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CEI 2008:   CEI 74:   TILC:    Mostra N.Versetto:     

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(Testo CEI2008)

Gen 2,5 nessun cespuglio campestre era sulla terra, nessuna erba campestre era spuntata, perché il Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra e non c'era uomo che lavorasse il suolo,
Gen 2,12 e l'oro di quella regione è fino; vi si trova pure la resina odorosa e la pietra d'ònice.
Gen 7,2 Di ogni animale puro prendine con te sette paia, il maschio e la sua femmina; degli animali che non sono puri un paio, il maschio e la sua femmina.
Gen 7,8 Degli animali puri e di quelli impuri, degli uccelli e di tutti gli esseri che strisciano sul suolo
Gen 8,20 Allora Noè edificò un altare al Signore; prese ogni sorta di animali puri e di uccelli puri e offrì olocausti sull'altare.
Gen 10,6 I figli di Cam: Etiopia, Egitto, Put e Canaan.
Gen 12,11 Quando fu sul punto di entrare in Egitto, disse alla moglie Sarài: «Vedi, io so che tu sei donna di aspetto avvenente.
Gen 13,16 Renderò la tua discendenza come la polvere della terra: se uno può contare la polvere della terra, potrà contare anche i tuoi discendenti.
Gen 14,12 Prima di andarsene catturarono anche Lot, figlio del fratello di Abram, e i suoi beni: egli risiedeva appunto a Sòdoma.

Gen 16,14 Per questo il pozzo si chiamò pozzo di Lacai-Roì; è appunto quello che si trova tra Kades e Bered.
Gen 17,11 Vi lascerete circoncidere la carne del vostro prepuzio e ciò sarà il segno dell'alleanza tra me e voi.
Gen 17,14 Il maschio non circonciso, di cui cioè non sarà stata circoncisa la carne del prepuzio, sia eliminato dal suo popolo: ha violato la mia alleanza».

Gen 17,17 Allora Abramo si prostrò con la faccia a terra e rise e pensò: «A uno di cento anni può nascere un figlio? E Sara all'età di novant'anni potrà partorire?».
Gen 17,23 Allora Abramo prese Ismaele, suo figlio, e tutti i nati nella sua casa e tutti quelli comprati con il suo denaro, tutti i maschi appartenenti al personale della casa di Abramo, e circoncise la carne del loro prepuzio in quello stesso giorno, come Dio gli aveva detto.
Gen 17,24 Abramo aveva novantanove anni, quando si fece circoncidere la carne del prepuzio.
Gen 17,25 Ismaele, suo figlio, aveva tredici anni quando gli fu circoncisa la carne del prepuzio.
Gen 18,5 Andrò a prendere un boccone di pane e ristoratevi; dopo potrete proseguire, perché è ben per questo che voi siete passati dal vostro servo». Quelli dissero: «Fa' pure come hai detto».

Gen 19,8 Sentite, io ho due figlie che non hanno ancora conosciuto uomo; lasciate che ve le porti fuori e fate loro quel che vi piace, purché non facciate nulla a questi uomini, perché sono entrati all'ombra del mio tetto».
Gen 19,23 Il sole spuntava sulla terra e Lot era arrivato a Soar,
Gen 21,7 Poi disse: «Chi avrebbe mai detto ad Abramo che Sara avrebbe allattato figli? Eppure gli ho partorito un figlio nella sua vecchiaia!».

Gen 21,15 Tutta l'acqua dell'otre era venuta a mancare. Allora depose il fanciullo sotto un cespuglio
Gen 22,13 Allora Abramo alzò gli occhi e vide un ariete, impigliato con le corna in un cespuglio. Abramo andò a prendere l'ariete e lo offrì in olocausto invece del figlio.
Gen 24,33 Quindi gli fu posto davanti da mangiare, ma egli disse: «Non mangerò, finché non avrò detto quello che devo dire». Gli risposero: «Di' pure».

Gen 25,10 È appunto il campo che Abramo aveva comprato dagli Ittiti: ivi furono sepolti Abramo e sua moglie Sara.
Gen 25,34 Giacobbe diede a Esaù il pane e la minestra di lenticchie; questi mangiò e bevve, poi si alzò e se ne andò. A tal punto Esaù aveva disprezzato la primogenitura.



Gen 27,13 Ma sua madre gli disse: «Ricada pure su di me la tua maledizione, figlio mio! Tu dammi retta e va' a prendermi i capretti».
Gen 30,15 Ma Lia rispose: «Ti sembra poco avermi portato via il marito, perché ora tu voglia portare via anche le mandragore di mio figlio?». Riprese Rachele: «Ebbene, Giacobbe si corichi pure con te questa notte, ma dammi in cambio le mandragore di tuo figlio».
Gen 30,27 Gli disse Làbano: «Se ho trovato grazia ai tuoi occhi... Per divinazione ho saputo che il Signore mi ha benedetto per causa tua».
Gen 30,32 Oggi passerò fra tutto il tuo bestiame; tu metti da parte ogni capo di colore scuro tra le pecore e ogni capo chiazzato e punteggiato tra le capre: sarà il mio salario.
Gen 30,33 In futuro la mia stessa onestà risponderà per me; quando verrai a verificare il mio salario, ogni capo che non sarà punteggiato o chiazzato tra le capre e di colore scuro tra le pecore, se si troverà presso di me sarà come rubato».
Gen 30,35 In quel giorno mise da parte i capri striati e chiazzati e tutte le capre punteggiate e chiazzate, ogni capo che aveva del bianco, e ogni capo di colore scuro tra le pecore. Li affidò ai suoi figli
Gen 30,39 Così le bestie andarono in calore di fronte ai rami e le capre figliarono capretti striati, punteggiati e chiazzati.
Gen 31,8 Se egli diceva: «Le bestie punteggiate saranno il tuo salario», tutto il gregge figliava bestie punteggiate; se diceva: «Le bestie striate saranno il tuo salario», allora tutto il gregge figliava bestie striate.
Gen 31,10 Una volta, nel tempo in cui il piccolo bestiame va in calore, io in sogno alzai gli occhi e vidi che i capri in procinto di montare le bestie erano striati, punteggiati e chiazzati.
Gen 31,12 Riprese: «Alza gli occhi e guarda: tutti i capri che montano le bestie sono striati, punteggiati e chiazzati, perché ho visto come ti tratta Làbano.
Gen 31,16 Tutta la ricchezza che Dio ha sottratto a nostro padre è nostra e dei nostri figli. Ora fa' pure quello che Dio ti ha detto».

Gen 31,32 Ma quanto a colui presso il quale tu troverai i tuoi dèi, non resterà in vita! Alla presenza dei nostri parenti verifica quanto vi può essere di tuo presso di me e riprendilo». Giacobbe non sapeva che li aveva rubati Rachele.
Gen 32,11 io sono indegno di tutta la bontà e di tutta la fedeltà che hai usato verso il tuo servo. Con il mio solo bastone avevo passato questo Giordano e ora sono arrivato al punto di formare due accampamenti.
Gen 32,13 Eppure tu hai detto: «Ti farò del bene e renderò la tua discendenza tanto numerosa come la sabbia del mare, che non si può contare»».
Gen 32,25 Giacobbe rimase solo e un uomo lottò con lui fino allo spuntare dell'aurora.
Gen 32,27 Quello disse: «Lasciami andare, perché è spuntata l'aurora». Giacobbe rispose: «Non ti lascerò, se non mi avrai benedetto!».
Gen 32,31 Allora Giacobbe chiamò quel luogo Penuèl: «Davvero - disse - ho visto Dio faccia a faccia, eppure la mia vita è rimasta salva».
Gen 32,32 Spuntava il sole, quando Giacobbe passò Penuèl e zoppicava all'anca.
Gen 34,5 Intanto Giacobbe aveva saputo che quello aveva disonorato sua figlia Dina, ma i suoi figli erano in campagna con il suo bestiame, e Giacobbe tacque fino al loro arrivo.

Gen 34,12 Alzate pure molto a mio carico il prezzo nuziale e il valore del dono; vi darò quanto mi chiederete, ma concedetemi la giovane in moglie!».

Gen 34,21 «Questi uomini sono gente pacifica con noi: abitino pure con noi nel territorio e lo percorrano in lungo e in largo; esso è molto ampio per loro in ogni direzione. Noi potremo prendere in moglie le loro figlie e potremo dare loro le nostre.
Gen 35,2 Allora Giacobbe disse alla sua famiglia e a quanti erano con lui: «Eliminate gli dèi degli stranieri che avete con voi, purificatevi e cambiate gli abiti.
Gen 40,20 Appunto al terzo giorno, che era il giorno natalizio del faraone, questi fece un banchetto per tutti i suoi ministri e allora sollevò la testa del capo dei coppieri e la testa del capo dei panettieri in mezzo ai suoi ministri.
Gen 41,5 Poi si addormentò e sognò una seconda volta: ecco, sette spighe spuntavano da un unico stelo, grosse e belle.
Gen 41,6 Ma, dopo quelle, ecco spuntare altre sette spighe vuote e arse dal vento d'oriente.
Gen 41,22 Poi vidi nel sogno spuntare da un unico stelo sette spighe, piene e belle.
Gen 41,23 Ma ecco, dopo quelle, spuntavano sette spighe secche, vuote e arse dal vento d'oriente.
Gen 41,28 È appunto quel che ho detto al faraone: Dio ha manifestato al faraone quanto sta per fare.
Gen 41,49 Giuseppe ammassò il grano come la sabbia del mare, in grandissima quantità, così che non se ne fece più il computo, perché era incalcolabile.

Gen 42,5 Arrivarono dunque i figli d'Israele per acquistare il grano, in mezzo ad altri che pure erano venuti, perché nella terra di Canaan c'era la carestia.

Gen 42,9 Allora Giuseppe si ricordò dei sogni che aveva avuto a loro riguardo e disse loro: «Voi siete spie! Voi siete venuti per vedere i punti indifesi del territorio!».
Gen 42,12 Ma egli insistette: «No, voi siete venuti per vedere i punti indifesi del territorio!».
Gen 43,11 Israele, loro padre, rispose: «Se è così, fate pure: mettete nei vostri bagagli i prodotti più scelti della terra e portateli in dono a quell'uomo: un po' di balsamo, un po' di miele, resina e làudano, pistacchi e mandorle.
Gen 43,25 Essi prepararono il dono nell'attesa che Giuseppe arrivasse a mezzogiorno, perché avevano saputo che avrebbero preso cibo in quel luogo.
Gen 44,22 Noi avevamo risposto al mio signore: «Il giovinetto non può abbandonare suo padre: se lascerà suo padre, questi ne morirà».
Gen 45,2 E proruppe in un grido di pianto. Gli Egiziani lo sentirono e la cosa fu risaputa nella casa del faraone.
Gen 46,13 I figli di Ìssacar: Tola, Puva, Iob e Simron.
Gen 47,6 Ebbene, la terra d'Egitto è a tua disposizione: fa' risiedere tuo padre e i tuoi fratelli nella regione migliore. Risiedano pure nella terra di Gosen. Se tu sai che vi sono tra loro uomini capaci, costituiscili sopra i miei averi in qualità di sorveglianti sul bestiame».
Gen 48,14 Ma Israele stese la mano destra e la pose sul capo di Èfraim, che pure era il più giovane, e la sua sinistra sul capo di Manasse, incrociando le braccia, benché Manasse fosse il primogenito.
Es 1,15 Il re d'Egitto disse alle levatrici degli Ebrei, delle quali una si chiamava Sifra e l'altra Pua:
Es 2,14 Quegli rispose: «Chi ti ha costituito capo e giudice su di noi? Pensi forse di potermi uccidere, come hai ucciso l'Egiziano?». Allora Mosè ebbe paura e pensò: «Certamente la cosa si è risaputa».
Es 4,9 Se non crederanno neppure a questi due segni e non daranno ascolto alla tua voce, prenderai acqua del Nilo e la verserai sulla terra asciutta: l'acqua che avrai preso dal Nilo diventerà sangue sulla terra asciutta».

Es 4,10 Mosè disse al Signore: «Perdona, Signore, io non sono un buon parlatore; non lo sono stato né ieri né ieri l'altro e neppure da quando tu hai cominciato a parlare al tuo servo, ma sono impacciato di bocca e di lingua».
Es 4,25 Allora Sipporà prese una selce tagliente, recise il prepuzio al figlio e con quello gli toccò i piedi e disse: «Tu sei per me uno sposo di sangue».
Es 6,25 Eleàzaro, figlio di Aronne, prese in moglie una figlia di Putièl, la quale gli partorì Fineès. Questi sono i capi delle casate dei leviti, ordinati secondo le loro famiglie.

Es 7,23 Il faraone voltò le spalle e rientrò nella sua casa e non tenne conto neppure di questo fatto.
Es 8,27 Il Signore agì secondo la parola di Mosè e allontanò i tafani dal faraone, dai suoi ministri e dal suo popolo: non ne restò neppure uno.
Es 9,6 Appunto il giorno dopo, il Signore compì tale cosa: morì tutto il bestiame degli Egiziani, ma del bestiame degli Israeliti non morì neppure un capo.
Es 9,7 Il faraone mandò a vedere, ed ecco, neppure un capo del bestiame d'Israele era morto. Ma il cuore del faraone rimase ostinato e non lasciò partire il popolo.

Es 9,9 Essa diventerà un pulviscolo che, diffondendosi su tutta la terra d'Egitto, produrrà, sugli uomini e sulle bestie, ulcere degeneranti in pustole, in tutta la terra d'Egitto».
Es 9,10 Presero dunque fuliggine di fornace e si posero alla presenza del faraone. Mosè la sparse verso il cielo ed essa produsse ulcere pustolose, con eruzioni su uomini e bestie.
Es 10,5 Esse copriranno la superficie della terra, così che non si possa più vedere il suolo: divoreranno il poco che è stato lasciato per voi dalla grandine e divoreranno ogni albero che rispunta per voi nella campagna.
Es 10,19 Il Signore cambiò la direzione del vento e lo fece soffiare dal mare con grande forza: esso portò via le cavallette e le abbatté nel Mar Rosso; non rimase neppure una cavalletta in tutta la terra d'Egitto.
Es 10,26 Anche il nostro bestiame partirà con noi: neppure un'unghia ne resterà qui. Perché da esso noi dobbiamo prelevare le vittime per servire il Signore, nostro Dio, e noi non sapremo quel che dovremo sacrificare al Signore finché non saremo arrivati in quel luogo».
Es 11,7 Ma contro tutti gli Israeliti neppure un cane abbaierà, né contro uomini, né contro bestie, perché sappiate che il Signore fa distinzione tra l'Egitto e Israele.
Es 11,9 Il Signore aveva appunto detto a Mosè: «Il faraone non vi darà ascolto, perché si moltiplichino i miei prodigi nella terra d'Egitto».
Es 12,4 Se la famiglia fosse troppo piccola per un agnello, si unirà al vicino, il più prossimo alla sua casa, secondo il numero delle persone; calcolerete come dovrà essere l'agnello secondo quanto ciascuno può mangiarne.
Es 12,39 Fecero cuocere la pasta che avevano portato dall'Egitto in forma di focacce azzime, perché non era lievitata: infatti erano stati scacciati dall'Egitto e non avevano potuto indugiare; neppure si erano procurati provviste per il viaggio.

Es 14,28 Le acque ritornarono e sommersero i carri e i cavalieri di tutto l'esercito del faraone, che erano entrati nel mare dietro a Israele: non ne scampò neppure uno.
Es 16,16 Ecco che cosa comanda il Signore: «Raccoglietene quanto ciascuno può mangiarne, un omer a testa, secondo il numero delle persone che sono con voi. Ne prenderete ciascuno per quelli della propria tenda»».

Es 16,20 Essi non obbedirono a Mosè e alcuni ne conservarono fino al mattino; ma vi si generarono vermi e imputridì. Mosè si irritò contro di loro.
Es 16,23 Egli disse loro: «È appunto ciò che ha detto il Signore: «Domani è sabato, riposo assoluto consacrato al Signore. Ciò che avete da cuocere, cuocetelo; ciò che avete da bollire, bollitelo; quanto avanza, tenetelo in serbo fino a domani mattina»».
Es 16,24 Essi lo misero in serbo fino al mattino, come aveva ordinato Mosè, e non imputridì, né vi si trovarono vermi.
Es 18,18 Finirai per soccombere, tu e il popolo che è con te, perché il compito è troppo pesante per te; non puoi attendervi tu da solo.
Es 19,23 Mosè disse al Signore: «Il popolo non può salire al monte Sinai, perché tu stesso ci hai avvertito dicendo: «Delimita il monte e dichiaralo sacro»».
Es 20,5 Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, tuo Dio, sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano,
Es 20,7 Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascia impunito chi pronuncia il suo nome invano.

Es 21,8 Se lei non piace al padrone, che perciò non la destina a sé in moglie, la farà riscattare. In ogni caso egli non può venderla a gente straniera, agendo con frode verso di lei.
Es 21,18 Quando alcuni uomini litigano e uno colpisce il suo prossimo con una pietra o con il pugno e questi non muore, ma deve mettersi a letto,
Es 21,33 Quando un uomo lascia una cisterna aperta oppure quando un uomo scava una cisterna e non la copre, se vi cade un bue o un asino,
Es 22,5 Quando un fuoco si propaga e si attacca ai cespugli spinosi, se viene bruciato un mucchio di covoni o il grano in spiga o il grano in erba, colui che ha provocato l'incendio darà l'indennizzo.

Es 25,11 La rivestirai d'oro puro: dentro e fuori la rivestirai e le farai intorno un bordo d'oro.
Es 25,17 Farai il propiziatorio, d'oro puro; avrà due cubiti e mezzo di lunghezza e un cubito e mezzo di larghezza.
Es 25,24 La rivestirai d'oro puro e le farai attorno un bordo d'oro.
Es 25,29 Farai anche i suoi piatti, coppe, anfore e tazze per le libagioni: li farai d'oro puro.
Es 25,31 Farai anche un candelabro d'oro puro. Il candelabro sarà lavorato a martello, il suo fusto e i suoi bracci; i suoi calici, i suoi bulbi e le sue corolle saranno tutti di un pezzo.
Es 25,36 I bulbi e i relativi bracci saranno tutti di un pezzo: il tutto sarà formato da una sola massa d'oro puro lavorata a martello.
Es 25,38 I suoi smoccolatoi e i suoi portacenere saranno d'oro puro.
Es 25,39 Lo si farà con un talento di oro puro, esso con tutti i suoi accessori.
Es 27,20 Tu ordinerai agli Israeliti che ti procurino olio puro di olive schiacciate per l'illuminazione, per tener sempre accesa una lampada.
Es 28,14 e due catene d'oro puro in forma di cordoni, con un lavoro d'intreccio; poi fisserai le catene a intreccio sui castoni.

Es 28,22 Sul pettorale farai catene in forma di cordoni, lavoro d'intreccio d'oro puro.
Es 28,27 Farai due altri anelli d'oro e li metterai sulle due spalline dell'efod in basso, sul suo lato anteriore, in vicinanza del punto di attacco, al di sopra della cintura dell'efod.
Es 28,36 Farai una lamina d'oro puro e vi inciderai, come su di un sigillo, «Sacro al Signore».
Es 29,40 Con il primo agnello offrirai un decimo di efa di fior di farina, impastata con un quarto di hin di olio puro, e una libagione di un quarto di hin di vino.
Es 30,3 Rivestirai d'oro puro il suo piano, i suoi lati, i suoi corni e gli farai intorno un bordo d'oro.
Es 30,34 Il Signore disse a Mosè: «Procùrati balsami: storace, ònice, gàlbano e incenso puro: il tutto in parti uguali.
Es 30,35 Farai con essi un profumo da bruciare, una composizione aromatica secondo l'arte del profumiere, salata, pura e santa.
Es 31,8 la tavola con i suoi accessori, il candelabro puro con i suoi accessori, l'altare dell'incenso
Es 32,34 Ora va', conduci il popolo là dove io ti ho detto. Ecco, il mio angelo ti precederà; nel giorno della mia visita li punirò per il loro peccato».

Es 33,3 Va' pure verso la terra dove scorrono latte e miele. Ma io non verrò in mezzo a te, per non doverti sterminare lungo il cammino, perché tu sei un popolo di dura cervice».
Es 33,7 Mosè prendeva la tenda e la piantava fuori dell'accampamento, a una certa distanza dall'accampamento, e l'aveva chiamata tenda del convegno; appunto a questa tenda del convegno, posta fuori dell'accampamento, si recava chiunque volesse consultare il Signore.
Es 33,12 Mosè disse al Signore: «Vedi, tu mi ordini: «Fa' salire questo popolo», ma non mi hai indicato chi manderai con me; eppure hai detto: «Ti ho conosciuto per nome, anzi hai trovato grazia ai miei occhi».
Es 33,20 Soggiunse: «Ma tu non potrai vedere il mio volto, perché nessun uomo può vedermi e restare vivo».
Es 33,23 Poi toglierò la mano e vedrai le mie spalle, ma il mio volto non si può vedere».



Es 34,3 Nessuno salga con te e non si veda nessuno su tutto il monte; neppure greggi o armenti vengano a pascolare davanti a questo monte».
Es 34,7 che conserva il suo amore per mille generazioni, che perdona la colpa, la trasgressione e il peccato, ma non lascia senza punizione, che castiga la colpa dei padri nei figli e nei figli dei figli fino alla terza e alla quarta generazione».
Es 37,2 La rivestì d'oro puro, dentro e fuori. Le fece intorno un bordo d'oro.
Es 37,6 Fece il propiziatorio d'oro puro: aveva due cubiti e mezzo di lunghezza e un cubito e mezzo di larghezza.
Es 37,11 La rivestì d'oro puro e le fece attorno un bordo d'oro.
Es 37,16 Fece anche gli accessori della tavola: piatti, coppe, anfore e tazze per le libagioni; li fece di oro puro.

Es 37,17 Fece il candelabro d'oro puro; lo fece lavorato a martello, il suo fusto e i suoi bracci; i suoi calici, i suoi bulbi e le sue corolle facevano corpo con esso.
Es 37,22 I bulbi e i relativi bracci facevano corpo con esso: il tutto era formato da una sola massa d'oro puro lavorata a martello.
Es 37,23 Fece le sue sette lampade, i suoi smoccolatoi e i suoi portacenere d'oro puro.
Es 37,24 Impiegò un talento d'oro puro per il candelabro e per tutti i suoi accessori.

Es 37,26 Rivestì d'oro puro il suo piano, i suoi lati, i suoi corni e gli fece intorno un orlo d'oro.
Es 37,29 Preparò l'olio dell'unzione sacra e l'incenso aromatico, puro, opera di profumiere.



Es 38,21 Questo è il computo dei metalli impiegati per la Dimora, la Dimora della Testimonianza, redatto su ordine di Mosè a opera dei leviti, sotto la direzione di Itamàr, figlio del sacerdote Aronne.
Es 39,15 Fecero sul pettorale catene in forma di cordoni, lavoro d'intreccio d'oro puro.
Es 39,20 Fecero due altri anelli d'oro e li posero sulle due spalline dell'efod in basso, sul suo lato anteriore, in vicinanza del punto di attacco, al di sopra della cintura dell'efod.
Es 39,25 Fecero sonagli d'oro puro e collocarono i sonagli in mezzo alle melagrane, intorno all'orlo inferiore del manto:
Es 39,30 Fecero la lamina, il diadema sacro d'oro puro, e vi scrissero sopra a caratteri incisi, come un sigillo, «Sacro al Signore».
Es 39,37 il candelabro d'oro puro con le sue lampade, le lampade cioè che dovevano essere collocate sopra di esso, con tutti i suoi accessori, e l'olio per l'illuminazione;
Lv 4,12 cioè tutto il resto del giovenco, egli lo farà portare fuori dell'accampamento, in luogo puro, dove si gettano le ceneri, e lo farà bruciare sulla legna: dovrà essere bruciato sul mucchio delle ceneri.

Lv 4,23 oppure quando gli verrà fatto conoscere il peccato che ha commesso, porterà come offerta un capro maschio senza difetto.
Lv 4,28 oppure quando gli verrà fatto conoscere il peccato che ha commesso, porterà come offerta una capra femmina, senza difetto, per il peccato che ha commesso.
Lv 5,1 Quando una persona ha udito una formula di scongiuro e ne è testimone, perché l'ha visto o l'ha saputo, e pecca perché non dichiara nulla, porterà il peso della sua colpa;
Lv 5,2 oppure quando qualcuno, senza avvedersene, tocca una cosa impura, come il cadavere di una bestia selvatica o il cadavere di un animale domestico o quello di un rettile, rimarrà egli stesso impuro e in condizione di colpa;
Lv 5,3 oppure quando, senza avvedersene, tocca un'impurità propria della persona umana - una qualunque delle cose per le quali l'uomo diviene impuro - quando verrà a saperlo, sarà in condizione di colpa;
Lv 5,4 oppure quando qualcuno, senza avvedersene, parlando con leggerezza, avrà giurato, con uno di quei giuramenti che gli uomini proferiscono alla leggera, di fare qualche cosa di male o di bene, quando se ne rende conto, sarà in condizione di colpa.

Lv 5,21 «Quando qualcuno peccherà e commetterà un'infedeltà verso il Signore, perché inganna il suo prossimo riguardo a depositi, a pegni o a oggetti rubati, oppure perché ricatta il suo prossimo,
Lv 6,4 Poi, spogliatosi delle vesti e indossatene altre, porterà la cenere fuori dell'accampamento, in un luogo puro.
Lv 7,19 La carne che sarà stata a contatto con qualche cosa di impuro, non si potrà mangiare; sarà bruciata nel fuoco. Chiunque sarà puro potrà mangiare la carne;
Lv 7,20 se qualcuno mangerà la carne del sacrificio di comunione offerto al Signore e sarà in stato di impurità, costui sarà eliminato dal suo popolo.
Lv 7,21 Se qualcuno toccherà qualsiasi cosa impura - un'impurità umana, un animale impuro o qualsiasi cosa obbrobriosa - e poi mangerà la carne di un sacrificio di comunione offerto in onore del Signore, sarà eliminato dal suo popolo»».

Lv 8,15 Mosè lo scannò, ne prese del sangue, ne spalmò con il dito i corni attorno all'altare e purificò l'altare; poi sparse il resto del sangue alla base dell'altare e lo consacrò per compiere su di esso il rito espiatorio.
Lv 10,6 Ad Aronne, a Eleàzaro e a Itamàr, suoi figli, Mosè disse: «Non vi scarmigliate i capelli del capo e non vi stracciate le vesti, perché non moriate e il Signore non si adiri contro tutta la comunità; ma i vostri fratelli, tutta la casa d'Israele, facciano pure lutto per coloro che il Signore ha distrutto con il fuoco.
Lv 10,10 Questo perché possiate distinguere ciò che è santo da ciò che è profano e ciò che è impuro da ciò che è puro,
Lv 10,14 La coscia della vittima offerta come contributo e il petto della vittima offerta con il rito di elevazione, li mangerete tu, i tuoi figli e le tue figlie con te in luogo puro; perché vi sono stati dati come parte tua e dei tuoi figli, tra i sacrifici di comunione degli Israeliti.
Lv 11,4 Ma fra i ruminanti e gli animali che hanno l'unghia divisa, non mangerete i seguenti: il cammello, perché rumina, ma non ha l'unghia divisa, lo considererete impuro;
Lv 11,5 l'iràce, perché rumina, ma non ha l'unghia divisa, lo considererete impuro;
Lv 11,6 la lepre, perché rumina, ma non ha l'unghia divisa, la considererete impura;
Lv 11,7 il porco, perché ha l'unghia bipartita da una fessura, ma non rumina, lo considererete impuro.
Lv 11,8 Non mangerete la loro carne e non toccherete i loro cadaveri; li considererete impuri.

Lv 11,19 la cicogna, ogni specie di airone, l'ùpupa e il pipistrello.

Lv 11,24 infatti vi rendono impuri: chiunque toccherà il loro cadavere sarà impuro fino alla sera
Lv 11,25 e chiunque trasporterà i loro cadaveri si dovrà lavare le vesti e sarà impuro fino alla sera.

Lv 11,26 Riterrete impuro ogni animale che ha l'unghia, ma non divisa da fessura, e non rumina: chiunque li toccherà sarà impuro.
Lv 11,27 Considererete impuri tutti i quadrupedi che camminano sulla pianta dei piedi; chiunque ne toccherà il cadavere sarà impuro fino alla sera.
Lv 11,28 E chiunque trasporterà i loro cadaveri si dovrà lavare le vesti e sarà impuro fino alla sera. Tali animali riterrete impuri.

Lv 11,29 Fra gli animali che strisciano per terra riterrete impuro: la talpa, il topo e ogni specie di sauri,
Lv 11,31 Questi animali, fra quanti strisciano, saranno impuri per voi; chiunque li toccherà morti, sarà impuro fino alla sera.
Lv 11,32 Ogni oggetto sul quale cadrà morto qualcuno di essi, sarà impuro: si tratti di utensile di legno oppure di veste o pelle o sacco o qualunque altro oggetto di cui si faccia uso; si immergerà nell'acqua e sarà impuro fino alla sera, poi sarà puro.
Lv 11,33 Se ne cade qualcuno in un vaso di terra, quanto vi si troverà dentro sarà impuro e spezzerete il vaso.
Lv 11,34 Ogni cibo che serve di nutrimento, sul quale cada quell'acqua, sarà impuro; ogni bevanda potabile, qualunque sia il vaso che la contiene, sarà impura.
Lv 11,35 Ogni oggetto sul quale cadrà qualche parte del loro cadavere, sarà impuro; il forno o il fornello sarà spezzato: sono impuri e li dovete ritenere tali.
Lv 11,36 Però, una fonte o una cisterna, cioè una raccolta di acqua, resterà pura; ma chi toccherà i loro cadaveri sarà impuro.
Lv 11,37 Se qualcosa dei loro cadaveri cade su qualche seme che deve essere seminato, questo sarà puro;
Lv 11,38 ma se è stata versata acqua sul seme e vi cade qualche cosa dei loro cadaveri, lo riterrai impuro.

Lv 11,39 Se muore un animale, di cui vi potete cibare, colui che ne toccherà il cadavere sarà impuro fino alla sera.
Lv 11,40 Colui che mangerà di quel cadavere si laverà le vesti e sarà impuro fino alla sera; anche colui che trasporterà quel cadavere si laverà le vesti e sarà impuro fino alla sera.

Lv 11,43 Non rendete le vostre persone contaminate con alcuno di questi animali che strisciano; non rendetevi impuri con essi e non diventate, a causa loro, impuri.
Lv 11,44 Poiché io sono il Signore, vostro Dio. Santificatevi dunque e siate santi, perché io sono santo; non rendete impure le vostre persone con alcuno di questi animali che strisciano per terra.
Lv 11,47 per distinguere ciò che è impuro da ciò che è puro, l'animale che si può mangiare da quello che non si deve mangiare»».



Lv 12,2 «Parla agli Israeliti dicendo: «Se una donna sarà rimasta incinta e darà alla luce un maschio, sarà impura per sette giorni; sarà impura come nel tempo delle sue mestruazioni.

Lv 12,3 L'ottavo giorno si circonciderà il prepuzio del bambino.
Lv 12,4 Poi ella resterà ancora trentatré giorni a purificarsi dal suo sangue; non toccherà alcuna cosa santa e non entrerà nel santuario, finché non siano compiuti i giorni della sua purificazione.
Lv 12,5 Ma se partorisce una femmina sarà impura due settimane come durante le sue mestruazioni; resterà sessantasei giorni a purificarsi del suo sangue.

Lv 12,6 Quando i giorni della sua purificazione per un figlio o per una figlia saranno compiuti, porterà al sacerdote all'ingresso della tenda del convegno un agnello di un anno come olocausto e un colombo o una tortora in sacrificio per il peccato.
Lv 12,7 Il sacerdote li offrirà davanti al Signore e farà il rito espiatorio per lei; ella sarà purificata dal flusso del suo sangue. Questa è la legge che riguarda la donna, quando partorisce un maschio o una femmina.
Lv 12,8 Se non ha mezzi per offrire un agnello, prenderà due tortore o due colombi: uno per l'olocausto e l'altro per il sacrificio per il peccato. Il sacerdote compirà il rito espiatorio per lei ed ella sarà pura»».



Lv 13,2 «Se qualcuno ha sulla pelle del corpo un tumore o una pustola o macchia bianca che faccia sospettare una piaga di lebbra, quel tale sarà condotto dal sacerdote Aronne o da qualcuno dei sacerdoti, suoi figli.
Lv 13,3 Il sacerdote esaminerà la piaga sulla pelle del corpo: se il pelo della piaga è diventato bianco e la piaga appare come incavata rispetto alla pelle del corpo, è piaga di lebbra; il sacerdote, dopo averlo esaminato, dichiarerà quell'uomo impuro.
Lv 13,6 Il sacerdote, il settimo giorno, lo esaminerà di nuovo: se vedrà che la piaga non è più bianca e non si è allargata sulla pelle, dichiarerà quell'uomo puro; è una pustola. Quello si laverà le vesti e sarà puro.
Lv 13,7 Ma se la pustola si è allargata sulla pelle, dopo che egli si è mostrato al sacerdote per essere dichiarato puro, si farà esaminare di nuovo dal sacerdote:
Lv 13,8 il sacerdote l'esaminerà e se vedrà che la pustola si è allargata sulla pelle, il sacerdote lo dichiarerà impuro; è lebbra.

Lv 13,11 è lebbra inveterata nella pelle del corpo e il sacerdote lo dichiarerà impuro; non c'è bisogno che lo tenga ancora isolato, perché certo è impuro.

Lv 13,13 questi lo esaminerà e, se vedrà che la lebbra copre tutto il corpo, dichiarerà puro l'individuo affetto dal morbo: essendo tutto bianco, è puro.
Lv 13,14 Ma quando apparirà in lui carne viva, allora sarà impuro.
Lv 13,15 Il sacerdote, vista la carne viva, lo dichiarerà impuro: la carne viva è impura; è lebbra.
Lv 13,17 se vedrà che la piaga è ridiventata bianca, il sacerdote dichiarerà puro colui che ha la piaga; è puro.

Lv 13,20 il quale l'esaminerà e se vedrà che la macchia è infossata rispetto alla pelle e che il pelo è diventato bianco, il sacerdote lo dichiarerà impuro: è una piaga di lebbra che è scoppiata nell'ulcera.
Lv 13,22 Se la macchia si allarga sulla pelle, il sacerdote lo dichiarerà impuro: è una piaga di lebbra.
Lv 13,23 Ma se la macchia è rimasta allo stesso punto, senza allargarsi, è una cicatrice di ulcera e il sacerdote lo dichiarerà puro.

Lv 13,24 Oppure, se qualcuno ha sulla pelle del corpo una scottatura prodotta da fuoco e su questa appaia una macchia lucida, bianco-rossastra o soltanto bianca,
Lv 13,25 il sacerdote l'esaminerà: se vedrà che il pelo della macchia è diventato bianco e la macchia appare incavata rispetto alla pelle, è lebbra scoppiata nella scottatura. Il sacerdote lo dichiarerà impuro: è una piaga di lebbra.
Lv 13,27 Al settimo giorno il sacerdote lo esaminerà e se la macchia si è diffusa sulla pelle, il sacerdote lo dichiarerà impuro: è una piaga di lebbra.
Lv 13,28 Ma se la macchia è rimasta ferma nella stessa zona e non si è diffusa sulla pelle, ma si è attenuata, è un gonfiore dovuto a bruciatura; il sacerdote dichiarerà quel tale puro, perché si tratta di una cicatrice della bruciatura.

Lv 13,30 il sacerdote esaminerà la piaga: se riscontra che essa è incavata rispetto alla pelle e che vi è del pelo gialliccio e sottile, il sacerdote lo dichiarerà impuro; è tigna, lebbra del capo o del mento.
Lv 13,34 Al settimo giorno, il sacerdote esaminerà la tigna: se riscontra che la tigna non si è allargata sulla pelle e non appare incavata rispetto alla pelle, il sacerdote la dichiarerà pura; quella persona si laverà le vesti e sarà pura.

Lv 13,35 Ma se, dopo che sarà stata dichiarata pura, la tigna si allargherà sulla pelle,
Lv 13,36 il sacerdote l'esaminerà: se nota che la tigna si è allargata sulla pelle, non starà a cercare se vi è il pelo giallo; quella persona è impura.
Lv 13,37 Ma se vedrà che la tigna si è fermata e vi è cresciuto il pelo scuro, la tigna è guarita; quella persona è pura e il sacerdote la dichiarerà tale.

Lv 13,39 il sacerdote le esaminerà: se vedrà che le macchie sulla pelle del loro corpo sono di un bianco pallido, è un'eruzione cutanea; quella persona è pura.

Lv 13,40 Chi perde i capelli del capo è calvo, ma è puro.
Lv 13,41 Se i capelli gli sono caduti dal lato della fronte, è calvo davanti, ma è puro.
Lv 13,44 quel tale è un lebbroso; è impuro e lo dovrà dichiarare impuro: il male lo ha colpito al capo.

Lv 13,45 Il lebbroso colpito da piaghe porterà vesti strappate e il capo scoperto; velato fino al labbro superiore, andrà gridando: «Impuro! Impuro!».
Lv 13,46 Sarà impuro finché durerà in lui il male; è impuro, se ne starà solo, abiterà fuori dell'accampamento.

Lv 13,51 Al settimo giorno esaminerà la macchia: se la macchia si sarà allargata sulla veste o sul tessuto o sul manufatto o sulla pelliccia o sull'oggetto di cuoio per qualunque uso, è una macchia di lebbra maligna, è cosa impura.
Lv 13,55 Il sacerdote esaminerà la macchia, dopo che sarà stata lavata: se vedrà che la macchia non ha mutato colore, benché non si sia allargata, è un oggetto impuro; lo brucerai nel fuoco: vi è corrosione, sia sul diritto sia sul rovescio dell'oggetto.
Lv 13,58 La veste o il tessuto o il manufatto o qualunque oggetto di cuoio che avrai lavato e dal quale la macchia sarà scomparsa, si laverà una seconda volta e sarà puro.
Lv 13,59 Questa è la legge relativa alla macchia di lebbra sopra una veste di lana o di lino, sul tessuto o sul manufatto o su qualunque oggetto di pelle, per dichiararli puri o impuri».



Lv 14,2 «Questa è la legge che si riferisce al lebbroso per il giorno della sua purificazione. Egli sarà condotto al sacerdote.
Lv 14,4 ordinerà che si prendano, per la persona da purificare, due uccelli vivi, puri, legno di cedro, panno scarlatto e issòpo.
Lv 14,7 Ne aspergerà sette volte colui che deve essere purificato dalla lebbra; lo dichiarerà puro e lascerà andare libero per i campi l'uccello vivo.
Lv 14,8 Colui che è purificato si laverà le vesti, si raderà tutti i peli, si laverà nell'acqua e sarà puro. Dopo questo potrà entrare nell'accampamento, ma per sette giorni resterà fuori della sua tenda.
Lv 14,9 Il settimo giorno si raderà tutti i peli, il capo, la barba, le ciglia, insomma tutti i peli; si laverà le vesti e si bagnerà il corpo nell'acqua e sarà puro.

Lv 14,11 il sacerdote che compie il rito di purificazione presenterà l'uomo che si purifica e le cose suddette davanti al Signore, all'ingresso della tenda del convegno.
Lv 14,14 Il sacerdote prenderà del sangue della vittima per il sacrificio di riparazione e lo metterà sul lobo dell'orecchio destro di colui che si purifica, sul pollice della mano destra e sull'alluce del piede destro.
Lv 14,17 Quanto resta dell'olio che tiene nella palma della mano, il sacerdote lo metterà sul lobo dell'orecchio destro di colui che si purifica, sul pollice della mano destra e sull'alluce del piede destro, insieme al sangue della vittima del sacrificio di riparazione.
Lv 14,18 Il resto dell'olio che ha nella palma, il sacerdote lo verserà sul capo di colui che si purifica; il sacerdote compirà per lui il rito espiatorio davanti al Signore.
Lv 14,19 Poi il sacerdote offrirà il sacrificio per il peccato e compirà il rito espiatorio per colui che si purifica della sua impurità. Quindi scannerà l'olocausto.
Lv 14,20 Offerto l'olocausto e l'oblazione sull'altare, il sacerdote compirà per lui il rito espiatorio e sarà puro.

Lv 14,23 L'ottavo giorno porterà per la sua purificazione queste cose al sacerdote, all'ingresso della tenda del convegno, davanti al Signore.
Lv 14,25 Poi scannerà l'agnello del sacrificio di riparazione, prenderà del sangue della vittima di riparazione e lo metterà sul lobo dell'orecchio destro di colui che si purifica, sul pollice della mano destra e sull'alluce del piede destro.
Lv 14,28 Poi porrà un po' d'olio che tiene nella palma sul lobo dell'orecchio destro di colui che si purifica, sul pollice della mano destra e sull'alluce del piede destro, sul luogo dove ha messo il sangue della vittima per il sacrificio di riparazione.
Lv 14,29 Il resto dell'olio che ha nella palma, il sacerdote lo verserà sul capo di colui che si purifica, per compiere il rito espiatorio per lui davanti al Signore.
Lv 14,31 delle vittime che ha in mano, una l'offrirà come sacrificio per il peccato e l'altra come olocausto, insieme con l'oblazione. Il sacerdote compirà il rito espiatorio davanti al Signore per colui che si deve purificare.
Lv 14,32 Questa è la legge relativa a colui che è affetto da piaga di lebbra e non ha mezzi per conseguire la sua purificazione».

Lv 14,36 Allora il sacerdote ordinerà di sgomberare la casa prima che egli vi entri per esaminare la macchia sospetta, perché quanto è nella casa non diventi impuro. Dopo questo, il sacerdote entrerà per esaminare la casa.
Lv 14,40 il sacerdote ordinerà che si rimuovano le pietre intaccate e si gettino in luogo impuro, fuori della città.
Lv 14,41 Farà raschiare tutto l'interno della casa e butteranno i calcinacci rimossi fuori della città, in luogo impuro.
Lv 14,43 Se la macchia spunta di nuovo nella casa dopo che le pietre ne sono state rimosse e la casa è stata raschiata e di nuovo intonacata,
Lv 14,44 il sacerdote entrerà a esaminare la casa: se troverà che la macchia vi si è allargata, nella casa vi è lebbra maligna; la casa è impura.
Lv 14,45 Perciò si demolirà la casa; pietre, legname e calcinacci si porteranno fuori della città, in luogo impuro.
Lv 14,46 Inoltre chiunque sarà entrato in quella casa mentre era chiusa, sarà impuro fino alla sera.
Lv 14,48 Se invece il sacerdote, che è entrato nella casa e l'ha esaminata, riscontra che la macchia non si è allargata nella casa, dopo che la casa è stata intonacata, dichiarerà la casa pura, perché la macchia è risanata.
Lv 14,49 Poi, per purificare la casa, prenderà due uccelli, legno di cedro, panno scarlatto e issòpo;
Lv 14,52 Purificata la casa con il sangue dell'uccello, con l'acqua corrente, con l'uccello vivo, con il legno di cedro, con l'issòpo e con il panno scarlatto,
Lv 14,53 lascerà andare libero l'uccello vivo, fuori della città, nella campagna; così compirà il rito espiatorio per la casa ed essa sarà pura.

Lv 14,56 per i tumori, le pustole e le macchie,
Lv 14,57 per determinare quando una cosa è impura e quando è pura. Questa è la legge per la lebbra».



Lv 15,2 «Parlate agli Israeliti dicendo loro: «Se un uomo soffre di gonorrea nella sua carne, la sua gonorrea è impura.
Lv 15,3 Questa è la condizione di impurità per la gonorrea: sia che la carne lasci uscire il liquido, sia che lo trattenga, si tratta di impurità.
Lv 15,4 Ogni giaciglio sul quale si coricherà chi è affetto da gonorrea sarà impuro; ogni oggetto sul quale si siederà sarà impuro.
Lv 15,5 Chi toccherà il giaciglio di costui, dovrà lavarsi le vesti e bagnarsi nell'acqua e resterà impuro fino alla sera.
Lv 15,6 Chi si siederà sopra un oggetto qualunque, sul quale si sia seduto colui che soffre di gonorrea, dovrà lavarsi le vesti, bagnarsi nell'acqua e resterà impuro fino alla sera.
Lv 15,7 Chi toccherà il corpo di colui che è affetto da gonorrea si laverà le vesti, si bagnerà nell'acqua e resterà impuro fino alla sera.
Lv 15,8 Se colui che ha la gonorrea sputerà sopra uno che è puro, questi dovrà lavarsi le vesti, bagnarsi nell'acqua e resterà impuro fino alla sera.
Lv 15,9 Ogni sella su cui monterà chi ha la gonorrea sarà impura.
Lv 15,10 Chiunque toccherà qualsiasi cosa, che sia stata sotto quel tale, resterà impuro fino alla sera. Chi porterà tali oggetti dovrà lavarsi le vesti, bagnarsi nell'acqua e resterà impuro fino alla sera.
Lv 15,11 Chiunque sarà toccato da colui che ha la gonorrea, se questi non si era lavato le mani, dovrà lavarsi le vesti, bagnarsi nell'acqua e resterà impuro fino alla sera.
Lv 15,13 Quando uno sarà guarito dalla sua gonorrea, conterà sette giorni dalla sua guarigione; poi si laverà le vesti, bagnerà il suo corpo nell'acqua corrente e sarà puro.
Lv 15,16 L'uomo che avrà avuto un'emissione seminale, si laverà tutto il corpo nell'acqua e resterà impuro fino alla sera.
Lv 15,17 Ogni veste o pelle su cui vi sarà un'emissione seminale dovrà essere lavata nell'acqua e resterà impura fino alla sera.

Lv 15,18 La donna e l'uomo che abbiano avuto un rapporto con emissione seminale si laveranno nell'acqua e resteranno impuri fino alla sera.

Lv 15,19 Quando una donna abbia flusso di sangue, cioè il flusso nel suo corpo, per sette giorni resterà nell'impurità mestruale; chiunque la toccherà sarà impuro fino alla sera.
Lv 15,20 Ogni giaciglio sul quale si sarà messa a dormire durante la sua impurità mestruale sarà impuro; ogni mobile sul quale si sarà seduta sarà impuro.
Lv 15,21 Chiunque toccherà il suo giaciglio, dovrà lavarsi le vesti, bagnarsi nell'acqua e sarà impuro fino alla sera.
Lv 15,22 Chi toccherà qualunque mobile sul quale lei si sarà seduta, dovrà lavarsi le vesti, bagnarsi nell'acqua e sarà impuro fino alla sera.
Lv 15,23 Se un oggetto si trova sul letto o su qualche cosa su cui lei si è seduta, chiunque toccherà questo oggetto sarà impuro fino alla sera.
Lv 15,24 Se un uomo ha rapporto intimo con lei, l'impurità mestruale viene a contatto con lui: egli resterà impuro per sette giorni e ogni giaciglio sul quale si coricherà resterà impuro.

Lv 15,25 La donna che ha un flusso di sangue per molti giorni, fuori del tempo delle mestruazioni, o che lo abbia più del normale, sarà impura per tutto il tempo del flusso, come durante le sue mestruazioni.
Lv 15,26 Ogni giaciglio sul quale si coricherà durante tutto il tempo del flusso sarà per lei come il giaciglio sul quale si corica quando ha le mestruazioni; ogni oggetto sul quale siederà sarà impuro, come lo è quando lei ha le mestruazioni.
Lv 15,27 Chiunque toccherà quelle cose sarà impuro; dovrà lavarsi le vesti, bagnarsi nell'acqua e sarà impuro fino alla sera.
Lv 15,28 Se sarà guarita dal suo flusso, conterà sette giorni e poi sarà pura.
Lv 15,30 Il sacerdote ne offrirà uno come sacrificio per il peccato e l'altro come olocausto e compirà per lei il rito espiatorio davanti al Signore, per il flusso che la rendeva impura.

Lv 15,31 Avvertite gli Israeliti di ciò che potrebbe renderli impuri, perché non muoiano per la loro impurità, qualora rendessero impura la mia Dimora che è in mezzo a loro.

Lv 15,32 Questa è la legge per colui che ha la gonorrea o ha avuto un'emissione seminale che lo rende impuro,
Lv 15,33 e la legge per colei che è indisposta a causa delle mestruazioni, cioè per l'uomo o per la donna che abbiano il flusso e per l'uomo che si corichi con una donna in stato di impurità»».


Lv 16,16 Così purificherà il santuario dalle impurità degli Israeliti e dalle loro ribellioni, insieme a tutti i loro peccati. Lo stesso farà per la tenda del convegno che si trova fra di loro, in mezzo alle loro impurità.
Lv 16,18 Uscito dunque verso l'altare, che è davanti al Signore, lo purificherà, prenderà un po' del sangue del giovenco e del sangue del capro e lo spalmerà sui corni intorno all'altare.
Lv 16,19 Farà per sette volte l'aspersione del sangue con il dito sopra l'altare; così lo purificherà e lo santificherà dalle impurità degli Israeliti.

Lv 16,20 Quando avrà finito di purificare il santuario, la tenda del convegno e l'altare, farà accostare il capro vivo.
Lv 16,30 poiché in quel giorno si compirà il rito espiatorio per voi, al fine di purificarvi da tutti i vostri peccati. Sarete purificati davanti al Signore.
Lv 16,33 Purificherà la parte più santa del santuario, purificherà la tenda del convegno e l'altare; farà l'espiazione per i sacerdoti e per tutto il popolo della comunità.
Lv 17,12 Perciò ho detto agli Israeliti: Nessuno tra voi mangerà il sangue, neppure lo straniero che dimora fra voi mangerà sangue.

Lv 17,13 Se qualcuno degli Israeliti o degli stranieri che dimorano fra di loro prende alla caccia un animale o un uccello che si può mangiare, ne deve spargere il sangue e coprirlo di terra;
Lv 17,15 Ogni persona, nativa o straniera, che mangi carne di bestia morta naturalmente o sbranata, dovrà lavarsi le vesti, bagnarsi nell'acqua e resterà impura fino alla sera; allora sarà pura.
Lv 18,19 Non ti accosterai a donna per scoprire la sua nudità durante l'impurità mestruale.

Lv 18,20 Non darai il tuo giaciglio alla moglie del tuo prossimo, rendendoti impuro con lei.

Lv 18,24 Non rendetevi impuri con nessuna di tali pratiche, poiché con tutte queste cose si sono rese impure le nazioni che io sto per scacciare davanti a voi.
Lv 18,25 La terra ne è stata resa impura; per questo ho punito la sua colpa e la terra ha vomitato i suoi abitanti.
Lv 18,27 Poiché tutte queste cose abominevoli le ha commesse la gente che vi era prima di voi e la terra è divenuta impura.
Lv 18,28 Che la terra non vomiti anche voi, per averla resa impura, come ha vomitato chi l'abitava prima di voi,
Lv 18,30 Osserverete dunque i miei ordini e non seguirete alcuno di quei costumi abominevoli che sono stati praticati prima di voi; non vi renderete impuri a causa di essi. Io sono il Signore, vostro Dio»».



Lv 19,31 Non vi rivolgete ai negromanti né agli indovini; non li consultate, per non rendervi impuri per mezzo loro. Io sono il Signore, vostro Dio.

Lv 20,3 Anch'io volgerò il mio volto contro quell'uomo e lo eliminerò dal suo popolo, perché ha dato qualcuno dei suoi figli a Moloc, con l'intenzione di rendere impuro il mio santuario e profanare il mio santo nome.
Lv 20,21 Se uno prende la moglie del fratello, è un'impurità; egli ha scoperto la nudità del fratello: non avranno figli.

Lv 20,25 Farete dunque distinzione tra animali puri e impuri, fra uccelli impuri e puri e non vi contaminerete, mangiando animali, uccelli o esseri che strisciano sulla terra e che io vi ho fatto separare come impuri.
Lv 21,1 Il Signore disse a Mosè: «Parla ai sacerdoti, figli di Aronne, dicendo loro: «Un sacerdote non dovrà rendersi impuro per il contatto con un morto della sua parentela,
Lv 21,3 e sua sorella ancora vergine, che viva con lui e non sia ancora maritata; per questa può esporsi all'impurità.
Lv 21,4 Come marito, non si renda impuro per la sua parentela, profanando se stesso.

Lv 21,7 Non prenderanno in moglie una prostituta o una già disonorata, né una donna ripudiata dal marito. Infatti il sacerdote è santo per il suo Dio.
Lv 21,11 Non si avvicinerà ad alcun cadavere; non potrà rendersi impuro neppure per suo padre e per sua madre.
Lv 21,20 né un gobbo né un nano né chi abbia una macchia nell'occhio o la scabbia o piaghe purulente o i testicoli schiacciati.
Lv 22,3 Di' loro: «Nelle generazioni future ogni uomo della vostra discendenza che si accosterà in stato di impurità alle offerte sante, consacrate dagli Israeliti in onore del Signore, sarà eliminato dalla mia presenza. Io sono il Signore.

Lv 22,4 Nessun uomo della stirpe di Aronne affetto da lebbra o da gonorrea potrà mangiare le offerte sante, finché non sia puro. Così sarà per chi toccherà qualsiasi cosa impura a causa di un cadavere o per chi avrà perdite seminali,
Lv 22,5 oppure per chi toccherà un rettile che lo rende impuro o una persona che lo rende impuro, qualunque sia la sua impurità.
Lv 22,6 Colui che avrà avuto tali contatti resterà impuro fino alla sera e non mangerà le offerte sante prima di essersi lavato il corpo nell'acqua;
Lv 22,7 dopo il tramonto del sole sarà puro e allora potrà mangiare le offerte sante, perché esse sono il suo cibo.
Lv 22,8 Non mangerà carne di bestia morta naturalmente o sbranata, per non rendersi impuro. Io sono il Signore.
Lv 22,13 Se invece la figlia del sacerdote è rimasta vedova o è stata ripudiata e non ha figli, ed è tornata ad abitare da suo padre come quando era giovane, potrà mangiare il cibo del padre; ma nessun profano potrà mangiarne.

Lv 22,22 Non presenterete in onore del Signore nessuna vittima cieca o storpia o mutilata o con ulcere o con la scabbia o con piaghe purulente; non ne farete sull'altare un sacrificio consumato dal fuoco in onore del Signore.
Lv 24,2 «Ordina agli Israeliti che ti portino olio puro di olive schiacciate per l'illuminazione, per tenere perennemente accesa la lampada.
Lv 24,4 Egli disporrà le lampade sul candelabro d'oro puro, perché ardano sempre davanti al Signore.

Lv 24,6 Le disporrai su due pile, sei per pila, sulla tavola d'oro puro davanti al Signore.
Lv 24,7 Porrai incenso puro sopra ogni pila, perché serva da memoriale per il pane, come sacrificio consumato dal fuoco in onore del Signore.
Lv 25,34 Neppure campi situati nei dintorni delle città levitiche si potranno vendere, perché sono loro proprietà perenne.

Lv 26,18 Se nemmeno a questo punto mi darete ascolto, io vi castigherò sette volte di più per i vostri peccati.
Lv 26,44 Nonostante tutto questo, quando saranno nella terra dei loro nemici, io non li rigetterò e non mi stancherò di loro fino al punto di annientarli del tutto e di rompere la mia alleanza con loro, poiché io sono il Signore, loro Dio;
Lv 27,11 Se invece si tratta di qualunque animale impuro, che non si può presentare come offerta al Signore, l'animale sarà portato davanti al sacerdote;
Lv 27,27 Se si tratta di un animale impuro, lo si riscatterà al prezzo di stima, aggiungendovi un quinto; se non è riscattato, sarà venduto al prezzo di stima.

Nm 1,2 «Fate il computo di tutta la comunità degli Israeliti, secondo le loro famiglie, secondo i loro casati paterni, contando i nomi di tutti i maschi, testa per testa,
Nm 1,49 «Solo la tribù di Levi non censirai, né di essa farai il computo tra gli Israeliti;
Nm 4,2 «Fate il computo dei figli di Keat, tra i figli di Levi, secondo le loro famiglie e secondo i loro casati paterni,
Nm 4,22 «Si faccia il computo anche dei figli di Gherson, secondo i loro casati paterni, secondo le loro famiglie.
Nm 5,2 «Ordina agli Israeliti che espellano dall'accampamento ogni lebbroso, chiunque soffre di gonorrea e ogni impuro a causa di un morto.
Nm 5,3 Allontanerete sia i maschi sia le femmine; li allontanerete dall'accampamento, così non renderanno impuro il loro accampamento, dove io abito tra di loro».
Nm 5,4 Così fecero gli Israeliti: li espulsero fuori dell'accampamento. Come il Signore aveva parlato a Mosè, così fecero gli Israeliti.

Nm 5,13 e un altro uomo ha avuto rapporti con lei, ma la cosa è rimasta nascosta agli occhi del marito ed ella si è resa impura in segreto, non vi sono testimoni contro di lei e non è stata colta sul fatto,
Nm 5,14 qualora uno spirito di gelosia si impadronisca del marito e questi diventi geloso della moglie che si è resa impura, oppure uno spirito di gelosia si impadronisca di lui e questi diventi geloso della moglie che non si è resa impura,
Nm 5,19 Il sacerdote la farà giurare e dirà alla donna: Se nessun altro uomo si è coricato con te e se non ti sei traviata rendendoti impura con un altro mentre appartieni a tuo marito, sii tu dimostrata innocente da quest'acqua di amarezza, che porta maledizione.
Nm 5,20 Ma se ti sei traviata con un altro mentre appartieni a tuo marito e ti sei resa impura e un altro uomo ha avuto rapporti con te, all'infuori di tuo marito...,
Nm 5,21 a questo punto il sacerdote farà giurare la donna con un'imprecazione e il sacerdote dirà alla donna: Il Signore faccia di te un oggetto di maledizione e di imprecazione in mezzo al tuo popolo, facendoti lui, il Signore, avvizzire i fianchi e gonfiare il ventre;
Nm 5,28 Ma se la donna non si è resa impura ed è quindi pura, sarà dimostrata innocente e sarà feconda.

Nm 5,29 Questa è la legge della gelosia, nel caso in cui una donna si sia traviata con un altro mentre appartiene al marito e si sia resa impura,
Nm 6,7 si trattasse anche di suo padre, di sua madre, di suo fratello e di sua sorella, non si renderà impuro per loro alla loro morte, perché porta sul capo il segno della sua consacrazione a Dio.
Nm 6,9 Se qualcuno gli muore accanto all'improvviso e rende impuro il suo capo consacrato, nel giorno della sua purificazione si raderà il capo: se lo raderà il settimo giorno;
Nm 6,12 Consacrerà di nuovo al Signore i giorni del suo nazireato e offrirà un agnello dell'anno come sacrificio per il peccato; i giorni precedenti decadranno, perché il suo nazireato è stato reso impuro.

Nm 8,6 «Prendi i leviti tra gli Israeliti e purificali.
Nm 8,7 Per purificarli farai così: li aspergerai con l'acqua lustrale; faranno passare il rasoio su tutto il loro corpo, laveranno le loro vesti e si purificheranno.
Nm 8,15 Dopo di che, quando li avrai purificati e presentati con il rito di elevazione, i leviti entreranno in servizio nella tenda del convegno.
Nm 8,21 I leviti si purificarono e lavarono le loro vesti. Aronne li presentò con il rito di elevazione davanti al Signore e compì il rito espiatorio per loro, per purificarli.
Nm 9,6 Ma vi erano degli uomini che erano impuri a causa del cadavere di un uomo e non potevano celebrare la Pasqua in quel giorno. Si presentarono in quello stesso giorno davanti a Mosè e davanti ad Aronne;
Nm 9,7 quegli uomini gli dissero: «Noi siamo impuri per il cadavere di un uomo: perché ci dev'essere impedito di presentare l'offerta del Signore, al tempo stabilito, in mezzo agli Israeliti?».
Nm 9,10 «Parla agli Israeliti dicendo loro: «Chiunque di voi o dei vostri discendenti sia impuro per il contatto con un cadavere o sia lontano in viaggio, potrà celebrare la Pasqua in onore del Signore.
Nm 9,13 Però l'uomo che sia puro e non sia in viaggio, ma ometta di fare la Pasqua, quella persona sarà eliminata dal suo popolo, perché non ha presentato l'offerta al Signore nel tempo stabilito: quell'uomo porterà il suo peccato.

Nm 11,11 Mosè disse al Signore: «Perché hai fatto del male al tuo servo? Perché non ho trovato grazia ai tuoi occhi, al punto di impormi il peso di tutto questo popolo?
Nm 12,14 Il Signore disse a Mosè: «Se suo padre le avesse sputato in viso, non ne porterebbe lei vergogna per sette giorni? Stia dunque isolata fuori dell'accampamento sette giorni; poi vi sarà riammessa».
Nm 14,13 Mosè disse al Signore: «Gli Egiziani hanno saputo che tu hai fatto uscire di là questo popolo con la tua potenza
Nm 14,18 «Il Signore è lento all'ira e grande nell'amore, perdona la colpa e la ribellione, ma non lascia senza punizione; castiga la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione».
Nm 16,15 Allora Mosè si adirò molto e disse al Signore: «Non gradire la loro oblazione; io non ho preso da costoro neppure un asino e non ho fatto torto ad alcuno di loro».

Nm 16,18 Essi dunque presero ciascuno un incensiere, vi misero il fuoco, vi posero l'incenso e si fermarono all'ingresso della tenda del convegno, come pure Mosè e Aronne.

Nm 18,11 Questo ancora ti apparterrà: i doni che gli Israeliti presenteranno come tributo prelevato e tutte le loro offerte fatte con il rito di elevazione. Io le do a te, ai tuoi figli e alle tue figlie con te, per legge perenne. Chiunque sarà puro in casa tua ne potrà mangiare.
Nm 18,13 Le primizie di quanto produrrà la loro terra, che essi porteranno al Signore, saranno tue. Chiunque sarà puro in casa tua ne potrà mangiare.
Nm 18,15 Ogni essere che nasce per primo da ogni essere vivente, offerto al Signore, sia degli uomini sia degli animali, sarà tuo; però farai riscattare il primogenito dell'uomo e farai anche riscattare il primo nato dell'animale impuro.
Nm 19,7 Poi il sacerdote laverà le sue vesti e farà un bagno al suo corpo nell'acqua, quindi rientrerà nell'accampamento; il sacerdote sarà impuro fino alla sera.
Nm 19,8 Colui che avrà bruciato la giovenca si laverà le vesti nell'acqua, farà un bagno al suo corpo nell'acqua e sarà impuro fino alla sera.
Nm 19,9 Un uomo puro raccoglierà le ceneri della giovenca e le depositerà fuori dell'accampamento in luogo puro, dove saranno conservate per la comunità degli Israeliti per l'acqua di purificazione: è un rito per il peccato.
Nm 19,10 Colui che avrà raccolto le ceneri della giovenca si laverà le vesti e sarà impuro fino alla sera. Questa sarà una legge perenne per gli Israeliti e per lo straniero che dimorerà presso di loro.

Nm 19,11 Chi avrà toccato il cadavere di qualsiasi persona, sarà impuro per sette giorni.
Nm 19,12 Quando uno si sarà purificato con quell'acqua il terzo e il settimo giorno, sarà puro; ma se non si purifica il terzo e il settimo giorno, non sarà puro.
Nm 19,13 Chiunque avrà toccato il cadavere di una persona che è morta e non si sarà purificato, avrà contaminato la Dimora del Signore e sarà eliminato da Israele. Siccome l'acqua di purificazione non è stata spruzzata su di lui, egli è impuro; ha ancora addosso l'impurità.

Nm 19,14 Questa è la legge per quando un uomo muore in una tenda: chiunque entrerà nella tenda, e tutto ciò che è nella tenda, sarà impuro per sette giorni.
Nm 19,15 Ogni vaso scoperto, sul quale non sia un coperchio o una legatura, sarà impuro.
Nm 19,16 Chiunque sulla superficie di un campo avrà toccato un uomo ucciso di spada o morto di morte naturale o un osso d'uomo o un sepolcro, sarà impuro per sette giorni.

Nm 19,17 Per colui che sarà divenuto impuro si prenderà la cenere della vittima bruciata per l'espiazione e vi si verserà sopra l'acqua corrente, in un vaso;
Nm 19,18 poi un uomo puro prenderà issòpo, lo intingerà nell'acqua e ne aspergerà la tenda, tutti gli arredi e tutte le persone che erano là e colui che ha toccato l'osso o l'ucciso o il morto o il sepolcro.
Nm 19,19 L'uomo puro aspergerà l'impuro il terzo giorno e il settimo giorno e lo purificherà il settimo giorno; poi colui che è stato impuro si laverà le vesti, farà un bagno con l'acqua e alla sera diventerà puro.
Nm 19,20 Ma colui che, reso impuro, non si purificherà, sarà eliminato dall'assemblea, perché ha contaminato il santuario del Signore e l'acqua della purificazione non è stata aspersa su di lui: è impuro.
Nm 19,21 Sarà per loro una legge perenne. Colui che avrà asperso l'acqua di purificazione si laverà le vesti; chi avrà toccato l'acqua di purificazione sarà impuro fino alla sera.
Nm 19,22 Quanto l'impuro avrà toccato, sarà impuro; chi lo avrà toccato sarà impuro fino alla sera».



Nm 22,35 L'angelo del Signore disse a Balaam: «Va' pure con questi uomini; ma dirai soltanto quello che io ti dirò». Balaam andò con i prìncipi di Balak.

Nm 23,10 Chi può contare la polvere di Giacobbe?
O chi può calcolare un solo quarto d'Israele?
Possa io morire della morte dei giusti
e sia la mia fine come la loro».


Nm 24,17 Io lo vedo, ma non ora,
io lo contemplo, ma non da vicino:
una stella spunta da Giacobbe
e uno scettro sorge da Israele,
spacca le tempie di Moab
e il cranio di tutti i figli di Set;

Nm 26,2 «Fate il computo di tutta la comunità degli Israeliti, dai vent'anni in su, suddivisi secondo i loro casati paterni, di quanti in Israele possono andare in guerra».
Nm 26,23 Figli di Ìssacar, secondo le loro famiglie: da Tola discende la famiglia dei Tolaiti; da Puva la famiglia dei Puviti;
Nm 26,65 perché il Signore aveva detto di loro: «Dovranno morire nel deserto!». E non ne rimase neppure uno, eccetto Caleb, figlio di Iefunnè, e Giosuè, figlio di Nun.



Nm 27,9 Se non ha neppure una figlia, darete la sua eredità ai suoi fratelli.
Nm 28,5 come oblazione un decimo di efa di fior di farina, impastata con un quarto di hin di olio puro.
Nm 30,10 Ma il voto di una vedova o di una donna ripudiata, qualunque sia l'obbligo che si è assunta, rimarrà valido.
Nm 30,14 Il marito può ratificare e il marito può annullare qualunque voto e qualunque giuramento, per il quale ella sia impegnata a mortificarsi.
Nm 31,19 Voi poi accampatevi per sette giorni fuori del campo; chiunque ha ucciso qualcuno e chiunque ha toccato un caduto, si purifichi il terzo e il settimo giorno: questo tanto per voi quanto per i vostri prigionieri.
Nm 31,20 Purificherete anche ogni veste, ogni oggetto di pelle, ogni lavoro di pelo di capra e ogni oggetto di legno».

Nm 31,23 quanto può sopportare il fuoco, lo farete passare per il fuoco e sarà reso puro, purché venga purificato anche con l'acqua della purificazione; quanto non può sopportare il fuoco, lo farete passare per l'acqua.
Nm 31,24 Laverete anche le vostre vesti il settimo giorno e sarete puri; poi potrete entrare nell'accampamento»».

Nm 31,26 «Tu, con il sacerdote Eleàzaro e con i capi dei casati della comunità, fa' il computo di tutta la preda che è stata fatta: della gente e del bestiame;
Nm 31,49 «I tuoi servi hanno fatto il computo dei soldati che erano sotto i nostri ordini e non ne manca neppure uno.
Nm 32,4 terre che il Signore ha colpito alla presenza della comunità d'Israele, sono terre da bestiame e i tuoi servi hanno appunto il bestiame».
Nm 32,24 Costruitevi pure città per i vostri fanciulli e recinti per le vostre greggi, ma fate quello che la vostra bocca ha promesso».

Nm 33,2 Mosè scrisse i loro punti di partenza, tappa per tappa, per ordine del Signore; queste sono le loro tappe nell'ordine dei loro punti di partenza.

Nm 33,42 Partirono da Salmonà e si accamparono a Punon.
Nm 33,43 Partirono da Punon e si accamparono a Obot.
Nm 33,55 Ma se non caccerete dinanzi a voi gli abitanti della terra, quelli di loro che vi avrete lasciati saranno per voi come spine negli occhi e pungoli nei fianchi e vi tratteranno da nemici nella terra in cui abiterete.
Nm 36,6 Questo il Signore ha ordinato riguardo alle figlie di Selofcàd: sposeranno chi vorranno, purché si sposino in una famiglia della tribù dei loro padri.
Dt 2,5 non muovete loro guerra, perché della loro terra io non vi darò neppure quanto ne può calcare la pianta di un piede; infatti ho dato la montagna di Seir in proprietà a Esaù.
Dt 2,20 Anche questa terra era reputata terra dei Refaìm: prima vi abitavano i Refaìm e gli Ammoniti li chiamavano Zamzummìm,
Dt 2,30 Ma Sicon, re di Chesbon, non volle lasciarci passare, perché il Signore, tuo Dio, gli aveva reso inflessibile lo spirito e ostinato il cuore, per metterlo nelle tue mani, come appunto è oggi.
Dt 3,24 «Signore Dio, tu hai cominciato a mostrare al tuo servo la tua grandezza e la tua mano potente; quale altro Dio, infatti, in cielo o sulla terra, può fare opere e prodigi come i tuoi?
Dt 4,32 Interroga pure i tempi antichi, che furono prima di te: dal giorno in cui Dio creò l'uomo sulla terra e da un'estremità all'altra dei cieli, vi fu mai cosa grande come questa e si udì mai cosa simile a questa?
Dt 5,9 Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, tuo Dio, sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano,
Dt 5,11 Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascia impunito chi pronuncia il suo nome invano.

Dt 5,24 e dissero: «Ecco, il Signore, nostro Dio, ci ha mostrato la sua gloria e la sua grandezza, e noi abbiamo udito la sua voce dal fuoco; oggi abbiamo visto che Dio può parlare con l'uomo e l'uomo restare vivo.
Dt 6,24 Allora il Signore ci ordinò di mettere in pratica tutte queste leggi, temendo il Signore, nostro Dio, così da essere sempre felici ed essere conservati in vita, come appunto siamo oggi.
Dt 7,14 Tu sarai benedetto più di tutti i popoli: non sarà sterile né il maschio né la femmina in mezzo a te e neppure in mezzo al tuo bestiame.
Dt 9,2 un popolo grande e alto di statura, i figli degli Anakiti, che tu conosci e dei quali hai sentito dire: «Chi mai può resistere ai figli di Anak?».
Dt 9,19 Io avevo paura di fronte all'ira e al furore di cui il Signore era acceso contro di voi, al punto di volervi distruggere. Ma il Signore mi esaudì anche quella volta.
Dt 9,20 Anche contro Aronne il Signore si era fortemente adirato, al punto di volerlo far perire. In quell'occasione io pregai anche per Aronne.
Dt 12,15 Ogni volta, però, che ne sentirai desiderio, potrai uccidere animali e mangiarne la carne in tutte le tue città, secondo la benedizione che il Signore ti avrà elargito. Ne potranno mangiare sia l'impuro che il puro, come si fa della carne di gazzella e di cervo.
Dt 12,22 Soltanto ne mangerete come si mangia la carne di gazzella e di cervo; ne potrà mangiare chi sarà impuro e chi sarà puro.
Dt 14,7 Ma non mangerete quelli che ruminano soltanto o che hanno soltanto l'unghia bipartita, divisa da una fessura: il cammello, la lepre, l'iràce, che ruminano ma non hanno l'unghia bipartita. Considerateli impuri.
Dt 14,8 Anche il porco, che ha l'unghia bipartita ma non rumina, per voi è impuro. Non mangerete la loro carne e non toccherete i loro cadaveri.

Dt 14,10 ma non mangerete nessuno di quelli che non hanno pinne e squame. Considerateli impuri.

Dt 14,11 Potrete mangiare qualunque uccello puro,
Dt 14,18 la cicogna, ogni specie di airone, l'ùpupa e il pipistrello.
Dt 14,19 Considererete come impuro ogni insetto alato. Non ne mangiate.
Dt 14,20 Potrete mangiare ogni uccello puro.

Dt 14,24 Ma se il cammino è troppo lungo per te e tu non puoi trasportare quelle decime, perché è troppo lontano da te il luogo dove il Signore, tuo Dio, avrà scelto di stabilire il suo nome - perché il Signore, tuo Dio, ti avrà benedetto -,
Dt 15,5 purché tu obbedisca fedelmente alla voce del Signore, tuo Dio, avendo cura di eseguire tutti questi comandi, che oggi ti do.
Dt 15,22 Lo mangerai entro le tue porte: l'impuro e il puro possono mangiarne senza distinzione, come si mangia la gazzella e il cervo.
Dt 20,19 Quando cingerai d'assedio una città per lungo tempo, per espugnarla e conquistarla, non ne distruggerai gli alberi colpendoli con la scure; ne mangerai il frutto, ma non li taglierai: l'albero della campagna è forse un uomo, per essere coinvolto nell'assedio?
Dt 21,8 Signore, libera dalla colpa il tuo popolo Israele, che tu hai redento, e non imputare al tuo popolo Israele sangue innocente!». Quel sangue, per quanto li riguarda, resterà espiato.
Dt 22,19 e gli imporranno un'ammenda di cento sicli d'argento, che daranno al padre della giovane, per il fatto che ha diffuso una cattiva fama contro una vergine d'Israele. Ella rimarrà sua moglie ed egli non potrà ripudiarla per tutto il tempo della sua vita.
Dt 22,29 l'uomo che è giaciuto con lei darà al padre della fanciulla cinquanta sicli d'argento; ella sarà sua moglie, per il fatto che egli l'ha disonorata, e non potrà ripudiarla per tutto il tempo della sua vita.



Dt 23,3 Il bastardo non entrerà nella comunità del Signore; nessuno dei suoi, neppure alla decima generazione, entrerà nella comunità del Signore.
Dt 23,4 L'Ammonita e il Moabita non entreranno nella comunità del Signore; nessuno dei loro discendenti, neppure alla decima generazione, entrerà nella comunità del Signore.
Dt 23,11 Se si trova qualcuno in mezzo a te che non sia puro a causa di una polluzione notturna, uscirà dall'accampamento e non vi entrerà.
Dt 24,1 Quando un uomo ha preso una donna e ha vissuto con lei da marito, se poi avviene che ella non trovi grazia ai suoi occhi, perché egli ha trovato in lei qualche cosa di vergognoso, scriva per lei un libello di ripudio e glielo consegni in mano e la mandi via dalla casa.
Dt 24,3 e anche questi la prende in odio, scrive per lei un libello di ripudio, glielo consegna in mano e la manda via dalla casa o se quest'altro marito, che l'aveva presa per moglie, muore,
Dt 25,3 Gli farà dare non più di quaranta colpi, perché, aggiungendo altre battiture a queste, la punizione non risulti troppo grave e il tuo fratello resti infamato ai tuoi occhi.

Dt 25,9 allora sua cognata gli si avvicinerà in presenza degli anziani, gli toglierà il sandalo dal piede, gli sputerà in faccia e proclamerà: «Così si fa all'uomo che non vuole ricostruire la famiglia del fratello».
Dt 26,14 Non ne ho mangiato durante il mio lutto, non ne ho tolto nulla quando ero impuro e non ne ho dato a un morto. Ho obbedito alla voce del Signore, mio Dio, ho agito secondo quanto mi hai ordinato.
Dt 32,10 Egli lo trovò in una terra deserta,
in una landa di ululati solitari.
Lo circondò, lo allevò,
lo custodì come la pupilla del suo occhio.

Dt 32,14 panna di mucca e latte di pecora
insieme con grasso di agnelli,
arieti di Basan e capri,
fior di farina di frumento
e sangue di uva, che bevevi spumeggiante.

Dt 32,30 Come può un uomo solo inseguirne mille
o due soli metterne in fuga diecimila?
Non è forse perché la loro Roccia li ha venduti,
il Signore li ha consegnati?

Dt 32,39 Ora vedete che io, io lo sono
e nessun altro è dio accanto a me.
Sono io che do la morte e faccio vivere;
io percuoto e io guarisco,
e nessuno può liberare dalla mia mano.

Dt 32,43 Esultate, o nazioni, per il suo popolo,
perché egli vendicherà il sangue dei suoi servi;
volgerà la vendetta contro i suoi avversari
e purificherà la sua terra e il suo popolo».

Dt 33,2 Egli disse:
«Il Signore è venuto dal Sinai,
è spuntato per loro dal Seir,
è apparso dal monte Paran,
è arrivato tra miriadi di consacrati:
dalla sua destra, per loro, il fuoco della legge.

Dt 34,6 Fu sepolto nella valle, nella terra di Moab, di fronte a Bet-Peor. Nessuno fino ad oggi ha saputo dove sia la sua tomba.
Gs 1,17 Come abbiamo obbedito in tutto a Mosè, così obbediremo a te; purché il Signore, tuo Dio, sia con te com'è stato con Mosè.
Gs 2,14 Quegli uomini le dissero: «Siamo disposti a morire al vostro posto, purché voi non riveliate questo nostro accordo; quando poi il Signore ci consegnerà la terra, ti tratteremo con benevolenza e lealtà».

Gs 5,3 Giosuè si fece coltelli di selce e circoncise gli Israeliti al colle dei Prepuzi.
Gs 6,2 Disse il Signore a Giosuè: «Vedi, consegno in mano tua Gerico e il suo re, pur essendo essi prodi guerrieri.
Gs 6,15 Il settimo giorno si alzarono allo spuntare dell'alba e girarono intorno alla città sette volte, secondo questo cerimoniale; soltanto in quel giorno fecero sette volte il giro intorno alla città.
Gs 7,3 ritornarono da Giosuè e gli dissero: «Non c'è bisogno che vada tutto il popolo: vadano all'assalto due o tremila uomini, ed espugneranno Ai; non impegnare tutto il popolo, perché sono in pochi».
Gs 9,21 Vivano pure - aggiunsero i capi - ma siano tagliatori di legna e portatori d'acqua per tutta la comunità». Dopo che i capi ebbero parlato loro,
Gs 11,8 Il Signore li consegnò nelle mani d'Israele, che li batté e li inseguì fino a Sidone la Grande, fino a Misrefot-Màim e fino alla valle di Mispa a oriente. Li sconfissero fino a non lasciar loro neppure un superstite.
Gs 12,17 il re di Tappùach, uno; il re di Chefer, uno;

Gs 14,12 Ora concedimi questi monti, di cui il Signore ha parlato in quel giorno, poiché tu hai saputo allora che vi sono gli Anakiti e città grandi e fortificate; spero che il Signore sia con me e io le conquisterò secondo quanto ha detto il Signore!».
Gs 15,2 Il loro confine a mezzogiorno cominciava dalla parte estrema del Mar Morto, dalla punta rivolta verso mezzogiorno,
Gs 15,34 Zanòach, En-Gannìm, Tappùach, Enam,
Gs 15,53 Ianum, Bet-Tappùach, Afekà,
Gs 16,8 Da Tappùach il confine andava verso occidente fino al torrente Kana e terminava al mare. Tale era l'eredità della tribù dei figli di Èfraim, secondo i loro casati,
Gs 17,7 Il confine di Manasse cominciava da Aser, Micmetàt, situata di fronte a Sichem, poi il confine girava a destra verso Iasib alla fonte di Tappùach.
Gs 17,8 A Manasse apparteneva il territorio di Tappùach, mentre Tappùach, al confine di Manasse, era dei figli di Èfraim.
Gs 22,17 Non ci basta forse la colpa di Peor, dalla quale non ci siamo ancora purificati oggi e che ha attirato quel flagello sulla comunità del Signore?
Gs 22,19 Se la terra del vostro possesso è impura, ebbene, passate pure nella terra che è possesso del Signore, dove sta la Dimora del Signore, e stabilitevi in mezzo a noi; ma non ribellatevi al Signore e non rendeteci complici di ribellione, costruendovi un altare oltre l'altare del Signore nostro Dio.
Gs 23,14 Ecco, io oggi me ne vado per la via di ogni abitante della terra; riconoscete con tutto il vostro cuore e con tutta la vostra anima che non è caduta neppure una parola di tutte le promesse che il Signore, vostro Dio, aveva fatto per voi. Tutte si sono compiute per voi: neppure una parola è caduta.
Gs 24,15 Se sembra male ai vostri occhi servire il Signore, sceglietevi oggi chi servire: se gli dèi che i vostri padri hanno servito oltre il Fiume oppure gli dèi degli Amorrei, nel cui territorio abitate. Quanto a me e alla mia casa, serviremo il Signore».

Gdc 1,6 Adonì-Bezek fuggì, ma essi lo inseguirono, lo catturarono e gli amputarono i pollici e gli alluci.
Gdc 1,7 Adonì-Bezek disse: «Settanta re, con i pollici e gli alluci amputati, raccattavano gli avanzi sotto la mia tavola. Dio mi ripaga quel che ho fatto». Lo condussero poi a Gerusalemme, dove morì.

Gdc 2,17 Ma neppure ai loro giudici davano ascolto, anzi si prostituivano ad altri dèi e si prostravano davanti a loro. Abbandonarono ben presto la via seguita dai loro padri, i quali avevano obbedito ai comandi del Signore: essi non fecero così.
Gdc 3,29 In quella circostanza sconfissero circa diecimila Moabiti, tutti robusti e valorosi; non ne scampò neppure uno.
Gdc 3,31 Dopo di lui ci fu Samgar, figlio di Anat. Egli sconfisse seicento Filistei con un pungolo da buoi; anch'egli salvò Israele.



Gdc 4,16 Barak inseguì i carri e l'esercito fino a Caroset-Goìm; tutto l'esercito di Sìsara cadde a fil di spada: non ne scampò neppure uno.

Gdc 4,21 Allora Giaele, moglie di Cheber, prese un picchetto della tenda, impugnò il martello, venne pian piano accanto a lui e gli conficcò il picchetto nella tempia, fino a farlo penetrare in terra. Egli era profondamente addormentato e sfinito; così morì.
Gdc 5,14 Quelli della stirpe di Èfraim
scesero nella pianura,
ti seguì Beniamino fra le tue truppe.
Dalla stirpe di Machir scesero i comandanti
e da Zàbulon chi impugna lo scettro del comando.

Gdc 5,16 Perché sei rimasto seduto tra gli ovili
ad ascoltare le zampogne dei pastori?
Nei territori di Ruben grandi erano le dispute.

Gdc 6,35 Egli mandò anche messaggeri in tutto Manasse, che fu pure chiamato a seguirlo; mandò anche messaggeri nelle tribù di Aser, di Zàbulon e di Nèftali, le quali vennero a unirsi agli altri.

Gdc 7,10 Ma se hai paura di farlo, scendi con il tuo servo Pura
Gdc 7,11 e ascolterai quello che dicono; dopo, prenderai vigore per piombare sul campo». Egli scese con Pura, suo servo, fino agli avamposti dell'accampamento.
Gdc 9,29 Se avessi in mano questo popolo, io scaccerei Abimèlec e direi: «Accresci pure il tuo esercito ed esci in campo»».

Gdc 9,33 Domattina, non appena spunterà il sole, ti alzerai e piomberai sulla città mentre lui con la sua gente ti uscirà contro: tu gli farai quel che riterrai opportuno».
Gdc 10,1 Dopo Abimèlec, sorse a salvare Israele Tola, figlio di Pua, figlio di Dodo, uomo di Ìssacar. Dimorava a Samir, sulle montagne di Èfraim;
Gdc 10,13 Eppure, mi avete abbandonato e avete servito altri dèi; perciò io non vi salverò più.
Gdc 13,4 Ora guàrdati dal bere vino o bevanda inebriante e non mangiare nulla d'impuro.
Gdc 13,7 ma mi ha detto: «Ecco, tu concepirai e partorirai un figlio; ora non bere vino né bevanda inebriante e non mangiare nulla d'impuro, perché il fanciullo sarà un nazireo di Dio dal seno materno fino al giorno della sua morte»».

Gdc 13,14 non mangi nessun prodotto della vigna, né beva vino o bevanda inebriante e non mangi nulla d'impuro; osservi quanto le ho comandato».
Gdc 16,2 Fu riferito a quelli di Gaza: «È venuto Sansone». Essi lo circondarono, stettero in agguato tutta la notte presso la porta della città e tutta quella notte rimasero quieti, dicendo: «Attendiamo lo spuntar del giorno e allora lo uccideremo».
Gdc 16,15 Allora ella gli disse: «Come puoi dirmi: «Ti amo», mentre il tuo cuore non è con me? Già tre volte ti sei burlato di me e non mi hai spiegato da dove proviene la tua forza così grande».
Gdc 18,19 Quelli gli risposero: «Taci, mettiti la mano sulla bocca, vieni con noi e sarai per noi padre e sacerdote. Che cosa è meglio per te: essere sacerdote della casa di un uomo solo oppure essere sacerdote di una tribù e di una famiglia in Israele?».
Gdc 19,19 Eppure abbiamo paglia e foraggio per i nostri asini e anche pane e vino per me, per la tua serva e per il giovane che è con i tuoi servi: non ci manca nulla».
Gdc 19,25 Ma quegli uomini non vollero ascoltarlo. Allora il levita afferrò la sua concubina e la portò fuori da loro. Essi la presero e la violentarono tutta la notte fino al mattino; la lasciarono andare allo spuntar dell'alba.
Gdc 20,5 Ma gli abitanti di Gàbaa insorsero contro di me e circondarono di notte la casa dove stavo. Volevano uccidere me; quanto alla mia concubina, le usarono violenza fino al punto che ne morì.
Gdc 20,10 e prenderemo in tutte le tribù d'Israele dieci uomini su cento, cento su mille e mille su diecimila, i quali andranno a cercare viveri per il popolo, per quelli che andranno a punire Gàbaa di Beniamino, come merita l'infamia che ha commesso in Israele».

Gdc 20,17 Si fece pure la rassegna degli Israeliti, non compresi quelli di Beniamino, ed erano quattrocentomila uomini in grado di maneggiare la spada, tutti guerrieri.
Rt 1,12 Tornate indietro, figlie mie, andate! Io sono troppo vecchia per risposarmi. Se anche pensassi di avere una speranza, prendessi marito questa notte e generassi pure dei figli,
Rt 2,2 Rut, la moabita, disse a Noemi: «Lasciami andare in campagna a spigolare dietro qualcuno nelle cui grazie riuscirò a entrare». Le rispose: «Va' pure, figlia mia».
Rt 2,13 Ella soggiunse: «Possa rimanere nelle tue grazie, mio signore! Poiché tu mi hai consolato e hai parlato al cuore della tua serva, benché io non sia neppure come una delle tue schiave».

Rt 4,4 Ho pensato bene di informartene e dirti: «Compralo davanti alle persone qui presenti e davanti agli anziani del mio popolo». Se vuoi riscattarlo, riscattalo pure; ma se non lo riscatti, fammelo sapere. Infatti, oltre a te, nessun altro ha il diritto di riscatto, e io vengo dopo di te». Quegli rispose: «Lo riscatto io».
1Sam 1,23 Le rispose Elkanà, suo marito: «Fa' pure quanto ti sembra meglio: rimani finché tu l'abbia svezzato. Adempia il Signore la sua parola!». La donna rimase e allattò il figlio, finché l'ebbe svezzato.
1Sam 4,20 Mentre era sul punto di morire, le dicevano quelle che le stavano attorno: «Non temere, hai partorito un figlio». Ella non rispose e non vi fece attenzione.
1Sam 8,9 Ascolta pure la loro richiesta, però ammoniscili chiaramente e annuncia loro il diritto del re che regnerà su di loro».

1Sam 8,14 Prenderà pure i vostri campi, le vostre vigne, i vostri oliveti più belli e li darà ai suoi ministri.
1Sam 10,19 Ma voi oggi avete ripudiato il vostro Dio, il quale solo vi salva da tutti i vostri mali e da tutte le tribolazioni. E gli avete detto: «Costituisci un re sopra di noi!». Ora mettetevi davanti a Dio distinti per tribù e per casati».
1Sam 12,12 Eppure, quando avete visto che Nacas, re degli Ammoniti, muoveva contro di voi, mi avete detto: «No, un re regni sopra di noi». Invece il Signore, vostro Dio, è vostro re.
1Sam 12,21 Non allontanatevi dietro nullità che non possono giovare né salvare, perché appunto sono nullità.
1Sam 13,8 Aspettò tuttavia sette giorni per l'appuntamento fissato da Samuele. Ma Samuele non arrivava a Gàlgala e il popolo cominciò a disperdersi lontano da lui.
1Sam 13,11 Samuele disse: «Che hai fatto?». Saul rispose: «Vedendo che il popolo si disperdeva lontano da me e tu non venivi all'appuntamento, mentre i Filistei si riunivano a Micmas,
1Sam 13,21 Il prezzo era di un pim per l'aratro e le zappe, e di un terzo di siclo per le scuri e per raddrizzare il pungolo.
1Sam 14,27 Ma Giònata non aveva saputo che suo padre aveva fatto giurare il popolo, quindi allungò la punta del bastone che teneva in mano e la intinse nel favo di miele, poi riportò la mano alla bocca e i suoi occhi si rischiararono.
1Sam 14,43 Saul disse a Giònata: «Narrami quello che hai fatto». Giònata raccontò: «Sì, ho assaggiato un po' di miele con la punta del bastone che avevo in mano. Ecco, morirò».
1Sam 15,29 D'altra parte colui che è la gloria d'Israele non mentisce né può pentirsi, perché egli non è uomo per pentirsi».
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