LA CHIESA

      


> e-mail    > chi siamo    > scripts e banners   > newsletters    > translate ita>eng

LITURGIA

> 5 Aprile 2008 <

Giovedì 3 Aprile 2008

Venerdì 4 Aprile 2008

Sabato 5 Aprile 2008

Domenica 6 Aprile 2008

Lunedì 7 Aprile 2008

Martedì 8 Aprile 2008

Mercoledì 9 Aprile 2008

Giovedì 10 Aprile 2008

Venerdì 11 Aprile 2008

Sabato 12 Aprile 2008


Cerca nella BIBBIA
Per citazione
(es. Mt 28,1-20):
Per parola:



  Sabato della II settimana di Pasqua

> Vai direttamente alle OMELIE 

Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Bianco
EP026 ;
Dal racconto degli altri Vangeli sappiamo il carattere drammatico della traversata del lago agitato: come le onde facessero dondolare la barca da una parte all’altra, e i discepoli, che Gesù aveva esortato a precederlo dall’altra parte del lago, temessero per la loro vita. Il Vangelo di san Giovanni non racconta niente di tutto questo. Certamente si può immaginare il comportamento dei discepoli, ma non viene menzionato. Chiaramente, l’evangelista non vuole che ci soffermiamo sull’atteggiamento dei discepoli; perché, in fondo, ciò non ha importanza per il racconto. Solo Gesù è importante.
I discepoli se ne sono resi conto: bisogna che Gesù salga sulla loro barca, altrimenti questa non raggiungerà la riva. Ma i discepoli hanno sottovalutato Gesù: la barca raggiunge sempre il suo scopo, se Gesù lo vuole; questo non dipende assolutamente dalla sua presenza fisica sulla barca. Gesù rimane sempre il padrone della sua Chiesa. Senza restrizioni. Ed è per questo che egli può dire di se stesso: sono io. Nell’Antico Testamento, è in questo modo che Dio parlava al suo popolo.

Ricevi la Liturgia via mail >
Ascolta il Vangelo >

Antifona d'ingresso
Voi siete un popolo redento;
annunziate le grandi opere del Signore,
che vi ha chiamato dalle tenebre
alla sua ammirabile luce. Alleluia. (1Pt 2,9)


Colletta
O Padre, che ci hai donato il Salvatore e lo Spirito Santo,
guarda con benevolenza i tuoi figli di adozione,
perché a tutti i credenti in Cristo
sia data la vera libertà e l’eredità eterna.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...

>

Prima lettura

At 6,1-7
Scelsero sette uomini pieni di Spirito Santo.

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, aumentando il numero dei discepoli, quelli di lingua greca mormorarono contro quelli di lingua ebraica perché, nell’assistenza quotidiana, venivano trascurate le loro vedove.
Allora i Dodici convocarono il gruppo dei discepoli e dissero: «Non è giusto che noi lasciamo da parte la parola di Dio per servire alle mense. Dunque, fratelli, cercate fra voi sette uomini di buona reputazione, pieni di Spirito e di sapienza, ai quali affideremo questo incarico. Noi, invece, ci dedicheremo alla preghiera e al servizio della Parola».
Piacque questa proposta a tutto il gruppo e scelsero Stefano, uomo pieno di fede e di Spirito Santo, Filippo, Pròcoro, Nicànore, Timone, Parmenàs e Nicola, un prosèlito di Antiòchia. Li presentarono agli apostoli e, dopo aver pregato, imposero loro le mani.
E la parola di Dio si diffondeva e il numero dei discepoli a Gerusalemme si moltiplicava grandemente; anche una grande moltitudine di sacerdoti aderiva alla fede.

Parola di Dio

>

Salmo responsoriale

Sal 32

Su di noi sia il tuo amore, Signore.

Esultate, o giusti, nel Signore;
per gli uomini retti è bella la lode.
Lodate il Signore con la cetra,
con l’arpa a dieci corde a lui cantate.

Perché retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell’amore del Signore è piena la terra.

Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.

Canto al Vangelo ()
Alleluia, alleluia.
Cristo è risorto, lui che ha creato il mondo,
e ha salvato gli uomini nella sua misericordia.
Alleluia.

>

Vangelo

Gv 6,16-21
Videro Gesù che camminava sul mare.


+ Dal Vangelo secondo Giovanni

Venuta la sera, i discepoli di Gesù scesero al mare, salirono in barca e si avviarono verso l’altra riva del mare in direzione di Cafàrnao.
Era ormai buio e Gesù non li aveva ancora raggiunti; il mare era agitato, perché soffiava un forte vento.
Dopo aver remato per circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Sono io, non abbiate paura!».
Allora vollero prenderlo sulla barca, e subito la barca toccò la riva alla quale erano diretti.

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli
Gesù si è rivelato come il nuovo condottiero del suo popolo, che lo guida attraverso le acque di un nuovo esodo pasquale. A lui rivolgiamo la nostra supplica, dicendo:
Guidaci Signore, sulla via della vita.

- Per i ministri della Parola e della preghiera nella Chiesa, perchè siano sempre fedeli al loro servizio senza cedimenti o confusioni. Preghiamo.
- Per i laici che sono chiamati ai vari ministeri nel servizio della carità, perchè siano veri servitori del popolo di Dio nello spirito del vangelo. Preghiamo.
- Per gli uomini impegnati nelle varie opere sociali e nel progresso tecnico-scientifico, perchè facciano convergere i loro progetti verso il vero bene dell'uomo, senza porre intralci alla diffusione del vangelo. Preghiamo.
- Per gli sposi cristiani, perchè scoprano che, nel progetto di Dio, il loro matrimonio è vocazione all'amore, alla vita e al servizio. Preghiamo.
- Per noi credenti chiamati sempre a rinnovare il nostro atto di fede nella persona divina di Cristo, perchè sappiamo testimoniare il suo mistero di presenza e insieme di assenza che ci interpella ogni giorno. Preghiamo.
- Per chi non ha più fiducia in niente e in nessuno. Preghiamo.
- Per chi è tentato di affidarsi a falsi maestri. Preghiamo.

Signore, che continui a manifestare la tua presenza operante in mezzo a noi attraverso i ministeri da te istituiti nella Chiesa, Fa' che anche noi ci sentiamo partecipi della missione apostolica dando spazio alla preghiera, all'ascolto della Parola e al servizio della carità. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte
Santifica, o Dio, i doni che ti presentiamo
e trasforma in offerta perenne tutta la nostra vita
in unione alla vittima spirituale,
il tuo servo Gesù,
unico sacrificio a te gradito.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

Oppure:
Accogli, Padre santo, i doni che la Chiesa ti offre,
e concedi ai tuoi figli di servirti con libertà di spirito
nella gioia del Signore risorto.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.


PREFAZIO PASQUALE II
La nuova vita in Cristo

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
proclamare sempre la tua gloria, o Signore,
e soprattutto esaltarti in questo tempo
nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato.
Per mezzo di lui rinascono a vita nuova i figli della luce,
e si aprono ai credenti le porte del regno dei cieli.
In lui morto è redenta la nostra morte,
in lui risorto tutta la vita risorge.
Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale,
l’umanità esulta su tutta la terra,
e con l’assemblea degli angeli e dei santi
canta l’inno della tua gloria: Santo...


Antifona di comunione
“Quelli che mi hai dato, Padre,
voglio che siano con me, dove sono io,
perché contemplino
la gloria che mi hai dato”. Alleluia. (Gv 17,24)

Oppure:
I discepoli presero Gesù sulla barca
e rapidamente la barca toccò la riva. Alleluia. (Gv 6,21)


Preghiera dopo la comunione
O Dio, che ci hai nutriti con questo sacramento,
ascolta la nostra umile preghiera:
il memoriale della Pasqua,
che Cristo tuo Figlio ci ha comandato di celebrare,
ci edifichi sempre nel vincolo della tua carità.
Per Cristo nostro Signore.

Oppure:
O Dio, che in questo mirabile sacramento
comunichi alla Chiesa la tua forza e la tua pace,
donaci di aderire intimamente a Cristo,
per edificare, con il lavoro quotidiano,
il tuo regno di libertà e di amore.
Per Cristo nostro Signore.


O M E L I E
a cura di
Qumran2.net

Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 04-05-2019)
Commento su Gv 6, 18-20
?Era ormai buio, e Gesù non era ancora venuto da loro. Il mare era agitato, perché soffiava un forte vento. Dopo aver remato circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura. Ma egli disse lor o: ?Sono io, non temete?.? Gv 6, 18-20 Come viv ...
(continua)
don Cristiano Mauri     (Omelia del 14-04-2018)
Buon Gesù, pensaci tu
Il miracolo dei pani raccontato nei versetti precedenti ha lasciato degli interrogativi aperti sull'identità di Gesù. Giovanni affronta la questione con la camminata sulle acque. Nel quarto vangelo, questo episodio, presente anche negli altri tre, è costruito come il racconto di una epifania, cioè ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 09-04-2016)
Commento su Gv 6,19-21
«Dopo aver remato per circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Sono io, non abbiate paura!». Allora vollero prenderlo sulla barca, e subito la barca toccò la riva alla quale erano diretti». Gv 6,19-21 Come vive ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 09-04-2016)
Soffiava un forte vento
Signore di ogni elemento della natura è Dio. Ognuno è un suo ministro. Lui li manda ed essi operano secondo il comando ricevuto. La Scrittura Antica testimonia questa verità e la proclama perché venga accolta con purissima fede. Dio è il Signore anche dei venti così come è il Signore del mare. Si ag ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 18-04-2015)

Il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci si è rivelato un vero fallimento. Il miracolo che segna l'inizio della fine di Gesù, che scardina il suo ottimismo: no, la gente non è pronta a capire. In questa prospettiva gli evangelisti, dopo il segno, raccontano della tempesta sedata. I dis ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 18-04-2015)
Videro Gesù che camminava sul mare
Gesù non rivela se stesso ai suoi discepoli tenendo un ciclo di conferenze, una serie di lezioni sulla sua Persona e natura divina, sul mistero della sua incarnazione, sulla relazione con il Padre e lo Spirito Santo, sui frutti operati in Lui dallo Spirito di Dio. Gesù non parla per trattati teologi ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 18-04-2015)
Commento su Gv 6, 18-21
«Il mare era molto agitato, perché soffiava un forte vento. Dopo aver remato per circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: "Sono io, non abbiate paura!". Allora vollero prenderlo sulla barca, e subito la barca tocc ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 13-04-2013)
Commento su Gv 6,16-21
Prendiamo sulla barca della nostra vita il Signore. Prendiamolo quando siamo in un momento di fatica, di difficoltà, di stordimento. Quando abbiamo l'impressione di affondare con tutto ciò che siamo, con i nostri sogni e le nostre certezze. Quando la Chiesa cui apparteniamo e che amiamo, nonostante ...
(continua)
Riccardo Ripoli     (Omelia del 13-04-2013)
Il mare era agitato, perché soffiava un forte vento
Vi siete mai ritrovati su una barchetta in mezzo al mare quando il vento cambia direzione, si rafforza ed improvvisamente il mare si ingrossa? A me più di una volta e non è una situazione piacevole. Quando sei a terra e arriva il vento forte al massimo ti può buttare per terra, ma quando sei in mare ...
(continua)
Movimento Apostolico - rito romano     (Omelia del 13-04-2013)
Il mare era agitato, perché soffiava un forte vento
Creatore dei venti è Dio. Di essi Egli si serve per realizzare la sua volontà che spesso è di giudizio sulle nazioni e sullo stesso Israele. "Fai dei venti i tuoi messaggeri, delle fiamme guizzanti i tuoi ministri" (Sal 103, 4). "Fa salire le nubi dall'estremità della terra, produce le folgori per l ...
(continua)
Casa di Preghiera San Biagio FMA     (Omelia del 13-04-2013)
Commento su Atti 6,1
In quei giorni, aumentando il numero dei discepoli, quelli di lingua greca mormorarono contro quelli di lingua ebraica perché, nell'assistenza quotidiana, venivano trascurate le loro vedove At 6,1 Come vivere questa Parola? Anche nell'idilliaco mondo degli Atti si verificano delle crepe. In real ...
(continua)
Paolo Curtaz     (Omelia del 21-04-2012)
Commento su Giovanni 6,16-21
Non è andato bene, il miracolo dei pani e dei pesci. Anzi, a voler essere precisi, è il peggior miracolo di Gesù. Per lui era l'occasione di manifestare il vero volto di Dio e dell'uomo. Il messaggio era chiaro: davanti alla sofferenza del mondo, davanti al dolore dell'uomo, condividi ciò che hai. L ...
(continua)