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CEI 2008:   CEI 74:   TILC:    Mostra N.Versetto:     

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(Testo CEI2008)

Gen 3,17 All'uomo disse: «Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell'albero di cui ti avevo comandato: «Non devi mangiarne»,

maledetto il suolo per causa tua!
Con dolore ne trarrai il cibo
per tutti i giorni della tua vita.

Gen 4,18 A Enoc nacque Irad; Irad generò Mecuiaèl e Mecuiaèl generò Metusaèl e Metusaèl generò Lamec.
Gen 5,21 Enoc aveva sessantacinque anni quando generò Matusalemme.
Gen 5,22 Enoc camminò con Dio; dopo aver generato Matusalemme, visse ancora per trecento anni e generò figli e figlie.
Gen 5,25 Matusalemme aveva centoottantasette anni quando generò Lamec;
Gen 5,26 Matusalemme, dopo aver generato Lamec, visse ancora settecentoottantadue anni e generò figli e figlie.
Gen 5,27 L'intera vita di Matusalemme fu di novecentosessantanove anni; poi morì.

Gen 5,29 e lo chiamò Noè, dicendo: «Costui ci consolerà del nostro lavoro e della fatica delle nostre mani, a causa del suolo che il Signore ha maledetto».
Gen 6,13 Allora Dio disse a Noè: «È venuta per me la fine di ogni uomo, perché la terra, per causa loro, è piena di violenza; ecco, io li distruggerò insieme con la terra.
Gen 8,21 Il Signore ne odorò il profumo gradito e disse in cuor suo: «Non maledirò più il suolo a causa dell'uomo, perché ogni intento del cuore umano è incline al male fin dall'adolescenza; né colpirò più ogni essere vivente come ho fatto.


Gen 12,13 Di', dunque, che tu sei mia sorella, perché io sia trattato bene per causa tua e io viva grazie a te».

Gen 12,16 A causa di lei, egli trattò bene Abram, che ricevette greggi e armenti e asini, schiavi e schiave, asine e cammelli.
Gen 19,5 Chiamarono Lot e gli dissero: «Dove sono quegli uomini che sono entrati da te questa notte? Falli uscire da noi, perché possiamo abusarne!».
Gen 19,19 Vedi, il tuo servo ha trovato grazia ai tuoi occhi e tu hai usato grande bontà verso di me salvandomi la vita, ma io non riuscirò a fuggire sul monte, senza che la sciagura mi raggiunga e io muoia.
Gen 20,3 Ma Dio venne da Abimèlec di notte, in sogno, e gli disse: «Ecco, stai per morire a causa della donna che tu hai preso; lei appartiene a suo marito».
Gen 20,11 Rispose Abramo: «Io mi sono detto: certo non vi sarà timor di Dio in questo luogo e mi uccideranno a causa di mia moglie.
Gen 21,25 Ma Abramo rimproverò Abimèlec a causa di un pozzo d'acqua, che i servi di Abimèlec avevano usurpato.
Gen 24,12 E disse: «Signore, Dio del mio padrone Abramo, concedimi un felice incontro quest'oggi e usa bontà verso il mio padrone Abramo!
Gen 24,14 Ebbene, la ragazza alla quale dirò: «Abbassa l'anfora e lasciami bere», e che risponderà: «Bevi, anche ai tuoi cammelli darò da bere», sia quella che tu hai destinato al tuo servo Isacco; da questo riconoscerò che tu hai usato bontà verso il mio padrone».

Gen 24,27 e disse: «Sia benedetto il Signore, Dio del mio padrone Abramo, che non ha cessato di usare bontà e fedeltà verso il mio padrone. Quanto a me, il Signore mi ha guidato sulla via fino alla casa dei fratelli del mio padrone».
Gen 24,49 Ora, se intendete usare bontà e fedeltà verso il mio padrone, fatemelo sapere; se no, fatemelo sapere ugualmente, perché io mi rivolga altrove».

Gen 26,7 Gli uomini del luogo gli fecero domande sulla moglie, ma egli disse: «È mia sorella»; infatti aveva timore di dire: «È mia moglie», pensando che gli uomini del luogo lo avrebbero potuto uccidere a causa di Rebecca, che era di bell'aspetto.

Gen 26,9 Abimèlec chiamò Isacco e disse: «Sicuramente ella è tua moglie. E perché tu hai detto: «È mia sorella»?». Gli rispose Isacco: «Perché mi son detto: che io non abbia a morire per causa di lei!».
Gen 26,24 E in quella notte gli apparve il Signore e disse:

«Io sono il Dio di Abramo, tuo padre;
non temere, perché io sono con te:
ti benedirò e moltiplicherò la tua discendenza
a causa di Abramo, mio servo».


Gen 26,35 Esse furono causa d'intima amarezza per Isacco e per Rebecca.



Gen 27,46 E Rebecca disse a Isacco: «Ho disgusto della mia vita a causa delle donne ittite: se Giacobbe prende moglie tra le Ittite come queste, tra le ragazze della regione, a che mi giova la vita?».



Gen 29,26 Rispose Làbano: «Non si usa far così dalle nostre parti, non si dà in sposa la figlia più piccola prima della primogenita.
Gen 30,27 Gli disse Làbano: «Se ho trovato grazia ai tuoi occhi... Per divinazione ho saputo che il Signore mi ha benedetto per causa tua».
Gen 32,11 io sono indegno di tutta la bontà e di tutta la fedeltà che hai usato verso il tuo servo. Con il mio solo bastone avevo passato questo Giordano e ora sono arrivato al punto di formare due accampamenti.
Gen 36,7 Infatti i loro possedimenti erano troppo grandi perché essi potessero abitare insieme, e il territorio dove soggiornavano come forestieri non bastava a sostenerli a causa del loro bestiame.
Gen 36,34 Iobab morì e al suo posto regnò Cusam, del territorio dei Temaniti.
Gen 36,35 Cusam morì e al suo posto regnò Adad, figlio di Bedad, colui che vinse i Madianiti nelle steppe di Moab; la sua città si chiamava Avìt.
Gen 37,8 Gli dissero i suoi fratelli: «Vuoi forse regnare su di noi o ci vuoi dominare?». Lo odiarono ancora di più a causa dei suoi sogni e delle sue parole.

Gen 38,24 Circa tre mesi dopo, fu portata a Giuda questa notizia: «Tamar, tua nuora, si è prostituita e anzi è incinta a causa delle sue prostituzioni». Giuda disse: «Conducetela fuori e sia bruciata!».
Gen 41,31 Non vi sarà più alcuna traccia dell'abbondanza che vi era stata nella terra, a causa della carestia successiva, perché sarà molto dura.
Gen 43,18 Ma essi si spaventarono, perché venivano condotti in casa di Giuseppe, e si dissero: «A causa del denaro, rimesso l'altra volta nei nostri sacchi, ci conducono là: per assalirci, piombarci addosso e prenderci come schiavi con i nostri asini».

Gen 45,16 Intanto nella casa del faraone si era diffusa la voce: «Sono venuti i fratelli di Giuseppe!» e questo fece piacere al faraone e ai suoi ministri.
Gen 47,29 Quando fu vicino il tempo della sua morte, Israele chiamò il figlio Giuseppe e gli disse: «Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, metti la mano sotto la mia coscia e usa con me bontà e fedeltà: non seppellirmi in Egitto!
Es 3,7 Il Signore disse: «Ho osservato la miseria del mio popolo in Egitto e ho udito il suo grido a causa dei suoi sovrintendenti: conosco le sue sofferenze.
Es 5,12 Il popolo si sparse in tutto il territorio d'Egitto a raccogliere stoppie da usare come paglia.
Es 8,20 Così fece il Signore: sciami imponenti di tafani entrarono nella casa del faraone, nella casa dei suoi ministri e in tutta la terra d'Egitto; la terra era devastata a causa dei tafani.

Es 9,11 I maghi non poterono stare alla presenza di Mosè a causa delle ulcere che li avevano colpiti come tutti gli Egiziani.
Es 13,8 In quel giorno tu spiegherai a tuo figlio: «È a causa di quanto ha fatto il Signore per me, quando sono uscito dall'Egitto».

Es 17,7 E chiamò quel luogo Massa e Merìba, a causa della protesta degli Israeliti e perché misero alla prova il Signore, dicendo: «Il Signore è in mezzo a noi sì o no?».

Es 20,25 Se tu farai per me un altare di pietra, non lo costruirai con pietra tagliata, perché, usando la tua lama su di essa, tu la renderesti profana.
Es 21,12 Colui che colpisce un uomo causandone la morte, sarà messo a morte.
Es 21,29 Ma se il bue era solito cozzare con le corna già prima e il padrone era stato avvisato e non lo aveva custodito, se ha causato la morte di un uomo o di una donna, il bue sarà lapidato e anche il suo padrone dev'essere messo a morte.
Es 21,35 Quando il bue di un tale cozza contro il bue del suo prossimo e ne causa la morte, essi venderanno il bue vivo e se ne divideranno il prezzo; si divideranno anche la bestia morta.
Es 22,4 Quando un uomo usa come pascolo un campo o una vigna e lascia che il suo bestiame vada a pascolare in un campo altrui, deve dare l'indennizzo con il meglio del suo campo e con il meglio della sua vigna.

Es 22,8 Qualunque sia l'oggetto di una frode, si tratti di un bue, di un asino, di un montone, di una veste, di qualunque oggetto perduto, di cui uno dice: «È questo!», la causa delle due parti andrà fino a Dio: colui che Dio dichiarerà colpevole restituirà il doppio al suo prossimo.

Lv 5,5 Quando sarà in condizione di colpa a causa di uno di questi fatti, dovrà confessare in che cosa ha peccato;
Lv 11,43 Non rendete le vostre persone contaminate con alcuno di questi animali che strisciano; non rendetevi impuri con essi e non diventate, a causa loro, impuri.
Lv 13,27 Al settimo giorno il sacerdote lo esaminerà e se la macchia si è diffusa sulla pelle, il sacerdote lo dichiarerà impuro: è una piaga di lebbra.
Lv 13,28 Ma se la macchia è rimasta ferma nella stessa zona e non si è diffusa sulla pelle, ma si è attenuata, è un gonfiore dovuto a bruciatura; il sacerdote dichiarerà quel tale puro, perché si tratta di una cicatrice della bruciatura.

Lv 14,46 Inoltre chiunque sarà entrato in quella casa mentre era chiusa, sarà impuro fino alla sera.
Lv 15,33 e la legge per colei che è indisposta a causa delle mestruazioni, cioè per l'uomo o per la donna che abbiano il flusso e per l'uomo che si corichi con una donna in stato di impurità»».


Lv 18,30 Osserverete dunque i miei ordini e non seguirete alcuno di quei costumi abominevoli che sono stati praticati prima di voi; non vi renderete impuri a causa di essi. Io sono il Signore, vostro Dio»».



Lv 20,23 Non seguirete le usanze delle nazioni che io sto per scacciare dinanzi a voi; esse hanno fatto tutte quelle cose, perciò ho disgusto di esse
Lv 22,4 Nessun uomo della stirpe di Aronne affetto da lebbra o da gonorrea potrà mangiare le offerte sante, finché non sia puro. Così sarà per chi toccherà qualsiasi cosa impura a causa di un cadavere o per chi avrà perdite seminali,
Lv 26,39 Quelli che tra voi saranno superstiti si consumeranno a causa delle proprie colpe nei territori dei loro nemici; anche a causa delle colpe dei loro padri periranno con loro.
Nm 4,12 Prenderanno tutti gli arredi che si usano per il servizio nel santuario, li metteranno in un drappo di porpora viola, li avvolgeranno in una coperta di pelli di tasso e li metteranno sopra la portantina.

Nm 5,2 «Ordina agli Israeliti che espellano dall'accampamento ogni lebbroso, chiunque soffre di gonorrea e ogni impuro a causa di un morto.
Nm 6,11 Il sacerdote ne offrirà uno in sacrificio per il peccato e l'altro in olocausto e compirà il rito espiatorio per lui, per il peccato in cui è incorso a causa di quel morto. In quel giorno stesso, il nazireo consacrerà così il suo capo.
Nm 9,6 Ma vi erano degli uomini che erano impuri a causa del cadavere di un uomo e non potevano celebrare la Pasqua in quel giorno. Si presentarono in quello stesso giorno davanti a Mosè e davanti ad Aronne;
Nm 12,1 Maria e Aronne parlarono contro Mosè, a causa della donna etiope che aveva preso. Infatti aveva sposato una donna etiope.
Nm 13,24 Quel luogo fu chiamato valle di Escol a causa del grappolo d'uva che gli Israeliti vi avevano tagliato.

Nm 16,26 Egli parlò alla comunità dicendo: «Allontanatevi dalle tende di questi uomini malvagi e non toccate nulla di quanto loro appartiene, perché non periate a causa di tutti i loro peccati».
Nm 25,18 poiché essi sono stati nemici per voi con le astuzie che hanno usato con voi nella vicenda di Peor e di Cozbì, figlia di un principe di Madian, loro sorella, che è stata uccisa il giorno del flagello causato per il fatto di Peor».



Nm 27,3 «Nostro padre è morto nel deserto. Egli non era nella compagnia di coloro che si erano coalizzati contro il Signore, non era della gente di Core, ma è morto a causa del suo peccato, senza figli maschi.
Nm 27,5 Mosè presentò la loro causa davanti al Signore.
Nm 32,15 Perché, se voi vi ritraete dal seguirlo, il Signore continuerà a lasciarlo nel deserto e voi avrete causato la perdita di tutto questo popolo».

Nm 35,17 Se lo colpisce con una pietra che aveva in mano, atta a causare la morte, e il colpito muore, quel tale è un omicida; l'omicida dovrà essere messo a morte.
Nm 35,18 O se lo colpisce con uno strumento di legno che aveva in mano, atto a causare la morte, e il colpito muore, quel tale è un omicida; l'omicida dovrà essere messo a morte.
Nm 35,23 o se, senza vederlo, gli fa cadere addosso una pietra che possa causare la morte e quello ne muore, senza che l'altro gli fosse nemico o gli volesse fare del male,
Dt 1,37 Anche contro di me si adirò il Signore, per causa vostra, e disse: «Neanche tu vi entrerai,
Dt 3,26 Ma il Signore si adirò contro di me, per causa vostra, e non mi esaudì. Il Signore mi disse: «Basta, non aggiungere più una parola su questo argomento.
Dt 4,21 Il Signore si adirò contro di me per causa vostra e giurò che io non avrei attraversato il Giordano e non sarei entrato nella buona terra che il Signore, tuo Dio, sta per darti in eredità.
Dt 8,10 Mangerai, sarai sazio e benedirai il Signore, tuo Dio, a causa della buona terra che ti avrà dato.

Dt 9,4 Quando il Signore, tuo Dio, li avrà scacciati davanti a te, non pensare: «A causa della mia giustizia, il Signore mi ha fatto entrare in possesso di questa terra». È invece per la malvagità di queste nazioni che il Signore le scaccia davanti a te.
Dt 9,5 No, tu non entri in possesso della loro terra a causa della tua giustizia, né a causa della rettitudine del tuo cuore; ma il Signore, tuo Dio, scaccia quelle nazioni davanti a te per la loro malvagità e per mantenere la parola che il Signore ha giurato ai tuoi padri, ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe.
Dt 9,6 Sappi dunque che non a causa della tua giustizia il Signore, tuo Dio, ti dà il possesso di questa buona terra; anzi, tu sei un popolo di dura cervice.

Dt 9,18 e mi prostrai davanti al Signore. Come avevo fatto la prima volta, per quaranta giorni e per quaranta notti, non mangiai pane né bevvi acqua, a causa del grande peccato che avevate commesso, facendo ciò che è male agli occhi del Signore per provocarlo.
Dt 10,17 perché il Signore, vostro Dio, è il Dio degli dèi, il Signore dei signori, il Dio grande, forte e terribile, che non usa parzialità e non accetta regali,
Dt 17,8 Quando in una causa ti sarà troppo difficile decidere tra assassinio e assassinio, tra diritto e diritto, tra percossa e percossa, in cose su cui si litiga nelle tue città, ti alzerai e salirai al luogo che il Signore, tuo Dio, avrà scelto.
Dt 18,12 perché chiunque fa queste cose è in abominio al Signore. A causa di questi abomini, il Signore, tuo Dio, sta per scacciare quelle nazioni davanti a te.
Dt 19,16 Qualora un testimone ingiusto si alzi contro qualcuno per accusarlo di ribellione,
Dt 19,17 i due uomini fra i quali ha luogo la causa compariranno davanti al Signore, davanti ai sacerdoti e ai giudici in carica in quei giorni.
Dt 23,11 Se si trova qualcuno in mezzo a te che non sia puro a causa di una polluzione notturna, uscirà dall'accampamento e non vi entrerà.
Dt 28,20 Il Signore lancerà contro di te la maledizione, la costernazione e la minaccia in ogni lavoro a cui metterai mano, finché tu sia distrutto e perisca rapidamente a causa delle tue azioni malvagie, per avermi abbandonato.
Dt 28,67 Alla mattina dirai: «Se fosse sera!» e alla sera dirai: «Se fosse mattina!», a causa dello spavento che ti agiterà il cuore e delle cose che i tuoi occhi vedranno.
Dt 31,18 Io, in quel giorno, nasconderò il mio volto a causa di tutto il male che avranno fatto rivolgendosi ad altri dèi.

Dt 33,7 Questo disse per Giuda:
«Ascolta, Signore, la voce di Giuda
e riconducilo verso il suo popolo;
la sua mano difenderà la sua causa
e tu sarai l'aiuto contro i suoi avversari».

Gs 2,12 Ora giuratemi per il Signore che, come io ho usato benevolenza con voi, così anche voi userete benevolenza con la casa di mio padre; datemi dunque un segno sicuro
Gs 7,12 Gli Israeliti non potranno resistere ai loro nemici, volgeranno loro le spalle, perché sono incorsi nello sterminio. Non sarò più con voi, se non estirperete da voi la causa dello sterminio.
Gs 7,13 Su, santifica il popolo e di' loro: «Per domani santificatevi, perché così dice il Signore, Dio d'Israele: C'è una causa di sterminio in mezzo a te, Israele! Tu non potrai resistere ai tuoi nemici, finché non eliminerete da voi la causa dello sterminio.
Gs 7,15 Colui che risulterà causa di sterminio sarà bruciato lui e tutte le sue cose, per aver trasgredito il patto del Signore e aver commesso un'infamia in Israele»».

Gs 10,1 Quando Adonì-Sedek, re di Gerusalemme, venne a sapere che Giosuè aveva conquistato Ai e l'aveva votata allo sterminio e che, come aveva fatto a Gerico e al suo re, aveva fatto ad Ai e al suo re, e che quelli di Gàbaon avevano fatto pace con gli Israeliti e si trovavano ormai in mezzo a loro,
Gs 10,3 Allora Adonì-Sedek, re di Gerusalemme, mandò questo messaggio a Oam, re di Ebron, a Piram, re di Iarmut, a Iafìa, re di Lachis e a Debir, re di Eglon:
Gs 10,5 Questi cinque re amorrei - il re di Gerusalemme, il re di Ebron, il re di Iarmut, il re di Lachis e il re di Eglon - con tutte le loro truppe si radunarono insieme, andarono ad accamparsi contro Gàbaon e le mossero guerra.

Gs 10,23 Così fecero e gli condussero fuori dalla grotta quei cinque re: il re di Gerusalemme, il re di Ebron, il re di Iarmut, il re di Lachis e il re di Eglon.
Gs 12,10 il re di Gerusalemme, uno; il re di Ebron, uno;

Gs 15,8 Saliva poi la valle di Ben-Innòm sul versante meridionale dei Gebusei, cioè di Gerusalemme; poi il confine saliva sulla vetta della montagna che domina la valle di Innòm a occidente ed è all'estremità della valle dei Refaìm, a settentrione.
Gs 15,63 Quanto ai Gebusei che abitavano in Gerusalemme, i figli di Giuda non riuscirono a scacciarli; così i Gebusei abitano a Gerusalemme insieme con i figli di Giuda ancora oggi.



Gs 18,28 Sela-Elef, la città gebusea, cioè Gerusalemme, Gàbaa, Kiriat-Iearìm: quattordici città e i loro villaggi. Questa era l'eredità dei figli di Beniamino, secondo i loro casati.



Gs 19,5 Siklag, Bet-Marcabòt, Casar-Susa,
Gdc 1,7 Adonì-Bezek disse: «Settanta re, con i pollici e gli alluci amputati, raccattavano gli avanzi sotto la mia tavola. Dio mi ripaga quel che ho fatto». Lo condussero poi a Gerusalemme, dove morì.

Gdc 1,8 I figli di Giuda attaccarono Gerusalemme e la presero; la passarono a fil di spada e l'abbandonarono alle fiamme.

Gdc 1,21 I figli di Beniamino non scacciarono i Gebusei che abitavano Gerusalemme, perciò i Gebusei abitano con i figli di Beniamino a Gerusalemme ancora oggi.

Gdc 3,8 L'ira del Signore si accese contro Israele e li consegnò nelle mani di Cusan-Risatàim, re di Aram Naharàim; gli Israeliti furono servi di Cusan-Risatàim per otto anni.
Gdc 3,10 Lo spirito del Signore fu su di lui ed egli fu giudice d'Israele. Uscì a combattere e il Signore gli consegnò nelle mani Cusan-Risatàim, re di Aram; la sua mano fu potente contro Cusan-Risatàim.
Gdc 6,6 Israele fu ridotto in grande miseria a causa di Madian e gli Israeliti gridarono al Signore.

Gdc 6,7 Quando gli Israeliti ebbero gridato al Signore a causa di Madian,
Gdc 6,31 Ioas rispose a quanti insorgevano contro di lui: «Volete difendere voi la causa di Baal e venirgli in aiuto? Chi vorrà difendere la sua causa sarà messo a morte prima di domattina; se è davvero un dio, difenda da sé la sua causa, per il fatto che hanno demolito il suo altare».
Gdc 6,32 Perciò in quel giorno Gedeone fu chiamato Ierub-Baal, perché si disse: «Baal difenda la sua causa contro di lui, perché egli ha demolito il suo altare».

Gdc 8,27 Gedeone ne fece un efod che pose a Ofra, sua città; tutto Israele vi si prostituì, e ciò divenne una causa di rovina per Gedeone e per la sua casa.

Gdc 11,39 Alla fine dei due mesi tornò dal padre ed egli compì su di lei il voto che aveva fatto. Ella non aveva conosciuto uomo; di qui venne in Israele questa usanza:
Gdc 14,10 Suo padre scese dunque da quella donna e Sansone fece là un banchetto, perché così usavano fare i giovani.

Gdc 19,10 Ma quell'uomo non volle passare la notte in quel luogo; si alzò, partì e giunse di fronte a Gebus, cioè Gerusalemme, con i suoi due asini sellati, la sua concubina e il servo.

Gdc 19,22 Mentre si stavano riconfortando, alcuni uomini della città, gente iniqua, circondarono la casa, bussando fortemente alla porta, e dissero al vecchio padrone di casa: «Fa' uscire quell'uomo che è entrato in casa tua, perché vogliamo abusare di lui».
Gdc 20,5 Ma gli abitanti di Gàbaa insorsero contro di me e circondarono di notte la casa dove stavo. Volevano uccidere me; quanto alla mia concubina, le usarono violenza fino al punto che ne morì.
Rt 4,7 Anticamente in Israele vigeva quest'usanza in relazione al diritto di riscatto o alla permuta: per convalidare un atto, uno si toglieva il sandalo e lo dava all'altro. Questa era la forma di autenticazione in Israele.
1Sam 1,6 La sua rivale per giunta l'affliggeva con durezza a causa della sua umiliazione, perché il Signore aveva reso sterile il suo grembo.
1Sam 2,13 né le usanze dei sacerdoti nei confronti del popolo. Quando uno offriva il sacrificio, veniva il servo del sacerdote, mentre la carne cuoceva, con in mano una forcella a tre denti,
1Sam 8,18 Allora griderete a causa del re che avrete voluto eleggere, ma il Signore non vi ascolterà».
1Sam 12,7 Ora fatevi avanti, perché voglio giudicarvi davanti al Signore a causa di tutti i benefici che il Signore ha operato con voi e con i vostri padri.
1Sam 12,22 Certo, il Signore non abbandonerà il suo popolo, a causa del suo grande nome, perché il Signore ha deciso di fare di voi il suo popolo.
1Sam 15,6 Disse inoltre Saul ai Keniti: «Andate via, ritiratevi dagli Amaleciti prima che vi distrugga insieme con loro, poiché avete usato benevolenza con tutti gli Israeliti, quando uscivano dall'Egitto». I Keniti si ritirarono da Amalèk.
1Sam 17,32 Davide disse a Saul: «Nessuno si perda d'animo a causa di costui. Il tuo servo andrà a combattere con questo Filisteo».
1Sam 17,54 Davide prese la testa del Filisteo e la portò a Gerusalemme. Le armi di lui invece le pose nella sua tenda.

1Sam 20,14 Fin quando sarò in vita, usa verso di me la benevolenza del Signore. Se sarò morto,
1Sam 23,10 Davide disse: «Signore, Dio d'Israele, il tuo servo ha sentito dire che Saul cerca di venire a Keila per distruggere la città per causa mia.
1Sam 24,16 Il Signore sia arbitro e giudice tra me e te, veda e difenda la mia causa e mi liberi dalla tua mano».

1Sam 25,39 Quando Davide sentì che Nabal era morto, esclamò: «Benedetto il Signore che ha difeso la mia causa per l'ingiuria fattami da Nabal e ha trattenuto il suo servo dal male e ha rivolto sul capo di Nabal la sua cattiveria». Poi Davide mandò messaggeri e annunciò ad Abigàil che voleva prenderla in moglie.
2Sam 3,8 Abner si adirò molto per le parole di Is-Baal e disse: «Sono dunque una testa di cane di Giuda? Fino ad oggi ho usato benevolenza verso la casa di Saul tuo padre, i suoi fratelli e i suoi amici, e non ti ho fatto cadere nelle mani di Davide. Oggi tu mi rimproveri una colpa di donna.
2Sam 5,5 A Ebron regnò su Giuda sette anni e sei mesi e a Gerusalemme regnò trentatré anni su tutto Israele e su Giuda.

2Sam 5,6 Il re e i suoi uomini andarono a Gerusalemme contro i Gebusei che abitavano in quella regione. Costoro dissero a Davide: «Tu qui non entrerai: i ciechi e gli zoppi ti respingeranno», per dire: «Davide non potrà entrare qui».
2Sam 5,13 Davide prese ancora concubine e mogli da Gerusalemme, dopo il suo arrivo da Ebron: queste generarono a Davide altri figli e figlie.
2Sam 5,14 I nomi di quelli generati a Gerusalemme sono: Sammùa, Sobab, Natan, Salomone,
2Sam 6,12 Ma poi fu detto al re Davide: «Il Signore ha benedetto la casa di Obed-Edom e quanto gli appartiene, a causa dell'arca di Dio». Allora Davide andò e fece salire l'arca di Dio dalla casa di Obed-Edom alla Città di Davide, con gioia.
2Sam 8,7 Davide prese ai servi di Adadèzer gli scudi d'oro e li portò a Gerusalemme.
2Sam 9,1 Davide disse: «C'è forse ancora qualche superstite della casa di Saul, che io possa trattare con bontà a causa di Giònata?».
2Sam 9,13 Ma Merib-Baal abitava a Gerusalemme, perché mangiava sempre alla tavola del re. Era storpio in ambedue i piedi.



2Sam 10,14 Quando gli Ammoniti videro che gli Aramei erano fuggiti, fuggirono davanti ad Abisài e rientrarono nella città. Allora Ioab tornò dalla spedizione contro gli Ammoniti e venne a Gerusalemme.

2Sam 11,1 All'inizio dell'anno successivo, al tempo in cui i re sono soliti andare in guerra, Davide mandò Ioab con i suoi servitori e con tutto Israele a compiere devastazioni contro gli Ammoniti; posero l'assedio a Rabbà, mentre Davide rimaneva a Gerusalemme.
2Sam 11,12 Davide disse a Uria: «Rimani qui anche oggi e domani ti lascerò partire». Così Uria rimase a Gerusalemme quel giorno e il seguente.
2Sam 12,31 Ne fece uscire gli abitanti e li impiegò alle seghe, ai picconi di ferro e alle asce di ferro e li trasferì alle fornaci da mattoni; allo stesso modo trattò tutte le città degli Ammoniti. Poi Davide tornò a Gerusalemme con tutta la sua gente.



2Sam 13,2 Amnon ne ebbe una tale passione da cadere malato a causa di Tamar, sua sorella; poiché ella era vergine, pareva impossibile ad Amnon di poterle fare qualcosa.
2Sam 14,23 Ioab dunque si alzò, andò a Ghesur e condusse Assalonne a Gerusalemme.
2Sam 14,28 Assalonne abitò a Gerusalemme due anni, senza vedere la faccia del re.
2Sam 15,8 Perché durante la sua dimora a Ghesur, in Aram, il tuo servo ha fatto questo voto: «Se il Signore mi riconduce a Gerusalemme, io servirò il Signore!»».
2Sam 15,11 Con Assalonne erano partiti da Gerusalemme duecento uomini, i quali, invitati, partirono con semplicità, senza saper nulla.
2Sam 15,14 Allora Davide disse a tutti i suoi servi che erano con lui a Gerusalemme: «Alzatevi, fuggiamo; altrimenti nessuno di noi scamperà dalle mani di Assalonne. Partite in fretta, perché non si affretti lui a raggiungerci e faccia cadere su di noi la rovina e passi la città a fil di spada».
2Sam 15,29 Così Sadoc ed Ebiatàr riportarono a Gerusalemme l'arca di Dio e là rimasero.

2Sam 15,32 Quando Davide fu giunto in vetta al monte, al luogo dove ci si prostra a Dio, ecco farglisi incontro Cusài, l'Archita, con la tunica stracciata e il capo coperto di polvere.
2Sam 15,37 Cusài, amico di Davide, arrivò in città quando Assalonne entrava in Gerusalemme.



2Sam 16,3 Il re disse: «Dov'è il figlio del tuo signore?». Siba rispose al re: «Ecco, è rimasto a Gerusalemme perché ha detto: «Oggi la casa di Israele mi restituirà il regno di mio padre»».
2Sam 16,15 Intanto Assalonne con tutti gli Israeliti era entrato in Gerusalemme e Achitòfel era con lui.
2Sam 16,16 Quando Cusài l'Archita, l'amico di Davide, fu giunto presso Assalonne, gli disse: «Viva il re! Viva il re!».
2Sam 16,17 Assalonne disse a Cusài: «Questa è la fedeltà che hai per il tuo amico? Perché non sei andato con il tuo amico?».
2Sam 16,18 Cusài rispose ad Assalonne: «No, io sarò per colui che il Signore e questo popolo e tutti gli Israeliti hanno scelto, e con lui rimarrò.
2Sam 17,5 Ma Assalonne disse: «Chiamate anche Cusài, l'Archita, e sentiamo ciò che ha in bocca anche lui».
2Sam 17,6 Quando Cusài fu giunto da Assalonne, questi gli disse: «Achitòfel ha parlato così e così: dobbiamo fare come ha detto lui? Se no, parla tu!».
2Sam 17,7 Cusài rispose ad Assalonne: «Questa volta il consiglio dato da Achitòfel non è buono».
2Sam 17,8 Cusài continuò: «Tu conosci tuo padre e i suoi uomini: sai che sono dei prodi e che hanno l'animo esasperato, come un'orsa privata dei figli nella campagna; poi tuo padre è un guerriero e non passerà la notte con il popolo.
2Sam 17,14 Assalonne e tutti gli Israeliti dissero: «Il consiglio di Cusài, l'Archita, è migliore di quello di Achitòfel». Il Signore aveva stabilito di render nullo il buon consiglio di Achitòfel per far cadere la rovina su Assalonne.

2Sam 17,15 Allora Cusài disse ai sacerdoti Sadoc ed Ebiatàr: «Achitòfel ha consigliato Assalonne e gli anziani d'Israele così e così, ma io ho consigliato diversamente.
2Sam 17,20 I servi di Assalonne vennero in casa della donna e chiesero: «Dove sono Achimàas e Giònata?». La donna rispose loro: «Hanno oltrepassato il serbatoio dell'acqua». Quelli si misero a cercarli, ma non riuscendo a trovarli, tornarono a Gerusalemme.

2Sam 19,3 La vittoria in quel giorno si cambiò in lutto per tutto il popolo, perché il popolo sentì dire in quel giorno: «Il re è desolato a causa del figlio».
2Sam 19,10 In tutte le tribù d'Israele tutto il popolo stava discutendo e diceva: «Il re ci ha liberati dalle mani dei nostri nemici e ci ha salvati dalle mani dei Filistei; ora è dovuto fuggire dalla terra a causa di Assalonne.
2Sam 19,20 e disse al re: «Il mio signore non tenga conto della mia colpa! Quanto il tuo servo ha commesso quando il re, mio signore, è uscito da Gerusalemme, non ricordarlo, non lo conservi il re nel suo cuore!
2Sam 19,26 Mentre andava a Gerusalemme incontro al re, il re gli disse: «Perché non sei venuto con me, Merib-Baal?».
2Sam 19,34 Il re disse a Barzillài: «Vieni con me; io provvederò al tuo sostentamento presso di me, a Gerusalemme».
2Sam 19,35 Ma Barzillài rispose al re: «Quanti sono gli anni che mi restano da vivere, perché io salga con il re a Gerusalemme?
2Sam 20,2 Tutti gli Israeliti si allontanarono da Davide per seguire Seba, figlio di Bicrì; ma gli uomini di Giuda rimasero uniti al loro re e lo accompagnarono dal Giordano fino a Gerusalemme.
2Sam 20,3 Davide entrò nella reggia a Gerusalemme. Il re prese le dieci concubine che aveva lasciato a custodia della reggia e le mise in una residenza sorvegliata; dava loro sostentamento, ma non si accostava a loro. Rimasero così recluse fino al giorno della loro morte, vivendo da vedove.

2Sam 20,7 Con lui uscirono gli uomini di Ioab, i Cretei, i Peletei e tutti i prodi; uscirono da Gerusalemme per inseguire Seba, figlio di Bicrì.

2Sam 20,22 Allora la donna si rivolse a tutto il popolo con saggezza; così quelli tagliarono la testa a Seba, figlio di Bicrì, e la gettarono a Ioab. Egli fece suonare il corno; tutti si dispersero lontano dalla città, ognuno alla propria tenda. Poi Ioab tornò a Gerusalemme presso il re.

2Sam 21,18 Dopo questo, ci fu un'altra battaglia con i Filistei, a Gob. Allora Sibbecài di Cusa uccise Saf, uno dei discendenti di Rafa.

2Sam 23,27 Abièzer di Anatòt, Mebunnài di Cusa,
2Sam 24,8 Percorsero così tutto il territorio e dopo nove mesi e venti giorni tornarono a Gerusalemme.
2Sam 24,16 E quando l'angelo ebbe stesa la mano su Gerusalemme per devastarla, il Signore si pentì di quel male e disse all'angelo devastatore del popolo: «Ora basta! Ritira la mano!».
L'angelo del Signore si trovava presso l'aia di Araunà, il Gebuseo.
1Re 2,11 La durata del regno di Davide su Israele fu di quarant'anni: a Ebron regnò sette anni e a Gerusalemme regnò trentatré anni.

1Re 2,36 Il re mandò a chiamare Simei per dirgli: «Costruisciti una casa a Gerusalemme; ivi sarà la tua dimora e non ne uscirai per andartene qua e là.
1Re 2,38 Simei disse al re: «Va bene! Come ha detto il re, mio signore, così farà il tuo servo». Simei dimorò in Gerusalemme per molto tempo.
1Re 2,41 Fu riferito a Salomone che Simei era andato da Gerusalemme a Gat e che era ritornato.
1Re 3,1 Salomone divenne genero del faraone, re d'Egitto. Prese la figlia del faraone, che introdusse nella Città di Davide, ove rimase finché non terminò di costruire la propria casa, il tempio del Signore e le mura di cinta di Gerusalemme.

1Re 3,15 Salomone si svegliò; ecco, era stato un sogno. Andò a Gerusalemme; stette davanti all'arca dell'alleanza del Signore, offrì olocausti, compì sacrifici di comunione e diede un banchetto per tutti i suoi servi.

1Re 4,16 Baanà, figlio di Cusài, in Aser e in Zàbulon;
1Re 5,17 «Tu sai che Davide, mio padre, non ha potuto edificare un tempio al nome del Signore, suo Dio, a causa delle guerre che i nemici gli mossero da tutte le parti, finché il Signore non li prostrò sotto la pianta dei suoi piedi.
1Re 6,7 Per la costruzione del tempio venne usata pietra intatta di cava; durante i lavori nel tempio non si udirono martelli, piccone o altro arnese di ferro.
1Re 7,47 Salomone sistemò tutti gli utensili; a causa della loro quantità così grande non si poteva calcolare il peso del bronzo.

1Re 8,1 Salomone allora convocò presso di sé in assemblea a Gerusalemme gli anziani d'Israele, tutti i capitribù, i prìncipi dei casati degli Israeliti, per fare salire l'arca dell'alleanza del Signore dalla Città di Davide, cioè da Sion.
1Re 8,11 e i sacerdoti non poterono rimanervi per compiere il servizio a causa della nube, perché la gloria del Signore riempiva il tempio del Signore.
1Re 8,41 Anche lo straniero, che non è del tuo popolo Israele, se viene da una terra lontana a causa del tuo nome,
1Re 8,59 Queste mie parole, usate da me per supplicare il Signore, siano presenti davanti al Signore, nostro Dio, giorno e notte, perché renda giustizia al suo servo e a Israele, suo popolo, secondo le necessità di ogni giorno,
1Re 9,15 Questa fu l'occasione in cui il re Salomone istituì il lavoro coatto per costruire il tempio, la reggia, il Millo, le mura di Gerusalemme, Asor, Meghiddo, Ghezer.
1Re 9,19 e tutte le città dei magazzini che gli appartenevano, le città per i carri, quelle per i cavalli, e costruì a Gerusalemme, nel Libano e in tutto il territorio del suo dominio tutto ciò che gli piacque.
1Re 10,2 Arrivò a Gerusalemme con un corteo molto numeroso, con cammelli carichi di aromi, d'oro in grande quantità e di pietre preziose. Si presentò a Salomone e gli parlò di tutto quello che aveva nel suo cuore.
1Re 10,26 Salomone radunò carri e cavalli; aveva millequattrocento carri e dodicimila cavalli da sella, distribuiti nelle città per i carri e presso il re a Gerusalemme.
1Re 10,27 Il re fece sì che a Gerusalemme l'argento abbondasse come le pietre e rese il legname di cedro tanto comune quanto i sicomòri che crescono nella Sefela.
1Re 11,7 Salomone costruì un'altura per Camos, obbrobrio dei Moabiti, sul monte che è di fronte a Gerusalemme, e anche per Moloc, obbrobrio degli Ammoniti.
1Re 11,13 Ma non gli strapperò tutto il regno; una tribù la darò a tuo figlio, per amore di Davide, mio servo, e per amore di Gerusalemme, che ho scelto».

1Re 11,29 In quel tempo Geroboamo, uscito da Gerusalemme, incontrò per strada il profeta Achia di Silo, che era coperto con un mantello nuovo; erano loro due soli, in campagna.
1Re 11,32 A lui rimarrà una tribù a causa di Davide, mio servo, e a causa di Gerusalemme, la città che ho scelto fra tutte le tribù d'Israele.
1Re 11,34 Non gli toglierò tutto il regno dalla mano, perché l'ho stabilito principe per tutti i giorni della sua vita a causa di Davide, mio servo, che ho scelto, il quale ha osservato i miei comandi e le mie leggi.
1Re 11,36 A suo figlio darò una tribù, affinché ci sia una lampada per Davide, mio servo, per tutti i giorni dinanzi a me a Gerusalemme, la città che mi sono scelta per porvi il mio nome.
1Re 11,42 Il tempo in cui Salomone aveva regnato a Gerusalemme su tutto Israele fu di quarant'anni.
1Re 12,18 Il re Roboamo mandò Adoràm, che era sovrintendente al lavoro coatto, ma tutti gli Israeliti lo lapidarono ed egli morì. Allora il re Roboamo salì in fretta sul carro per fuggire a Gerusalemme.
1Re 12,21 Roboamo, giunto a Gerusalemme, convocò tutta la casa di Giuda e la tribù di Beniamino, centoottantamila guerrieri scelti, per combattere contro la casa d'Israele e per restituire il regno a Roboamo, figlio di Salomone.
1Re 12,27 Se questo popolo continuerà a salire a Gerusalemme per compiervi sacrifici nel tempio del Signore, il cuore di questo popolo si rivolgerà verso il suo signore, verso Roboamo, re di Giuda; mi uccideranno e ritorneranno da Roboamo, re di Giuda».
1Re 12,28 Consigliatosi, il re preparò due vitelli d'oro e disse al popolo: «Siete già saliti troppe volte a Gerusalemme! Ecco, Israele, i tuoi dèi che ti hanno fatto salire dalla terra d'Egitto».
1Re 14,16 Il Signore abbandonerà Israele a causa dei peccati di Geroboamo, il quale peccò e fece peccare Israele».

1Re 14,21 Roboamo, figlio di Salomone, regnò in Giuda. Aveva quarantun anni quando divenne re e regnò diciassette anni a Gerusalemme, città scelta dal Signore fra tutte le tribù d'Israele per collocarvi il suo nome. Sua madre, ammonita, si chiamava Naamà.
1Re 14,25 Nell'anno quinto del re Roboamo, il re d'Egitto, Sisak, salì contro Gerusalemme.
1Re 15,2 Regnò tre anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Maacà, figlia di Abisalòm.
1Re 15,4 Ma, per amore di Davide, il Signore, suo Dio, gli concesse una lampada a Gerusalemme, facendo sorgere suo figlio dopo di lui e rendendo stabile Gerusalemme,
1Re 15,10 Egli regnò quarantun anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Maacà, figlia di Abisalòm.
1Re 15,30 a causa dei peccati che Geroboamo commise e fece commettere a Israele, e a causa dello sdegno a cui aveva provocato il Signore, Dio d'Israele.

1Re 16,13 a causa di tutti i peccati di Baasà e dei peccati di Ela, suo figlio, di quelli commessi da loro e di quelli fatti commettere a Israele, provocando a sdegno con le loro vanità il Signore, Dio d'Israele.

1Re 16,19 Ciò avvenne a causa dei suoi peccati, che aveva commesso compiendo ciò che è male agli occhi del Signore, seguendo la via di Geroboamo e il peccato con cui aveva fatto peccare Israele.

1Re 21,13 Giunsero i due uomini perversi, che si sedettero di fronte a lui. Costoro accusarono Nabot davanti al popolo affermando: «Nabot ha maledetto Dio e il re». Lo condussero fuori della città e lo lapidarono ed egli morì.
1Re 22,42 Giòsafat aveva trentacinque anni quando divenne re; regnò venticinque anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Azubà, figlia di Silchì.
2Re 8,17 Quando divenne re aveva trentadue anni; regnò a Gerusalemme otto anni.
2Re 8,19 Ma il Signore non volle distruggere Giuda a causa di Davide, suo servo, secondo la promessa fattagli di lasciare sempre una lampada per lui e per i suoi figli.

2Re 8,26 Quando divenne re, Acazia aveva ventidue anni; regnò un anno a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Atalia ed era figlia di Omri, re d'Israele.
2Re 9,28 I suoi ufficiali lo portarono a Gerusalemme su un carro e lo seppellirono nel suo sepolcro, accanto ai suoi padri, nella Città di Davide.

2Re 11,14 Guardò, ed ecco che il re stava presso la colonna secondo l'usanza, i comandanti e i trombettieri erano presso il re, mentre tutto il popolo della terra era in festa e suonava le trombe. Atalia si stracciò le vesti e gridò: «Congiura, congiura!».
2Re 12,2 Divenne re nell'anno settimo di Ieu e regnò quarant'anni a Gerusalemme. Sua madre, di Bersabea, si chiamava Sibìa.
2Re 12,18 In quel tempo Cazaèl, re di Aram, salì per combattere contro Gat e la conquistò. Poi Cazaèl si accinse a salire a Gerusalemme.
2Re 12,19 Ioas, re di Giuda, prese tutti gli oggetti consacrati da Giòsafat, da Ioram e da Acazia, suoi padri, re di Giuda, e quelli consacrati da lui stesso, insieme con tutto l'oro trovato nei tesori del tempio del Signore e della reggia; egli mandò tutto ciò a Cazaèl, re di Aram, che si allontanò da Gerusalemme.

2Re 13,23 Ma il Signore ebbe pietà di loro, ne ebbe compassione e tornò a favorirli a causa della sua alleanza con Abramo, Isacco e Giacobbe; non volle distruggerli e non li ha rigettati dal suo volto fino ad ora.
2Re 14,2 Quando divenne re aveva venticinque anni; regnò ventinove anni a Gerusalemme. Sua madre era di Gerusalemme e si chiamava Ioaddàn.
2Re 14,13 Ioas, re d'Israele, fece prigioniero Amasia, re di Giuda, figlio di Ioas, figlio di Acazia, a Bet-Semes. Quindi, andato a Gerusalemme, aprì una breccia nelle mura di Gerusalemme dalla porta di Èfraim fino alla porta dell'Angolo, per quattrocento cubiti.
2Re 14,19 Si ordì contro di lui una congiura a Gerusalemme. Egli fuggì a Lachis, ma lo fecero inseguire fino a Lachis, dove l'uccisero.
2Re 14,20 Lo caricarono su cavalli e fu sepolto a Gerusalemme con i suoi padri nella Città di Davide.
2Re 15,2 Quando divenne re aveva sedici anni; regnò a Gerusalemme cinquantadue anni. Sua madre era di Gerusalemme e si chiamava Iecolia.
2Re 15,33 Quando divenne re, aveva venticinque anni; regnò sedici anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Ierusà, figlia di Sadoc.
2Re 16,2 Quando Acaz divenne re, aveva vent'anni; regnò sedici anni a Gerusalemme. Non fece ciò che è retto agli occhi del Signore, suo Dio, come Davide, suo padre.
2Re 16,5 Allora Resin, re di Aram, e Pekach, figlio di Romelia, re d'Israele, salirono per combattere contro Gerusalemme; strinsero d'assedio Acaz, ma non poterono attaccare battaglia.
2Re 16,18 A causa del re d'Assiria egli rimosse dal tempio del Signore il portico del sabato, che era stato costruito nel tempio, e l'ingresso esterno del re.

2Re 18,2 Quando egli divenne re, aveva venticinque anni; regnò ventinove anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Abì, figlia di Zaccaria.
2Re 18,17 Il re d'Assiria mandò da Lachis a Gerusalemme, dal re Ezechia, il tartan, il grande eunuco e il gran coppiere con una schiera numerosa. Costoro salirono e giunsero a Gerusalemme; salirono, arrivarono e si fermarono presso il canale della piscina superiore, che è nella via del campo del lavandaio.

2Re 18,22 Se mi dite: Noi confidiamo nel Signore, nostro Dio, non è forse quello stesso del quale Ezechia eliminò le alture e gli altari, ordinando alla gente di Giuda e di Gerusalemme: Vi prostrerete solo davanti a questo altare a Gerusalemme?
2Re 18,35 Quali mai, fra tutti gli dèi di quelle regioni, hanno liberato la loro terra dalla mia mano, perché il Signore possa liberare Gerusalemme dalla mia mano?»».

2Re 19,10 «Così direte a Ezechia, re di Giuda: «Non ti illuda il tuo Dio in cui confidi, dicendo: Gerusalemme non sarà consegnata in mano al re d'Assiria.
2Re 19,21 Questa è la sentenza che il Signore ha pronunciato contro di lui:
Ti disprezza, ti deride
la vergine figlia di Sion.
Dietro a te scuote il capo
la figlia di Gerusalemme.

2Re 19,31 Poiché da Gerusalemme uscirà un resto,
dal monte Sion un residuo.
Lo zelo del Signore farà questo.

2Re 21,1 Quando divenne re, Manasse aveva dodici anni; regnò cinquantacinque anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Chefsiba.
2Re 21,4 Costruì altari nel tempio del Signore, riguardo al quale il Signore aveva detto: «A Gerusalemme porrò il mio nome».
2Re 21,7 Collocò l'immagine di Asera, che aveva fatto scolpire, nel tempio, riguardo al quale il Signore aveva detto a Davide e a Salomone, suo figlio: «In questo tempio e a Gerusalemme, che ho scelto fra tutte le tribù d'Israele, porrò il mio nome per sempre.
2Re 21,12 per questo dice il Signore, Dio d'Israele: «Ecco, io mando su Gerusalemme e su Giuda una sventura tale che risuonerà negli orecchi di chiunque l'udrà.
2Re 21,13 Stenderò su Gerusalemme la cordicella di Samaria e il piombino della casa di Acab; asciugherò Gerusalemme come si asciuga la scodella, che una volta asciugata si rovescia sottosopra.
2Re 21,16 Manasse versò anche sangue innocente in grande quantità, fino a riempirne Gerusalemme da un'estremità all'altra, senza contare i peccati che aveva fatto commettere a Giuda, facendo ciò che è male agli occhi del Signore.

2Re 21,19 Quando divenne re, Amon aveva ventidue anni; regnò due anni a Gerusalemme. Sua madre, di Iotba, si chiamava Mesullèmet, figlia di Carus.
2Re 22,1 Quando divenne re, Giosia aveva otto anni; regnò trentun anni a Gerusalemme. Sua madre, di Boskat, si chiamava Iedidà, figlia di Adaià.
2Re 22,14 Il sacerdote Chelkia, insieme con Achikàm, Acbor, Safan e Asaià, si recò dalla profetessa Culda, moglie di Sallum, figlio di Tikva, figlio di Carcas, custode delle vesti, la quale abitava nel secondo quartiere di Gerusalemme; essi parlarono con lei
2Re 23,1 Il re mandò a radunare presso di sé tutti gli anziani di Giuda e di Gerusalemme.
2Re 23,2 Il re salì al tempio del Signore; erano con lui tutti gli uomini di Giuda, tutti gli abitanti di Gerusalemme, i sacerdoti, i profeti e tutto il popolo, dal più piccolo al più grande. Lesse alla loro presenza tutte le parole del libro dell'alleanza, trovato nel tempio del Signore.
2Re 23,4 Il re comandò al sommo sacerdote Chelkia, ai sacerdoti del secondo ordine e ai custodi della soglia di portare fuori dal tempio del Signore tutti gli oggetti fatti in onore di Baal, di Asera e di tutto l'esercito del cielo; li bruciò fuori di Gerusalemme, nei campi del Cedron, e ne portò la cenere a Betel.
2Re 23,5 Destituì i sacerdoti creati dai re di Giuda per offrire incenso sulle alture delle città di Giuda e dei dintorni di Gerusalemme, e quanti offrivano incenso a Baal, al sole e alla luna, ai segni dello zodiaco e a tutto l'esercito del cielo.
2Re 23,6 Fece portare il palo sacro dal tempio del Signore fuori di Gerusalemme, al torrente Cedron; lo bruciò nel torrente Cedron, lo ridusse in polvere e gettò la polvere sul sepolcro dei figli del popolo.
2Re 23,9 I sacerdoti delle alture non salivano più all'altare del Signore a Gerusalemme; tuttavia potevano mangiare pani azzimi in mezzo ai loro fratelli.
2Re 23,13 Il re rese impure le alture che erano di fronte a Gerusalemme, a destra del monte della Perdizione, erette da Salomone, re d'Israele, in onore di Astarte, obbrobrio di quelli di Sidone, in onore di Camos, obbrobrio dei Moabiti, e in onore di Milcom, abominio degli Ammoniti.
2Re 23,20 Immolò sugli altari tutti i sacerdoti delle alture del luogo; su di essi bruciò ossa umane. Quindi ritornò a Gerusalemme.

2Re 23,23 Soltanto nell'anno diciottesimo del re Giosia questa Pasqua fu celebrata in onore del Signore a Gerusalemme.

2Re 23,24 Giosia fece poi scomparire anche i negromanti, gli indovini, i terafìm, gli idoli e tutti gli obbrobri che erano comparsi nella terra di Giuda e a Gerusalemme, per mettere in pratica le parole della legge scritte nel libro trovato dal sacerdote Chelkia nel tempio del Signore.
2Re 23,26 Tuttavia il Signore non si ritirò dall'ardore della sua grande ira, che si era accesa contro Giuda a causa di tutte le prevaricazioni con cui Manasse l'aveva provocato.
2Re 23,27 Perciò il Signore disse: «Anche Giuda allontanerò dalla mia presenza, come ho allontanato Israele; respingerò questa città, Gerusalemme, che avevo scelto, e il tempio di cui avevo detto: «Lì sarà il mio nome»».

2Re 23,30 I suoi ufficiali posero su un carro il morto per portarlo da Meghiddo a Gerusalemme e lo seppellirono nel suo sepolcro. Il popolo della terra prese Ioacàz, figlio di Giosia, lo unse e lo proclamò re al posto di suo padre.

2Re 23,31 Quando divenne re, Ioacàz aveva ventitré anni; regnò tre mesi a Gerusalemme. Sua madre era di Libna e si chiamava Camutàl, figlia di Geremia.
2Re 23,33 Il faraone Necao lo fece prigioniero a Ribla, nel paese di Camat, perché non regnasse a Gerusalemme; alla terra egli impose un tributo di cento talenti d'argento e di un talento d'oro.

2Re 23,36 Quando divenne re, Ioiakìm aveva venticinque anni; regnò undici anni a Gerusalemme. Sua madre era di Ruma e si chiamava Zebidà, figlia di Pedaià.
2Re 24,3 Ciò avvenne in Giuda solo per ordine del Signore, per allontanarlo dal suo volto a causa dei peccati di Manasse, per tutto quel che aveva fatto,
2Re 24,4 e anche a causa del sangue innocente che aveva versato; infatti aveva riempito di sangue innocente Gerusalemme. Il Signore non volle usare indulgenza.

2Re 24,8 Quando divenne re, Ioiachìn aveva diciotto anni; regnò tre mesi a Gerusalemme. Sua madre era di Gerusalemme e si chiamava Necustà, figlia di Elnatàn.
2Re 24,10 In quel tempo gli ufficiali di Nabucodònosor, re di Babilonia, salirono a Gerusalemme e la città fu assediata.
2Re 24,14 Deportò tutta Gerusalemme, cioè tutti i comandanti, tutti i combattenti, in numero di diecimila esuli, tutti i falegnami e i fabbri; non rimase che la gente povera della terra.
2Re 24,15 Deportò a Babilonia Ioiachìn; inoltre portò in esilio da Gerusalemme a Babilonia la madre del re, le mogli del re, i suoi cortigiani e i nobili del paese.
2Re 24,18 Quando divenne re, Sedecìa aveva ventun anni; regnò undici anni a Gerusalemme. Sua madre era di Libna e si chiamava Camutàl, figlia di Geremia.
2Re 24,20 Ma, a causa dell'ira del Signore, a Gerusalemme e in Giuda le cose arrivarono a tal punto che il Signore li scacciò dalla sua presenza. Sedecìa si ribellò al re di Babilonia.



2Re 25,1 Nell'anno nono del suo regno, nel decimo mese, il dieci del mese, Nabucodònosor, re di Babilonia, con tutto il suo esercito arrivò a Gerusalemme, si accampò contro di essa e vi costruirono intorno opere d'assedio.
2Re 25,8 Il settimo giorno del quinto mese - era l'anno diciannovesimo del re Nabucodònosor, re di Babilonia - Nabuzaradàn, capo delle guardie, ufficiale del re di Babilonia, entrò in Gerusalemme.
2Re 25,9 Egli incendiò il tempio del Signore e la reggia e tutte le case di Gerusalemme; diede alle fiamme anche tutte le case dei nobili.
2Re 25,10 Tutto l'esercito dei Caldei, che era con il capo delle guardie, demolì le mura intorno a Gerusalemme.
1Cr 1,3 Enoc, Matusalemme, Lamec,
1Cr 1,45 Iobab morì e al suo posto regnò Cusam, del territorio dei Temaniti.
1Cr 1,46 Cusam morì e al suo posto regnò Adad, figlio di Bedad, colui che vinse i Madianiti nelle steppe di Moab; la sua città si chiamava Avìt.
1Cr 3,4 Sei gli nacquero a Ebron, dove egli regnò sette anni e sei mesi, mentre regnò trentatré anni a Gerusalemme.
1Cr 3,5 I seguenti gli nacquero a Gerusalemme: Simeà, Sobab, Natan e Salomone, ossia quattro figli natigli da Betsabea, figlia di Ammièl;
1Cr 3,20 Figli di Mesullàm: Casubà, Oel, Berechia, Casadia, Iusab-Chèsed: cinque figli.
1Cr 4,4 Penuèl fu padre di Ghedor; Ezer fu padre di Cusa. Questi sono i figli di Cur, il primogenito di Èfrata, padre di Betlemme.

1Cr 5,36 Giovanni generò Azaria, che fu sacerdote nel tempio costruito da Salomone a Gerusalemme.
1Cr 5,41 Iosadàk partì quando il Signore, per mezzo di Nabucodònosor, fece deportare Giuda e Gerusalemme.



1Cr 6,17 Essi esercitarono l'ufficio di cantori davanti alla Dimora della tenda del convegno, finché Salomone non costruì il tempio del Signore a Gerusalemme. Nel servizio si attenevano alla regola fissata per loro.

1Cr 8,28 Questi erano capi di casato, secondo le loro genealogie; essi abitavano a Gerusalemme.

1Cr 8,32 Miklòt generò Simeà. Anche costoro, come già i loro fratelli, abitavano a Gerusalemme assieme a loro.
1Cr 9,3 A Gerusalemme abitavano figli di Giuda, di Beniamino, di Èfraim e di Manasse.

1Cr 9,34 Questi erano i capi delle famiglie levitiche, secondo le loro genealogie; essi abitavano a Gerusalemme.

1Cr 9,38 Miklòt generò Simeàm. Anche costoro, come già i loro fratelli, abitavano a Gerusalemme assieme a loro.
1Cr 10,13 Così Saul morì a causa della sua infedeltà al Signore, perché non ne aveva ascoltato la parola e perché aveva evocato uno spirito per consultarlo.
1Cr 11,4 Davide con tutto Israele andò a Gerusalemme, cioè Gebus, dove c'erano i Gebusei, abitanti della regione.
1Cr 11,29 Sibbecài di Cusa, Ilài di Acòach,
1Cr 14,3 Davide prese altre mogli a Gerusalemme e generò altri figli e figlie.
1Cr 14,4 I nomi di quelli che gli furono generati a Gerusalemme sono: Sammùa, Sobab, Natan, Salomone,
1Cr 15,3 Davide convocò tutto Israele a Gerusalemme, per far salire l'arca del Signore nel posto che le aveva preparato.
1Cr 15,17 I leviti tennero pronti Eman, figlio di Gioele, Asaf, uno dei suoi fratelli, figlio di Berechia, e, tra i figli di Merarì, loro fratelli, Etan, figlio di Kusaià.
1Cr 15,19 I cantori Eman, Asaf ed Etan usavano cimbali di bronzo per il loro suono squillante.
1Cr 16,21 non permise che alcuno li opprimesse
e castigò i re per causa loro:

1Cr 18,7 Davide prese ai servi di Adadèzer gli scudi d'oro e li portò a Gerusalemme.
1Cr 19,15 Quando gli Ammoniti videro che gli Aramei erano fuggiti, fuggirono di fronte ad Abisài, fratello di Ioab, e rientrarono in città. Ioab allora venne a Gerusalemme.

1Cr 20,1 All'inizio dell'anno successivo, al tempo in cui i re sono soliti andare in guerra, Ioab, alla testa di un forte esercito, devastò il territorio degli Ammoniti, quindi andò ad assediare Rabbà, mentre Davide rimaneva a Gerusalemme. Ioab occupò e distrusse Rabbà.
1Cr 20,3 Ne fece uscire gli abitanti e li impiegò alle seghe, ai picconi di ferro e alle asce. Allo stesso modo Davide trattò tutte le città degli Ammoniti. Poi Davide tornò a Gerusalemme con tutta la sua gente.

1Cr 20,4 Dopo questo, ci fu una battaglia con i Filistei, a Ghezer. Allora Sibbecài di Cusa uccise Sippài, dei discendenti dei Refaìm. I Filistei furono soggiogati.

1Cr 21,4 Ma l'ordine del re prevalse su Ioab. Questi partì e percorse tutto Israele, quindi tornò a Gerusalemme.
1Cr 21,15 Dio mandò un angelo a Gerusalemme per devastarla. Ma, nell'atto di devastare, il Signore guardò e si pentì di quel male. Egli disse all'angelo devastatore: «Ora basta! Ritira la mano».
L'angelo del Signore stava ritto presso l'aia di Ornan il Gebuseo.
1Cr 21,16 Davide, alzàti gli occhi, vide l'angelo del Signore ritto fra terra e cielo, con la spada sguainata in mano, tesa verso Gerusalemme. Allora Davide e gli anziani, coperti di sacco, si prostrarono con la faccia a terra.
1Cr 23,25 Infatti Davide aveva detto: «Il Signore, Dio d'Israele, ha concesso la tranquillità al suo popolo e si è stabilito a Gerusalemme per sempre.
1Cr 27,11 Ottavo, per l'ottavo mese, era Sibbecài, di Cusa, lo Zerachita; la sua classe era di ventiquattromila uomini.

1Cr 27,33 Achitòfel era consigliere del re; Cusài, l'Arkita, era amico del re.
1Cr 28,13 alle classi dei sacerdoti e dei leviti e a tutta l'attività per il servizio del tempio del Signore e a tutti gli arredi usati nel tempio del Signore.
1Cr 29,27 La durata del suo regno su Israele fu di quarant'anni: a Ebron regnò sette anni e a Gerusalemme regnò trentatré anni.
2Cr 1,4 Ma Davide aveva fatto salire l'arca di Dio da Kiriat-Iearìm nel luogo che aveva preparato per essa, perché egli aveva innalzato per essa una tenda a Gerusalemme.
2Cr 1,13 Salomone poi dall'altura che si trovava a Gàbaon tornò a Gerusalemme, lontano dalla tenda del convegno, e regnò su Israele.

2Cr 1,14 Salomone radunò carri e cavalli; aveva millequattrocento carri e dodicimila cavalli da sella, distribuiti nelle città per i carri e presso il re a Gerusalemme.
2Cr 1,15 Il re fece sì che a Gerusalemme l'argento e l'oro abbondassero come le pietre, e rese il legname di cedro tanto comune quanto i sicomòri che crescono nella Sefela.
2Cr 2,6 Ora mandami un uomo esperto nel lavorare l'oro, l'argento, il bronzo, il ferro, filati di porpora, di crèmisi e di violetto, e che sappia eseguire intagli di ogni genere; egli lavorerà con gli altri artigiani che io ho in Giuda e a Gerusalemme, preparàti da mio padre Davide.
2Cr 2,15 Noi taglieremo nel Libano il legname, quanto te ne occorrerà, e te lo porteremo per mare a mo' di zattere fino a Giaffa, e tu lo farai salire a Gerusalemme».

2Cr 3,1 Salomone cominciò a costruire il tempio del Signore a Gerusalemme sul monte Mòria, dove il Signore era apparso a Davide, suo padre, nel luogo preparato da Davide sull'aia di Ornan il Gebuseo.
2Cr 4,6 Fece poi dieci bacini per la purificazione, ponendone cinque a destra e cinque a sinistra; in essi si lavava quanto veniva usato per l'olocausto. Il Mare serviva alle abluzioni dei sacerdoti.
2Cr 5,2 Salomone allora convocò in assemblea a Gerusalemme gli anziani d'Israele e tutti i capitribù, i prìncipi dei casati degli Israeliti, per far salire l'arca dell'alleanza del Signore dalla Città di Davide, cioè da Sion.
2Cr 5,14 e i sacerdoti non poterono rimanervi per compiere il servizio a causa della nube, perché la gloria del Signore riempiva il tempio di Dio.



2Cr 6,6 ma ho scelto Gerusalemme perché vi dimori il mio nome e ho scelto Davide perché governi il mio popolo Israele».
2Cr 6,32 Anche lo straniero, che non è del tuo popolo Israele, se viene da una terra lontana a causa del tuo grande nome, della tua mano potente e del tuo braccio teso, se egli viene a pregare in questo tempio,
2Cr 8,6 Lo stesso fece con Baalàt, con tutte le città dei magazzini che gli appartenevano e con tutte le città per i carri e per i cavalli e costruì a Gerusalemme, nel Libano e in tutto il territorio del suo dominio tutto ciò che gli piacque.

2Cr 9,1 La regina di Saba, sentita la fama di Salomone, venne a Gerusalemme per metterlo alla prova con enigmi. Arrivò con un corteo molto numeroso, con cammelli carichi di aromi, d'oro in quantità e di pietre preziose. Si presentò a Salomone e gli parlò di tutto quello che aveva nel suo cuore.
2Cr 9,25 Salomone aveva quattromila stalle per i suoi cavalli e i suoi carri e dodicimila cavalli da sella, distribuiti nelle città per i carri e presso il re a Gerusalemme.
2Cr 9,27 Il re fece sì che a Gerusalemme l'argento abbondasse come le pietre e rese il legname di cedro tanto comune quanto i sicomòri che crescono nella Sefela.
2Cr 9,30 Salomone regnò a Gerusalemme su tutto Israele quarant'anni.
2Cr 10,18 Il re Roboamo mandò Adoràm, che era sovrintendente al lavoro coatto, ma gli Israeliti lo lapidarono ed egli morì. Allora il re Roboamo salì in fretta sul carro per fuggire a Gerusalemme.
2Cr 11,1 Roboamo, giunto a Gerusalemme, convocò la casa di Giuda e di Beniamino, centoottantamila guerrieri scelti, per combattere contro Israele e per restituire il regno a Roboamo.
2Cr 11,5 Roboamo abitò a Gerusalemme. Egli trasformò in fortezze alcune città di Giuda.
2Cr 11,14 Infatti i leviti lasciarono i pascoli e le proprietà, e andarono in Giuda e a Gerusalemme, perché Geroboamo e i suoi figli li avevano esclusi dall'esercitare il sacerdozio del Signore.
2Cr 11,16 Al seguito dei leviti, da tutte le tribù d'Israele quanti avevano determinato in cuor loro di ricercare il Signore, Dio d'Israele, andarono a Gerusalemme per sacrificare al Signore, Dio dei loro padri.
2Cr 12,2 Nell'anno quinto del re Roboamo, il re d'Egitto, Sisak, salì contro Gerusalemme, perché i suoi abitanti si erano ribellati al Signore.
2Cr 12,4 Egli prese le fortezze di Giuda e giunse fino a Gerusalemme.
2Cr 12,5 Il profeta Semaià si presentò a Roboamo e ai comandanti di Giuda, che si erano raccolti a Gerusalemme per paura di Sisak, e disse loro: «Dice il Signore: «Voi avete abbandonato me, e io ho abbandonato voi nelle mani di Sisak»».
2Cr 12,7 Quando il Signore vide che si erano umiliati, la parola del Signore fu rivolta a Semaià: «Si sono umiliati e io non li distruggerò. Anzi concederò loro la liberazione fra poco; la mia ira non si riverserà su Gerusalemme per mezzo di Sisak.
2Cr 12,9 Sisak, re d'Egitto, salì a Gerusalemme e prese i tesori del tempio del Signore e i tesori della reggia, portò via tutto, prese anche gli scudi d'oro fatti da Salomone.
2Cr 12,13 Il re Roboamo si consolidò a Gerusalemme e regnò. Quando divenne re, Roboamo aveva quarantun anni e regnò diciassette anni a Gerusalemme, città scelta dal Signore fra tutte le tribù d'Israele per collocarvi il suo nome. Sua madre, ammonita, si chiamava Naamà.
2Cr 13,2 Regnò tre anni a Gerusalemme; sua madre, di Gàbaa, si chiamava Maacà, figlia di Urièl. Ci fu guerra fra Abia e Geroboamo.
2Cr 14,14 Si abbatterono anche sulle tende del bestiame, facendo razzie di pecore e di cammelli in grande quantità, quindi tornarono a Gerusalemme.



2Cr 15,10 Si radunarono a Gerusalemme nel terzo mese dell'anno quindicesimo del regno di Asa.
2Cr 17,13 Disponeva di molta manodopera nelle città di Giuda. A Gerusalemme risiedevano i suoi guerrieri, soldati valorosi.
2Cr 19,1 Giòsafat, re di Giuda, tornò in pace a casa a Gerusalemme.
2Cr 19,4 Giòsafat rimase a Gerusalemme; poi si recò di nuovo fra il suo popolo, da Bersabea alle montagne di Èfraim, riportandolo al Signore, Dio dei loro padri.
2Cr 19,8 Anche a Gerusalemme Giòsafat costituì alcuni leviti, sacerdoti e capifamiglia d'Israele, per il giudizio del Signore e le liti degli abitanti di Gerusalemme.
2Cr 19,10 Su ogni causa che vi verrà presentata da parte dei vostri fratelli che abitano nelle loro città - si tratti di omicidio o di una questione che riguarda una legge o un comandamento o statuti o decreti - istruiteli, in modo che non si mettano in condizione di colpa davanti al Signore e il suo sdegno non si riversi su di voi e sui vostri fratelli. Agite così e non diventerete colpevoli.
2Cr 20,5 Giòsafat, stando in piedi in mezzo all'assemblea di Giuda e di Gerusalemme nel tempio del Signore, di fronte al nuovo cortile,
2Cr 20,15 Egli disse: «Porgete l'orecchio, voi tutti di Giuda, abitanti di Gerusalemme e tu, re Giòsafat. Vi dice il Signore: «Non temete e non spaventatevi davanti a questa moltitudine immensa, perché la guerra non riguarda voi, ma Dio.
2Cr 20,17 Non toccherà a voi combattere in tale momento; fermatevi bene ordinati e vedrete la salvezza che il Signore opererà per voi, o Giuda e Gerusalemme. Non temete e non abbattetevi. Domani uscite loro incontro; il Signore sarà con voi»».

2Cr 20,18 Giòsafat s'inginocchiò con la faccia a terra; tutto Giuda e gli abitanti di Gerusalemme caddero davanti al Signore, per prostrarsi davanti a lui.
2Cr 20,20 La mattina dopo si alzarono presto e partirono per il deserto di Tekòa. Mentre si muovevano, Giòsafat si fermò e disse: «Ascoltatemi, Giuda e abitanti di Gerusalemme! Credete nel Signore, vostro Dio, e sarete saldi; credete nei suoi profeti e riuscirete».
2Cr 20,27 Quindi tutto Giuda e tutti quelli di Gerusalemme, con Giòsafat alla testa, partirono per tornare a Gerusalemme, pieni di gioia perché il Signore li aveva riempiti di letizia a danno dei loro nemici.
2Cr 20,28 Entrarono in Gerusalemme diretti al tempio del Signore, fra suoni di arpe, di cetre e di trombe.
2Cr 20,31 Giòsafat regnò su Giuda. Aveva trentacinque anni quando divenne re; regnò venticinque anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Azubà, figlia di Silchì.
2Cr 21,5 Quando divenne re, Ioram aveva trentadue anni; regnò a Gerusalemme otto anni.
2Cr 21,7 Ma il Signore non volle distruggere la casa di Davide, a causa dell'alleanza che aveva concluso con Davide e secondo la promessa fattagli di lasciare sempre una lampada per lui e per i suoi figli.

2Cr 21,11 Egli inoltre eresse alture sui monti di Giuda, fece prostituire gli abitanti di Gerusalemme e fece traviare Giuda.

2Cr 21,13 ma hai seguito la via dei re d'Israele, hai fatto prostituire Giuda e gli abitanti di Gerusalemme, come ha fatto la casa di Acab, e inoltre hai ucciso i tuoi fratelli, della famiglia di tuo padre, uomini migliori di te,
2Cr 21,20 Quando divenne re, egli aveva trentadue anni; regnò a Gerusalemme otto anni. Se ne andò senza lasciare rimpianti; lo seppellirono nella Città di Davide, ma non nei sepolcri dei re.



2Cr 22,1 Gli abitanti di Gerusalemme proclamarono re al suo posto Acazia, il minore dei figli, perché tutti quelli più anziani erano stati uccisi dalla banda che era penetrata con gli Arabi nell'accampamento. Così divenne re Acazia, figlio di Ioram, re di Giuda.
2Cr 22,2 Quando divenne re, Acazia aveva quarantadue anni; regnò un anno a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Atalia ed era figlia di Omri.
2Cr 23,2 Percorsero Giuda e radunarono i leviti da tutte le città di Giuda e i capi dei casati d'Israele; essi vennero a Gerusalemme.
2Cr 24,1 Quando divenne re, Ioas aveva sette anni; regnò quarant'anni a Gerusalemme. Sua madre, di Bersabea, si chiamava Sibìa.
2Cr 24,6 Allora il re convocò Ioiadà, il capo, e gli disse: «Perché non hai richiesto ai leviti che portassero da Giuda e da Gerusalemme la tassa prescritta da Mosè, servo del Signore, e fissata dall'assemblea d'Israele per la tenda della Testimonianza?
2Cr 24,9 Quindi fecero un proclama in Giuda e a Gerusalemme, perché si portasse al Signore la tassa imposta da Mosè, servo di Dio, a Israele nel deserto.
2Cr 24,18 Costoro trascurarono il tempio del Signore, Dio dei loro padri, per venerare i pali sacri e gli idoli. Per questa loro colpa l'ira di Dio fu su Giuda e su Gerusalemme.
2Cr 24,23 All'inizio dell'anno successivo salì contro Ioas l'esercito degli Aramei. Essi vennero in Giuda e a Gerusalemme, sterminarono fra il popolo tutti i comandanti e inviarono l'intero bottino al re di Damasco.
2Cr 25,1 Quando divenne re, Amasia aveva venticinque anni; regnò ventinove anni a Gerusalemme. Sua madre era di Gerusalemme e si chiamava Ioaddàn.
2Cr 25,23 Ioas, re d'Israele, fece prigioniero Amasia, re di Giuda, figlio di Ioas, figlio di Ioacàz, a Bet-Semes. Condottolo a Gerusalemme, aprì una breccia nelle mura di Gerusalemme, dalla porta di Èfraim fino alla porta dell'Angolo, per quattrocento cubiti.
2Cr 25,27 Dopo che Amasia si fu allontanato dal Signore, si ordì contro di lui una congiura a Gerusalemme. Egli fuggì a Lachis, ma lo fecero inseguire fino a Lachis, dove l'uccisero.
2Cr 26,3 Ozia aveva sedici anni quando divenne re; regnò a Gerusalemme cinquantadue anni. Sua madre era di Gerusalemme e si chiamava Iecolia.
2Cr 26,9 Ozia costruì torri a Gerusalemme, alla porta dell'Angolo e alla porta della Valle e sul Cantone, e le fortificò.
2Cr 26,15 A Gerusalemme aveva fatto costruire macchine, inventate da un esperto, che collocò sulle torri e sugli angoli, per scagliare frecce e grandi pietre. La fama di Ozia giunse in regioni lontane; fu infatti straordinario l'aiuto che ricevette e così divenne potente.

2Cr 27,1 Quando Iotam divenne re, aveva venticinque anni; regnò sedici anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Ierusà, figlia di Sadoc.
2Cr 27,8 Quando divenne re, aveva venticinque anni; regnò sedici anni a Gerusalemme.
2Cr 28,1 Quando Acaz divenne re, aveva vent'anni; regnò sedici anni a Gerusalemme. Non fece ciò che è retto agli occhi del Signore, come Davide, suo padre.
2Cr 28,9 C'era là un profeta del Signore, di nome Oded. Costui uscì incontro all'esercito che giungeva a Samaria e disse: «Ecco, a causa dello sdegno contro Giuda, il Signore, Dio dei vostri padri, li ha consegnati nelle vostre mani; ma voi li avete massacrati con un furore tale che è giunto fino al cielo.
2Cr 28,10 Ora voi dite di soggiogare, come vostri schiavi e schiave, i figli di Giuda e di Gerusalemme. Ma non siete proprio voi colpevoli nei confronti del Signore, vostro Dio?
2Cr 28,19 Questo accadde perché il Signore aveva umiliato Giuda a causa di Acaz, re d'Israele, che aveva permesso ogni licenza in Giuda ed era stato infedele al Signore.

2Cr 28,24 Acaz radunò gli arredi del tempio di Dio e li fece a pezzi; chiuse le porte del tempio di Dio, mentre eresse altari in tutti i crocicchi di Gerusalemme.
2Cr 28,27 Acaz si addormentò con i suoi padri e lo seppellirono in città, a Gerusalemme, ma non lo collocarono nei sepolcri dei re d'Israele. Al suo posto divenne re suo figlio Ezechia.



2Cr 29,1 Ezechia divenne re a venticinque anni; regnò ventinove anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Abia, figlia di Zaccaria.
2Cr 29,8 Perciò l'ira del Signore si è riversata su Giuda e su Gerusalemme ed egli ha reso gli abitanti oggetto di terrore, di stupore e di scherno, come potete vedere con i vostri occhi.
2Cr 30,1 Ezechia mandò messaggeri per tutto Israele e Giuda e scrisse anche lettere a Èfraim e a Manasse per convocare tutti nel tempio del Signore a Gerusalemme, a celebrare la Pasqua per il Signore, Dio d'Israele.
2Cr 30,2 Il re, i capi e tutta l'assemblea di Gerusalemme decisero di celebrare la Pasqua nel secondo mese.
2Cr 30,3 Infatti non avevano potuto celebrarla nel tempo fissato, perché i sacerdoti non si erano santificati in numero sufficiente e il popolo non si era radunato a Gerusalemme.
2Cr 30,5 Stabilirono di proclamare con bando in tutto Israele, da Bersabea a Dan, che tutti venissero a celebrare a Gerusalemme la Pasqua per il Signore, Dio d'Israele, perché molti non avevano osservato le norme prescritte.
2Cr 30,11 Solo alcuni di Aser, di Manasse e di Zàbulon si umiliarono e vennero a Gerusalemme.
2Cr 30,13 Si riunì a Gerusalemme una grande folla per celebrare la festa degli Azzimi nel secondo mese; fu un'assemblea molto numerosa.
2Cr 30,14 Cominciarono a eliminare gli altari che si trovavano a Gerusalemme; eliminarono anche tutti gli altari dei profumi e li gettarono nel torrente Cedron.

2Cr 30,21 Gli Israeliti che si trovavano a Gerusalemme celebrarono la festa degli Azzimi per sette giorni con grande gioia, mentre i sacerdoti e i leviti lodavano ogni giorno il Signore, suonando con tutte le forze per il Signore.
2Cr 30,26 Ci fu una gioia straordinaria a Gerusalemme, perché dal tempo di Salomone, figlio di Davide, re d'Israele, non c'era mai stata una cosa simile a Gerusalemme.

2Cr 31,4 Egli ordinò al popolo, agli abitanti di Gerusalemme, di consegnare ai sacerdoti e ai leviti la loro parte, perché questi potessero attendere alla legge del Signore.
2Cr 32,2 Ezechia vide l'avanzata di Sennàcherib, che si dirigeva verso Gerusalemme per assediarla.
2Cr 32,9 In seguito Sennàcherib, re d'Assiria, mandò i suoi servitori a Gerusalemme, mentre egli con tutte le forze assaliva Lachis, per dire a Ezechia, re di Giuda, e a tutti quelli di Giuda che erano a Gerusalemme:
2Cr 32,10 «Così parla Sennàcherib, re d'Assiria: «In chi avete fiducia voi, per restare a Gerusalemme assediata?
2Cr 32,12 Egli non è forse lo stesso Ezechia che ha eliminato le sue alture e i suoi altari, dicendo a Giuda e a Gerusalemme: Vi prostrerete davanti a un solo altare e su di esso soltanto offrirete incenso?
2Cr 32,18 Gli inviati gridarono a gran voce in giudaico al popolo di Gerusalemme che stava sulle mura, per spaventarlo e atterrirlo al fine di occuparne la città.
2Cr 32,19 Essi parlarono del Dio di Gerusalemme come di uno degli dèi degli altri popoli della terra, opera di mani d'uomo.

2Cr 32,22 Così il Signore salvò Ezechia e gli abitanti di Gerusalemme dalla mano di Sennàcherib, re d'Assiria, e dalla mano di tutti gli altri e concesse loro tregua alle frontiere.
2Cr 32,23 Allora molti portarono offerte al Signore a Gerusalemme e oggetti preziosi a Ezechia, re di Giuda, che dopo queste cose aumentò di prestigio agli occhi di tutte le nazioni.

2Cr 32,25 Ma Ezechia non corrispose ai benefici a lui concessi, perché il suo cuore si era insuperbito; per questo su di lui, su Giuda e su Gerusalemme si riversò l'ira divina.
2Cr 32,26 Tuttavia Ezechia si umiliò della superbia del suo cuore e a lui si associarono gli abitanti di Gerusalemme; per questo l'ira del Signore non si abbatté su di loro, durante i giorni di Ezechia.

2Cr 32,33 Ezechia si addormentò con i suoi padri e lo seppellirono nella salita dei sepolcri dei figli di Davide. Alla sua morte gli resero omaggio tutto Giuda e gli abitanti di Gerusalemme. Al suo posto divenne re suo figlio Manasse.



2Cr 33,1 Quando divenne re, Manasse aveva dodici anni; regnò cinquantacinque anni a Gerusalemme.
2Cr 33,4 Costruì altari nel tempio del Signore, riguardo al quale il Signore aveva detto: «A Gerusalemme porrò il mio nome per sempre».
2Cr 33,7 Collocò l'immagine dell'idolo, che aveva fatto scolpire, nel tempio di Dio, riguardo al quale Dio aveva detto a Davide e a Salomone, suo figlio: «In questo tempio e a Gerusalemme, che ho scelto fra tutte le tribù d'Israele, porrò il mio nome per sempre.
2Cr 33,9 Manasse spinse Giuda e gli abitanti di Gerusalemme a fare peggio delle nazioni che il Signore aveva estirpato davanti agli Israeliti.

2Cr 33,13 Egli lo pregò e Dio si lasciò commuovere, esaudì la sua supplica e lo fece tornare a Gerusalemme nel suo regno; così Manasse riconobbe che il Signore è Dio.

2Cr 33,15 Rimosse gli dèi degli stranieri e l'idolo dal tempio del Signore, insieme con tutti gli altari che egli aveva costruito sul monte del tempio del Signore e a Gerusalemme, e gettò tutto fuori della città.
2Cr 33,21 Quando divenne re, Amon aveva ventidue anni; regnò due anni a Gerusalemme.
2Cr 34,1 Quando divenne re, Giosia aveva otto anni; regnò trentun anni a Gerusalemme.
2Cr 34,3 Nell'anno ottavo del suo regno, quando era ancora un ragazzo, cominciò a cercare il Dio di Davide, suo padre. Nel dodicesimo anno cominciò a purificare Giuda e Gerusalemme dalle alture, dai pali sacri e dalle immagini scolpite o fuse.
2Cr 34,5 Le ossa dei sacerdoti le bruciò sui loro altari; così purificò Giuda e Gerusalemme.
2Cr 34,7 Demolì gli altari, fece a pezzi i pali sacri e gli idoli, in modo da ridurli in polvere, demolì tutti gli altari per l'incenso in tutta la terra d'Israele; poi fece ritorno a Gerusalemme.

2Cr 34,9 Costoro si presentarono al sommo sacerdote Chelkia e gli consegnarono il denaro depositato nel tempio di Dio; l'avevano raccolto i leviti custodi della soglia da Manasse, da Èfraim e da tutto il resto d'Israele, da tutto Giuda, da Beniamino e dagli abitanti di Gerusalemme.
2Cr 34,22 Chelkia, insieme con coloro che il re aveva designato, si recò dalla profetessa Culda, moglie di Sallum, figlio di Tokat, figlio di Casra, custode delle vesti, la quale abitava nel secondo quartiere di Gerusalemme. Le parlarono in tal senso
2Cr 34,29 Allora il re mandò a radunare tutti gli anziani di Giuda e di Gerusalemme.
2Cr 34,30 Il re salì al tempio; erano con lui tutti gli uomini di Giuda, gli abitanti di Gerusalemme, i sacerdoti, i leviti e tutto il popolo, dal più grande al più piccolo. Lesse alla loro presenza tutte le parole del libro dell'alleanza, trovato nel tempio del Signore.
2Cr 34,32 Fece impegnare quanti si trovavano a Gerusalemme e in Beniamino. Gli abitanti di Gerusalemme agirono secondo l'alleanza di Dio, Dio dei loro padri.
2Cr 35,1 Giosia celebrò a Gerusalemme la Pasqua in onore del Signore. La Pasqua fu immolata il quattordici del primo mese.
2Cr 35,18 Dal tempo del profeta Samuele non era stata celebrata una Pasqua simile in Israele; nessuno dei re d'Israele aveva celebrato una Pasqua come questa, celebrata da Giosia insieme con i sacerdoti, i leviti, tutti quelli di Giuda e d'Israele presenti e gli abitanti di Gerusalemme.
2Cr 35,24 I suoi servi lo tolsero dal suo carro, lo misero in un altro suo carro e lo riportarono a Gerusalemme, ove morì. Fu sepolto nei sepolcri dei suoi padri. Tutti quelli di Giuda e di Gerusalemme fecero lutto per Giosia.
2Cr 36,1 Il popolo della terra prese Ioacàz, figlio di Giosia, e lo proclamò re, al posto del padre, a Gerusalemme.
2Cr 36,2 Quando divenne re, Ioacàz aveva ventitré anni; regnò tre mesi a Gerusalemme.
2Cr 36,3 Il re d'Egitto lo destituì a Gerusalemme e impose alla terra un tributo di cento talenti d'argento e di un talento d'oro.
2Cr 36,4 Il re d'Egitto nominò re su Giuda e Gerusalemme il fratello Eliakìm, cambiandogli il nome in Ioiakìm. Quanto al fratello di lui, Ioacàz, Necao lo prese e lo deportò in Egitto.

2Cr 36,5 Quando divenne re, Ioiakìm aveva venticinque anni; regnò undici anni a Gerusalemme. Fece ciò che è male agli occhi del Signore, suo Dio.
2Cr 36,9 Quando divenne re, Ioiachìn aveva diciotto anni; regnò tre mesi e dieci giorni a Gerusalemme. Fece ciò che è male agli occhi del Signore.
2Cr 36,10 All'inizio del nuovo anno il re Nabucodònosor mandò a prenderlo per deportarlo a Babilonia con gli oggetti più preziosi del tempio del Signore. Egli nominò re su Giuda e Gerusalemme suo fratello Sedecìa.

2Cr 36,11 Quando divenne re, Sedecìa aveva ventun anni; regnò undici anni a Gerusalemme.
2Cr 36,14 Anche tutti i capi di Giuda, i sacerdoti e il popolo moltiplicarono le loro infedeltà, imitando in tutto gli abomini degli altri popoli, e contaminarono il tempio, che il Signore si era consacrato a Gerusalemme.

2Cr 36,19 Quindi incendiarono il tempio del Signore, demolirono le mura di Gerusalemme e diedero alle fiamme tutti i suoi palazzi e distrussero tutti i suoi oggetti preziosi.

2Cr 36,23 «Così dice Ciro, re di Persia: «Il Signore, Dio del cielo, mi ha concesso tutti i regni della terra. Egli mi ha incaricato di costruirgli un tempio a Gerusalemme, che è in Giuda. Chiunque di voi appartiene al suo popolo, il Signore, suo Dio, sia con lui e salga!»».
Esd 1,2 «Così dice Ciro, re di Persia: «Il Signore, Dio del cielo, mi ha concesso tutti i regni della terra. Egli mi ha incaricato di costruirgli un tempio a Gerusalemme, che è in Giuda.
Esd 1,3 Chiunque di voi appartiene al suo popolo, il suo Dio sia con lui e salga a Gerusalemme, che è in Giuda, e costruisca il tempio del Signore, Dio d'Israele: egli è il Dio che è a Gerusalemme.
Esd 1,4 E a ogni superstite da tutti i luoghi dove aveva dimorato come straniero, gli abitanti del luogo forniranno argento e oro, beni e bestiame, con offerte spontanee per il tempio di Dio che è a Gerusalemme»».

Esd 1,5 Allora si levarono i capi di casato di Giuda e di Beniamino e i sacerdoti e i leviti. A tutti Dio aveva destato lo spirito, affinché salissero a costruire il tempio del Signore che è a Gerusalemme.
Esd 1,7 Anche il re Ciro fece prelevare gli utensili del tempio del Signore, che Nabucodònosor aveva asportato da Gerusalemme e aveva deposto nel tempio del suo dio.
Esd 1,11 Tutti gli utensili d'oro e d'argento erano cinquemilaquattrocento. Sesbassàr li riportò tutti, quando gli esuli tornarono da Babilonia a Gerusalemme.



Esd 2,1 Questi sono gli abitanti della provincia che ritornarono dall'esilio, quelli che Nabucodònosor, re di Babilonia, aveva deportato a Babilonia e che tornarono a Gerusalemme e in Giudea, ognuno alla sua città; essi vennero
Esd 2,68 Alcuni capi di casato, al loro arrivo al tempio del Signore che è a Gerusalemme, fecero offerte spontanee al tempio di Dio per edificarlo al suo posto.
Esd 3,1 Giunse il settimo mese e gli Israeliti stavano nelle città. Il popolo si radunò come un solo uomo a Gerusalemme.
Esd 3,8 Nel secondo anno dal loro arrivo al tempio di Dio a Gerusalemme, nel secondo mese, diedero inizio ai lavori Zorobabele, figlio di Sealtièl, e Giosuè, figlio di Iosadàk, con gli altri fratelli sacerdoti e leviti e quanti erano tornati dall'esilio a Gerusalemme. Essi incaricarono i leviti dai vent'anni in su di dirigere i lavori del tempio del Signore.
Esd 4,6 Durante il regno di Serse, al principio del suo regno, essi presentarono una denuncia contro gli abitanti di Giuda e di Gerusalemme.
Esd 4,8 Recum, governatore, e Simsài, scriba, scrissero al re Artaserse contro Gerusalemme la lettera seguente:
Esd 4,9 «Da parte di Recum, governatore, e Simsài, scriba, e gli altri loro colleghi giudici e prefetti, uomini di Tarpel, di Persia, di Uruc, di Babilonia e di Susa, cioè di Elam,
Esd 4,12 Sia noto al re che i Giudei che sono partiti da te e sono venuti presso di noi, a Gerusalemme, stanno ricostruendo la città ribelle e malvagia: hanno terminato le mura e riparato le fondamenta.
Esd 4,15 perché si facciano ricerche nel libro delle memorie dei tuoi padri: tu troverai nel libro delle memorie e constaterai che quella città è una città ribelle, causa di guai per re e province, e vi hanno fatto sedizioni fin dai tempi antichi. Per questo quella città è stata distrutta.
Esd 4,20 A Gerusalemme vi furono re potenti che comandavano su tutto il territorio dell'Oltrefiume: a loro si pagavano tributi, imposte e tasse.
Esd 4,23 Appena la copia della lettera del re Artaserse fu letta davanti a Recum e a Simsài, scriba, e ai loro colleghi, questi andarono in gran fretta a Gerusalemme dai Giudei e li fecero smettere con la forza e con la violenza.
Esd 4,24 Così cessò il lavoro per il tempio di Dio che è a Gerusalemme e rimase fermo fino all'anno secondo del regno di Dario, re di Persia.



Esd 5,1 Ma i profeti, cioè il profeta Aggeo e Zaccaria, figlio di Iddo, profetarono ai Giudei che erano in Giuda e a Gerusalemme, nel nome del Dio d'Israele, che era con loro.
Esd 5,2 Allora Zorobabele, figlio di Sealtièl, e Giosuè, figlio di Iosadàk, si levarono e ripresero a costruire il tempio di Dio che è a Gerusalemme; con essi c'erano i profeti di Dio, che li sostenevano.
Esd 5,14 inoltre i vasi del tempio di Dio, d'oro e d'argento, che Nabucodònosor aveva portato via dal tempio di Gerusalemme e trasferito al tempio di Babilonia, il re Ciro li ha fatti togliere dal tempio di Babilonia e li ha fatti consegnare a un tale di nome Sesbassàr, che egli aveva costituito governatore.
Esd 5,15 Gli disse: Prendi questi vasi e va' a deporli nel tempio che è a Gerusalemme e il tempio di Dio sia costruito al suo posto.
Esd 5,16 Allora quel Sesbassàr venne, gettò le fondamenta del tempio di Dio che è a Gerusalemme e da allora fino ad oggi esso è in costruzione, ma non è ancora finito».
Esd 5,17 Ora, se piace al re, si cerchi negli archivi del re a Babilonia se risulta che dal re Ciro sia stato emanato un decreto di costruire quel tempio di Dio a Gerusalemme, e ci venga inviata la decisione del re a questo proposito».



Esd 6,3 «Nell'anno primo del suo regno, il re Ciro prese questa decisione riguardo al tempio di Dio a Gerusalemme: il tempio sia ricostruito come luogo in cui si facciano sacrifici; le sue fondamenta siano salde, la sua altezza sia di sessanta cubiti, la sua larghezza di sessanta cubiti.
Esd 6,5 E anche i vasi del tempio di Dio, d'oro e d'argento, che Nabucodònosor portò via dal tempio che è a Gerusalemme e trasferì a Babilonia, siano restituiti e vadano al tempio che è a Gerusalemme, al loro posto, e siano deposti nel tempio di Dio».

Esd 6,9 Ciò che loro occorre, giovenchi, arieti e agnelli, per gli olocausti al Dio del cielo, grano, sale, vino e olio siano loro forniti ogni giorno senza negligenza, secondo le indicazioni dei sacerdoti di Gerusalemme,
Esd 6,12 Il Dio che ha fatto abitare lì il suo nome, rovesci qualsiasi re o popolo che osi stendere la propria mano per trasgredire e distruggere quel tempio di Dio che è a Gerusalemme. Io, Dario, ho emanato quest'ordine: sia eseguito integralmente».

Esd 6,18 Stabilirono i sacerdoti secondo le loro classi e i leviti secondo i loro turni per il servizio di Dio a Gerusalemme, come è scritto nel libro di Mosè.

Esd 7,7 Partirono per Gerusalemme alcuni Israeliti, sacerdoti, leviti, cantori, portieri e oblati, nel settimo anno del re Artaserse.
Esd 7,8 Egli arrivò a Gerusalemme nel quinto mese: era l'anno settimo del re.
Esd 7,9 Egli aveva fissato la partenza da Babilonia per il primo giorno del primo mese, e il primo del quinto mese arrivò a Gerusalemme, poiché la mano benevola del suo Dio era su di lui.
Esd 7,13 io ordino che, nel mio regno, chiunque del popolo d'Israele, dei suoi sacerdoti e dei leviti vuole venire a Gerusalemme, venga pure con te;
Esd 7,14 infatti da parte del re e dei suoi sette consiglieri tu sei inviato a fare inchiesta in Giudea e a Gerusalemme riguardo alla legge del tuo Dio che è nelle tue mani,
Esd 7,15 e a portare l'argento e l'oro che il re e i suoi consiglieri inviano come offerta spontanea al Dio d'Israele che abita a Gerusalemme,
Esd 7,16 e tutto l'argento e l'oro che troverai in tutta la provincia di Babilonia, insieme con le offerte spontanee che il popolo e i sacerdoti offriranno per il tempio del loro Dio a Gerusalemme.
Esd 7,17 Perciò con questo argento ti prenderai cura di acquistare tori, arieti, agnelli, con le loro oblazioni e le loro libagioni, e li offrirai sull'altare del tempio del vostro Dio che è a Gerusalemme.
Esd 7,19 I vasi, che ti sono stati dati per il culto del tempio del tuo Dio, rendili al Dio di Gerusalemme.
Esd 7,27 Benedetto il Signore, Dio dei padri nostri, che ha disposto così il cuore del re a glorificare il tempio del Signore che è a Gerusalemme
Esd 8,29 Abbiatene cura e custoditeli, finché non li peserete davanti ai preposti dei sacerdoti e dei leviti e ai preposti di casato d'Israele a Gerusalemme, nelle stanze del tempio del Signore».
Esd 8,30 Allora i sacerdoti e i leviti presero in consegna il carico dell'argento e dell'oro e dei vasi, per portarli a Gerusalemme nel tempio del nostro Dio.

Esd 8,31 Il dodici del primo mese siamo partiti dal fiume Aavà per andare a Gerusalemme e la mano del nostro Dio era su di noi: egli ci ha liberato dagli assalti dei nemici e dei briganti lungo il cammino.
Esd 8,32 Siamo arrivati a Gerusalemme e ci siamo rimasti tre giorni.
Esd 9,9 Infatti noi siamo schiavi; ma nella nostra schiavitù il nostro Dio non ci ha abbandonati: ci ha resi graditi ai re di Persia, per conservarci la vita ed erigere il tempio del nostro Dio e restaurare le sue rovine, e darci un riparo in Giuda e a Gerusalemme.
Esd 9,11 che tu avevi dato per mezzo dei tuoi servi, i profeti, dicendo: «La terra che voi andate a prendere in eredità è una terra contaminata, a causa delle contaminazioni dei popoli indigeni, e delle loro nefandezze, che l'hanno colmata da un capo all'altro con le loro impurità.
Esd 9,13 Dopo ciò che è venuto su di noi a causa delle nostre cattive azioni e per le nostre grandi mancanze, benché tu, nostro Dio, sia stato indulgente nonostante la nostra colpa e ci abbia dato superstiti come questi,
Esd 10,6 Esdra quindi si alzò da dove si trovava, davanti al tempio di Dio, e andò nella camera di Giovanni, figlio di Eliasìb, e vi andò senza prendere cibo né bere acqua, perché era in lutto a causa della prevaricazione dei rimpatriati.
Esd 10,7 Poi in Giuda e a Gerusalemme si comunicò a tutti i rimpatriati di radunarsi a Gerusalemme:
Esd 10,9 Allora tutti gli uomini di Giuda e di Beniamino si radunarono a Gerusalemme entro tre giorni; si era al nono mese, il venti del mese. Tutto il popolo stava nella piazza del tempio di Dio, tremante per questo evento e per la gran pioggia.

Esd 10,14 I nostri preposti stiano a rappresentare tutta l'assemblea; e tutti quelli delle nostre città che hanno sposato donne straniere vengano in date determinate e con gli anziani della città, ogni città con i suoi giudici, finché non sia allontanata da noi l'ira ardente del nostro Dio, causata da questa situazione».

Ne 1,1 Parole di Neemia, figlio di Acalia. Nel mese di Chisleu dell'anno ventesimo, mentre ero nella cittadella di Susa,
Ne 1,2 Anàni, uno dei miei fratelli, e alcuni altri uomini arrivarono dalla Giudea. Li interrogai riguardo ai Giudei, i superstiti che erano scampati alla deportazione, e riguardo a Gerusalemme.
Ne 1,3 Essi mi dissero: «I superstiti che sono scampati alla deportazione sono là, nella provincia, in grande miseria e desolazione; le mura di Gerusalemme sono devastate e le sue porte consumate dal fuoco».
Ne 2,11 Giunto a Gerusalemme, vi rimasi tre giorni.
Ne 2,12 Poi mi alzai di notte, io e pochi uomini che erano con me, senza parlare a nessuno di quello che Dio mi aveva messo in cuore di fare per Gerusalemme e non avendo altro giumento oltre quello che io cavalcavo.
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