Mercoledì della XXIV settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

Grado della Celebrazione: Feria
Colore liturgico: Verde    DO243 ;

Nel Vangelo di oggi, Gesù fa una descrizione molto vivace e pungente di un atteggiamento bambinesco frequente, quello dei bambini incontentabili che si rivolgono a vicenda dei rimproveri. Non vanno mai d'accordo, rifiutano ogni proposta di gioco. Non vogliono giocare al corteo di nozze; non se la sentono di manifestare grande allegria. Allora si potrebbe giocare a fare un funerale? No, nemmeno questo conviene loro.
Di questa scena ritratta al vivo Gesù si serve per smascherare l'atteggiamento spirituale di molti adulti del suo tempo, specialmente di molta gente perbene, "i farisei e i dottori della legge", nominati poco prima nel Vangelo (Lc 7,30). Gesù osserva che anche loro si mostrano incontentabili. Trovano sempre da ridire, in particolare quando si presenta un messaggero di Dio con un invito alla conversione. Invece di prendere sul serio il messaggio divino, esaminano il messaggero e cercano qualche motivo di criticarlo e quindi di squalificarlo in modo da potersi dispensare, con buona coscienza, dall'accogliere il suo messaggio. Giovanni Battista è venuto, vivendo nel deserto in un modo quanto mai austero, non mangiava pane e non beveva vino, ma si accontentava di ciò che trovava nel deserto. Tale austerità doveva, di per sé, aumentare l'autorevolezza delle sue esortazioni profetiche. I farisei, però, e i dottori della legge hanno manifestato il loro senso critico molto acuto, come si addice a specialisti in materia di religione, e hanno decretato che il modo di vivere adottato da Giovanni non era ragionevole e non poteva essere ispirato da Dio; certamente quindi veniva dal demonio. Non era il caso di prestare attenzione a quel profeta bizzarro.
Meditando questo Vangelo, non dobbiamo dimenticare di applicarlo a noi stessi. Non siamo forse anche noi bambini incontentabili? E, al contempo, grandi esperti nel criticare ogni proposta di cambiamento per la nostra vita, come erano i dottori della legge che criticavano Gesù?

Antifona d'ingresso

Dona pace, o Signore, a quanti in te confidano;
i tuoi profeti siano trovati degni di fede.
Ascolta la preghiera dei tuoi servi
e del tuo popolo, Israele. (Cf. Sir 36,18)

Colletta

O Dio, creatore e Signore dell'universo,
volgi a noi il tuo sguardo,
e fa' che ci dedichiamo con tutte le forze al tuo servizio
per sperimentare la potenza della tua misericordia.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

Prima lettura
1Tm 3,14-16
Grande è il mistero della vera religiosità.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo

Figlio mio, ti scrivo tutto questo nella speranza di venire presto da te; ma se dovessi tardare, voglio che tu sappia come comportarti nella casa di Dio, che è la Chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della verità.
Non vi è alcun dubbio che grande è il mistero della vera religiosità:
egli fu manifestato in carne umana
e riconosciuto giusto nello Spirito,
fu visto dagli angeli
e annunciato fra le genti,
fu creduto nel mondo
ed elevato nella gloria.

Parola di Dio

Salmo responsoriale

Grandi sono le opere del Signore.

Renderò grazie al Signore con tutto il cuore,
tra gli uomini retti riuniti in assemblea.
Grandi sono le opere del Signore:
le ricerchino coloro che le amano.

Il suo agire è splendido e maestoso,
la sua giustizia rimane per sempre.
Ha lasciato un ricordo delle sue meraviglie:
misericordioso e pietoso è il Signore.

Egli dà il cibo a chi lo teme,
si ricorda sempre della sua alleanza.
Mostrò al suo popolo la potenza delle sue opere,
gli diede l’eredità delle genti.

Canto al Vangelo

Gv 6,63

Alleluia, alleluia.
Le tue parole, Signore, sono spirito e sono vita;
tu hai parole di vita eterna.
Alleluia.

Vangelo

Lc 7,31-35
Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non avete pianto.

Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, il Signore disse:
«A chi posso paragonare la gente di questa generazione? A chi è simile? È simile a bambini che, seduti in piazza, gridano gli uni agli altri così:
“Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,
abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!”.
È venuto infatti Giovanni il Battista, che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: “È indemoniato”. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e voi dite: “Ecco un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori!”.
Ma la Sapienza è stata riconosciuta giusta da tutti i suoi figli».

Parola del Signore

Preghiera dei fedeli

Il Signore vivifica e sempre rinnova la sua Chiesa con molteplici doni, perché sia espressione vivente ed efficace del suo amore. Noi ci rivolgiamo a lui, animati dallo Spirito e dal desiderio ardente di conformarci al suo Figlio Gesù e diciamo:
Dio di carità, ascoltaci!

Perché la comunità dei credenti sia un corpo armonico, uno stare insieme fraterno, nella libertà e nella pace del Risorto. Preghiamo:
Perché l'umanità proceda nella concordia e nella speranza verso Cristo salvatore, alfa e omega del creato. Preghiamo:
Perché i ministri della Chiesa, irradiando la luce della parola con sapienza e autorità, irradino anche il profumo della carità. Preghiamo:
Perché lo scorrere paziente dei giorni, tra fatiche e speranze, ci insegni la docilità di Maria e l'obbedienza amorosa di Cristo. Preghiamo:
Perché, resi nuovi dalla forza di questo sacramento, con la conversione personale collaboriamo al rinnovamento del mondo nella verità e nell'amore. Preghiamo:
Per chi ascolta con indifferenza le domande della fede.
Per gli scontenti e gli arrabbiati.

Accogli le nostre suppliche, Signore, tu che sei un Dio di pietà e di tenerezza. Te lo chiediamo per mezzo del tuo Figlio Gesù, mandato nel mondo a salvezza di tutti, e ora vive e regna con te, in unione con lo Spirito Santo, nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera sulle offerte

Ascolta con bontà, o Signore, le nostre preghiere
e accogli le offerte dei tuoi fedeli,
perché quanto ognuno offre in onore del tuo nome
giovi alla salvezza di tutti.
Per Cristo nostro Signore.

Antifona alla comunione

Quanto è prezioso il tuo amore, o Dio!
Si rifugiano gli uomini all'ombra delle tue ali. (Sal 35,8)

Oppure:
Il calice della benedizione che noi benediciamo
è comunione con il Sangue di Cristo.
Il pane che noi spezziamo
è comunione con il Corpo di Cristo. (1Cor 10,16)

Preghiera dopo la comunione

La forza del tuo dono, o Signore,
operi nel nostro spirito e nel nostro corpo,
perché l'efficacia del sacramento ricevuto
preceda e accompagni sempre i nostri pensieri e le nostre azioni.
Per Cristo nostro Signore.

Omelie
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