Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde DO243 ;
Nel Vangelo di oggi, Gesù fa una descrizione molto vivace e pungente di un atteggiamento bambinesco frequente, quello dei bambini incontentabili che si rivolgono a vicenda dei rimproveri. Non vanno mai d'accordo, rifiutano ogni proposta di gioco. Non vogliono giocare al corteo di nozze; non se la sentono di manifestare grande allegria. Allora si potrebbe giocare a fare un funerale? No, nemmeno questo conviene loro.
Di questa scena ritratta al vivo Gesù si serve per smascherare l'atteggiamento spirituale di molti adulti del suo tempo, specialmente di molta gente perbene, "i farisei e i dottori della legge", nominati poco prima nel Vangelo (Lc 7,30). Gesù osserva che anche loro si mostrano incontentabili. Trovano sempre da ridire, in particolare quando si presenta un messaggero di Dio con un invito alla conversione. Invece di prendere sul serio il messaggio divino, esaminano il messaggero e cercano qualche motivo di criticarlo e quindi di squalificarlo in modo da potersi dispensare, con buona coscienza, dall'accogliere il suo messaggio. Giovanni Battista è venuto, vivendo nel deserto in un modo quanto mai austero, non mangiava pane e non beveva vino, ma si accontentava di ciò che trovava nel deserto. Tale austerità doveva, di per sé, aumentare l'autorevolezza delle sue esortazioni profetiche. I farisei, però, e i dottori della legge hanno manifestato il loro senso critico molto acuto, come si addice a specialisti in materia di religione, e hanno decretato che il modo di vivere adottato da Giovanni non era ragionevole e non poteva essere ispirato da Dio; certamente quindi veniva dal demonio. Non era il caso di prestare attenzione a quel profeta bizzarro.
Meditando questo Vangelo, non dobbiamo dimenticare di applicarlo a noi stessi. Non siamo forse anche noi bambini incontentabili? E, al contempo, grandi esperti nel criticare ogni proposta di cambiamento per la nostra vita, come erano i dottori della legge che criticavano Gesù?