B I B B I A .net   > Bibbia CEI 2008 > Bibbia CEI 1974 > La Bibbia TILC

Antico Gen Es Lv Nm Dt - Gios Gdc Rut 1Sam 2Sam 1Re 2Re 1Cr 2Cr Esd Nee Tob Gdt Est 1Mac 2Mac
Testam. Gb Sal Prv Qo Cant Sap Sir - Is Ger Lam Bar Ez Dan Os Gioe Am Abd Gion Mich Naum Abac Sof Agg Zacc Mal

NuovoT. Mt Mc Lc Gv - At - Rom 1Cor 2Cor Gal Ef Fil Col 1Ts 2Ts 1Tm 2Tm Tit Flm Ebr - Giac 1Pt 2Pt 1Gv 2Gv 3Gv Gd - Ap

(Versione sperimentale)
Ricerca per citazione:
CEI 2008:   CEI 74:   TILC:    Mostra N.Versetto:     

Ricerca per parola:
cerca all'interno di
CEI 2008:   CEI 74:   TILC:    Mostra N.Versetto:     
 
hai cercato LC
  la ricerca ha riportato 500 risultati  

(Testo CEI2008)

Gen 3,1 Il serpente era il più astuto di tutti gli animali selvatici che Dio aveva fatto e disse alla donna: «È vero che Dio ha detto: «Non dovete mangiare di alcun albero del giardino»?».
Gen 3,15 Io porrò inimicizia fra te e la donna,
fra la tua stirpe e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno».


Gen 9,11 Io stabilisco la mia alleanza con voi: non sarà più distrutta alcuna carne dalle acque del diluvio, né il diluvio devasterà più la terra».

Gen 11,29 Abram e Nacor presero moglie; la moglie di Abram si chiamava Sarài e la moglie di Nacor Milca, che era figlia di Aran, padre di Milca e padre di Isca.
Gen 12,20 Poi il faraone diede disposizioni su di lui ad alcuni uomini, che lo allontanarono insieme con la moglie e tutti i suoi averi.



Gen 14,18 Intanto Melchìsedek, re di Salem, offrì pane e vino: era sacerdote del Dio altissimo
Gen 18,14 C'è forse qualche cosa d'impossibile per il Signore? Al tempo fissato tornerò da te tra un anno e Sara avrà un figlio».
Gen 21,27 Allora Abramo prese alcuni capi del gregge e dell'armento e li diede ad Abimèlec: tra loro due conclusero un'alleanza.
Gen 22,20 Dopo queste cose, fu annunciato ad Abramo che anche Milca aveva partorito figli a Nacor, suo fratello:
Gen 22,23 Betuèl generò Rebecca. Milca partorì questi otto figli a Nacor, fratello di Abramo.
Gen 23,4 «Io sono forestiero e di passaggio in mezzo a voi. Datemi la proprietà di un sepolcro in mezzo a voi, perché io possa portar via il morto e seppellirlo».
Gen 23,6 «Ascolta noi, piuttosto, signore. Tu sei un principe di Dio in mezzo a noi: seppellisci il tuo morto nel migliore dei nostri sepolcri. Nessuno di noi ti proibirà di seppellire il tuo morto nel suo sepolcro».

Gen 23,9 perché mi dia la sua caverna di Macpela, che è all'estremità del suo campo. Me la ceda per il suo prezzo intero come proprietà sepolcrale in mezzo a voi».
Gen 23,20 Il campo e la caverna che vi si trovava passarono dagli Ittiti ad Abramo in proprietà sepolcrale.



Gen 24,15 Non aveva ancora finito di parlare, quand'ecco Rebecca, che era figlia di Betuèl, figlio di Milca, moglie di Nacor, fratello di Abramo, usciva con l'anfora sulla spalla.
Gen 24,24 Gli rispose: «Io sono figlia di Betuèl, il figlio che Milca partorì a Nacor».
Gen 24,47 E io la interrogai: «Di chi sei figlia?». Rispose: «Sono figlia di Betuèl, il figlio che Milca ha partorito a Nacor». Allora le posi il pendente alle narici e i braccialetti alle braccia.
Gen 24,55 Ma il fratello e la madre di lei dissero: «Rimanga la giovinetta con noi qualche tempo, una decina di giorni; dopo, te ne andrai».
Gen 25,26 Subito dopo, uscì il fratello e teneva in mano il calcagno di Esaù; fu chiamato Giacobbe. Isacco aveva sessant'anni quando essi nacquero.

Gen 26,10 Riprese Abimèlec: «Perché ti sei comportato così con noi? Poco ci mancava che qualcuno del popolo si unisse a tua moglie e tu attirassi su di noi una colpa».
Gen 26,29 tu non ci farai alcun male, come noi non ti abbiamo toccato e non ti abbiamo fatto se non del bene e ti abbiamo lasciato andare in pace. Tu sei ora un uomo benedetto dal Signore».
Gen 27,36 Riprese: «Forse perché si chiama Giacobbe mi ha soppiantato già due volte? Già ha carpito la mia primogenitura ed ecco ora ha carpito la mia benedizione!». E soggiunse: «Non hai forse in serbo qualche benedizione per me?».
Gen 27,44 Rimarrai con lui qualche tempo, finché l'ira di tuo fratello si sarà placata.
Gen 32,4 Poi Giacobbe mandò avanti a sé alcuni messaggeri al fratello Esaù, nella regione di Seir, la campagna di Edom.
Gen 37,28 Passarono alcuni mercanti madianiti; essi tirarono su ed estrassero Giuseppe dalla cisterna e per venti sicli d'argento vendettero Giuseppe agli Ismaeliti. Così Giuseppe fu condotto in Egitto.

Gen 38,17 Rispose: «Io ti manderò un capretto del gregge». Ella riprese: «Mi lasci qualcosa in pegno fin quando non me lo avrai mandato?».
Gen 38,21 Domandò agli uomini di quel luogo: «Dov'è quella prostituta che stava a Enàim, sulla strada?». Ma risposero: «Qui non c'è stata alcuna prostituta».
Gen 38,22 Così tornò da Giuda e disse: «Non l'ho trovata; anche gli uomini di quel luogo dicevano: «Qui non c'è stata alcuna prostituta»».
Gen 39,11 Un giorno egli entrò in casa per fare il suo lavoro, mentre non c'era alcuno dei domestici.
Gen 40,10 sulla quale vi erano tre tralci; non appena cominciò a germogliare, apparvero i fiori e i suoi grappoli maturarono gli acini.
Gen 40,12 Giuseppe gli disse: «Eccone l'interpretazione: i tre tralci rappresentano tre giorni.
Gen 41,31 Non vi sarà più alcuna traccia dell'abbondanza che vi era stata nella terra, a causa della carestia successiva, perché sarà molto dura.
Gen 41,49 Giuseppe ammassò il grano come la sabbia del mare, in grandissima quantità, così che non se ne fece più il computo, perché era incalcolabile.

Gen 42,4 Quanto a Beniamino, fratello di Giuseppe, Giacobbe non lo lasciò partire con i fratelli, perché diceva: «Che non gli debba succedere qualche disgrazia!».
Gen 43,7 Risposero: «Quell'uomo ci ha interrogati con insistenza intorno a noi e alla nostra parentela: «È ancora vivo vostro padre? Avete qualche altro fratello?». E noi abbiamo risposto secondo queste domande. Come avremmo potuto sapere che egli avrebbe detto: «Conducete qui vostro fratello»?».

Gen 45,17 Allora il faraone disse a Giuseppe: «Di' ai tuoi fratelli: «Fate così: caricate le cavalcature, partite e andate nella terra di Canaan.
Gen 46,17 I figli di Aser: Imna, Isva, Isvì, Berià e la loro sorella Serach. I figli di Berià: Cheber e Malchièl.
Gen 47,30 Quando io mi sarò coricato con i miei padri, portami via dall'Egitto e seppelliscimi nel loro sepolcro». Rispose: «Farò come hai detto».
Gen 49,19 Gad, predoni lo assaliranno,
ma anche lui li assalirà alle calcagna.

Gen 49,30 nella caverna che si trova nel campo di Macpela di fronte a Mamre, nella terra di Canaan, quella che Abramo acquistò con il campo di Efron l'Ittita come proprietà sepolcrale.
Gen 50,5 Mio padre mi ha fatto fare un giuramento, dicendomi: «Ecco, io sto per morire: tu devi seppellirmi nel sepolcro che mi sono scavato nella terra di Canaan». Ora, possa io andare a seppellire mio padre e poi tornare».
Gen 50,13 I suoi figli lo portarono nella terra di Canaan e lo seppellirono nella caverna del campo di Macpela, quel campo che Abramo aveva acquistato, come proprietà sepolcrale, da Efron l'Ittita, e che si trova di fronte a Mamre.
Es 2,17 Ma arrivarono alcuni pastori e le scacciarono. Allora Mosè si levò a difendere le ragazze e fece bere il loro bestiame.
Es 4,25 Allora Sipporà prese una selce tagliente, recise il prepuzio al figlio e con quello gli toccò i piedi e disse: «Tu sei per me uno sposo di sangue».
Es 9,9 Essa diventerà un pulviscolo che, diffondendosi su tutta la terra d'Egitto, produrrà, sugli uomini e sulle bestie, ulcere degeneranti in pustole, in tutta la terra d'Egitto».
Es 9,10 Presero dunque fuliggine di fornace e si posero alla presenza del faraone. Mosè la sparse verso il cielo ed essa produsse ulcere pustolose, con eruzioni su uomini e bestie.
Es 9,11 I maghi non poterono stare alla presenza di Mosè a causa delle ulcere che li avevano colpiti come tutti gli Egiziani.
Es 12,4 Se la famiglia fosse troppo piccola per un agnello, si unirà al vicino, il più prossimo alla sua casa, secondo il numero delle persone; calcolerete come dovrà essere l'agnello secondo quanto ciascuno può mangiarne.
Es 12,16 Nel primo giorno avrete una riunione sacra e nel settimo giorno una riunione sacra: durante questi giorni non si farà alcun lavoro; si potrà preparare da mangiare per ogni persona: questo solo si farà presso di voi.

Es 12,46 In una sola casa si mangerà: non ne porterai la carne fuori di casa; non ne spezzerete alcun osso.

Es 14,11 E dissero a Mosè: «È forse perché non c'erano sepolcri in Egitto che ci hai portati a morire nel deserto? Che cosa ci hai fatto, portandoci fuori dall'Egitto?
Es 15,25 Egli invocò il Signore, il quale gli indicò un legno. Lo gettò nell'acqua e l'acqua divenne dolce. In quel luogo il Signore impose al popolo una legge e un diritto; in quel luogo lo mise alla prova.
Es 16,20 Essi non obbedirono a Mosè e alcuni ne conservarono fino al mattino; ma vi si generarono vermi e imputridì. Mosè si irritò contro di loro.
Es 16,27 Nel settimo giorno alcuni del popolo uscirono per raccoglierne, ma non ne trovarono.
Es 17,5 Il Signore disse a Mosè: «Passa davanti al popolo e prendi con te alcuni anziani d'Israele. Prendi in mano il bastone con cui hai percosso il Nilo, e va'!
Es 17,9 Mosè disse a Giosuè: «Scegli per noi alcuni uomini ed esci in battaglia contro Amalèk. Domani io starò ritto sulla cima del colle, con in mano il bastone di Dio».
Es 18,16 Quando hanno qualche questione, vengono da me e io giudico le vertenze tra l'uno e l'altro e faccio conoscere i decreti di Dio e le sue leggi».
Es 20,4 Non ti farai idolo né immagine alcuna di quanto è lassù nel cielo, né di quanto è quaggiù sulla terra, né di quanto è nelle acque sotto la terra.
Es 20,10 ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: non farai alcun lavoro, né tu né tuo figlio né tua figlia, né il tuo schiavo né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te.
Es 20,17 Non desidererai la casa del tuo prossimo. Non desidererai la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo né la sua schiava, né il suo bue né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo».

Es 21,18 Quando alcuni uomini litigano e uno colpisce il suo prossimo con una pietra o con il pugno e questi non muore, ma deve mettersi a letto,
Es 21,22 Quando alcuni uomini litigano e urtano una donna incinta, così da farla abortire, se non vi è altra disgrazia, si esigerà un'ammenda, secondo quanto imporrà il marito della donna, e il colpevole pagherà attraverso un arbitrato.
Es 22,24 Se tu presti denaro a qualcuno del mio popolo, all'indigente che sta con te, non ti comporterai con lui da usuraio: voi non dovete imporgli alcun interesse.

Es 24,5 Incaricò alcuni giovani tra gli Israeliti di offrire olocausti e di sacrificare giovenchi come sacrifici di comunione, per il Signore.
Es 30,37 Non farete per vostro uso alcun profumo di composizione simile a quello che devi fare: lo riterrai una cosa santa in onore del Signore.
Es 31,14 Osserverete dunque il sabato, perché per voi è santo. Chi lo profanerà sia messo a morte; chiunque in quel giorno farà qualche lavoro, sia eliminato dal suo popolo.
Es 35,2 Per sei giorni si lavorerà, ma il settimo sarà per voi un giorno santo, un giorno di riposo assoluto, sacro al Signore. Chiunque in quel giorno farà qualche lavoro sarà messo a morte.
Es 35,24 Quanti potevano offrire un contributo in argento o bronzo, lo portarono al Signore. Coloro che si trovavano in possesso di legno di acacia per qualche opera della costruzione, ne portarono.

Es 35,29 Così tutti, uomini e donne, che erano di cuore disposto a portare qualche cosa per la costruzione che il Signore per mezzo di Mosè aveva comandato di fare, la portarono: gli Israeliti portarono la loro offerta spontanea al Signore.

Es 36,6 Mosè allora ordinò di diffondere nell'accampamento questa voce: «Nessuno, uomo o donna, offra più alcuna cosa come contributo per il santuario». Così si impedì al popolo di portare altre offerte;
Lv 2,1 Se qualcuno presenterà come offerta un'oblazione in onore del Signore, la sua offerta sarà di fior di farina, sulla quale verserà olio e porrà incenso.
Lv 4,2 «Nel caso che qualcuno trasgredisca inavvertitamente un qualsiasi divieto della legge del Signore, facendo una cosa proibita:

Lv 4,27 Se pecca per inavvertenza qualcuno del popolo della terra, violando un divieto del Signore, quando si renderà conto di essere in condizione di colpa,
Lv 5,2 oppure quando qualcuno, senza avvedersene, tocca una cosa impura, come il cadavere di una bestia selvatica o il cadavere di un animale domestico o quello di un rettile, rimarrà egli stesso impuro e in condizione di colpa;
Lv 5,4 oppure quando qualcuno, senza avvedersene, parlando con leggerezza, avrà giurato, con uno di quei giuramenti che gli uomini proferiscono alla leggera, di fare qualche cosa di male o di bene, quando se ne rende conto, sarà in condizione di colpa.

Lv 5,15 «Se qualcuno commetterà un'infedeltà e peccherà per errore riguardo a cose consacrate al Signore, porterà al Signore, come sacrificio di riparazione, un ariete senza difetto, preso dal gregge, corrispondente al valore stabilito in sicli d'argento, conformi al siclo del santuario;
Lv 5,17 Quando qualcuno peccherà facendo, senza saperlo, una cosa vietata dal Signore, sarà comunque in condizione di colpa e ne porterà il peso.
Lv 5,21 «Quando qualcuno peccherà e commetterà un'infedeltà verso il Signore, perché inganna il suo prossimo riguardo a depositi, a pegni o a oggetti rubati, oppure perché ricatta il suo prossimo,
Lv 7,8 Il sacerdote che avrà offerto l'olocausto per qualcuno avrà per sé la pelle della vittima che ha offerto.
Lv 7,12 Se qualcuno lo offrirà in ringraziamento, offrirà, con il sacrificio di comunione, focacce senza lievito impastate con olio, schiacciate senza lievito unte con olio e fior di farina stemperata, in forma di focacce impastate con olio.
Lv 7,16 Ma se il sacrificio che qualcuno offre è votivo o spontaneo, la vittima si mangerà il giorno in cui verrà offerta, il resto dovrà esser mangiato il giorno dopo;
Lv 7,18 Se qualcuno mangia la carne del sacrificio di comunione il terzo giorno, l'offerente non sarà gradito; dell'offerta non gli sarà tenuto conto: sarà avariata e chi ne avrà mangiato subirà la pena della sua colpa.
Lv 7,19 La carne che sarà stata a contatto con qualche cosa di impuro, non si potrà mangiare; sarà bruciata nel fuoco. Chiunque sarà puro potrà mangiare la carne;
Lv 7,20 se qualcuno mangerà la carne del sacrificio di comunione offerto al Signore e sarà in stato di impurità, costui sarà eliminato dal suo popolo.
Lv 7,21 Se qualcuno toccherà qualsiasi cosa impura - un'impurità umana, un animale impuro o qualsiasi cosa obbrobriosa - e poi mangerà la carne di un sacrificio di comunione offerto in onore del Signore, sarà eliminato dal suo popolo»».

Lv 7,23 «Parla agli Israeliti dicendo: «Non mangerete alcun grasso, né di bue né di pecora né di capra.
Lv 11,14 il nibbio e ogni specie di falco,
Lv 11,17 il gufo, l'alcione, l'ibis,
Lv 11,32 Ogni oggetto sul quale cadrà morto qualcuno di essi, sarà impuro: si tratti di utensile di legno oppure di veste o pelle o sacco o qualunque altro oggetto di cui si faccia uso; si immergerà nell'acqua e sarà impuro fino alla sera, poi sarà puro.
Lv 11,33 Se ne cade qualcuno in un vaso di terra, quanto vi si troverà dentro sarà impuro e spezzerete il vaso.
Lv 11,35 Ogni oggetto sul quale cadrà qualche parte del loro cadavere, sarà impuro; il forno o il fornello sarà spezzato: sono impuri e li dovete ritenere tali.
Lv 11,37 Se qualcosa dei loro cadaveri cade su qualche seme che deve essere seminato, questo sarà puro;
Lv 11,38 ma se è stata versata acqua sul seme e vi cade qualche cosa dei loro cadaveri, lo riterrai impuro.

Lv 11,42 Di tutti gli animali che strisciano sulla terra non ne mangerete alcuno che cammini sul ventre o cammini con quattro piedi o con molti piedi, poiché saranno obbrobriosi.
Lv 11,43 Non rendete le vostre persone contaminate con alcuno di questi animali che strisciano; non rendetevi impuri con essi e non diventate, a causa loro, impuri.
Lv 11,44 Poiché io sono il Signore, vostro Dio. Santificatevi dunque e siate santi, perché io sono santo; non rendete impure le vostre persone con alcuno di questi animali che strisciano per terra.
Lv 12,4 Poi ella resterà ancora trentatré giorni a purificarsi dal suo sangue; non toccherà alcuna cosa santa e non entrerà nel santuario, finché non siano compiuti i giorni della sua purificazione.
Lv 13,2 «Se qualcuno ha sulla pelle del corpo un tumore o una pustola o macchia bianca che faccia sospettare una piaga di lebbra, quel tale sarà condotto dal sacerdote Aronne o da qualcuno dei sacerdoti, suoi figli.
Lv 13,9 Se qualcuno avrà addosso una piaga di lebbra, sarà condotto dal sacerdote,
Lv 13,18 Se qualcuno ha avuto sulla pelle del corpo un'ulcera che sia guarita
Lv 13,19 e poi, sul luogo dell'ulcera, appaia un tumore bianco o una macchia bianco-rossastra, quel tale si mostrerà al sacerdote,
Lv 13,20 il quale l'esaminerà e se vedrà che la macchia è infossata rispetto alla pelle e che il pelo è diventato bianco, il sacerdote lo dichiarerà impuro: è una piaga di lebbra che è scoppiata nell'ulcera.
Lv 13,23 Ma se la macchia è rimasta allo stesso punto, senza allargarsi, è una cicatrice di ulcera e il sacerdote lo dichiarerà puro.

Lv 13,24 Oppure, se qualcuno ha sulla pelle del corpo una scottatura prodotta da fuoco e su questa appaia una macchia lucida, bianco-rossastra o soltanto bianca,
Lv 14,41 Farà raschiare tutto l'interno della casa e butteranno i calcinacci rimossi fuori della città, in luogo impuro.
Lv 14,42 Poi si prenderanno altre pietre e si metteranno al posto delle prime e si intonacherà la casa con altra calce.

Lv 14,45 Perciò si demolirà la casa; pietre, legname e calcinacci si porteranno fuori della città, in luogo impuro.
Lv 15,23 Se un oggetto si trova sul letto o su qualche cosa su cui lei si è seduta, chiunque toccherà questo oggetto sarà impuro fino alla sera.
Lv 17,13 Se qualcuno degli Israeliti o degli stranieri che dimorano fra di loro prende alla caccia un animale o un uccello che si può mangiare, ne deve spargere il sangue e coprirlo di terra;
Lv 17,14 perché la vita di ogni essere vivente è il suo sangue, in quanto è la sua vita. Perciò ho ordinato agli Israeliti: Non mangerete sangue di alcuna specie di essere vivente, perché il sangue è la vita di ogni carne; chiunque ne mangerà sarà eliminato.

Lv 18,21 Non consegnerai alcuno dei tuoi figli per farlo passare a Moloc e non profanerai il nome del tuo Dio. Io sono il Signore.

Lv 18,29 perché chiunque praticherà qualcuna di queste abominazioni, ogni persona che le commetterà, sarà eliminata dal suo popolo.
Lv 18,30 Osserverete dunque i miei ordini e non seguirete alcuno di quei costumi abominevoli che sono stati praticati prima di voi; non vi renderete impuri a causa di essi. Io sono il Signore, vostro Dio»».



Lv 19,26 Non mangerete carne con il sangue.
Non praticherete alcuna sorta di divinazione o di magia.

Lv 20,2 «Dirai agli Israeliti: «Chiunque tra gli Israeliti o tra i forestieri che dimorano in Israele darà qualcuno dei suoi figli a Moloc, dovrà essere messo a morte; il popolo della terra lo lapiderà.
Lv 20,3 Anch'io volgerò il mio volto contro quell'uomo e lo eliminerò dal suo popolo, perché ha dato qualcuno dei suoi figli a Moloc, con l'intenzione di rendere impuro il mio santuario e profanare il mio santo nome.
Lv 20,4 Se il popolo della terra chiude gli occhi quando quell'uomo dà qualcuno dei suoi figli a Moloc e non lo mette a morte,
Lv 21,11 Non si avvicinerà ad alcun cadavere; non potrà rendersi impuro neppure per suo padre e per sua madre.
Lv 21,17 «Parla ad Aronne dicendo: «Nelle generazioni future nessun uomo della tua stirpe che abbia qualche deformità potrà accostarsi ad offrire il pane del suo Dio;
Lv 21,18 perché nessun uomo che abbia qualche deformità potrà accostarsi: né un cieco né uno zoppo né uno sfregiato né un deforme,
Lv 21,21 Nessun uomo della stirpe del sacerdote Aronne con qualche deformità si accosterà per presentare i sacrifici consumati dal fuoco in onore del Signore. Ha un difetto: non si accosti quindi per offrire il pane del suo Dio.
Lv 22,20 Non offrirete nulla con qualche difetto, perché non sarebbe gradito.
Lv 22,21 Se qualcuno presenterà al Signore, in sacrificio di comunione, un bovino o un ovino, sia per adempiere un voto sia come offerta spontanea, la vittima, perché sia gradita, dovrà essere perfetta e non avere alcun difetto.
Lv 22,22 Non presenterete in onore del Signore nessuna vittima cieca o storpia o mutilata o con ulcere o con la scabbia o con piaghe purulente; non ne farete sull'altare un sacrificio consumato dal fuoco in onore del Signore.
Lv 22,25 né prenderete dalle mani dello straniero alcuna di queste vittime per offrirla come cibo in onore del vostro Dio; essendo mutilate, difettose, non sarebbero gradite a vostro favore»».

Lv 23,3 Durante sei giorni si attenderà al lavoro; ma il settimo giorno è sabato, giorno di assoluto riposo e di riunione sacra. Non farete in esso lavoro alcuno; è un sabato in onore del Signore in tutti i luoghi dove abiterete.

Lv 23,7 Nel primo giorno avrete una riunione sacra: non farete alcun lavoro servile.
Lv 23,8 Per sette giorni offrirete al Signore sacrifici consumati dal fuoco. Il settimo giorno vi sarà una riunione sacra: non farete alcun lavoro servile»».

Lv 23,21 Proclamerete in quello stesso giorno una festa e convocherete una riunione sacra. Non farete alcun lavoro servile. Sarà per voi una legge perenne, di generazione in generazione, in tutti i luoghi dove abiterete.

Lv 23,25 Non farete alcun lavoro servile e offrirete sacrifici consumati dal fuoco in onore del Signore»».

Lv 23,28 In quel giorno non farete alcun lavoro, poiché è il giorno dell'espiazione, per compiere il rito espiatorio per voi davanti al Signore, vostro Dio.
Lv 23,31 Non farete alcun lavoro. Sarà per voi una legge perenne, di generazione in generazione, in tutti i luoghi dove abiterete.
Lv 23,35 Il primo giorno vi sarà una riunione sacra; non farete alcun lavoro servile.
Lv 23,36 Per sette giorni offrirete vittime consumate dal fuoco in onore del Signore. L'ottavo giorno terrete la riunione sacra e offrirete al Signore sacrifici consumati con il fuoco. È giorno di riunione; non farete alcun lavoro servile.

Lv 25,14 Quando vendete qualcosa al vostro prossimo o quando acquistate qualcosa dal vostro prossimo, nessuno faccia torto al fratello.
Lv 25,47 Se un forestiero stabilito presso di te diventa ricco e il tuo fratello si grava di debiti con lui e si vende al forestiero stabilito presso di te o a qualcuno della sua famiglia,
Lv 25,50 Farà il calcolo con il suo compratore, dall'anno che gli si è venduto all'anno del giubileo; il prezzo da pagare sarà in proporzione del numero degli anni, valutando le sue giornate come quelle di un bracciante.
Lv 25,52 se rimangono pochi anni per arrivare al giubileo, farà il calcolo con il suo compratore e pagherà il prezzo del suo riscatto in ragione di quegli anni.
Lv 25,54 Se non è riscattato in alcuno di questi modi, se ne andrà libero l'anno del giubileo: lui con i suoi figli.
Lv 26,17 Volgerò il mio volto contro di voi e voi sarete sconfitti dai nemici; quelli che vi odiano vi opprimeranno e vi darete alla fuga, senza che alcuno vi insegua.

Lv 26,36 A quelli che tra voi saranno superstiti infonderò nel cuore costernazione nei territori dei loro nemici: il fruscìo di una foglia agitata li metterà in fuga; fuggiranno come si fugge di fronte alla spada e cadranno senza che alcuno li insegua.
Lv 26,37 Cadranno uno sopra l'altro come di fronte alla spada, senza che alcuno li insegua. Non potrete resistere dinanzi ai vostri nemici.
Lv 27,2 «Parla agli Israeliti dicendo loro: «Se qualcuno vorrà adempiere un voto in onore del Signore, basandosi su valutazioni corrispondenti alle persone,
Lv 27,10 Non lo si potrà commutare, né si potrà sostituire un animale di qualità con uno difettoso né uno difettoso con uno di buona qualità; se tuttavia qualcuno sostituisse un animale all'altro, entrambi gli animali diverranno cosa sacra.
Lv 27,13 Ma se qualcuno lo vorrà riscattare, aggiungerà un quinto al valore fissato.

Lv 27,14 Se qualcuno vorrà consacrare la sua casa come cosa sacra al Signore, il sacerdote ne farà la stima secondo che essa sia in buono o in cattivo stato; si starà alla stima stabilita dal sacerdote.
Lv 27,16 Se qualcuno vorrà consacrare al Signore un terreno del suo patrimonio, il suo valore sarà stabilito in proporzione alla semente: cinquanta sicli d'argento per un homer di seme d'orzo.
Nm 5,6 «Di' agli Israeliti: «Quando un uomo o una donna avrà fatto qualsiasi peccato contro qualcuno, commettendo un'infedeltà contro il Signore, questa persona sarà in condizione di colpa.
Nm 6,4 Per tutto il tempo del suo nazireato non mangerà alcun prodotto della vite, dai chicchi acerbi alle vinacce.

Nm 6,9 Se qualcuno gli muore accanto all'improvviso e rende impuro il suo capo consacrato, nel giorno della sua purificazione si raderà il capo: se lo raderà il settimo giorno;
Nm 9,12 Non ne serberanno alcun resto fino al mattino e non ne spezzeranno alcun osso. La celebreranno seguendo fedelmente la legge della Pasqua.

Nm 13,23 Giunsero fino alla valle di Escol e là tagliarono un tralcio con un grappolo d'uva, che portarono in due con una stanga, e presero anche melagrane e fichi.
Nm 16,15 Allora Mosè si adirò molto e disse al Signore: «Non gradire la loro oblazione; io non ho preso da costoro neppure un asino e non ho fatto torto ad alcuno di loro».

Nm 18,20 Il Signore disse ad Aronne: «Tu non avrai alcuna eredità nella loro terra e non ci sarà parte per te in mezzo a loro. Io sono la tua parte e la tua eredità in mezzo agli Israeliti.
Nm 18,27 Il vostro prelevamento vi sarà calcolato come quello del grano che viene dall'aia e come il mosto che esce dal torchio.
Nm 18,30 Dirai loro: «Quando ne avrete prelevato il meglio, quel che rimane sarà calcolato per i leviti come il provento dell'aia e come il provento del torchio.
Nm 18,32 Dal momento che ne avrete prelevato la parte migliore, non sarete gravati da alcun peccato; non profanerete le cose sante degli Israeliti e non morirete»».



Nm 19,16 Chiunque sulla superficie di un campo avrà toccato un uomo ucciso di spada o morto di morte naturale o un osso d'uomo o un sepolcro, sarà impuro per sette giorni.

Nm 19,18 poi un uomo puro prenderà issòpo, lo intingerà nell'acqua e ne aspergerà la tenda, tutti gli arredi e tutte le persone che erano là e colui che ha toccato l'osso o l'ucciso o il morto o il sepolcro.
Nm 21,1 Il re cananeo di Arad, che abitava il Negheb, appena seppe che Israele veniva per la via di Atarìm, attaccò battaglia contro Israele e fece alcuni prigionieri.
Nm 21,9 Mosè allora fece un serpente di bronzo e lo mise sopra l'asta; quando un serpente aveva morso qualcuno, se questi guardava il serpente di bronzo, restava in vita.

Nm 21,35 E sconfissero lui, i suoi figli e tutto il suo popolo, così che non gli rimase più superstite alcuno, e si impadronirono del suo territorio.



Nm 22,22 Ma l'ira di Dio si accese perché egli stava andando; l'angelo del Signore si pose sulla strada per ostacolarlo. Egli cavalcava la sua asina e aveva con sé due servitori.
Nm 22,30 L'asina disse a Balaam: «Non sono io la tua asina, sulla quale hai cavalcato da quando hai iniziato fino ad oggi? Sono forse abituata ad agire così?». Ed egli rispose: «No».

Nm 23,10 Chi può contare la polvere di Giacobbe?
O chi può calcolare un solo quarto d'Israele?
Possa io morire della morte dei giusti
e sia la mia fine come la loro».


Nm 25,8 seguì quell'uomo di Israele nell'alcova e li trafisse tutti e due, l'uomo d'Israele e la donna, nel basso ventre. E il flagello si allontanò dagli Israeliti.
Nm 26,33 Ora Selofcàd, figlio di Chefer, non ebbe maschi ma soltanto figlie, e le figlie di Selofcàd si chiamarono Macla, Noa, Cogla, Milca e Tirsa.
Nm 26,35 Questi sono i figli di Èfraim, secondo le loro famiglie: da Sutèlach discende la famiglia dei Sutalchiti; da Becher la famiglia dei Becheriti; da Tacan la famiglia dei Tacaniti.
Nm 26,45 Dai figli di Berià discendono: da Cheber discende la famiglia dei Cheberiti; da Malchièl discende la famiglia dei Malchieliti.
Nm 26,62 I censiti furono ventitremila: tutti maschi, dall'età di un mese in su. Essi non furono compresi nel censimento degli Israeliti perché non fu data loro alcuna proprietà tra gli Israeliti.

Nm 26,64 Fra questi non vi era alcuno di quegli Israeliti dei quali Mosè e il sacerdote Aronne avevano fatto il censimento nel deserto del Sinai,
Nm 27,1 Si fecero avanti le figlie di Selofcàd, figlio di Chefer, figlio di Gàlaad, figlio di Machir, figlio di Manasse, delle famiglie di Manasse, figlio di Giuseppe, che si chiamavano Macla, Noa, Cogla, Milca e Tirsa.
Nm 28,18 Il primo giorno si terrà una riunione sacra; non farete alcun lavoro servile.
Nm 28,25 Il settimo giorno terrete una riunione sacra; non farete alcun lavoro servile.

Nm 28,26 Il giorno delle primizie, quando presenterete al Signore un'oblazione nuova, alla vostra festa delle Settimane, terrete una riunione sacra; non farete alcun lavoro servile.
Nm 29,1 Il settimo mese, il primo del mese, terrete una riunione sacra; non farete alcun lavoro servile. Sarà per voi il giorno dell'acclamazione con le trombe.
Nm 29,7 Il dieci di questo settimo mese terrete una riunione sacra e vi umilierete; non farete alcun lavoro
Nm 29,12 Il quindicesimo giorno del settimo mese terrete una riunione sacra; non farete alcun lavoro servile e celebrerete una festa in onore del Signore per sette giorni.
Nm 29,35 L'ottavo giorno terrete una riunione sacra; non farete alcun lavoro servile;
Nm 30,16 Ma se li annulla qualche tempo dopo averne avuto conoscenza, porterà il peso della colpa della moglie»».

Nm 31,19 Voi poi accampatevi per sette giorni fuori del campo; chiunque ha ucciso qualcuno e chiunque ha toccato un caduto, si purifichi il terzo e il settimo giorno: questo tanto per voi quanto per i vostri prigionieri.
Nm 35,11 designerete città che siano per voi città di asilo, dove possa rifugiarsi l'omicida che avrà ucciso qualcuno involontariamente.
Nm 35,15 Queste sei città serviranno di asilo agli Israeliti, al forestiero e all'ospite che soggiornerà in mezzo a voi, perché vi si rifugi chiunque abbia ucciso qualcuno involontariamente.

Nm 35,20 Se uno dà a un altro una spinta per odio o gli getta contro qualcosa con premeditazione, e quello muore,
Nm 35,22 Ma se gli dà una spinta per caso e non per inimicizia o gli getta contro qualcosa senza premeditazione
Nm 36,3 Se queste sposano qualche figlio delle altre tribù degli Israeliti, la loro eredità sarà detratta dall'eredità dei nostri padri e aggiunta all'eredità della tribù alla quale apparterranno; così sarà detratta dall'eredità che ci è toccata in sorte.
Nm 36,11 Macla, Tirsa, Cogla, Milca e Noa, le figlie di Selofcàd, sposarono i figli dei loro zii paterni;
Dt 1,17 Nei vostri giudizi non avrete riguardi personali, darete ascolto al piccolo come al grande; non temerete alcun uomo, poiché il giudizio appartiene a Dio; le cause troppo difficili per voi le presenterete a me e io le ascolterò».
Dt 2,5 non muovete loro guerra, perché della loro terra io non vi darò neppure quanto ne può calcare la pianta di un piede; infatti ho dato la montagna di Seir in proprietà a Esaù.
Dt 2,34 In quel tempo prendemmo tutte le sue città e votammo allo sterminio ogni città, uomini, donne e bambini; non vi lasciammo alcun superstite.
Dt 3,3 Così il Signore, nostro Dio, mise in nostro potere anche Og, re di Basan, con tutta la sua gente; noi lo sconfiggemmo, così che non gli rimase più superstite alcuno.
Dt 3,10 tutte le città della pianura, tutto Gàlaad, tutto Basan fino a Salca e a Edrei, città del regno di Og in Basan.
Dt 4,12 Il Signore vi parlò dal fuoco; voi udivate il suono delle parole ma non vedevate alcuna figura: vi era soltanto una voce.
Dt 4,15 State bene in guardia per la vostra vita: poiché non vedeste alcuna figura, quando il Signore vi parlò sull'Oreb dal fuoco,
Dt 4,16 non vi corrompete, dunque, e non fatevi l'immagine scolpita di qualche idolo, la figura di maschio o di femmina,
Dt 4,23 Guardatevi dal dimenticare l'alleanza che il Signore, vostro Dio, ha stabilito con voi e dal farvi alcuna immagine scolpita di qualunque cosa, riguardo alla quale il Signore, tuo Dio, ti ha dato un comando,
Dt 5,8 Non ti farai idolo né immagine alcuna di quanto è lassù nel cielo né di quanto è quaggiù sulla terra né di quanto è nelle acque sotto la terra.
Dt 5,14 ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: non farai alcun lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo schiavo, né la tua schiava, né il tuo bue, né il tuo asino, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te, perché il tuo schiavo e la tua schiava si riposino come te.
Dt 5,21 Non desidererai la moglie del tuo prossimo. Non bramerai la casa del tuo prossimo, né il suo campo, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo».

Dt 7,2 quando il Signore, tuo Dio, le avrà messe in tuo potere e tu le avrai sconfitte, tu le voterai allo sterminio. Con esse non stringerai alcuna alleanza e nei loro confronti non avrai pietà.
Dt 7,15 Il Signore allontanerà da te ogni infermità e non manderà su di te alcuna di quelle funeste malattie d'Egitto, che ben conoscesti, ma le manderà a quanti ti odiano.

Dt 11,24 Ogni luogo che la pianta del vostro piede calcherà, sarà vostro: i vostri confini si estenderanno dal deserto al Libano, dal fiume, il fiume Eufrate, al mare occidentale.
Dt 14,3 Non mangerai alcuna cosa abominevole.
Dt 14,13 il nibbio e ogni specie di falco,
Dt 14,17 il pellicano, la fòlaga, l'alcione,
Dt 14,21 Non mangerete alcuna bestia che sia morta di morte naturale; la darai al forestiero che risiede nelle tue città, perché la mangi, o la venderai a qualche straniero, perché tu sei un popolo consacrato al Signore, tuo Dio. Non farai cuocere un capretto nel latte di sua madre.

Dt 15,4 Del resto non vi sarà alcun bisognoso in mezzo a voi; perché il Signore certo ti benedirà nella terra che il Signore, tuo Dio, ti dà in possesso ereditario,
Dt 15,7 Se vi sarà in mezzo a te qualche tuo fratello che sia bisognoso in una delle tue città nella terra che il Signore, tuo Dio, ti dà, non indurirai il tuo cuore e non chiuderai la mano davanti al tuo fratello bisognoso,
Dt 15,21 Se l'animale ha qualche difetto, se è zoppo o cieco o ha qualunque altro grave difetto, non lo sacrificherai al Signore, tuo Dio.
Dt 16,8 Per sei giorni mangerai azzimi e il settimo giorno vi sarà una solenne assemblea per il Signore, tuo Dio. Non farai alcun lavoro.

Dt 16,9 Conterai sette settimane. Quando si metterà la falce nella messe, comincerai a contare sette settimane
Dt 16,21 Non pianterai alcun palo sacro, di qualunque specie di legno, accanto all'altare del Signore, tuo Dio, che tu hai costruito.
Dt 16,22 Non erigerai alcuna stele, che il Signore, tuo Dio, ha in odio.



Dt 17,1 Non immolerai al Signore, tuo Dio, un capo di bestiame grosso o minuto che abbia qualche difetto o qualche deformità, perché sarebbe abominio per il Signore, tuo Dio.

Dt 18,2 Non avrà alcuna eredità tra i suoi fratelli: il Signore è la sua eredità, come gli ha promesso.
Dt 18,19 Se qualcuno non ascolterà le parole che egli dirà in mio nome, io gliene domanderò conto.
Dt 19,15 Un solo testimone non avrà valore contro alcuno, per qualsiasi colpa e per qualsiasi peccato; qualunque peccato uno abbia commesso, il fatto dovrà essere stabilito sulla parola di due o di tre testimoni.
Dt 19,16 Qualora un testimone ingiusto si alzi contro qualcuno per accusarlo di ribellione,
Dt 20,5 Gli scribi diranno al popolo: «C'è qualcuno che abbia costruito una casa nuova e non l'abbia ancora inaugurata? Vada, torni a casa, perché non muoia in battaglia e un altro inauguri la casa.
Dt 20,6 C'è qualcuno che abbia piantato una vigna e non ne abbia ancora goduto il primo frutto? Vada, torni a casa, perché non muoia in battaglia e un altro ne goda il primo frutto.
Dt 20,7 C'è qualcuno che si sia fidanzato con una donna e non l'abbia ancora sposata? Vada, torni a casa, perché non muoia in battaglia e un altro la sposi».
Dt 20,8 Gli scribi aggiungeranno al popolo: «C'è qualcuno che abbia paura e a cui venga meno il coraggio? Vada, torni a casa, perché il coraggio dei suoi fratelli non venga a mancare come il suo».
Dt 20,16 Soltanto nelle città di questi popoli che il Signore, tuo Dio, ti dà in eredità, non lascerai in vita alcun vivente,
Dt 23,11 Se si trova qualcuno in mezzo a te che non sia puro a causa di una polluzione notturna, uscirà dall'accampamento e non vi entrerà.
Dt 23,15 Poiché il Signore, tuo Dio, passa in mezzo al tuo accampamento per salvarti e per mettere i nemici in tuo potere, l'accampamento deve essere santo. Egli non deve vedere in mezzo a te qualche indecenza, altrimenti ti abbandonerebbe.

Dt 23,18 Non vi sarà alcuna donna dedita alla prostituzione sacra tra le figlie d'Israele, né vi sarà alcun uomo dedito alla prostituzione sacra tra i figli d'Israele.
Dt 23,25 Se entri nella vigna del tuo prossimo, potrai mangiare uva secondo il tuo appetito, a sazietà, ma non potrai metterne in alcun tuo recipiente.
Dt 23,26 Se passi tra la messe del tuo prossimo, potrai coglierne spighe con la mano, ma non potrai mettere la falce nella messe del tuo prossimo.



Dt 24,1 Quando un uomo ha preso una donna e ha vissuto con lei da marito, se poi avviene che ella non trovi grazia ai suoi occhi, perché egli ha trovato in lei qualche cosa di vergognoso, scriva per lei un libello di ripudio e glielo consegni in mano e la mandi via dalla casa.
Dt 24,5 Quando un uomo si sarà sposato da poco, non andrà in guerra e non gli sarà imposto alcun incarico. Sarà libero per un anno di badare alla sua casa e farà lieta la moglie che ha sposato.

Dt 24,7 Quando si troverà un uomo che abbia rapito qualcuno dei suoi fratelli tra gli Israeliti, l'abbia sfruttato come schiavo o l'abbia venduto, quel ladro sarà messo a morte. Così estirperai il male in mezzo a te.

Dt 24,19 Quando, facendo la mietitura nel tuo campo, vi avrai dimenticato qualche mannello, non tornerai indietro a prenderlo. Sarà per il forestiero, per l'orfano e per la vedova, perché il Signore, tuo Dio, ti benedica in ogni lavoro delle tue mani.
Dt 25,1 Quando sorgerà una lite fra alcuni uomini e verranno in giudizio, i giudici che sentenzieranno, assolveranno l'innocente e condanneranno il colpevole.
Dt 25,11 Se alcuni verranno a contesa fra di loro e la moglie dell'uno si avvicinerà per liberare il marito dalle mani di chi lo percuote e stenderà la mano per afferrare costui nelle parti vergognose,
Dt 25,18 come ti assalì lungo il cammino e aggredì nella tua carovana tutti i più deboli della retroguardia, mentre tu eri stanco e sfinito. Non ebbe alcun timor di Dio.
Dt 26,13 allora dirai dinanzi al Signore, tuo Dio: «Ho tolto dalla mia casa ciò che era consacrato e l'ho dato al levita, al forestiero, all'orfano e alla vedova, secondo quanto mi hai ordinato. Non ho trasgredito né dimenticato alcuno dei tuoi comandi.
Dt 27,2 Quando avrete attraversato il Giordano per entrare nella terra che il Signore, vostro Dio, sta per darvi, erigerai grandi pietre e le intonacherai di calce.
Dt 27,4 Quando dunque avrete attraversato il Giordano, erigerete sul monte Ebal queste pietre, come oggi vi comando, e le intonacherete di calce.
Dt 28,14 e se non devierai né a destra né a sinistra da alcuna delle cose che oggi vi comando, per seguire altri dèi e servirli.

Dt 28,27 Il Signore ti colpirà con le ulcere d'Egitto, con bubboni, scabbia e pruriti, da cui non potrai guarire.
Dt 28,35 Il Signore ti colpirà alle ginocchia e alle cosce con un'ulcera maligna, dalla quale non potrai guarire. Ti colpirà dalla pianta dei piedi alla sommità del capo.
Dt 28,51 Mangerà il frutto del tuo bestiame e il frutto del tuo suolo, finché tu sia distrutto, e non ti lascerà alcun residuo di frumento, di mosto, di olio, dei parti delle tue vacche e dei nati delle tue pecore, finché ti avrà fatto perire.
Dt 28,55 per non dare ad alcuno di loro le carni dei suoi figli, delle quali si ciberà, perché non gli sarà rimasto più nulla durante l'assedio e l'angoscia alla quale i nemici ti avranno ridotto entro tutte le tue città.
Dt 29,17 Non vi sia tra voi uomo o donna o famiglia o tribù che volga oggi il cuore lontano dal Signore, nostro Dio, per andare a servire gli dèi di quelle nazioni. Non vi sia tra voi radice alcuna che produca veleno e assenzio.
Dt 29,18 Se qualcuno, udendo le parole di questo giuramento imprecatorio, si lusinga in cuor suo dicendo: «Avrò benessere, anche se mi regolerò secondo l'ostinazione del mio cuore», pensando che il terreno irrigato faccia sparire quello arido,
Dt 32,12 Il Signore, lui solo lo ha guidato,
non c'era con lui alcun dio straniero.

Dt 32,15 Iesurùn si è ingrassato e ha recalcitrato,
- sì, ti sei ingrassato, impinguato, rimpinzato -
e ha respinto il Dio che lo aveva fatto,
ha disprezzato la Roccia, sua salvezza.

Dt 33,26 «Nessuno è pari al Dio di Iesurùn,
che cavalca sui cieli per venirti in aiuto
e sulle nubi nella sua maestà.

Dt 33,29 Te beato, Israele! Chi è come te,
popolo salvato dal Signore?
Egli è lo scudo della tua difesa
e la spada del tuo trionfo.
I tuoi nemici vorranno adularti,
ma tu calcherai il loro dorso».



Gs 2,2 Fu riferito al re di Gerico: «Guarda che alcuni degli Israeliti sono venuti qui, questa notte, per esplorare il territorio».
Gs 5,2 In quel tempo il Signore disse a Giosuè: «Fatti coltelli di selce e fa' una nuova circoncisione agli Israeliti».
Gs 5,3 Giosuè si fece coltelli di selce e circoncise gli Israeliti al colle dei Prepuzi.
Gs 8,20 Quelli di Ai si voltarono indietro e videro che il fumo della città si alzava verso il cielo. Ma ormai non c'era più per loro alcuna possibilità di fuga in nessuna direzione, poiché il popolo che fuggiva verso il deserto si era voltato contro gli inseguitori.
Gs 10,18 Giosuè disse loro: «Rotolate grosse pietre contro l'entrata della grotta e appostate alcune sentinelle per sorvegliarli.
Gs 10,28 Giosuè in quel giorno conquistò Makkedà: passò a fil di spada la città e il suo re, li votò allo sterminio, con ogni essere vivente che era in essa; non lasciò alcun superstite e trattò il re di Makkedà come aveva trattato il re di Gerico.

Gs 10,30 Il Signore consegnò anche questa città e il suo re nelle mani d'Israele, che la passò a fil di spada con ogni essere vivente che era in essa; non vi lasciò alcun superstite e trattò il suo re come aveva trattato il re di Gerico.

Gs 10,33 Allora Oram, re di Ghezer, andò in soccorso di Lachis. Giosuè batté lui e il suo popolo, fino a non lasciargli alcun superstite.

Gs 10,37 Presero e passarono a fil di spada la città, il suo re, tutti i suoi villaggi e ogni essere vivente che era in essa. Non lasciarono alcun superstite, come avevano fatto a Eglon: la votarono allo sterminio, con ogni essere vivente che era in essa.

Gs 10,39 La presero con il suo re e tutti i suoi villaggi, li passarono a fil di spada e votarono allo sterminio ogni essere vivente che era in essa: non lasciarono alcun superstite. Trattarono Debir e il suo re come avevano trattato Ebron e come avevano trattato Libna e il suo re.

Gs 10,40 Così Giosuè conquistò tutta la regione: le montagne, il Negheb, la Sefela, le pendici, con tutti i loro re. Non lasciò alcun superstite e votò allo sterminio ogni vivente, come aveva comandato il Signore, Dio d'Israele.
Gs 11,14 Gli Israeliti presero tutto il bottino di queste città e il bestiame; passarono però a fil di spada tutti gli uomini fino a distruggerli: non risparmiarono alcun vivente.

Gs 11,15 Come aveva comandato il Signore a Mosè, suo servo, così Mosè aveva comandato a Giosuè e così Giosuè fece, non trascurando alcuna parola di quanto il Signore aveva comandato a Mosè.

Gs 11,19 Non ci fu alcuna città che facesse pace con gli Israeliti, eccetto gli Evei che abitavano Gàbaon: le presero tutte con le armi,
Gs 11,22 Non rimasero Anakiti nella terra degli Israeliti. Ne rimasero alcuni solo a Gaza, a Gat e ad Asdod.
Gs 12,5 egli dominava il monte Ermon e Salca e tutto Basan fino al confine dei Ghesuriti e dei Maacatiti, inoltre metà di Gàlaad sino al confine di Sicon re di Chesbon.

Gs 13,11 Gàlaad, il territorio dei Ghesuriti e dei Maacatiti, tutto il monte Ermon e tutto Basan fino a Salca;
Gs 13,33 Alla tribù di Levi, però, Mosè non aveva assegnato alcuna eredità: il Signore, Dio d'Israele, è la loro eredità, come aveva detto loro.



Gs 14,3 infatti Mosè aveva assegnato l'eredità delle due tribù e della mezza tribù a oriente del Giordano e ai leviti non aveva dato alcuna eredità in mezzo a loro.
Gs 14,4 Poiché i figli di Giuseppe formano due tribù, Manasse ed Èfraim, non si diede parte alcuna ai leviti nella terra, tranne le città dove abitare e i loro pascoli per le loro greggi e gli armenti.
Gs 14,9 Mosè in quel giorno giurò: «La terra che il tuo piede ha calcato sarà in eredità a te e ai tuoi figli, per sempre, perché hai seguito fedelmente il Signore, mio Dio».
Gs 15,19 Ella rispose: «Concedimi un favore; poiché tu mi hai dato una terra arida, dammi anche qualche fonte d'acqua». Egli le donò la sorgente superiore e la sorgente inferiore.
Gs 15,32 Lebaòt, Silchìm, En-Rimmon: in tutto ventinove città e i loro villaggi.

Gs 15,58 Calcul, Bet-Sur, Ghedor,
Gs 17,3 Selofcàd, figlio di Chefer, figlio di Gàlaad, figlio di Machir, figlio di Manasse, non ebbe figli maschi, ma ebbe figlie, delle quali ecco i nomi: Macla, Noa, Cogla, Milca e Tirsa.
Gs 20,3 perché l'omicida che avrà ucciso qualcuno per errore o per inavvertenza, vi si possa rifugiare. Vi serviranno di rifugio contro il vendicatore del sangue.
Gs 20,4 Se qualcuno cerca asilo in una di queste città, fermatosi all'ingresso della porta della città, esporrà il suo caso agli anziani di quella città. Se costoro lo accoglieranno presso di sé dentro la città, gli assegneranno una dimora ed egli si stabilirà in mezzo a loro.
Gs 20,9 Queste furono le città stabilite per tutti gli Israeliti e per lo straniero dimorante in mezzo a loro, perché chiunque avesse ucciso qualcuno per errore potesse rifugiarvisi e non morisse per mano del vendicatore del sangue, prima d'essere comparso davanti alla comunità.



Gs 22,25 Il Signore ha posto il Giordano come confine tra noi e voi, figli di Ruben e di Gad; voi non avete parte alcuna con il Signore!». Così i vostri figli farebbero desistere i nostri figli dal temere il Signore.
Gdc 1,15 Ella rispose: «Concedimi un favore; poiché tu mi hai dato una terra arida, dammi anche qualche fonte d'acqua». Caleb le donò la sorgente superiore e la sorgente inferiore.

Gdc 4,20 Egli le disse: «Sta' all'ingresso della tenda; se viene qualcuno a interrogarti dicendo: «C'è qui un uomo?», dirai: «Nessuno»».
Gdc 5,10 Voi che cavalcate asine bianche,
seduti su gualdrappe,
voi che procedete sulla via, meditate;

Gdc 9,11 Rispose loro il fico:
«Rinuncerò alla mia dolcezza
e al mio frutto squisito,
e andrò a librarmi sugli alberi?».

Gdc 10,4 ebbe trenta figli che cavalcavano trenta asinelli e avevano trenta città, che si chiamano anche oggi villaggi di Iair e sono nella terra di Gàlaad.
Gdc 11,3 Iefte fuggì lontano dai suoi fratelli e si stabilì nella terra di Tob. Attorno a Iefte si raccolsero alcuni sfaccendati e facevano scorrerie con lui.
Gdc 11,4 Qualche tempo dopo gli Ammoniti mossero guerra a Israele.
Gdc 12,14 Ebbe quaranta figli e trenta nipoti, i quali cavalcavano settanta asinelli. Fu giudice d'Israele per otto anni.
Gdc 14,8 Dopo qualche tempo tornò per prenderla e uscì dalla strada per vedere la carcassa del leone: ecco, nel corpo del leone c'era uno sciame d'api e del miele.
Gdc 14,14 Quelli gli risposero: «Proponi l'enigma e noi lo ascolteremo». Egli disse loro:

«Da colui che mangia è uscito quel che si mangia
e dal forte è uscito il dolce».
Per tre giorni quelli non riuscirono a spiegare l'enigma.
Gdc 14,18 Gli uomini della città, il settimo giorno, prima che tramontasse il sole, dissero a Sansone:
«Che c'è di più dolce del miele?
Che c'è di più forte del leone?».
Rispose loro:
«Se non aveste arato con la mia giovenca,
non avreste sciolto il mio enigma».

Gdc 15,1 Dopo qualche tempo, nei giorni della mietitura del grano, Sansone andò a visitare sua moglie, le portò un capretto e disse: «Voglio entrare da mia moglie nella camera». Ma il padre di lei non gli permise di entrare
Gdc 16,31 Poi i suoi fratelli e tutta la casa di suo padre scesero e lo portarono via; risalirono e lo seppellirono fra Sorea ed Estaòl, nel sepolcro di Manòach suo padre. Egli era stato giudice d'Israele per venti anni.



Gdc 18,7 I cinque uomini continuarono il viaggio e arrivarono a Lais e videro che il popolo, che vi abitava, viveva in sicurezza, secondo i costumi di quelli di Sidone, tranquillo e fiducioso; non c'era nella regione chi, usurpando il potere, facesse qualcosa di offensivo; erano lontani da quelli di Sidone e non avevano relazione con nessuno.
Gdc 19,22 Mentre si stavano riconfortando, alcuni uomini della città, gente iniqua, circondarono la casa, bussando fortemente alla porta, e dissero al vecchio padrone di casa: «Fa' uscire quell'uomo che è entrato in casa tua, perché vogliamo abusare di lui».
Gdc 20,31 I figli di Beniamino fecero una sortita contro il popolo, si lasciarono attirare lontano dalla città e cominciarono a colpire e a uccidere, come le altre volte, alcuni del popolo d'Israele, lungo le strade che portano l'una a Betel e l'altra a Gàbaon, in aperta campagna: ne uccisero circa trenta.
Rt 2,2 Rut, la moabita, disse a Noemi: «Lasciami andare in campagna a spigolare dietro qualcuno nelle cui grazie riuscirò a entrare». Le rispose: «Va' pure, figlia mia».
1Sam 2,33 Qualcuno dei tuoi tuttavia non lo strapperò dal mio altare, perché ti si consumino gli occhi e si strazi il tuo animo, ma tutta la prole della tua casa morirà appena adulta.
1Sam 4,4 Il popolo mandò subito alcuni uomini a Silo, a prelevare l'arca dell'alleanza del Signore degli eserciti, che siede sui cherubini: c'erano con l'arca dell'alleanza di Dio i due figli di Eli, Ofni e Fineès.
1Sam 9,7 Rispose Saul al domestico: «Sì, andiamo! Ma che porteremo a quell'uomo? Il pane nelle nostre sporte è finito e non abbiamo alcun dono da portare all'uomo di Dio: che abbiamo?».
1Sam 10,27 Ma degli uomini perversi dissero: «Potrà forse salvarci costui?». Così lo disprezzarono e non vollero portargli alcun dono. Ma egli rimase in silenzio.



1Sam 13,7 Alcuni Ebrei passarono oltre il Giordano, nella terra di Gad e di Gàlaad.
Saul restava a Gàlgala, e tutto il popolo che era con lui s'impaurì.
1Sam 13,22 Nel giorno della battaglia, tra tutta la gente che stava con Saul e Giònata non si trovò in mano ad alcuno né spada né lancia. Se ne trovò solo per Saul e suo figlio Giònata.
1Sam 14,21 Anche quegli Ebrei che erano con i Filistei da qualche tempo e che erano saliti con loro all'accampamento, cominciarono anch'essi a stare dalla parte degli Israeliti che erano con Saul e Giònata.
1Sam 14,49 Figli di Saul furono Giònata, Isvì e Malchisùa; le sue due figlie si chiamavano Merab, la maggiore, e Mical, la più piccola.
1Sam 22,15 È forse oggi la prima volta che consulto Dio per lui? Non sia mai! Non imputi il re questo fatto al suo servo, a tutta la casa di mio padre, poiché il tuo servo non sapeva di questa faccenda cosa alcuna, né piccola né grande».
1Sam 23,19 Ma alcuni di Zif vennero a Gàbaa da Saul per dirgli: «Non sai che Davide è nascosto presso di noi, nei luoghi impervi di Corsa sulla collina di Achilà, a meridione della steppa?
1Sam 24,12 Guarda, padre mio, guarda il lembo del tuo mantello nella mia mano: quando ho staccato questo lembo dal tuo mantello nella caverna, non ti ho ucciso. Riconosci dunque e vedi che non c'è in me alcun male né ribellione, né ho peccato contro di te; invece tu vai insidiando la mia vita per sopprimerla.
1Sam 24,15 Contro chi è uscito il re d'Israele? Chi insegui? Un cane morto, una pulce.
1Sam 25,7 Ho sentito appunto che stanno facendo per te la tosatura. Ebbene, quando i tuoi pastori sono stati con noi, non abbiamo recato loro alcuna offesa e niente è stato loro sottratto finché sono stati a Carmel.
1Sam 25,17 Ora esamina bene ciò che devi fare, perché pende qualche male sul nostro padrone e su tutta la sua casa. Egli è un uomo perverso e non gli si può parlare».
1Sam 25,28 Perdona la colpa della tua schiava. Certo il Signore edificherà al mio signore una casa stabile, perché il mio signore combatte le battaglie del Signore, né si troverà alcun male in te per tutti i giorni della tua vita.
1Sam 25,29 Se qualcuno insorgerà a perseguitarti e ad attentare alla tua vita, la vita del mio signore sarà conservata nello scrigno dei viventi presso il Signore, tuo Dio, mentre la vita dei tuoi nemici egli la scaglierà via come dal cavo della fionda.
1Sam 26,4 Davide mandò alcune spie ed ebbe conferma che Saul era arrivato davvero.
1Sam 26,20 Almeno non sia versato sulla terra il mio sangue lontano dal Signore, ora che il re d'Israele è uscito in campo per ricercare una pulce, come si insegue una pernice sui monti».
1Sam 28,10 Saul le giurò per il Signore: «Per la vita del Signore, non avrai alcuna colpa per questa faccenda».
1Sam 29,6 Achis chiamò Davide e gli disse: «Per la vita del Signore, tu sei retto e io vedrei bene che tu vada e venga con le mie schiere, perché non ho trovato in te alcun male, da quando sei arrivato fino ad oggi. Ma non sei gradito agli occhi dei prìncipi.
1Sam 30,17 Davide li colpì dalle prime luci dell'alba fino alla sera del giorno dopo e non sfuggì alcuno di loro, se non quattrocento giovani, che montarono sui cammelli e fuggirono.
1Sam 31,2 I Filistei si strinsero attorno a Saul e ai suoi figli e colpirono a morte Giònata, Abinadàb e Malchisùa, figli di Saul.
2Sam 2,1 Dopo questi fatti, Davide consultò il Signore dicendo: «Devo salire in qualcuna delle città di Giuda?». Il Signore gli rispose: «Sali!». Chiese ancora Davide: «Dove salirò?». Rispose: «A Ebron».
2Sam 2,21 Abner aggiunse: «Volgiti a destra o a sinistra, afferra qualcuno dei giovani e porta via le sue spoglie». Ma Asaèl non volle cessare d'inseguirlo.
2Sam 2,32 Essi presero Asaèl e lo seppellirono nel sepolcro di suo padre, che è a Betlemme. Ioab e i suoi uomini marciarono tutta la notte; spuntava il giorno quando furono a Ebron.



2Sam 3,32 Seppellirono Abner a Ebron e il re levò la sua voce e pianse davanti al sepolcro di Abner; pianse anche tutto il popolo.
2Sam 4,12 Davide diede ordine ai suoi giovani; questi li uccisero, tagliarono loro le mani e i piedi e li appesero presso la piscina di Ebron. Presero poi la testa di Is-Baal e la seppellirono nel sepolcro di Abner a Ebron.



2Sam 7,7 Durante tutto il tempo in cui ho camminato insieme con tutti gli Israeliti, ho forse mai detto ad alcuno dei giudici d'Israele, a cui avevo comandato di pascere il mio popolo Israele: Perché non mi avete edificato una casa di cedro?».

2Sam 9,1 Davide disse: «C'è forse ancora qualche superstite della casa di Saul, che io possa trattare con bontà a causa di Giònata?».
2Sam 9,3 Il re gli disse: «C'è ancora qualcuno della casa di Saul, che io possa trattare con la bontà di Dio?». Siba rispose al re: «Vi è ancora un figlio di Giònata, storpio nei piedi».
2Sam 10,2 Davide disse: «Manterrò fedeltà a Canun, figlio di Nacas, come suo padre la mantenne a me». Davide mandò alcuni suoi ministri a consolarlo per suo padre. I ministri di Davide andarono nel territorio degli Ammoniti.
2Sam 10,5 Quando l'annunciarono a Davide, egli mandò qualcuno a incontrarli, perché quegli uomini si vergognavano moltissimo. Il re fece dire loro: «Rimanete a Gerico finché vi sia cresciuta di nuovo la barba, poi tornerete».

2Sam 12,30 Prese dalla testa di Milcom la corona, che pesava un talento d'oro e aveva una pietra preziosa; essa fu posta sulla testa di Davide. Egli ricavò dalla città un bottino molto grande.
2Sam 13,2 Amnon ne ebbe una tale passione da cadere malato a causa di Tamar, sua sorella; poiché ella era vergine, pareva impossibile ad Amnon di poterle fare qualcosa.
2Sam 14,10 E il re: «Se qualcuno parla contro di te, conducilo da me e non ti molesterà più».
2Sam 14,14 Noi dobbiamo morire e siamo come acqua versata per terra, che non si può più raccogliere, e Dio non ridà la vita. Il re pensi qualche piano perché chi è stato bandito non sia più bandito lontano da lui.
2Sam 14,25 Ora in tutto Israele non vi era uomo bello che fosse tanto lodato quanto Assalonne; dalla pianta dei piedi alla cima del capo non era in lui difetto alcuno.
2Sam 15,2 Assalonne si alzava la mattina presto e si metteva da un lato della via di accesso alla porta della città. Quando qualcuno aveva una lite e veniva dal re per il giudizio, Assalonne lo chiamava e gli diceva: «Di quale città sei?». L'altro gli rispondeva: «Il tuo servo è di tale e tale tribù d'Israele».
2Sam 15,28 Badate: io aspetterò presso i guadi del deserto, finché mi sia portata qualche notizia da parte vostra».
2Sam 16,2 Il re disse a Siba: «Che vuoi fare di queste cose?». Siba rispose: «Gli asini serviranno da cavalcatura alla famiglia del re, i pani e i frutti d'estate sono per sfamare i giovani, il vino per dissetare quelli che saranno stanchi nel deserto».
2Sam 17,9 A quest'ora egli è nascosto in qualche buca o in qualche altro luogo; se fin da principio cadranno alcuni dei tuoi, si verrà a sapere e si dirà: «C'è stata una strage tra la gente che segue Assalonne».
2Sam 17,13 Se poi si ritira in qualche città, tutto Israele porterà corde a quella città e noi la trascineremo nella valle, in modo che non se ne trovi più nemmeno una pietruzza».
2Sam 17,23 Achitòfel, vedendo che il suo consiglio non era stato seguito, sellò l'asino e partì per andare a casa sua nella sua città. Mise in ordine gli affari della casa e s'impiccò. Così morì e fu sepolto nel sepolcro di suo padre.

2Sam 18,3 Ma il popolo rispose: «Tu non devi uscire, perché se noi fossimo messi in fuga, non si farebbe alcun caso di noi; quand'anche perisse la metà di noi, non se ne farebbe alcun caso, ma tu conti per diecimila di noi. Quindi è meglio che tu sia per noi di aiuto dalla città».
2Sam 18,9 Ora Assalonne s'imbatté nei servi di Davide. Assalonne cavalcava il mulo; il mulo entrò sotto il groviglio di una grande quercia e la testa di Assalonne rimase impigliata nella quercia e così egli restò sospeso fra cielo e terra, mentre il mulo che era sotto di lui passò oltre.
2Sam 19,23 Davide disse: «Che ho io in comune con voi, o figli di Seruià, perché diventiate oggi miei avversari? Si può mettere a morte oggi qualcuno in Israele? Non so già forse di essere oggi il re d'Israele?».
2Sam 19,43 Tutti gli uomini di Giuda risposero agli Israeliti: «Il re è un nostro parente stretto; perché vi adirate per questo? Abbiamo forse mangiato a spese del re o ci fu portata qualche porzione?».
2Sam 20,1 Capitò là uno scellerato chiamato Seba, figlio di Bicrì, un Beniaminita, il quale suonò il corno e disse:
«Non abbiamo alcuna parte con Davide
e non abbiamo un'eredità con il figlio di Iesse.
Ognuno alle proprie tende, Israele!».

2Sam 21,4 I Gabaoniti gli risposero: «Fra noi e Saul e la sua casa non è questione d'argento o d'oro, né ci riguarda l'uccidere qualcuno in Israele». Il re disse: «Quello che voi direte io ve lo farò».
2Sam 21,14 Le ossa di Saul e di Giònata, suo figlio, furono sepolte nel territorio di Beniamino a Sela, nel sepolcro di Kis, padre di Saul. Fu fatto quanto il re aveva ordinato e, dopo questo, Dio si mostrò placato verso la terra.

2Sam 21,19 Ci fu un'altra battaglia con i Filistei, a Gob, ed Elcanàn, figlio di Iair, di Betlemme, uccise Golia di Gat: l'asta della sua lancia era come un cilindro da tessitori.

2Sam 22,11 Cavalcava un cherubino e volava,
appariva sulle ali del vento.

2Sam 22,30 Con te mi getterò nella mischia,
con il mio Dio scavalcherò le mura.

2Sam 23,15 Davide ebbe un desiderio e disse: «Se qualcuno mi desse da bere l'acqua del pozzo che è vicino alla porta di Betlemme!».
2Sam 23,24 Poi Asaèl, fratello di Ioab, uno dei Trenta, Elcanàn, figlio di Dodo, di Betlemme,
1Re 1,52 Salomone disse: «Se si comporterà da uomo leale, neppure un suo capello cadrà a terra; ma se in lui sarà trovato qualche male, morirà».
1Re 3,8 Il tuo servo è in mezzo al tuo popolo che hai scelto, popolo numeroso che per quantità non si può calcolare né contare.
1Re 5,11 Egli era più saggio di tutti gli uomini, più di Etan l'Ezraita, di Eman, di Calcol e di Darda, figli di Macol; il suo nome era famoso fra tutte le genti limitrofe.
1Re 7,47 Salomone sistemò tutti gli utensili; a causa della loro quantità così grande non si poteva calcolare il peso del bronzo.

1Re 8,5 Il re Salomone e tutta la comunità d'Israele, convenuta presso di lui, immolavano davanti all'arca pecore e giovenchi, che non si potevano contare né si potevano calcolare per la quantità.
1Re 11,5 Salomone seguì Astarte, dea di quelli di Sidone, e Milcom, obbrobrio degli Ammoniti.
1Re 11,17 Adad, con alcuni Edomiti a servizio del padre, fuggì per andare in Egitto. Allora Adad era un ragazzo.
1Re 11,22 Il faraone gli rispose: «Ti manca forse qualcosa nella mia casa perché tu cerchi di andare nella tua terra?». Quegli soggiunse: «No, ma, ti prego, lasciami partire!».

1Re 11,33 Ciò avverrà perché mi hanno abbandonato e si sono prostrati davanti ad Astarte, dea di quelli di Sidone, a Camos, dio dei Moabiti, e a Milcom, dio degli Ammoniti, e non hanno camminato sulle mie vie, compiendo ciò che è retto ai miei occhi, osservando le mie leggi e le mie norme come Davide, suo padre.
1Re 13,22 sei tornato indietro, hai mangiato pane e bevuto acqua nel luogo in cui il tuo Dio ti aveva ordinato di non mangiare pane e di non bere acqua, il tuo cadavere non entrerà nel sepolcro dei tuoi padri»».
1Re 13,25 Ora alcuni passanti videro il cadavere steso sulla strada e il leone che se ne stava vicino al cadavere. Essi andarono e divulgarono il fatto nella città ove dimorava il vecchio profeta.
1Re 13,30 Depose il cadavere nel proprio sepolcro e fecero su di lui il lamento: «Ohimè, fratello mio!».
1Re 13,31 Dopo averlo sepolto, disse ai figli: «Alla mia morte mi seppellirete nel sepolcro in cui è stato sepolto l'uomo di Dio; porrete le mie ossa vicino alle sue,
1Re 14,13 Ne faranno il lamento tutti gli Israeliti e lo seppelliranno; infatti soltanto lui della famiglia di Geroboamo entrerà in un sepolcro, perché in lui si è trovato qualcosa di buono da parte del Signore, Dio d'Israele, nella famiglia di Geroboamo.
1Re 16,11 Divenuto re, appena seduto sul suo trono, colpì tutta la casa di Baasà; non gli lasciò sopravvivere alcun maschio fra i suoi parenti e amici.
1Re 17,7 Dopo alcuni giorni il torrente si seccò, perché non era piovuto sulla terra.
1Re 20,17 Per primi uscirono i giovani dei capi delle province. Ben-Adàd mandò a vedere e gli fu riferito: «Alcuni uomini sono usciti da Samaria!».
1Re 20,20 ognuno di loro uccise chi gli si fece davanti. Gli Aramei fuggirono, inseguiti da Israele. Ben-Adàd, re di Aram, si mise in salvo a cavallo insieme con alcuni cavalieri.
1Re 20,39 Quando passò il re, gli gridò: «Il tuo servo era nel cuore della battaglia, ed ecco un uomo fuggì; qualcuno lo condusse da me, dicendomi: «Fa' la guardia a quest'uomo: se per disgrazia verrà a mancare, la tua vita sostituirà la sua oppure dovrai pagare un talento d'argento».
1Re 22,42 Giòsafat aveva trentacinque anni quando divenne re; regnò venticinque anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Azubà, figlia di Silchì.
2Re 2,16 Gli dissero: «Ecco, fra i tuoi servi ci sono cinquanta uomini vigorosi; potrebbero andare a cercare il tuo signore nel caso che lo spirito del Signore l'abbia preso e gettato su qualche monte o in qualche valle». Egli disse: «Non mandateli!».
2Re 2,23 Di lì Eliseo salì a Betel. Mentre egli andava per strada, uscirono dalla città alcuni ragazzetti che si burlarono di lui dicendo: «Sali, calvo! Sali, calvo!».
2Re 4,24 Sellò l'asina e disse al proprio servo: «Conducimi, cammina, non trattenermi nel cavalcare, a meno che non te lo ordini io».
2Re 4,29 Eliseo disse a Giezi: «Cingi i tuoi fianchi, prendi in mano il mio bastone e parti. Se incontrerai qualcuno, non salutarlo; se qualcuno ti saluta, non rispondergli. Metterai il mio bastone sulla faccia del ragazzo».
2Re 5,20 Giezi, servo di Eliseo, uomo di Dio, disse fra sé: «Ecco, il mio signore ha rinunciato a prendere dalla mano di questo arameo, Naamàn, ciò che egli aveva portato; per la vita del Signore, gli correrò dietro e prenderò qualche cosa da lui».
2Re 9,25 Ieu disse a Bidkar, suo scudiero: «Sollevalo, gettalo nel campo di Nabot di Izreèl. Ricòrdatelo: io e te eravamo con coloro che cavalcavano appaiati dietro Acab, suo padre, e il Signore proferì su di lui questo oracolo:
2Re 9,28 I suoi ufficiali lo portarono a Gerusalemme su un carro e lo seppellirono nel suo sepolcro, accanto ai suoi padri, nella Città di Davide.

2Re 10,11 Ieu colpì poi tutti i superstiti della casa di Acab a Izreèl, tutti i suoi grandi, i suoi amici e i suoi sacerdoti, fino a non lasciargli alcun superstite.

2Re 10,24 Entrarono quindi per compiere sacrifici e olocausti. Ieu però aveva posto all'esterno ottanta uomini dei suoi, ai quali aveva detto: «Se a qualcuno sfuggirà uno degli uomini che consegno nelle vostre mani, darà la sua vita al posto della vita di quello».
2Re 13,20 Eliseo morì e lo seppellirono. Nell'anno successivo alcune bande di Moab penetrarono nella terra.
2Re 13,21 Mentre seppellivano un uomo, alcuni, visto un gruppo di razziatori, gettarono quell'uomo sul sepolcro di Eliseo e se ne andarono. L'uomo, venuto a contatto con le ossa di Eliseo, riacquistò la vita e si alzò sui suoi piedi.

2Re 20,7 Isaia disse: «Andate a prendere un impiastro di fichi». Andarono a prenderlo, lo posero sull'ulcera e il re guarì.

2Re 21,26 Lo seppellirono nel suo sepolcro, nel giardino di Uzzà, e al suo posto divenne re suo figlio Giosia.



2Re 22,20 Per questo, ecco, io ti riunirò ai tuoi padri e sarai loro riunito nel tuo sepolcro in pace e i tuoi occhi non vedranno tutta la sciagura che io farò venire su questo luogo»». Quelli riferirono il messaggio al re.



2Re 23,6 Fece portare il palo sacro dal tempio del Signore fuori di Gerusalemme, al torrente Cedron; lo bruciò nel torrente Cedron, lo ridusse in polvere e gettò la polvere sul sepolcro dei figli del popolo.
2Re 23,13 Il re rese impure le alture che erano di fronte a Gerusalemme, a destra del monte della Perdizione, erette da Salomone, re d'Israele, in onore di Astarte, obbrobrio di quelli di Sidone, in onore di Camos, obbrobrio dei Moabiti, e in onore di Milcom, abominio degli Ammoniti.
2Re 23,16 Giosia si voltò e vide i sepolcri che erano là sul monte; egli mandò a prendere le ossa dai sepolcri e le bruciò sull'altare, rendendolo impuro, secondo la parola del Signore, che aveva proclamato l'uomo di Dio quando Geroboamo, durante la festa, stava presso l'altare. Quindi si voltò; alzato lo sguardo verso il sepolcro dell'uomo di Dio che aveva proclamato queste cose,
2Re 23,17 Giosia domandò: «Che cos'è quel cippo che io vedo?». Gli uomini della città gli dissero: «È il sepolcro dell'uomo di Dio che, partito da Giuda, proclamò queste cose che hai fatto riguardo all'altare di Betel».
2Re 23,30 I suoi ufficiali posero su un carro il morto per portarlo da Meghiddo a Gerusalemme e lo seppellirono nel suo sepolcro. Il popolo della terra prese Ioacàz, figlio di Giosia, lo unse e lo proclamò re al posto di suo padre.

2Re 25,16 Quanto alle due colonne, all'unico Mare e ai carrelli, che aveva fatto Salomone per il tempio del Signore, non si poteva calcolare quale fosse il peso del bronzo di tutti questi oggetti.
1Cr 2,6 Figli di Zerach: Zimrì, Etan, Eman, Calcol e Darda; in tutto: cinque.

1Cr 3,18 Malchiràm, Pedaià, Senassàr, Iekamia, Osamà e Nedabia.
1Cr 4,42 Alcuni di loro, fra i discendenti di Simeone, andarono sulle montagne di Seir: cinquecento uomini, guidati da Pelatia, Nearia, Refaià e Uzzièl, figli di Isì.
1Cr 5,11 I figli di Gad, di fronte a loro, dimoravano nella regione di Basan fino a Salca.
1Cr 6,25 figlio di Michele, figlio di Baasea, figlio di Malchia,
1Cr 7,31 Figli di Berià: Cheber e Malchièl, padre di Birzàit.
1Cr 8,9 Da Codes, sua moglie, generò Iobab, Sibìa, Mesa, Malcam,
1Cr 8,33 Ner generò Kis; Kis generò Saul; Saul generò Giònata, Malchisùa, Abinadàb e Is-Baal.
1Cr 9,12 Adaià, figlio di Ierocàm, figlio di Pascur, figlio di Malchia, e Masài, figlio di Adièl, figlio di Iaczerà, figlio di Mesullàm, figlio di Mesillemìt, figlio di Immer.
1Cr 9,28 Di essi alcuni controllavano gli oggetti per il culto, che contavano quando li portavano dentro e quando li riportavano fuori.
1Cr 9,29 Alcuni erano incaricati degli arredi, di tutti gli oggetti del santuario, della farina, del vino, dell'olio, dell'incenso e degli aromi.
1Cr 9,30 Alcuni tra i figli dei sacerdoti preparavano le sostanze aromatiche per i profumi.

1Cr 9,32 Tra i figli dei Keatiti, alcuni loro fratelli badavano ai pani dell'offerta da disporre ogni sabato.

1Cr 9,39 Ner generò Kis; Kis generò Saul; Saul generò Giònata, Malchisùa, Abinadàb e Is-Baal.
1Cr 10,2 I Filistei inseguirono molto da vicino Saul e i suoi figli, e colpirono a morte Giònata, Abinadàb e Malchisùa, figli di Saul.
1Cr 11,17 Davide ebbe un desiderio e disse: «Se qualcuno mi desse da bere l'acqua del pozzo che è vicino alla porta di Betlemme!».
1Cr 11,26 Ecco i prodi valorosi: Asaèl, fratello di Ioab, Elcanàn, figlio di Dodo, di Betlemme,
1Cr 12,9 Dei Gaditi alcuni uomini passarono a Davide nella fortezza del deserto; erano uomini valorosi, guerrieri pronti a combattere, abili nell'uso dello scudo e della lancia, sembravano leoni ed erano agili come gazzelle sui monti:
1Cr 12,17 Alcuni dei figli di Beniamino e di Giuda andarono da Davide fino alla sua fortezza.
1Cr 12,20 Anche da Manasse alcuni passarono a Davide, mentre insieme con i Filistei marciava in guerra contro Saul. Egli però non li aiutò perché, essendosi consultati, i prìncipi dei Filistei lo rimandarono dicendo: «A danno delle nostre teste, egli passerebbe a Saul, suo signore».
1Cr 12,23 In verità ogni giorno alcuni passavano dalla parte di Davide per aiutarlo e così il suo divenne un accampamento enorme.

1Cr 16,4 Egli stabilì che alcuni leviti stessero davanti all'arca del Signore come ministri, per celebrare, ringraziare e lodare il Signore, Dio d'Israele.
1Cr 16,21 non permise che alcuno li opprimesse
e castigò i re per causa loro:

1Cr 16,22 «Non toccate i miei consacrati,
non fate alcun male ai miei profeti».

1Cr 17,6 Durante tutto il tempo in cui ho camminato insieme con tutto Israele, ho forse mai detto ad alcuno dei giudici d'Israele, a cui avevo comandato di pascere il mio popolo: Perché non mi avete edificato una casa di cedro?».

1Cr 17,18 Come può pretendere Davide di aggiungere qualcosa alla tua gloria? Tu conosci il tuo servo.
1Cr 19,5 Alcuni vennero a riferire a Davide la sorte di quegli uomini. Il re mandò qualcuno a incontrarli, perché quegli uomini si vergognavano moltissimo. Il re fece dire loro: «Rimanete a Gerico finché vi sia cresciuta di nuovo la barba, poi tornerete».

1Cr 20,2 Davide prese dalla testa di Milcom la corona e trovò che pesava un talento d'oro e aveva una pietra preziosa; essa fu posta sulla testa di Davide. Egli ricavò dalla città un bottino molto grande.
1Cr 20,5 Ci fu un'altra battaglia con i Filistei ed Elcanan, figlio di Iair, uccise Lacmì, fratello di Golia di Gat: l'asta della sua lancia era come un cilindro da tessitori.

1Cr 22,3 Davide preparò ferro in abbondanza per i chiodi dei battenti delle porte e per le spranghe e anche molto bronzo in quantità incalcolabile.
1Cr 22,14 Ecco, anche in mezzo alle angosce, ho preparato per la casa del Signore centomila talenti d'oro, un milione di talenti d'argento, bronzo e ferro in quantità incalcolabile. Inoltre ho preparato legname e pietre; tu ve ne aggiungerai ancora.
1Cr 22,16 L'oro, l'argento, il bronzo e il ferro non si calcolano; su, mettiti al lavoro e il Signore sia con te».

1Cr 24,9 la quinta a Malchia, la sesta a Miamìn,
2Cr 4,18 Salomone fece fare tutti quegli utensili in quantità molto grande, tanto che non si poteva calcolare il peso del bronzo.

2Cr 5,6 Il re Salomone e tutta la comunità d'Israele, convenuta presso di lui, immolavano davanti all'arca pecore e giovenchi, che non si potevano contare né si potevano calcolare per la quantità.
2Cr 8,18 Curam per mezzo dei suoi marinai gli mandò alcune navi e uomini esperti del mare. Costoro, insieme con i marinai di Salomone, andarono a Ofir e di là presero quattrocentocinquanta talenti d'oro e li portarono al re Salomone.


2Cr 11,5 Roboamo abitò a Gerusalemme. Egli trasformò in fortezze alcune città di Giuda.
2Cr 11,23 Con accortezza egli sparse in tutte le contrade di Giuda e di Beniamino, in tutte le città fortificate, alcuni suoi figli. Diede loro viveri in abbondanza e li provvide di molte mogli.



2Cr 13,20 Durante la vita di Abia, Geroboamo non ebbe più forza alcuna; il Signore lo colpì ed egli morì.
2Cr 16,14 Lo seppellirono nel sepolcro che egli si era scavato nella Città di Davide. Lo stesero su un letto pieno di aromi e profumi, composti con arte di profumeria; ne bruciarono per lui una quantità immensa.



2Cr 18,2 Dopo alcuni anni scese da Acab a Samaria; Acab uccise per lui e per la gente del suo seguito pecore e buoi in quantità e lo persuase ad attaccare con lui Ramot di Gàlaad.
2Cr 19,8 Anche a Gerusalemme Giòsafat costituì alcuni leviti, sacerdoti e capifamiglia d'Israele, per il giudizio del Signore e le liti degli abitanti di Gerusalemme.
2Cr 20,24 Quando quelli di Giuda raggiunsero la collina da dove si vedeva il deserto, si voltarono verso la moltitudine, ed ecco: non c'erano che cadaveri gettati per terra, senza alcun superstite.
2Cr 20,31 Giòsafat regnò su Giuda. Aveva trentacinque anni quando divenne re; regnò venticinque anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Azubà, figlia di Silchì.
2Cr 21,4 Ioram prese in possesso il regno di suo padre e, quando si fu rafforzato, uccise di spada tutti i suoi fratelli e, con loro, anche alcuni capi d'Israele.
2Cr 21,20 Quando divenne re, egli aveva trentadue anni; regnò a Gerusalemme otto anni. Se ne andò senza lasciare rimpianti; lo seppellirono nella Città di Davide, ma non nei sepolcri dei re.



2Cr 24,25 Quando furono partiti, lasciandolo gravemente malato, i suoi ministri ordirono una congiura contro di lui, perché aveva versato il sangue del figlio del sacerdote Ioiadà, e lo uccisero nel suo letto. Così egli morì e lo seppellirono nella Città di Davide, ma non nei sepolcri dei re.
2Cr 25,7 Gli si presentò un uomo di Dio, che gli disse: «O re, non si unisca a te l'esercito d'Israele, perché il Signore non è con Israele, né con alcuno dei figli di Èfraim.
2Cr 28,12 Alcuni capi tra gli Efraimiti, cioè Azaria, figlio di Giovanni, Berechia, figlio di Mesillemòt, Ezechia, figlio di Sallum, e Amasà, figlio di Cadlài, insorsero contro quanti tornavano dalla guerra,
2Cr 28,15 Alcuni uomini, designati per nome, si presero cura dei prigionieri. Quanti erano nudi li rivestirono e li calzarono con capi di vestiario presi dal bottino, diedero loro da mangiare e da bere, li medicarono con unzioni; quindi, trasportando su asini gli inabili a marciare, li condussero a Gerico, città delle palme, presso i loro fratelli. Poi tornarono a Samaria.

2Cr 28,21 Acaz spogliò il tempio del Signore, il palazzo del re e dei prìncipi e consegnò tutto all'Assiria, ma non ne ricevette alcun aiuto.

2Cr 28,27 Acaz si addormentò con i suoi padri e lo seppellirono in città, a Gerusalemme, ma non lo collocarono nei sepolcri dei re d'Israele. Al suo posto divenne re suo figlio Ezechia.



2Cr 30,11 Solo alcuni di Aser, di Manasse e di Zàbulon si umiliarono e vennero a Gerusalemme.
2Cr 32,21 Il Signore mandò un angelo, che sterminò tutti i soldati valorosi, ogni condottiero e ogni comandante, nel campo del re d'Assiria. Questi se ne tornò, con la vergogna sul volto, nella sua terra. Entrò nel tempio del suo dio, dove alcuni suoi figli, nati dalle sue viscere, l'uccisero di spada.
2Cr 32,33 Ezechia si addormentò con i suoi padri e lo seppellirono nella salita dei sepolcri dei figli di Davide. Alla sua morte gli resero omaggio tutto Giuda e gli abitanti di Gerusalemme. Al suo posto divenne re suo figlio Manasse.



2Cr 34,4 Sotto i suoi occhi furono demoliti gli altari dei Baal, infranse gli altari per l'incenso che vi erano sopra, distrusse i pali sacri e le immagini scolpite o fuse, riducendoli in polvere, che sparse sui sepolcri di coloro che avevano sacrificato a tali cose.
2Cr 34,28 Ecco, io ti riunirò ai tuoi padri e sarai loro riunito nel tuo sepolcro in pace e i tuoi occhi non vedranno tutta la sciagura che io farò venire su questo luogo e sui suoi abitanti»». Quelli riferirono il messaggio al re.

2Cr 35,24 I suoi servi lo tolsero dal suo carro, lo misero in un altro suo carro e lo riportarono a Gerusalemme, ove morì. Fu sepolto nei sepolcri dei suoi padri. Tutti quelli di Giuda e di Gerusalemme fecero lutto per Giosia.
Esd 2,68 Alcuni capi di casato, al loro arrivo al tempio del Signore che è a Gerusalemme, fecero offerte spontanee al tempio di Dio per edificarlo al suo posto.
Esd 2,70 Poi i sacerdoti, i leviti, alcuni del popolo, i cantori, i portieri e gli oblati si stabilirono nelle loro città e tutti gli Israeliti nelle loro città.



Esd 4,5 Inoltre con denaro misero contro di loro alcuni funzionari, per far fallire il loro piano; e ciò per tutto il tempo di Ciro, re di Persia, fino al regno di Dario, re di Persia.

Esd 6,11 E ordino che se qualcuno trasgredirà questo decreto, sia estratta una trave dalla sua casa e venga innalzata perché vi sia appeso e la sua casa sia ridotta a letamaio per questo motivo.
Esd 7,7 Partirono per Gerusalemme alcuni Israeliti, sacerdoti, leviti, cantori, portieri e oblati, nel settimo anno del re Artaserse.
Esd 7,28 e si è volto verso di me con amore di fronte al re, ai suoi consiglieri e a tutti i comandanti del re. Allora io mi sono sentito incoraggiato, perché la mano del Signore, mio Dio, era su di me e ho radunato alcuni capi da Israele, perché salissero con me.



Esd 10,8 se qualcuno non fosse venuto entro tre giorni, secondo la disposizione dei preposti e degli anziani, sarebbero stati votati allo sterminio tutti i suoi beni ed egli stesso sarebbe stato escluso dalla comunità dei rimpatriati.
Esd 10,16 I rimpatriati fecero come si era detto. Furono scelti il sacerdote Esdra e alcuni capi di casato, secondo il loro casato, tutti designati per nome. Essi iniziarono le sedute il primo giorno del decimo mese per esaminare la questione
Esd 10,25 Quanto agli Israeliti:
dei figli di Paros: Ramia, Izzia, Malchia, Miamìn, Eleàzaro, Malchia e Benaià;

Esd 10,31 dei figli di Carim: Elièzer, Issia, Malchia, Semaià, Simeone,
Ne 1,2 Anàni, uno dei miei fratelli, e alcuni altri uomini arrivarono dalla Giudea. Li interrogai riguardo ai Giudei, i superstiti che erano scampati alla deportazione, e riguardo a Gerusalemme.
Ne 2,3 e dissi al re: «Viva il re per sempre! Come potrebbe il mio aspetto non essere triste, quando la città dove sono i sepolcri dei miei padri è in rovina e le sue porte sono consumate dal fuoco?».
Ne 2,5 e poi risposi al re: «Se piace al re e se il tuo servo ha trovato grazia ai tuoi occhi, mandami in Giudea, nella città dove sono i sepolcri dei miei padri, perché io possa ricostruirla».
Ne 2,12 Poi mi alzai di notte, io e pochi uomini che erano con me, senza parlare a nessuno di quello che Dio mi aveva messo in cuore di fare per Gerusalemme e non avendo altro giumento oltre quello che io cavalcavo.
Ne 2,14 Mi spinsi verso la porta della Fonte e la piscina del Re, ma non vi era posto per cui potesse passare il giumento che cavalcavo.
Ne 3,11 Malchia, figlio di Carim, e Cassub, figlio di Pacat-Moab, restaurarono la parte seguente e la torre dei Forni.
Ne 3,14 Malchia, figlio di Recab, capo del distretto di Bet-Cherem, restaurò la porta del Letame; la costruì, vi pose i battenti, le serrature e le sbarre.
Ne 3,31 Dopo di lui Malchia, uno degli orefici, lavorò al restauro fino alla casa degli oblati e dei mercanti, di fronte alla porta della Rassegna e fino al vano superiore dell'angolo.
Ne 5,2 Alcuni dicevano: «I nostri figli e le nostre figlie sono numerosi; prendiamoci del grano per mangiare e vivere!».
Ne 5,5 La nostra carne è come la carne dei nostri fratelli, i nostri figli sono come i loro figli; ecco, dobbiamo sottoporre i nostri figli e le nostre figlie alla schiavitù, e alcune delle nostre figlie sono già state ridotte schiave, e non possiamo fare nulla, perché i nostri campi e le nostre vigne sono in mano d'altri».

Ne 5,16 Anzi ho messo mano ai lavori di restauro di queste mura e non abbiamo comprato alcun podere. Tutti i miei giovani erano raccolti là a lavorare.
Ne 6,1 Quando Sanballàt, Tobia e Ghesem, l'Arabo, e gli altri nostri nemici sentirono che io avevo edificato le mura e che non vi era più rimasta alcuna breccia, sebbene a quel momento ancora non avessi messo i battenti alle porte,
Ne 7,69 Alcuni capi di casato fecero offerta alla fabbrica. Il governatore diede al tesoro mille dracme d'oro, cinquanta vasi per l'aspersione, cinquecentotrenta tuniche sacerdotali.
Ne 7,70 Alcuni capi di casato diedero al tesoro della fabbrica ventimila dracme d'oro e duemiladuecento mine d'argento.
Ne 7,72 Poi i sacerdoti, i leviti, i portieri, i cantori, alcuni del popolo, gli oblati e tutti gli Israeliti si stabilirono nelle loro città.
Giunse il settimo mese e gli Israeliti stavano nelle loro città.



Ne 8,4 Lo scriba Esdra stava sopra una tribuna di legno, che avevano costruito per l'occorrenza, e accanto a lui stavano a destra Mattitia, Sema, Anaià, Uria, Chelkia e Maasia, e a sinistra Pedaià, Misaele, Malchia, Casum, Casbaddana, Zaccaria e Mesullàm.

Ne 8,10 Poi Neemia disse loro: «Andate, mangiate carni grasse e bevete vini dolci e mandate porzioni a quelli che nulla hanno di preparato, perché questo giorno è consacrato al Signore nostro; non vi rattristate, perché la gioia del Signore è la vostra forza».
Ne 10,4 Pascur, Amaria, Malchia,
Ne 10,25 Allochès, Pilca, Sobek,
Ne 11,12 e i loro fratelli addetti al lavoro del tempio, in numero di ottocentoventidue; Adaià, figlio di Ierocàm, figlio di Pelalia, figlio di Amsì, figlio di Zaccaria, figlio di Pascur, figlio di Malchia,
Ne 11,25 Nei villaggi delle campagne, alcuni figli di Giuda si stabilirono a Kiriat-Arbà e nelle sue dipendenze, a Dibon e nelle sue dipendenze, a Iekabseèl e nei suoi villaggi,
Ne 12,42 e Maasia, Semaià, Eleàzaro, Uzzì, Giovanni, Malchia, Elam, Ezer. I cantori facevano sentire la voce e Izrachia ne era il direttore.
Ne 12,44 In quel giorno, alcuni uomini furono preposti alle stanze dei magazzini delle offerte, delle primizie e delle decime, per raccogliervi, dalle campagne di ogni località, le parti assegnate dalla legge ai sacerdoti e ai leviti, poiché i Giudei gioivano per i sacerdoti e i leviti intenti alle funzioni:
Ne 13,6 Quando si faceva tutto questo, io non ero a Gerusalemme, perché nell'anno trentaduesimo di Artaserse, re di Babilonia, ero andato dal re; ma dopo qualche tempo, chiesi di congedarmi dal re,
Ne 13,15 In quei giorni osservai in Giuda alcuni che pigiavano nei tini durante il sabato, altri che trasportavano i covoni e li caricavano sugli asini, e anche vino, uva, fichi e ogni sorta di carichi, e li portavano a Gerusalemme in giorno di sabato; io protestai a motivo del giorno in cui vendevano le derrate.
Ne 13,16 C'erano anche alcuni di Tiro stabiliti in città che portavano pesce e ogni sorta di merci e le vendevano durante il sabato ai figli di Giuda e a Gerusalemme.
Ne 13,19 Non appena le porte di Gerusalemme comiciavano a essere nell'ombra, prima del sabato, io ordinai che le porte fossero chiuse e che non si riaprissero fin dopo il sabato; collocai alcuni miei uomini alle porte: non doveva entrare nessun carico durante il sabato.
Ne 13,23 In quei giorni vidi anche che alcuni Giudei si erano ammogliati con donne di Asdod, di Ammon e di Moab;
Ne 13,25 Io li rimproverai, li maledissi, ne picchiai alcuni, strappai loro i capelli e li feci giurare su Dio: «Non darete le vostre figlie ai loro figli e non prenderete le loro figlie per i vostri figli o per voi stessi.
Tb 1,17 davo il pane agli affamati, gli abiti agli ignudi e, se vedevo qualcuno dei miei connazionali morto e gettato dietro le mura di Ninive, io lo seppellivo.
Tb 2,2 la tavola era imbandita di molte vivande. Dissi al figlio Tobia: «Figlio mio, va', e se trovi tra i nostri fratelli deportati a Ninive qualche povero, che sia però di cuore fedele, portalo a pranzo insieme con noi. Io resto ad aspettare che tu ritorni, figlio mio».
Tb 5,4 Uscì Tobia in cerca di qualcuno pratico della strada, che lo accompagnasse nella Media. Uscì e si trovò davanti l'angelo Raffaele, non sospettando minimamente che fosse un angelo di Dio.
Tb 5,16 Fa' dunque il viaggio con mio figlio e poi ti darò ancora qualcosa di più».
Tb 6,8 Gli rispose: «Quanto al cuore e al fegato, ne puoi fare suffumigi in presenza di una persona, uomo o donna, invasata dal demonio o da uno spirito cattivo, e cesserà da lei ogni vessazione e non ne resterà più traccia alcuna.
Tb 6,15 Per questo ho paura; il demonio a lei non fa del male, ma se qualcuno le si vuole accostare, egli lo uccide. Io sono l'unico figlio di mio padre. Ho paura di morire e di condurre così alla tomba la vita di mio padre e di mia madre per l'angoscia della mia perdita. Non hanno un altro figlio che possa seppellirli».
Tb 10,6 Le rispondeva Tobi: «Taci, non stare in pensiero, sorella; egli sta bene. Certo li trattiene là qualche fatto imprevisto. Del resto l'uomo che lo accompagnava è sicuro ed è uno dei nostri fratelli. Non affliggerti per lui, sorella; tra poco sarà qui».
Tb 11,16 Allora Tobi uscì verso la porta di Ninive incontro alla sposa di lui, lieto e benedicendo Dio. La gente di Ninive, vedendolo passare e camminare con tutto il vigore di un tempo, senza che alcuno lo conducesse per mano, fu presa da meraviglia. Tobi proclamava davanti a loro che Dio aveva avuto pietà di lui e che gli aveva aperto gli occhi.
Tb 12,1 Terminate le feste nuziali, Tobi chiamò suo figlio Tobia e gli disse: «Figlio mio, pensa a dare la ricompensa dovuta a colui che ti ha accompagnato e ad aggiungere qualcos'altro alla somma pattuita».
Tb 12,7 È bene tenere nascosto il segreto del re, ma è motivo di onore manifestare e lodare le opere di Dio. Fate ciò che è bene e non vi colpirà alcun male.
Tb 14,4 «Figlio, porta via i tuoi figli e rifùgiati in Media, perché io credo alla parola di Dio che Naum ha pronunciato su Ninive. Tutto dovrà accadere, tutto si realizzerà sull'Assiria e su Ninive, come hanno predetto i profeti d'Israele, inviati da Dio; non una delle loro parole andrà a vuoto. Ogni cosa si realizzerà a suo tempo. Vi sarà maggior sicurezza in Media che in Assiria o in Babilonia. Perché io so e credo che quanto Dio ha detto si compirà e avverrà, e non andrà a vuoto alcuna delle sue parole. I nostri fratelli che abitano il paese d'Israele saranno tutti dispersi e deportati lontano dalla loro amata terra e tutto il paese d'Israele sarà ridotto a un deserto. Anche Samaria e Gerusalemme diventeranno un deserto e il tempio di Dio sarà nell'afflizione e resterà bruciato fino a un certo tempo.
Gdt 1,11 Ma gli abitanti di tutte queste regioni disprezzarono l'invito di Nabucodònosor, re degli Assiri, e non volevano seguirlo nella guerra, perché non avevano alcun timore di lui, che agli occhi loro era come un uomo qualunque. Essi rimandarono i suoi messaggeri a mani vuote e con disonore.
Gdt 2,13 E tu non trasgredire parola alcuna del tuo signore, ma porta a compimento con ogni cura ciò che ti ho comandato e non indugiare a eseguire queste cose»».

  la ricerca ha riportato 500 risultati  


inizio pagina