoli: ? apparendo a Maria Maddalena, Gesù rie ...
(continua)
dom Luigi Gioia     (Omelia del 27-04-2014)
Otto giorni dopo venne Gesù
Cos'e? la resurrezione? Cosa vuol dire essere risorto, risorgere dai morti? Sappiamo che i discepoli non capivano cosa fosse la resurrezione prima che questo succedesse, e ogni volta che Gesu? ne parlava si interrogavano tra di loro su cosa volesse dire. Ma anche dopo che la resurrezione e avvenuta ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 27-04-2014)
Commento su Gv 20, 31
"Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome". Gv 20, 31 Come vivere questa Parola? Giovanni evangeli ...
(continua)
don Giovanni Berti     (Omelia del 27-04-2014)
Pace: un grido nel silenzio
Clicca qui per la vignetta della settimana. "Pace a voi!", è questa la prima cosa che Gesù risorto dice ogni volta che appare ai discepoli, sia la sera di quel primo giorno dopo il sabato che otto giorni dopo. E da allora i discepoli ogni otto giorni si ritrovano insieme nel giorno che loro chi ...
(continua)
don Roberto Rossi     (Omelia del 27-04-2014)
Fede, Misericordia, Santità
Il brano del vangelo di questa domenica ci riporta due apparizioni di Gesù risorto, la prima, la sera di Pasqua ai discepoli chiusi nel cenacolo e l'altra, otto giorni dopo, sempre nel cenacolo con la sottolineatura della incredulità di Tommaso e poi della sua fede. Il saluto di Cristo risorto è ...
(continua)
don Marco Pozza     (Omelia del 27-04-2014)
Tommaso. E quel Cristo che suona sempre due volte
Alla vista degli sbirri quella sera se la diede a gambe levate, nonostante quella promessa - che oggi odora di mercanti e di mercanzie - d'essere capace e disposto a fare chissà cosa per il suo Maestro. I giorni in cui promise erano i giorni del gaudio e del giubilo, dei miracoli e del sollazzo; i g ...
(continua)
don Luca Garbinetto     (Omelia del 27-04-2014)
Il dito del risorto tocca le tue piaghe
Sono ancora chiuse le porte del cenacolo, nonostante l'annuncio ricevuto da Maria di Magdala. Sono ancora chiuse le porte dei cuori, per timore dei nemici. Tutti possono diventare nemici, nella nostra testa, quando siamo barricati nelle nostre aspettative deluse, nei nostri sogni falliti. E se gli o ...
(continua)
don Marco Pedron     (Omelia del 27-04-2014)
Incontro per tutti con il Risorto
Lunedì- Dio, lo si può incontrare? Certo! I vangeli di queste domeniche si pongono una grande domanda: "Si può incontrare il Risorto?". E se sì, come? Dove? In che modo? A quali condizioni? Per capire questo vangelo dobbiamo considerare alcune cose. 1. Il vangelo racconta di due apparizioni: nel ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 27-04-2014)
Beati noi
È risorto. Abbiamo lungamente atteso la notizia passata da bocca a orecchio, ci siamo preparati in questi quaranta giorni. Lo abbiamo cantato durante la notte pasquale e ripetuto durante gli otto giorni che seguono. È risorto! Lo credo, lo credo con ogni mia fibra. Credo che Gesù sia vivo, acces ...
(continua)
mons. Antonio Riboldi     (Omelia del 27-04-2014)
Tommaso, guarda le mie mani
Un tempo questa domenica, seconda di Pasqua, era chiamata ?in albis', ossia, coloro che, per i loro gravi peccati, erano stati invitati dal vescovo ad una Quaresima di conversione e di penitenza, durante la Veglia pasquale partecipavano alla gioia della ritrovata innocenza con la riconciliazione e, ...
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mons. Gianfranco Poma     (Omelia del 27-04-2014)
Mio Signore e mio Dio!
Il Vangelo di Giovanni, dall'inizio alla fine, è la rivelazione progressiva di Gesù: all'inizio presenta Gesù come il Logos divino preesistente e alla fine, al termine del percorso del Vangelo, mette sulle labbra di Tommaso, la stessa proclamazione: Gesù è "Signore e Dio". Tutto ha inizio da quando ...
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Omelie.org - autori vari     (Omelia del 27-04-2014)

COMMENTO ALLE LETTURE Commento a cura di padre Alvise Bellinato Nella Sequenza pasquale di oggi si dice: "Cristo, mia speranza, è risorto!". E subito dopo: "Sì, ne siamo certi: Cristo è veramente risorto!". I nostri fratelli orientali, durante il tempo di Pasqua, si salutano così: "Cristo è ri ...
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padre Ermes Ronchi     (Omelia del 27-04-2014)
Credere, via che dona vita e libertà
I discepoli erano chiusi in casa per pau­ra dei Giudei. Hanno tradito, sono scappati, hanno paura: che cosa di me­no affidabile di quel gruppetto allo sban­do? E tuttavia Gesù viene. Una comunità dove non si sta bene, porte e finestre sbar­rate, dove manca l'aria. E tuttavia Gesù viene. Non al di so ...
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padre Antonio Rungi     (Omelia del 27-04-2014)
Mettere le mani nelle piaghe di Cristo e dell'umanità
La domenica in Albis è la domenica di San Tommaso, l'apostolo scettico e dubbioso sull'effettiva risurrezione di Gesù. E' anche la domenica della divina misericordia, perché dal Cristo Risorto, vincitore della morte e del peccato arriva la tenerezza di Dio Padre, che si commuove e perdona l'umanità, ...
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don Domenico Luciani     (Omelia del 27-04-2014)
Video commento su Gv 20,19-31
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Omelie.org (bambini)     (Omelia del 27-04-2014)

Tutta la Chiesa, in ogni angolo del mondo, per tutto il tempo di Pasqua, ripete, canta, grida senza fine: è Risorto! Questa certezza straordinaria è il dono più grande che la Chiesa può fare all'umanità, perciò non si stanca di annunciarlo, continuando a proporci, domenica dopo domenica, i Vangeli c ...
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don Luciano Cantini     (Omelia del 27-04-2014)
Una comunità liberante
La sera di quel giorno È il giorno della Resurrezione, il giorno della corsa degli apostoli alla tomba trovata vuota, dell'incontro con Maria; ma ancora è tutto incerto nell'animo di quegli uomini, tutto è ancora avvolto dalla paura: dalla paura dei giudei, ma anche dalla paura della fede. La resur ...
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don Valentino Porcile     (Omelia del 27-04-2014)
Video commento a Gv 20.19-31
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fr. Massimo Rossi     (Omelia del 27-04-2014)

Domenica scorsa ci siamo lasciati con una domanda: è possibile vedere e credere anche senza capire? Il Vangelo di Pasqua si chiudeva sulla scena di Pietro e Giovanni che entravano nel sepolcro vuoto, ma non avevano ancora compreso che Gesù doveva risorgere dai morti. Dunque, il fatto della risurrez ...
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Agenzia SIR     (Omelia del 27-04-2014)

Tempo e luogo. Il sabato è passato, siamo nel tempo della nuova creazione e della nuova storia, sprizzate fuori dalla Pasqua di Gesù. Davanti a questa assoluta novità del tempo, fa da contrasto la condizione dei poveri discepoli impauriti e barricatisi in un luogo chiuso. Ma niente può impedire al R ...
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don Claudio Doglio     (Omelia del 27-04-2014)
Video commento a Gv 20,19-31
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Paolo Curtaz     (Omelia del 27-04-2014)
Video commento a Gv 20,19-31
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(continua)
mons. Roberto Brunelli     (Omelia del 27-04-2014)
E' la domenica della divina misericordia
Le letture di oggi si aprono (Atti degli apostoli 2,42-47) con un quadro riassuntivo della vita nella prima comunità cristiana: i battezzati seguivano l'insegnamento degli apostoli, pregavano, partecipavano alla Messa; inoltre, "stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; vendevano le loro propri ...
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padre Gian Franco Scarpitta     (Omelia del 27-04-2014)
Il suo apparire perché crediamo
Che Gesù sia risuscitato non è sufficiente perché noi possiamo essere entusiasti. Non basta cioè tener presente il solo fatto che Gesù Da morto è tornato in vita. Occorre che noi concepiamo e abbiamo per certo che egli è RISORTO DAI MORTI e che la morte non ha più potere su di lui (1Cor 15, 20). Cri ...
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don Marco Pratesi     (Omelia del 27-04-2014)
Ruminare i Salmi - Salmo 118,22 (II domenica di Pasqua, anno A)
Ruminare i Salmi - Salmo 118 (Vulgata / liturgia 117),22 (II domenica di Pasqua, anno A) CEI La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d'angolo. TILC La pietra rifiutata dai costruttori è diventata la pietra principale. NV Lapidem quem reprobaverunt aedificantes, hic factus est ...
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Wilma Chasseur     (Omelia del 27-04-2014)
Piaghe che grondano luce
Quella sera, mentre le porte erano chiuse, Gesù entrò... Come? Da dove? C'erano per caso finestre aperte? No! Non c'erano manco quelle, perché per il corpo glorioso non esistono più porte e finestre chiuse, anzi, non esistono nemmeno più le porte e neanche i muri: Gesù entra, attraversandoli come ni ...
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Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 27-04-2014)
Ricevete lo Spirito Santo
Per comprendere quanto oggi avviene nel Cenacolo, dobbiamo per un istante ricollegarci a quanto fece il Signore Dio all'inizio della sua creazione quando dalla povere del suolo formò l'uomo, cioè formò "la statua", "l'effigie", "la figura" dell'uomo. Vi è la statua, ma non l'uomo. Il simulacro non è ...
(continua)